Cosa fare a Ibiza in un giorno di pioggia

grotta dei contrabbandieri a nord di Ibiza

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Se avete sempre pensato che l’unica cosa da fare a Ibiza in un giorno di pioggia sia restarsene chiusi in camera in attesa del sole, allora è arrivato il momento di ricredersi.

È indubbio che l’isola delle Baleari venga scelta ogni anno da milioni di turisti principalmente per le sue spiagge bianche, le acque cristalline e la vivace vita notturna.

Il suo clima del resto, tipicamente mediterraneo, la renda la destinazione perfetta per la bella stagione, quando le giornate sono più lunghe e le temperature diventano piacevoli.

Eppure, per alcune incomprensibili leggi della meteorologia, può succedere che ad un fortissimo desiderio di partire per le ferie corrisponda un’altrettanto elevata probabilità che, almeno uno dei giorni di vacanza, sia contraddistinto da nuvoloni, pioggia o addirittura fulmini.

È capitato anche a voi, non è vero?

Ibiza: cosa fare se non c’è il sole

C’è un solo modo per reagire all’imprevedibilità delle precipitazioni estive: farsi trovare preparati.

Per questo motivo, dopo aver messo in valigia il k-way, può essere utile definire almeno un itinerario alternativo.

Il percorso che ho messo a punto ad esempio, vi consentirà di conoscere l’anima più autentica e allo stesso tempo meno nota dell’isola.

Esplorare la grotta dei contrabbandieri

Una delle cose che si possono fare ad Ibiza in una giornata di pioggia è la visita guidata alla Cova de San Marçà, situata a nord.

Questa grotta si è formata in corrispondenza di una roccia calcarea risalente a 70 milioni di anni fa ed occupa ben 8.500 metri quadrati.

Venne adoperata a lungo dai contrabbandieri, che vi accedevano tramite un’apertura (ora non più esistente), posta a dieci metri sul livello del mare.

Era qui che si rifugiavano o depositavano le merci, al fine di nascondere i loro traffici.

Attorno al 1970, lo speleologo belga Jean Pierre Van der Abbelle giunse ad Ibiza alla ricerca di questa cavità misteriosa.

Grazie all’aiuto degli abitanti dei villaggi vicini, riuscì ad individuarla ed esplorarne gli interni, spianando di fatto la strada all’imminente riqualificazione che, a partire dal 1980, consentì l’apertura alle visite.

Come si svolge la visita alla grotta dei contrabbandieri di Ibiza

Il tour guidato della Cova de San Marçà dura più o meno 35 minuti e segue un percorso di circa 300 metri.

Si parte da una terrazza panoramica affacciata sulla baia di Port San Miguel.

Per raggiungere l’ingresso della grotta, si percorre una lunga scalinata, a strapiombo sul mare.

Una volta all’interno, bisogna seguire un itinerario che prevede almeno un paio di soste.

Dapprima ci si ferma dinanzi al cosiddetto Tempio di Buddha.

È un ambiente connotato da stalattiti e stalagmiti talmente levigate dall’acqua e dal tempo, da aver assunto delle forme curiose, che in un punto in particolare ricordano un piccolo Buddha seduto.

Quindi si assiste ad un vero e proprio spettacolo di acqua, musica e colori.

La guida, dinanzi allo stupore dei presenti, mette in azione una vigorosa cascata, che s’illumina ad intermittenza seguendo il ritmo di una melodia.

Questa installazione è stata realizzata per mostrare ai visitatori la dinamicità che contraddistingueva anticamente, la vita all’interno della grotta.

Cosa sapere prima di visitare la grotta dei contrabbandieri di Ibiza

La Cova de San Marçà è aperta alle visite tutto l’anno e non richiede alcuna prenotazione anticipata.

I biglietti prevedono un costo di 13 Euro (8 Euro per i bambini di età compresa tra 8 e 12 anni) e possono essere acquistati presso il Mirador Cova de San Marçà, il bar adiacente alla già citata terrazza panoramica.

I tour si svolgono consecutivamente, ogni 45 minuti circa, a partire dalle ore 10:30 (d’inverno l’ultimo ingresso è previsto per le 17:30, mentre in estate l’apertura si protrae fino alle 19:30).

La mia esperienza

Sarò sincera, la mia esperienza a Cova de San Marçà non è stata totalmente all’altezza delle aspettative.

Non mi sto riferendo esclusivamente agli accorgimenti creati artificialmente per spettacolarizzare il tour.

Al di là di tutto, vengono chiaramente presentati come tali.

Persino la presenza del fotografo ufficiale, che ci attendeva all’uscita per rivendere i scuoi scatti, già opportunamente incorniciati, è ormai decisamente prevedibile.

E non mi sto rivolgendo neanche più di tanto alla figura della guida che, nel mio caso specifico, era la stessa persona che, dietro il bancone del bar, vendeva i biglietti e preparava i cappuccini.

Quello che non ho gradito è che, nonostante prima di cominciare fosse stato a chiesto a tutti i presenti quale fosse il Paese di provenienza, la guida ha alternato lo spagnolo con l’inglese, il francese e il tedesco ma mai con la nostra lingua.

Ancora più grave infine, è stata la gestione del tour.

Sostanzialmente siamo stati divisi in due gruppi, più o meno omogenei.

Una volta terminato l’intervento della guida in spagnolo e in inglese, si veniva esortati a proseguire da soli lungo il percorso sotterraneo, in attesa dei francofoni.

Ci si ritrovava così, anche per svariati minuti, immobili in compagnia di sconosciuti, senza sapere bene cosa fare o dove guardare.

Ritengo che, anche per ovvie ragioni di sicurezza, questa sia una modalità decisamente da perfezionare.

Detto questo però, nonostante le ampie aree di miglioramento, Cova de San Marçà resta uno dei luoghi più suggestivi di Ibiza e merita assolutamente di essere inserito nel programma di viaggio.

Come arrivare alla grotta dei contrabbandieri di Ibiza e dove parcheggiare

Cova de San Marçà non è collegata direttamente con i mezzi pubblici, dunque il modo migliore per arrivarci è con lo scooter o l’automobile presa a noleggio.

Dista circa 25 chilometri da Sant Antoni de Portmany e 20 chilometri dalla città di Ibiza ed è raggiungibile in mezz’ora o 40 minuti al massimo.

La strada è in buone condizioni ma in alcuni punti si presenta tortuosa, quindi è meglio procedere adagio, se non siete abituati.

Un ampio parcheggio gratuito è stato ricavato a pochi passi dalla biglietteria, all’ombra degli alberi.

Nelle sue vicinanze vi sono una toilette, un bar con tavolini all’aperto ed un negozio di souvenir, dove potrete acquistare qualche regalino.

Cosa vedere nei dintorni della grotta dei contrabbandieri

Terminato il tour della grotta sotterranea, potreste valutare l’idea di visitare la Chiesa di San Miquel de Balansat, situata ad appena 4 chilometri a sud, sulla strada che prosegue fino a Sant Antoni.

la Chiesa di San Miquel de Balansat a Ibiza

L’edificio, accessibile gratuitamente, risale al XV secolo e custodisce due grandi cappelle.

Sul lato sud spicca la cosiddetta cappella Benirras, realizzata nel 1690 per volere della Confraternita del Santo Nome di Gesù, dalle pareti interamente dipinte.

Dalla parte opposta invece, si erge la cappella di Rubio, eretta nel 1691 in occasione della visita del vescovo Josep Mora.

Le altre cappelle, così come il porticato ed il campanile, sono decisamente più recenti.

Cosa visitare a Ibiza se il sole non c’è: alla scoperta di un villaggio tipico

Santa Gertrudis de Frontera, nell’entroterra isolano, si trova a 6 chilometri a sud dalla Chiesa di San Miquel de Balansat.

Nonostante costituisca ormai una meta alquanto frequentata, questo tranquillo e silenzioso centro abitato appare lontanissimo dalle atmosfere più caotiche di Sant Antoni o Ibiza città.

Tra le vie del borgo dall’animo hippy di Ibiza

Il cuore del borgo dalle case bianche è Carrer de la Venda des Poble, un viale pedonale che pullula di negozi chic e botteghe, in autentico stile hippy.

Non solo abiti coloratissimi e oversize, ma anche oggetti di antiquariato, complementi d’arredo e biancheria per la casa. Se cercate qualcosa di davvero originale, qui troverete sicuramente ciò che fa al caso vostro.

Durante la mia passeggiata, ho notato una lunga fila dinanzi al Bar Costa e mi sono subito domandata il motivo.

Ho scoperto che questo ricercatissimo locale costituiva un vero e proprio ritrovo per tutti gli artisti bohemien dell’isola, in cerca di qualcosa da bere e mangiare.

Non riuscendo il più delle volte a pagare il conto, costoro avevano preso l’abitudine di omaggiare il proprietario, con alcune delle loro opere, oggi esposte sulle pareti interne del bar.

Ecco perché così tante persone sono disposte ad attendere anche diverse ore, pur di entrare!

Un consiglio: varcate la soglia della Chiesa di Santa Gertrudis, che domina la piazza centrale (anch’essa pedonale) della cittadina omonima.

la Chiesa di Santa Gertrudis de Frontera sull'isola di Ibiza

È stata realizzata nel 1785 e la sua facciata (così come il campanile) presenta delle insolita strisce di colore giallo, che contrastano nettamente con il bianco, tipico di questo territorio.

Come trascorrere una giornata di pioggia: visitare i musei di Ibiza a Dalt Vila

Dalt Vila, il centro storico della città di Ibiza, merita assolutamente di essere visitato, a prescindere dalle condizioni meteorologiche.

Questa cittadella fortificata, patrimonio UNESCO dal 1999, è collocata su un’altura e delimitata da una spessa cinta muraria, d’età cinquecentesca.

Oltre a regalarvi splendidi scorci da fotografare, i vicoli di Dalt Vila custodiscono alcuni dei musei più importanti dell’isola.

  • Museu Puget, che espone un centinaio di dipinti del XX secolo;
  • Centro d’interpretazione di Madina Yabisa, che ripercorre la storia dell’isola;
  • Museo Archeologico, con i reperti provenienti dagli scavi di Ibiza e Formentera;
  • Museo di Arte Contemporanea, una delle esposizioni permanenti più antiche dell’intera Spagna.

Gli orari di apertura non sono molto rigidi e ben definiti, ma variano (anche in modo notevole) a seconda del periodo dell’anno.

Per questo, vi consiglio di informarvi preventivamente, così da non incorrere in spiacevoli sorprese.

Ora che siamo arrivati al termine del nostro itinerario, sono davvero curiosa: cosa ne pensate di questo piano B?

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22 risposte

  1. Siamo stati ad Ibiza qualche anno fa e nell’unico giorno di pioggia abbiamo visitato Dalt Vila, il centro storico della città di Ibiza.
    Non sapevo dell’esistenza della Grotta dei Contrabbandieri. Tour e disorganizzazione a parte sembra davvero molto bella.
    Mi sarebbe piaciuto visitarla, a saperlo…

  2. Articolo super utile! Tutti noi partiamo senza mettere in conto che potremmo incappare in giornate di pioggia e questo aiuterebbe tutti i viaggiatori sfortunati di Ibizia

    1. Ti ringrazio. Anche se non parlerei di sfortuna, questi itinerari alternativi sono interessanti quanto una giornata in spiaggia. Certo, come dice un celebre film:”Non può piovere per sempre.”

  3. Anche a me sconcerta abbastanza la cascata artificiale e la pessima organizzazione del tour! Credo che in una giornata di pioggia preferirei concentrarmi piuttosto nella visita dei borghi, delle chiese e dei musei. Mi ha fatto sorridere il tuo racconto sul bar in cui gli artisti bohemien pagavano in scambio merce! A volte è quello che facciamo noi blogger!

    1. Hahahaha anche tu hai un animo hippy?! A parte le battute, dalla fila che c’era fuori dal Bar Costa direi che questa metodologia di pagamento ha dato i suoi frutti, per lo meno per i gestori del locale.

  4. Non mi sono mai soffermata ad Ibiza, ma l’ho sempre utilizzata come punto di trasferimento per Formentera. Ammetto che grazie al tuo articolo mi hai fatto venire voglia di visitarla, nonostante la pessima abitudine che ogni luogo turistico ha di standardizzare i tour con cliché a mio avviso poco attraenti 🙂

  5. Interessante alternativa la grotta di Ibiza. Nonostante Si speri sempre nel meteo clemente, spesso è necessario preparare e organizzare anche un un piano B degno di nota, al fine di sfruttare ogni momento del viaggio. Ottime dritte le tue. Le terrò presenti.

  6. Visitare la grotta dei Contrabbandieri è un ottimo suggerimento. Si spera sempre nel sole, ma è bene avere anche delle interessanti alternative in caso di pioggia. Peccato per la disorganizzazione! Ho trovato molto carina la storia degli artisti che barattano le opere in cambio del conto del bar!!!

  7. penso che Ibiza sia bella in ogni stagione e con qualsiasi meteo, ovviamente con il sole è sempre tutto meglio, ma anche nelle giornate grigie le cose da fare che hai segnalato sono molto interessanti

  8. Mi butterei subito al centro d’interpretazione per scoprire meglio la storia della città. Mi chiedo anche se arrivare all’orario di apertura del Bar Costa faccia evitare di fare la fila per ore!
    Le grotte devono essere davvero spettacolari, peccato la guida non si sia sforzata di parlare italiano.

  9. Mai stata a Ibiza, mi ispira tantissimo e questo articolo calza a pennello, nel caso di qualche giorno di pioggia. I musei li ho adocchiati subitissimo e sicuramente la Grotta dei Contrabbandieri non sembra male.

    1. Effettivamente, capisco che spiegare in diverse lingue comporti una gestione non facile dei visitatori, ma andrebbero valutate delle migliorie.

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