Palazzo Trinci è uno degli edifici simbolo di Foligno, cittadina situata nel cuore verde dell’Italia, l’Umbria.
Tra le sue fredde e alte mura visse la famiglia che governò la città per più di un secolo (dal 1305 al 1439), i Trinci.
Ugolino III acquistò il palazzo da Giacomo Ciccarelli de’ Zitelli e lo trasformò in una magnifica residenza signorile che, oltre agli appartamenti privati, ospitava spazi dedicati all’amministrazione della vita pubblica cittadina.
L’edificio, che si trova nella centralissima Piazza della Repubblica, cela splendidi cicli di affreschi, collocati tra il 1411 ed il 1412 e recentemente attribuiti a Gentile da Fabriano.
Palazzo Trinci a Foligno: gli interni
Ho avuto la possibilità di visitare Palazzo Trinci nell’ambito di un tour in costume, realizzato dopo il tramonto, quando gli interni dell’antica dimora diventano ancora più suggestivi.
Il nome dell’evento: Con dolce dire e soavi stille, riprende alcuni versi del poema Quadriregio di Federico Frezzi, nativo di Foligno e contemporaneo dei Trinci.
Due guide d’eccezione: Venere e Filosofia, interpretate magistralmente da Chiara e Agnese, hanno scortato me e gli altri partecipanti da una sala all’altra, intrattenendoci con aneddoti legati alla famiglia Trinci ed alla sua sontuosa abitazione.
Siete pronti a ripercorrere questo viaggio indietro nel tempo insieme a me? Cominciamo!
Palazzo Trinci a Foligno: la Scala Gotica e la Loggia
La Scala Gotica fa parte del nucleo originario del palazzo acquistato da Ugolino Trinci. È un vero e proprio ponte tra la parte più antica (di stile romanico) e quella più recente (propriamente gotica).
È costituita da tre rampe e presenta decorazioni di tipo geometrico, commissionate da Ciccarelli e mai modificate o coperte da Ugolino.
Al 1405 invece, viene fatta risalire la Loggia di Palazzo Trinci, interamente affrescata da Gentile da Fabriano, con episodi legati alla fondazione di Roma.
La Sala delle Arti e dei Pianeti e il Ponte Sospeso
Sulle pareti della Sala delle Arti e dei Pianeti sono raffigurate le Arti del Trivio e del Quadrivio ed i pianeti, a cui si collegano le età dell’uomo e le ore del giorno.
Nello specifico, le Arti occupano la parte sinistra della stanza e sono disposte in quest’ordine: Grammatica, Dialettica, Musica, Geometria, Filosofia (la regina delle arti), Astronomia, Aritmetica, Retorica.
I pianeti invece, sono schierati sul lato destro e risultano facilmente riconoscibili poiché allineati secondo l’ordine dei giorni della settimana da cui prendono il nome.
Si comincia dalla Luna (lunedì), quindi Marte (martedì), Mercurio (mercoledì), Giove (giovedì), Venere (venerdì), Saturno (sabato) ed infine il Sole che, con il suo carro rosso fuoco, è collocato in corrispondenza della domenica.
A ciascuno dei pianeti, è affiancata infine una delle sette fasi della vita umana, racchiusa tra la nascita e la morte.
La scelta del tema di questo ciclo di affreschi non è per nulla casuale ma nasce dalla volontà di mostrare tutto il prestigio della famiglia Trinci, agli occhi della città di Foligno.
Le Arti infatti, sono disposte secondo l’ordine di apprendimento proprio di ogni età dell‘uomo, che è a sua volta influenzata da ciascuno dei pianeti.
Questa raffigurazione sembra proseguire nel vicino Ponte Sospeso, un corridoio che collega di fatto Palazzo Trinci alla vicina Cattedrale di San Feliciano.
In questo caso però, in corrispondenza delle età dell’uomo (realizzate da Giovanni di Corraduccio tra il 1406 ed il 1407), trovano posto ben undici eroi del mondo antico, in gran parte purtroppo non più visibili.
Si tratta di: Romolo, Scipione l’Africano, Giosuè, Davide, Giuda Maccabeo, Ettore, Giulio Cesare, Alessandro Magno, Re Artù, Carlo Magno e Goffredo di Buglione.
La Sala degli Imperatori e dei Giganti
Non faticherete molto a comprendere come mai questo ampio ambiente, destinato all’esercizio della vita pubblica, sia noto come Sala degli Imperatori e dei Giganti.
I protagonisti di questo ciclo pittorico infatti, sono davvero imponenti e rappresentano alcuni personaggi illustri della storia romana.
Si inizia con Romolo e Giulio Cesare, quindi: Ottaviano Augusto, Tiberio, Furio Camillo, Fabrizio, Marco Curio Dentato, Tito Manlio Torquato, Cincinnato, Marco Marcello, Scipione l’Africano.
Una curiosità: Ottaviano Augusto è l’unico che sembra volgere lo sguardo verso i visitatori, motivo per il quale è stato associato a Ugolino, che commissionò l’intera opera a Gentile da Fabriano.
La Sala di Sisto IV
Una delle stanze affrescate di Palazzo Trinci, fu fatta erigere da Papa Sisto IV nel 1475.
Lo stemma dei della Rovere ed i simboli della casata, ovvero le fronde e la ghianda, sono ancora ben riconoscibili, nonostante i diversi lavori di restauro che interessarono questo ambiente nel corso della storia.
Durante la pestilenza che afflisse Roma nel 1476, il pontefice decise di trasferirsi a Foligno.
L’8 Settembre 1439 infatti, la città umbra era passata ufficialmente sotto il dominio dello Stato della Chiesa, che non gradiva la politica di Corrado, figlio di Ugolino III e Costanza.
Pensate: costui era l’ultimo superstite della famiglia, poiché era riuscito fortunosamente a scampare alla cosiddetta Strage dei Trinci (1419).
Nell’agguato, ordito da Pietro da Rasiglia per motivi passionali, persero la vita entrambi i suoi fratelli, Niccolò e Bartolomeo.
La Cappella di Palazzo Trinci a Foligno
Devo ammetterlo: quando ho varcato la soglia della Cappella di Palazzo Trinci a Foligno, sono rimasta letteralmente a bocca aperta.
Il ciclo pittorico che ne ricopre gli interni secondo me, è stupefacente.
Gli affreschi, che raffigurano Episodi della Vita di Maria Vergine, sono stati eseguiti da Ottaviano Nelli da Gubbio, su richiesta di Corrado Trinci.
Un’iscrizione posta sotto le scene della Natività e dell’Adorazione dei Magi, riporta la data esatta della fine dei lavori, il 24 Febbraio 1424.
Nella parete che sovrasta l’altare, all’interno dell’episodio della Crocifissione con i Santi, è ben riconoscibile la figura di San Francesco d’Assisi, oltre che di San Feliciano, il patrono di Foligno.
Una curiosità: nella decorazione, vi sono diversi riferimenti alla famiglia Trinci.
Oltre al motto: Fides Aiuvat, di cui figurano le sole iniziali, si ritiene che alcuni dei personaggi raffigurati da Ottaviano Nelli, siano in realtà Corrado ed i suoi fratelli, riconoscibili dallo stile e dal colore degli abiti.
Cosa visitare a Palazzo Trinci: musei ed esposizioni
Accanto a queste splendide sale affrescate, Palazzo Trinci attualmente ospita diverse esposizioni museali.
- La Pinacoteca Civica, che occupa questa sede dal 1936 ed è suddivisa in tre aree tematiche, dedicate rispettivamente alla pittura del Trecento, all’arte del Quattrocento e a quella del Cinquecento.
- Quindi la Sala Giuseppe Piermarini, che raccoglie alcuni celebri disegni dell’architetto di Foligno, la cui opera più illustre è sicuramente il Teatro alla Scala di Milano.
- Il Museo Archeologico, che espone reperti rinvenuti sul territorio.
- Il Museo dell’Istituzione Comunale, ripercorre la storia di Foligno dal Quattrocento all’Unità d’Italia.
- Ed infine, il Museo Monumentale Tornei, Giostre e Giochi, inaugurato nel 2001 e dal gusto fortemente rievocativo.
Palazzo Trinci a Foligno: orari e biglietti
Palazzo Trinci è aperto dal martedì alle domenica (il lunedì è l’unico giorno di chiusura settimanale), dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
Fanno eccezione i mesi di Luglio, Agosto e Settembre, nei quali non si effettua alcuna chiusura tra le 13:00 e le 15:00.
Il costo del biglietto standard è di 6 Euro ed include l’accesso a tutti i musei presenti all’interno dell’antica residenza nobiliare.
Dal momento che vi sono riduzioni per alcune categorie di visitatori, vi consiglio di consultare il sito internet di Palazzo Trinci, dove troverete informazioni più dettagliate a riguardo.
Qui tra l’altro, potrete prendere visione di eventuali mostre o esposizioni temporanee, che prevedono solitamente un supplemento sul costo abituale dell’ingresso.
Cosa vedere nei dintorni di Palazzo Trinci: il Museo della Stampa di Foligno
Il Museo della Stampa è stato inaugurato nell’Aprile del 2012 presso Piazza della Repubblica, a pochi metri da Palazzo Trinci.
Le sale espositive sono state realizzate all’interno di un edificio storico, Palazzo Orfini, dimora dell’omonima famiglia e sede di una delle prime tipografie d’Italia.
È qui che nel 1472 Johannes Numeister, allievo di Gutemberg, stampò la prima edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Al piano terra si trova una sezione dedicata alla storia delle cartiere di Foligno, dove spicca la ricostruzione di un torchio quattrocentesco, molto simile a quello che utilizzò Numeister.
Il pezzo forte della collezione è una pagina originale (Paradiso, XII) del capolavoro dantesco, datata 11 Aprile 1472.
È costituita da un’unica colonna suddivisa in 30 linee, che a loro volta contengono 10 terzine, ciascuna delle quali è introdotta da una maiuscola.
Opportunamente protetta da una teca, si trova nella Sala degli Incunaboli, dedicata alle edizioni del 1400 della tipografia folignate.
Non lasciatevi scappare l’opportunità di soffermarvi nella Sala dei Lunari, che custodisce i calendari stampati a Foligno a partire dalla seconda metà del 1500.
Tra questi, il più celebre è sicuramente quello dell’astrologo Barbanera. Oltre a fornire informazioni sui periodi più adatti per convolare a nozze o per decidere di mettere su famiglia, contiene persino le previsioni meteorologiche di tutti e dodici i mesi, definite sulla base della collocazione dei pianeti.
Museo della Stampa di Foligno: costi e orari
Il Museo della Stampa di Foligno è visitabile solo il sabato e la domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Eccezionalmente, tra Novembre e Marzo, è aperto al pubblico solo la prima, la seconda e la terza domenica del mese e nei festivi.
Il costo del biglietto è di 6 Euro (ridotto 3 Euro) e può essere acquistato direttamente all’ingresso, situato in Via Pertichetti, 6 e riconoscibile dall’iscrizione sul portale: LABORANDUM UT QUIESCAS (ovvero, Bisogna stancarsi per poter riposare).
Dove mangiare vicino a Palazzo Trinci
Il viaggio nella storia della famiglia Trinci a Foligno vi ha messo appetito? A soli 20 metri da qui, in Via Antonio Gramsci, 8, troverete il posto giusto dove assaporare i piatti tipici della tradizione locale.
Questo ristorante si chiama La Lanterna dei Trinci, è a conduzione familiare e non dispone di moltissimi coperti (motivo per il quale vi consiglio di prenotare anticipatamente).
Il servizio è rapido e cordiale ed il titolare ama intrattenersi con gli ospiti, raccontando letteralmente i piatti e fornendo indicazioni sulla provenienza delle materie prime.
Io ed il mio compagno ci siamo fatti subito tentare da un antipasto di salumi e formaggi, accompagnato da gustosissime bruschette.
Quindi abbiamo scelto un piatto di tagliolini Trinci, con prosciutto a julienne, crema di pistacchi, pepe aromatizzato al finocchietto e pecorino.
Non avremmo potuto scegliere un modo migliore, per omaggiare la famiglia più illustre di Foligno!
Esplorare i dintorni di Foligno: Assisi sotterranea
Se ne avete la possibilità, vi consiglio di esplorare i dintorni di Foligno e raggiungere Assisi. Ho scoperto che la località che ha dato i natali a Chiara e Francesco, nasconde un segreto.
Pensate: custodisce una vera e propria città sotto la città!
Volete verificare voi stessi? Consultate il racconto della mia esperienza: Assisi insolita e sotterranea.
Sono sicura che ne sarete affascinati!
6 risposte
Sono stata a Foligno eoni fa e, a quel tempo, non avevo idea dell’esistenza di un palazzo così sontuoso e magnifico! Un motivo in più per tornarci e per respirare la magica aria dell’Umbria!
Te lo consiglio e farei anche un salto al Museo della Stampa, da non perdere.
Ci sono stata il mese scorso e me ne sono innamorata. Uno dei palazzi dell’Umbria che più porto nel cuore. Straordinario.
Concordo. Se ti capita di tornare da quelle parti, ti consiglio una tappa al Museo della Stampa. Nell’articolo scoprirai perché ,)
Sono capitata diverse volte a Foligno per visitare degli amici. Abbiamo fatto diverse visite e il city tour ma non abbiamo mai visto questo Palazzo, dobbiamo recuperare alla prossima rimpatriata!
Merita davvero.