Piazza Santo Stefano a Bologna

Piazza Santo Stefano una delle più iconiche di Bologna

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Piazza Santo Stefano è uno dei luoghi più rappresentativi di Bologna pur senza essere propriamente una piazza.

Già perché, dovete sapere che questo ampio spazio pedonale di forma triangolare che si apre in Via Santo Stefano, non esiste nello stradario della città.

Furono i cittadini ad attribuirgli, in maniera del tutto spontanea, il nome di Piazza Santo Stefano oppure Piazza delle Sette Chiese.

Per questo motivo, se volete inserire questo posto iconico nella vostra visita in città, non perdete tempo a consultare mappe o scaricare applicazioni, chiedete ad un bolognese.

Sarà ben lieto di fornirvi tutte le indicazioni per raggiungere piâza San Stêven, l’amatissima Piazza Santo Stefano.

Piazza Santo Stefano: la più amata dai bolognesi e non solo

Quando sono entrata a far parte del progetto Viaggi. Cibo. Emilia, mi è stato chiesto di individuare uno dei luoghi a me più cari della città dove abito, Bologna, e di raccontare come mai sia così speciale per me.

Già perché, se Chiara ha raccontato della sua Ferrara insolita e Giovanna della Pietra di Bismantova, quale luogo avrei potuto scegliere io, per rappresentare il filo rosso che mi lega indissolubilmente a questa città?

Non ho avuto dubbi: Piazza Santo Stefano è il luogo giusto per rappresentare la vera anima della città di Bologna.

È uno dei ritrovi preferiti sia dei nativi bolognesi che di coloro, inclusa me, che pur essendo nati altrove, hanno fatto di questa città la propria casa.

Rispetto ad altre località d’Italia o d’Europa, a Bologna più che mai le piazze sono l’emblema dell’accoglienza che questa città riserva a tutti coloro che siano disposti ad amarla senza riserve.

Se il lungo porticato coperto che attraversa le vie del centro sembra quasi donare un abbraccio a quanti vi trovano riparo in un giorno di pioggia, le piazze rappresentano il terreno di scambio, il punto di incontro tra persone provenienti da realtà geografiche e sociali diverse e che, altrimenti, non avrebbero la possibilità di conoscersi.

Piazza Santo Stefano: non chiamatelo salotto buono della città

Piazza Santo Stefano inoltre, pur ospitando alcuni tra i palazzi nobiliari più antichi della città, è tutt’altro che da etichettare come il salotto buono di Bologna.

Anzi, al contrario.

Io per prima, quando mi sono trasferita in questa città per frequentare l’Università (la più antica del mondo occidentale, fondata nel 1088), mi sono accorta fin da subito di come questa piazza cambiasse volto, più volte, durante l’arco della giornata.

Piazza Santo Stefano di giorno

Al mattino, studenti assonnati con i dialetti e le cadenze più svariate, si affrettavano sui sampietrini che ricoprono la piazza per arrivare in tempo all’inizio delle lezioni.

Ma se volgevo con attenzione lo sguardo, seduti all’ombra delle pesanti colonne del porticato, riuscivo a scorgere giovani coppie, intente a scambiarsi promesse d’amore eterno.

E come dimenticare i tanti pittori, disegnatori e fotografi di ogni età e provenienza, che vedevo affannarsi per cercare l’angolazione con la luce e la prospettiva migliore?!

Piazza Santo Stefano di notte

Eppure era dopo il tramonto che Piazza Santo Stefano offriva il meglio di sé.

Sembrava che l’intera città avesse ricevuto e accettato l’invito di accomodarsi, al calar del sole, sulla scomoda pavimentazione della piazza.

Sì, avete letto bene: in poche ore un tappeto umano ricopriva interamente quello spazio triangolare che si apriva dinanzi alla Basilica, riempiendolo di risate, brindisi, musica e dialoghi accorati.

Era molto facile così, ritrovarsi faccia a faccia con dei perfetti sconosciuti.

Tali erano coloro che popolavano Piazza Santo Stefano, almeno per i primi minuti.

Dopo le presentazioni infatti, si veniva rapidamente inseriti in discussioni o dialoghi di confronto già aperti.

Nessuno era escluso o emarginato in Piazza Santo Stefano.

L’edificio più rappresentativo della piazza: la Basilica di Santo Stefano

La Basilica di Santo Stefano, oltre a essere uno degli edifici più significativi dell’omonima piazza, rappresenta un vero e proprio orgoglio cittadino: pensate che si tratta di un complesso monumentale che racchiude ben sette chiese (motivo per il quale è nota anche come Basilica delle Sette Chiese).

la facciata della Basilica di Santo Stefano

Sembra che all’origine della realizzazione di questo edificio monumentale vi sia il vescovo Petronio, le cui spoglie sono state custodite qui per anni, finché nel 2000 non sono state trasferite presso la Basilica cittadina a lui intitolata.

Se si osserva la facciata della Basilica dalla piazza, sono ben evidenti tre chiese, ovvero: quella del Crocifisso, quella del Sepolcro e quella di Vitale e Agricola.

Nei secoli sono state rimaneggiate più volte ed hanno subito persino saccheggi da parte degli Ungari, per poi essere ricostruite dai Benedettini nel XII secolo.

Eppure, quello che pervade è un senso di totale armonia tra gli edifici e gli stili architettonici che li caratterizzano, così da rendere la Basilica nel suo complesso una delle massime espressioni del romanico bolognese.

La Chiesa del Crocifisso

L’ingresso principale della Basilica coincide con l’entrata della Chiesa del Crocifisso, che risale al XIII secolo ed è ad una sola navata, con il presbiterio sopraelevato rispetto alla cripta.

Quest’ultima attualmente non visitabile poiché destinata esclusivamente alla preghiera, si presenta suddivisa in cinque navate e custodisce le spoglie dei Santi Vitale e Agricola.

Prestate attenzione ai cartelli presenti nei pressi dell’ingresso della cripta, poiché non è possibile scattare fotogragie al suo interno.

La Basilica del Sepolcro

Dal lato sinistro della Chiesa del Crocifisso si accede direttamente alla Basilica del Sepolcro, una delle costruzioni più originali del complesso, risalente al V secolo.

La pianta è a base ottagonale con una cupola dodecagonale, delimitata per intero da 12 pesanti colonne. L’edicola posta al centro della chiesa ospitava le spoglie di San Petronio, che sono state rinvenute proprio qui nel 1141.

Pensate che anticamente, era persino concesso di vederle da vicino per venerarle.

il Santo sepolcro nella Basilica delle Sette Chiese

Una curiosità: una delle colonne della Basilica del Sepolcro è diversa da tutte le altre e garantiva ben 200 anni di indulgenza a tutti coloro che vi si accostavano, poiché simboleggiava la colonna dove Cristo subì le flagellazioni prima di essere crocifisso.

La Basilica dei Santi Vitale e Agricola

Questo è il luogo più antico del complesso monumentale di Santo Stefano e risale al IV secolo, quando ospitò le spoglie dei protomartiri bolognesi Vitale e Agricola, perseguitati e uccisi ai tempi dell’imperatore Diocleziano.

Pensate che qui nel XV secolo venne portato alla luce un antico sepolcro e si ritenne fosse quello appartenuto a San Pietro.

Nonostante non vi fossero notizie certe a riguardo, moltissimi pellegrini smisero di recarsi a Roma per dirigersi alla volta di Bologna, per venerare quello che ritenevano il sepolcro del primo Papa della storia della Chiesa.

La reazione di Papa Eugenio IV non si fece attendere: fece ricoprire la chiesa di terra così che non fosse più visitabile.

Soltanto dopo circa settant’anni la Basilica di Vitale e Agricola tornò accessibile.

Il cortile di Pilato

La Chiesa del Sepolcro è aperta su un lato verso questo cortile, delimitato da un porticato su entrambi i lati con al centro il Catino di Pilato, ovvero una vasca posta su un piedistallo in marmo, risalente al periodo longobardo.

Se il nome di questo spazio aperto ricorda uno degli episodi della vita di Cristo, non è l’unico riferimento ai giorni della Passione del figlio di Dio.

Su una delle finestre disposte sotto il portico del cortile, spicca una statuetta che riproduce il Gallo di San Pietro, un chiaro riferimento al rinnegamento di Cristo da parte di Pietro.

il Gallo di San Pietro della Basilica di Santo Stefano

La Chiesa del Martyrium

Detta anche Chiesa della Santa Croce o del Calvario, a simboleggiare la Crocifissione di Cristo. Sulle origini di questo ambiente non ci sono notizie certe poiché fu rimaneggiata più volte.

L’elemento che attualmente la caratterizza maggiormente è il complesso ligneo dell’Adorazione dei Magi, opera di Simone dei Crocifissi, dai colori vividi e accesi.

La Chiesa della Benda e il Museo

Questa cappella deve il suo nome con molta probabilità alla benda indossata sulla fronte dalla Vergine Maria in segno di lutto, a seguito della morte di Cristo. Nel 1980 questo ambiente e i due limitrofi sono stati restaurati e trasformati in un museo, dove sono custodite diverse opere d’arte, affreschi e reliquiari.

Il Chiostro

Si tratta di un ambiente scoperto, più ampio del cortile di Pilato e attraversato da un porticato coperto, sulle cui pareti sono state affisse delle lapidi, in memoria dei caduti delle due guerre mondiali.

Da qui è visibile anche il campanile del complesso delle Sette Chiese, costruito nel XII secolo.

Quando e come visitare la Basilica di Santo Stefano

Attualmente la Basilica è gestita dalla fraternità dei Frati Minori ed è visitabile gratuitamente in determinate fasce orarie. Vi consiglio pertanto di consultare il sito internet della Basilica di Santo Stefano così da organizzarvi al meglio.

Gli altri palazzi che si affacciano su Piazza Santo Stefano

Tra gli altri edifici affacciati su Piazza Stefano, non si può non menzionare lo splendido Palazzo Isolani, con la sua iconica Corte.

Quest’ultima non è altro che una galleria coperta che collega la piazza a Strada Maggiore, inaugurata nel 1995 e poi, più volte, restaurata.

Palazzo Isolani

Oltre ad ospitare diversi negozi e ristoranti, sul lato di Strada Maggiore è ancora ben visibile l’antico porticato in legno di Palazzo Isolani.

Se volgerete lo sguardo verso l’alto, riuscirete anche ad individuare le tre frecce protagoniste di uno dei Sette segreti di Bologna.

Si dice che un nobiluomo, per punire il tradimento di sua moglie, avesse assoldato degli arcieri per ucciderla.

Costoro tuttavia, sbagliando completamente mira perché distratti dalla bellezza di lei, finirono per scagliare le loro frecce contro il porticato, dove sono tuttora conficcate.

Palazzo Bolognini Amorini Salina

Sul lato opposto rispetto a Palazzo Isolani, svetta l’imponente Palazzo Bolognini Amorini Salina con il suo inconfondibile portico, uno dei punti d’osservazione più gettonati dagli amanti di Piazza Santo Stefano.

La sua caratteristica peculiare sono gli ovali decorativi che percorrono interamente la facciata, disposti lungo due file di cui la prima scorre al di sopra dei capitelli del colonnato, mentre la seconda si colloca all’ultimo piano dell’edificio.

Pensate: le teste in terracotta che decorano la facciata, probabilmente realizzate da Alfonso Lombardi e risalenti al 1500, sono tutte diverse una dall’altra.

Divertitevi a osservarne le espressioni facciali, ce ne sono delle più variegate!

Il nome attuale del palazzo ripercorre le tappe salienti delle famiglie che ne sono state proprietarie: da Giovanni Bolognini, che decise di costruire qui un nuovo edificio nel 1493 fino a Giovanni Salina, discendente della famiglia Antonini Bolognini, che nel 1884 terminò i lavori di costruzione.

Come raggiungere Piazza Santo Stefano a Bologna

Per raggiungere Piazza Santo Stefano dalla Stazione Centrale di Bologna, potete prendere la navetta C (a circa 90 metri dalla stazione) e scendere alla fermata Garganelli.

Da qui, vi basterà proseguire a piedi con una passeggiata di pochi minuti in direzione di Via Santo Stefano.

Dall’autostazione di Bologna invece, potete prendere l’autobus della linea 11 (dovete scendere alla fermata Garganelli e proseguire a piedi fino a Via Santo Stefano).

In alternativa, potete prendere il bus 27 (dovete scendere alla fermata Strada Maggiore, che dista solo alcuni minuti a piedi da Piazza Santo Stefano).

Durante il fine settimana tuttavia, le corse degli autobus possono subire delle modifiche, per questo motivo vi consiglio di consultare il sito internet di Tper.

Se arrivate in città in automobile invece, raggiungete uno dei parcheggi cittadini e poi proseguite con l’autobus oppure a piedi.

Vi segnalo quello che è indubbiamente il più vicino alla piazza, ovvero il Parcheggio di Piazza del Baraccano.

Dista solo 5-6 minuti a piedi da Via Santo Stefano, a cui è collegato anche dagli autobus delle linee: 13 o 96 (dovete prendere il bus alla fermata Baraccano e scendere alla fermata Garganelli).

In alternativa, se avete voglia di fare una bella passeggiata per le vie del centro città, così da ammirarne tutti i monumenti principali, lasciate la vostra auto presso il Parcheggio VIII Agosto.

Da qui, vi basterà seguire le indicazioni per Via Santo Stefano ed in circa 15-20 minuti raggiungerete la piazza.

In alternativa, potete prendere l’autobus della linea 11 e scendere alla già citata fermata Garganelli.

Cosa vedere nei dintorni di Piazza Santo Stefano a Bologna

Se quello che cercate è un itinerario che vi porti ad esplorare i luoghi più significativi di Bologna, allora Piazza Santo Stefano è un ottimo punto di partenza.

piazza Santo Stefano tra le più amate dai bolognesi

Da qui, in pochi minuti potrete raggiungere:

  • Le Due Torri, il simbolo di Bologna nel mondo ovvero: la Torre Garisenda e la celeberrima Torre degli Asinelli che, con i suoi 97,20 metri d’altezza e una pendenza di 2,32 metri è stata dichiarata la Torre pendente più alta d’Italia!
  • La Basilica di San Petronio, uno dei luoghi in assoluto più cari ai bolognesi, intitolato all’ottavo vescovo di Bologna, Petronio.
  • La Torre dell’Orologio e le Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio, due delle attrazioni turistiche aperte al pubblico soltanto di recente. È infatti attualmente possibile visitare la Torre dell’Orologio del Palazzo di città, una vera e propria terrazza su Piazza Maggiore e le Collezioni Comunali d’arte che occupano il secondo piano dell’edificio.

In alternativa, potreste pensare di addentrarvi nel Ghetto Ebraico, seguendo i consigli di Giulia.

Se, dopo aver visitato il centro di Bologna, volete invece scoprire cosa vedere nei dintorni, seguite le dritte di Iole e raggiungete Levizzano Rangone, in provincia di Modena oppure Fontanellato, come suggerisce Aura.

Dove mangiare nelle vicinanze di Piazza Santo Stefano

L’offerta enogastronomica di Bologna non ha bisogno di presentazioni.

Ormai diversi dei piatti tipici del capoluogo emiliano – romagnolo sono entrati nelle cucine degli italiani e anche di molti stranieri.

Se lascio parlare il mio cuore tuttavia, c’è un posto in particolare a cui sono particolarmente affezionata, che si trova a soli 180 metri dalla Basilica di Santo Stefano.

Si tratta dell’osteria Le Sette Chiese, situata in Via Borgonuovo, 6/B, nelle vicinanze della casa natale di Pier Paolo Pasolini, opportunamente segnalata da una targa affissa dal Comune nel 2004.

L’osteria che si trova a due passi dalla casa natale di Pasolini

Non tutti sanno infatti che Pasolini nacque a Bologna, in Via Borgonuovo, 4 e che viaggiò spesso con la sua famiglia, a causa del lavoro del padre, un ufficiale militare.

Gli interni dell’osteria si articolano in due sale, con pochi coperti costituiti da tavolate e panche in legno e arredate in maniera familiare.

Per questo motivo, vi consiglio di prenotare sempre con un certo anticipo, anche nei giorni infrasettimanali, così da essere certi di trovare un posto libero.

Le proposte dell’Osteria delle Sette Chiese

Tra i piatti che vi consiglio di provare, ce ne sono un paio perfetti per essere condivsi:

  • il piatto del Montanaro (salumi misti, formaggi, sott’olio e tigelle)
  • il piatto dell’Oste (carne salada, crostini, tomino fuso con prosciutto e tigelle)

Se siete delle buone forchette, potete provare lo stinco di maiale al forno oppure la cotoletta delle Sette Chiese (una rivisitazione della classica cotoletta alla bolognese).

L’amore dei proprietari dell’osteria per la cucina e per la convivialità vi metteranno immediatamente a vostro agio. Sono molto disponibili a consigliare un piatto, un contorno o un buon calice di vino.

Pensate che io ho scelto questo luogo per festeggiare il mio trentesimo compleanno.

Ricordo ancora quella serata come una delle più piacevoli della mia vita.

una veduta di Piazza Santo Stefano a Bologna

Ora che sapete tutto, ma proprio tutto su Piazza Santo Stefano, non vi resta che visitarla.

Sono certa che ve ne innamorerete al primo sguardo!

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20 risposte

  1. Credo che sia uno dei luoghi che più amo di Bologna: le 7 chiese, il mercatino che fanno una volta a settimana, le architetture… Se dovessi abitare a Bologna mi piacerebbe acquistare casa qui!

  2. Veramente non si finisce mai di scoprire cose nuova. Non sono proprio una esperta di Bologna, però la conosco abbastanza, e devo dire che questa piazza proprio non la conoscevo. La prossima volta che sarò da quelle parti ci farò un giro!

  3. Ho abitato e lavorato per un periodo a Bologna e ho frequentato tanto Piazza Santo Stefano e ho letto con infinito piacere i tuoi approfondimenti sulle chiese e i loro capolavori. Bologna mi ha accolto con la sua bellezza e il suo calore e mi è rimasta nel cuore

  4. Anch’io adoro questa piazza, tra le tante presenti Bologna la definirei la più “accogliente”. A me piace andare nel secondo weekend del mese quando si trasforma in mercato dell’antiquariato, diventa ancora più caratteristica!

  5. MI è sempre piaciuta questa piazza e in entrambe le mie visite a Bologna mi sono fermata proprio qui, vuoi per un aperitivo e musica dal vivo, vuoi per visitare la bellissima chiesa. Assolutamente imperdibile!

  6. Non esiste davvero questa piazza! Avevo fatto quasi fatica a trovarla su Google maps, eppure è una delle più belle di Bologna! Purtroppo l’ho vista con la pioggia, ma ho adorato il complesso architettonico e lo spazio della piazza, quasi protetta dagli edifici intorno!

  7. Piazza Santo Stefano è davvero uno dei punti più belli di Bologna! È una delle prime cose che ho visitato la prima volta che sono stata in città e me ne sono innamorata, la chiesa poi è un’incanto.

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