Chefchaouen città blu del Marocco: cosa vedere e come arrivare

uno degli angoli della città blu del Marocco Chefchaouen

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Chefchaouen, la città blu del Marocco dal nome che sembra quasi uno scioglilingua, è ormai entrata di diritto nel novero delle destinazioni più iconiche del pianeta.

Basta trascorrere qualche minuto sui social network per imbattersi nelle migliaia di fotografie che ritraggono (spesso con qualche ritocchino di troppo), alcuni dei vicoli stretti della sua Medina.

Eppure, questa perla turchina adagiata su una vallata stretta tra le vette del Rif, nonostante sia ormai pienamente inserita nei principali circuiti turistici, è ancora capace di mostrare il suo lato più autentico, pieno di fascino e mistero.

Mettete da parte i pregiudizi e salite a bordo: la prossima fermata è Chefchaouen!

Cosa vedere a Chefchaouen in un giorno: breve storia della città blu del Marocco

Nel 1471 Moulay Ali Ben Assan Moussa Ben Rached El Alami fondò la città di Chaouen (toponimo tuttora in uso) e la dotò di una roccaforte difensiva, che ancora oggi svetta nel cuore del primo nucleo abitativo.

L’insediamento originario si espanse notevolmente in seguito all’arrivo di numerose comunità di profughi, in fuga dalla vicina Spagna, all’epoca alle prese con la Reconquista.

Per secoli la città visse in una condizione di isolamento quasi totale.

Ai primi del Novecento, dopo un’aspra rivolta, confluì nel Protettorato Spagnolo e vi rimase fino al 1956, anno di proclamazione dell’indipendenza del Marocco.

L’appellativo di Chefchaouen, che significa letteralmente: guarda le vette, in riferimento alla sua collocazione in un contesto paesaggistico quasi scenografico, le sarebbe stato conferito sono nel 1975.

Cosa vedere a Chefchaouen la città blu del Marocco in un giorno a piedi

I principali luoghi d’interesse di Chefchaouen si trovano all’interno della Medina, arroccata nella parte più alta della città.

Il modo più agevole per accedervi è attraversare la pesante porta di Bab el Ain, situata sul lato meridionale, nei pressi delle trafficate Boulevard Assan II ed Avenue Assan II.

Da questo momento in poi potrete spostarvi esclusivamente a piedi e, considerando che l’itinerario è un continuo saliscendi, vi suggerisco di indossare scarpe comode ed evitare di portare con voi borse troppo ingombranti, che potrebbero ostacolarvi nei movimenti.

Prendetevi tutto il tempo che vi occorre per ammirare le vetrine delle botteghe artigianali, che si fanno man mano sempre più numerose.

Questa zona del resto, è celebre per la produzione di tessuti (soprattutto a righe), impiegati per realizzare gli abiti tradizionali ed i celebri foutas.

Non abbiate timore di ritrovarvi a vagare senza meta e lanciatevi nell’esplorazione dei vicoli. Il centro storico di Chefchaouen è piccolo e compatto, sono certa che non vi perderete.

Lasciatevi guidare dalla curiosità e fermatevi negli angoli che, più di tutti, vi fanno battere il cuore.

su una scalinata a Chefchaouen città blu del Marocco

L’azzurro, in tutte le sue declinazioni, è il vero protagonista. Divertitevi a scovare gli scorci più colorati!

È indubbio che, per cavalcare l’onda del boom turistico, alcune facciate sono state decorate ad hoc e trasformate in veri e propri set fotografici dai local (che chiedono qualche spicciolo in cambio di una foto).

Ma non per questo la Medina di Chefchaouen risulta meno affascinante di altre, perlomeno secondo la mia opinione.

Place Outa Hammam e gli altri luoghi più rappresentativi di Chefchaouen città blu del Marocco

Raggiungete Place Outa Hammam, il cuore pulsante della città vecchia. Accomodatevi ad uno dei tavolini dei numerosi bar e ristorantini presenti e concedetevi una pausa golosa, assaporando un piatto di cucina marocchina.

Dinanzi ai vostri occhi, si stagliano ben due degli edifici più rappresentativi della città.

La Grande Moschea di Al Adaam, costruita da Mohamed Ben Rached tra il 1540 ed il 1560, figlio del fondatore di Chefchaouen, è accessibile solo per le preghiere.

la Grande Moschea di Chefchaouen con il minareto ottagonale

Presenta un curioso minareto dalla forma ottagonale, decorato con piastrelle colorate, che ricorda da vicino l’architettura andalusa.

Nelle sue immediate vicinanze si erge la Kasbah, forse il monumento più antico della Medina, oggi aperto a visitatori e turisti.

Al suo interno, oltre ad un ombroso giardino, trovano posto ben undici torri, di cui alcune accessibili ed il Museo Etnografico, che ripercorre la storia della città ed espone reperti e oggetti di uso quotidiano.

Se ne avete la possibilità, proseguite la passeggiata nella Medina in direzione nord fino ad oltrepassare Bab el Onsar.

Avanzate ancora di qualche metro e vi ritroverete al cospetto della piccola Cascata Ras El Maa, una fresca oasi verde a due passi dalla città blu.

Perché Chefchaouen è blu

Le ipotesi in circolazione, tutte assolutamente non confermate, che tentano di spiegare perché molte delle case e delle strade della Medina di Chefchaouen siano di colore blu, non fanno che aumentare l’aura di fascino che circonda la città.

Alcuni sostengono che questa prassi fosse molto diffusa tra le comunità ebraiche, per le quali l’azzurro rappresenta il Paradiso. Secondo questa interpretazione dunque, l’uso di questa tonalità costituirebbe un tentativo di avvicinamento a Dio.

Altri invece prediligono una motivazione di natura pratica, affermando che il blu abbia il potere di tenere lontane le zanzare e al contempo contribuisca a mantenere gli ambienti interni più freschi.

scorcio blu di Chefcahouen in Marocco

Quello che appare chiaro, camminando tra le vie del centro storico cittadino, è che molte delle facciate vengano tinteggiate di frequente dai residenti, probabilmente mossi dal desiderio di non deludere le aspettative dei turisti.

Come arrivare a Chefchaouen

Gli aeroporti più vicini a Chefchaouen sono quelli di Tangeri, raggiungibile in circa 2 ore, e di Fes, che dista poco più di 3 ore e mezza dalla città blu.

Entrambi sono ben collegati con alcune città italiane come Roma, Milano e Bologna (da quest’ultima sono operativi solo i voli diretti in direzione di Fes).

Coloro che non hanno intenzione di noleggiare un’automobile, possono arrivare fino a qui con un’escursione organizzata, effettuata a bordo di bus privati (a Chefchaouen non è presente la stazione ferroviaria), che partono da tutte le principali città marocchine.

Non solo Chefchaouen la città blu: visitare Fes la prima capitale del Marocco

Avete appena organizzato la vostra giornata a Chefchaouen e ora non sapete quale altra meta inserire nel programma di viaggio?

Se non ci siete ancora stati, vi suggerisco di raggiungere Fes, la prima capitale del Regno, nonché destinazione ricca di storia e tradizioni, capace di stupire con un’autenticità schietta e senza filtri.

Ora però muoio davvero dalla curiosità: cosa ne pensate di Chefchaouen, la città blu del Marocco?

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19 risposte

  1. Questa chicca marocchina mi manca e desidero tantissimo visitarla. Nessun pregiudizio, il Marocco è un paese bellissimo e molto accogliente. Nonostante il molto turismo delle principali attrazioni, i luoghi mantengono ancora una forte autenticità!

  2. Cosa penso di Chefchaouen? Che è assolutamente una città che mi piacerebbe visitare! Gli scorci che hai fotografato sono assolutamente pittoreschi, ti faccio solo una domanda: come hai trovato le persone che chiedevano qualche spicciolo per poter fare la foto? Tranquille o insistenti?

  3. Una delle località più iconiche del Marocco! Quanto mi piacerebbe visitarla, la trovo così instagrammabile..e ovviamente ricca di tradizioni e folklore. Un posto da vedere una volta nella vita!1

  4. Online ho visto spesso delle immagini di Chefchaouen ed è impossibile non rimanere affascinati dai suoi colori che ti abbagliano anche in fotografia. Mi stavo in effetti chiedendo quale fosse il motivo dietro il colore azzurro: siccome ho il terrore degli insetti, questa è un’ipotesi che mi piace molto!

  5. Non avevo idea della storia né del significato del nome della città. L’ho sempre vista con ammirazione proprio per la particolarità di essere soprannominata la città blu ed è uno dei miei sogni nel cassetto visitarla.
    Dev’essere molto bella l’oasi verde con la cascata Ras El Maa.
    Ti ringrazio per il consiglio dell’escursione organizzata che fa sempre comodo!

  6. Ovviamente Chefchaouen è una meta che non perderò di visitare durante il mio viaggio in Marocco che, se tutto va bene, dovrebbe partire il prossimo luglio!
    É davvero un luogo eccezionale dalla storia molto affascinante, ma soprattutto è piena di gatti!

  7. E’ una delle città più affascinanti del Marocco, io l’ho adorata, anche se devo confessare che il mio cuore è rimasto sicuramente a Marrakech!

    1. Ognuno di noi ha il suo luogo del cuore. Sarei curiosa di sapere perché preferisci l’una rispetto all’altra, se ti va di raccontarlo

  8. Sono stata a Fez e in Marocco per la prima volta a febbraio e mi sono innamorata! Non avendo moltissimo tempo a disposizione e due bambini piccoli abbiamo optato per rimanere nei dintorni e non siamo quindi riusciti ad arrivare fino a Chefchaouen però ho la netta sensazione che questa visita in Marocco non sarà l’ultima 😉 la prossima volta farò in modo di includere anche la città blu, seguendo i tuoi consigli!

  9. Trovo che il Marocco sia una terra affascinante e i tuoi racconti mi stanno dando ancora di più questa certezza… per quanto stia diventando una meta ambita e, inevitabilmente, parecchio decantata (e raccontata) continua ad attrarre la mia curiosità!!!

  10. La Città blu del Marocco: come si fa a non amarla? Malgrado Chefchaouen sia molto turistica, la ho trovata affascinante e magnifica, tanto di pensare di tornarci.

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