Mostre a Bologna: Ritorno al Futuro

mostra di Ritorno al Futuro a Bologna

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È una delle mostre più incredibili che io abbia mai visitato a Bologna ed espone la più grande collezione al mondo di cimeli originali della trilogia cult degli anni Ottanta: Ritorno al Futuro.

Correva l’anno 1985 quando, dopo solo pochi mesi dalla mia nascita, le avventure di Marty McFly (interpretato dall’attore Michael J.Fox) e di Emmett Brown, alias Doc (l’indimenticabile Christopher Lloyd), hanno dato vita ad una delle saghe più amate del cinema di tutti i tempi: Ritorno al Futuro.

Dal 25 Giugno al 18 Settembre 2022 nella splendida cornice di Palazzo Belloni a Bologna, sono esposti circa 70 cimeli originali, tra cui numerosi oggetti di scena e capi d’abbigliamento adoperati dagli attori nelle pellicole cinematografiche, che vi permetteranno di rivivere alcune delle scene clou, della trilogia che ha appassionato intere generazioni.

Siete pronti a viaggiare insieme a me avanti e indietro nel tempo sulla DeLorean?

Ci vediamo nel futuro!

Mostre a Bologna: visita a Ritorno al Futuro – The Exhibition

Non vi nego che, rispetto ad altre mostre a cui ho avuto il piacere di prendere parte a Bologna, Ritorno al Futuro – The Exhibition è senza dubbio, quella che mi ha emozionato di più.

Ricordo quando ero solo una bambina, nei primi anni Novanta, ed immaginavo quel 21 Ottobre 2015, giorno in cui Mart McFly nel secondo capitolo della saga, arriva nel futuro.

Mi chiedevo: chissà se potremo davvero acquistare delle scarpe che si allacciano da sole e se finiremo per spostarci volando, grazie agli hoverboard?

Questa trilogia è stata per l’epoca una sorta di distributore naturale di sogni e di speranza, rendendoci capaci di proiettarci ben oltre gli orizzonti della nostra fantasia.

Camminare nelle sale espositive della mostra è stato quindi come ritrovarsi a guardare quelle vecchie VHS, lasciate per più di trent’anni nel cassetto dei ricordi, ma mai realmente dimenticate.

Mostre da vedere a Bologna: il percorso espositivo di Ritorno al Futuro

Il percorso espositivo della mostra di Ritorno al Futuro a Bologna si articola in diversi ambienti, che ospitano gli oggetti provenienti dal set del primo (1985), del secondo (1989) e del terzo film (1990), fino a concludere la visita davanti alla mitica DeLorean.

Ogni oggetto, protetto da una teca, è accompagnato dal certificato di autenticità e da una didascalia, contenente informazioni e curiosità legate all’apparizione e all’utilizzo nella saga.

Per rendere la mostra ancora più immersiva, sono stati collocati in ciascuna stanza degli schermi TV, che ripropongono alcune delle scene dei tre film, svelando persino cosa accadeva dietro le quinte.

Su molte delle pareti inoltre, è presente un QR code che vi consiglio assolutamente di inquadrare con il vostro smartphone all’inizio del tour.

Avrete così la possibilità di ascoltare una serie di registrazioni vocali che vi faranno rivivere, tramite la voce dei doppiatori italiani dei protagonisti di Ritorno al Futuro, l’esatto momento in cui ogni cosa è apparsa per la prima volta sulla scena.

L’intera esposizione infine, è accompagnata da musiche e luci colorate, tali da rendere la visita un vero e proprio viaggio a Hill Valley.

I cimeli del primo film di Ritorno al Futuro

Uno dei primi oggetti esposti nelle sale dedicate al primo capitolo della saga, è in realtà un capo di abbigliamento. Si tratta della camicetta indossata da Lorraine (la madre di Marty McFly, interpretata da Lea Thompson) nelle ultime scene del film.

Della prima pellicola della serie inoltre, potete ammirare il vero walkman Aiwa adoperato da Marty quando, approdato nel passato, deve convincere suo padre George (l’attore Crispin Glover) ad invitare Lorraine al ballo. È una delle scene più esilaranti in assoluto!

walkman di Marty in Ritorno al Futuro

Marty si finge Darth Vader (nella trasposizione italiana di Star Wars modificato in Darth Fender) e attacca suo padre di notte, minacciando di fondergli il cervello a suon di rock dei Van Halen, se non avesse portato Lorraine ad Incanto sotto il mare.

C’è persino la giacca indossata da George McFly nel 1955, su cui è ancora visibile una scritta cucita a mano con il nome dell’attore che interpretò quel ruolo nel primo film.

Anche la maglia del pigiama indossato dal fratellino minore di Lorraine (l’attore Jason Hervey) durante la cena a casa Baines, trova spazio nella mostra.

Quindi potrete ammirare la copia originale del quotidiano Hill Valley Telegraph, datata 13 Novembre 1955, ovvero dopo che il fulmine colpì l’orologio della città ed il progetto realizzato dalla produzione del film, su cui si vedono nitidamente i dettagli della Torre e le lancette.

Tra i cimeli legati a questa pellicola infine, ce ne sono sicuramente due che meritano una menzione speciale.

La carica di plutonio e la tuta antiradiazioni di Marty McFly

La prima è una delle 12 cariche di plutonio originali adoperate durante le riprese, necessaria affinché la DeLorean potesse compiere un viaggio nel tempo.

La seconda, ancora più suggestiva da vicino, è la vera tuta antiradiazioni indossata da Michael J.Fox.

Presenta alcuni segni particolari, ovvero: uno strappo, poi sistemato dalla produzione del film e alcune macchie sulla gamba sinistra.

In realtà, la scena in cui Marty, in fuga di terroristi, salta nella DeLorean, fu girata dalla sua controfigura, che quindi causò lo strappo.

Nella pellicola tuttavia, si vede Michael J.Fox inchinarsi nel parcheggio, bagnando la tuta e causando le macchie che si vedono nei momenti successivi, inclusi quelli girati da Charlie Croughwell.

Questo vorrebbe dire che la tuta fu indossata prima dal protagonista del film e poi dalla sua controfigura.

Gli oggetti del secondo film di Ritorno al Futuro

Direttamente dal secondo film della saga di Ritorno al Futuro, si può vedere da vicino, il cosiddetto Ez-sleep, ovvero l’addormentatore che Doc utilizza con Jennifer, quando arrivano nel futuro ed il walkie-talkie con cui Emmett comunica a distanza con Marty, che cerca disperatamente di recuperare l’almanacco sportivo sull’auto di Biff Tannen (interpretato da Tom Wilson).

Quindi il tovagliolo che Lorraine utilizza per asciugare il sudore di suo figlio Marty, mentre quest’ultimo si risveglia nel futuro, all’interno della suite del Casinò di Tannen (un esemplare che rimase inutilizzato durante le riprese).

C’è persino il copione con le correzioni scritte a mano e sottolineate in rosso, appartenuto ad uno dei componenti dello staff del secondo capitolo della saga.

Per non parlare della bustina Pizza Hut, la pizza disidratata che Lorraine prepara per cena nel futuro. Quella esposta è una confezione non adoperata nella pellicola.

Tra i cimeli più divertenti in assoluto, figurano gli shorts coloratissimi indossati dall’attore Michael J.Fox, quando interpreta il ruolo di Marlene, la sua futura figlia.

Pensate: oltre a questo, ne esiste soltanto un altro esemplare!

Dalle Nike al giubbotto del futuro di Marty McFly

Gli oggetti più emblematici del secondo film di Ritorno al Futuro sono indubbiamente le Nike che si allacciano da sole, l’hoverboard volante ed il giubbotto di Marty.

Nike e hoverboard volanti di Ritorno al Futuro

La mostra di Bologna espone la scarpa sinistra calzata da Marty durante le riprese, riconoscibile grazie ad alcune macchie, che compaiono anche in una foto del backstage, pubblicata nel 2015.

Pensate che le scarpe venivano fissate con delle viti sulla tavola di hoverboard, come si evince da alcuni fotogrammi.

In questo modo si riusciva a creare l’effetto del volo, grazie a degli speciali tiranti in acciaio.

Anche l’hoverboard, nella sua versione in poliuretano espanso realizzato da Mattel, è esposto, catturando la grande curiosità del pubblico.

Per quanto riguarda il giubbotto infine, ho scoperto che per realizzare la sequenza dell’auto-asciugatura, gli assistenti di scena dovevano stendersi a terra e attivare una valvola che faceva passare l’aria compressa al suo interno.

giubbotto di Ritorno al Futuro

Si tratta di un esemplare unico!

L’almanacco sportivo

Tra gli oggetti culto che ho avuto modo di ammirare durante la mia visita, un posto d’onore è occupato dall’almanacco sportivo 1950-2000.

Ricordate quando Marty lo acquistò nel futuro in un negozio di souvenir e con quanta fatica dovette poi cercare di sottrarlo all’odiato Biff?

Pensate che questo esemplare è persino autografato da Michale J.Fox in copertina e da Tom Wilson nella prima pagina!

almanacco di Ritorno al Futuro

I cimeli del terzo film di Ritorno al Futuro

Non voglio girarci troppo attorno: gli accessori e i capi d’abbigliamento indossati da Marty nel 1885, quando si presentò ai suoi antenati come un improbabile Clint Eastwood, hanno catalizzato totalmente la mia attenzione durante la mostra.

Gli abiti e gli accessori western di Marty

Qui è infatti possibile vedere da vicino la camicia rossa con le frange ed il cappello con cui Michael J.Fox entrò nel saloon della vecchia Hill Valley.

abiti western Ritorno al Futuro

In merito al copricapo, quest’unico esemplare fu creato appositamente per il film, come dimostra la scritta riprodotta al suo interno: Made by Stetson especially for Michael J.Fox.

Infine il cinturone, indossato da Marty nello scontro con Tannen, è meraviglioso!

La macchina DeLorean alla mostra dedicata a Ritorno al Futuro

Prima di terminare il percorso di visita, ci si trova davanti alla mitica DeLorean, la macchina con cui Marty e Doc viaggiano nel tempo all’interno della saga.

La storia di questa automobile è assolutamente straordinaria.

Nel 1993 gli Universal Studios inaugurarono Back to the Future – The Ride, organizzando un concorso a premi che metteva in palio una DeLorean.

Nessuno, tra i vincitori, ricevette l’auto, preferendo un premio in denaro.

Così la preziosa macchina del tempo rimase chiusa in un deposito, finché non venne acquistata prima da un dipendente della casa di produzione e poi da un collezionista italiano.

Grazie ai disegni e ad alcuni pezzi originali, la vettura fu modificata fino ad assomigliare fedelmente all’originale.

la DeLorean alla mostra di Bologna

Pensate che sul cruscotto sono persino ben visibili le date: 25 Ottobre 1985 e 5 Novembre 1955, vi dicono qualcosa?

Sono proprio quelle inserite da Doc mentre si accinge ad azionare il suo fantasmagorico velivolo e dare così inizio a nuove strabilianti avventure.

Prima di dirigersi all’uscita, passando dallo shop della mostra, è possibile scattare una foto accomodandosi all’interno della DeLorean, con la supervisione di un componente dello staff e pagando un contributo di 10 Euro.

In alternativa, potrete ammirare l’auto dall’esterno e immortalarla gratuitamente tutte le volte che vorrete.

Next Exhibition e l’associazione Back to the Future Museum Italia

L’azienda Next Exhibition, leader nell’organizzazione di mostre ed eventi altamente coinvolgenti, si è avvalsa di una preziosissima collaborazione, per reperire tutti gli oggetti da esporre a Bologna.

Dovete sapere infatti che nel 2010 è nata, grazie alla volontà e alla passione di collezionisti, un’associazione chiamata Back to the Future Museum Italia che negli anni, ha persino preso parte alle celebrazioni commemorative dedicate a Ritorno al Futuro e organizzate direttamente da Universal Italia.

Grazie a questa sinergia, è stato possibile esporre i cimeli più preziosi, custoditi da questi nostalgici delle avventure di Marty e Doc, in una mostra itinerante che, dopo la tappa a Bologna, si sposterà all’estero per altre mostre ed esposizione.

Come prenotare la visita alla mostra Ritorno al Futuro a Bologna

Se volete visitare la mostra, ricordate di prenotare la visita entro il 18 Settembre 2022, giorno di chiusura.

Potete acquistare i biglietti direttamente sul sito internet di Ritorno al Futuro – The Exhibition, dove è possibile visionare eventuali riduzioni e scegliere tra due ticket: standard o open. Nel primo caso, dovrete scegliere il giorno e la fascia oraria, mentre nel secondo non sarà necessario specificarlo.

Entrambi inoltre, prevedono delle commissioni di prevendita, da cui sono esclusi i biglietti acquistati direttamente in loco.

io durante la mostra di Ritorno al Futuro a Bologna

Dove si trova la mostra di Ritorno al Futuro e come arrivare

L’esposizione di Ritorno al Futuro si trova nello splendido contesto di Palazzo Belloni, in Via de’ Gombruti, 13/a, che ospita diverse mostre a Bologna.

Questo edificio, fatto costruire dalla famiglia Belloni nel XVII secolo, svetta proprio all’angolo con Via Barberia e dista solo 500 metri dalla centralissima Piazza Maggiore.

Il modo più comodo per raggiungerlo è a piedi oppure con i mezzi pubblici.

Dalla stazione centrale di Bologna, ci si arriva con gli autobus delle linee: 21 (bisogna scendere alla vicina fermata Malpighi e poi proseguire a piedi per circa 300 metri) oppure 30 e 25 (in questo caso arriverete in Via Ugo Bassi e dovrete continuare per 400 metri circa, con una passeggiata).

Chi si sposta in automobile, dovrà lasciare la macchina in uno dei parcheggi circostanti, poiché questa zona è a traffico limitato.

Cosa vedere nelle vicinanze di Palazzo Belloni a Bologna

Se avete terminato la visita a quella che secondo me è una delle mostre più originali mai inaugurate a Bologna (che richiederà circa un’ora o un’ora e mezza al massimo) e desiderate proseguire la vostra giornata in città, vi consiglio di raggiungere la Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio con le Collezoni Comunali d’Arte, capaci di farvi respirare la storia di Bologna, all’interno uno dei suoi edifici più significativi.

Prima di andare via, rilassatevi davanti ad un ottimo aperitivo in Piazza Santo Stefano, così chiamata dai bolognesi, nonostante questo slargo pedonale non sia indicato come tale, nello stradario della città.

Pronti a salire sulla DeLorean e partire in questo viaggio nel futuro grazie ad una delle mostre più incredibili mai viste a Bologna?

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20 risposte

    1. La mostra è fantastica, mi hanno detto che ci sono anche molti bambini tra i visitatori , quindi è anche un evento trasversale.

  1. Io amo la saga “ Ritorno al futuro” ed è veramente un peccato scoprire solo ora questa bellissima mostra, purtroppo però in questo periodo non ho modo di andare a Bologna

  2. Mi hai appena offerto su di un piatto d’argento una stupenda sorpresa di compleanno per il mio compagno. Stavamo giusto organizzando di tornare a Bologna per una piccola rimpatriata e non vi è occasione più ghiotta per me di sorprenderlo con una mostra dedicata a una delle sue saghe di fantascienza preferite!

  3. Da fan della trilogia, trovo questa mostra non solo bellissima ma anche super interessante e ben ideata. Che sogno vedere la DeLorean dal vivo o conoscere di più su aneddoti e dietro le quinte dei film.

  4. Ma che figata! Non so dirti quante volte ho visto Ritorno al Futuro! Lo definirei proprio uno dei film cult della mia infanzia, e questa mostra sembra proprio in grado di farlo rivivere. Peccato non riuscire a passare da Bologna in tempo!

  5. Da appassionata di cinema, mi divertirebbe davvero visitare questa mostra, soprattutto perchè ho amato molto la trilogia. Certo non avrei mai immaginato che c’è un’associazione di amanti di questi film!

  6. Oddio, non so se riuscirò a organizzare una gita a Bologna entro il 18 settembre, ma farò il possibile! Sono cresciuta con questa trilogia e molte delle battute ancora oggi le posso recitare a memoria. Mi hai fatto scoprire un sacco di curiosità che non conoscevo. La DeLorean tra l’altro l’avevo vista dal vivo in Svizzera, parcheggiata davanti al CERN: anche in quel caso era possibile farsi scattare una fotografia.

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