Cosa vedere a Chioggia a piedi in una giornata

Chioggia a piedi in un giorno cosa vedere

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Se state programmando una gita di un giorno alla volta di Chioggia, vi tornerà utile sapere cosa vedere, nella bella cittadina lagunare veneta.

Molti sono abituati ad etichettarla come piccola Venezia, nonostante le origini di Chioggia siano ben più antiche di quelle del capoluogo di Regione.

Dai chioggiotti infatti, si sentono spesso pronunciare queste parole:

Non è Chioggia ad essere una piccola Venezia, ma Venezia ad essere una grande Chioggia!

Questa rivendicazione, che potrebbe sembrare il frutto di semplice campanilismo, in realtà si basa su fondamenta sia mitiche che storiche.

Cosa vedere a Chioggia: le origini della città tra storia e leggenda

Seconda la leggenda infatti, Clodio, di ritorno da Troia, avrebbe fondato la città di Clodia sulle coste della penisola italica (sono state rinvenute persino delle somiglianze tra lo stemma del leone di Chioggia e quello troiano).

Da fonti storiche invece, sappiamo dell’esistenza di un’antica Fossa Clodia già nel I secolo d.C.

Durante le invasioni barbariche moltissimi, tra gli abitanti dell’entroterra veneto, si rifugiarono a Chioggia.

La città, inizialmente era suddivisa in Clodia Minor (l’attuale Sottomarina) e Clodia Maior (Chioggia), due lembi di terra tra loro separati.

Pensate: vennero unificate solo grazie alla realizzazione di un’isoletta artificiale, nel secondo dopoguerra, chiamata simbolicamente: Isola dell’Unione.

Una curiosità: qui, nei pressi del Ponte Translagunare, sono state collocate due statue, il Monumento all’Ortolano e il Monumento al Pescatore.

Il Comune di Chioggia infatti, ha voluto omaggiare le due principali attività produttive della zona, proprio nel punto in cui le due anime della città, Chioggia e Sottomarina, si incontrano.

Chioggia in un giorno: i principali luoghi di interesse

Se provate ad ammirare dall’alto il centro storico di Chioggia, vi accorgerete che assume le sembianze di un’enorme lisca di pesce, costituita da ben 74 calli, suddivise equamente su ambo i lati del centralissimo Corso del Popolo.

Ed è proprio da qui, che il mio tour in compagnia di Giada Rubinato, appassionata e competente guida turistica veneta, ha avuto inizio.

Siete pronti a ripercorrerlo insieme?

Partiamo!

Campanile di Sant’Andrea

Dall’alto dei suoi 30 metri di altezza, il Campanile di Sant’Andrea detiene un importantissimo primato.

Il suo orologio, risalente al 1386, è considerato il più antico del mondo e precede la realizzazione dell’orologio della Cattedrale di Salisbury (Regno Unito) soltanto di pochi mesi.

Originariamente era stato posto su una torre del Palazzo Pretorio, che però fu gravemente danneggiata da un incendio.

Così, dal 1839, anno in cui è stato collocato sulla torre di Sant’Andrea, non è più stato spostato.

Museo dell’Orologio

All’interno di questa torre campanaria, che in passato fungeva da faro e punto di avvistamento, il 16 settembre 2006 è stato inaugurato un museo verticale.

Il visitatore, grazie ai volontari del Comitato Sant’Andrea, può conoscere aneddoti legati alla storia della città e di uno dei suoi monumenti simbolo, prima di cimentarsi in un tour che dal piano terra, lo porterà fino in cima.

Il Museo è ricco di cimeli, mappe, cartografie della città ed ex voto. Il pezzo forte della collezione è l’antichissimo orologio, esposto al quinto piano.

l'orologio più antico del mondo è tra le prime cose da vedere a Chioggia

Mi raccomando però, non fermatevi qui, ma raggiungete la sommità della torre. Se c’è una cosa da vedere a Chioggia, è proprio il panorama a 360° sulla città e la laguna.

Fidatevi: da quassù, lo spettacolo è assicurato!

Chiesa di San Domenico

La Chiesa di San Domenico, raggiungibile superando a piedi il ponte omonimo, dall’esterno appare semplice ed essenziale, mentre all’interno custodisce opere d’arte di notevole pregio.

Per questo motivo, è indubbiamente da inserire nell’elenco di cosa vedere a Chioggia in un giorno.

Il Crocefisso, lungo 4,70 metri e collocato attorno al 1300, presenta una particolarità: chi lo osserva da sinistra, vedrà il volto di Cristo dolorante mentre, chi lo contempla da destra, potrà scorgerne un’espressione più serena.

Una menzione speciale inoltre, spetta allo splendido dipinto di San Paolo, realizzato da Vittore Carpaccio.

La figura del Santo, circondata da un paesaggio naturale, ha lo sguardo rivolto verso un crocefisso. In posizione statuaria, stringe con la mano destra una spada e con la sinistra, il libro aperto delle sue epistole.

San Paolo di Vittore Carpaccio è nella lista di cosa vedere a Chioggia

A chiudere questa breve visita della Chiesa di San Domenico, non possono che essere le tolele. Venivano commissionate ai pittori locali, che vi ritraevano scene di vita quotidiana o episodi legati alla navigazione.

Costituivano dei veri e propri ex voto ed erano realizzate come forma di ringraziamento a seguito del salvataggio di un equipaggio durante una tempesta, o altre situazioni di forte pericolo.

Canal Vena

Canal Vena è sicuramente il più suggestivo tra i tre canali (gli altri due sono: Canal Lombardo e Canal San Domenico) che connotano la cittadina di Chioggia.

È sormontato da ben 9 ponti, detti: ponte di Vigo, Caneva, Sant’Andrea, della Pescheria, dei Filippini, San Giacomo, Scarpa, Zitelle e ponte della Cuccagna.

Qui potrete trovare alcuni tra gli scorci più instagrammabili della città. Le facciate dei palazzi, dai colori pastello e i caminetti alla veneziana, sapranno come affascinarvi!

uno degli scorci più instagrammabili di Chiggia

Approfittate della presenza di un lungo porticato coperto e scattate le vostre foto ricordo, sono certa che piaceranno moltissimo anche ai vostri amici.

Ponte di Vigo

Prima di lasciare Chioggia, non perdete l’occasione di attraversare il Ponte di Vigo, una vera e propria terrazza elegante su Canal Vena.

Ponte di Vigo è una vera e propria terrazza sulla laguna

È stato costruito nel 1865 per sostituire la precedente struttura in legno, distrutta dopo gli scontri della Guerra di Chioggia.

Mercato ittico al minuto di Chioggia

Sotto un ampio tendone rosso, tra Piazza del Popolo ed il Canal Vena, i pescivendoli locali (detti mògnoli, circa una trentina) mettono in vendita il pescato del giorno, proveniente dal Mercato all’ingrosso di Chioggia.

Prima di entrare e dedicarvi agli acquisti, soffermatevi sul monumento posto all’ingresso.

Si tratta del Portale a Prisca, realizzato da Amleto Sartori nel 1940 e collocato qui, sette anni dopo.

Furono i genitori della ragazzina, a seguito della sua scomparsa, a commissionare l’opera, che raffigura, in maniera allegorica, alcune vicende della vita della giovane.

particolare del Portale a Prisca a Chioggia

Gato de Ciosa: il leone di Chioggia

Il protagonista incontrastato di Piazzetta Vigo, è un leone collocato in cima ad una colonna.

Ad un occhio attento però, non sfuggirà che il celebre simbolo di San Marco, sembra qui essere stato scolpito più come un docile felino, che come il re della foresta.

È stato soprannominato: gato de Ciosa (ovvero, gatto di Chioggia), poiché risulta davvero molto piccolo rispetto alla colonna su cui si erge.

In merito alle motivazioni di questa particolarità, circolano le versioni più svariate.

C’è chi dice che la colpa sia di uno scultore incapace a definire le giuste proporzioni e chi invece ritiene che il leone abbia di proposito le sembianze di un gatto, per prendersi gioco dell’autorità di Venezia.

Io non ho avuto il coraggio di chiedere spiegazioni agli abitanti di Chioggia, che pare siano abbastanza suscettibili sull’argomento.

Tuttavia penso che questo mistero sia sufficiente a mettere il leone di Chioggia in cima alla lista delle cose da vedere in città, siete d’accordo?

Calli

Non si può dire di aver visitato Chioggia se non ci si è persi, almeno una volta, tra le sue 74 calli.

Per questo motivo, mentre passeggiate lungo Corso del Popolo, non abbiate paura di infilarvi in alcuni di questi vicoli stretti e, apparentemente senza uscita.

Sarà per voi l’occasione di scovare qualche angolino, torre o cortile da immortalare!

Casa di Carlo Goldoni

Palazzo Poli, affacciato su Corso del Popolo, fu prima la casa della pittrice ritrattista Rosalba Carriera e poi, la dimora di Carlo Goldoni, negli anni compresi tra il 1725 e il 1729.

È stata riconosciuta come casa storica e oggi ospita un’elegante struttura alberghiera con tre camere.

A ricordare gli illustri inquilini del passato, resta una targa, posta sulla facciata principale dell’edificio.

Una curiosità: tra i testi più celebri del commediografo veneto, spiccano Le baruffe chiozzotte, un’opera incentrata sulle vicende umane, che hanno come protagonisti i pescatori e le donne di Chioggia.

Refugium Peccatorum

Lungo il Canale Peretolo, a pochi metri da Piazza Garibaldi e dalla Cattedrale di Maria Assunta, si erge il Refugium Peccatorum, una maestosa opera scultorea.

Raffigura una Madonna con Bambino ed è stata realizzata nel 1730 da Alvise Tagliapietra.

Il luogo in cui si trova la statua è detto Sagraèto, ovvero piccolo sagrato, ed è una vera e propria esplosione di profumi e di colori, grazie alla presenza di numerosi mazzi di fiori, lasciati qui in segno di devozione.

In passato, la Madonna era posta nelle vicinanze del Palazzo Comunale, dove era meta di pellegrinaggio dei condannati a morte, in cerca di un’ultima redenzione.

a statua detta del refugium peccatorum a Chioggia

Fare un giro sul bragozzo

Il momento clou del mio itinerario alla scoperta di Chioggia insieme a Giada, è stato il tour con il Bragozzo Ulisse.

Il bragozzo è la tipica imbarcazione tradizionale chioggiotta, adatta per navigare sia in laguna che in mare aperto. Anticamente, era molto diffusa l’usanza di abbellire queste barche a vela con dipinti, che spesso raffiguravano i diversi stemmi familiari.

Oltre ad una valenza estetica, questo espediente consentiva anche il riconoscimento di ciascuna imbarcazione, man mano che si avvicinava al porto.

Oggi, con l’avvento delle barche a motore, il bragozzo è prettamente destinato al trasporto dei turisti che, in questo modo, hanno la possibilità di ammirare la città di Chioggia anche dalla laguna, oltre che da terra.

Tra i punti forti del tour sul Bragozzo Ulisse vi sono l’accoglienza e la disponibilità dell’equipaggio a bordo. L’intero viaggio in laguna infatti, è accompagnato da canti popolari legati al mondo della pesca e aneddoti sulla storia di Chioggia e dei suoi monumenti principali.

Siamo partiti da Piazzetta Vigo, abbiamo ammirato il complesso della Chiesa di San Domenico e poi ci siamo diretti verso Sottomarina, superando il piccolo isolotto del Buon Castello e raggiungendo Forte San Felice, prima di tornare indietro.

il mio giro sul Bragozzo Ulisse a Chioggia

Il tempo di navigazione in totale, ha raggiunto i 45 minuti.

Sottomarina e la Guerra di Chioggia

Questi luoghi sono stati teatro, tra il 1378 e il 1381, della Guerra di Chioggia, uno dei momenti cruciali nello scontro tra Genova e Venezia.

Clodia Minor, l’attuale Sottomarina, fu completamente distrutta durante il conflitto che si concluse, dopo una prima vittoria dei genovesi, con la supremazia finale dei veneziani.

Oggi l’isola, celebre per la sua spiaggia, che si estende per svariati chilometri, presenta vicoli stretti dalle case con le facciate dipinte.

Se avete tempo, potete valutare l’idea di inserire Sottomarina nella lista delle cose da vedere a Chioggia nell’arco di una giornata.

Dove mangiare a Chioggia

Per il pranzo, vi consiglio una sosta presso Ostaria La Forcola, un ristorante di pesce a pochi metri dal Ponte Translagunare, lungo Fondamenta San Domenico.

All’interno, il locale è arredato in maniera ricercata ma allo stesso tempo familiare.

Il servizio è rapido e cordiale, inoltre le porzioni sono veramente abbondanti. Ho ordinato un piatto di spaghetti alle vongole e ne sono stata entusiasta al punto tale da concedermi persino la scarpetta, a fine pasto.

piatti di pesce a Ostaria La Forcola a Chioggia

È qui che ho scoperto i bussolà, una sorta di pane biscotto, dalla forma arrotolata, che può essere utilizzato per accompagnare sia i pasti salati che quelli dolci.

Il termine bussolà viene fatto derivare da imbossolare, che vuol dire arrotolare, avvolgere.

Indica la modalità con cui questo pan biscotto veniva posto sulle barche, per essere prima essiccato e poi mangiato.

Ancora oggi, il suo consumo risulta molto diffuso a Chioggia, come testimoniano le vetrine dei panifici del centro, che sfoggiano decine di sacchetti ricolmi di bussolà appena sfornati.

Dove gustare un ottimo aperitivo a Chioggia

Il bacaro o bacareto è la tipica osteria popolare veneta, dove concedersi un aperitivo o socializzare con la gente del posto.

Io e Giada abbiamo concluso il nostro tour alla scoperta di cosa vedere a Chioggia in un giorno, presso il Bacareto da Morgan.

Questo localino con vista sul Canal Vena è molto accogliente, con un’atmosfera decisamente vivace e giovanile, grazie al forte senso di ospitalità del proprietario.

Oltre a diversi coperti collocati all’esterno, il Bacareto da Morgan ha una splendida sala interna, affacciata sulla strada pedonale.

È proprio qui che ci siamo accomodate, per gustare il nostro bicchiere di vino, accompagnato da polpette di mare e paté di baccalà.

Non avremmo potuto concludere la nostra giornata a Chioggia meglio di così!

Come arrivare a Chioggia e dove parcheggiare

Il modo più comodo e veloce per raggiungere Chioggia è in automobile. Da Milano bisogna prendere l’autostrada A4 fino a Padova Interporto, per poi seguire le indicazioni alla volta di Chioggia.

Da Bologna invece, si deve seguire l’autostrada A13, uscire a Monselice e proseguire in direzione Chioggia.

Io ho parcheggiato presso l’Isola dell’Unione, il punto perfetto da cui cominciare la visita del centro di Chioggia, che da qui dista solo pochissimi minuti a piedi.

Se, in alternativa, preferite spostarvi con i mezzi pubblici, sappiate che la città è raggiungibile in treno da Rovigo, nell’arco di poco più di un’oretta.

scopri cosa vedere a Chioggia insieme a Giada

Ringrazio Giada per avermi fatto scoprire cosa vedere nella splendida città di Chioggia. Le sue competenze, unite al legame con il territorio veneto e alla passione con cui prepara i suoi tour, mi hanno permesso di fare un viaggio indietro nel tempo, rivivendo, attraverso le sue parole, usi e costumi dell’antica vita lagunare.

Se volete conoscere l’attività di Giada e scoprire le sue proposte alla scoperta delle bellezze del Veneto e dell’Emilia Romagna, potete consultare i miei articoli:

  • Cosa vedere a Comacchio, un tour di una giornata alla scoperta della cittadina in provincia di Ferrara, nota per il suo centro storico da cartolina, un continuo alternarsi di ponti e di canali;
  • Passeggiare nel Giardino Botanico di Porto Caleri, un percorso in uno degli ambienti naturalistici più suggestivi della laguna veneta, che si estende per ben 44 ettari e conta 12 ecosistemi e più di 200 specie vegetali diverse.

Siete pronti a prenotare la vostra visita con Giada? Ecco come contattarla:

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18 risposte

  1. Oddio, anch’io dico sempre che è la piccola Venezia, starò assolutamente attenta a non dirlo quando c’andrò. Ottima anche l’opzione del treno perchè la strada Romea per arrivarci è davvero terrificante!

  2. Sono stata a Chioggia due anni fa e mi è piaciuta molto; è una cittadina piccola e accogliente con un gran fascino. Ho riso tanto per la storia del “gato de Ciosa”, anche se gli abitanti della città non ne vanno orgogliosi!

  3. MI sarebbe piaciuto visitare anche Chioggia quando qualche mese fa siamo stati a Venezia, ma avevamo pochi giorni e non siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo… Così ora ho la scusa di tornarci presto!

  4. Non avevo mai mai mai considerazione Chioggia come una cittadina da visitare, che sciocca! È veramente molto bella. Tra l’altro mi piacerebbe organizzare una vacanza in house boat proprio nella laguna perché ci sono posti stupendi da visitare

  5. Finché qualcuno non te ne parla esistono luoghi in Italia che continuerai ad ignorare, come nel caso di Chioggia. Il fatto che venga paragonata a Venezia (o viceversa) suscita curiosità e questo è un pretesto per inserirla in un possibile itinerario. Io prendo nota, non si sa mai.

  6. Non ho mai preso in considerazione Chioggia prima di ora, è sempre stata una di quelle città di cui sentivo il nome ma mai ho avuto l’interesse di scoprirne di più. Errore madornale il mio, lo so, ma sicuramente grazie al tuo tour guidato, la metterò in lista, segnandomi primo fra tutti il museo dell’orologio!

    1. Sono contenta di averti dato qualche spunto utile e ti consiglio di contattare Giada. Un guida del posto può fare la differenza 😉

  7. Leggo sempre volentieri articoli su destinazioni che non mi hanno colpito, tanto per capire il punto di vista di chi invece l’ha apprezzata. A me Chioggia non è piaciuta particolarmente… Forse avevo aspettative diverse.

  8. Veramente un bell’articolo!! Chioggia la potremmo proprio definire la piccola Venezia. Caratteristica in ogni suo aspetto, ti ringrazio per questo tuo intervento che può essere d’aiuto a chiunque abbia interesse nel visitare questa località.

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