Bruxelles: cosa vedere gratis in un giorno

tappeto fiorito a Grand Place

Indice dei Contenuti

Il centro di Bruxelles è un piccolo tesoro e non aspetta altro che essere scoperto a piedi: ma cosa vedere nell’arco di un solo giorno tra le vie della capitale del Belgio?

Quello che ho delineato è un itinerario che include i principali monumenti della città, piazze ed edifici storici, tutti visitabili gratuitamente, con una piacevole passeggiata.

Bruxelles: cosa vedere in un giorno

Il centro storico di Bruxelles assume la curiosa forma di un pentagono, delimitato da ampi viali a scorrimento veloce. È qui che si trova il cuore pulsante della città, dove si concentrano la maggior parte delle attrazioni turistiche.

Cominciamo!

Cosa vedere gratis in un giorno a Bruxelles: Cattedrale di San Michele e Santa Gudula

La splendida Concattedrale gotica di San Michele e Santa Gudula, è la principale chiesa cattolica di Bruxelles. Se ne iniziò la costruzione a partire dal 1226 mentre durante l’ultimo restauro (risalente agli anni compresi tra il 1982 e il 1999), si scoprirono i resti di una chiesa romanica, sotto l’attuale collocazione del coro.

Pensate che ci vollero ben 300 anni per completarne la realizzazione!

La facciata è caratterizzata da due torri laterali, alte ben 64 metri, che contribuiscono a rendere l’edificio veramente imponente ma allo stesso tempo anche slanciato verso l’alto.

Cattedrale di San Michele e Santa Gudula a Bruxelles

Visitandone gli interni, sono stata immediatamente colpita dallo splendido Pulpito di Adamo ed Eva, che occupa la parte centrale della navata di destra.

Risalente al 1699, raffigura nella parte alta la Vergine con il Bambino ed in basso Adamo ed Eva, che vengono scacciati dall’Eden.

Un altro elemento di assoluta magnificenza che contraddistingue questa chiesa sono le vetrate, realizzate tra il 1525 ed il 1663: conferiscono ancora più sacralità ai già sontuosi interni dell’edificio.

Imperdibile infine, è la Cappella del Santissimo Sacramento, che custodisce il Tesoro della Cattedrale ed è visitabile a pagamento, soltanto in determinati orari.

Oltre a essere la più ampia dell’edificio (misura ben 28 metri di lunghezza e 13 metri di larghezza), ospita diversi oggetti liturgici, reliquiari e sculture.

Gallerie Reali Saint – Hubert

Pensate che le Gallerie Reali Saint – Hubert, costituiscono il primo esempio di galleria commerciale realizzata in Europa.

I lavori cominciarono nel 1845 e terminarono solo un anno e mezzo dopo, culminando così in tre gallerie in stile rinascimentale italiano, sormontate da una cupola in vetro e chiamate simbolicamente:

  • Galleria del Re
  • Galleria della Regina
  • Galleria della Principessa

In origine, l’ingresso alle Gallerie Reali Saint – Hubert non era gratuito, così da consentirne la visita ai soli ceti più facoltosi.

Oggi invece, non solo le gallerie sono accessibili a tutti ma, essendo caratterizzate dalla presenza di decine e decine di negozi, bar, ristoranti e di alcune tra le cioccolaterie migliori di Bruxelles, sono uno dei luoghi prediletti dei turisti, in cerca di qualche souvenir da portare a casa.

D’altronde, vi basterà sostare anche solo pochi secondi davanti alle vetrine di alcune di queste pasticcerie, per decidere di entrare.

Assolutamente imperdibile ad esempio, è il punto vendita di Pierre Marcolini, pluripremiato maestro della cioccolateria belga oppure Mary Chocolaterie, fornitrice ufficiale della Famiglia Reale.

Gallerie Reali Saint – Hubert: la cioccolateria Neuhaus e l’invenzione della pralina

Molto curiosa infine, è la storia della cioccolateria Neuhaus. Pensate che il suo cognome originario era Casanova, poiché di origini italiane. La famiglia decise di cambiarlo in Neuhaus, quando emigrò in Svizzera.

Nel 1857, dopo essere arrivato a Bruxelles, Jean Neuhaus aprì una farmacia, presso le Gallerie Reali Saint – Hubert.

Cominciò a ricoprire di cioccolato i farmaci, alleggerendo così gli animi di chi avrebbe dovuto ingerirli.

Suo nipote, ispirandosi allo stratagemma del vecchio Neuhaus, realizzò nel 1912 la prima pralina di cioccolato, con un cuore morbido all’interno.

Tre anni dopo, la moglie di Jean jr., inventò la ballotin, un’elegantissima confezione regalo per praline e cioccolatini, che ebbe un enorme successo.

Sapete che la cucina belga è ritenuta una delle migliori al mondo? Se siete curiosi di conoscere alcuni tra i piatti che vale la pena di provare durante il vostro soggiorno in città, consultate il mio articolo: 4 piatti da provare a Bruxelles

Cosa vedere assolutamente a Bruxelles: Manneken Pis

Pur essendo alto solo 50 centimetri, il Manneken Pis (letteralmente: bambino che fa la pipì) è l’attrazione in assoluto più fotografata di Bruxelles ed è forse la prima cosa che vorrete vedere, al vostro arrivo in città.

Sulle origini di questa scultura, circola una leggenda alquanto singolare. Pare che, durante un conflitto, un bambino pensò bene di urinare sulla miccia di una bomba nemica, così da spegnerla all’istante e salvare l’intera città.

L’attuale statua, risalente al 1619, è una copia dell’originale, realizzata in pietra nel 1388 e oggi conservata presso il Museo della Città di Bruxelles.

Tuttavia, dal momento che il piccolo Manneken Pis subì diversi furti, non possiamo affermare con certezza che quello che ammiriamo oggi, sia realmente la copia dell’originale oppure l’ennesima copia della copia.

Il guardaroba del Manneken Pis

Quello che è certo, è che questa statua possiede un guardaroba che conta più di un migliaio di abitini.

Dovete sapere infatti che è dal 1698, che il Manneken Pis viene letteralmente vestito, secondo un vero e proprio calendario, che tiene conto di eventi, celebrazioni o omaggi a personaggi illustri.

uno dei tanti travestimenti del Manneken Pis

È stata addirittura fondata un’associazione, chiamata simbolicamente Gli Amici del Manneken Pis, che si occupa di selezionare i vestitini da far indossare alla statua e organizza delle vere e proprie cerimonie, durante le procedure di cambio d’abito.

Il Museo dedicato al guardaroba del Manneken Pis

E non è finita qui, perché è stato inaugurato: il Garderobe Manneken Pis, ovvero un museo che espone circa 140 degli outfit che ricoprono occasionalmente questo monumento.

Si trova a pochi passi dall’installazione ed è visitabile, acquistando un biglietto, che include anche l’ingresso al Museo della Città di Bruxelles, dove è possibile vedere il Manneken Pis originale.

Jeanneke Pis

Se la storia del Manneken Pis è antichissima e ricca di aneddoti e curiosità, quella della Jeanneke Pis (la bambina che fa la pipì) è invece decisamente più recente e legata a finalità puramente turistiche.

Questa statua è stata infatti realizzata nel 1985 nei pressi del Delirium Café, in fondo ad un vicolo cieco, molto presumibilmente per attirare curiosi.

Jeanneke Pis è la bambina che fa pipì a Bruxelles

Zinneke Pis

Dal 1998 infine, tra le strade di Bruxelles è apparsa anche la statua del Zinneke Pis (ovvero, il cagnolino che fa la pipì). È stata collocata presso uno dei pali posti all’incrocio tra Rue de Chartreux e Rue de Vieux Marché aux Grains, così da sembrare quasi una figura viva ed in movimento. Non pare anche a voi?

Zinneke Pis è il cane che fa pipì a Bruxelles

Grand Place

Grand Place è in qualche modo il simbolo della vivacità di Bruxelles. Ad ogni ora del giorno brulica di passanti, sia locali che stranieri, intenti ad ammirarne la bellezza oppure a sorseggiare un’ottima birra, durante una pausa dal lavoro.

Dal 1998, la piazza è inoltre Patrimonio UNESCO.

In origine quest’area era occupata interamente da una palude, finché successivamente divenne la piazza del mercato di Bruxelles.

Di forma rettangolare e raggiungibile da ben 6 vie laterali, Grand Place oggi è la sede dei principali palazzi di Bruxelles ed il colpo d’occhio credetemi, è davvero notevole.

Gli edifici principali di Grand Place

L’edificio più imponente è l’Hotel de Ville, che oggi ospita il Municipio. La sua torre, alta 96 metri, è sormontata da una statua che raffigura San Michele.

Grand Place è la piazza principale di Bruxelles

Questa è l’unica costruzione ad essere rimasta in piedi dopo i bombardamenti del 1695, ad opera di Luigi XIV.

Tuttavia, ciascuno degli edifici abbattuti, è stato oggetto di un rapido processo di ricostruzione, terminato nell’arco di qualche anno.

Tra questi, vi è la Maison du Roi, che oggi ospita il già citato Museo della Città di Bruxelles, dove si trovano gli abiti del Manneken Pis.

Guardandovi attorno inoltre, non potrete non notare i Palazzi delle antiche corporazioni, riconoscibili da alcuni elementi decorativi posti sulle facciate. Tra gli altri, vale la pena menzionare:

  • Le Pigeon (la Casa del Piccione), sede della corporazione degli artisti, dove trovò ospitalità Victor Hugo;
  • Le Cygne (ovvero la Casa del Cigno), sede della corporazione dei macellai, dove visse anche Karl Marx nel suo soggiorno a Bruxelles.

Il monumento di Everard t’Searclaes

All’angolo tra la Casa del Cigno e Rue Charles Buls, si trova il monumento dedicato a Everard t’Searclaes, leggendario eroe nativo di Bruxelles, che riuscì a liberare la città dal dominio fiammingo nel 1356.

Successivamente, Everard fu catturato dai nemici e mutilato, motivo per il quale è stato rappresentato dallo scultore Jullien Dillens, senza lingua e con un solo piede.

A questo monumento sono collegate una serie di curiose superstizioni.

Si racconta infatti che, se si strofina il braccio di Everard da sinistra verso destra, ci si assicura il ritorno a Bruxelles con la persona amata mentre se lo si strofina da destra verso sinistra, si farà ritorno in città in compagnia di qualcun altro.

la statua dell'eroe medievale di Bruxelles

Questa diceria è nata durante l’occupazione tedesca, quando i cittadini di Bruxelles cominciarono a toccare il braccio della statua dell’eroe, cercando di invocarne quasi l’aiuto.

Una curiosità: alla base del monumento di Everard è raffigurata una rana, che pare porti soldi a chi la sfiori (motivo per il quale è decisamente liscia e levigata).

Il Tappeto Fiorito di Grand Place

Durante il mio primo viaggio a Bruxelles, ho avuto modo di vedere dal vivo lo splendido tappeto fiorito, che viene realizzato al centro di Grand Place nel mese di Agosto.

È costituito da centinaia di migliaia di begonie provenienti dalla vicina Gent e può essere ammirato gratuitamente per quattro giorni, da tutti i visitatori presenti in città.

La prima edizione risale al 1971 ma è dal 1986 che questo evento si svolge a cadenza biennale.

Dopo il tramonto, grazie a spettacoli di luci, suoni e colori che coinvolgono tutti gli edifici affacciati sulla piazza, sembra quasi che il tappeto gigante prenda vita. È uno spettacolo imperdibile!

Cosa vedere gratis nelle vicinanze del centro di Bruxelles

A soli 10 minuti a piedi da Grand Place si trova uno dei luoghi più sorprendenti che io abbia scoperto a Bruxelles.

Chiesa di Notre Dame du Sablon

Si tratta della Chiesa di Notre Dame du Sablon, la cui costruzione risale al 1304. A partire dal 1346, questo divenne un luogo di pellegrinaggio poiché vi fu collocata una statua della Madonna, a cui furono attribuite capacità taumaturgiche.

Nel 1565 l’effigie è stata distrutta ma la chiesa, di stile gotico, conserva un notevole fascino grazie alle splendide vetrate che ne illuminano gli interni.

Chiesa di Notre Dame du Sablon a Bruxelles

Parlamento Europeo di Bruxelles

Il Quartiere Europeo si trova nella parte nord – orientale della città ed è raggiungibile dal centro storico in pochi minuti con la metropolitana (linee 1 e 5).

Oltre a essere estremamente dinamico, è la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles, che è accessibile a tutti i cittadini dell’Unione Europea, ai quali è consentito persino di assistere gratuitamente alle sedute.

Se volete vivere questa esperienza, consultate l’articolo dedicato alla mia:

Sono certa che saprà rendere il vostro soggiorno a Bruxelles ancora più piacevole!

Dove alloggiare a Bruxelles

Se i prezzi degli alberghi del centro città vi sembrano proibitivi, estendete la vostra ricerca alle zone limitrofe e perché no, proprio al quartiere Europeo.

I suoi punti di forza infatti, sono notevoli.

È servito da ben due linee di metropolitana (1 di colore viola e 5 di colore giallo), che garantiscono un collegamento diretto e veloce, sia con i principali punti d’interesse che con la stazione ferroviaria Centrale di Bruxelles.

Si tratta di un quartiere molto vivace e ricco di bar, ristoranti e localini che, trovandosi al di fuori delle aree più turistiche della città, conservano sicuramente una maggior autenticità.

Inoltre, se avete voglia di sperimentare una cucina che non sia quella belga, questo è sicuramente il posto giusto per voi.

D’altronde, che male c’è se anche solo per una volta, ad un cena a base di moules frites si preferiscono un pub irlandese o una taverna greca?

Come arrivare a Bruxelles in aereo

La città di Bruxelles è servita da due aeroporti:

  • aeroporto Internazionale di Bruxelles Zaventem
  • aeroporto di Bruxelles Charleroi

Il primo è situato a 15 chilometri dal centro di Bruxelles e grazie a frequenti treni diretti, consente di raggiungere facilmente tutte e tre le principali stazioni ferroviarie cittadine.

Il secondo invece, si trova a circa 60 chilometri dalla capitale belga, ed è quello che vi sarà sicuramente più noto dal momento che è qui che atterrano i voli operati dalla compagnia aerea low cost più famosa del mondo.

A differenza di Zaventem però, la stazione ferroviaria più vicina all’aeroporto di Charleroi (chiamata Charleroi Sud) è a ben 12 chilometri da qui.

Per questo motivo, il bus navetta messo a disposizione da Flibco è indubbiamente il mezzo più comodo e veloce per raggiungere la capitale.

La fermata più vicina si trova a pochi metri dall’uscita aeroportuale ed il biglietto può essere acquistato direttamente sul posto, oltre che sul sito internet della società di trasporti.

Dall’aeroporto di Charleroi a Bruxelles: la mia disavventura

Tuttavia, non posso non raccontarvi la disavventura di cui sono stata protagonista al mio arrivo in terra belga.

Pensate che ho impiegato 3 ore per raggiungere l’hotel dall’aeroporto, dopo aver cambiato ben 3 mezzi di trasporto: autobus, treno e metropolitana.

Curiosi, vero?

Andiamo con ordine. Uscendo dall’aeroporto, mi sono accorta che si era creata una piccola coda davanti alla biglietteria di Flibco, dove mi è stato spiegato che, a causa di un incidente in tangenziale, il bus che avrebbe dovuto accompagnare i passeggeri appena atterrati in centro città, sarebbe arrivato con ritardi spaventosi e al momento, non quantificabili.

Mi è stato quindi suggerito di attendere l’autobus che da lì, mi avrebbe portato alla stazione di Charleroi Sud, da cui poi avrei dovuto prendere un treno alla volta di Bruxelles.

Dopo aver atteso per una ventina di minuti e averne trascorsi altrettanti sull’autobus, sono finalmente giunta alla stazione.

Qui ho scoperto però che il prossimo treno per Bruxelles sarebbe partito dopo quasi un’ora e che avrebbe impiegato altri 60 minuti per raggiungere la Stazione Centrale di Bruxelles.

Quando ormai anche l’ora di cena era passata da un pezzo e l’avevo trascorsa a bordo di quell’Intercity, sono scesa dal treno e mi sono diretta alla metropolitana, per lo sprint (si fa per dire) finale, che mi avrebbe portato fino all’hotel.

In conclusione: sono atterrata alle 19:45 e alle 23:00 ho finalmente posato le valigie nella camera a me riservata.

Da Bruxelles all’aeroporto di Charleroi

Fortunatamente il viaggio da Bruxelles all’aeroporto di Charleroi, il giorno del mio rientro in Italia, è stato molto meno travagliato.

Esiste una sola fermata dalla quale partono i bus Flibco alla volta del terminal aeroportuale, e si trova nei pressi di Bruxelles Midi.

Nello specifico, una volta che avete raggiunto la stazione con il treno o la metropolitana, dovete guadagnare l’uscita e dirigervi verso Rue de France. Qui noterete sicuramente diverse persone in fila ed alcuni autobus di colore verde, pronti a caricare bagagli e passeggeri.

bus Flibco da Bruxelles a Charleroi

Il biglietto può essere acquistato anticipatamente sul sito internet di Flibco oppure direttamente prima di salire sul bus ed il tragitto, che non prevede fermate intermedie, dura circa un’ora.

Il mio consiglio tuttavia, anche alla luce della mia esperienza all’andata, è di partire per tempo, poiché potrebbero esserci imprevisti lungo la strada (come lunghe code di traffico o eventuali incidenti).

Potreste anche valutare l’idea di fermarvi nei pressi del piazzale pedonale della stazione Bruxelles Midi, per il pranzo.

Qui infatti, vi sono numerosi bar e ristoranti, collocati l’uno accanto all’altro, così da offrire un’ampia varietà di scelta.

Come raggiungere Bruxelles in treno

Son ben tre le stazioni ferroviarie di Bruxelles:

  • Bruxelles Nord
  • Bruxelles Centrale
  • Bruxelles Midi

Ad ognuna di esse inoltre, è collegata la rispettiva stazione della metropolitana, nell’ordine: Gare du Nord, Gare Centrale, Gare du Midi.

I treni internazionali sono solitamente diretti alla stazione di Bruxelles Midi mentre quelli nazionali prevedono fermate in ciascuna delle tre stazioni cittadine, che sono collegate tra loro da corse giornaliere molto frequenti.

Potete trovare la soluzione giusta per voi direttamente sul sito internet di SNCB, la Società Nazionale delle Ferrovie del Belgio.

Da Bruxelles a Bruges in treno

Una delle località più suggestive del Belgio, la splendida Bruges, può essere facilmente inserita nell’elenco che raggruppa cosa vedere a Bruxelles, poiché è ottimamente collegata alla capitale con numerosi treni diretti e giornalieri.

Impiegherete solo un’oretta per raggiungerla e, complice la vicinanza della stazione ferroviaria con il centro città, ancora meno per innamorarvene.

Se volete avere un assaggio di quello che vi aspetta, consultate il mio articolo:

Sono certa che non potrete resistere al fascino di quella che è anche nota come la Venezia del Nord!

Come muoversi a Bruxelles

Ho trovato davvero conveniente acquistare, durante il mio soggiorno a Bruxelles, la MOBIB card, che consente di usufruire di tutti i mezzi di trasporto pubblici (tram, autobus e metropolitana) in modo facile, economico ed anche sostenibile.

Questa tessera può essere acquistata direttamente alle macchinette automatiche situate presso le stazioni, depositando una cauzione di 5 Euro e ricaricandola fino ad un massimo di 8 corse per volta.

Al termine dell’utilizzo, potrete restituirla per riavere la somma della cauzione, oppure portarla con voi nel vostro prossimo viaggio a Bruxelles (ha una validità di 5 anni).

Dimenticate le lunghe file per acquistare i biglietti cartacei che, in una città come Bruxelles, dove le cose da vedere sono tante, possono far perdere tempo prezioso.

Dovrete solo ricordarvi di convalidare la tessera, prima di ogni utilizzo.

Infine, dal momento che la card è anonima, potrete anche acquistarne una sola da condividere con i vostri compagni di viaggio.

Questa opzione tuttavia, è conveniente solo se pensate di fermarvi in città uno o due giorni o se quello che avete delineato è un itinerario quasi completamente a piedi.

MOBIB card acquistata a Bruxelles

Ora che avete tutte le informazioni utili per pianificare il vostro prossimo viaggio a Bruxelles, sono curiosa: qual è la cosa che vi piacerebbe vedere per prima, una volta arrivati in città?

Articoli consigliati

Chi mi conosce sa che non riesco proprio a rinunciare a fare le vacanze a Gennaio e prima di svelarvi dove andare durante il primo

Se siete appassionati di fortificazioni e antichi manieri, i Castelli Matildici di Bianello e Carpineti dovranno necessariamente essere inseriti nei vostri prossimi itinerari di viaggio

Se siete alla ricerca della soluzione perfetta dove alloggiare a Dubai, potete prendere in considerazione almeno tre zone, scegliendo in base al vostro budget e

Tra i monumenti commemorativi più importanti di Napoli, non posso non annoverare la tomba dei poeti Virgilio e Leopardi, nel Parco Vergiliano a Piedigrotta. Questo

Esiste una Bologna sotterranea che, pur essendo nascosta da alte torri e lunghi portici, custodisce qualcosa di davvero prezioso, da vedere assolutamente, una volta giunti

Vi siete mai chiesti quali sono i prodotti italiani a cui i nostri connazionali non riescono proprio a rinunciare quando vanno a vivere all’estero? Preparare

Indice dei Contenuti

Mi presento

Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

Scopri come possiamo dare voce alla tua realtà e rendere la cultura più accessibile e coinvolgente

Condividi l'articolo
Facebook
X Twitter
LinkedIn
WhatsApp

12 risposte

  1. MI piace il tuo itinerario delle attrazioni gratuite, è un pò quello che faccio io quando viaggio. E poi a vedere bene sono molteplici le cose da vedere senza pagare, mi salvo il tuo articolo perchè non sono ancora stata a Bruxelles ma ho visto dei voli che costano molto poco e potrei partire per un fine settimana!

  2. Ho sempre desiderato visitare Bruxelles ma non sono mai riuscita ad organizzare. Con questo articolo ora non ho davvero più nessun dubbio. Devo andare!!!! Grazie per tutte le preziose info mi torneranno utili!!!

  3. Direi che a Bruxelles hanno proprio il fetish delle persone che fanno pipì! Conoscevo la statua del bambino ma non sapevo dell’associazione e persino del museo con i suoi cambi d’abito, sicuramente un museo originale! Vedrei volentieri anche le gallerie, Notre Dame e se andassi in Agosto anche il tappeto fiorito!

  4. Non ho ancora avuto l’occasione di visitare il Belgio ma conosco molte persone che non trovano Bruxelles particolarmente interessante. Invece dal tuo post ne esce una città piena di attrazioni!

    1. Solitamente non mi faccio condizionare dai giudizi altrui, preferisco farmi una mia idea di un luogo, dopo averlo visitato. Sono contenta di averti dato un punto di vista diverso di questa città.

  5. Penso di tornare presto in Belgio e sicuramente visiterò Bruxelles con il tuo articolo mi sono già fatta un’idea delle attrazioni principali. Non mancherò di assaggiare il cioccolato buonissimo dappertutto in Belgio, a Bruges ho fatto una bella scorta da portare in Italia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *