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I luoghi di Lucio Dalla a Bologna

io con la statua di Lucio Dalla in Piazza Cavpur a Bologna

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A Bologna tutto parla di Lucio Dalla, artista talentuoso, poliedrico ed innovativo, nato e vissuto sotto i portici del capoluogo emiliano-romagnolo.

Il legame tra Lucio e la città è ancora oggi fortissimo, nonostante siano trascorsi ormai più di dieci anni dalla sua morte, sopraggiunta d’improvviso il 1 Marzo del 2012.

Basti pensare che l’amministrazione comunale ha deciso di intitolare al noto cantautore una piazza, inaugurata il 9 Luglio 2022 presso la Tettoia Nervi e destinata ad accogliere eventi, spettacoli e concerti.

E che dire delle coloratissime luminarie di Via D’Azeglio?

Era il 2018 quando si scelse di riscaldare il Natale dei bolognesi con il testo della celebre L’anno che verrà, dando di fatto l’avvio ad una prassi che si ripete ogni anno, in memoria di Lucio e di altri artisti amatissimi dal pubblico italiano ed internazionale.

Itinerario nei luoghi di Lucio Dalla a Bologna

Un modo divertente ed originale per conoscere Lucio Dalla può essere cimentarsi con un itinerario nei luoghi a lui più cari dell’amata Bologna.

Aneddoti, racconti, leggende e soprattutto canzoni: se la città potesse parlare, ne avrebbe di cose da raccontare!

Tuttavia, al fine di rendere il tour fruibile anche per coloro che hanno a disposizione un solo giorno, ho pensato di suddividerlo in una decina di tappe, scegliendole tra le location più iconiche e rappresentative della vita di Lucio, sia come uomo che come artista.

Per la realizzazione di questo itinerario, ho preso spunto dallo splendido tour guidato a cui ho partecipato di recente, organizzato dall’associazione Succede solo a Bologna, impegnata quotidianamente per la promozione del patrimonio culturale, artistico ed architettonico della città.

Luoghi di Lucio Dalla a Bologna: Piazza Cavour

Lucio Dalla è nato il 4 Marzo del 1943 a Bologna, in Piazza Cavour.

Per celebrare gli 80 anni dalla sua nascita, nel 2023 sul pesante portone d’ingresso della palazzina al civico 2, è stata affissa una lapide in marmo con questa scritta:

Il 4 Marzo del 1943 in questa casa che si affaccia su “Piazza Grande” nacque Lucio Dalla

Grazie a queste poche e semplici parole dunque, sembra finalmente risolto il mistero che per anni ha appassionato non solo i turisti, ma anche gli stessi bolognesi.

targa presso la casa natale di Lucio Dalla in Piazza Cavour a Bologna

Scommetto che anche voi almeno una volta, vi siete chiesti: dove si trova esattamente Piazza Grande, cantata da Lucio nel popolarissimo brano del 1972?

Alcuni infatti, la identificano erroneamente con Piazza Maggiore, uno dei luoghi più amati e conosciuti di Bologna, su cui si affacciano la Basilica di San Petronio e Palazzo d’Accursio.

Altri invece, non trovando alcun appiglio nello stradario cittadino, hanno seguito le indicazioni del navigatore e sono finiti erroneamente a Modena, il cui centro urbano si sviluppa sì attorno a Piazza Grande ma non a quella cantata da Dalla.

In realtà, a dipanare ogni dubbio, ci aveva già pensato una statua in bronzo, realizzata nel 2022 su una delle panchine dell’area verde di Piazza Cavour, dallo scultore Antonello Paladino.

Ad un osservatore attento infatti, non sarà certo sfuggito che il viso sorridente dell’artista, ritratto con le gambe accavallate, il cappello ed il suo inseparabile clarinetto, è rivolto proprio verso la sua casa natale.

La statua del resto, è ormai diventata una vera attrazione in città.

Sono tantissimi coloro che, ogni giorno, si siedono anche solo per pochi minuti accanto a Lucio e scattano una foto ricordo insieme a lui, nella sua amatissima piazza.

Il luogo perfetto per cominciare il nostro tour, non credete?

Da Vicolo Marescotti a Via d’Azeglio: la casa museo di Lucio Dalla

Quella di Piazza Cavour non fu l’unica dimora di Dalla a Bologna. Si trasferì infatti in un appartamento in Via delle Fragole, dove compose Anna e Marco (1979).

In seguito fece ritorno nel centro storico, per alloggiare prima in Vicolo Marescotti e poi in Via d’Azeglio, al civico 15.

È qui che trascorse il resto della sua vita, accumulando ricordi, canzoni, ma anche moltissime opere d’arte.

La sua grande casa, che occupa il piano nobile del palazzo, è la sede della Fondazione Lucio Dalla, spesso aperta alle visite, realizzate sempre in compagnia di una guida.

Nel salone, denominato Stanza Caruso, attualmente si trova la Pressing Line, l’etichetta discografica fondata da Lucio.

Uno dei salotti, detto Stanza delle Colonne, presenta i soffitti affrescati da Antonio Basoli, il pavimento ottocentesco interamente in legno ed alte colonne marmoree.

Lo studio infine, è ricchissimo di cimeli. Oltre a uno dei frammenti del Muro di Berlino raccolto da Dalla in occasione del viaggio che ispirò il brano Futura (1980), qui è esposto il disegno realizzato da Milo Manara, per la copertina del disco 12000 lune (2006).

Ritrae Lucio come un marinaio che maneggia un timone, mentre sullo sfondo la Basilica di San Petronio è illuminata da una notte stellata.

Il cantautore, noto per la sua grande ironia, decise di far apporre sul campanello della sua abitazione, lo pseudonimo di Comm. Domenico Sputo (ancora oggi ben visibile), al posto del suo nome e cognome.

Io lo trovo un metodo geniale per allontanare gli scocciatori, e voi?

Piazza de’ Celestini e l’ombra di Lucio

Il balcone dello studio, affacciato su Piazza de’ Celestini, è una vera e propria meta di pellegrinaggio per tutti i fan di Lucio Dalla.

Dal 2013 infatti, parte della parete accanto al terrazzino, è occupata da L’ombra di Lucio, un’opera di Mario Martinelli.

Realizzata con un leggerissimo reticolo metallico, mostra la sagoma del cantautore di profilo, mentre suona il sax, circondato da gabbiani in volo, simbolo delle sue amate Isole Tremiti.

l'ombra di Lucio realizzata presso il balcone della sua casa di Via d'Azeglio

Una curiosità: tra Piazza de’ Celestini e Via d’Azeglio, si trovano alcuni dei locali che Dalla aveva l’abitudine di frequentare, ovvero:

  • Il Duca d’Amalfi (Piazza de’ Celestini, 3a), noto per la sua golosissima vetrina a base di dolci, soprattutto campani, ai quali talvolta anche Lucio cedeva.
  • Gran Bar (in Via d’Azeglio, 8a), dove faceva abitualmente colazione a base di un cappuccino con pochissimo latte.
  • Ristorante Cesari (in Via de’ Carbonesi, 8), scelto molto spesso per il pranzo, rigorosamente a base di piatti della tradizione locale.

Una menzione particolare spetta anche alla Trattoria da Vito, situata fuori dal centro storico, in Via Mario Musolesi, 9.

È stata infatti ribattezzata l’osteria degli artisti, perché annoverava tra i suoi più affezionati clienti, personalità del calibro di Lucio Dalla e Francesco Guccini.

Piazza San Domenico

Lucio Dalla sin da piccolo trascorse molto tempo in Piazza San Domenico, vicinissima all’abitazione materna.

Amava intrattenersi dinanzi alla Basilica di San Domenico, che poi frequentò assiduamente da adulto.

Un segno indelebile del profondo legame che univa Lucio e questa piazza è il brano L’anno che verrà, terminato nel chiostro dell’edificio sacro.

La stella di Lucio Dalla nella Walk of Fame del jazz di Bologna

Bologna vanta l’unica Walk of Fame del jazz italiana, realizzata in corrispondenza di Via degli Orefici, tra Piazza Maggiore e le Due Torri.

Al civico 3 di Via Caprarie (prosecuzione di Via degli Orefici) sorgeva infatti il Disclub, inaugurato da Alberto Alberti, padre del Bologna Jazz Festival.

Per omaggiare tutti i grandi artisti internazionali che hanno calcato il palco di questa manifestazione musicale, ogni anno l’associazione La strada del Jazz, posa sul marciapiede una stella di marmo, dai contorni dorati.

Oltre a Miles Davis, Ella Fitzgerald e Duke Ellington, spicca anche una stella in onore di Lucio Dalla, collocata eccezionalmente al centro della strada, nell’anno della sua morte.

stella di Lucio Dalla nella Strada del Jazz di Bologna

Non tutti sanno che Lucio cominciò la sua carriera come clarinettista da autodidatta, nella Dr. Dixie Jazz Band, fondata da Nardo Giardina nel 1952 e ritenuta la jazz band più longeva del mondo, poiché tuttora in attività.

È qui che conobbe il regista Pupi Avati, anch’egli storico componente del gruppo musicale.

Si dice che all’epoca i rapporti tra i due fossero alquanto tesi e che Pupi temesse il talento di Lucio, clarinettista davvero portentoso.

Uno dei locali più frequentati dalla band è lo storico Kinki, situato in Via Zamboni, 1 e originariamente noto come Whisky a Go Go.

Tra le sue pareti si esibì persino Jimi Hendrix!

Lucio Dalla da musicista a tifoso: il suo amore per lo sport

Nonostante la statura non fosse esattamente quella di un gigante, Lucio amava la pallacanestro e non perdeva occasione per andare ad assistere ad una partita della sua amata Virtus, al PalaDozza, in Piazza Azzarita, 3.

Ma non solo. Da buon bolognese, Dalla era un tifoso sfegatato dei rossoblu, a cui dedicò persino un brano, Sulle tue ali Bologna (1987), scritto con Gianni Morandi, Andrea Mingardi e Luca Carboni.

Il componimento anticipò di una decina d’anni un nuovo testo musicale di ambito calcistico.

Lucio era infatti un grande fan di Roberto Baggio, che militò nel Bologna FC in una sola stagione (1997/1998) ma regalò ai tifosi tanti goal e innumerevoli prodezze.

Per lui scrisse Baggio Baggio (2001), una dichiarazione di stima e profondo riconoscimento, per l’artefice di uno dei periodi più felici della tifoseria bolognese.

Una curiosità: l’abbonamento di Lucio allo Stadio Renato Dall’Ara per le partite casalinghe della sua squadra del cuore, è ancora attivo.

Viene rinnovato puntualmente da un suo amico, a seguito di un patto stretto tra i due, qualche tempo prima della scomparsa dell’artista.

Cimitero Monumentale della Certosa: la tomba di Lucio Dalla

Avendo cominciato il tour dinanzi alla casa natale di Lucio, non possiamo che terminarlo al cospetto del monumento funebre, eretto in suo onore nel Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna.

Anche in questo caso, come per la statua bronzea di Piazza Cavour, la lapide è impreziosita da un’opera di Antonello Paladino.

È la fedele riproduzione di una fotografia di Lucio alle Isole Tremiti, scattata da Luigi Sghirri e scelta come copertina del disco DallAmeriCaruso (1987).

La sagoma del cantautore lascia infatti intravedere nitidamente i contorni del bastone e del cappello, uniti alla scritta: Musicista, poeta e maestro di vita.

Il suo nome dunque, va ad aggiungersi al lungo elenco di personaggi illustri, sepolti all’interno del cimitero bolognese, come Giosuè Carducci e Giorgio Morandi.

Spero che, attraverso questo percorso alla scoperta dei luoghi cari a Lucio Dalla, io sia riuscita a trasmettervi lo strettissimo legame che intercorre tra il cantautore e Bologna.

Del resto, finché ogni strada o piazza della città terrà vivo il suo ricordo, è come se lui non ci abbia realmente mai lasciato.

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18 risposte

  1. Io sono stata una sola volta a Bologna e ho potuto vedere solo la Walk of Fame del jazz, ma m,i piacerebbe tornarci e dedicare una giornata intera solo per visitare tutti gli altri luoghi.

  2. Ma sai che mi sono commossa leggendo il tuo articolo? Ho sempre adorato Dalla e non di si contano i concerti a cui sono andata, un musicista di talento e un grande poeta legato alla sua città natale che, giustamente, lo continua a celebrare come se lui da Bologna, ” non se fosse mai andato”.

  3. Bellissima Bologna, ci ha vissuto una mia amica per un periodo e le manca molto, io purtroppo ancora non ho avuto l’occasione di vedere questi luoghi dedicati a Lucio Dalla, spero di poterli vedere al più presto.

  4. Hai proprio ragione, a Bologna tutto parla di Lucio Dalla, grandissimo cantautore italiano che qui cambiò per sempre il volto della musica leggera nostrana.
    Un vero e proprio itinerario alla scoperta della sua figura, davvero interessante questo articolo!

  5. Da amante della musica e del personaggio che é stato Lucio Dalla, ho apprezzato davvero tanto leggere dello stretto legame che ancora esiste fra Bologna ed il grande cantautore! La prossima volta che torneró in questa cittá non mancheró di visitare tutti questi luoghi a lui dedicati!

  6. Sono stata a Bologna l’anno scorso per un weekend al volo e sono rimasta affascinata dalla dinamicità di questa città…non immaginavo fosse così ben strutturata anche da un punto di vista di offerta turistica e questo tour ne è la testimonianza. Noi abbiamo fatto il tour dei portici, forse più classico ma anche quello molto interessante..brava!

  7. Mi pare di averti già detto che conosco poco Bologna, ma questo su Lucio Dalla è sicuramente uno dei tour che farei molto volentieri. Ho sempre adorato la sua musica e non me lo perderei per nulla al mondo!

  8. Ignorantissima in materia, non ricordavo Dalla fosse di Bologna però devo dire che la città continua ad omaggiarlo in grande e questo tour sicuramente fa gola non solo ai suoi fan.

  9. Il legame con la città è molto forte si percepisce bene, come per noi D’André. Interessante un itinerario per la città a lui dedicato, tanti luoghi lo ricordano. . Non c’è niente da fare devo tornare a Bologna c’è ancora tanto da scoprire

  10. Vi siete dimenticati AGNESE DELLE COCOMERE l’unico locale al Mondo a cui Lucio Dalla ha dedicato ed intitolato una canzone

    1. Grazie del suggerimento. Inserisco anche l’indirizzo di questo chiosco così quanti vorranno potranno andarci di persona, è in Piazza Trento e Trieste, 8.

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