Oratorio dei Fiorentini: il Barocco a Bologna

gli interni dell'Oratorio dei Fiorentini a Bologna

Indice dei Contenuti

Il Museo Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini è un vero tesoro dell’arte barocca a Bologna. È custodito in uno degli edifici che si affacciano sulla scenografica Corte de’ Galluzzi, tra Via D’Azeglio e Piazza Galvani.

Restaurato interamente nel 2004 dalla Banca di Bologna, fino al 31 Maggio 2023 espone, in quella che fu la sua collocazione originaria, una tela di Sebastiano Ricci, La Nascita del Battista (1695).

L’opera infatti, fa parte delle collezioni della Pinacoteca Nazionale di Bologna che, in via del tutto eccezionale, ha acconsentito al suo ricollocamento nell’oratorio, alla stregua di una mostra temporanea.

Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini a Bologna: brevi cenni storici

L’Oratorio di San Giovanni Battista dei Fiorentini occupa il piano superiore della chiesa nota come Santa Maria Rotonda dei Galluzzi, attualmente sconsacrata.

Molto probabilmente non ne avete mai sentito parlare eppure, se almeno una volta avete fatto una passeggiata in Via d’Azeglio, di sicuro l’avete vista.

L’antico edificio di culto è occupato da un ampio negozio ma, guardando oltre le vetrine, mostra ancora qualche segno evidente del vecchio utilizzo, che non sfuggirà ai passanti più attenti.

Fu costruita nel 1250 dalla famiglia Galluzzi, una delle più ricche di Bologna, a poca distanza dalla più celebre torre, tuttora visibile e risalente al 1257.

Nel 1546 quando la abbandonarono, fu presa in mano dalla Congregazione dei Fiorentini, che nel 1570 vi affiancò un oratorio.

All’epoca Bologna era una città dall’economia fiorente, soprattutto nell’ambito dei tessuti, lavorati grazie alla presenza di numerosi mulini, disseminati in vari punti del centro abitato, lungo una fitta rete di canali.

Erano dunque molto intensi anche i contatti e gli scambi con le città limitrofe, come Firenze.

Da qui, un cospicuo numero di tessitori, approdò a Bologna, dove si stabilì in maniera permanente al fine di portare avanti la propria attività commerciale.

Oratorio dei Fiorentini di Bologna: restauri e rimaneggiamenti

L’Oratorio dei Fiorentini subì diversi rimaneggiamenti da allora.

Domenico Baroni e Mauro Aldrovandini nel 1668 cominciarono ad affrescare la volta, che raffigura la Glorificazione del Battista, lasciandola però incompiuta. Entrambi morirono infatti di lì a poco (Baroni nel 1671 e Aldovrandini nel 1680).

Nel 1699 Giuseppe Rolli e Paolo Guidi si dedicarono alle pareti, con affreschi che ripercorrono i diversi momenti di vita del Battista.

la parete dell'Oratorio dei Fiorentini è finemente affrescata

Drappi spostati da cupidi, colonne, fiori e frutta conferiscono profondità alle rappresentazioni sceniche, rendendole ancora più vivide.

La soppressione dell’oratorio fu predisposta a partire dal 1798, quando entrarono in vigore le leggi napoleoniche.

Da questo momento in poi, l’edificio conobbe gli utilizzi più disparati e non ha mai ritrovato la sua vocazione sacra.

Nel 1890 l’ultimo rimaneggiamento venne eseguito da Giuseppe Tubertini.

Infine, nel 2004 la Banca di Bologna si occupò di un nuovo ed importante restauro, riportando l’oratorio alla sua originaria magnificenza e adibendolo a sala di rappresentanza.

La Pala d’altare di Sebastiano Ricci torna alla sua collocazione originaria

La Pala d’altare che illustra i primi istanti di vita di Giovanni Battista, fu commissionata a Sebastiano Ricci, pittore bellunese.

Costui era stato già contattato dalla Congregazione nel 1682, per la realizzazione di una tela da collocare nell’oratorio, ma ora purtroppo non più visibile.

Si trattava della Decollazione del Battista e doveva occupare l’altare, poi trasformato in una balconata per il coro.

La Nascita del Battista mostra il neonato tra le braccia della Vergine Maria mentre sua madre Elisabetta, ancora spossata dal parto, riceve assistenza.

Le tre donne poste accanto a Maria rivelano evidenti somiglianze con i personaggi raffigurati nel corteo de Il Trionfo di Bacco e Arianna (1600), di Annibale Carracci.

In alto a sinistra, due cherubini chiudono la scena, uno dei quali indica il bambino, appena venuto al mondo. In fondo a destra infine, spicca Zaccaria, padre del nascituro.

Alla base della tela, è riportata la data di inizio della sua realizzazione, 28 Agosto 1671, corredata da un lungo elenco di benefattori che, di fatto, ne hanno finanziato l’esecuzione.

la Pala d'altare della Nascita del Battista nell'Oratorio dei Fiorentini a Bologna

L’opera, chiusa in uno scantinato all’indomani dell’entrata in vigore delle leggi napoleoniche, è finalmente tornata al suo posto e può essere ammirata da tutti, in una location che non fa che accentuarne lo splendore.

Visitare l’Oratorio dei Fiorentini con l’Associazione Succede solo a Bologna

Oggi è possibile varcare la soglia dell’Oratorio dei Fiorentini, visitandone i magnifici interni affrescati, grazie all’Associazione Succede solo a Bologna, che organizza periodicamente tour guidati, della durata di un’ora circa.

Preparatevi perché, se dall’esterno l’edificio potrà sembrarvi fin troppo semplice e lineare, vi basterà percorrere la lunga scalinata verso il piano superiore, per ricredervi.

È un vero e proprio tesoro, racchiuso nel centro storico di Bologna!

Il colpo d’occhio sarà tale che, ne sono certa, non saprete cosa guardare prima. Per fortuna, ci penserà la guida dell’associazione a ricondurvi alla realtà, intrattenendovi con la storia della nascita e dell’evoluzione di questo luogo incredibile.

Cosa vedere nei dintorni dell’Oratorio dei Fiorentini a Bologna

Avete terminato la visita all’Oratorio dei Fiorentini ma non volete assolutamente lasciare Bologna? Vi suggerisco almeno tre attività da fare nel capoluogo emiliano-romagnolo.

E ora tocca a voi: che ne pensate di questo gioiellino dell’arte barocca nel cuore di Bologna?

Articoli consigliati

L’isola di Naxos, la più grande dell’arcipelago delle Cicladi, è rinomata per le sue spiagge di sabbia fine e dorata. La sua storia antichissima si

Con i suoi 3718 metri d’altezza, il vulcano Teide è la vetta più alta non solo dell’isola di Tenerife, ma di tutta la Spagna. Pensate

Edimburgo vanta un divertentissimo Museo delle Illusioni, inaugurato all’interno della Outlook Tower, sede della più antica attrazione cittadina: la Camera Obscura. Poiché durante i miei

Tolti i voli aerei, vi restano solo 9 giorni da dividere tra Singapore e Bali e vi state ancora chiedendo se valga la pena confermare

Se c’è un luogo che più di tutti sa raccontare la storia di Dubai prima e dopo lo sviluppo economico, questo luogo è l’Etihad Museum,

Ho avuto l’opportunità di riscoprire l’Appennino piacentino nell’ambito di un press tour, che ha toccato alcune località delle sue quattro valli maggiori: Val Tidone, Val

Indice dei Contenuti

Mi presento

Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

Scopri come possiamo dare voce alla tua realtà e rendere la cultura più accessibile e coinvolgente

Condividi l'articolo
Facebook
X Twitter
LinkedIn
WhatsApp

11 risposte

  1. Corte Galluzzi è uno dei luoghi che amo di più del centro storico di Bologna, fin da piccola i miei genitori mi portavano in questa piazzetta per incontrare gli amici. Non sapevo dell’esistenza dell’Oratorio dei FIorentini, grazie per tutte queste informazioni molto utili!

    1. Grazie di aver condiviso il tuo ricordo e di non aver nascosto il fatto che molti bolognesi, te inclusa, non conoscono l’Oratorio dei Fiorentini. Mi raccomando, visitalo entro fine maggio, così da vedere la pala di Ricci.

  2. La ricchezza dei dettagli e le meravigliose decorazioni sono davvero mozzafiato. Sicuramente un posto da visitare assolutamente se dovessi capitare a Bologna, ovviamente cercherei l’aiuto dell’Associazione. Sarebbe il modo migliore per scoprirne ogni scorcio.

  3. Se penso a Bologna ( città che amo in maniera particolare ) penso a te Libera, e a come la racconti , portandoci sempre in luoghi nuovi e ricchi di vera bellezza.

  4. Adoro il barocco come stile artistico e questo luogo suscita in me una vera e propria ammirazione oltre che una curiosità smodata! Vedrò se riesco a organizzare una visita, me lo auguro proprio! Bologna è proprio vero che non delude mai!

  5. Non sai qua te volte ho ammirato la Corte dei Galluzzi senza conoscere nulla del tesoro di questo oratorio. Rimpiango di non abitare più in quella zona, mi stai facendo scoprire meraviglie sconosciute

  6. Uno spettacolo artistico, fa sempre piacere sentire che luoghi come questo vengano tenuti bene negli anni con restauri che possano permettere di goderne la bellezza quanto più possibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *