Il Castello ed il borgo di Vigoleno costituiscono nell’insieme, una vera e propria terrazza affacciata sui colli della Val d’Arda, in provincia di Piacenza.
Questo è uno di quei luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, come suggerisce lo skyline tipicamente medievale, racchiuso dalla cinta muraria.
Imponenti torri merlate, camminamenti altamente panoramici e strade lastricate di ciottoli, sono questi gli elementi che connotano la piccola frazione di Vernasca, inserita nell’elenco dei borghi più belli d’Italia ed insignita della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Vi si accede ancora oggi esclusivamente attraverso il cosiddetto rivellino, adoperato anticamente per proteggere l’unico ingresso, dagli assalti nemici.
Che ne dite, entriamo?
Cosa vedere nel borgo di Vigoleno: breve storia del Castello
Le origini del borgo di Vigoleno vengono fatte risalire al X secolo d.C., anche se le prime testimonianze in nostro possesso lo collocano nel 1141.
La fortezza costituiva un importante avamposto militare lungo la strada che da Piacenza raggiunge Parma e, fatta eccezione per alcuni brevi periodi, fu presidiato dalla famiglia Scotti per ben cinque secoli.
Nonostante fu distrutto più e più volte infatti, il Castello di Vigoleno venne sempre ricostruito.
Pensate: nel 1921 fu acquistato dalla principessa Ruspoli Gramont che, a partire dall’anno successivo, lo trasformò in una residenza di lusso.
Tra le sue stanze si fermarono molti dei personaggi più illustri del tempo, come il poeta Gabriele D’Annunzio, il pittore Max Ernst e l’attrice Mary Pickford.
Persino il cinema è rimasto folgorato dall’anima senza tempo del borgo di Vigoleno.
È qui infatti che furono girate alcune delle scene di Ladyhawke (1985, di Richard Donner), celebre pellicola con Michelle Pfeiffer.
Non a caso, oggi il Castello di Vigoleno è un hotel, che ospita soprattutto ricevimenti di matrimonio oltre che eventi decisamente esclusivi.
Visitare il Castello di Vigoleno
Trattandosi di una proprietà privata, attualmente non è aperto al pubblico o per lo meno, non del tutto.
Alcune delle camere dell’antica dimora degli Scotti sono infatti accessibili, solo nell’ambito di visite guidate.
Si tratta del piano nobile, che è ancora finemente arredato, come dimostra la cura dei dettagli della Sala Rossa e della Sala Blu, oltre che di quella del Biliardo e del Teatrino.
Con i suoi dodici posti a sedere, era considerato il teatro più piccolo d’Europa.
Fu fatto costruire dalla principessa Ruspoli Gramont, che richiese espressamente ornamenti decorativi dal gusto orientaleggiante.
Mastio di Vigoleno
Affacciato sulla piazza principale del borgo, il Mastio quadrangolare, estrema propaggine difensiva del borgo, è alto ben 30 metri, suddivisi in quattro livelli.
Dal primo piano, dove trova posto un’esposizione di armi antiche, si accede al camminamento di ronda, che collega il mastio alla torre sud, antico ingresso del castello.
Qui sono ancora ben visibili le feritoie che consentivano agli arcieri di scoccare le frecce, senza correre il rischio di essere visti.
I visitatori possono accedere ai piani superiori attraverso delle botole, piccoli varchi aperti raggiungibili da strette scalinate (abbiate pazienza, perché si possono percorrere in un solo senso di marcia).
Il secondo livello è dedicato ad una collezione di strumenti di tortura e mappe del territorio, risalenti ai secoli XVI-XVII, mentre il terzo mostra un’ampia serie di fossili, provenienti dal Parco dello Stirone ed accompagnati da pannelli informativi.
Il quarto ed ultimo piano coincide con la sommità della torre ed è il miglior punto panoramico di Vigoleno.
Lo sguardo si perderà inevitabilmente oltre i tetti del piccolo borgo, tra le valli ed i morbidi colli che lo circondano.
Mi raccomando: ricordate di portare con voi la macchina fotografica!
Castello e Mastio di Vigoleno: cosa sapere prima della visita
Per accedere al Castello ed al Mastio di Vigoleno, potete acquistare i biglietti direttamente in loco, presso l’ufficio al piano terra della torre merlata, anticamente occupata dalle prigioni.
È possibile scegliere tra ben tre tipologie di visite diverse:
- tour in autonomia del Mastio, che vi consente di accedere liberamente solo al Mastio, al costo di 4 Euro;
- soluzione combinata che include la visita autonoma al Mastio e l’accesso con la guida al solo piano nobile del Castello di Vigoleno (6,50 Euro);
- visita guidata che, oltre al Mastio e al castello, include il tour del borgo e della Pieve di San Giorgio (8,50 Euro).
Mentre il primo tour non richiede alcuna prenotazione anticipata, entrambe le visite guidate si effettuano solo in determinate fasce orarie, motivo per il quale sono spesso sold out.
Il mio consiglio dunque, è quello di mandare una mail a: info@visitvigoleno.it alcuni giorni prima del vostro arrivo a Vigoleno.
Specificate il numero dei partecipanti e le loro eventuali esigenze, accertandovi delle date e degli orari di visita, oltre che delle riduzioni previste.
Cosa vedere nel borgo di Vigoleno oltre al castello
Terminata la visita al Castello ed al Mastio di Vigoleno, concedetevi una passeggiata tra le vie del borgo, tutte molto curate e alquanto silenziose.
Tra uno scorcio da fotografare ed un vicolo da esplorare, fate una breve sosta presso alcuni degli edifici simbolo del piccolo centro abitato.
Distano solo pochi minuti l’uno dall’altro e non vi sarà difficile individuarli.
Oratorio della Madonna delle Grazie
Questa costruzione del primo Seicento, il cui ingresso è collocato sulla piazzetta del borgo, era la cappella della famiglia Scotti, di cui conserva ancora lo stemma.
A destra della chiesa, spicca un altorilievo che raffigura San Rocco, a cui originariamente era dedicato l’oratorio, quando fungeva da ricovero per i tanti pellegrini che percorrevano la Via Francigena.
Pieve di San Giorgio
Costruita nel XII secolo, la Pieve di San Giorgio è uno degli esempi meglio conservati di romanico in provincia di Piacenza.
Le tre navate che ne caratterizzano gli interni sono definite da pilastri incolonnati e capitelli scolpiti.
Il patrono di Vigoleno, San Giorgio, appare nell’affresco absidale, oltre che nella lunetta del portale, intento ad uccidere il drago.
Museo degli Orsanti
Casa Tanzi ospita a Vigoleno l’originale Museo degli Orsanti.
È dedicato agli antichi ammaestratori di animali che, a partire dal XVIII secolo, si esibivano con spettacoli e performance improvvisate nelle piazze, cercando di rimediare qualche soldo.
Il nome orsanti deriva dall’abitudine di esibirsi soprattutto in compagnia di orsi, a cui spesso si affiancavano anche pappagalli, scimmie o cammelli.
Per avere tutte le informazioni necessarie ad effettuare la visita, potete consultare il sito internet Visit Vigoleno.
Cosa fare a Vigoleno: assaggiare il Vin Santo
Non tutti sanno che il Vin Santo di Vigoleno è una delle DOC più piccole d’Italia!
Il territorio su cui vengono coltivate le uve destinate alla produzione è infatti di 1532 ettari, occupati esclusivamente da vitigni autoctoni.
Non perdete l’occasione di assaggiarne un bicchiere durante il vostro tour. Con il suo colore ambrato ed il suo gusto intenso, vi conquisterà.
Come arrivare a Vigoleno e dove parcheggiare
Il modo migliore per raggiungere Vigoleno è in automobile oppure in motocicletta.
Le sue mura svettano sulla cima di un colle, a circa 350 metri di altezza e si mostreranno ai vostri occhi solo dopo una lunga serie di curve e tornanti.
Se arrivate da Bologna, dovete prendere l’autostrada A1 in direzione Milano e uscire a Fidenza/Salsomaggiore Terme, quindi proseguire fino allo svincolo per Roncolle Verdi/Fiorenzuola/Piacenza e poi lungo la strada provinciale che porta alla piccola frazione di Vernasca.
Il parcheggio è gratuito e si trova presso uno degli ultimi tornanti che vi separano dal borgo. Da qui dovete procedere a piedi in salita per alcuni metri, prestando attenzione alle auto che sopraggiungono dalla direzione opposta.
Cosa vedere nei dintorni di Vigoleno: alla scoperta dell’Appennino piacentino
Vigoleno è un borgo raccolto attorno alla sua possente rocca, pertanto visitarlo potrà richiedervi fino a due o tre ore, non di più.
Eppure statene certi: sarà un colpo di fulmine.
Io ho capito di essermi perdutamente innamorata di questo territorio nel momento esatto in cui ho raggiunto la sommità del Mastio e mi sono guardata attorno.
Mi sentivo circondata dalla bellezza e non volevo più scendere, ve lo assicuro.
Se vi capiterà di essere colti dallo stesso sentimento, seguite il mio consiglio.
Una volta terminato il tour di Vigoleno, lanciatevi all’esplorazione delle valli e dei borghi più belli di questa parte dell’Emilia.
Trovate diversi spunti utili per pianificare la vostra gita fuori porta, nel racconto della mia esperienza sull’Appennino piacentino.
14 risposte
Dal Mastio Si gode davvero di un panorama pazzesco, che toglie il fiato. Ci credo che tu abbia lasciato il cuore in questo borgo. Me lo segno subito. E’ una tappa da fare per chi, come noi, viaggia on the road.
Vi piacerà, ne sono certa.
Me lo sono subito segnato, voglio proprio andare a visitarlo questo Castello e il suo borgo, i panorami sono incredibili!
Ottima scelta. I colli piacentini sono spettacolari!
Un castello davvero mozzafiato, e da quanto percepisco non troppo affollato, nonostante il suggestivo il cammino di ronda e i bellissimi dintorni.
Il museo degli Orsanti è per me una novità: non ne avevo mai sentito parlare! Chissà se ce ne sono altri di questo genere in Italia!
Che bello leggere di Vigoleno descritto da qualcuno che è meno di parte di me… perchè ovviamente io lo adoro ma non faccio testo, perchè il borgo è collegato a molti bei ricordi quindi non potrei che amarlo!
Però è proprio vero che il panorama dal mastio è ammaliante… o forse era il vin Santo a farmi quell’effetto?
Hahaha io direi che il panorama è già splendido di suo, anche senza aver assaggiato un buon bicchiere di Vin Santo, che comunque a Vigoleno va assolutamente provato.
VAnche noi abbiamo scoperto da poco questo bellissimo borgo e la zona circostante che non immaginavamo fosse così bella e ricca di storia. Capisco il tuo stupore e il desiderio di restarci più possibile!!!!
I borghi italiani hanno un fascino unico, si somigliano molto tra loro ma ognuno ha una storia da raccontare, anzi milioni di storie spalmate su centinaia di anni. stupendo questo, non lo conoscevo e grazie di averne parlato.
Stupenda l’ultima foto dall’alto del borgo, molto pittoresco. Peccato che il castello non sia visitabile interamente ma almeno si spera che i proprietari lo conservino bene!
Il castello essendo un hotel è visitabile solo in parte, ma credo che ne valga assolutamente la pena.
Come ben sai ho avuto il piacere di visitare Vigoleno alla fine di febbraio e mi è rimasta nel cuore: le sue viuzze strette e caratteristiche, il possente castello e la cucina tipica mi faranno ritornare molto ma molto presto!
Conosco Vigoleno solo di nome per averlo letto sui cartelli lungo l’autostrada, per cui ti ringrazio per aver parlato di questo borgo perché altrimenti non lo avrei mai preso in considerazione. Tra l’altro non conosco per nulla la zona dell’Appennino Piacentino, quindi sarebbe un’ottima occasione (anche per provare il Vin Santo di Vigoleno).
Per me l’Appennino Piacentino è stata una piacevolissima sorpresa. Le sue valli sono splendide e i borghi ricchi di storia e tradizioni. Il Vin Santo poi, è assolutamente da provare.