Se avete già prenotato la vostra prossima vacanza a Bali e state cercando la meta perfetta per un’escursione di uno o due giorni, allora Nusa Lembongan è quello che fa per voi.
Questo lembo di terra, forse il più noto dell’arcipelago che comprende anche Nusa Ceningan e Nusa Penida, essendo molto vicino all’Isola degli Dei e facilmente raggiungibile, vi consentirà di concedervi qualche giorno di puro relax, senza il minimo stress.
Nusa Lembongan: perché visitare quest’isola vicino Bali
Nusa Lembongan è stata a lungo una località frequentata quasi esclusivamente da surfisti, a cui si sono aggiunti nel tempo gli amanti dello snorkeling e delle immersioni.
I suoi tre surf break, dai nomi piuttosto eloquenti (Shipwrecks, Lacerations e Playgrounds) sono famosissimi in tutto il mondo ed i centri di diving continuano a riscuotere sempre grande successo tra appassionati e curiosi.
Oggi tuttavia, Nusa Lembongan è diventata una meta davvero alla portata di tutti.
Probabilmente il merito andrebbe ricercato nel progressivo aumento di strutture ricettive e ristoranti, che ormai affollano alcune aree isolane.
Eppure io ritengo che la ragione si possa individuare in due elementi specifici.
Il primo è di carattere economico: a Nusa Lembongan si spende davvero pochissimo, per qualsiasi cosa.
Il secondo invece si lega all’appellativo di Piccola Bali, che molti attribuiscono a questa isoletta.
Effettivamente i suoi innumerevoli tempietti e i piccoli villaggi con il tradizionale rito delle offerte sono un chiarissimo richiamo all’isola di Bali.
Volete sapere quali sono i luoghi sacri più suggestivi e iconici dell’Isola degli Dei? Ve lo racconto nell’articolo: 8 templi imperdibili da visitare a Bali.
Ma c’è una cosa più di tutte che saprà affascinarvi: il forte senso di ospitalità.
Probabilmente a tanta premura e gentilezza, nelle nostre vite frenetiche non siamo più molto abituati o non ci facciamo caso.
Eppure io vi garantisco che sarà questo il più bel ricordo che porterete via con voi da Nusa Lembongan.
Nusa Lembongan: le spiagge più belle dove fare il bagno sull’isola vicino Bali
Una volta arrivati non vedete l’ora di cospargervi di crema solare, indossare un comodo paio di infradito e dirigervi alla prima spiaggia che apparirà alla vostra vista.
Per facilitarvi il compito, cercherò di segnalarvi arenili, baie e calette che ho avuto modo di vedere durante il mio soggiorno, in modo che possiate scegliere il luogo che meglio risponde alle vostre esigenze.
Se amate fare lunghe passeggiate e preferite le spiagge con i fondali bassi, Jungutbatu Beach è quello che fa per voi.
Inoltre, trovandosi a ridosso del villaggio più grande dell’isola, Lembongan, dispone di ogni comfort: dai beach bar ai lettini, passando per ristoranti e servizi di noleggio.
L’unico ostacolo alla vostra tranquillità potrebbero essere le tantissime imbarcazioni ormeggiate lungo questo tratto di costa, che funge anche da porto.
Tamarind Beach è invece una piccola baia, quasi interamente occupata dalle piccole barche dei pescatori locali, che ogni mattina sciolgono gli ormeggi e salpano verso l’oceano.
Quando non c’è molta foschia, da qui si intravede persino la silhouette del vulcano balinese Agung.
Altrettanto contenuta ma decisamente più movimentata è la vicina Mushroom Bay, così chiamata per la presenza di coralli fungo.
Questa zona è decisamente viva e giovanile. Pullula di scuole d’immersione e agenzie turistiche, ma anche di locali coloratissimi dove concedersi una buona pausa pranzo o una bibita fresca.
Se capitate da queste parti, vi consiglio di fermarvi per una pausa golosa da Mushroom Espresso. Il bar è coloratissimo e serve squisiti brunch, oltre a bevande fredde e calde.
Dream beach, che non a caso ho tenuto per ultima, per me si è rivelata un vero paradiso.
A questa spiaggia, battuta dalle onde dell’oceano, si accede percorrendo una lunga scalinata (senza corrimano), preceduta da un punto panoramico ed una simpatica altalena.
Nonostante alcuni bar nelle immediate vicinanze, il vento e lo sciabordio delle onde annientano ogni rumore.
Mi raccomando, però: quando fate il bagno, prestate molta attenzione alle correnti che, da queste parti, sanno essere anche molto forti.
Qui non ci sono bagnini, dunque è meglio tenere sempre gli occhi aperti!
Dove ammirare il tramonto a Nusa Lembongan vicino Bali
Se cercate un posto davvero incredibile per assistere al tramonto, allora dovete raggiungere il cosiddetto Sunset Point, una scogliera a strapiombo sull’oceano.
Vi suggerisco di arrivare qui almeno mezz’ora prima del crepuscolo, così da scegliere i posti migliori ed ammirare l’incredibile spettacolo che le onde regalano ogni giorno ai turisti, quando si infrangono contro le grotte e le pareti rocciose di questo tratto di costa.
Quello a cui assisterete è qualcosa di davvero unico ed incredibilmente suggestivo, ne resterete immediatamente affascinati.
Per vivere al meglio questa esperienza, penso però che potranno tornarvi utili alcuni accorgimenti.
Non venite qui a piedi ma preferite lo scooter e assicuratevi che le luci siano funzionanti, perché il sentiero in alcuni punti è sterrato e buio.
Inoltre, al fine di evitare uno scivolone, portate con voi delle scarpe chiuse da indossare al posto delle ciabatte, così da muovervi più agevolmente tra gli scogli.
Aspettare il tramonto a Devil’s Tear: il luogo più incredibile di Nusa Lembongan
A pochi metri dalla spiaggia dorata di Dream Beach si trova uno dei luoghi più spettacolari di Nusa Lembongan.
Devil’s Tear, ovvero lacrima del diavolo, è l’espressione che racchiude qualcosa di davvero sorprendente.
La scogliera è costantemente lambita da enormi onde e, quando queste si infrangono nelle cavità della roccia, generano lunghi sbuffi di aria mista ad acqua, che sembrano gigantesche colonne di fumo fuoriuscite dalle narici di un drago.
O almeno, questa è l’impressione che ne ho avuto io.
Quest’area è accessibile acquistando un biglietto pari a 1500 RP (più o meno 90 centesimi di Euro) ed include un percorso panoramico, opportunamente protetto da una staccionata, che si conclude proprio dinanzi a Devil’s Tear.
Durante l’itinerario ci si può fermare liberamente per scattare foto e osservare l’oceano.
È stato persino predisposto un piccolo bar, nei pressi di uno dei tanti punti panoramici qui presenti. Non è un caso dunque, se molti decidono di effettuare il loro tour al tramonto, per attendere la golden hour con una buona birra ghiacciata.
Considerate però che qui il rischio gavettone è sempre in agguato e potreste finire inevitabilmente colpiti dalla potenza della lacrima del diavolo (meglio portare un cambio abito!).
Escursione da fare: la foresta di mangrovie
Di foreste di mangrovie ce ne sono diverse in giro per il mondo, eppure io non ero ancora riuscita a vederne una da vicino, quantomeno prima di andare a Nusa Lembongan.
Ma cosa sono le mangrovie?
All’apparenza sembrano grosse radici raggomitolate in una fitta matassa, che sbucano dalla profondità degli abissi marini.
In realtà, si tratta di piante legnose ed intricate che crescono abbondanti sulle coste equatoriali, riuscendo ad arginare i danni di tempeste, mareggiate e persino tsunami.
A Nusa Lembongan è possibile navigare lungo il corso d’acqua che attraversa la foresta di mangrovie, nella zona nord orientale dell’isola.
Potrete affittare una canoa oppure scegliere un tour della durata di 25-30 minuti, svolto in compagnia di un capitano isolano, a bordo di piccole imbarcazioni che si fanno largo tra i rami grazie ad un lungo bastone.
Vi assicuro che l’atmosfera, durante l’intera escursione, è davvero surreale.
Non si percepisce alcun rumore e la luce, in alcuni punti, filtra a fatica tra foglie e rami.
Per un attimo mi è sembrato di trovarmi in un film fantasy!
Raggiungere Nusa Ceningan: superare il ponte giallo
C’è un ponte giallo che unisce le isole di Nusa Lembongan e Nusa Ceningan, divise da uno stretto dalle acque basse e turchesi, interamente occupato da barche da pesca.
Potete attraversarlo a piedi o con lo scooter (procedendo adagio) e poi sostare in uno dei localini con vista sulla baia, che troverete una volta tornati sulla terraferma.
Io ad esempio, mi sono fermata presso il My Beach Warung and Bar, che consente a tutti i clienti di accomodarsi presso una piccola infinity pool, dopo aver mangiato.
In alternativa, proseguite fino a Blue Lagoon, una piscina naturale visibile da una scogliera a strapiombo sul mare.
Merita sicuramente una sosta per qualche scatto fotografico!
Dove dormire a Nusa Lembongan: il mio alloggio con il bagno senza tetto
Durante la mia permanenza a Nusa Lembongan ho soggiornato presso Bay Shore Huts, un albergo diffuso, dove le camere sono state sostituite da romantiche capanne con il tetto di paglia.
Con mia grande sorpresa, ho scoperto che dall’interno dell’alloggio, il bagno era completamente privo di tetto!
Era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere, ma devo dire che mi ci sono abituata abbastanza presto.
Sinceramente ho trovato anche alquanto affascinante il fatto che, durante la doccia o la skincare serale, si sentissero i rumori della natura e si vedessero le stelle.
Uno degli angoli più instagrammabili di Bay Shore Huts è indubbiamente la piscina a sfioro.
Si trova nei pressi del bar ristorante ed è affacciata su Tamarind Beach.
Una seconda piscina, perfetta per i più piccoli, ed un gazebo riservato a massaggi e trattamenti, sono collocati nelle vicinanze della reception.
Qui è possibile prenotare diverse tipologie di escursioni e noleggiare uno scooter, il mezzo indubbiamente più comodo per girare l’isola.
Una curiosità: a Nusa Lembongan non esistono distributori di benzina.
I rifornimenti vengono gestiti da alcuni abitanti dell’isola che, dietro la richiesta di qualche spicciolo, riempiono i serbatoi dei mezzi dei turisti con l’imbuto, direttamente da una bottiglia.
Come arrivare a Nusa Lembongan da Bali
Tra i momenti più divertenti del mio viaggio a Bali, non posso non annoverare la traversata in mare che mi ha condotto fino a Nusa Lembongan.
Dovendo partire ad Agosto, ho acquistato i biglietti quattro mesi prima, affidandomi a Bali Ferries.
Dopo la prenotazione, ho ricevuto l’e-ticket tramite email, contenente tutte le informazioni utili.
Il giorno della partenza, ho raggiunto il porto di Sanur in taxi, poiché alloggiavo a Ubud (ho impiegato esattamente un’ora, ma non ho trovato traffico).
Una volta a destinazione, il tassista di sua spontanea volontà (ma i balinesi sono così, imparerete a conoscerli) ha chiesto ad un passante dove fosse l’ufficio della compagnia di navigazione e mi ci ha accompagnato a piedi, valigia alla mano.
Qui mi hanno chiesto di mostrare il biglietto e hanno consegnato un QR code ed un badge di riconoscimento.
A questo punto, dopo un pranzo veloce presso uno dei bar della zona portuale, io e il mio compagno di viaggio ci siamo diretti al porto.
Da Sanur a Nusa Lambongan: lo sbarco sull’isola senza porto
Quella che ci siamo trovati davanti è una struttura che funziona un pò come un piccolo aeroporto.
All’ingresso bisogna lasciare i bagagli davanti alla scrivania della compagnia di navigazione di riferimento, quindi per accedere ai gate è necessario scansionare il QR code.
Le sale d’attesa si sviluppano su due piani, entrambi dotati di aria condizionata e di appositi tabelloni, con il nome della compagnia, l’orario di partenza ed il gate d’imbarco.
Il viaggio è stato piacevole ed è durato circa 30 minuti, ma la vera sorpresa è arrivata solo alla fine.
Una volta in prossimità della spiaggia di Nusa Lembongan, ci hanno fatti salire su una barca più piccola per poi farci letteralmente sbarcare in acqua.
Le nostre valigie invece, caricate su un’altra barchetta, sono state scaricate a riva in attesa del nostro arrivo.
Quel giorno non c’era vento ed il mare era calmissimo. Nel dubbio però, vi consiglio comunque di indossare un paio di ciabatte e dei pantaloncini corti.
La stessa fortuna infatti, non l’abbiamo avuta al ritorno.
Il mare era abbastanza mosso e poiché le valigie vengono caricate sul tetto del traghetto, quando ce le hanno restituite al porto di Sanur erano decisamente bagnate (e con loro, l’intero contenuto!).
Mentre il porto di Sanur è invaso dai tassisti, il parcheggio vicino all’area di attracco di Nusa Lembongan è pieno di pick up.
Mantenetevi forte durante la corsa perché le strade sono strette e a volte non di ottime condizioni, quindi potreste urtare contro rami o altro.
Ora che avete tutte le indicazioni utili per organizzare la vostra escursione a Nusa Lembongan, ditemi: che ne pensate di quest’isola vicino Bali?
21 risposte
Mi hai fatto sognare con questo articolo. In un periodo come questo, in cui mi sento veramente stanca, avrei bisogno di una vacanza in un posto simile in cui staccare da tutto e riposarmi per almeno una settimana. Ti faccio una domanda stupida: ci sono molti insetti? Te lo chiedo perché ho il terrore di farfalle e falene e quello che hai scritto del bagno senza soffitto potrebbe essere un problema per una fifona come me 😉
Ciao Silvia, non ho trovato alcun ospite indesiderato sotto la doccia o nel wc, se è questo che intendi. Soltanto una sera, mentre ero a letto, ho vito un minuscolo geco passeggiare sulla parete della capanna ma non mi ha fatto alcuna paura. Ho vissuto la mia infanzia in Puglia e lì, quantomeno fino agli anni Novanta, era normalissimo vederli sui muri delle case.
Sarebbe la meta perfetta per mio marito, abile surfista. Io mi diletterei con lo snorkeling invece. Non avevo mai sentito parlare di questa splendida isola sai? Mi piacerebbe molto passarci qualche giorno.
Te la consiglio.
Ci sono stata durante il mio soggiorno a Bali e non posso che darti ragione, questa isoletta merita veramente una visita. Ma del resto, tutta l’Indonesia è bella!
Direi che potrebbe essere l’isola perfetta per terminare un itinerario in Indonesia! Sogno Bali, Komodo e Gili da un po’… ma potrei anche aggiungere Nusa Lembongan alla lista: sembra davvero un luogo paradisiaco
Ben detto, Paola.
Ho già il marito che scalpita con il drone in mano per poter filmare dall’alto le narici del drag… ehm… intendevo la Lacrima del Diavolo!
Mi piacerebbe da morire anche il bagno senza soffitto a vista stelle e probabilmente ci passerei la sera cercando di fotografare il cielo…
La Lacrima del Diavolo è davvero qualcosa di incredibile 😉
Un altro luogo esotico mozzafiato che hai visitato! Si parla di snorkeling? Allora quest’isola è proprio ciò che fa per me! Mi piace molto come hai descritto la Lacrima del Diavolo e sicuramente non mi farei scappare la possibilità di un tour in barca alla scoperta del mangroveto!
Ti ringrazio. Qui ho trascorso davvero momenti piacevolissimi.
Non conoscevo questa “piccola Bali” ma da come ne parli sembra davvero un piccolo angolo di paradiso! Il viaggio in Indonesia è uno di quelli che è nel cassetto forse da troppo tempo, spero di riuscire a farlo presto e di vedere di persona tutti questi luoghi magnifici!
Buon viaggio, Erika! Vedrai che l’Indonesia ti conquisterà.
Bellissima la sistemazione nell’albergo diffuso e il bagno a cielo aperto è sempre una bella esperienza, anche io l’ho provato a Bali e altre volte alle Maldive devo dire che dà un senso di libertà assoluta. Visitare anche quest’isola stato sicuramente un completamento della visita a Bali
È stata un’esperienza inaspettata ma indubbiamente piacevole.
La gente del posto è sempre super gentile, il tassista soprattutto ad accompagnarvi e a portare le valigie. Devo dire che non conoscevo questa zona vicino Bali ma sicuramente un tre giorni in totale relax tra spiagge bellissimi e tramonti mozzafiato è un regalo che ci si potrebbe anche fare.
Ci sta tutto 😉
Ecco.
Siccome già sono in difficoltà su come organizzare il mio primo viaggio a Bali per il fatto di tempistiche e su cosa dare la priorità…
Mi ci voleva giusto un’altra meta interessante da aggiungere alla lista!!
Però che meraviglia…queste foto fanno sognare!
Ti ringrazio molto. Se hai bisogno di qualche dritta, scrivimi pure.
Mi segno subito questo tuo post perché l’anno prossimo speriamo di fare una vacanza a Bali e penso che questa location sia perfetta! Grazie!
Siamo stati di recente a Bali ma non abbiamo avuto tempo da dedicare a Nusa Lambongan. Non siamo surfisti ma adoriamo fare snorkeling. Tu l’hai fatto? Le correnti sono fastidiose?