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Il lago di Castel dell’Alpi vicino a Bologna

lago di Castel dell'Alpi sull'Appennino bolognese

Indice dei Contenuti

La disperata ricerca di un pò di refrigerio dall’afa cittadina, mi ha condotto fino al lago di Castel dell’Alpi, oasi verde dell’Appennino bolognese, situato a poca distanza dal confine toscano.

Rispetto agli altri laghi appenninici (Suviana, Brasimone e Santa Maria), che si sono formati in maniera artificiale, il lago di Castel dell’Alpi è l’unico specchio d’acqua della Provincia di Bologna ad avere origini naturali.

Cominciamo la nostra escursione!

Lago di Castel dell’Alpi: quando e come si è formato

Il 23 Febbraio 1951 un’enorme massa di terra e detriti si staccò dal versante sinistro del fiume Savena, nei pressi del Monte di Cucchi, avanzando pericolosamente verso il fondovalle.

La popolazione del piccolo borgo di Castel dell’Alpi, che era stata prontamente evacuata, assistette inerme alla distruzione delle proprie case, prima strappate e poi inghiottite dalla terra.

Per paura che la furia della natura potesse distruggere l’edificio di culto simbolo del paese, questo venne spogliato di tutti i suoi arredi più preziosi: le campane, l’altare e persino i pavimenti vennero smontati.

Tuttavia, la Chiesa di San Biagio si salvò, poiché lo sperone di roccia su cui era stata edificata resistette e non si lasciò trascinare dalla frana, che terminò la sua corsa sulla sponda destra del Savena.

Si contarono 32 case distrutte e 30 famiglie sfollate, per un totale di circa 140 persone rimaste senza neanche più un tetto sulla testa.

È in questo contesto che si formò il lago denominato di Castel dell’Alpi, lungo circa 950 metri, largo 250 e profondo fino a 18 metri.

Una curiosità: subito dopo la frana, alcuni edifici furono sommersi dalle acque del lago. Si trattava di una casa e dell’oratorio intitolato alla SS. Trinità.

Con il tempo, si diffuse la leggenda secondo la quale, durante le giornate molto ventose, la campana dell’oratorio, confinata sotto lo specchio d’acqua, cominciasse ad oscillare, facendo risuonare nell’aria un suono quasi lugubre.

Se volete scoprire altri luoghi dove rigenerarvi, consultate gli approfondimenti di Giovanna, che ci porta alle fonti di Poiano e di Aura, che ci conduce alle cascate di Masanti di Sotto.

Castel dell’Alpi: il piccolo borgo

Il borgo di Castel dell’Alpi, frazione del Comune di San Benedetto Val di Sambro, è stato ricostruito su una delle sponde dell’omonimo lago.

Si tratta essenzialmente di un grappolo di case, rivolte in maniera quasi emblematica verso la Chiesa di San Biagio, che svetta solitaria sulla sponda opposta.

Lì dove si ergeva l’antico borgo.

A ricordare quanto accaduto quel tragico giorno d’inverno di ormai 70 anni fa, nei pressi del parcheggio di Via dei Mulini, vi è una colonna di pietra, su cui si erge una piccola edicola.

Qui, una targa menziona la terribile frana, con l’auspicio che le nuove generazioni non dimentichino la sorte toccata ai loro avi.

Oggi Castel dell’Alpi è soprattutto una meta turistica, molto amata sia dagli appassionati di pesca che dagli escursionisti.

Il piccolo centro abitato infatti si trova a soli 3 chilometri da Madonna dei Fornelli, un’altra frazione di San Benedetto Val di Sambro, oggi tappa dell’ormai celebre Via degli Dei.

Non vi sarà difficile trovare nei dintorni del lago, camminatori di ogni età, armati di pesantissimi zaini super accessoriati e accompagnati dai loro amici a quattro zampe.

Lago di Castel dell’Alpi: cosa fare

Il modo migliore per riscoprire il lago di Castel dell’Alpi è percorrerne a piedi l’intero perimetro, grazie ad un sentiero che comincia nei pressi della spiaggetta.

Qui, complice la presenza di un bar che mette a disposizione dei clienti ombrelloni e sedie sdraio, è possibile fare una prima sosta.

spiaggetta del lago di Castel dell'Alpi

Da questo punto di osservazione infatti, si vedono bene i due ponti che sovrastano il lago, collocati entrambi nell’area meno profonda e indubbiamente, meno ombrosa.

Attraversare il sentiero attorno al lago

Superate il parcheggio e seguite il sentiero, pianeggiante e polveroso, che costeggia il bacino.

Nella prima parte si presenta come un percorso accessibile a tutti, eppure dopo alcuni metri vi condurrà davanti ad una scalinata, ricavata nel versante collinare.

Se volete proseguire, questa è l’unica strada percorribile, pertanto vi consiglio di lasciare a casa i passeggini perché, in caso contrario, vi toccherà sollevarli per portarli dall’altra parte.

A questo punto, quando il sentiero torna ad essere piano, più o meno nel punto in cui si trova la roccia su cui si erge la Chiesa di San Biagio, avrete modo di scattare la vostra prima foto super instagrammabile.

passerella di legno multicolore sul lago di Castel dell'Alpi

Io non ho resistito dal fare una sosta presso questa passerella di legno multicolore: è splendida, non è vero?

Qui è persino possibile rifocillarsi all’ombra della boscaglia, che cela alcune postazioni gioco per i più piccoli e l’insegna con il nome del lago, che ricorda che ci troviamo a 685 metri sul livello del mare.

Quelli che seguono sono i metri che mi hanno regalato gli scorci più belli di questa giornata lungo il lago di Castel dell’Alpi.

Da adesso in poi infatti, la Chiesa di San Biagio, solida e allo stesso tempo solitaria, che emerge con il suo campanile dalla collina, diventa la protagonista assoluta della scena.

Ne ho approfittato per sedermi su una delle panchine di legno poste sotto le fronde degli alberi, mentre qualche coraggioso sfidava le calde temperature estive in attesa di veder abboccare almeno un pesce.

Finalmente un pò di refrigerio!

Il silenzio in questo angolo del lago domina su qualsiasi suono o rumore, persino le cicale tacciono in questa parte dell’Appennino bolognese.

Sentiero del lago di Castel dell’Alpi: cosa sapere

In totale il sentiero è percorribile in circa un’ora, escludendo le soste. Vi consiglio di portare con voi una scorta d’acqua, poiché l’unica fontanella è collocata presso il parcheggio di Via dei Mulini.

Indossate scarpe comode e tenete presente che il percorso è davvero polveroso.

Lago di Castel dell’Alpi: dove mangiare

Se volete evitare zaini troppo pesanti e preferite lasciare a casa i panini, sappiate che oltre al Bar della Spiaggetta, la sponda destra del lago di Castel dell’Alpi vanta anche la presenza di un paio di ristoranti.

Si tratta della Locanda Belvedere e della Terrazza sul lago, facilmente rintracciabili poiché disposti lungo la Strada Provinciale 60.

Da quello che ho intuito, qui è persino possibile noleggiare una canoa o una barchetta, servizio che tuttavia, durante la mia visita, non credo fosse disponibile.

Le imbarcazioni erano infatti deposte come se fossero inutilizzate da tempo e non ho visto anima viva nei paraggi, per poter avere maggiori informazioni in merito.

Come arrivare al lago e dove parcheggiare

Il modo più veloce e indubbiamente più comodo per raggiungere il lago di Castel dell’Alpi è in automobile.

insegna del lago di Castel dell'Alpi

Se arrivate da Bologna, dovete seguire le indicazioni per Pianoro Vecchio, quindi continuare lungo la Strada Provinciale 60. In totale impiegherete circa 45-50 minuti.

Da Firenze invece, dovete prendere l’autostrada A1 in direzione Bologna, imboccare l’uscita di Pian del Voglio e seguire prima Via Autostazione e poi la Strada Provinciale 61. Superati i borghi di Qualto e Madonna dei Fornelli, arriverete a Castel dell’Alpi. Nel complesso, ci vorrà circa un’oretta e quindici minuti.

Io ho trovato davvero comodissimo il parcheggio gratuito situato nei pressi della spiaggetta, vicinissimo al sentiero che costeggia il lago di Castel dell’Alpi.

La sua unica pecca? Non è all’ombra!

Se invece preferite spostarvi con i mezzi pubblici, la stazione ferroviaria più vicina è quella di San Benedetto Val di Sambro, che è collegata a Castel dell’Alpi (la fermata di riferimento si trova nei pressi del cimitero, a 250 metri dal lago) con gli autobus Tper.

Cosa vedere nei dintorni del lago di Castel dell’Alpi

L’Appennino bolognese è ricco di luoghi d’interesse storico, culturale e paesaggistico. Oltre ad essere un posto dove rifugiarsi dai rumori e dall’afa che non lasciano tregua alla città, custodisce dei veri e propri tesori, che non vedono l’ora di essere scoperti.

Ho pensato di suggerirvene almeno tre.

Santuario della Madonna dei Fornelli

Se avete a disposizione solo mezza giornata, prima di rientrare a casa potreste fare una sosta al Santuario della Madonna dei Fornelli, anche detta Madonna della Neve.

Questo curioso appellativo deriva dall’abitudine di accendere fuochi (fornelli per l’appunto) per trasformare il legno nella carbonella, prassi che avrebbe consentito alla popolazione locale, di fronteggiare il gelido inverno sull’Appennino.

L’edificio di culto attuale risale ai primi del Novecento ma la chiesa originaria affonda le sue radici nel Seicento, più o meno quando si verificò un evento decisamente prodigioso: una nevicata il 5 Agosto.

Il Santuario venne realizzato come ex voto dagli abitanti del borgo, che nel 1638 chiesero l’intercessione della Madonna, affinché fossero preservati dall’epidemia di peste.

Oggi l’effigie mariana domina l’altare maggiore all’interno del Santuario che negli anni, è stato arricchito da un campanile alto 33 metri, ultimato nel 1994.

Lago di Suviana

Tra tutti i laghi della Provincia di Bologna, quello di Suviana è indubbiamente il più interessante per chi, come me, ama le attività all’aperto. Dista circa un’ora di automobile da Castel dell’Alpi ed, essendo molto esteso, offre ai visitatori diversi punti ristoro per i picnic, un servizio di noleggio canoa o pedalò.

Se volete saperne di più, vi racconto la mia esperienza nell’articolo dedicato a:

Avete voglia di scoprire altre fresche località emiliane? Consultate il racconto di Iole, dedicato al lago della Ninfa e quello di Chiara, incentrato sul bosco della Mesola.

Lago di Santa Maria

Il lago di Santa Maria si trova a quasi 50 minuti da Castel dell’Alpi e poco più di 25 dal lago di Suviana.

È un bacino artificiale che si è formato nel territorio di Castiglione dei Pepoli nel 1917, a seguito della costruzione di una diga ed è incluso nell’area protetta del Parco dei laghi di Suviana e Brasimone.

Il lago non è molto ampio ed è visitabile attraversando un sentiero che si interrompe nei pressi della centrale elettrica.

Il principale punto di riferimento qui è sicuramente il bar, chiamato Chalet Santa Maria. Nelle sue immediate vicinanze infatti si trovano: un parcheggio gratuito, alcune panche per i pic nic e delle postazioni gioco attrezzate per i più piccoli.

lago di Santa Maria

Avete mai visitato l’Appennino bolognese? Se decidete di raggiungere il lago di Castel dell’Alpi e le altre località che vi ho segnalato, pubblicate le vostre foto ricordo usando l’hastag #viaggiciboemilia.

Sarò felice di condividerle sui miei profili Facebook e Instagram!

I miei ultimi itinerari di viaggio:

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8 risposte

    1. Avevo letto che è possibile prendere la canoa ma quando ci sono stata il servizio non era erogato. Non ho visto nessuno fare il bagno e non credo proprio lo si faccia. Essenzialmente questo posto è perfetto per passeggiate o sport all’aperto.

  1. In questo periodo in cui le temperature sono proibitive anche per il mare, cerco sempre più spesso i laghi e laghetto della mia regione! Li trovo molto belli, e qui hai anche una passerella super colorata, che è quindi anche super instagrammabile!

  2. Non avevo mai sentito parlare del lago di Castel dell’Alpi. La prossima volta che capiterò dalle parti di Bologna andrò sicuramente a visitarlo. Mi piace moltissimo andare alla scoperta di queste zone poco conosciute, ma comunque piene di fascino!

  3. Castel dellalpi paesino stupendo nel 75 era veramente da villeggiatura e c’era pure i motoscafi di Medardo e Arturo che rendevano il lago un amore che bello che era e piacevole ancora oggi a ricordarlo

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