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Cosa fare a Cipro: tour sui Monti Troodos

lo splendido ingresso del Monastero di Kykkos a Cipro

Indice dei Contenuti

Cercate qualcosa di alternativo da fare a Cipro, che riesca a farvi scendere dal lettino e rinunciare, anche solo per un giorno, alla vostra tintarella?

Quello che sto per svelarvi è l’itinerario che ho delineato nel mio recente soggiorno sull’isola di Afrodite che, tra natura, arte ed enogastronomia, mi ha condotto alla scoperta del Parco Naturale dei Monti Troodos.

Cosa fare a Cipro: visitare il Parco Naturale dei Monti Troodos

Si tratta di una vasta area montuosa che si estende per gran parte della zona sud-occidentale di Cipro, così da essere facilmente raggiungibile dalle città di Paphos e Larnaca, per un’escursione di una giornata.

È qui che svetta la cima più alta dell’isola, il Monte Olimpo (1952 metri), meta di appassionati di sci e snowboard durante l’innevata stagione invernale.

D’estate invece, sono tantissimi gli amanti delle camminate all’aria aperta, che si cimentano con le decine di sentieri di trekking, disseminati all’interno del parco.

Ma non solo. Questo territorio è popolato da minuscoli villaggi che, tra un dedalo di strade ed un bazar, celano incredibili quanto inaspettati tesori.

Pronti a seguirmi in questa nuova avventura? Partiamo!

Itinerario alla scoperta dei Monti Troodos: Omodos

La prima tappa del mio viaggio è Omodos, un grappolo di case arroccate attorno al Monastero Timios Stavros, a circa 800 metri sul livello del mare.

Il borgo è raggiungibile in poco più di 40 minuti sia da Paphos che dalla turistica Limassol ed è provvisto di un ampio parcheggio gratuito, situato nei pressi di un parco panoramico (dove sono presenti anche i servizi igienici, totalmente gratuiti).

Mi è bastato raggiungere la piazzetta centrale per scoprire quanto il villaggio di Omodos sia ormai perfettamente inserito nel circuito turistico isolano.

Non vi era un solo tavolo libero ed un fitto chiacchiericcio riempiva totalmente l’aria, rotto solo dalle campane del vicino monastero.

I vicoli, popolati da negozi di souvenir, erano semideserti, complice il caldo afoso di quella mattina d’Agosto, che non accennava ad alcuna tregua, pur trovandoci ad alta quota.

Merita sicuramente una visita il Monastero di Timios Stavros, che troneggia con il suo alto campanile all’interno di una corte, abbellita da uno splendido porticato su due livelli.

monastero di Omodos

Non è possibile scattare fotografie all’interno dell’edificio sacro che custodisce, secondo la leggenda, un pezzo della corda con la quale Gesù Cristo fu legato alla croce.

Dove fare una degustazioni di vini a Cipro

Una delle peculiarità del territorio di Omodos è l’antichissima tradizione vinicola, che si esprime in più di 50 aziende, dislocate lungo i versanti montuosi, che coltivano alcune delle uve più pregiate dell’intera isola.

Dovete sapere infatti che, in seguito ad alcuni ritrovamenti nell’area di Limassol, si ritiene che Cipro sia stato il primo territorio nella storia dell’umanità, a produrre vino.

Mentre preparavo l’itinerario per l’escursione sui Monti Troodos, avevo letto che non solo è possibile visitare queste realtà produttive locali ma che, alcune di esse, effettuano delle degustazioni di vini.

Ho scelto pertanto di raggiungere Ktima Gerolemo, ad un paio di chilometri a nord di Omodos.

L’azienda vinicola si trova all’interno di una vasta tenuta e, a soli 5 Euro, consente a ciascun visitatore una degustazione che include ben 7 vini differenti, accompagnati da alcuni stuzzichini.

Abbiamo cominciato con un moscato medio secco, aromatizzato con: litchi, pompelmo, rosa e violetta (ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di comprarne una bottiglia), per poi proseguire con un freschissimo rosè, il Maratheftiko Rose.

la degustazione che ho fatto presso Ktima Gerolemi

Non sono mancati i rossi, decisamente più corposi e i vini da dessert, fino a concludere con il digestivo cipriota per eccellenza, il distillato Zivania.

Oltre ad una splendida terrazza panoramica, l’azienda dispone di un vasto assortimento di prodotti in vendita, da vini a olio, miele e altre specialità dal marchio Ktima Gerolemo.

Grazie alla presenza del proprietario, ci è stato possibile assistere ad alcune delle attività produttive che si svolgono nella tenuta.

Nel complesso è stata un’esperienza davvero piacevole, pur non essendo stata prenotata in anticipo.

Se volete inserire questa tappa nel vostro itinerario di viaggio, sappiate che è fondamentale masticare almeno un pò di inglese, o in alternativa di greco, poiché qui è alquanto difficile trovare qualcuno che parli italiano.

La cascata di Millomeris: la più alta di Cipro

Vi consiglio di mettere un paio di scarpe comode nel bagagliaio perché è arrivato finalmente il momento di andare a Platres, un minuscolo villaggio a una decina di minuti da Omodos.

Pensate che, a pochi chilometri l’una dall’altra, scorrono ben due cascate.

La prima è chiamata Caledonia mentre la seconda è detta di Millomeris ed è considerata la più alta dell’intera isola di Cipro.

Ed è proprio quest’ultima che ho deciso di raggiungere, dopo aver lasciato l’auto nei pressi del parcheggio gratuito, collocato alle porte del borgo.

Grazie ad una serie di cartelli, non vi sarà difficile individuare il sentiero che collega il villaggio alla cascata. Quella che vi attende è una passeggiata di circa 20 – 30 minuti.

Si comincia in un’area boschiva e quindi decisamente ombrosa ma non mancano, nell’ultimo tratto, diversi metri in cui si procede sotto il sole.

La cascata è introdotta da una lunga passerella di legno, che conduce fino al laghetto, dove è possibile rinfrescarsi.

Se non ve la sentite di percorrere il sentiero, potete arrivare sin qui in automobile, approfittando della presenza di un parcheggio gratuito.

Non dimenticate di portare con voi una scorta d’acqua ed un cappellino, perché non ci sono aree di ristoro durante il tragitto a piedi.

Pedoulas e la Chiesa dell’Arcangelo Michele patrimonio UNESCO

Per la prossima tappa del nostro itinerario, che dista una mezz’ora da Platres, dobbiamo procedere prima in salita, ammirando da vicino la vetta del Monte Olimpo e poi in discesa, raggiungendo il villaggio di Pedoulas, situato a 1.100 metri di altezza.

Questo piccolo borgo, dalle casette dai tetti rossi, è celebre per custodire un vero e proprio gioiellino: la Chiesa dell’Arcangelo Michele, patrimonio dell’UNESCO dal 1985.

In effetti, non vi sarà difficile notare un imponente edificio sacro, che svetta su tutte le altre costruzioni e probabilmente, penserete sia quella la chiesa che cercate.

Sbagliato! Quella che state ammirando è in realtà la Basilica greco – ortodossa di Timios Stavros.

Ma allora, dove si trova dunque la chiesa intitolata all’Arcangelo Michele?

Forse non ci crederete ma, destreggiandovi tra i vicoletti e le scalinate che caratterizzano questo borgo montano, proprio di fronte al piccolo Museo Bizantino, si trova un minuscolo edificio in pietra, dal tetto spiovente e la porta di legno.

esterni della Chiesa dell'Arcangelo Michele

Se dall’esterno non vi sembrerà avere alcuna attrattiva, provate ad entrare e non riuscirete a credere ai vostri occhi.

Gli interni sono completamente affrescati e raffigurano l’Arcangelo Michele ed alcune scene bibliche tra cui: il sacrificio di Abramo, la negazione di Pietro, ma anche la nascita e l’assunzione (che nel culto greco – ortodosso è chiamata dormizione) della Vergine.

L’edificio è stato costruito nel 1474 e presenta una particolarità: è considerato uno dei primi casi in cui gli affreschi sono stati firmati dall’autore, un certo Minas, originario della regione di Marathasa.

interni della Chiesa dell'Arcangelo Michele a Cipro

Le chiese affrescate dei Monti Troodos

Quella dell’Arcangelo Michele è una delle dieci chiese situate nella regione dei Monti Troodos ad essere stata proclamata patrimonio UNESCO.

Le altre nove sono, nell’ordine:

  • Panagia tou Moutoulla, ritenuta la più antica e collocata a Moutoullas;
  • Agios Nikolaos tis Stegis, presso Kalopetria;
  • Panagia tis Podytou, a Galata;
  • Panagia Forviotissa, nelle vicinanze di Nikitari;
  • Stavros tou Agiasmati, sulla strada tra Orounda e Platanistasa;
  • Panagia tou Araka, a Lagoudera;
  • Timios Stavros, presso Pelendri
  • Monastero di Agios Ioannis Lambadistis, situato a Kalopanayiotis.

Quando attorno al 1197 i cattolici Lusignano presero il comando dell’isola di Cipro, le comunità greco – ortodosse si rifugiarono quassù, per praticare il loro credo religioso senza rischiare di essere perseguite.

Costruirono edifici modesti, con i tetti spioventi per reggere il peso della neve in inverno ma ricoprirono gli interni con splendidi affreschi.

Il Monastero di Kykkos

Non potevo che concludere il mio viaggio alla scoperta del Parco dei Monti Troodos, in uno dei luoghi di culto più importanti dell’isola.

Si tratta del Monastero di Kykkos, che svetta solitario a circa 1.200 metri di altezza ed è raggiungibile da Pedoulas in poco meno di mezz’ora.

Qui è custodita da quasi mille anni una preziosissima effigie mariana che, secondo la leggenda, sarebbe stata realizzata dall’apostolo Luca.

Si narra che anticamente questa zona fosse abitata da un solo uomo, Isaia, che qui viveva da eremita.

Costui un giorno s’imbatté nel governatore di Cipro, che si era smarrito e cercava aiuto, ma si rifiutò di rispondere alle sue domande.

Il governatore si offese e lo maltrattò, ma finì per ammalarsi gravemente. Ritenendo che l’offesa inflitta all’eremita fosse la causa della sua precaria situazione di salute, decise di chiedergli scusa.

Isaia dunque, gli disse che avrebbe dovuto portare da Costantinopoli a Cipro, l’icona della Vergine.

L’impresa fu tutt’altro che semplice ma, dopo varie vicissitudini, l’imperatore consegnò la preziosissima icona e finanziò la costruzione di un luogo sacro nel quale collocarla.

L’attuale complesso monastico di Kykkos è costituito da edifici di diverse epoche. La chiesa occupa il nucleo centrale, quindi vi sono le celle e gli altri ambienti monacali, un campanile, un ampio cortile ed un museo, dove sono esposti gli oggetti sacri del monastero.

Tra gli aspetti che mi hanno colpito maggiormente vi sono i dipinti che ricoprono le pareti interne di alcuni ambienti, dai colori vividi e accesi.

splendidi dipinti decorano il Monastero di Kykkos a Cipro

Superato l’ingresso principale ad esempio, si vede la raffigurazione dell’apostolo Luca intento a dipingere la Vergine, la cui effigie (che non si può fotografare) è rivestita d’argento e venerata all’interno della splendida chiesa, riccamente decorata.

Cosa vedere vicino al Monastero di Kykkos: la tomba del primo presidente di Cipro

Ad un paio di chilometri dal Monastero di Kykkos, è stata collocata la tomba del primo presidente di Cipro, l’arcivescovo ortodosso Makarios III, il quale espresse la precisa volontà di essere sepolto sulla collina di Throni.

È una costruzione in pietra, alla quale dal 2008 è stata affiancata un’enorme statua in bronzo, che conferisce ancora più solennità a questo luogo.

Sperando che l’itinerario vi abbia incuriosito, non posso che chiedervi: quale tappa vi stupisce di più di questa escursione nel Parco dei Monti Troodos di Cipro?

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8 risposte

  1. Le prime due tappe del tuo itinerario le ho affrontate anche io ma il mio tour ne ha previste altre e non quelle che hai menzionato. Sicuramente tornerò sui Monti Troodos per visitare le sue chiese di infinita bellezza!

    1. Non avrei mai immaginato che questo territorio custodisse tali tesori. Ti consiglio assolutamente la visita delle chiese patrimonio UNESCO.

  2. Che bello! Ricorda molto l’entroterra della Grecia che del resto con Cipro condivide moltissimo.
    Mi piacerebbe molto fare il giro delle chiesette affrescate, trovo sempre estremamente affascinanti questi piccoli luoghi di culto sperduti, molto semplici, ma in realtà sempre ricchi di sorprese al loro interno.

  3. Il viaggio a Cipro è stata una bellissima sorpresa, in particolare la zona nord ma della parte più a sud mi dispiace non aver avuto tempo di visitare la zona dei monti Troodos perché mi ispira tantissimo

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