Cosa vedere a Istanbul 3 o 4 giorni: itinerario culturale con mappa

la città di Istanbul

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Con il suo fascino eterno e potente, Istanbul è capace di ammaliare davvero chiunque, annullando anche il più tenace tentativo di opporle resistenza: ecco cosa vedere in 3 o 4 giorni, percorrendo un itinerario che tocca i principali siti di interesse culturale della città.

Cosa vedere a Istanbul in 3 o 4 giorni: visitare i luoghi più significativi

Sono 76 milioni i passeggeri che nel 2023 hanno transitato presso l’Aeroporto Internazionale di Istanbul (fonte: Sole 24 Ore), classificato come uno degli scali più trafficati d’Europa (secondo solo a quello londinese di Heathrow).

La conturbante città sul Bosforo del resto, complice la relativa vicinanza all’Italia e la disponibilità di voli diretti da molti aeroporti nostrani, sembra riscuotere un grande successo tra i nostri connazionali.

Istanbul appare la meta perfetta dove trascorrere 3 o 4 giorni lontano dall’ordinaria e tranquilla quotidianità.

Il suo fascino esotico, sospeso tra le tradizioni orientali e la modernità europea, l’enorme patrimonio storico ed architettonico, i colorati bazar e le rumorose vie dello shopping, sembra capace di soddisfare la curiosità di ogni viaggiatore.

Tuttavia, l’elevato numero di turisti che affolla i vivaci quartieri della città turca in tutte le stagioni, rende necessario pianificare attentamente l’itinerario di viaggio.

Alla luce della mia personale esperienza infatti, vi assicuro che potreste ritrovarvi ad affrontare file talmente lunghe ed estenuanti da costringervi a rivedere completamente i piani o addirittura annullare visite già programmate.

Per questo motivo, ho pensato di delineare la mappa dei venti luoghi di interesse storico, architettonico e culturale da vedere a Istanbul durante un soggiorno di 3 o 4 giorni.

Sentitevi liberi di modificare, ridurre o sostituire le tappe elencate a vostro piacimento.

Ed ora non ci resta che partire!

Cosa vedere a Istanbul in 3 o 4 giorni: Piazza Sultanhmet e gli edifici simbolo della città

Le principali attrazioni turistiche di Istanbul si trovano nei pressi di Piazza Sultanhamet, il miglior punto di partenza per un itinerario alla scoperta della città.

Dell’ippodromo che in età bizantina occupava quest’area, sono poche le tracce ancora visibili: un obelisco egizio fatto erigere da Teodosio I, la colonna serpentina in bronzo e la colonna di Costantino.

Tra una sosta al parco ed un gustoso simit (ciambella al sesamo regina indiscussa dello street food locale), vi basterà alzare leggermente lo sguardo per individuare immediatamente i contorni degli edifici più significativi.

Santa Sofia e Cisterna Basilica

Dalla storia antica e travagliata, costellata di crolli e ricostruzioni, chiusure e riconversioni, Santa Sofia resta legittimamente il luogo simbolo di Istanbul.

Fondata da Giustiniano nel VI secolo d.C. sulle ceneri di una basilica preesistente, all’indomani del 29 Maggio 1453, data della conquista di Costantinopoli, fu trasformata in moschea.

Nel 2020, dopo più di ottant’anni di apertura al pubblico come museo, Aya Sofya (questo il suo nome in turco) fu nuovamente riservata alla sola preghiera.

gli interni di Santa Sofia nel cuore di istanbul in Turchia

Soltanto il 15 Gennaio 2024, con l’inaugurazione di un nuovo percorso di visita, il palazzo più emblematico di Istanbul, patrimonio UNESCO dal 1985, ha riaperto le porte ai turisti.

A pochi metri dalla biglietteria, una lunga fila più o meno ordinata che si snoda lungo il marciapiede vi indicherà l’ingresso ad un altro dei palazzi più iconici della città: la Cisterna Basilica.

Anch’essa costruita da Giustiniano nel VI secolo d.C., dopo un lungo oblio durato centinaia di anni, è tornata ad ammaliare i visitatori con le sue 336 colonne e le due misteriose teste di Medusa che fuoriescono dall’acqua.

Trovate tutte le informazioni sugli orari, i biglietti e le modalità di accesso nell’approfondimento dedicato a Santa Sofia e Cisterna Basilica.

Museo Archeologico di Istanbul

Il Museo Archeologico di Istanbul raggruppa tre diverse unità museali: il Museo Archeologico, il Museo dell’Antico Oriente e il Museo della Ceramica Turca e nel complesso conta quasi un milione di reperti.

Potete accedervi tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 09:00 alle 19:00 (in inverno la chiusura è alle 17:00), acquistando il biglietto in loco oppure attraverso la soluzione cumulativa MuseumPass.

Il Museo Archeologico, istituito nel 1891 in un’elegante costruzione in stile neoclassico, custodisce sculture, preziosi gioielli e altri reperti rinvenuti a Troia, nonché i resti della catena usata dai bizantini per ostacolare l’avanzata ottomana nel Corno d’Oro.

Alquanto notevole inoltre, è la collezione di sarcofagi, tra cui spicca il celebre Sarcofago di Alessandro Magno (fine IV secolo a.C.).

sarcofago di Alessandro Magno

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non si tratta del sepolcro del grande conquistatore macedone, ma prende il nome da scene di guerra e di caccia che lo raffigurano.

Il Museo dell’Antico Oriente accoglie quello che viene considerato il trattato di pace più antico al mondo, noto come Trattato di Kadesh (1280-1269 a.C.), firmato tra l’egiziano Ramses II e l’ittita Muwatalli.

Il Museo della Ceramica Turca infine, trova spazio nel padiglione fatto innalzare dal sultano Mehmet il Conquistatore nel 1472 ed espone circa duemila magnifiche maioliche.

Museo dell’arte islamica e turca

All’interno dell’elegante Palazzo di Ibrahim Pasa, nel 1914 è stato inaugurato il Museo dell’arte islamica e turca, interamente restaurato nel 2012 e riaperto al pubblico due anni dopo, con un allestimento completamente rinnovato.

Ospita una pregevole raccolta di tappeti, manufatti in terracotta, sculture in legno, maioliche e una collezione etnografica.

Chiuso il lunedì, resta aperto alle visite gli altri giorni della settimana dalle ore 09:00 alle ore 18:00 (in inverno la chiusura è anticipata alle 16:00) e l’accesso è incluso nel MuseumPass.

Moschea Blu, Moschea di Solimano e Moschea Nuova: edifici di culto da vedere a Istanbul in 3 o 4 giorni

Molti non sanno che il vero nome della Moschea Blu di Istanbul, l’iconico edificio di culto dai 6 minareti, è Sultanahmet Camii (ovvero, Moschea di Sultanahmet).

Il richiamo al colore del mare deriva in realtà da una particolarità della decorazione interna, realizzata con migliaia di preziose maioliche smaltate di blu.

gli interni della Moschea Blu di Istanbul

Non così affollata ma non per questo meno interessante è la Moschea di Solimano, eretta sulla sommità di uno dei sette colli cittadini, in prossimità del Corno d’Oro.

E che dire della Moschea Nuova, che svetta nelle vicinanze del Ponte di Galata? Io l’ho trovata davvero ricca di fascino.

Se volete organizzare al meglio la visita, consultare le norme di abbigliamento e scoprire quali sono gli edifici di culto da inserire nel vostro itinerario, il racconto dedicato alla Moschea Blu e alle altre moschee da non perdere è quello che fa per voi.

Palazzo Topkapi

Ho impiegato circa 4 ore per terminare l’esplorazione di Palazzo Topkapi, la residenza dei sultani costruita tra il 1460 ed il 1478 da Mehmet il Conquistatore e trasformata in museo nel 1924.

Questa città nella città si estende per 700.000 metri quadrati, è protetta da mura e si innalza su un promontorio affacciato sul Corno d’Oro ed il Mar di Marmara.

Il biglietto standard include l’accesso alle ampie corti, alle cucine, alla Sala del Tesoro e alla biblioteca ma esclude Santa Irene (Aya Irini in turco), antica chiesa della città che non fu mai convertita in moschea e l’Harem, ricompresi entrambi solo nel MuseumPass.

Ciononostante, i più di trecento appartamenti privati del sultano (il termine harem indica qualcosa di proibito e protetto), dove alloggiavano circa un migliaio di donne sorvegliate da eunuchi, sono letteralmente presi d’assalto dai turisti.

Gran Bazar di Istanbul e Acquedotto di Valente

Il Gran Bazar di Istanbul è il più grande mercato coperto al mondo.

Pensate: vanta circa 4.000 negozi, distribuiti lungo 66 strade e vicoli!

il Gran Bazar di Istanbul

Il momento migliore della giornata in cui raggiungerlo è sicuramente al mattino, quando i commercianti si godono un momento di relax prima dell’arrivo dei clienti, sorseggiando un buon bicchiere di tè turco.

Scarpe, pantofole, stoffe, oggetti in pelle, spezie e souvenir: è impossibile uscire a mani vuote, dopo qualche contrattazione sul prezzo.

Una curiosità: a circa un chilometro da qui, non lontano dalla Moschea di Solimano, è ancora visibile l’Acquedotto di Valente, innalzato alla fine del IV secolo a.C. e tenuto in funzione fino alla fine dell’Ottocento.

Cosa vedere a Istanbul in 3 o 4 giorni: dal Ponte di Galata a Piazza Taksim

Sulla strada che conduce al Ponte di Galata, il Bazar Egiziano, situato nelle immediate vicinanze della Moschea Nuova, non potrà non attirare la vostra attenzione grazie ai profumi intensi delle sue erbe aromatiche.

Curiosate tra i banchi degli avventori e poi oltrepassate il pesante ponte che attraversa il Corno d’Oro.

Non abbiate fretta di arrivare dall’altra parte e fermatevi ad osservare i pescatori silenziosi o ammirare i gabbiani in volo.

Quindi, guardate dritto davanti a voi.

Torre di Galata

Vedete quella torre medievale che spicca tra le case? Alla metà del Duecento i bizantini, in seguito all’appoggio ricevuto nell’ambito delle crociate, concessero ai genovesi l’area situata a nord del Corno d’Oro.

Costoro, nel 1348 vi eressero la Torre di Galata, che all’epoca era il monumento più alto della città.

In età ottomana fu usata come prigione e come punto di avvistamento per segnalare gli incendi.

Nel 2020, dopo un lungo restauro, è stata aperta al pubblico (si può visitare tutti i giorni dalle 08:30 alle 23:00, l’ingresso è incluso nel MuseumPass).

sulla Torre di Galata

È uno dei punti di osservazione più ambiti dai visitatori poiché dalla sua terrazza panoramica, alta circa 60 metri e raggiungibile a piedi o in ascensore, si riesce a godere di una visuale a 360° sulla città.

Museo dell’Innocenza e Istiklal Caddesi

Per apprezzare appieno il Museo dell’Innocenza, situato tra la Torre di Galata e Istiklal Caddesi, è necessario aver letto l’omonimo romanzo di Orhan Pamuk.

Ciascun elemento d’arredo o oggetto esposto è un chiaro richiamo alle vicende personali di Kemal, protagonista dell’opera pubblicata dal Premio Nobel nativo di Istanbul, nel 2008.

Piazza Taksim

L’ampio viale che conduce a Piazza Taksim, Istiklal Caddesi, pullula di negozi alla moda ed è il posto perfetto per concedersi un po’ di shopping prima di continuare la passeggiata.

Il luogo simbolo del volto moderno di Istanbul prende il nome dalla cisterna (in turco taksim) risalente al 1732 e ancora visibile sul lato meridionale, adoperata per la distribuzione dell’acqua.

il Monumento di Piazza Taksim a Istanbul

In posizione centrale, svetta la scultura realizzata dall’italiano Pietro Canonica e inaugurata nel 1928 per commemorare la nascita della Repubblica Turca.

Nelle immediate vicinanze infine, si estende il Gezi Park, l’area verde che nel 2013 finì sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo, in seguito alle proteste dei cittadini contro la costruzione di un centro commerciale.

Palazzo Dolmabahçe

Il modo migliore per lasciarsi incantare dalla facciata di Palazzo Dolmabahçe, lunga ben 600 metri, è prenotare una crociera sul Bosforo.

Gli esterni di questo sfarzoso palazzo, edificato a metà dell’Ottocento dal sultano Abdülmecid, ricordano le aristocratiche residenze europee.

Non è un caso infatti se l’edificio, il cui ingresso è compreso nel MuseumPass, viene considerato in assoluto il più bello dell’intera Turchia.

Cosa vedere a Istanbul in 3 o 4 giorni: due luoghi da scoprire al di fuori degli itinerari turistici

Tra le esperienze più insolite e meno turistiche da vivere a Istanbul, mi sento di consigliarvene almeno due, con cui sono certa riuscirete a sorprendere i vostri compagni di viaggio.

Mura di Costantinopoli

Le mura di Costantinopoli, sono state considerate a lungo inespugnabili (quantomeno fino alla caduta della città nel 1453).

Anche dette Teodosiane, perché volute dall’imperatore Teodosio II nel V secolo a.C., oggi possono essere percorse in alcuni punti.

Istanbul Airport Museum

Se non sapete come passare il tempo in aeroporto, ingannate l’attesa visitando l’Istanbul Airport Museum.

Si tratta di un allestimento realizzato nel 2020 all’interno dell’area riservata ai passeggeri internazionali.

Con i suoi mille metri quadrati di superficie, è ritenuta la più grande esposizione mai realizzata nel mondo all’interno di uno scalo aeroportuale.

museo all'interno dell'aeroporto di Istanbul

Attualmente ospita la mostra dal titolo: I tesori della Turchia: i volti del trono, che ripercorre la storia di tutti i popoli che hanno abitato questo territorio attraverso 316 preziosissimi reperti provenienti da 29 musei turchi.

La visita si svolge in autonomia (con un’audioguida in turco o in inglese) ed il biglietto ha un costo di 13 Euro (è escluso dal MuseumPass).

Visitare musei e palazzi storici di Istanbul: tutto quello che c’è da sapere su pass e soluzioni cumulative

Ricordo ancora chiaramente uno dei commenti apparsi sulle mie pagine social, a margine di un video che ripercorre le tappe salienti del mio viaggio ad Istanbul:

Il Topkapi costa più di Versailles

Non conosco l’attuale costo del biglietto di accesso alla reggia francese ma posso assicurarvi che, visitare i musei, i luoghi storici e i siti archeologici turchi senza informarsi preventivamente su pass e soluzioni cumulative, può essere davvero oneroso.

Ad eccezione dei bazar e delle moschee, tutti i luoghi al chiuso inseriti in questo itinerario sono infatti a pagamento.

la Moschea Nuova vista dal ponte di Galata

Comprare i biglietti sul posto però, può vuol dire ritrovarsi bloccati a lungo in code interminabili per poi scoprire che si accettano solo pagamenti in lire turche (nella maggior parte dei casi, è così).

Valutare soluzioni alternative dunque, sembra davvero necessario per salvaguardare il portafogli.

Allo stato attuale, esistono due tipologie diverse di pass, che consentono di visitare le principali attrazioni di Istanbul ad un prezzo vantaggioso e con accesso saltafila.

Entrambe escludono l’ingresso a Santa Sofia e alla Cisterna Basilica, che possono essere esplorate esclusivamente con un biglietto standard (trovate tutti i dettagli nel paragrafo dedicato).

Quale soluzione cumulativa scegliere per visitare le attrazioni di Istanbul

Il MuseumPass Istanbul è una card virtuale messa a punto dal Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia e prevede l’accesso a 16 tra palazzi e musei cittadini.

Costa 105 Euro, dura 5 giorni dal primo utilizzo e può essere acquistato on line comodamente dall’Italia.

Una volta arrivati in prossimità dell’attrazione che volete visitare, saltate spudoratamente la fila e dirigetevi verso l’ingresso, mostrando il QR code del pass.

A quel punto, dopo i dovuti controlli di borse e zaini (è una procedura simile a quella aeroportuale), potete dare inizio alla visita.

Istanbul e-pass invece, è il biglietto virtuale che consente di avere accesso a scontistiche e gratuità relative a palazzi, torri, musei, tour e spettacoli.

Ne esistono di 5 tipologie, che si differenziano per la durata (da 2 a 7 giorni) ed il costo (da 145 a 180 Euro), con riduzioni per bambini fino a 12 anni.

È prevista la cancellazione gratuita e la validità dura 2 anni dall’acquisto.

Se vi state chiedendo quale sia la soluzione migliore, la risposta è che dipende molto dal numero e dalla tipologia di attrazioni che volete inserire nell’itinerario.

Se dopo aver trascorso qualche giorno a Istanbul, intendete raggiungere la Cappadocia, Pamukkale o alcuni tra i principali siti archeologici turchi, come quello di Efeso, allora vi suggerisco di acquistare il MuseumPass Türkiye.

Funziona esattamente come il MuseumPass Istanbul ma ha validità sull’intero territorio nazionale e permette di visitare 350 attrazioni in 15 giorni (costa 165 Euro).

Come arrivare a Istanbul e muoversi in città

Gli aeroporti internazionali di Istanbul sono due: il Nuovo Aeroporto Internazionale di Istanbul (IST) e l’Aeroporto Sabina Gökçen (SAW), situato nella parte asiatica della città.

Distano poco più di 40 chilometri dal centro, a cui sono collegati attraverso una rete di bus gestiti da Havas, che effettua corse giornaliere in direzione di Piazza Taksim ogni 30 minuti.

In alternativa si può usufruire della linea della metropolitana M1 o prenotare un servizio transfer privato.

Non è necessario noleggiare un’automobile se la vostra meta finale è Istanbul poiché le principali attrazioni turistiche sono facilmente raggiungibili a piedi, con la metro o con il tram.

Se intendete sfruttare i mezzi pubblici, valutate l’idea di attivare la Istanbulkart presso gli sportelli automatici negli aeroporti o le principali fermate cittadine.

Può essere ricaricata anche dopo il primo utilizzo ed è valida per: autobus, tram, traghetti e metropolitana.

Prima di salire a bordo, posizionatela sotto i tornelli: vedrete che il credito disponibile verrà automaticamente aggiornato.

Agli inguaribili romantici infine, consiglio di salire sul vecchio tram rosso, che percorre interamente Istiklal Kaddesi partendo da Piazza Taksim. Sarà come viaggiare indietro nel tempo!

Spero che questo itinerario sia un valido supporto nell’organizzazione del vostro prossimo viaggio ad Istanbul e mi raccomando, se avete dubbi o domande, scrivetemi nei commenti e risponderò non appena mi sarà possibile.

Buon viaggio!

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Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

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10 risposte

  1. Sto programmando questo viaggio da tempo, e sono ancora indecisa se partire o meno, visto l’aggravarsi della situazione politica delle zone limitrofe. Viaggiaresicuri.it già ha inserito Istambul tra i luoghi in cui è necessario usare prudenza ed evitare posti turistici o affollati, possibile mete di attacchi terroristici. Sono davvero indecisa su da farsi!!

  2. Il 2025 potrebbe essere il fatidico anno in cui visitiamo Istanbul (politica internazionale permettendo), e una guida aggiornata ci è stata molto utile per ripassare l’itinerario e conoscere i pass per monumenti e mezzi di trasporto. Vogliamo vedere questa meraviglia da anni, speriamo che il sogno si avveri!

  3. È incredibile come Istanbul riesca a mescolare il fascino della sua storia millenaria con l’energia vibrante della modernità. La descrizione dell’itinerario mi ha fatto già immaginare di passeggiare tra le colonne della Cisterna Basilica o di ammirare la vista mozzafiato dalla Torre di Galata. Per Pasqua sto pianificando un viaggio e questa guida sarà la mia bussola per non perdermi nulla.

  4. Cara Libera, questo articolo mi ha riportato alla mente reminiscenze dei miei studi di arte bizantina e della travagliata storia antica di Istanbul. Ancora non ho visitato questa città, ma di sicuro trarrò vantaggio dai tuoi consigli quando organizzerò il viaggio per vederla. Il museo dentro l’aeroporto batte alla grande i pezzi antichi esposti a Fiumicino!

  5. Per come sono fatta io che voglio vedere davvero tantissimo e sapendo che a Istanbul è pieno zeppo di gatti facilmente fotografabili non mi basterebbe una settimana per scoprirla! Questo articolo mi fornisce comunque un’ottima base per un eventuale itinerario quindi lo terrò a mente!

  6. Quante cose da vedere! Viene da pensare che per me, che non ci sono mai stata, potrebbe valere la pena di prevedere anche qualche giorno in più a Istanbul. Da un paio di mesi ci sono voli diretti da Torino, e sto solo aspettando la giusta combinazione che prevede “biglietto a costo accettabile e giorni di ferie da riscattare” per conoscere finalmente questa città. Ottimo il consiglio dei pass per l’accesso ai musei per evitare di fare code inutili o di dover cambiare programma all’ultimo!

  7. Una città che trasuda così di storia come fa a non impressionare. L’ho visitata ormai molti anni fa ma la ricordo bene, il mix di fascino antico e moderno la rende davvero unica. Vorrei tornarci chissà anche come è cambiata dopo molti anni

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