Bruges: cosa vedere a piedi in un giorno

Bruges detta la Venezia del Nord perché attraversata da canali

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Esiste una città che si mette in posa ogni volta che metti a fuoco l’obiettivo ed il suo nome è Bruges: scopriamo insieme cosa vedere a piedi in un giorno, nel luogo più fotogenico del Belgio!

Soprannominata la Venezia del Nord, Bruges costituisce sicuramente uno dei centri abitati più visitati delle Fiandre.

Dopo aver trascorso alcuni giorni tra le vie affollate di Bruxelles d’altronde, chi non si rifugerebbe anche solo per alcune ore, tra i placidi canali di questa città da cartolina?

Bruges: cosa vedere in un giorno nella Venezia del Nord

Se anche voi siete degli inguaribili romantici o, più semplicemente, cercate una location da favola per i vostri scatti in terra belga, allora siete nel posto giusto.

Quello che sto per delineare è un itinerario che vi porterà alla scoperta dei principali monumenti e luoghi d’interesse da vedere a Bruges, raggiungibili con una piacevole passeggiata a piedi, nell’arco di alcune ore.

Pronti a mettervi in cammino?

Cosa vedere a Bruges: Minnewaterpark e il lago dell’Amore

Il modo migliore per visitare Bruges è sicuramente procedendo con lentezza. La stazione ferroviaria cittadina d’altronde, oltre a essere ben servita da collegamenti diretti con le principali città belghe, si trova a poco più di un chilometro dal centro.

Il nostro percorso non può che cominciare dal Minnewaterpark, il polmone verde di Bruges.

I suoi fiori profumatissimi e colorati del resto, saranno la prima cosa che vedrete, dopo essere scesi dal treno e aver cominciato la vostra passeggiata verso il cuore della città.

Vi basterà intraprendere uno dei tanti sentieri che costeggiano il lago dell’Amore (Minnewater per l’appunto), da cui il parco prende il nome.

Secondo una leggenda, Minna, una giovane del luogo, fu data in sposa da suo padre ad un uomo contro la sua volontà e, cercando di fuggire da un destino infelice, finì per morire tra le braccia del suo vero amore, Stromberg.

Sarà forse per questo che ancora oggi il parco, è uno dei luoghi più frequentati dagli innamorati, che spesso lo scelgono per scambiarsi promesse di amore eterno.

Alcuni dei punti più instagrammabili di Minnewaterpark sono proprio i suoi ponti pedonali.

Non so voi, ma a me sembra di camminare all’interno di un quadro impressionista!

io sul ponte degli innamorati presso Minnewaterpark

Quartiere di Bejinhof

Lasciatevi il parco alle spalle ed entrate nel caratteristico Bejinhof, ovvero il Beghinaggio, luogo destinato anticamente alle beghine, donne laiche che fornivano assistenza ai malati e agli indigenti.

Peculiarità del Bejinhof di Bruges sono le casette dalle facciate bianche, avvolte nel silenzio e affacciate su un prato verdissimo e su una chiesetta.

Non tutti sanno che quest’area, fondata da Margherita di Costantinopoli, in età medievale costituiva quasi un villaggio autosufficiente, dotato di ben due ingressi.

Oggi le beghine non esistono più, eppure queste vie conservano ancora un’aura di sacralità, quasi di misticismo.

Non a caso, nel 1998 il Bejinhof di Bruges è stato inserito con altri 12 Beghinaggi fiamminghi, nell’elenco dei beni patrimonio UNESCO.

quartiere di Bejinhof a Bruges

Cosa visitare a Bruges: Chiesa di Nostra Signora

Se c’è una cosa che dovete assolutamente vedere a Bruges, quella è la Chiesa di Nostra Signora.

Grazie alla sua alta torre, che raggiunge i 115 metri, questo edificio viene considerato la seconda costruzione di mattoni più alta del mondo.

La realizzazione della chiesa attuale cominciò nel 1230 per terminare nella seconda metà del Quattrocento, quando furono realizzate la navata settentrionale e quella meridionale.

Museo della Chiesa di Nostra Signora

Ammetto che uno dei motivi per i quali sono entrata, è la Madonna con Bambino di Michelangelo, nota anche come Madonna di Bruges.

È collocata all’interno di un piccolo museo, chiamato Onze-Lieve-Vrouwekerk, il cui ingresso è posto all’interno della chiesa.

Personalmente ho acquistato il biglietto d’ingresso direttamente in loco ma se volete, potete comprarlo anticipatamente on line, così da consultare gli orari di apertura ed eventuali riduzioni.

Devo ammettere che, anche grazie alla presenza di pannelli in italiano (oltre che nelle altre principali lingue europee), la visita è stata davvero piacevole.

Tombe dipinte

Uno degli elementi che mi hanno colpito maggiormente ad esempio, sono state le cosiddette Tombe dipinte. In età medievale infatti, vi era l’abitudine di dipingere gli interni dei sepolcri, con immagini sacre.

Si riconoscono nitidamente: la Madonna con il Bambino o Gesù Cristo in croce, nonché alcune schiere di angeli, pronti ad accogliere le anime dei defunti.

Tombe di Maria di Borgogna e Carlo il Temerario

Maria di Borgogna morì a Bruges in seguito ad una caduta da cavallo, nel 1482. Nonostante all’epoca avesse appena 25 anni, aveva già regnato sui Paesi Bassi dal 1472, anno della morte di suo padre, Carlo il Temerario.

Fu lei stessa a richiedere di essere sepolta in questa chiesa e per l’occasione, suo marito fece realizzare una tomba monumentale a cui, settanta anni dopo, si aggiunse proprio quella paterna.

Madonna con il Bambino di Michelangelo

Il ricco mercante di Bruges Jean Mouscron, commissionò a Michelangelo una statua marmorea della Madonna con il Bambino.

Acquistata nel 1506, circa otto anni dopo fu inserita all’interno della navata sud della chiesa di Nostra Signora, ma non rimase sempre qui.

statua della Madonna di Bruges realizzata da Michelangelo

Dapprima Napoleone spostò l’opera a Parigi, all’interno del Museo Nazionale, dove rimase fino al 1815 e poi Hitler decise di portarla con sé per esporla al Museo di Linz, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Pensate che la Madonna di Bruges riuscì a fare ritorno a casa solo grazie al fondamentale contributo dei Monument Men, che si prodigarono, rischiando la loro stessa vita, per salvare le centinaia di opere d’arte trafugate dai soldati nazisti in tutta Europa.

Uno degli aspetti più innovativi dell’opera è la posizione del Bambino, che non è raffigurato seduto sul grembo della Madonna, secondo la consuetudine dell’epoca, ma in piedi.

Sembra infatti che stia per scivolare e che, per paura di perdere l’equilibrio in vista dei suoi primi passi nel mondo, cerchi sicurezza stringendo la mano materna.

Maria dal canto suo, appare immobile e distaccata. Il suo viso è rivolto verso il basso, quasi come se stesse già pensando al destino che attende suo figlio.

Ponte Bonifacio

Alle spalle della maestosa Chiesa di Nostra Signora, si cela il Ponte Bonifacio, che è in assoluto uno degli scorci più fotografati di Bruges.

Armatevi di molta pazienza perché vi toccherà attendere svariati minuti prima di poterlo immortalare.

Per ingannare l’attesa, potreste ad esempio aguzzare la vista e sfidare i vostri amici ad individuare la finestra gotica più piccola del mondo.

Ponte di Bonifacio a Bruges

Si trova proprio qui, su uno dei palazzi di mattoni che si affaccia sul canale, l’avete vista?

I ponti più instagrammabili da vedere a Bruges

Sono certa che i ponti saranno una delle prime cose che vorrete vedere a Bruges. D’altronde è proprio per questo motivo che la città, attraversata da canali, è spesso affiancata all’italianissima Venezia.

Tra i tanti, ve ne consiglio almeno quattro che, secondo me, dovete assolutamente inserire nel vostro itinerario:

  • Dune Bridge (o Ter Duinenburg), che collega Potterierei a Langerei;
  • Kings Bridge (o Koningsbrug), che unisce Spinolarei e Speigelrei;
  • Nepomucenusbrug, affacciato su quello che è ritenuto lo scorcio più bello di Bruges e che si trova all’incrocio tra Dijver e Wollestraat;
  • Peerdenburg, tra Groenerei e Peerdenstraat, che incornicia un angolino quasi fiabesco, come potete vedere da questa foto.
su Peerdenburg a Bruges

Beffroi di Bruges

Il Beffroi (o Belfort) è la torre civica di Bruges che, con i suoi 83 metri di altezza, costituisce indubbiamente uno dei monumenti simbolo della città. Non a caso, dal 1999 è patrimonio UNESCO.

È stato costruito tra il XIII ed il XV secolo e presenta una pendenza di poco più di un metro verso est. Non solo oggi è visitabile ma, superando ben 366 gradini, è possibile raggiungere il carillon, che azione 47 campane di bronzo ogni 15 minuti.

Se siete interessati alla visita, potete consultare gli orari ed i costi d’ingresso direttamente sul sito internet del Beffroi.

Una curiosità: sapevate che esiste persino una persona incaricata di suonare il carillon della torre civica di Bruges? Pensate che, durante i mesi estivi, vengono organizzati dei veri e propri concerti, per allietare non solo gli abitanti della città ma anche i tantissimi visitatori.

facciata del Beffroi o Belfort di Bruges

Cosa vedere a Bruges: Grote Markt

Il modo migliore per ammirare la torre civica di Bruges in tutto il suo maestoso splendore, è sicuramente ponendosi con il naso all’insù nel bel mezzo di Grote Markt.

Oggi questo coloratissimo slargo comunale, anticamente occupato dal mercato cittadino, è il cuore pulsante della città.

Al centro spicca la statua di Pieter de Coninck e Jan Breydel, i due ribelli che guidarono l’insurrezione cittadina che, nel 1302 si scagliò contro Filippo il Bello.

Sul lato est invece, non potrete non notare l’edificio neogotico dell’antico tribunale provinciale.

Burg di Bruges

Percorrete Breiderstraat e in pochi minuti, dopo esservi lasciati alle spalle Grote Markt, vi ritroverete nell’altra piazza simbolo di Bruges: il Burg.

In origine era occupata da una fortificazione, eretta da Baldovino Braccio di Ferro, primo conte delle Fiandre, le cui tracce oggi sono scomparse quasi del tutto.

Tra gli edifici più prestigiosi che si affacciano sulla piazza, non posso non menzionare il Municipio di Bruges e la Basilica del Preziosissimo Sangue, che custodisce una delle reliquie più venerate dell’età medievale: il sangue che Giuseppe di Arimatea pulì dal corpo di Cristo.

Quartiere Sant’Anna e i mulini a vento di Bruges

Non potete lasciare Bruges senza raggiungere questo piccolo angolo di paradiso, situato a circa quindici minuti a piedi dal vivacissimo Burg.

Perdetevi tra le tranquille vie del Quartiere di Sant’Anna, decisamente fuori dalle classiche rotte turistiche, fino ad intravedere Kruispoort, una delle antiche porte della città, risalente al XV secolo.

Quindi imboccate Kruisvest, un sentiero pedonale che costeggia il canale e che è, sorprendentemente, intervallato da magnifici mulini a vento.

Originariamente adoperati per la lavorazione del grano, alcuni di essi oggi sono visitabili durante la bella stagione.

Con i loro movimenti lenti e appesantiti, catalizzeranno totalmente la vostra attenzione.

mulini a Bruges

Rilassatevi e prendetevela comoda, sono certa che ne trarrete il giusto beneficio sia nel corpo che nello spirito.

Quando andare a Bruges e come vestirsi

Il clima che caratterizza la cittadina di Bruges è decisamente oceanico, con piogge alquanto frequenti.

Tralasciando il periodo natalizio, durante il quale il centro cittadino risplende di luci e profuma di cannella, la stagione invernale è sostanzialmente da evitare.

È in primavera e a fine estate che, complici le temperature piacevoli e le maggiori ore di luce, Bruges è davvero splendida e visitarla diventa quasi un dovere.

Questo però, non alleggerirà il vostro bagaglio a mano poiché sappiate che, persino durante la bella stagione, a Bruges bisogna vestirsi a cipolla.

Io stessa, che l’ho raggiunta nel mese di Giugno, ho indossato, nell’ordine: un paio di jeans, scarpe da ginnastica, una t shirt, il piumino (cosiddetto cento grammi) e persino un foulard attorno al collo.

Non dimenticate un ombrello da viaggio, che potreste usare all’occorrenza.

Come arrivare a Bruges

Se arrivate da Bruxelles, il treno è senza dubbio il mezzo più comodo per raggiungere Bruges. Grazie all’elevato numero di Intercity, impiegherete infatti un’oretta per giungere a destinazione.

La situazione tuttavia, si complica se dovete raggiungere Bruges dall’aeroporto di Bruxelles Charleroi.

In questo caso infatti, la stazione dei treni di Charleroi Sud, non è per nulla vicina all’aeroporto e come se non bastasse, non è previsto un collegamento diretto con la città di Bruges.

Dovrete raggiungere prima il centro di Bruxelles e poi da lì, salire su un altro treno.

Per questo motivo, diventa decisamente più semplice prendere uno dei bus navetta, gestiti da Flibco. La fermata si trova nelle immediate vicinanze dell’aeroporto ed il biglietto può essere acquistato direttamente in loco, oppure sul sito internet della società di trasporti, così da visionare costi e orari.

canale nei pressi del quartiere Bejinhof a Bruges

Ora che sapete cosa vedere in un giorno a Bruges, non mi resta che chiedervi: qual è la tappa che vi incuriosisce di più?

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20 risposte

  1. È da tanto che spero di organizzare un weekend lungo che comprenda Bruxelles e Bruges, ma non avevo mai valutato quali fossero le vere attrazioni di questa località. Ora che le ho lette ho ancora più voglia di partire!

  2. Ho giusto visto dei voli economici per Bruxelles per un weekend. Ha senso secondo te dedicare magari meno tempo a Bruxelles per concentrare una giornata a Bruges o è follia?

    1. Ti consiglio di dare un’occhiata ai miei articoli su Bruxelles e sulle sue principali attrazioni, così puoi valutare se si tratta di luoghi che ti interessano o se ritieni più opportuno andare a Bruges. Li trovi tutti nella sezione “Belgio” e se hai bisogno di altre informazioni, contattami pure.

  3. Mi piace molto la definizione che hai dato di Bruges: una città che si mette in posa! In effetti, le tue foto sono eccellenti e mostrano una città davvero molto bella ed instagrammabile!

  4. Non sono ancora stata in questa zona ma devo dire che leggendo il tuo articolo vorrei farlo presto. Vedo che Bruges è una città veramente Interessante. A novembre andrò a Bruxelles e magari riuscirò a dedicarle una giornata

  5. Da tempo voglio visitare Bruges una città che mi ispira molto e di cui ho avuto racconti bellissimi, il tuo percorso mi risulta sicuramente utile perché a breve vorrei organizzare un giro in Belgio e vedo sul tuo blog tante altre ispirazioni

  6. Non avevo idea di tutte queste cose da vedere a Bruges, ma del resto conosco pochissimo il Belgio (e direi che è ora di rimediare). Il quartiere del Beghinaggio sembra un posto sospeso nel tempo!
    Non sapevo che ci fosse una persona incaricata di suonare il carillon nella torre del municipio ed è una cosa alla quale mi piacerebbe assistere.

    1. I mulini sono stati una piacevolissima scoperta. Facilmente raggiungibili a piedi dal centro e allo stesso tempo capaci di catapultarti in una dimensione che sembra lontana anni luce dal caos del turismo di massa. Da vedere!

  7. Ma che meraviglia Bruges un vero gioiellino!!! Ricordo che l’avevo inclusa insieme a Gand nel mio itinerario franco-belga by train di qualche anno fa, ma poi ho dovuto ottimizzare e non sono riuscita a vederle. La prossima volta non può mancare, insieme a qualche tour di abbazia trappista!

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