State per partire per il vostro primo viaggio in Giappone e non sapete ancora cosa vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni?
Posso capirvi: Tokyo non è una capitale come le altre, ma una megalopoli sconfinata che sembra provenire direttamente dal futuro.
Ricordo ancora il senso di smarrimento che ho provato sfogliando guide e blog di viaggio alla ricerca di ispirazione, durante la pianificazione della mia primissima esperienza all’ombra del Monte Fuji.
Mi sentivo sopraffatta dalla paura di non riuscire a scegliere il quartiere giusto dove alloggiare, di dover tralasciare qualcosa di importante o, peggio ancora, di sprecare il prezioso tempo a disposizione.
Ma è proprio mentre cercavo di tenere a bada l’ansia che ho compreso una cosa fondamentale: organizzare un viaggio di 3 o 4 giorni a Tokyo non significa vedere tutto a tutti i costi.
Perché il viaggio possa dirsi davvero riuscito, non serve trasformare l’esperienza in una maratona, ma è meglio concentrarsi sulle priorità, chiarendo con se stessi quali sono davvero le esperienze a cui non si è proprio disposti a rinunciare.
Cosa vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni: i luoghi da non perdere nel primo viaggio in Giappone
Quando ci si trova al cospetto di una città immensa e ricca di cose da fare come la capitale del Giappone, non è semplice scegliere da dove iniziare.
Un modo per rompere il ghiaccio potrebbe essere decidere di partire dal quartiere che vi incuriosisce di più oppure da quello più vicino al vostro hotel.
Il percorso che ho delineato per scoprire cosa vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni ad esempio, comprende le aree di: Shinjuku, Shibuya, Roppongi, Ginza, Marunouchi, Ueno, Sumida, Asakusa e Akihabara.
È flessibile e modulabile, ed è pensato per chi visita il Giappone per la prima volta e desidera avere un assaggio delle mille anime della capitale.
Le tappe inserite sono tutte intercambiabili, così da consentirvi di adattare ciascuna giornata di viaggio ai vostri interessi, al meteo o più semplicemente ad esigenze di praticità.
Direi che non vi resta che partire.
Cosa vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni: una giornata nel futuro tra Shibuya e Shinjuku
Se è vero che ogni viaggiatore deve costruire l’itinerario a immagine e somiglianza, allora forse vi sembrerà strano che io abbia scelto di inaugurare il mio soggiorno in Giappone dai vivaci e caotici quartieri di Shibuya e Shinjuku.
Shibuya Crossing: l’incrocio più affollato del mondo
Una volta arrivata in città, mi sentivo attraversata da una scarica di energia.

Dopo aver lasciato l’hotel, ho avuto l’impressione che i miei piedi si fossero diretti automaticamente verso il mitico Shibuya Crossing, l’incrocio pedonale più affollato del mondo.
Volevo mescolarmi tra la folla e sentire subito l’atmosfera frenetica di Tokyo, una destinazione che avevo sempre sognato di esplorare.
Effettivamente, le persone che attraversano la strada da tutte le direzioni in ogni momento della giornata sono centinaia, proprio come si vede nei video che spopolano sui social.
Se non volete lasciarvi travolgere da questo rito collettivo spontaneo e super instagrammabile, ma preferite osservarlo da un luogo sicuro e decisamente panoramico, consultate l’approfondimento: Cose da vedere e fare in Giappone che in Italia non esistono.
Troverete qualche spunto utile a rendere il vostro primo viaggio nel Paese del Sol Levante ancora più memorabile.
Statua di Hachikō: la storia che ha commosso il Giappone
Una lunga fila di turisti armati di macchina fotografica presidia giorno e notte la statua di Hachikō, protagonista di una storia di affetto e fedeltà, che non potrà lasciarvi indifferenti.

Si narra che questo cane di razza Akita avesse l’abitudine di scortare il suo padrone, un docente universitario, fino alla stazione di Shibuya e di attenderlo fino al suo rientro.
Un giorno il professore morì improvvisamente ma Hachikō, ignaro dell’accaduto, continuò instancabilmente a percorrere lo stesso itinerario, per i suoi restanti dieci anni di vita.
La vicenda fu ripresa da televisioni e giornali, colpendo profondamente gli animi degli abitanti di Tokyo.
Non solo si decise di erigere una statua in suo onore, ma venne intitolata ad Hachikō l’intera piazza, che oggi rappresenta uno dei punti d’incontro prediletti da residenti e turisti.
Una curiosità: la commovente storia di Hachikō e del suo padrone ha raggiunto anche il cinema, che le ha dedicato ben due pellicole. Si tratta di Hachikō Monogatari (di S. Kōyama, 1987) e Hachikō: il tuo migliore amico (di L. Hallström, 2009).
Da Shibuya Center Gai a Cat Street passando per Spain Zaka: cosa vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni
Cuore pulsante della gioventù di Tokyo, Shibuya Center Gai (letteralmente, strada centrale) è una via pedonale lunga circa 300 metri, che pullula di negozi, ristoranti tipici e locali tradizionali.
Mentre proseguite la passeggiata tra insegne luminose, rumori e profumi dello street food, probabilmente vi imbatterete nel vicolo noto come Spain Zaka.
Immagino avrete letto anche voi, un po’ ovunque, della somiglianza di questa ripida stradina in salita con scorci tipici di qualche località spagnola (non meglio definita).
Personalmente, io non ho notato alcun chiaro rimando all’Andalusia o altra regione ispanica, ma ho trovato questo vicolo vivace e colorato come il resto del quartiere.
Anche Cat Street, la via lunga circa un chilometro che collega Shibuya ad Harajuku, è interamente pedonale.
È nota per le boutique alternative, i caffè e le gallerie d’arte ed è perfetta per chi vuole concedersi un momento di tranquillità, allontanandosi dalle più affollate strade principali.
Un consiglio: la passeggiata vi ha messo fame e volete concedervi una pausa golosa? Da Maccha House, a pochi metri dalla stazione di Harajuku potrete assaggiare un golosissimo Matcha tiramisù.
Si mangia con gli occhi!
Santuario Meiji e il cuore verde di Tokyo da vedere in un viaggio di 3 o 4 giorni
Il santuario shintoista dedicato all’imperatore Meiji (1852–1912) e all’imperatrice Shoen (1849-1914) è immerso in un bosco artificiale di circa 70 ettari, realizzato con il supporto di 110.000 volontari e ritenuto sacro (le piante si autosostengono senza alcun intervento da parte dell’uomo).
Costruito nel 1920, è stato duramente danneggiato durante il secondo conflitto mondiale e interamente ricostruito nel 1958.
Il santuario, eretto in onore dell’imperatore che guidò il Paese verso la sua modernizzazione e spostò la capitale a Tokyo, è visitabile tutti i giorni gratuitamente, mentre l’accesso al Museo del Tesoro prevede un costo di 1000 yen (maggiori informazioni sul sito internet).

Una curiosità: nei pressi di alcuni santuari giapponesi, tra cui quello intitolato all’imperatore Meiji, con un’offerta di pochi yen è possibile ritirare il proprio omikuji, un biglietto arrotolato che contiene un monito (riportato in giapponese ed in inglese), per il futuro.
Se siete facilmente impressionabili, forse è meglio non sfidare la sorte: le previsioni trascritte su questi piccoli pezzi di carta non sono sempre positive.
Palazzo del Governo Metropolitano: dove vedere gratis Tokyo dall’alto
Vi piacerebbe ammirare la città dall’alto ma avete paura di sforare il budget di viaggio già dopo il primo giorno?
Non c’è da preoccuparsi, il Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo ospita ben due osservatori panoramici al 45° piano della Torre Nord e della Torre Sud, accessibili liberamente.
Dal 2024 inoltre, l’edificio è diventato anche il palcoscenico del più grande spettacolo di videomapping architettonico permanente al mondo, certificato dal Guinness dei Primati.
Ogni sera, grazie allo show futuristico Tokyo night and light, la facciata prende vita e riserva a chiunque si trovi a passare da quelle parti tra le 19:30 e le 21:30, un momento gratuito di pura magia.

Potete trovare tutte le informazioni utili sul sito internet Tokyo Metropolitan Government.
Gatto gigante tridimensionale e testa di Godzilla: incontri insoliti tra le vie di Shinjuku a Tokyo
Attraversate la suggestiva Omoide Yokocho, la stretta via che costeggia la ferrovia e pullula di ristorantini che preparano spiedini di pollo (yakitori) e altre specialità.
Superate l’uscita est della stazione di Shinjuku e volgete lo sguardo all’enorme cartellone pubblicitario, collocato in prossimità dell’incrocio.
Un enorme gatto a tre dimensioni tra qualche minuto farà capolino e comincerà ad intrattenersi con i passanti, cercando di attirare le loro attenzioni, tra uno spot e l’altro.
Questo è solo uno degli incontri insoliti che segneranno la vostra prima giornata a Tokyo.
A soli 280 metri da qui, i grattacieli celano la spaventosa testa di Godzilla.
Il mostro leggendario, che ha ispirato decine e decine di film, accoglie i turisti con le fauci spalancate e gli occhi feroci.
La collocazione di questa scultura a grandezza naturale non è causale, ma occupa la terrazza del Toho Building, l’antica sede della casa di produzione che nel 1954 presentò al mondo questa creatura da brividi.
Parco Shinjuku Gyoen: il paradiso per gli amanti della fioritura
Il parco pubblico Shinjuku Gyoen venne inaugurato nel 1906 come Giardino Imperiale di Shinjuku.
Devastato durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruito e riaperto al pubblico nel 1949.
Accanto al tradizionale giardino giapponese, sono stati realizzati un romantico giardino inglese ed un raffinato jardin francese.
Accessibile a pagamento, rappresenta un vero paradiso per gli amanti della fioritura che, durante la stagione primaverile trascorrono molte ore tra aiuole e fontane, alla ricerca della migliore prospettiva per fotografare le piante di ciliegio.
Cose da vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni: 24 ore a spasso tra Roppongi e Ginza
Se il primo giorno a Tokyo è stato un caotico susseguirsi di emozioni, colori e suoni, per le successive 24 ore mi sono lasciata sorprendere dall’arte nel quartiere Roppongi e dalle vetrine scintillanti di Ginza.
Colline di Roppongi e l’enorme ragno Maman
Roppongi Hills è uno dei simboli del volto futuristico di Tokyo.
Si tratta di un complesso multifunzionale che ospita negozi, ristoranti, cinema e gallerie.
Passeggiando tra le piazze e i giardini, noterete la presenza di Maman, un ragno alto 10 metri che si staglia all’ingresso della Mori Tower, sede del museo di arte contemporanea Mori Art Museum.
L’opera è stata realizzata da Louise Bourgeois (1911-2010), la prima donna al mondo ad ottenere una mostra al prestigioso MoMa di New York e simboleggia la forza materna.
Se la osservate dal basso, noterete la presenza di piccole uova di marmo nel ventre, ad indicare l’attitudine all’accudimento e alla protezione che, secondo la scultrice franco-americana, accomunano le madri e gli aracnidi.

National Art Center: l’edificio a onde che non è un museo
Ai miei occhi il National Art Center si è presentato come un gigantesco edificio ondulato di vetro e acciaio, che sembra fluttuare sulla città.
All’interno di questo museo sui generis non c’è una collezione permanente, ma uno spazio destinato ad accogliere mostre temporanee di arte moderna giapponese e internazionale.
Si può liberamente camminare tra le sale, lasciandosi ammaliare dalle installazioni, dalle luci e dagli ariosi spazi architettonici, che interagiscono tra loro.
Torre di Tokyo: il monumento che si ispira alla Torre Eiffel
Con i suoi 333 metri, la Tokyo Tower è più alta persino dell’iconico monumento a cui si ispira, la Torre Eiffel.
È stata costruita tra il 1953 ed il 1958 come torre di trasmissione per la televisione di Stato giapponese e, affinché sia sempre visibile dagli aeroplani in volo, viene riverniciata di bianco e di arancione vivo, anche detto international orange, ogni cinque anni.
Domina lo skyline cittadino ed ha rappresentato a lungo l’edificio più imponente della città, superato solo nel 2012 dalla Tokyo Skytree.
Attualmente dispone di ben due piattaforme panoramiche visitabili a pagamento: il ponte principale (150 metri di altezza) ed il ponte superiore (a 250 metri di altezza e letteralmente preso d’assalto al tramonto, quando si accendono le luci e l’effetto wow è garantito).
Prima di organizzare la visita, date un’occhiata al sito internet della Torre di Tokyo, così da scegliere l’opzione che fa per voi.

Ginza Itoya: il punto di ritrovo per gli amanti della cancelleria e del journaling
Se siete amanti di tutto ciò che ha a che fare con il mondo della cancelleria e della scrittura creativa, prendetevi almeno un paio d’ore (o forse anche di più) per visitare gli 8 piani di Ginza Itoya.
Non è solo una cartoleria storica di Tokyo, fondata più di un secolo fa, ma al suo interno potrete trovare: quaderni, penne, inchiostri, stilografiche, travel journal, washi tape e tantissimi altri oggetti da comprare e regalare.
Sul sito internet di Itoya sono disponibili orari, sedi dei punti di vendita e prodotti.
Ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche. È assolutamente impossibile uscire dalla cartoleria a mani vuote!
Mercato del pesce Tsukiji: assaporare la cultura del cibo giapponese
Anche se il celebre mercato del pesce all’ingrosso si è spostato a Toyosu, l’area esterna di Tsukiji continua ad attrarre i turisti grazie alle bancarelle, i ristoranti di sushi e i negozi di prodotti tipici.
Passeggiare tra queste vie durante le ore del giorno e osservare i cuochi all’opera vi permetterà di assaporare un lato insolito di Tokyo, riscoprendo la cultura del cibo giapponese.
3 o 4 giorni a Tokyo: alla scoperta di Marunouchi e Ueno
La terza giornata a Tokyo comincia tra i grattacieli di Marunouchi, che con le loro architetture avveniristiche custodiscono l’impenetrabile Palazzo Imperiale, per proseguire nel verde quartiere di Ueno, un concentrato di storia, cultura e tradizione davvero unico nel panorama cittadino.
Tokyo International Forum e i corridoi sospesi
Un complesso culturale e fieristico, noto come Tokyo International Forum, catturerà la vostra attenzione mentre camminate tra le vie di Marunouchi.
La grande struttura di vetro e acciaio custodisce spazi ampi e luminosi e accoglie concerti, mostre, conferenze ed eventi culturali.
Chi lo desidera può accedervi liberamente ed esplorare i primi due livelli, concedendosi una suggestiva passeggiata panoramica sui corridoi sospesi a diversi metri da terra.
Palazzo Imperiale: la residenza della famiglia dell’imperatore del Giappone
Il palazzo in cui risiede la famiglia dell’imperatore, spostato da Kyoto a Tokyo nel 1868, è stato più volte distrutto e ricostruito a causa di frequenti incendi, terremoti e dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Mentre la sezione orientale del giardino è sempre aperta al pubblico, che può esplorarla in assoluta libertà e autonomia, la residenza imperiale è visitabile soltanto in alcuni casi e secondo precise disposizioni.
Gli interessati devono recarsi, muniti di passaporto, presso il gazebo allestito nelle vicinanze della porta Kikyomon del palazzo, esclusivamente negli orari in cui le guide distribuiscono i biglietti (trovate tutti gli aggiornamenti sul sito internet Imperial Household Agency)
Le visite si svolgono in inglese o in giapponese, durano 75 minuti e sono completamente gratuite.
Un suggerimento: anche se per questioni di tempo (e priorità) non riuscite a partecipare al tour guidato, potreste comunque concedervi una passeggiata nel parco, lungo i fossati e i viali interni.
Avrete modo di rispolverare i fasti dell’antica Edo, ammirando i resti del vecchio castello, residenza dello shōgun dal 1603 al 1867.
Grazie alla presenza di pannelli informativi in lingua giapponese e inglese, non farete fatica ad orientarvi.
Statua di Godzilla: l’omaggio di Tokyo alla creatura più mostruosa del Giappone
Una statua di Godzilla vi attende nel quartiere Marunouchi, a pochi metri dal Palazzo Imperiale di Tokyo.

Si ispira al film Shin Godzilla (di H. Anno, S. Higuchi, 2016) ed è stata installata presso Hibiya Godzilla Square nel 2018, per sostituire una precedente scultura risalente al 1995.
All’epoca infatti, la casa di produzione Toho Studios aveva pensato di celebrare i quarant’anni dall’uscita della prima pellicola della saga, con una scultura che riproducesse fedelmente la creatura più spaventosa di tutto il Giappone.
Parco di Ueno: dove l’arte e la storia incontrano la natura incontaminata
Uno dei luoghi più amati dai turisti per ammirare la fioritura dei ciliegi, il Parco di Ueno, custodisce alcuni tra i musei più importanti del Giappone.
Tokyo National Museum, con i preziosi reperti storici giapponesi, Museo Nazionale di Arte Occidentale e Tokyo Metropolitan Art Museum, sono le destinazioni perfette per chi vuole ritagliarsi una parentesi culturale senza allontanarsi dalla città.
Lo stagno Shinobazu dona un po’ di tranquillità a chi vuole fermarsi a osservare i fiori di loto e respirare un po’ di pace, mentre lo Zoo di Ueno accoglie famiglie e bambini che non vedono l’ora di ammirare da vicino panda giganti, tigri e altri animali.
Un consiglio: dopo una rigenerante sosta nel parco, non vedete l’ora di rituffarvi nel caos del centro di Tokyo?
Camminate tra i vicoli di Ameyoko, un dedalo di bancarelle che vendono frutta e verdura fresche, spezie, pesce secco, dolci tipici, vestiti.
Pur essendo molto frequentata dai turisti, quest’area è ancora in grado di far trasparire momenti di autentica vita quotidiana.
Sumida, Asakusa e Akihabara: quartieri di Tokyo da vedere la prima volta in Giappone
Il quarto e ultimo giorno a Tokyo è dedicato a tre anime contrastanti della città.
Mentre a Sumida ho alzato lo sguardo verso la Tokyo Skytree, ad Asakusa mi sono lasciata avvolgere dalla spiritualità del Sensō-ji, tra lanterne, mercatini e profumo d’incenso.
E Akihabara? Penso che sia il quartiere di Tokyo più difficile da definire. Manga, anime, maid café, centri commerciali multipiano: questo regno dell’elettronica non lo si può raccontare, bisogna viverlo.
Sumida Hokusai Museum e l’opera d’arte giapponese più famosa al mondo
Katsushika Hokusai (1760-1849), l’autore di una delle opere d’arte Made in Japan più celebrate del pianeta (La Grande Onda di Kanagawa), nacque nel cuore del quartiere Sumida di Tokyo.

Se volete saperne di più sull’universo ukiyo-e e sull’artista che realizzò il suo capolavoro quando aveva ormai superato i 70 anni d’età, inserite il Sumida Hokusai Museum nel vostro itinerario di viaggio.
Programmate una visita dopo aver consultato il sito internet del museo. Sarà l’occasione per vedere da vicino xilografie, dipinti e schizzi eseguiti dal maestro.
Tokyo Skytree: il monumento più alto della capitale giapponese
Tokyo Skytree da più di un decennio è la torre più alta del Giappone (634 metri), oltre che uno dei simboli indiscussi della capitale.
Anche in questo caso, come per la Tokyo Tower, sono state realizzate ben due piattaforme di osservazione, rispettivamente a 350 e a 450 metri di altezza (le informazioni su orari e costi dei biglietti sono disponibili sul sito internet di Tokyo Skytree).
Da quassù si riesce ad ammirare Tokyo a 360 gradi e nelle giornate limpide si intravede il Monte Fuji.
Sensoji: il tempio buddista più antico di Tokyo
Fondato nel 628, Sensoji è il più antico tempio buddista di Tokyo (accessibile gratuitamente) e, secondo la tradizione, fu eretto per custodire una statua della divinità Kannon, rinvenuta dai pescatori nel vicino fiume Sumida.
Si arriva al tempio oltrepassando la porta Kaminarimon, alta 4 metri e contrassegnata da una gigantesca lanterna rossa.
È da qui che inizia la Nakamise-dori, un viale pedonale lungo circa 250 metri, fiancheggiato da decine di botteghe tradizionali.

Una curiosità: ho avuto la fortuna di visitare il tempio durante il festival Sanja Matsuri, nel terzo fine settimana di Maggio.
Per l’occasione, i caratteristici santuari in miniatura delle divinità scintoiste, chiamati mikoshi, vengono portati in processione dai fedeli, che indossano abiti tradizionali e percorrono le strade del quartiere, accompagnati da musicisti.
Se avete la possibilità di visitare Tokyo in questo periodo dell’anno, fate in modo di assistere ai festeggiamenti, perché l’atmosfera è decisamente coinvolgente.
Akihabara: centri commerciali e maid cafè tra le cose da vedere a Tokyo in 3 o 4 giorni
Con i suoi grattacieli pieni di sale giochi e i piccoli negozi specializzati (anche per nostalgici dei videogame anni Novanta), Akihabara è la meta più amata dagli appassionati di manga, action figures e gadget.

È qui del resto, che si trovano i cosiddetti maid café, divertenti bar in cui giovani cameriere accolgono i clienti e li intrattengono con canzoncine, piatti decorati, giochi e mini performance.
Si tratta di un’esperienza assolutamente innocua e priva di secondi fini (le ragazze non si possono toccare o fotografare), ma decisamente stravagante.
Può essere un modo originale per trascorrere un pomeriggio all’insegna del divertimento con i vostri compagni di viaggio.
Dove alloggiare a Tokyo: perché dormire in un hotel a Shinjuku
Ho ragionato a lungo su quale fosse la zona migliore dove alloggiare a Tokyo e alla fine la scelta è ricaduta quasi naturalmente su Shinjuku.
Questo quartiere rappresenta un’ottima base strategica per chi ha pochi giorni da dedicare alla città e non vuole sprecare troppo tempo negli spostamenti.
La Shinjuku Station è molto più caotica della stazione di Alta Velocità di Bologna (molti di voi sapranno a cosa mi riferisco).
Da non confondere con la Stazione di Tokyo, situata nel quartiere Marunouchi e punto di transito dei velocissimi treni proiettile (shinkansen), quello di Shibuya è il nodo ferroviario più trafficato al mondo, una sorta di labirinto sotterraneo, che richiederà tutta la vostra concentrazione per trovare la via d’uscita.
Oltre alla praticità, non nego di aver scelto Shinjuku anche per la magia che si respira tra i suoi ampi viali.
Tornare in hotel dopo il tramonto, mentre le luci delle insegne illuminano i grattacieli e accendono la notte, è pura magia.
Ho scelto di prenotare allo Shinjuku Washington Hotel, un albergo a pochi metri dalla fermata dell’autobus, che conduce direttamente agli aeroporti internazionali di Haneda e Narita.
Le camere presentano un design moderno ed essenziale e sono dotate di ogni necessità (confermo quello che si dice degli hotel giapponesi: il wc è riscaldato).

Un consiglio: se cercate un posticino dove mangiare bene senza spendere cifre spropositate nelle vicinanze dell’hotel, vi suggerisco di provare la colazione di Boulange Shinjuku Terrace.
È una caffetteria aperta dalle 7:30 alle 21:00 con una vasta scelta di brioches farcite.
Chi desidera gustare una buona ciotola di ramen invece, può mettersi in fila davanti a Soushi Menya Musashi.
Questo minuscolo ristorante poco distante dal vicolo di Omoide Yokocho dispone di una cassa automatica dove effettuare autonomamente l’ordine ed il pagamento.
Non è possbile prenotare ma, se arrivate entro le 19:00, non dovrete attendere molto prima di mangiare.
I clienti si accomodano a turno su uno dei posti liberi (meno di dieci) davanti al bancone.
Come raggiungere la capitale giapponese e spostarsi in città
La città di Tokyo è servita da due aeroporti internazionali: Haneda e Narita:
- Aeroporto di Haneda, dista 20 chilometri dal centro di Tokyo, a cui è collegato tramite la monorotaia (Tokyo Monorail, vi porta fino ad Hamamatsuchō, poi dovete proseguire con la linea JR Yamanote), oppure con gli autobus diretti (Limousine Bus) e i treni Keikyu.
- Aeroporto di Narita (a 60 km dal centro); potete salire sul Narita Express oppure sui Limousine Bus, che effettuano fermate davanti ai principali hotel.
Muoversi in città potrebbe sembrare un’impresa impossibile.
In realtà, Tokyo vanta un sistema di trasporti efficiente, sicuro ed estremamente capillare.
Per la maggior parte degli spostamenti, si possono utilizzare comodamente la metropolitana e i treni della linea JR Yamanote, che collega i principali quartieri cittadini.
All’ufficio turistico dell’aeroporto di Haneda potete ritirare una guida della città (in lingua italiana), che comprende anche la mappa dei trasporti.
È gratuita e può tornare davvero utile durante la permanenza a Tokyo.
E le carte Suica o Pasmo? Sicuramente avrete già sentito parlare di queste ricaricabili che, più o meno tutte le guide di viaggio, consigliano di attivare all’arrivo in Giappone.
Nell’approfondimento dal titolo: Quanto costa un viaggio in Giappone fai da te scoprirete di cosa si tratta, come funzionano e se sono davvero così convenienti come dicono.
Durante i giorni trascorsi a Tokyo ho imparato che questa città è inafferrabile ed è capace di cambiare volto ogni volta che giri l’angolo.
Per questo vi consiglio di scegliere i quartieri e le esperienze che più vi incuriosiscono e viverli appieno, anche se questo vuol dire spuntare solo una minima parte della lista infinita di tappe che avevate inserito nell’itinerario.
Così facendo, avrete sempre una buona scusa per tornare (se mai ce ne fosse bisogno).
A proposito, da dove vorreste cominciare?
10 risposte
Sono stata a Tokyo per ben 5 giorni eppure mi sembra di non aver visto nulla di questa splendida città: ho visitato Ginza e lo Tsukiji Market, ho alloggiato ad Asakusa e ho trascorso molto tempo ad Akihabara cercando le occasioni più ghiotte. Insomma devo tornarci e assaporare ancora la sua atmosfera dinamica e particolare!
Ti capisco: Tokyo è una città talmente grande e ricca di cose da vedere che bisognerebbe tornarci una volta all’anno.
Ecco, hai usato l’aggettivo giusto: sopraffatta! Anche io al momento mi sento così, pensando all’organizzazione del viaggio a Tokio. Le cose da vedere sono infinite e non vorrei deludere mia figlia inserendo nell’itinerario qualcosa che non sia poi così entusiasmante, ma dubito che possa capitare in questa città. Ma tu dici che bastino 4|5 giorni? Per noi sarebbe perfetto.
Capisco il tuo stato d’animo ma io penso che l’itinerario vada studiato in base ai giorni a disposizione e alle preferenze personali in tema di attività, escursioni, visite, ecc… Se vuoi, possiamo parlarne anche privatamente. Mi fa piacere poterti essere d’aiuto.
E’ molto prezioso il tuo post perché io solo a nominare Tokyo mi sento smarrita: non saprei proprio da dove iniziare! Il tuo itinerario potrebbe essere fatto su misura per me, magari schiverei ragni, gozzilla e maid cafè per concentrarmi sulla parte più storica e Giza che mi attira da sempre e non so perché
L’idea di un itinerario fatto su misura è l’ideale in una città come Tokyo. Mi sembra che tu abbia già qualche idea chiara e se hai bisogno di aiuto, scrivimi 😉
Spunti davvero interessanti, che mi sono segnata per la nostra prossima programmazione: il Giappone è una meta che vorremmo vedere in primavera abbinando le fioriture al Gran Premio di Formula 1. Speriamo di riuscire a realizzarlo a breve
Te lo auguro, Paola.
Sono stata a Tokyo diversi anni fa, dedicando alla citta’ 3 giorni che sicuramente non bastano per vedere tutto ma sono sufficienti per farsi un’infarinatura della citta’. Quello che non ho visto e’ il mercato del pesce, perche’ all’epoca ero troppo pigra per alzarmi cosi’ presto!
È una città talmente dinamica che si potrebbe benissimo visitare una volta all’anno e riuscire comunque a trovare qualcosa di nuovo.