Dove trascorrere la notte nel Wadi Rum

le cupole marziane sono il posto più originale dove trascorrere la notte nel Wadi Rum

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Durante il mio recente viaggio in Giordania ho vissuto la grande emozione di trascorrere una notte nel deserto del Wadi Rum, tra i luoghi più suggestivi del Medio Oriente.

Che l’intera area fosse costellata di strutture ricettive, mi era ben chiaro già dal primo pomeriggio, quando io e le mie compagne di viaggio, nell’ambito del fam trip delle Travel Blogger Italiane, abbiamo attraversato il deserto su dei polverosi fuoristrada.

Se volete conoscere tutti i dettagli della nostra avventura e avere le informazioni utili per organizzare la vostra visita, consultate il mio articolo:

Queste terre sono ancora oggi popolate da alcune tribù di beduini, che in certi casi continuano a vivere secondo le loro antiche tradizioni, nonostante negli ultimi cinquanta anni l’offerta di alloggi più confortevoli e di condizioni igienico-sanitarie migliorative, abbiano avvicinato le loro abitudini a quelle delle società di tipo stanziale.

Quello che mi è balzato all’occhio, durante il mio primissimo incontro con queste comunità, è il forte senso di ospitalità, che si è tradotto nell’invito a sorseggiare un buon tè nero sotto pesanti tende scure e ad ascoltare i loro racconti, ricchi di aneddoti e spunti che sembrano usciti da uno dei racconti delle Mille e una Notte.

Passare la notte nel Wadi Rum: scegliere una soluzione luxury

All’interno dell’area desertica del Wadi Rum è possibile campeggiare esclusivamente nelle aree adibite.

Tuttavia, se volete vivere una notte da beduini e allo stesso tempo non siete disposti a rinunciare alla comodità di un ambiente caldo e dotato di ogni comfort, sappiate che qui c’è una vasta offerta di campi tendati ben organizzati, in grado di regalarvi un’esperienza davvero luxury.

Al Sultana Luxury Camp
dormire in un campo tendato senza rinunciare al comfort

Quando Akram, la nostra guida locale, ci ha condotte presso uno dei punti più suggestivi da cui ammirare il tramonto nel deserto, non ci ha rivelato subito che il campo tendato alle nostre spalle sarebbe stato il luogo presso il quale avremmo passato la notte.

Eppure quelle casupole disposte in fila a ridosso di una imponente parete rocciosa, avevano esercitato su di noi un fascino immediato, quasi magnetico.

il campo tendato Al Sultana Luxury Camp dove trascorrere la notte nel Wadi Rum

Abbiamo fatto il nostro ingresso nel campo al crepuscolo, quando anche le ultime luci del giorno stavano lasciando spazio all’oscurità.

Mentre mi dirigevo trepidante verso la mia camera, dotata di un ingresso indipendente, proprio come tutte le altre, non riuscivo a smettere di guardare il cielo.

Era come se la luna e le stelle si fossero fatte ancora più belle per accompagnare il nostro arrivo, mentre tutt’intorno il deserto si faceva silenzioso.

Le camere di Al Sultana Luxury Camp

Le camere di Al Sultana Luxury Camp sono suddivise in:

  • Camera singola Deluxe,
  • Camera Deluxe matrimoniale/doppia con letti singoli,
  • Camera tripla,
  • Camera familiare,
  • Camera doppia/matrimoniale Superior,
  • Camera tripla Superior.

Sono tutte attrezzate con un moderno sistema di insonorizzazione e dotate di un ampio terrazzo antistante la porta d’ingresso.

gli alloggi del campo tendato del Wadi Rum

Gli interni, decorati con tessuti e drappi che ricordano le antiche tradizioni locali, sono caratterizzati dalla presenza di letti molto ampi (lunghi oltre 2 metri), aria condizionata, bagno con doccia, set di cortesia e asciugacapelli, cassaforte, minibar e WI FI (anche se la connessione internet migliore è disponibile nelle aree comuni e non nelle stanze per gli ospiti).

Una curiosità: Al Sultana Luxury Camp vige una filosofia eco fiendly.

Viene sfruttata l’energia solare grazie ad un impianto fotovoltaico e si cerca di sensibilizzare gli ospiti ad un soggiorno anti spreco, finalizzato ad un consumo ragionevole delle risorse idriche, già molto scarse in Giordania.

Gli altri servizi offerti da Al Sultana Luxury Camp

Questo campo tendato dispone di una piscina all’aperto, un ristorante con servizio al buffet e un’area esterna dedicata al relax e all’intrattenimento.

Pensate che prima di accomodarci per la cena, siamo stati invitati ad assistere all’estrazione del nostro pasto da una buca del terreno.

Lo Zarb: il barbecue beduino

Non potevamo credere ai nostri occhi quando abbiamo visto alcuni inservienti, muniti di pale, scostare un accumulo di sabbia nei pressi dell’ingresso del ristorante e portare quindi alla luce un pesante coperchio di ferro.

A quel punto, con la stessa naturalezza con cui un illusionista porta a termine il suo trucco, anche il coperchio è stato sollevato, svelando il contenuto di quel pozzetto.

Si trattava dello Zarb, un piatto a base di carne, cotto nel terreno secondo la modalità tipica delle tribù beduine.

Devo ammettere che, al di là della scenografica presentazione, il risultato era davvero molto gustoso e saporito.

Non poteva esserci finale migliore per concludere una già splendida giornata.

Attività organizzate da Al Sultana Luxury Camp:
escursione nel deserto a dorso di un dromedario

Tra le diverse attività ed escursioni offerte da questo campo tendato, abbiamo pensato bene di sacrificare qualche ora di sonno per recarci a vedere l’alba a dorso dei dromedari nel bel mezzo del deserto.

Così, di buon mattino, abbiamo raggiunto il parcheggio antistante il campo tendato, ancora insonnoliti.

Era buio e, forse a causa dell’emozione di quella che per me sarebbe stata la primissima esperienza a contatto ravvicinato con un animale del deserto, non riuscivo ancora bene a comprendere quello che stava per succedere.

Come salire correttamente su un dromedario

Per prima cosa, ci è stato spiegato come salire correttamente su un dromedario.

La nostra guida beduina ci ha spiegato che, dopo essersi avvicinati all’animale, bisogna sedersi con cautela sulla sella, assicurandosi di tenere le gambe ben salde attorno al corpo dell’animale.

Questo perché il dromedario sale da terra partendo dalle zampe posteriori e quindi, se non si mantiene una postura saldamente eretta, si rischia di essere spinti in avanti, quasi contro la sua testa.

i dromedari con i quali abbiamo fatto l'escursione all'alba nel deserto del Wadi Rum

Dopo aver superato la diffidenza iniziale, mi sono molto divertita durante questa insolita passeggiata.

Per i primi lunghissimi minuti procedevamo nell’oscurità e nel silenzio, così cercavo di godere appieno di quella magia che solo il deserto sa regalare.

Eppure la parte migliore sarebbe arrivata solo successivamente.

Ammirare l’alba nel deserto

Lasciati per alcuni istanti gli animali al loro meritatissimo pasto, fatto di foglie e fili d’erba, ci siamo accomodati sulla sabbia e abbiamo atteso che il sole facesse capolino, rivelandosi oltre le rupi che rompevano l’orizzonte, davanti a noi.

È stato un momento di grande emozione oltre che di commozione pura e profonda.

Man mano che la luce accendeva i nostri volti, mi accorgevo che un sorriso di gioia aveva finalmente sostituito i segni della stanchezza per la brusca levataccia mattutina.

Mi ero come ricaricata di tutta l’energia necessaria per affrontare una nuova giornata di viaggio e sentivo che quello che si stava delineando, sarebbe stato un fortissimo legame con questa terra e le sue tradizioni.

Passare la notte nel Wadi Rum: due alternative di lusso

Rum Oasis Luxury Camp

Un’ampia scritta che recita: I love Rum, ci ha dato il benvenuto al Rum Oasis Luxury Camp.

Abbiamo avuto la possibilità di visitarne gli esterni e alcune camere, rendendoci conto della presenza di numerose analogie con Al Sultana Luxury Camp.

Anche qui infatti le stanze presentano ingressi separati e sono dotate di: bagno indipendente con doccia, minibar e aria condizionata.

Una piscina esterna riempie l’ampio spazio su cui si affacciano gli ambienti destinati agli ospiti, non lontano dal ristorante, che serve piatti di cucina locale.

Hasan Zawaideh Camp

Sarà capitato anche a voi di vedere su riviste o siti internet dedicati ai viaggi, le cosiddette cupole marziane, che ormai da alcuni anni sono diventate l’oggetto del desiderio dei viaggiatori più esigenti.

Si tratta di alloggi dalla forma insolita, che sembrano avvalorare la tesi secondo cui il deserto del Wadi Rum sia assimilabile al Pianeta Rosso.

Con estrema curiosità mi sono quindi avvicinata al campo Hasan Zawaideh Camp, gestito dai 5 fratelli Zawaideh.

Per raggiungere le cupole bisogna procedere lungo una passerella di legno, che separa gli alloggi uno dall’altro.

Ciascuna sistemazione, oltre a essere insonorizzata, dispone di un’ampia vetrata affacciata sul deserto, in grado di regalare suggestioni uniche durante le notti stellate.

L’arredamento è davvero ricercato e curato nei minimi particolari sia nei tessuti che negli elementi di comfort presenti nella stanza da letto e nel bagno.

gli interni di una delle capsule marziane nel Wadi Rum

I fratelli Zawaideh organizzano inoltre numerose attività all’aperto, quali:

  • tour con il fuoristrada alla scoperta del deserto del Wadi Rum,
  • escursione a dorso di un dromedario,
  • alpinismo con guida (sia per principianti che per scalatori esperti),
  • giro in mongolfiera,
  • notte sotto le stelle (solo durante l’estate).

Sono previste due diverse modalità di prenotazione:

  • scegliere uno dei pacchetti che includono già alcune delle attività escursionistiche previste;
  • comporre un programma ad hoc, concordando con la struttura tour specifici ed escursioni.

Perché trascorrere una notte nel Wadi Rum in un campo tendato luxury

Decidere di passare la notte nel Wadi Rum all’interno di un campo tendato luxury vuol dire accostarsi all’antichissima cultura beduina senza rinunciare al comfort che spesso, durante un soggiorno all’estero, cerchiamo.

Uno degli elementi che accomuna le strutture che ho visitato è la sincera attenzione verso l’ospite.

Per quanto mi riguarda, mi sono sentita quasi coccolata, ma con una semplicità e una naturalezza che non avevo mai sperimentato prima.

Innanzitutto va detto che la reception è aperta 24/7 e che le camere vengono realizzate in modo da essere quasi totalmente insonorizzate, così da permettere ai visitatori di riconnettersi con se stessi e con la natura circostante.

Tra l’altro, vengono predisposti numerosi momenti di intrattenimento e aggregazione, grazie ai quali si riesce ad entrare in perfetta sintonia con le tradizioni locali, fino a sentirsi parte integrante di questa comunità.

Ne sono un esempio le numerose esibizioni di danza tradizionale oppure la condivisione di pratiche tipiche per la cottura dei cibi.

Se pensate che gli alloggi luxury siano tutti asettici, freddi e privi di un’anima, allora questo è il momento di ricredervi.

Sono certa che anche voi sarete immediatamente conquistati da uno di questi campi tendati.

A proposito, quale vi incuriosisce di più?

dormire in una capsula marziana è il massimo del comfort

In attesa di conoscere le vostre preferenze, vi consiglio di consultare l’articolo di Paola, mia compagna di viaggio, dedicato agli alloggi più confortevoli che abbiamo visitato durante il nostro soggiorno in Giordania.

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28 risposte

  1. Apprezzo molto che in questo luxury camp ci sia una politica eco friendly e contro lo spreco, è importante tenere d’occhio queste caratteristiche quando si scelgono gli alloggi e le mete! Credo che nemmeno io smetterò mai di guardare il cielo, sarà favoloso!

    1. Dormire nel deserto è un’esperienza da fare assolutamente. Se poi c’è un occhio di riguardo per l’ambiente che ci ospita , ancora meglio .

  2. Non sono amante del lusso ma ci credi che mi è venuta la pelle d’oca a vedere quella meraviglia? Conoscevo anche il piatto a base di carne per sentito dire, ma mi piacerebbe molto provarlo!

  3. Wow, che splendida esperienza, e le cupole mi intrigano parecchio anche perchè è da tanto che vorrei provarne una, e quale miglior modo se non in un deserto! Stupendo. Mi incuriosisce molto anche la salita sul dromedario, non c’avevo mai pensato in effetti che ci fosse una tecnica da seguire!

    1. Sono contenta di averti incuriosito . L’esperienza di dormire nelle capsule marziane deve essere pazzesca . La cavalcata sui dromedari all’alba è qualcosa di unico.

  4. La notte nel deserto rimarrà un ricordo splendido per tutte noi. Luogo e sistemazione top. Prossima volta però dobbiamo provare le bubble così abbiamo esperienza completa!

  5. Avrei dovuto passare la notte nel Wadi Rum, già prenotato, ma poi… si è messo a piovere! :(( E’ la seconda volta che trovo pioggia nel deserto (già successo in Oman qualche anno fa). I beduini erano contenti, io un po’ meno… Comunque è un’esperienza che voglio assolutamente provare!

  6. Che meraviglia!!! Ultimamente vedo molti post sull’ Hasan Zawaideh Camp e devo dire che mi incuriosisce tantissimo. In effetti sembra davvero di essere su Marte!
    L’esperienza di dormire nel deserto è qualcosa di straordinario, prima o poi lo farò 😀

  7. Leggere il tuo articolo mi ha fatto tornare alla mente un sacco di ricordi bellissimi! Il Wadi Rum era una delle cose che tenevo molto a visitare e devo dire che non ne sono affatto rimasta delusa, l’ho adorato!

  8. Questa è un’esperienza che mi piacerebbe fare (e infatti non so come mai ma mi ero persa questo articolo). Durante una notte nel deserto non vorrei comunque rinunciare alla comodità, per cui mi sembrano tutte soluzioni ottimi. Le cupole marziane mi ispirano molto, ma penso che la struttura che mi ha colpito di più si Al Sultana Luxury Camp, anche per la presenza della piscina e della possibilità di provare il barbecue beduino.

    1. Ottima idea la tua. A me le cupole piacciono tanto. Ultimamente tra l’altro, sto provando diversi alloggi particolari nei miei viaggi. Effettivamente si rivelano delle esperienze nelle esperienze.

  9. Anche noi abbiamo provato questa incredibile esperienza in un campo con cupole trasparenti che ti permettono di ammirare le stelle disteso comodamente nel tuo ampio letto. È stata davvero una notte insolita, dove il sonno tardava a venire perché il cielo sembrava parlarti e non riuscivi a staccare gli occhi da lì. Ci ha colpito anche la poca escursione termica del deserto Giordano. In altri deserti avevamo sentito freddo la sera, qui invece si sta troppo bene

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