Cosa e dove mangiare a Budapest

il gulasch è la prima codsa da mangiare a Budapest

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Se avete già prenotato il vostro prossimo viaggio alla volta della capitale ungherese, sappiate che potrà tornarvi molto utile sapere anticipatamente cosa e dove mangiare a Budapest.

La cucina locale infatti, è ricca di piatti dai sapori forti e intensi, caratterizzati da un abbondante uso di spezie (soprattutto la paprica) e da nomi complessi e quasi impronunciabili (l’ungherese è tra le lingue più difficili al mondo).

Valutare per tempo quali pietanze potrebbero incontrare le vostre preferenze, potrà quindi permettervi di ridurre drasticamente i tempi di attesa.

Ma non è questo l’unico motivo.

Cosa e dove mangiare a Budapest:
la mia prima esperienza in città

Dovete sapere che il mio primo approccio con la città di Budapest è proprio legato al cibo e che, purtroppo, non è stato affatto dei migliori.

Sono arrivata con un volo diretto serale e, dopo aver lasciato frettolosamente i bagagli in camera, mi sono messa immediatamente alla ricerca di un posticino dove mangiare.

Erano da poco passate le 22:00 e, uno dopo l’altro, tutti i ristoranti stavano ormai chiudendo.

Pensate che, uno dei camerieri ai quali ho chiesto se ci fosse ancora la possibilità di cenare, mi ha guardato con dispiacere misto a rassegnazione e mi ha chiesto se fossi italiana.

Ha quindi aggiunto che a Budapest, contrariamente a quanto accade nel nostro Paese, si cena molto presto e che a quell’ora, avrei fatto davvero molta fatica a trovare un locale ancora aperto.

Non mi sono persa d’animo e ho continuato a bussare ad ogni porta.

Mangiare a Budapest a tarda sera:
missione possibile o impossibile

Ristoranti, trattorie e bar stavano ormai ultimando le pulizie dei locali e, uno dopo l’altro, mi salutavano con un neanche troppo dispiaciuto: Sorry, we’re closed.

Poi ad un centro punto la fortuna ha finalmente girato dalla mia parte.

All’interno di un piccolo bistrot, ho intravisto un cameriere che stava guardando una partita di calcio in TV.

Mi sono fatta coraggio e sono entrata.

Ho dato un sguardo allo schermo e mancava ancora qualche minuto al triplice fischio finale.

Dopo un rapido scambio di battute con i colleghi in cucina, mi ha detto che sarebbero stati aperti ancora per alcuni minuti.

Finalmente avrei potuto mettere qualcosa sotto i denti.

Non so se devo ringraziare l’ormai ricco calendario di calcio (ci sono partite praticamente quasi ogni giorno) o il buon cuore di questo cameriere ungherese, ma un consiglio ve lo voglio dare.

Se anche voi arrivate a Budapest a tarda sera, fate un salto all’Ez Az Bisztró, a due passi dalla Basilica di Santo Stefano.

Ecco, magari prima date un’occhiata alla programmazione degli eventi sportivi trasmessi dalla TV.

Dove fare colazione a Budapest

Contrariamente a quanto accade per la cena, durante la mia permanenza a Budapest ho avuto modo di constatare che gli ungheresi al mattino se la prendono comoda.

Almeno fino alle 10 inoltrate infatti, avrete quasi l’impressione che le caffetterie siano chiuse poiché le troverete quasi completamente vuote.

Approfittatene quindi per poter gustare il primo pasto del giorno con assoluta calma e in totale relax.

Cominciare la giornata nel posto più instagrammabile di Budapest

Dopo aver visto, per caso, alcune foto degli interni di The Vintage Garden, non ci ho pensato due volte e mi sono ripromessa di farvi una sosta in occasione della mia prima colazione a Budapest.

Non avevo prenotato un tavolo ed ero quasi certa che avrei dovuto aspettare fuori, nel freddo del mattino, il mio turno.

Sono arrivata davanti alla porta d’ingresso del locale all’orario di apertura e, credendo fosse ancora chiuso, stavo per andare via.

Poi però mi sono ricordata della disavventura della sera prima e ho comunque deciso di entrare.

Un cameriere mi si è accostato, confermando che il bistrot fosse aperto.

Mi ha accompagnato nella sala principale, completamente vuota e mi ha fatto scegliere un tavolo.

Era il 6 Gennaio e quello in cui ero appena entrata, sembrava il villaggio di Babbo Natale.

Sulle pareti erano state collocate delle porte rosse decorate da enormi ghirlande, dal soffitto pendevano decine e decine di sfere colorate e accanto al grande albero di Natale, come a fare da guardia, un alce bianco di peluche si muoveva a ritmo delle più celebri canzoni natalizie.

gli splendidi addobbi di The Vintage Garden a Budapest

Tuttavia, non è questo l’angolo più sorprendente del locale.

Sentirsi come i protagonisti di un romanzo d’altri tempi

Prima di accedere in sala, avevo notato con la coda dell’occhio una sorta di nicchia.

Aveva le pareti interamente ricoperte da centinaia di boccioli di rosa, dai colori tenui e rassicuranti.

Qui il protagonista assoluto è un pianoforte a muro, con uno spartito ingiallito e numerosi altri oggetti d’epoca.

Mi sembrava di essere finita in uno dei racconti di Louisa May Alcott e mi sentivo quasi come una delle sorelle March (Jo era la mia preferita).

Io ho ordinato un croissant con marmellata alle fragole mentre il mio compagno di viaggio ha preferito una colazione salata, con pane, uova e prosciutto.

Nonostante le diverse preferenze sul cibo, le bevande ci hanno trovati assolutamente d’accordo: cappuccino per entrambi.

La spesa complessiva, pari a 17 Euro, è indubbiamente al di sopra di quanto si spenderebbe solitamente per la colazione, eppure ne è valsa la pena.

Tutto era buono, incluso il cappuccino e la location era senza dubbio da sogno.

Cari instagrammers, questo è il posto perfetto per voi!

lo splendido pianoforte di The Vintage Garden a Budapest

Assaggiare le prelibatezze di una caffetteria dal gusto imperiale

Café Gerbeaud è riconosciuto, quasi all’unanimità, come uno dei caffè migliori di Budapest.

Le sue origini, che risalgono alla metà dell’Ottocento, sono strettamente collegate ad una famiglia di pasticceri da generazioni, i Kugler e ad una storia, a metà tra verità e leggenda.

Poiché Henrik Kugler non aveva discendenti, chiese ad un pasticcere di Ginevra di presentargli qualcuno che potesse diventare un degno erede della sua attività.

Émile Gerbeaud fu il prescelto e quando Kugler lo incontrò a Parigi, ne fu entusiasta.

I due diventarono soci in affari e la loro attività crebbe notevolmente soprattutto grazie alle capacità imprenditoriali di Gerbeaud.

Gustare una golosissima fetta di torta in un’antica pasticceria dal gusto rococò

Si dice che se si vuole gustare la migliore torta dobos di Budapest, ci si debba necessariamente accomodare presso uno degli eleganti tavolini in stile rococò di questa caffetteria dal gusto imperiale.

Questo dolce a strati è stato in realtà inventato da un altro pasticcere ungherese, József Dobos, nel 1884 e si è diffuso ben presto in tutto l’Impero austro-ungarico.

Vi consiglio di inserirlo assolutamente tra le cosa da mangiare a Budapest perché è un dolce golosissimo.

Si compone di sei strati di pan di Spagna farciti con crema al cioccolato e burro e di uno strato superiore, ricoperto interamente di caramello.

I bordi invece, possono essere decorati con granelli di nocciole, mandorle o noci.

Pensate che tra i primi a cui Dobos fece assaggiare la sua ultima creazione, ci sono gli imperatori Francesco Giuseppe ed Elisabetta (la celeberrima Sissi).

La sua intuizione fu quella di aggiungere il caramello sullo strato più alto della torta, all’epoca non ancora così diffuso in pasticceria.

Non potrete non assaggiarne una fetta!

Lo street food più goloso di Budapest

L’intero centro di Budapest è invaso da chioschi di piccole dimensioni e dal profumo intenso.

Qui è possibile assaggiare uno degli street food dolci più gustosi di Budapest: il Kürtoskalács, o più semplicemente Camino.

Viene preparato al momento, arrotolando una lunga e soffice pasta di brioche attorno ad un cilindro metallico, cotto sul fuoco.

Può essere ricoperto di polvere di cacao, vaniglia, granella di nocciole o mandorle, mentre all’interno resta vuoto.

Costa 2 Euro e viene servito all’interno di un sacchetto, così da poter essere gustato durante una passeggiata nel centro città.

Il dolce più antico della tradizione ungherese

Pare che questo sia il dolce più vecchio di tutta l’Ungheria e che se ne attesti l’esistenza già nel Medioevo.

Indubbiamente è uno dei cibi più calorici che ho mangiato a Budapest.

Vi dico solo che dopo averlo scelto a colazione, ho saltato completamente il pranzo poiché non avevo fame.

Penso che il motivo sia legato non solo alle sue dimensioni ma anche all’abbondante quantità di burro e zucchero con cui ne viene guarnita la superficie.

Ritengo tuttavia che, almeno per una volta, si debba provare.

È lo street food preferito dei cittadini di Budapest!

uno dei tantissimi chioschi che preparano Kürtoskalács, il classico Camino di Budapest

Cibi tipici di Budapest e dove trovarli

So già che sarà essenzialmente una la pietanza che vorrete mangiare immediatamente a Budapest, ovvero il gulasch.

Ed in effetti anche io non vedevo l’ora di provare quello che è considerato il piatto simbolo non solo della capitale, ma dell’intera nazione ungherese.

Dove gustare un ottimo gulasch a pranzo

Uno dei must del centro di Budapest è il ristorante Belvárosi Lugas.

Si trova a due passi dal già citato Ez Az Bisztrò, non lontano dalla Basilica di Santo Stefano ed è uno dei locali più caratteristici della città.

I tavolini con le tovaglie a quadretti, tipiche delle osterie d’altri tempi e le pareti ricoperte di oggetti e utensili di vario tipo e misura, legati alla cucina tradizionale ungherese, ti fanno inevitabilmente sentire il benvenuto, quasi coccolato.

Essendo molto conosciuto e frequentato sia da turisti che locali, il ristorante si riempie facilmente (io stessa ho dovuto attendere alcuni minuti prima di prendere posto), quindi vi consiglio di prenotare anticipatamente.

In alternativa, potreste concedervi una buona birra seduti ad uno dei tavolini posti all’esterno del locale, un ottimo modo per ingannare l’attesa.

Il gulasch è una zuppa: non chiamatelo spezzatino

In questo ristorante il gulasch viene servito come piatto di accompagnamento e non come pietanza principale.

Arriverà in un recipiente poco più grande di una tazza da cappuccino e potrete gustarlo in abbinamento con un ottimo vino della casa.

Si tratta di una zuppa preparata con carne di manzo, lardo, cipolle, carote, patate e abbondante paprica.

Pensate che nacque come sostentamento dei mandriani ungheresi, che necessitavano di alimenti caldi e sostanziosi e solo in seguito si diffuse tra la popolazione cittadina.

L’ungherese gulyàs infatti, deriva da gulyà, ovvero mandria di bovini e starebbe ad indicare non propriamente il piatto finito ma la modalità con cui viene preparato, ovvero secondo l’uso dei mandriani.

Una delle prime cose che potrebbe dirvi un ungherese al quale avete appena chiesto cosa mangiare a Budapest è che il gulasch non è assolutamente uno spezzatino (nonostante in alcuni Paesi europei si sia ormai diffusa l’abitudine di prepararlo come tale, accompagnandolo con purè o polenta).

Eppure è proprio in compagnia di uno spezzatino, che la cameriera del ristorante ha suggerito di gustare il gulasch che aveva appena portato a tavola.

Nello specifico, io ho scelto uno spezzatino di pollo mentre il mio compagno di viaggio uno spezzatino di cervo.

Il conto finale, pari a 38 Euro, mi è sembrato forse leggermente alto rispetto allo standard del locale, che resta comunque una trattoria informale e accogliente, nel cuore della città.

Dove mangiare buoni piatti di carne

Un altro posticino perfetto per chi ha voglia di cimentarsi con la cucina locale è il ristorante Pörc & Prézil.

Gli interni infatti, dalle decorazioni semplici e essenziali e le caratteristiche tovagliette a quadretti, riescono a mettere immediatamente a proprio agio l’ospite, che può così dedicarsi, senza troppe distrazioni, alla scelta delle pietanze da provare.

Arrosto a la Brazov: tra storia e leggenda

Tra gli altri, c’è un piatto che mi ha colpito fin dal nome e che non ho potuto non ordinare: l’arrosto a la Brazov.

Si tratta di una pietanza a base di carne di maiale (solitamente filetto), tagliata a cubetti e preparata con pancetta, patate, cipolle, peperoni ed erbe aromatiche.

l'arrosto a la Brazov tra i piatti da provare a Budapest

Sulle sue origini e sul nome del suo inventore circolano numerosi aneddoti.

La tradizione più diffusa afferma che che uno chef, Nándor Gróf, abbia inventato questo piatto nel 1948 sulla tratta che, in treno, unisce Budapest a Brasov, cittadina della Transilvania.

È indubbiamente molto sostanzioso e saporito, perfetto per essere gustato nelle fredde giornate invernali, in compagnia di un calice di buon vino.

Provare la cucina locale senza rinunciare alla modernità

Se c’è una cosa dovete mangiare durante il vostro soggiorno a Budapest, quella è il Wiener Schnitzel.

So già cosa state pensando, ovvero che si tratta di un piatto viennese (come suggerisce il nome) e che c’entra poco con la capitale ungherese.

Invece vi sbagliate.

Incuriosita dalla presenza di questa pietanza nei menu di tutti i locali in cui sono entrata per mangiare, ne ho voluto assolutamente ordinare uno per cena.

Mi trovavo in uno dei ristoranti più frequentati di Budapest, Vak Varju, dagli interni arredati in maniera stravagante e coloratissima.

Pensate che parte della sala principale, quella più vicina all’ingresso, era decorata quasi come a riprodurre una casa dell’alta borghesia dell’Ottocento.

Sulla parte bassa della parete era stata raffigurata una biblioteca mentre su quella superiore, alcuni manichini erano stati collocati su di una balconata, a rappresentare la famiglia tipo dell’epoca: un uomo con grandi baffi e cilindro, una donna con gonna lunga e cappello ampio ed un bimbo, intento a fare scherzi ai passanti.

gli interni del ristorante Vak Varju, dove assaggiare cibi tipici di Budapest

Io sono stata fatta accomodare al piano superiore, dove la sala era decisamente più piccola di quella principale ma indubbiamente più riservata.

Nonostante l’eccentricità dell’arredamento, la cucina di questo ristorante propone piatti tipici della tradizione ungherese.

Perché assaggiare la cotoletta alla Viennese a Budapest

Per rivivere gli antichi fasti dell’Impero o più semplicemente perché avevo notato dai piatti sui tavoli vicini che le portate erano davvero abbondanti, ho così ordinato lo Wiener Schnitzel.

La cotoletta, simbolo della cucina imperiale, mi è stata servita su di un piatto molto ampio, letteralmente distesa al di sopra di un’altrettanto consistente contorno di patate.

Ovviamente, tutto quello che vedevo era stato preventivamente e abbondantemente fritto nello strutto, come da tradizione locale.

Eppure, era davvero tutto buonissimo e neanche troppo dispendioso poiché il conto finale, comprensivo di due Wiener Schnitzel e due bibite, è stato di 26 Euro.

Dove mangiare italiano a Budapest

Magari qualcuno tra voi potrà storcere il naso eppure a me, durante i viaggi all’estero, piace conoscere le storie degli italiani che hanno cercato di esportare la nostra tradizione culinaria nel mondo.

Devo ammettere che nel centro di Budapest di ristoranti italiani ce ne sono tantissimi e non è facile orientarsi nella scelta.

In questo le recensioni lasciate dai nostri connazionali sono di aiuto, poiché è ben noto che se c’è una cosa su cui noi italiani non amiamo scherzare, questa è il cibo.

Così, mi sono lasciata convincere dai feedback estremamente positivi del Caffè Gian Mario ed ho deciso di inserire la pizza offerta da questo ristoratore arrivato qui dall’Umbria, nell’elenco di cosa mangiare a Budapest.

Una volta varcata la soglia, mi sono subito accorta che questo locale è davvero conosciuto in città poiché non solo era quasi completamente pieno (ho avuto la solita di fortuna di trovare un tavolino ancora libero) ma effettuava anche moltissime consegne a domicilio.

È possibile trovare la vera pizza italiana a Budapest

Il proprietario mi ha salutato con un cordialissimo Ciao! e mi ha fatto subito accomodare.

Nel corso della cena si è recato più volte al mio tavolo per presentarsi e raccontare di come dal Centro Italia sia arrivato al centro di Budapest.

In effetti gli interni del suo ristorantino rispecchiano molte delle tradizionali pizzerie di casa nostra.

Sulle pareti vi erano alcune maglie da calcio messe in bella mostra e nell’aria risuonavano i diversi accenti dei dipendenti, che si intrattenevano volentieri con i clienti durante il servizio.

Devo ammettere che nel menu erano presenti anche pizze dalla farcitura non propriamente tricolore, come l’ormai celebre pizza all’ananas, che pare piaccia molto all’estero.

Nonostante ciò, posso dire di aver mangiato una buona pizza Margherita, del tutto simile a quella che ordino abitualmente nelle pizzerie della mia città, in Italia.

Qualora anche solo per una sera, sentiate la nostalgia di casa, penso che questo locale possa fare al caso vostro.

Cosa bere a Budapest: vini e liquori della tradizione ungherese

Se adesso sapete quantomeno cosa mangiare, non resta che fare almeno un cenno a cosa bere a Budapest.

Non tutti sanno che l’Ungheria vanta, nella sua eccellente offerta enogastronomica, un’ampia offerta di vini.

La tradizione vinicola ungherese

Pensate che sono ben 22 le regioni vinicole del Paese e che producono circa 700 vini diversi.

Tra queste la più celebre è la cosiddetta Tokaj, da cui prende il nome uno dei vini più celebri dell’Ungheria.

Dolce e liquoroso nella sua variante tokaji aszú, questo vino era noto anche a Luigi XIV che lo definì re dei vini, vino dei re.

Durante un tour a piedi tra le vie della città di Budapest, la guida mi ha fatto notare come, presso Zriny utca, una strada che congiunge la Basilica di Santo Stefano al Ponte delle Catene, siano state collocate delle stelle su alcune mattonelle, ad indicare i migliori produttori di vino locale, suddivisi per anno solare.

Il liquore ungherese più famoso al mondo

Tra gli amari invece, spicca l’Unicum, inventato da Jósezf Zwack, medico di corte imperiale, nel 1790.

La leggenda narra di come l’imperatore austroungarico Giuseppe II, dopo averlo assaggiato, disse a gran voce: Das ist ein Unikum (questo è qualcosa di unico), scegliendo di promuoverlo a liquore di corte e ordinando di raffigurare sulla bottiglia una croce su uno sfondo rosso.

Oggi l’antica distilleria della famiglia Zwack a Budapest è visitabile, ma la ricetta resta inesorabilmente segreta.

Una curiosità: l’iconica croce posta sulla bottiglia dell’Unicum fu giudicata troppo simile a quella della Croce Rossa, tant’è che si decise di cambiarne i colori.

Le bottiglie attualmente in vendita infatti presentano una croce dorata su sfondo rosso.

l'iconica bottiglia dell'Unicum, il tipico liquore di Budapest

Spero che questa piccola guida su cosa e dove mangiare a Budapest possa tornarvi utile.

Nell’attesa di confrontarmi con la vostra esperienza, non mi resta che chiedervi: quale pietanza, tra quelle che ho provato, vi incuriosisce di più?

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20 risposte

  1. Mi ispira molto la cucina locale, anche se, mi ha particolarmente colpita l’arrosto. Non conoscevo questa preparazione, ma credo proprio che proverò a replicarla. I locali poi, sono davvero stupendi!

  2. A quanto pare è una città dove muoversi in modalità bradipo come piace a me. Gli orari coincidono con i miei, quindi credo che mi troverei benissimo durante il mio soggiorno. Poi sono amante dell’Unicum quindi credo che inizierei la visita proprio dalla distilleria.

  3. Ho visitato Budapest qualche anno fa durante il periodo di Natale e ho amato tutto di questa città! I piatti tipici ho avuto la fortuna di assaggiarli ai mercatini come street food, molto speziati ma tutto sommato buoni. D’altronde i piatti tipici vanno sempre assaggiati no? Per noi è un must!

  4. Non sono mai stata a Budapest, grazie per tutti questi consigli che custodiro’.
    Per quanto riguarda la mia preferenza del cibo, mi sembra tutto ottimo, ma da vera golosa la cotoletta vince su tutte!!!!

  5. Inizio dai locali che hai fotografato, ma che meraviglia sono ! anche se non è la mia cucina preferita devo dire che i piatti che hai descritto li mangerei tutti

  6. Io sono stata a Budapest qualche anno fa e devo dire che ero stata positivamente sorpresa dalla cucina ungherese: piatti saporiti, gustosi e camerieri sempre gentili!

  7. Sono stata a Budapest qualche anno fa e mi è piaciuta molto. Ho assaggiato alcuni dei piatti che hai citato. Il mio preferito è il rotolo dolce cavo all’interno che prende nomi diversi nei vari Paesi dell’est Europa. Mi piace moltissimo!

  8. Il Camino l’ho assaggiato a Praga dove si chiama Tredlnik, ancora me lo sogno per quanto era buono! La stessa cosa vale per il gulash. Sono sicura che a Budapest non morirei di fame, ed anche il fatto che mangino presto si abbina perfettamente ai miei standard di viaggio anche se capisco che può essere un vero disagio se si arriva con un volo in tarda serata.

  9. Mi sono spulciata tutti i tuoi preziosi articoli su Budapest. Ci sono stata qualche anno fa, ma devo rimettermi a studiare perché sono passati tanti anni e a breve dovrei tornarci 🙂

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