L’incredibile museo del selfie di Firenze

l'incredibile museo del selfie di Firenze

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Da alcuni mesi l’eclettico spazio espositivo di Florence Art Lab, ospita il primo incredibile museo del selfie di Firenze.

Si tratta di una mostra temporanea che raccoglie, in ben 1.000 metri quadrati, opere di circa 400 artisti da tutto il mondo e che si pone l’obiettivo di mettere lo spettatore al centro di tutto.

Non è un caso infatti che un tale e ambizioso progetto sia nato proprio a Firenze, città simbolo del Rinascimento italiano.

La sede della mostra del resto, si trova a 100 metri dalla Galleria dell’Accademia, luogo che custodisce il David di Michelangelo (l’originale!), uno dei simboli indiscussi della città del giglio.

Non ci resta che dare inizio alla visita!

Il nuovo museo del selfie di Firenze: dove lo spettatore diventa protagonista

Le sale espositive del museo del selfie di Firenze sono dislocate tra il piano terra e il sotterraneo dell’edificio.

Sono accessibili seguendo due percorsi indicati sul pavimento: l’uno di colore giallo e l’altro di colore azzurro.

Potete sostare in ciascuna stanza tutto il tempo che volete e dare così sfogo a tutta la vostra creatività, realizzando scatti altamente instagrammabili, da condividere immediatamente sui vostri profili social.

Visita al museo del selfie di Firenze: i percorsi espositivi

La mia visita è cominciata al piano terra, in un’ampia stanza con diversi pannelli dedicati all’amore e ai peluches giganti. Da qui, dopo aver potuto ammirare da vicino una copia della celebre opera Girl with Balloon di Banksy, mi sono diretta verso il sotterraneo.

Un’ampio salone decorato a festa mi attendeva, oltre la scalinata, come se fossi l’invitata d’onore. Lucine dorate scendevano dal soffitto e rallegravano le pareti bianche, arredate con divanetti dello stesso colore, specchi e cuscini di paillettes.

Mi sono quindi ritrovata in un corridoio scuro, illuminato a intermittenza da luci psichedeliche e arredato con una poltrona fluorescente.

Sembrava che uno street artist fosse appena passato di qui e avesse dipinto tutto quello che gli passava davanti, adoperando l’intera gamma di colori a sua disposizione.

Ed è a questo punto che mi sono ritrovata in una delle stanze più divertenti del museo.

Dietro un’atmosfera tra il kitch ed il pop, piena di luci multicolori e con un’enorme tappeto fucsia, si nascondeva il set fotografico che aspettavo.

La mia esperienza tra il pop e il surreale

Qui infatti, due carrelli della spesa (sì, avete letto bene), una lavatrice ed un frigorifero, sono stati trasformati in veri e propri oggetti d’arte.

Impossibile resistere d’altronde, alla tentazione di farsi trascinare all’interno del carrello da un lato all’altro della sala o quella di infilare la testa nell’oblò, cercando la posa migliore per immortalare un tale momento, al limite del surreale.

la lavatrice del museo del selfie di Firenze

A questo punto, sono entrata in un vero e proprio mondo parallelo, che mi ha ricordato da vicino quello di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Durante il mio cammino, ho attraversato un giardino pieno di cartelli con su scritto: Non dimenticarti di innaffiare le piante finte.

Mi sono persino trovata dinanzi al David, che mi ha fatto segno di scattare un selfie insieme a lui.

Eppure, il bello doveva ancora venire.

Quando ormai credevo di aver visto davvero di tutto, non ho potuto non notare un’enorme vasca stracolma di palline colorate.

Non ho resistito e mi sono tuffata più volte all’interno, tornando davvero bambina.

Questa attrazione è indubbiamente una delle più divertenti ed è presente, seppur con alcune differenze, anche presso la Beautiful Gallery di Bologna, un museo interattivo che si trova a due passi dalla celebre Piazza Maggiore, nel cuore del capoluogo emiliano – romagnolo.

La mostra dedicata a Pinocchio e all’Opera italiana

Il biglietto d’ingresso al museo del selfie di Firenze include la visita a ben due mostre. La prima è un omaggio dichiarato a Pinocchio e alla tradizione operistica italiana. Mi sono trovata catapultata nel magico mondo dei burattini, realizzati dal maestro Mauro Lampo.

Pensate che questo artista, originario delle Dolomiti bellunesi, è un vero e proprio estimatore di Pinocchio fin dal 1990 quando, con alcuni pezzi di legno, si cimentò per la prima volta con la realizzazione del bambino di legno uscito dalla penna di Carlo Collodi.

Con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli al mondo operistico, è possibile ammirare da vicino decine di burattini di legno, che ritraggono i nomi dei più celebri compositori e cantanti del nostro Paese.

burattini che omaggiano l'Opera italiana

Da Giuseppe Verdi a Gioacchino Rossini, fino agli emiliani Ezio Bosso e Luciano Pavarotti, tutti gli esemplari sono curati nei minimi particolari ed accompagnati da didascalie che ne raccontano la carriera, rendendovi omaggio.

È persino possibile mettere in azione una vera orchestra di burattini, con tanto di direttore.

Basta premere un pulsante e, in un attimo, ci si ritrova spettatori al Teatro alla Scala di Milano o al Regio di Parma.

Pinocchio 360 Movie Experience: la favola di Collodi come non l’avete mai vista prima

La seconda esposizione inclusa nel biglietto d’ingresso al museo è un’esperienza multimediale a tutto tondo, dedicata interamente a Pinocchio.

Mentre una voce fuori campo ne ripercorre interamente la storia, sulle pareti scorrono le illustrazioni della storica edizione de Le Avventure di Pinocchio di Leo Mattioli.

Il visitatore ha così l’impressione di trovarsi realmente in compagnia del burattino o di fare affari con il gatto e la volpe.

Un’esperienza da non perdere!

Come vestirsi per visitare il museo più interattivo di Firenze

Rispetto alla già citata Beautiful Gallery, che ho visitato anche nella sede milanese, il museo del selfie di Firenze non dispone di un guardaroba.

Ciò vuol dire che, durante l’intero tour, dovrete portare con voi giacche, borse e cappotti.

In verità, poiché si può rimanere tutto il tempo che si vuole presso ciascuna delle installazioni, ci si può cambiare con calma, quantomeno se non si deve cedere il posto a qualcun altro.

Vi consiglio, in linea di massima, di indossare scarpe comode e rinunciare ai tacchi, che potrebbero essere di ostacolo nella vasca con le palline.

la vasca di palline al museo del selfie di Firenze è divertentissima

Preferite capi colorati, fluo o addirittura psichedelici rispetto a tessuti tristi e monocromatici.

Date inoltre spazio agli accessori: cappelli e fasce colorate non possono assolutamente mancare, se ci si vuole distinguere e dare attenzione ai particolari.

Come prenotare la visita al museo del selfie di Firenze

Il museo del selfie di Firenze è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00, ma la biglietteria chiude alle 18:00.

Se nei giorni feriali è possibile acquistare il biglietto d’ingresso in loco, nei giorni festivi, prefestivi, tutti i Sabati e le Domeniche, è obbligatorio prenotare anticipatamente la visita direttamente sul sito internet del museo.

Qui, dovrete specificare il giorno e l’orario di ingresso, oltre al numero dei visitatori.

Sono previste alcune scontistiche e agevolazioni ma, una volta acquistato, il biglietto non può essere più modificato.

Come raggiungere il Selfie Museum di Firenze

Il museo del selfie di Firenze si trova in Via Ricasoli, 44, a soli 400 metri dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la Chiesa più grande d’Europa!

Se pensate di raggiungere la città in automobile, vi consiglio di parcheggiare presso Piazzale Montelungo, a ridosso della Fortezza da Basso e della stazione.

È un’area scoperta e a pagamento, ma comodissima se si vuole trascorrere una giornata per le vie del centro, raggiungibile a piedi da qui in pochi minuti.

D’altro canto, se preferite lasciare a casa l’auto, sappiate che la stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella, collocandosi a solo un chilometro dal museo del selfie, può essere un punto di arrivo perfetto, per godere al meglio delle bellezze architettoniche di questa città.

Sono certa che durante l’intero tragitto verso la galleria, non smetterete un attimo di scattare fotografie.

D’altronde, esiste forse una città più fotogenica di Firenze?!

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Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

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18 risposte

  1. Avevo letto di questo museo, come le bautiful galleries lo trovo molto divertente anche se tutta questa attenzione all’immagine non fa parte della mia personalità. Forse – sarà l’età – mi sento più vicina a Pinocchio!

  2. Adoro i musei interattivi, sono i miei preferiti, ma davvero non sapevo che esistesse un museo del selfie. Interessante da sapere che si trova a Firenze, per me non è poi così lontano e magari potrei organizzare una visita!

  3. Domanda da un milione di dollari: Ma se vado da sola c’è qualcuno che può farmi delle foto o ci sono dei porta smartphone per farsi i selfie? Perchè ci vorrei tantissimo andare ma se sono sola due foto riesco a farmele?

    1. Ciao Sara, ho girato la tua domanda direttamente al museo. Questa è la risposta: “I visitatori si scattano le foto da soli o con i propri amici.. è questa la caratteristica del museo! Dunque non c’è del personale a disposizione per scattare le foto”.

  4. Avevo seguito la tua avventura alle Beautiful Galleries e avevo visto in giro qualche foto anche di questo museo..molto carino! Deve essere sicuramente molto divertente!
    Mi ispira soprattutto la stanza con i peluches giganti 🙂

  5. Ma che simpatico questo muse non lo conoscevo e quando andrò a Firenze sicuramente ci farò un salto adoro fare i selfi particolari e divertenti.

    1. Parli della Beautiful Gallery di Milano? Ci sono stata e racconto la mia esperienza in un articolo dedicato , lo trovi qui sul blog.

  6. Come ben sai, noi non siamo tanto per i selfie e per le foto in cui noi siamo protagoniste! Ma un bel tuffo nella vasca di palline colorate me lo farei volentieri, magari invece che un selfie farei un boomerang del mio tuffo’

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