Royal Yatch Britannia: il museo galleggiante di Edimburgo

la campana del Royal Yatch Britannia a Edimburgo

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La quinta stagione della serie televisiva The Crown si apre a bordo del Royal Yatch Britannia.

Un breve video in bianco e nero ripercorre i momenti della cerimonia inaugurale della nuova imbarcazione reale, presieduta dalla giovanissima sovrana Elisabetta II, ad appena dodici mesi dalla sua incoronazione.

Per ben quarantaquattro anni, il Royal Yatch Britannia fu per la corona britannica molto più che un semplice mezzo di trasporto, da utilizzare durante le visite ufficiali nei Paesi del Commonwealth.

La stessa Elisabetta del resto, lo definì un vero e proprio palazzo galleggiante.

Si racconta persino che nel 1997, quando il Governo britannico decise di smantellarlo perché il suo mantenimento era diventato un peso per le tasche dei sudditi, la regina si commosse fino alle lacrime.

Oggi la maestosa imbarcazione, ferma al porto di Leith, costituisce uno dei musei più visitati non solo della Scozia ma dell’intero Regno Unito.

Secondo voi, avrei mai potuto lasciarmi sfuggire l’occasione di esplorarlo durante il mio ultimo viaggio ad Edimburgo, ripercorrendo così le orme di una delle donne più iconiche del Novecento?

Non me lo sarei mai perdonato!

Royal Yatch Britannia: breve storia dell’imbarcazione della regina Elisabetta

Britannia era il nome con cui gli antichi Romani chiamavano l’odierna Gran Bretagna.

Venne svelato da Elisabetta soltanto al momento della rottura della bottiglia, durante il varo dell’imbarcazione, avvenuto in Scozia nel 1953, nel cantiere John Brown Clydebank.

Nella sua lunga attività, lo yatch raggiunse ben 600 porti di 135 Paesi diversi, navigando per più di quarant’anni verso tutti e quattro gli angoli del pianeta.

Oltre ad accompagnare la sovrana durante i suoi innumerevoli impegni istituzionali (se ne contano ben 968), il Britannia ospitò diverse coppie reali durante la luna di miele.

La principessa Margaret ed Antony Armstrong-Jones scelsero come destinazione i Caraibi (1960), la principessa Anna e Mark Philipps preferirono l’India (1973), Carlo e Diana (1981) si concessero una crociera nel Mediterraneo, infine Andrea e Sarah Ferguson navigarono alla volta delle Isole Azzorre (1986).

foto della famiglia reale sul Royal Yatch Britannia

Intervenne persino durante una guerra civile (Aden, 1986), diventando una sorta di nave ospedale e facilitando le operazioni di evacuazione di un migliaio di rifugiati appartenenti a una cinquantina di nazionalità diverse.

Nel decennio a seguire tuttavia, il mantenimento dell’imbarcazione richiese uno sforzo economico pari a circa 17 milioni di sterline, che ricaddero soprattutto sulle spalle dei cittadini britannici.

Così nel 1994, il Primo Ministro John Major manifestò apertamente la volontà, da parte del Governo, di dismettere lo yatch reale.

Tre anni dopo, il suo successore Tony Blair, confermò tale decisione, comunicando alla regina che la sua casa galleggiante sarebbe stata sospesa dal servizio.

Prima di calare gli ormeggi definitivamente però, il Britannia accompagnò Carlo in un’ultima traversata alla volta di Hong Kong.

Il primogenito di Elisabetta raggiunse l’ormai ex colonia, per partecipare ad una serie di celebrazioni in onore della corona e riportare in patria il governatore locale, Chris Patten.

Royal Yatch Britannia: dove si trova e come arrivare

Come già anticipato, il Royal Yatch Britannia è ormeggiato in pianta stabile presso il porto di Leith, a Edimburgo.

Per accedere al percorso di visita, dovete raggiungere il centro commerciale Ocean Terminal, situato lungo il tratto finale del modernissimo Ocean Drive.

Questo viale, che costeggia la baia, parzialmente occupato da grandi catene alberghiere, è un cantiere ancora aperto.

Potete arrivarci a piedi dal centro città, con una passeggiata di 20-25 minuti.

Se preferite muovervi con i mezzi pubblici, sappiate che questa zona è servita dagli autobus urbani delle linee: 11, 16 e 35.

Gli orari sono disponibili sul sito internet Lothian Buses, mentre i biglietti si possono acquistare a bordo in contanti (sterline) o con modalità contactless.

Una volta trovato l’ingresso del centro commerciale (ben segnalato da cartelli), potete raggiungere il secondo piano utilizzando la scala mobile.

Da qui, vi ritroverete in pochi minuti dinanzi al Centro Visitatori.

Se avete già acquistato il biglietto on line (opzione che vi consiglio, così da ridurre i tempi di attesa), potete mostrare il QR code direttamente dallo smartphone, al componente dello staff museale, che sopraggiungerà per darvi il benvenuto.

Come si svolge la visita

Percorrerete un lungo corridoio, che espone teche, pannelli, fotografie e cimeli legati alla storia del Britannia, alle funzioni che svolse durante i suoi gloriosi quarantaquattro anni di servizio, nonché al suo legame con la famiglia reale.

Raggiungerete così il punto di accesso allo yatch, presidiato da un altro paio di membri dello staff, che vi consegneranno l’audioguida gratuita (in diverse lingue, tra cui l’italiano).

La visita si svolge in assoluta autonomia e non prevede una durata predefinita.

Il Centro Visitatori è collegato allo yatch tramite una struttura coperta articolata su più livelli, collegati tra loro da una scalinata e dall’ascensore.

Pannelli informativi, collocati in ogni punto dell’imbarcazione, vi consentiranno di sapere sempre da che parte andare.

Ciascun punto d’interesse è segnalato da un numero, che corrisponde al tasto da digitare sull’audioguida.

Al termine del percorso, prima di guadagnare l’uscita e fermarvi qualche minuto presso lo store alla ricerca di un souvenir da portare a casa, potrete persino intrattenervi presso il Royal Deck Tea Room.

Questa elegantissima sala da the si trova sul ponte superiore dell’imbarcazione reale ed è protetta da ampie vetrate, affacciate sulla baia di Edimburgo.

Oltre a sorseggiare una bevanda calda, avrete modo di gustare qualche prelibatezza locale, sia dolce che salata e riposarvi un pò, prima di intraprendere il cammino di rientro verso il centro di Edimburgo.

Il percorso espositivo: cosa vedere assolutamente sul Royal Yatch Britannia

Il tour comincia dal ponte di comando. Qui vi è un’unica sedia, che spettava all’ammiraglio, responsabile della sicurezza della sovrana, durante l’intera navigazione.

La parte più interessante della visita, è sicuramente quella dedicata agli alloggi della famiglia reale.

Ecco quali sono, secondo me, le tappe da non perdere assolutamente.

Verandah Deck: un piccolo ponte dove i reali amavano intrattenersi, per svagarsi durante i lunghi viaggi. Era anche la location prescelta per tutte le foto ufficiali scattate a bordo ed ancora oggi, espone la campana del Britannia.

Sun Lounge: questo soggiorno era uno dei posti preferiti della regina, poiché le consentiva di fare colazione ammirando il panorama ma senza correre il rischio di bagnarsi, durante le giornate di mare mosso.

Le camere da letto della famiglia reale

Camera della regina: Elisabetta decise di utilizzare lo stesso tessuto di lino acquistato per la stanza della regina Vittoria sul panfilo precedente, per arredare la sua camera da letto, che dispone di un letto ad una piazza.

camera da letto della regina Elisabetta suò Royal Yatch Britannia

Stanza del Duca di Edimburgo: semplice e sobria, anche la camera di Filippo presenta un letto ad una sola piazza.

Queste due stanze, pur essendo separate, possedevano una porta comunicante.

Erano assolutamente off limits per tutti gli altri componenti della famiglia reale, che potevano utilizzare soltanto le stanze poste sull’altro lato del corridoio.

Suite della luna di miele: è l’unica camera dotata di un letto matrimoniale, imbarcato su richiesta di Carlo, in occasione del viaggio di nozze con Diana.

Gli ospiti dei reali potevano disporre di ben 16 camere private, alle quali vanno aggiunte due suite, destinate agli invitati più illustri (vi soggiornarono tra gli altri, i coniugi Clinton).

La sala da pranzo ed il salotto

Sala da pranzo: l’ambiente in assoluto più ampio del Britannia. Alcuni tra i principali leader politici mondiali cenarono qui, intrattenendosi con la regina.

È un salone riccamente addobbato con i tanti doni ricevuti da Sua Maestà, durante i numerosi viaggi in giro per il mondo.

Quando la corona era a bordo, i pasti venivano preparati dagli chef di Buckingham Palace, che viaggiavano sullo yatch, con la famiglia reale.

Le posate erano collocate sulla tavola con assoluta precisione (aiutandosi con un righello), i menu venivano stampati in francese ed erano donati agli ospiti, come ricordo della serata.

particolare della tavola apparecchiata sul Royal Yatch Britannia

Gli orologi sono ancora fermi alle 15:05, l’ora esatta nella quale la sovrana scese per l’ultima volta dal Britannia.

Salotto della regina: era propriamente un ufficio, dove Elisabetta si dedicava agli affari di Stato oppure riceveva i segretari privati per definire i dettagli delle visite reali.

Salotto del Duca di Edimburgo: lo studio, utilizzato sia da Filippo che da Carlo, era collegato al salotto della regina tramite una linea telefonica diretta.

Il salone dei ricevimenti

Con una capienza di 250 persone, il salone ospitava i ricevimenti.

Disponeva di un caminetto elettrico e di un pianoforte, saldamente fissato al ponte per evitare che le onde del mare, potessero spostarlo da un lato all’altro della stanza.

Era qui che si trasferivano dopo cena, la sovrana e gli ospiti, per continuare le loro conversazioni.

Pensate: quando lo yatch navigava in acque dell’Impero britannico, il salone veniva addobbato con fiori provenienti direttamente dal castello di Windsor.

Per preservarne la freschezza, erano conservati all’interno di apposite celle frigorifere.

Sala macchine: costruita nel 1953, ha sempre funzionato alla perfezione e non si è mai avvertita la necessità di sostituirne i macchinari, con soluzioni più moderne.

Infine, non posso non citare alcuni degli ambienti più curiosi dello yatch reale, ovvero:

  • l’infermeria,
  • una piccola sala operatoria,
  • la lavanderia (il personale di bordo arrivava a cambiarsi fino a sei volte al giorno),
  • un punto di raccolta della posta (pacchi e lettere giungevano a bordo per via aerea o marittima, tutti i giorni).
punto di raccoglimento della posta sul Royal Yatch Britannia

La giornata della regina a bordo del Royal Yatch Britannia

Come trascorrevano le giornate della regina Elisabetta a bordo del Royal Yatch Britannia?

Il Centro Visitatori ha condiviso l’agenda della sovrana, ricostruendo la giornata tipo (non confermata) di Elisabetta, durante quelle lunghe traversate, lontano da casa.

  • 7.30: la sovrana viene svegliata dalla sua cameriera personale, quindi sorseggia una tazza di the e si prepara a fare il bagno.
  • 8.30: viene servita la colazione al Sun Lounge.
  • 9.15: la regina si ritira nel suo studio per lavorare.
  • 13.00: la famiglia reale si ritrova per consumare insieme un pasto nella sala da pranzo.
  • 14.30: la regina torna al lavoro.
  • 17.00: è l’ora del the, servito al Sun Lounge.
  • 18.00: la regina incontra il suo stilista per decidere cosa indossare durante la cena.
  • 19.30: la famiglia reale si riunisce nuovamente per un aperitivo.
  • 20.00: è ora di cena.
  • 21.30: ci si intrattiene in salotto, dedicandosi allo svago e al divertimento.
  • 23.00: la sovrana va a dormire.

La visita al Royal Yatch Britannia mi ha catapultato per un paio d’ore, nel mondo apparentemente rigido e distaccato, ma allo stesso tempo estremamente affascinante, della monarchia britannica.

Le fotografie di famiglia, inserite all’interno di cornici dal gusto vintage, sono posizionate esattamente al centro dei comodini e la tavola è apparecchiata con il servizio migliore, come se dovesse accogliere ospiti di grande prestigio.

Per rendere lo scenario ancora più verosimile, sarebbe bastato veder scorrazzare sui ponti, gli amatissimi cani corchi della regina.

Eppure c’erano anche quelli. Di peluches, ma c’erano.

Cosa ne pensate di questo museo galleggiante? Vi piacerebbe salire sul Royal Yatch Britannia?

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22 risposte

  1. Che peccato non aver avuto il tempo di visitarlo quando sono stata ad Edimburgo e si che camminando ero arrivata fino al terminal! Ma la prossima volta non me lo farò scappare.

  2. Conosco bene la storia del Britannia e del suo smantellamento; fossi stata la Regina anche io mi sarei commossa fino alle lacrime. Avrei voluto visitare lo yacht quando ero a Edimburgo, ma ahimè non ne ho avuto il tempo!

  3. Ammetto che da quando ho visto la serie The Crown son molto affascinata da tutto ciò che riguarda la famiglia reale britannica! Non mi resta che prenotare un viaggio ad Edimburgo

  4. Da amante di The Crown e della monarchia britannica in generale, il Britannia è una nave-museo che mi piacerebbe tantissimo visitare perché così tanta storia si è consumata su questa nave. Grazie per il viaggio virtuale al suo interno!

  5. Da amante della storia britannica sicuramente vorrei visitarlo, immagino il fascino dei tempi quando era abitualmente usato, bello vedere tutti gli oggetti usati da questa affascinante dinastia, un luogo davvero imperdibile, lo inserirò sicuramente quando visiterò Edimburgo

  6. Non sono riuscita a incastrare la visita al Britannia all’interno del mio viaggio a Edimburgo: il tempo era poco e ho dovuto fare delle scelte ma non averlo visto mi fa davvero mordere le mani. Per fortuna che Edimburgo non è così lontana!

  7. Ho una vera passione per la storia della monarchia inglese (gossip inclusi) e ovviamente the crown mi ha catturata dal primo episodio. Immagino davvero che tu ti sia sentita catapultata in un mondo a parte fatto, se vogliamo, anche di anacronismo ma tanto tanto affascinante. Cosa darei per fare colazione nella Sun Lounge!

  8. Mi piacerebbe tantissimo visitare il Royal Yatch Britannia perché ho divorato The Crown e per qualche motivo le puntate che avevano questa “reggia galleggiante” come ambientazione sono quelle che ricordo meglio. Non sapevo che fosse un museo e la prossima volta a Edimburgo non voglio perdermi la possibilità di vedere con i miei occhi questi spazi.

  9. Ho visto anch’io la serie The Crown che è tra le mie preferite su Netflix…e mi ricordo perfettamente l’episodio legato al Britannia!Pur essendo stata a Edimburgo anni fa non sapevo che si trovasse ormeggiato qui…una visita senza dubbio molto interessante. Prendo nota per la prossima volta a Edimburgo 🙂

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