Birre Belghe: le più buone e dove trovarle

due tra le più buone birre belghe

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Tra i motivi che mi hanno spinto ad intraprendere un viaggio alla volta di Bruxelles, spicca indubbiamente il desiderio di assaporare le birre belghe.

Pensate che nel 2017 sono state persino nominate Patrimonio Culturale Immateriale dall’UNESCO.

Molto più che in altri Paesi infatti, le birre sono parte integrante dell’identità del popolo belga, ne rappresentano l’essenza, al pari delle patatine fritte o dell’arte della cioccolateria.

Scopriamo perché.

Birre belghe: quali sono le più buone

Una delle caratteristiche peculiari delle birre belghe è che sono ad alta fermentazione e presentano un gusto intenso, che può essere anche fruttato, floreale o speziato.

Oltre ad una più spiccata preponderanza del lievito, rispetto al luppolo o al malto, le birre belghe sono spesso nate dalla sperimentazione di ingredienti inusuali.

Tra le diverse tipologie di birre belghe, meritano una menzione speciale:

  • Ale, anche nota come Belgian Ale, sta ad indicare una tipologia di birra ad alta fermentazione, leggermente fruttata o speziata, di colore chiaro o ambrato.
  • Blanche, conosciuta anche come Witbier, dal tipico colore chiaro, legato all’utilizzo di frumento oltre che di malto d’orzo. In età medievale, veniva preparata con l’aggiunta di una miscela a base di erbe aromatiche, zenzero, anice, cumino, capace di preservarne il gusto, anche durante le calde giornate estive. Personalmente, trovo la blanche una delle birre (non solo belghe) più dissetanti che io abbia mai provato!
  • Birra trappista, da non confondere con la birra d’abbazia. Deve essere preparata in un’abbazia trappista da monaci trappisti. I guadagni legati alla vendita di questa birra, devono servire esclusivamente al mantenimento dello stile di vita monastico. I trappisti seguono la regola benedettina Ora et labora, un’esortazione alla preghiera e al lavoro. Dal 1997, alcune abbazie si sono persino riunite in nell’Associazione Trappista Internazionale, con l’obiettivo di tutelare il prodotto artigianale che, per ottenere la giusta certificazione, deve soddisfare determinati requisiti.
  • Birra d’abbazia, rispetto alla trappista, può essere prodotta anche al di fuori dell’abbazia o del monastero, purché ne sia stata preventivamente autorizzata la vendita.
  • Saison, dal francese stagione. È una birra che si beve soprattutto in estate e specialmente nella regione della Vallonia, confinante con la Francia. La sua produzione anticamente, era legata proprio al ciclo delle stagioni. Se la fermentazione si svolgeva a cavallo tra autunno e inverno, la mescita avveniva durante l’estate. Essendo prodotta essenzialmente in un contesto agricolo, questa birra (nella sua variante poco alcolica) veniva persino adoperata per ripagare la manodopera, al termine del periodo di lavoro pattuito. Oggi appare decisamente fruttata e speziata, connotata da una schiuma piuttosto densa.
  • Lambic, la cui produzione avviene grazie al processo di fermentazione spontanea. Il mosto di birra viene cioè esposto all’azione di batteri autoctoni e lieviti selvatici della regione meridionale del Belgio.
  • Kriek, una delle mie preferite in assoluto. Si produce su una base di lambic o di ale, a cui si aggiunge succo di ciliegia.

Dove bere le migliori birre a Bruxelles

Se vi trovate a Bruxelles e, dopo un’intensa giornata tra le vie del centro, non vedete l’ora di sorseggiare un’ottima birra, non ho dubbi sul luogo da consigliarvi: Delirium Café.

Delirium Café: il bar dell’elefantino rosa a Bruxelles

Questo locale possiede una tale varietà di birre (ben 2.500), che nel 2004 è stato insignito del Guinness World Record.

Il suo nome deriva da una specifica birra, rigorosamente belga, nota come delirium tremens, di cui ne ha ripreso anche il simbolo: un elefantino rosa.

Delirium tremens è in realtà una delle sintomatologie che colpisce gli alcolisti in astinenza e che può prevedere la comparsa di: brividi, tremori, allucinazioni e un’intensa sudorazione.

Non è affatto un caso infatti se, il logo di questa birra sia un elefante rosa.

Se fate un piccolo sforzo di memoria, ricorderete che nel film d’animazione Dumbo (1941), uno dei classici Disney, ad un certo punto il protagonista, dopo aver bevuto un pò di vino, è vittima di visioni e allucinazioni, che lo portano ad immaginare la presenza di elefanti rosa.

Cosa provare al Delirium Café

L’arredamento del Delirium Café è un vero e proprio omaggio alla tradizione delle birre belghe. I soffitti e le pareti di ciascuno dei livelli in cui si articola, è quasi totalmente ricoperto da oggetti legati ai grandi marchi locali.

Una delle esperienze che vi consiglio assolutamente di provare, è ordinare un litro e mezzo di birra (da condividere con i vostri compagni di viaggio), suddiviso in ben dieci bicchieri, ciascuno di un marchio e una tipologia differente.

varietà di birre al Delirium Café di Bruxelles

Il costo è di 25 Euro ed è sicuramente un ottimo modo per familiarizzare con le birre del Belgio, oltre che con gli altri clienti presenti nel locale.

Dove si trova il Delirium Café e come raggiungerlo

Il Delirum Café si trova presso Impasse de la Fidélité, una strada senza uscita ubicata a soli 240 metri dalla centralissima Grand Place. Potete raggiungerlo a piedi, in metropolitana (linea 1 o 5 fino alla fermata De Brouckère) o in treno (la stazione ferroviaria Bruxelles Central dista solo 500 metri da qui).

Dove bere le migliori birre a Bruges

Bruges è un’incantevole borgo collocato a circa un’ora da Bruxelles, conosciuta in tutto il mondo come la piccola Venezia, poiché attraversata interamente da ponti e canali.

A soli 200 metri dalle splendide piazze simbolo della città: Burg e Grote Markt, si erge 2Be Beer, una delle birrerie più celebri e frequentate, sia dai locals che dai turisti.

2Be Beer: la birreria con vista sui canali di Bruges

L’ingresso è preceduto da un lungo corridoio scoperto, dove spicca una parete occupata da ben 2.416 bottiglie di birra e dai rispettivi bicchieri, chiamata, non a caso: Beer Wall.

Pensate: in Belgio le birre vengono servite ciascuna nel suo specifico bicchiere, che ha spesso una forma particolare. Il marchio della bevanda deve essere inoltre, sempre ben visibile.

beer wall a Bruges

Una particolarità del locale è che i menù vengono letteralmente giù dal cielo, nel senso che sono attaccati a delle corde lasciate penzolare dal soffitto, così da poter essere consultati (in 4 o 5 lingue diverse) dai clienti, al momento dell’arrivo.

Il bar in sé è alquanto ristretto nelle dimensioni ma possiede un’ampia terrazza esterna, affacciata su uno degli angoli più fotografati dai turisti.

La birreria si trova infatti all’interno di Casa Perez de Malvenda, un elegantissimo edificio del XV secolo, che ospitò il console spagnolo a Bruges, Juan Perez de Malvenda.

Non è un caso se questo tratto del canale è attraversato da numerosi battelli oltre che da cigni e anatre: è letteralmente uno degli scorci più romantici e suggestivi di tutta la città.

Chi potrebbe mai resistere dal farsi scattare una foto in quest’angolo di paradiso?!

Un consiglio: dopo aver sorseggiato la vostra birra presso la terrazza con vista sul canale, visitate il cosiddetto 2Be Shop. Si trova a pochi passi dalla birreria e l’ingresso è gratuito.

Qui potete trovare diversi marchi di birra belga in vendita, oltre che cioccolatini e altri prodotti locali da portare a casa con voi, invece delle solite calamite.

Cosa bere presso 2Be Beer

Anche 2Be Beer, come Delirium Café, vanta una vasta scelta di birre belghe. Io e il mio compagno di viaggio abbiamo scelto di gustare, due tra le birre più rinomate della tradizione locale.

La Corne, iconica birra belga servita in un corno

La prima è La Corne dus Bois des Pendus, servita in un curiosissimo bicchiere a forma di corno, posto a sua volta all’interno di un supporto di legno.

Si narra che la ricetta di questa birra, inventata da un certo Cornelio, non venne mai resa nota. Quando la sua cittadina nel 1636 fu presa d’assedio da alcuni predoni, costui pensò bene di nasconderla sotto terra, ai piedi di una quercia.

La ricetta non fu mai ritrovata ma da quel giorno, il fantasma di Cornelio vaga per la foresta augurando vita eterna a tutti coloro che bevono la sua birra all’interno del corno.

Nonostante questo racconto sia molto suggestivo, la vera storia tuttavia, è un’altra.

Le origini di questa birra sarebbero infatti da ricondurre ad una serie di impiccagioni, che si tennero durante la Guerra dei Trent’anni nella foresta di Anlier, in un punto preciso a forma di corno.

Oggi ne esistono di tre tipologie, tutte premiate al Mondial de la Bière di Strasburgo:

  • La Corne Blonde,
  • La Triple,
  • Les Cuvèes Secrètes des Cornélius.
la corne nel bicchiere a forma di corno a Bruges

Vi assicuro che, oltre a essere molto scenografica, è davvero buonissima!

Kwak: la birra belga dal bicchiere a forma di clessidra

Quando Pawel Kwak inventò questa birra nel 1791, lavorava presso l’albergo De Hoorn. A seguito delle nuovi leggi emanate da Napoleone però, ai conducenti delle carrozze fu fatto divieto di effettuare soste per rifocillarsi, durante l’orario di servizio.

Spaventato dall’eventualità di perdere i suoi migliori clienti, Pawel inventò un arguto stratagemma. Creò dei bicchieri ad hoc e li collocò su un particolare supporto di legno, che ne agevolasse il trasporto.

I cocchieri in questa maniera, potevano appendere i bicchieri alla carrozza e gustare la loro birra con calma, senza dover scendere per raggiungere il locale, contravvenendo alle leggi.

Un vero e proprio antesignano del take away, il signor Kwak!

All’iconica forma del bicchiere, è inoltra legata una curiosa leggenda. Si racconta infatti che Kwak sia il suono che produce la birra quando fuoriesce dal punto più stretto del bicchiere. Per lo meno, è così che viene percepito dai francofoni!

kwak la birra del cocchiere a Bruges

Una curiosità: le birre La Corne e Kwak sono state al centro di una disputa, legata proprio ai loro due bicchieri.

Il birrificio che produce la Kwak ha infatti accusato i produttori di La Corne di aver copiato in maniera evidente, non solo il vetro ma anche il supporto di legno della cosiddetta birra del cocchiere.

Dal canto suo, il tribunale ha chiuso definitivamente la faccenda, affermando che non vi sia alcuna motivazione sufficiente per accusare i produttori di La Corne, di una pratica commerciale tanto scorretta.

Dove si trova 2Be Beer e come arrivarci

2Be Beer è in Wollestraat, 53 a Bruges. Per arrivarci, vi basterà una passeggiata di circa 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria della cittadina, raggiungibile in poco più di un’ora da Bruxelles.

Se invece preferite prendere i mezzi pubblici, date un’occhiata al sito internet di De Ljin, l’azienda che gestisce il trasporto locale.

Duvelorium Grand Beer Café: la terrazza elegante di Bruges

Se siete amanti dei bar panoramici, vi consiglio di fare una sosta presso Duvelorium Grand Beer Café, una splendida terrazza affacciata sulla piazza principale di Bruges.

Il locale si trova al primo piano del palazzo che ospita Historium Brugge, un museo altamente interattivo, che catapulta il visitatore nel glorioso passato di Bruges, mostrando usi e costumi della società locale nel 1500.

Mentre l’accesso ad Historium prevede l’acquisto di un biglietto, il Duvelorium è gratuito ed accessibile a tutti, non solo ai visitatori del museo.

Si tratta dell’unico locale del mondo interamente dedicato alla birra Duvel, inizialmente nota come Victory Ale, poiché realizzata poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.

Solo nel 1923, divenne Duvel (diavolo in fiammingo).

Dove si trova Duvelorium Grand Beer Café e come arrivare

Duvelorium Grand Beer Cafè si trova presso Markt 1, nel cuore di Bruges. Potete raggiugnere questa splendida terrazza a a piedi, con una passeggiata di circa 15 minuti dalla stazione ferroviaria di Bruges.

In alternativa, se preferite spostarvi con il trasporto pubblico locale, consultate gli orari e le linee previste sul sito di De Ljin.

Musei dedicati alle birre belghe: quali sono e dove trovarli

Ad un prodotto talmente rappresentativo di questo territorio, come è per l’appunto la birra belga, non potevano che essere dedicati dei musei.

Nello specifico, ve ne presenterò ben due: Beer Museum Bruxelles e Bruges Beer Experience.

Beer Museum di Bruxelles

Il Beer Museum di Bruxelles espone una serie di strumenti utilizzati in passato per la preparazione delle birre ed oggetti di vario tipo riconducibili al consumo della bevanda nazionale belga.

Al termine del percorso espositivo, ogni visitatore riceve da un mastro birrario, un’ottima pinta, servita nella caffetteria del museo.

Cosa sapere prima di visitare il Beer Museum di Bruxelles

Il Beer Museum si trova nella centralissima Grand Place di Bruxelles, raggiungibile in pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Bruxelles Central (da cui dista solo 300 metri circa).

Vi consiglio di consultare il sito internet prima di pianificare la vostra visita poiché attualmente il museo è chiuso ben 3 giorni alla settimana e, per l’acquisto del biglietto, è previsto esclusivamente il pagamento in contanti.

Bruges Beer Experience

Il museo che Bruges ha dedicato alla birra è aperto tutti i giorni della settimana (ad eccezione del 25 Dicembre e del 1 Gennaio). Si propone di guidare il visitatore, attraverso installazioni altamente interattive, lungo l’intero processo di produzione delle birre.

Al termine del tour, effettuato con l’ausilio di audioguide, è possibile effettuare delle degustazioni, il cui costo è escluso nel prezzo del biglietto standard.

Cosa sapere prima della visita a Bruges Beer Experience

Bruges Beer Experience si trova in Breidelstraat, 3, ad angolo con Grote Markt. Può essere raggiunto a piedi dalla stazione ferroviaria cittadina, che dista poco più di un’ora dalla capitale belga oppure con i mezzi pubblici.

Vi consiglio di consultarne il sito internet per prendere visione dei costi dei biglietti e di eventuali riduzioni.

E ora tocca a voi, avete mai assaggiato una delle innumerevoli birre belghe?

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Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

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19 risposte

  1. Alla birra preferisco il vino, ma per accompagnare una pizza in estate la bevo volentieri, ho letto con grande interesse il tuo articolo, l’assaggio delle birre da condividere con gli amici, mi ha fatto venire la voglia di provarle subito.

  2. Questi tuoi ultimi articoli risvegliano la buona forchetta che è in me ed ovviamente non poteva non piacermi anche la birra! Non sono mai stata in museo della birra e questo lo trovo davvero fighissimo, soprattutto se poi c’è la degustazione! Le priverei tutte purché non siamo amarognole

  3. No sono una grande intenditrice di birra ma ho letto con moltissima attenzione e curiosità il tuo articolo. Intanto grazie per avermi chiarito finalmente la differenza tra birra trappista e birra di abbazia che per me erano la stessa cosa e poi grazie anche per avermi fatto scoprire un sacco di curiosità e invogliato a provare la kriek

  4. mi hai fatto venire voglia di andare in Belgio. Amo le birre! I tuoi articoli sono sempre molto utili e ricchi di preziosi consigli: ne farò tesoro se decidessi di fare un viaggio da quelle parti

  5. Non bevo birra, ma sono stata per due volte in Belgio con degli appassionati di questa bevanda, perciò conosco bene il Delirium. Posso segnalare a Malines la birreria Het Anker (con annesso hotel!) e Lovanio che è la patria della Stella Artois.

  6. Tra le cose che devo evitare per la mia Celiachia, forse la birra è quella che mi pesa di più! Posso dirti, però, che ho assaggiato delle birre belghe senza glutine e le ho trovate davvero buonissime! Devo proprio provarle sul posto!

  7. Birraaaaaa!
    Sono appena stata a Bruxelles e non ho potuto non approfittare dell’occasione! Purtroppo ho potuto berne ben poche, così mi sono concentrata sulle lambic, che anche se non amo particolarmente, in Italia si trovano con difficoltà.
    E comunque grande articolo! Hai raccontato un sacco di cose interessanti, come la storia del bicchiere della Kwak: non sapevo che fosse a clessidra!

  8. Mai stata in Belgio e amando la birra direi che è una lacuna che devo assolutamente colmare! Non solo per la birra, tra l’altro, perché anche quello del cibo è un capitolo che mi interessa molto. Anche a me piacciono molto in particolare sia le blanche che le kriek – ne ho bevuta una belga proprio la scorsa settimana in un locale della mia città, ma non mi viene in mente il nome della birra!

  9. Non si può andare a Bruxelles senza bere una birra! La mia preferita è la Blanche.Da accompagnare assolutamente con le loro patatine anche se molti locali propongono solo il bere!

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