Atene: guida pratica per visitare l’Acropoli e gli altri siti archeologici

le Cariatidi dell'Eretteo sull'Acropoli di Atene

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L’Acropoli non è solo il luogo più rappresentativo di Atene, ma è anche il motivo che spinge milioni di persone ogni anno a scegliere di trascorrere, anche solo un giorno, all’ombra rassicurante di questa rocca e dei suoi candidi marmi.

Proclamata patrimonio UNESCO nel 1987, la mitologica Cecropia divenne una cittadella monumentale grazie all’intervento di Pericle che, dopo la battaglia a Salamina (480 a.C.) contro i Persiani, convocò i migliori architetti e progettisti dell’epoca, senza badare a spese.

Nonostante oggi i fasti di quel glorioso passato siano ormai un lontano ricordo, vi posso assicurare che una volta giunti sulla città alta, non vi occorrerà un grosso sforzo di fantasia per immaginare l’imponenza di templi e colonnati e la finezza decorativa di metope e fregi.

Per vivere appieno questo incredibile viaggio indietro nel tempo tuttavia, è necessario pianificare accuratamente la visita e per farlo non basta prendere visione degli orari di apertura al pubblico.

Dovete sapere che la capitale greca vanta un folto numero di siti archeologici, disseminati in vari punti della città e dunque esclusi dal biglietto di accesso alla sola Acropoli.

Ciò che cercherò di delineare sarà pertanto una guida pratica che si propone di fornirvi supporto nell’individuazione delle cose da vedere e dei titoli da acquistare, in modo da ottimizzare i tempi ed evitare un’inutile spreco di soldi.

L’Acropoli e gli altri siti archeologici di Atene: quanto costa la visita e quale biglietto scegliere

Se state programmando la visita all’Acropoli e agli altri principali siti archeologici di Atene da un po’ di tempo, scommetto che vi siete già imbattuti in post sui social o articoli sul web che vi consigliano di acquistare il biglietto cumulativo.

Sappiate però che questa potrebbe non rivelarsi l’opzione migliore.

Chi vuole visitare autonomamente gli antichi resti della città, può scegliere sostanzialmente tra le due soluzioni saltacoda, disponibili sul sito internet del Ministero della Cultura Ellenico.

  • Biglietto singolo: include l’Acropoli e le slopes. Prevede un costo standard di 20 Euro (a cui si applicano agevolazioni e scontische per studenti, anziani e persone con disabilità), che si riducono a 10 Euro (per tutti indistintamente) nel periodo compreso tra il 1 Novembre ed il 31 Marzo.
  • Biglietto cumulativo: oltre all’Acropoli e alle slopes, consente di accedere ad altri sei siti archeologici (Tempio di Zeus Olimpio, Liceo di Aristotele, Antica Agorà e Agorà Romana, Biblioteca di Adriano e Kerameikos) al costo complessivo di 30 Euro fissi, a cui non viene applicata mai alcuna riduzione.

Acropoli e siti archeologici di Atene: quando il biglietto cumulativo conviene

Se avete deciso di soggiornare in città un solo giorno per poi spostarvi su qualche isoletta greca, vi conviene comprare il biglietto singolo almeno per due motivi.

Innanzitutto perché la sola Acropoli richiede due o anche tre ore per la visita, soste fotografiche incluse.

Inoltre, dal momento che alcuni degli altri siti per alcuni mesi all’anno chiudono alle 15:00, sarebbe impensabile riuscire a vederli tutti, trovando anche il tempo per fare una passeggiata e fermarsi a mangiare qualcosa di tipico.

Questo vi impedirebbe per esempio di esplorare altre imperdibili attrazioni di Atene, come lo Stadio Panathinaiko e il Museo dell’Acropoli, il cui ingresso è sempre escluso dai biglietti di accesso ai siti archeologici.

Al contrario, se avete pensato di raggiugnere Atene durante un week end lungo di bassa stagione, allora il biglietto cumulativo è quello che fa per voi.

Mi raccomando però, fate attenzione agli orari di chiusura e alle distanze che intercorrono tra le attrazioni, così da sfruttare al massimo il tempo a disposizione e tornare a casa senza rimpianti.

Alcune precisazioni:

  • I siti archeologici ed il Museo dell’Acropoli di Atene prevedono orari e prezzi diversificati per la stagione invernale (dal 1 Novembre al 31 Marzo) e la stagione estiva (dal 1 Aprile al 31 Ottobre).
  • Se desiderate prendere visione di eventuali chiusure o aperture straordinarie, riduzioni e scontistiche, consultate il sito istituzionale: http://odysseus.culture.gr/.

Acropoli e siti archeologici di Atene: perché scegliere di affidarsi ad una guida

Come già sottolineato in precedenza, sia il biglietto singolo che quello cumulativo non prevedono la possibilità di usufruire di una guida.

Al ticket inviato tramite email al momento dell’acquisto inoltre, non viene allegata alcuna mappa o altro supporto utile a facilitare gli spostamenti all’interno dell’Acropoli e degli altri siti.

È vero che in prossimità dei resti archeologici si trovano sempre dei pannelli, ma le informazioni sono trascritte solo in greco ed in inglese e spesso si presentano quasi illeggibili perché sbiadite dal sole.

Per questo motivo, se siete completamente a digiuno delle nozioni storiche necessarie a contestualizzare quello che state vedendo con i vostri occhi, valutate l’idea di prenotare un tour guidato.

Vi state apprestando ad esplorare una città fondata più di duemila anni fa, culla della filosofia e delle arti, nonché prima democrazia nella storia dell’umanità.

Avere accanto una guida preparata, competente e appassionata (non necessariamente locale, a mio avviso) vi consentirà di approfondire, attraverso domande dirette, gli aspetti che vi incuriosiscono di più o quelli che pensate di conoscere meno.

Siti archeologici di Atene: come, quando entrare e cosa vedere sull’Acropoli

Dall’alto dei suoi 157 metri di altezza, l’Acropoli domina la città ed è visibile da quasi ogni angolo di Atene.

Potrete arrivare fino alle pendici di questo costone roccioso con la metropolitana (linee M1, M2 o M3) o con l’autobus (linea 230) e poi proseguire a piedi fino ad una delle due biglietterie.

La maggior parte dei visitatori vi accede dall’ingresso ovest, situato in Via Theorias, sul lato opposto rispetto alla collina dell’Areopago.

Un’alternativa solitamente meno affollata è l’entrata posta sul versante meridionale, all’incrocio tra via Thrasillou e la strada pedonale Dionysiou Areoparitou.

L’ascensore, che può tornare utile soprattutto alle persone che presentano difficoltà motorie, si trova infine sul lato nord.

Dal 1 Novembre al 31 Marzo l’Acropoli è accessibile dalle ore 08:00 alle ore 17:00, mentre il resto dell’anno prolunga l’orario di apertura fino alle ore 19:00 (l’ultimo ingresso è previsto entro 30 minuti dalla chiusura).

Indossate scarpe comode e seguite solo i sentieri segnalati.

Durante l’estate, ricordate di portare con voi un berretto, una scorta d’acqua e abbondante crema solare. In inverno invece, non dimenticate sciarpa, cappello e guanti. Un k way sarà sufficiente a ripararvi da vento e pioggia.

Nel complesso, i monumenti individuati all’interno dell’area dell’Acropoli sono circa venti.

la mappa dell'Acropoli di Atene
Mappa dell’Acropoli di Atene, credits: Hellenic Heritage E-Tickets

Tuttavia, ho scelto di soffermarmi esclusivamente sui punti d’interesse più significativi.

Li ripercorrerò assieme a voi attraverso un itinerario che parte dalla Porta Baulé e termina al cospetto del Teatro di Dioniso.

Ed ora, cominciamo la nostra esplorazione!

Porta Beulé, Porpilei e Monumento ad Agrippa

La cosiddetta Portà Baulé venne costruita nel III secolo a.C. e prende il nome dall’archeologo francese che la riportò alla luce, soltanto nel 1852.

Si trova esattamente di fronte ai Propilei, l’entrata monumentale dell’Acropoli, opera di Mnesicle (437-432 a.C.).

In origine questa imponente costruzione si presentava costituita da un corpo centrale e due ai lati.

Il soffitto era inoltre interamente dipinto di blu con delle luminose stelle dorate.

Una curiosità: il piedistallo di 8 metri che si intravede lungo la scalinata che separa la Porta Beulé dai Propilei, ospitava il Monumento ad Agrippa, una statua eretta nel 27 a.C.

Tempio di Atena Nike

Il tempio di marmo pentelico dedicato ad Atene Nike fu realizzato da Callicrate attorno al 425 a.C. ed ancora oggi è ben visibile, a sud dei Propilei, in una posizione sopraelevata.

È un piccolo edificio in stile ionico, caratterizzato da magnifiche decorazioni a tema storico e mitologico sui fregi.

Al suo interno custodiva una statua in legno della dea della Vittoria raffigurata senza ali (aptera).

In questo modo la divinità non sarebbe mai riuscita a lasciare la città, a cui avrebbe dunque sempre assicurato la propria protezione.

Eretteo e Loggia delle Cariatidi

La costruzione dell’Eretteo cominciò nel 431 o 421 a.C. e terminò attorno al 406 a.C.

Si erge nel punto esatto in cui in età arcaica sorgeva il tempio di Atena Polias, distrutto dai Persiani.

Presenta una forma insolita poiché in questo punto dell’Acropoli il terreno è decisamente irregolare (con un dislivello che raggiunge i 3 metri).

Secondo la mitologia, qui ebbe luogo la celebre disputa tra Atena e Poseidone per il controllo sulla regione dell’Attica (e dunque sulla città di Atene).

Chi avesse fatto agli uomini il dono più bello, avrebbe vinto la sfida.

Mentre Poseidone colpì il suolo con il suo tridente e fece apparire un cavallo, Atena riuscì a far germogliare un ulivo, conquistando i favori di tutti gli ateniesi.

Il tempio, in marmo pentelico, presentava due celle dedicate rispettivamente all’antico culto di Atena Polis e a quello di Poseidone ed Eretteo (quest’ultimo, secondo il mito greco, fu il sesto sovrano della città).

Oggi tuttavia, è noto soprattutto per la Loggia delle Cariatidi, posta sul lato meridionale, in corrispondenza dell’ingresso al sepolcro di re Cecrope.

Queste sei fanciulle di marmo, che secondo gli studiosi raffigurano le giovani di Karyes (da cui l’appellativo Cariatidi), fungono da sostegno del porticato e sono poste su una base alta più di un metro e mezzo.

Non tutti sanno che in realtà le imponenti Korai dell’Eretteo sono delle copie e che solo cinque delle originali si trovano ancora ad Atene, nel Museo dell’Acropoli.

La sesta è stata portata a Londra da Lord Elgin nell’Ottocento ed oggi è esposta al British Museum.

Partenone

Quando ci si trova al cospetto del tempio dedicato ad Athena Parthenos, comunemente noto come Partenone, l’emozione diventa quasi incontenibile.

il Partenone di Atene

L’edificio in marmo pentelico, lungo 70 metri e alto 30 metri, è stato progettato da Ictino e Callicrate e realizzato tra il 447 a.C. ed il 438 a.C.

Pensate: le colonne (8 sui lati corti e 17 su quelli lunghi) sono state erette in modo da creare una sorta di illusione ottica, che le fa apparire assolutamente perfette.

Fidia, che ebbe da Pericle il compito di supervisionare i lavori, progettò tutte le decorazioni scultoree, oggi in gran parte esposte presso il Museo dell’Acropoli (oltre che al British Museum).

Le 92 metope raffigurano la Gigantomachia (lato orientale), la presa di Troia (lato settentrionale), l’Amazzonomachia (lato occidentale) e lo scontro tra Greci e Centauri (lato meridionale).

I due frontoni invece omaggiano Atena, ricordando l’episodio della sua nascita dalla testa di Zeus (est) e quello, già citato, della contesa con Poseidone (ovest).

Infine il fregio, unico elemento in stile ionico del maestoso tempio dorico, celebra il corteo delle Grandi Panatenee.

Della statua di Atena Parthenos (anch’essa progettata da Fidia), originariamente posta nella cella del tempio, purtroppo non si ha più alcuna traccia.

Quello che sappiamo è che si trattava di un’opera di 12 metri ricoperta d’oro, con mani e piedi in avorio e due pietre preziose al posto degli occhi.

Una curiosità: a pochi metri dal Partenone, in prossimità della terrazza panoramica affacciata sul centro città, una targa ricorda due eroici cittadini ateniesi, Manolis Glezos e Apostolis Santas.

Nella notte del 30 Maggio 1941 erano riusciti a sfuggire ai soldati tedeschi e, dopo essere saliti sull’Acropoli, avevano sostituito la bandiera greca a quella con la svastica, simbolo dell’occupazione nazista.

Odeon di Erode Attico

Sul versante meridionale dell’Acropoli non potrete non notare l’Odeon intitolato ad Erode Attico, colui che fede erigere questo teatro nel 161 d.C.

il teatro noto come Odeon di Erode Attico

Grazie ad un’acustica naturalmente perfetta e ad una capienza di circa 6.000 spettatori, ancora oggi ospita eventi e rappresentazioni di carattere nazionale ed internazionale.

Teatro di Dioniso

I resti del Teatro di Dioniso si estendono alle pendici meridionali dell’Acropoli e chiudono simbolicamente il nostro tour alla scoperta della città alta ateniese.

Si pensa che questo teatro di legno del V secolo a.C. sia il più antico del mondo.

Tra il 342 a.C. ed il 326 a.C., dopo essere stato ricostruito in marmo e pietra, contava 15.000 posti e più di 60 gradinate.

In prima fila il sacerdote di Dioniso occupava un sedile di marmo pentelico decorato con zampe di leone e grifoni, alla divinità invece era dedicato un altare, adibito nello spazio dell’orchestra.

Atene: 3 punti panoramici gratuiti per ammirare e fotografare l’Acropoli

Avete terminato la visita all’Acropoli di Atene e con le poche energie che vi rimangono, volete andare alla ricerca del punto panoramico migliore (e magari anche gratuito) per ammirare ed immortalare questa città nella città?

Non temete: i tre luoghi che sto per presentarvi sono tutti molto vicini alla rocca e raggiungibili con delle piacevoli passeggiate (in salita, per ovvi motivi), di pochi minuti.

Collina dell’Areopago

Il costone di roccia situato lungo Via Theorias, nei pressi della biglietteria dell’Acropoli, è chiamato Areopago.

la vista dall'Areopago sull'Acropoli

Il nome deriverebbe dal mito che vede Ares accusato di omicidio e condannato in un processo che si svolse proprio su questa altura.

Grazie all’ episodio leggendario, il termine areopago ha finito per indicare sia l’antico tribunale ateniese che la rupe sulla quale si riuniva.

Quartiere di Anafiotika

Lasciatevi l’Areopago alle spalle e procedete in direzione nord, seguendo la naturale pendenza collinare. Vi ritroverete, quasi senza accorgervene, in un dedalo di vicoli stretti e impervie scalinate.

Questo quartiere raccolto e caratteristico (tanto che alcuni lo hanno soprannominato cicladico) è un unicum della città di Atene e prende il nome di Anafiotika.

Si istituì a partire dalla metà dell’Ottocento, quando re Ottone fece giungere in città alcuni costruttori di Anafi, a cui affidò il compito di realizzare la sua nuova dimora reale.

Una volta stabilitisi qui, costoro dovettero costruire anche le abitazioni che li avrebbero ospitati nella capitale e per farlo, scelsero di replicare l’architettura a loro più familiare, ovvero quella tipicamente isolana.

vicoli di Anafiotika

Il quartiere di Anafiotika oggi è interamente pedonale e comprende alcune decine di abitazioni private. Ne ho apprezzato il silenzio (ci sono stata a Gennaio) ed alcune opere di street art, come una coloratissima e ipnotica Medusa.

Dai tanti cartelli affissi sui muri delle case, si intuisce che ormai l’intera zona è in preda al turismo di massa e che in alta stagione la situazione non deve essere poi così piacevole per i residenti.

Collina di Filopappo

Il punto panoramico migliore per fotografare Atene dall’alto è la collina di Filopappo ed il motivo è semplice: consente uno sguardo sul centro città di 360 gradi!

Questo rilievo in realtà è un parco archeologico gratuito, collegato all’Acropoli dalla via pedonale Dionysiou Areopagitou.

Al suo interno si snodano diversi percorsi, tutti piuttosto ombrosi, che conducono a vari punti panoramici e storici e raggiungono i vicini colli dello Pnice e delle Ninfe (dove si trova l’Osservatorio nazionale greco).

Potrete fermarvi davanti a quella che viene considerata la prigione nella quale Socrate fu costretto a bere la cicuta e continuare fino in cima, dove troneggia il Monumento a Filopappo.

L’opera in marmo pentelico è alta circa 9 metri, poggia su un basamento di 3 metri e ricorda le gesta del senatore omonimo (65 d.C.-119 d.C.).

Filopappo uno dei panorami più belli su Atene

Da quassù la vista è impagabile, siete d’accordo?

Perché visitare il Museo dell’Acropoli di Atene

Pur non essendo incluso nel biglietto d’ingresso al principale sito archeologico cittadino, il Museo dell’Acropoli di Atene a mio avviso, merita assolutamente una visita.

È qui che si trovano i reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici condotti sulla vicina città alta, per lo meno quelli rimasti in Grecia.

Come vi ho già anticipato infatti, nella prima metà dell’Ottocento il britannico Lord Elgin trasportò fino a Londra numerosi pezzi del Partenone, oltre ad una delle Cariatidi dell’Eretteo ed altri elementi architettonici, oggi esposti al British Museum.

L’edificio che ospita le collezioni, inaugurato nel 2009 alle pendici dell’Acropoli, è moderno e luminosissimo.

L’esposizione è organizzata secondo un ordine cronologico lungo 4 livelli, a cui si aggiunge un piano seminterrato, occupato da uno scavo archeologico che ha portato alla luce un antico quartiere residenziale ateniese.

  • Piano terra: espone gli oggetti provenienti dalle pendici dell’Acropoli.
  • Primo piano: incentrato sulla cosiddetta Acropoli Arcaica (XIII-VII sec. a.C.), conserva numerose korai.
  • Secondo Piano: è arrivato il momento di ammirare le vere Cariatidi, anche se solo cinque!
  • Terzo Piano: interamente dedicato al Partenone, è strategicamente affacciato proprio sul santuario di Atena Parthenos. Espone il fregio, lungo 160 metri, i frontoni e le metope. Queste imponenti sculture vi lasceranno senza fiato, credetemi!
le vere Cariatidi ad Atene

Se volete inserire questa tappa nel vostro itinerario di viaggio, considerate che la visita richiede almeno due ore (spese benissimo, secondo me).

Museo dell’Acropoli di Atene: orari e biglietti

Il Museo dell’Acropoli di Atene è aperto tutti i giorni, secondo i seguenti orari. Dal 1 Novembre al 31 Marzo:

  • dal lunedì al giovedì, dalle 09:00 alle 17:00.
  • il venerdì, dalle 09:00 alle 22:00.
  • il sabato e la domenica, dalle 09:00 alle 20:00.

Dal 1 Aprile al 31 Ottobre:

  • il lunedì, dalle 09:00 alle 17:00;
  • dal martedì al giovedì, il sabato e la domenica, dalle 09:00 alle 20:00;
  • il venerdì, dalle 09:00 alle 22:00.

Gli scavi archeologici al piano seminterrato sono visitabili:

  • il lunedì, fino alle ore 17:00;
  • dal martedì alla domenica, fino alle 20:00.

All’interno del museo si trovano caffetterie, ristoranti e punti vendita. Prima di iniziare la visita, vi verrà chiesto di lasciare cappotti e borse ingombranti presso il guardaroba, che è gratuito.

L’ingresso è situato lungo Dionysiou Areopagitou, a pochi metri dalla fermata della metropolitana della linea 2 (Acropoli).

Atene: gli altri siti archeologici da vedere

Se vi siete spinti fino a qui nella lettura, molto probabilmente vuol dire che avete intenzione di fermarvi ad Atene più di 24 ore.

Oltre all’Acropoli dunque, desiderate vedere da vicino gli altri principali siti archeologici cittadini, inclusi nel biglietto cumulativo.

Non ci resta dunque che proseguire nel nostro cammino.

Tempio di Zeus Olimpio

Il Tempio di Zeus Olimpio è uno degli antichi luoghi sacri più estesi della Grecia. La sua realizzazione tra l’altro, occupò un arco di tempo davvero molto vasto.

I lavori cominciarono con Pisistrato attorno al 515 a.C. e terminarono con l’imperatore Adriano, nel 131-132 d.C.

Il maestoso edificio era stato collocato nello stesso punto che ospitava anticamente un altro santuario dedicato al padre degli dei, di cui si vedono ancora parzialmente le fondamenta.

In stile corinzio, si componeva di ben 104 colonne, di cui oggi ne restano solo una quindicina (una di queste, adagiata al suolo, è stata abbattuta da un fulmine nel 1852).

Dista 800 metri dall’Acropoli di Atene e può essere raggiunto in poco meno di 15 minuti a piedi. Il biglietto d’ingresso singolo costa 6 Euro (gratuito per chi acquista il biglietto cumulativo).

Un consiglio: a pochi metri dal tempio si erge l’Arco di Adriano, il varco monumentale che l’imperatore fece innalzare con molta probabilità in concomitanza con l’inaugurazione del vicino luogo sacro.

Visitabile gratuitamente, presenta alcune iscrizioni che sanciscono la nascita del nuovo impero.

Mentre il fregio di nord-ovest riporta le parole: Questa è Atene, l’antica città di Teseo, sul lato opposto si legge: Questa è la città di Adriano, non di Teseo.

Liceo di Aristotele

La palestra del Liceo di Aristotele è stata riportata alla luce grazie agli scavi archeologici condotti nel 1996, all’interno dell’area che si estende tra il Conservatorio di Atene ed il Circolo degli Ufficiali delle Forze Armate.

La sua fondazione risale al IV secolo a.C. ed oltre ad accogliere un campo destinato all’allenamento degli atleti (in discipline come la lotta e la boxe), fu anche un importante centro culturale.

La scuola filosofica di Aristotele, come quella di Platone, costituisce una delle più importanti accademie filosofiche del mondo antico, una vera e propria antesignana delle attuali università.

È qui dunque, che il maestro tenne le sue celebri lezioni peripatiche, ovvero in movimento.

Il sito archeologico del Liceo di Aristotele dista circa 2 chilometri dall’Acropoli ed è raggiungibile a piedi oppure con la metropolitana delle linee M2 (fermata Syntagma) o M3 (fermata Evangelismos).

È aperto dalle ore 08:00 alle ore 15:00 (durante l’estate chiude alle ore 19:00) e l’ingresso ha un costo di 4 Euro (ridotto 3 Euro, gratuito per chi ha acquistato il biglietto cumulativo).

Antica Agorà di Atene

L’Antica Agorà tra il VI ed il V secolo a.C. era il cuore pulsante della vita politica, sociale e culturale di Atene.

Era qui che avevano luogo le transazioni commerciali, gli spettacoli teatrali, le processioni religiose e le lezioni filosofiche.

L’ingresso si trova in Via Adrianou, ad una decina di minuti a piedi dall’Acropoli ed il costo è di 10 Euro (ridotto 5 Euro, gratuito per chi sceglie il biglietto cumulativo).

Grazie agli scavi archeologici condotti nel corso dell’Ottocento e ai lavori di restauro eseguito nel 1960, alcuni degli edifici pubblici innalzati nell’antica piazza cittadina, oggi sono visitabili (dalle ore 08:00 alle ore 17:00).

Stoà di Attalo

Il passaggio coperto fatto erigere da re Attalo II di Pergamo (159-138 a.C.), si sviluppava su due livelli ed aveva una funzione sostanzialmente commerciale.

Le 45 colonne del primo piano delimitavano lo spazio occupato dalle botteghe. Non a caso, ancora oggi il termine stoà viene adoperato per indicare le gallerie commerciali.

L’edificio, gravemente danneggiato a causa delle continue invasioni nemiche, fu interamente ricostruito attorno al 1953 ed oggi ospita il Museo dell’Agorà Antica (incluso nel biglietto).

Tempio di Efesto

Il Tempio dedicato ad Efesto è sicuramente uno degli edifici meglio conservati dell’antica Grecia.

Tempio di Efesto nell'Antica Agorà di Atene

È stato costruito da Ictino nel 449 a.C., si compone di 34 colonne e presenta fregi con decorazioni ispirate alle fatiche di Eracle e di Teseo.

Nel Medioevo fu trasformato in una chiesa cattolica, sconsacrata solo nel 1934 quando divenne un centro di prima accoglienza per i profughi in arrivo dall’Asia Minore.

Una curiosità: a poca distanza dal Tempio di Efesto potrete intravedere le fondamenta della Stoà di Zeus Eleutherios.

Si tratta di uno dei luoghi scelti da Socrate per le sue lezioni di filosofia.

Sul lato meridionale invece, una chiesa bizantina del X secolo d.C. intitolata ai Santi Apostoli, sorge esattamente nel punto esatto in cui l’apostolo Paolo teneva i discorsi alla popolazione ateniese.

Biblioteca di Adriano

I resti della Biblioteca di Adriano, inaugurata nel 132 d.C., si trovano esattamente tra l’antica agorà greca e quella romana.

Il sito è aperto dalle ore 08:00 alle ore 15:00, al costo di 3 Euro (chi ha comprato il biglietto cumulativo entra gratis).

L’edificio, di cui purtroppo è rimasto pochissimo, oltre ad ospitare una biblioteca intesa in senso stretto, si componeva anche di sale di lettura, ambienti dedicati alla musica ed un teatro.

Ne sono visibili una fila di colonne corinzie, l’imponente ingresso ed i resti del mosaico pavimentale del cortile esterno.

Una curiosità: a partire dal V secolo d.C. la Biblioteca fu convertita prima in chiesa, poi in basilica fino a diventare un luogo di culto dedicato all’Arcangelo Michele, demolito nel 1843.

Nonostante questo, su quella che fu la facciata della Biblioteca, si distingue ancora un dipinto che ritrae Gesù con i discepoli nel Getsemani.

Agorà Romana

I Romani conquistarono la Grecia a partire dal 146 a.C. e nominarono Atene il centro culturale di riferimento dell’impero.

Fu Augusto che, a partire dal 19 a.C., volle costruire una nuova agorà, dove spostare tutte le principali attività di ambito commerciale e politico.

Dell’assetto originario oggi sono visibili la maestosa Porta Arquegetis, ingresso occidentale della piazza e la splendida Torre dei Venti, sul lato orientale.

Quest’ultima, ideata dall’astronomo Andronico, è una struttura ottagonale in marmo pentelico, che fungeva da meridiana e da stazione meteorologica.

la Torre dei Venti nell'Agorà Romana

L’Agorà Romana è accessibile dalle ore 08:00 alle ore 15.00 (in estate chiude alle 20:00) e costa 8 Euro (ridotto 4 Euro, gratis per chi possiede il biglietto cumulativo).

La biglietteria si trova in Via Polignotou, 3, a soli 5 minuti a piedi dall’Antica Agorà.

Kerameikos

Quello noto come Kerameikos (o Ceramico), tra tutti i siti inclusi nel biglietto cumulativo, è il più lontano dall’Acropoli.

L’ingresso, situato in Ermou Street, 148 è consentito dalle ore 08:00 alle ore 15:00 (in estate chiude alle 19:00), ad un costo di 8 Euro (ridotto 4, gratuito in caso di biglietto cumulativo) ed include la visita all’area archeologica e al museo.

Il nome è un chiaro riferimento alla presenza di laboratori di vasai presso il fiume Eridano.

Il sito comprende un segmento delle mura fatte costruire da Temistocle nel 478 a.C., la Porta Sacra, da cui partiva il corteo dei Misteri Eleusini, la Porta Dypylon, punto di inizio della processione panatenaica ed il cimitero pubblico.

Quest’ultimo si estendeva fuori dalle mura ed era un importante luogo di sepoltura, che accoglieva le spoglie di eroi e personaggi illustri.

È qui che Pericle pronunciò l’Orazione funebre per i morti durante il primo anno della Guerra del Peloponneso (430 a.C.).

Durante la visita potrete fare due passi nel Viale delle Tombe e ammirare le imponenti stele funerarie.

In realtà si tratta soprattutto di copie.
Le opere scultoree originali tuttavia, sono esposte proprio all’interno del museo del sito (oltre che nel Museo Archeologico Nazionale).

Ora che avete tutte le informazioni utili per visitare l’Acropoli e gli altri siti archeologici di Atene, non vi resta che organizzare un bel viaggio alla volta della Grecia.

Se avete bisogno di informazioni specifiche o ulteriori dettagli, non esitate a contattarmi.

Scrivete la vostra richiesta nei commenti, risponderò con estremo piacere.

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15 risposte

  1. Ti ringrazio molto per i consigli sui biglietti, soprattutto la dritto su come il biglietto singolo venga ridotto in alcuni mesi dell’anno. Anche se probabilmente preferirei acquistare il biglietto cumulativo per poter visitare il Tempio di Zeus e il Liceo di Aristotele fra tutti.

    1. Dipende dal periodo in cui vai ad Atene. Se la visiti in inverno e vuoi vedere solo: Acropoli, Tempio di Zeus Olimpio e Liceo spenderesti 20 Euro con i 3 biglietti singoli e 30 Euro con il cumulativo. A questo punto meglio prendere i biglietti singoli e utilizzare i restanti 10 Euro per visitare il Museo dell’Acropoli, che non è incluso nel cumulativo. In estate invece, sempre meglio il cumulativo. Nei paragrafi dedicati ai singoli siti trovi tutti i prezzi, se hai ancora bisogno di me scrivimi pure. Buon viaggio ad Atene.

  2. Non mi stancherò mai di ripetere quanto sia bella Atene. Durante il nostro soggiorno, arrivati alla biglietteria dell’Acropoli, abbiamo scoperto che in occasione della Maratona di Atene, l’ingresso ad alcuni siti sarebbe stato gratuito. Diversamente non credo che avremmo fatto il biglietto cumulativo per un solo giorno.
    Hai proprio ragione: davanti al Partenone l’emozione diventa quasi incontenibile!

    1. Se si ha a disposizione un solo giorno, bisogna pianificare bene ed in anticipo la visita così da non buttar via soldi e tempo.

  3. Ho visitato l’Acropoli 20 anni fa, in un viaggio in crociera. Il tempo a disposizione per visitare Atene non fu molto ma nonostante ciò l’emozione fu immensa. Mi sono sempre ripromessa di tornare e dedicare molto più tempo. Questo articolo così dettagliato sarebbe utilissimo!

  4. Sono stata ad Atene qualche mese fa e ho avuto solo il tempo di visitare l’Acropoli, ma sono sicura che tornerò e prenderò in considerazione i biglietti cumulativi. Sono l’opzione migliore mi sembra!

  5. Essendo un’appassionata di archeologia e guida turistica non potevo perdermi una visita ad Atene, per la visita all’Acropoli sono stata fortunata, ho trovato la giornata con l’ingresso gratuito!

    1. Se si vuole visitare solo l’Acropoli una giornata va benissimo, mentre se si vogliono vedere anche gli altri siti archeologici bisogna dare un’occhio agli orari di apertura e alle diverse tipologie di biglietti.

  6. Torno spesso e sempre volentieri ad Atene. Ammetto però che è da diversi anni che non torno a visitare l’Acropoli. I prezzi (ma vale per tutti i siti archeologici statali greci) sono saliti tantissimo degli ultimi anni – non vorrei dire un’eresia, ma non credo di aver pagato più di 5 euro neanche un decennio fa. D’altronde è anche corretto che i prezzi siano saliti.

  7. Dato che ho rimandato il mio viaggio ad Atene a data da destinarsi direi che questa tua guida dettagliatissima mi sarà utile quando deciderò di tornare proprio qui: noto anche che d’inverno ci sono prezzi più bassi, tanto vale approfittarne magari per il periodo natalizio!

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