Cucina belga: 4 piatti da provare a Bruxelles

gaufre dolce del Belgio

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La cucina belga è considerata da molti come una delle migliori non solo d’Europa, ma del mondo.

Può però sembrare strano che un Paese relativamente poco esteso come il Belgio, possa vantare un numero così elevato di piatti tipici.

Il motivo infatti, è da rintracciare nelle innumerevoli varietà regionali, capaci di declinare i prodotti del territorio in centinaia di ricette diverse tra di loro.

È indubbio che la cucina belga sia stata notevolmente influenzata da quella della vicina Francia.

Tuttavia, è altrettanto vero che il Belgio ha sempre occupato una posizione strategica, nell’ambito delle rotte commerciali verso il Nord Europa.

Trovandosi nel cuore del Vecchio Continente, il territorio belga è stato un crocevia di popoli e culture ed, inevitabilmente, anche di diverse tradizioni gastronomiche.

Cucina belga: cosa mangiare assolutamente a Bruxelles

Avete pianificato di trascorrere qualche giorno alla scoperta della capitale belga e, nell’ampia proposta di cibi tipici, non sapete proprio da dove cominciare?

Vi consiglio ben quattro piatti (due salati e due dolci) che, in base alla mia recente esperienza, sono assolutamente da provare.

Mettiamoci a tavola!

Moules et frites: piatto nazionale belga

Iniziamo dalla pietanza più sorprendente che ho trovato sulle tavole dei ristoranti del centro di Bruxelles, ovvero: moules et frites.

Si tratta di cozze con contorno di patatine fritte.

Innanzitutto va detto che si tratta di un piatto molto scenografico, servito all’interno di alte terrine fumanti, chiuse da un coperchio.

Solo dopo averlo posato dinanzi all’affamato visitatore, il cameriere ne rivela il contenuto, augurando buon appetito.

In secondo luogo, ne esistono così tante varietà da rendere la già difficile scelta della pizza, una passeggiata in confronto.

Non ci credete? Ve ne cito alcune:

  • moules marinieres (marinate),
  • moules al vin blanc (al vino bianco),
  • moules à la provencale (con pomodoro),
  • moules à la bire (con la birra).

Io ho provato quelle marinate e, lo ammetto, non ne sono stata molto entusiasta. Le cozze sono state portate a tavola all’interno di una pentola ricolma di brodo di verdure (sedano, soprattutto) e risultavano alquanto insipide.

moules et frites che ho assaggiato a Bruxelles

So che le moules et frites sono una sorta di piatto nazionale in Belgio, ma non posso fare a meno di constatare, viste le mie origini pugliesi, che sono abituata ad assaporarle preparate secondo ricette dai sapori più forti e decisi.

Dove sono nate le moules et frites: Francia o Belgio

Sulle origini di questo piatto è lotta aperta tra la Francia ed il Belgio. Dopotutto, le moules et frites vengono consumate in grande quantità anche nelle regioni settentrionali francesi, oltre che in territorio belga.

Ma allora, chi ha influenzato chi?

La questione è tutt’altro che risolta. Alcuni affermano che il consumo di cozze in Belgio fosse già diffuso nel 1561, per far fronte alla mancanza di pesce, durante alcuni mesi dell’anno.

L’accostamento delle cozze con le patatine fritte inoltre, sarebbe stato inventato in Belgio da un cittadino tedesco. Nel 1875 infatti, Fritz Krieger sarebbe stato il primo a preparare un piatto di moules et frites.

Sarei veramente molto curiosa di sapere come la pensano i francesi, a riguardo!

Patatine fritte: storia dello street food più goloso della cucina belga

Molti ritengono erroneamente che l’inventore delle patatine fritte sia il cuoco statunitense George Crum.

Si dice che costui, a seguito delle continue lamentele di un cliente, tagliò le patate sottilissime e le condì con molto sale, prima di servirle.

Nonostante il suo intento fosse quello di fare un dispetto all’insoddisfatto ospite del ristorante di New York presso il quale lavorava, la sua pietanza fu apprezzata, e non poco.

Tuttavia, anche in questo caso, la paternità delle patatine fritte è finita al centro di un aspro scontro tra Francia e Belgio.

I francesi affermano che siano nate durante la Rivoluzione Francese (1789) mentre i belgi controbattono sostenendo che vengono già menzionate in un manoscritto del 1781.

A quell’epoca infatti, in Belgio vi era l’abitudine di friggere piccoli pesci e poiché durante l’inverno, non era possibile pescare nei fiumi gelati, si cominciò a friggere le patate.

Non avendo a disposizione olio o burro inoltre, i belgi adoperavano per la frittura grasso di manzo, abitudine che si è mantenuta fino ad oggi e che costituisce il tratto distintivo di questo street food nazionale.

Le patatine fritte, oltre ad essere tagliate molto più grossolanamente rispetto alle patatine sottili che siamo abituati a vedere nei fast food delle nostre città, vengono sempre cotte con una doppia frittura.

In questo modo, quando sono disposte nel cartoccio per essere consegnate al cliente, sono sempre morbide all’interno e croccanti fuori.

frites tipiche della cucina belga

Una curiosità: sapete perché gli americani chiamano le patatine fritte: french fries, se sono nate in Belgio?

Pare che questa consuetudine si diffuse a partire dalla Seconda Guerra Mondiale.

I soldati americani stanziati in Belgio assaggiarono questa pietanza e, dal momento che all’epoca la lingua ufficiale della nazione era il francese, quelle patatine fritte per loro, divennero immediatamente familiari come french fries.

La mitraillette: paradiso per gli amanti delle patatine fritte

I più temerari, possono cimentarsi con la cosiddetta mitraillette, ovvero: la mitragliatrice.

Si tratta di un panino (solitamente una baguette fatta a fette), farcito con carne fritta, salse a piacimento, insalata all’occorrenza ed una montagna (nel senso letterale del termine) di patatine fritte.

È uno dei cibi preferiti dagli studenti belgi anche se ormai, tutti i turisti dotati di stomaco di ferro, vogliono provarne uno.

Le friggitorie locali ne hanno inventate diverse varianti, aggiungendo qua e là qualche ingrediente, così da rendere il piatto, già di per sé estremamente calorico, ancora più appetitoso.

Per agevolare una digestione lenta inoltre, viene servito solitamente con una forchetta, posta nel mezzo, così da assaporare il condimento con calma.

Una curiosità: anche questo street food belga si è diffuso notevolmente nel Nord della Francia, dove prende il nome di Américain, poiché ricorda il tipico hamburger americano.

Gaufre: street food dolce più amato della cucina belga

Chi lo ha detto che solo le pietanze salate possono essere annoverate tra gli street food da provare in Belgio?

Tra le strade di Bruxelles e dintorni infatti, oltre a coni di patatine fritte, non potrete non restare affascinati dalla gustosissima gaufre, farcita con quanto di più dolce sia mai stato usato in pasticceria.

La gaufre belga viene preparata in modo da risultare croccante fuori e morbida dentro. L’impasto, costituito da uova, latte, farina e lievito di birra, viene versato all’interno di due piastre a forma di nido d’ape, incandescenti, che poi vengono chiuse tra loro.

Il risultato è una cialda rettangolare e decisamente alta, che può essere farcita a piacimento oppure, coperta da un sottile strato di zucchero a velo.

Tra i topping che riscuotono maggior successo tra i turisti vi è sicuramente il cioccolato belga, quindi la panna, spesso accompagnata da frutta fresca oppure lo sciroppo d’acero.

gaufre provata a Bruges

Anche la gaufre, come le patatine fritte, viene servita con la forchetta, che può tornare molto utile in caso di farcitura abbondante.

Diffusione e varianti della gaufre in Belgio

La diffusione della gaufre in Belgio è da collocare in età medievale quando un monaco cistercense, intento a preparare l’impasto delle ostie, vi aggiunse del miele ed utilizzò le due piastre sovrapposte per la cottura.

Oggi in Belgio sono diverse le città che hanno reinterpretato la ricetta tradizionale, creando una propria variante.

Una delle più celebri è la gaufre di Liegi, che sarebbe nata da un preciso desiderio del principe della città.

Costui, in occasione del matrimonio di sua figlia, chiese al pasticcere di corte di realizzare una ricetta che contenesse zucchero. Da quel momento il miele venne definitivamente sostituito.

Merveilleux: il dessert meraviglioso a base di meringa

Se le cozze sono state la più grande sorpresa della cucina locale sul fronte del salato, il merveilleux (letteralmente, meraviglioso) è stato invece il dessert che ho amato di più durante il mio soggiorno belga.

La ricetta tradizionale prevede un doppio strato di meringa, ricoperta di panna montata e scaglie di cioccolato: una vera goduria!

È nel 1982 che il pasticcere Frédérich Vaucamps (originario di Lille, al confine tra Francia e Belgio), inventa la ricetta del merveilleux e apre, una decina di anni dopo, il suo primo laboratorio: Aux Merveilleux de Fred.

Il nome meraviglioso, deriva dall’appellativo con cui erano additate le nobildonne francesi che, durante il Regime del Direttorio, si riunivano nei salotti e nelle sale da tè.

Dove mangiare il merveilleux a Bruxelles

Ben presto i punti vendita si moltiplicarono, prima in Francia, poi in Belgio ed infine, persino oltreoceano.

Tutti i negozi ripropongono nell’arredamento interno, uno spiccato gusto barocco, tipico della Francia post rivoluzionaria.

Il merveilleux viene preparato secondo grandezze, farciture e ovviamente prezzi diversi. In questa foto ve ne mostro uno al cioccolato in formato standard, che costa 3,30 Euro, mentre quello mignon si ferma a 1,60 Euro.

merveillex che ho provato a Bruxelles

L’unica pecca è che al momento, almeno nel negozio di Bruxelles, il merveilleux viene venduto solo come cibo da asporto.

Non vi sono tavolini né sedie all’interno o all’esterno dei locali, presso Rue du Marché Aux Herbes, 7, a circa 150 metri dalla centralissima Grand Place.

Il dolce, insieme ad un cucchiaino, viene confezionato in una scatola di cartone, pronto per essere assaggiato.

Posso affermare con certezza che è uno degli street food dolci più deliziosi che io abbia mai mangiato in viaggio, delicatissimo nel gusto e soffice nella consistenza.

Curiosi di provarne almeno uno?

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20 risposte

    1. Ma secondo te chi ha influenzato chi? Perché i belgi affermano che sono stati loro i primi ad inventare questi piatti, come ho scritto nell’articolo e non che la loro sia una versione di un piatto francese.

  1. Ma sai che les gaufres proprio non riescono a piacermi?! Invece le moules et frites…. sono diffusissime anche in Francia e anche se la prima volta che le ho viste mi hanno fatto molto ridere (da noi mai ce lo saremmo sognati di mettere le patatine insieme alle cozze!) ogni tanto le mangio

    1. Nell’articolo racconto proprio di questa reciproca contaminazione tra belgi e francesi. Gli uni dicono di essere arrivati prima degli altri e viceversa.

  2. Da buona forchetta mangerei tutto
    Tranne le cozze! Eh si, una pugliese che non mangia cozze non si può sentire ma non posso farci niente! Il paradiso delle patatine ora me lo sogno la notte

  3. Io sono una divoratrice di patatine fritte, quindi saprei già di cosa vivrei a Bruxelles!
    A proposito di moules et frites, invece, quando lavoravo come cameriera, impazzivo perché i francesi e i belgi mi chiedevano moules frites, senza pronunciare la congiunzione in mezzo, e non capivo cosa volessero!

  4. Ricordo la bontà delle cozze che ho mangiato tanti anni fa in un ristorantino che era specializzato in questa cucina tipica… Da leccarsi veramente i baffi!

  5. Provarne solo uno uno? Vorrei provarli tutti questi piatti, anche se magari non in un unico pasto! Purtroppo non sono ma stata in Belgio ma conosco le moules et frites per averle provate nel nord della Francia.
    Curiosa la storia dell’origine del nome delle french fries, e anche la storia della loro origine. Penso proprio che la cucina belga mi piacerebbe molto, anche per l’accostamento alle birre (ora vado a recuperami anche quell’articolo).

    1. Mi sono divertita molto ad approfondire la questione tra “chi ha influenzato chi”, che tiene banco tra belgi e francesi.

  6. Sai che anche io pensavo che le moules et frites fosse un piatto francese?? Interessante conoscere anche la storia del perchè gli americani le chiamano “french fries” .
    Comunque io proverei tutti i piatti!

  7. Moules et frites sono in assoluto il mio piatto preferito! Mi ricordo quando ero al ristorante a Bruges, la lista dei diversi modi in cui preparano le cozze era infinita! Ne ho provate almeno tre tipi e a me sono piaciute moltissimo, tanto che quelle al vino bianco ho provato a farle anche a casa (e sono venute benino, devo dire).

    1. Saranno le mie origini pugliesi, ma sono abituata a tutt’altra modalità di preparare le cozze. Tuttavia, non ho esitato ad assaggiarle, è sempre interessante provare i piatti dei Paesi che si visitano

  8. Tra questi io proverei assolutamente il merveilleux che mi ispira un sacco dalla descrizione. Sono un pò più scettica sulle patatine fritte che non amo molto, mentre i muscoli assolutamente da provare. Ho sempre in testa il Belgio per cui m’informo anche della cucina

    1. I “muscoli” ovvero le cozze (credo che il t9 ti abbia giocato qualche scherzetto) sono un banco di prova per noi italiani. Sono curiosa di sapere se li apprezzerai 🙂

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