Se state leggendo queste righe, forse avete già preparato un elenco di cosa vedere a Copenaghen in 3 o 4 giorni e vi siete accorti che toccherà fare qualche rinuncia per non sforare il budget già dopo le prime 24 ore.
Chiariamo subito una cosa: Copenaghen è cara ma non proibitiva (e c’è una lunga lista di attrazioni gratuite che lo dimostra!).
Inoltre si tratta di una capitale talmente all’avanguardia, da far sembrare anche il più tranquillo week end in Danimarca, un incredibile viaggio nel futuro.
Lasciate i pregiudizi fuori dalla porta d’imbarco e preparatevi a vivere un’esperienza che ricorderete a lungo, senza dover per forza svuotare il portafogli.
Itinerario di 3 o 4 giorni a Copenaghen: cosa vedere in un week end senza troppe rinunce
Prima di addentrarci nel vivo dell’itinerario e scoprire cosa c’è da vedere a Copenaghen in 3 o 4 giornate, ci tengo a condividere con voi alcuni semplici consigli per godersi la città senza farsi prendere dall’ansia di rimanere senza soldi.
Copenaghen Card è un’ottima soluzione se sfruttata in modo intelligente.
Se la maggior parte delle attrazioni che intendete visitare è compresa in questa e card, attivatela (ma solo dopo aver fatto qualche riflessione sulla durata e controllato giorni e orari di chiusura).
La carta virtuale include anche l’utilizzo illimitato dei mezzi pubblici.
Ma allora, è davvero conveniente per chi preferisce spostarsi a piedi o noleggiare una bicicletta?
Se l’obiettivo è raggiungere le sole attrazioni completamente gratuite, la risposta molto banalmente, è no.
Tuttavia, per aiutarvi a schiarire ulteriormente le idee, vi racconterò esattamente come ho fatto io.
Il percorso che ho delineato presuppone l’acquisto di una Copenaghen Card (formula Discover) valida per 48 ore.
Prosegue con un’intera giornata dedicata esclusivamente alle gratuità (potrebbe essere il lunedì, quando è quasi tutto chiuso o il giorno dopo la scadenza della carta virtuale) e termina con un’escursione giornaliera a Malmo, la città svedese raggiungibile comodamente in treno, attraverso un tunnel sotterraneo di ultima generazione.
Cosa vedere a Copenaghen in 3 o 4 giorni e risparmiare: giorno 1 Giardini di Tivoli e musei imperdibili
Molti hanno l’abitudine di cominciare il primo giorno a Copenaghen in un luogo ben preciso: i Giardini di Tivoli. Questo enorme giardino-luna park è stato inaugurato da Cristiano VIII il 15 Agosto 1843, motivo per il quale è ritenuto uno dei più antichi parchi gioco al mondo.
Durante l’anno, resta aperto regolarmente da aprile a settembre e spalanca nuovamente le porte solo in occasione di Halloween e delle festività natalizie. Se vi interessa trascorrerci del tempo in compagnia degli amici o con i vostri figli, è meglio consultare prima gli orari di chiusura sul sito internet Tivoli Gardens, così da non incorrere in spiacevoli sorprese.
Una volta esplorato il parco, proseguite la passeggiata in direzione della Ny Carlsber Glyptotek, tra i musei più affascinanti di Copenaghen.
Fondato dal patron del birrificio Carlsberg, custodisce migliaia di sculture antiche (soprattutto egizie, greche e romane) ed una magnifica collezione di opere dell’Impressionismo francese.
Poco distante, il Museo Nazionale Danese vi offrirà l’occasione di ripercorre le tappe più significative della storia della Danimarca.
Dai Vichinghi al Medioevo, passando per l’assolutismo e l’età moderna: ospita spesso incredibili mostre immersive e vanta uno spazio interamente dedicato ai più piccoli.
Gli appassionati di architettura potranno colmare le proprie curiosità al DAC (Danish Architecture Center) ed approfondire ulteriormente il reale contributo della Danimarca al mondo del design, concludendo la giornata al Design Museum Denmark.

Copenaghen vanta un lungo elenco di musei, gallerie d’arte ed esposizioni permanenti, in grado di soddisfare davvero ogni tipo di passione o interesse.
Ma occorrono anche più di 2 o 3 ore per apprezzare al meglio la visita ad alcuni di questi templi del sapere e della bellezza.
Avere una panoramica completa dell’offerta culturale della città può dunque risultare determinante per capire cosa risponde davvero ai vostri gusti e come riuscire ad ottimizzare i tempi, senza sprecare minuti preziosi.
Giorno 2: dal Castello di Rosenborg all’Happiness Museum
Per rendere il vostro secondo giorno a Copenaghen sfavillante, dirigetevi alla volta del Castello di Rosenborg: custodisce i luccicanti gioielli della corona danese.

Non possono mai lasciare la Danimarca (secondo le precise volontà della regina Sofia Maddalena) e pertanto, quando non vengono indossati dai reali, riempiono di meraviglia gli occhi dei visitatori del castello.
Terminato il tour dell’elegante palazzo istituito da Cristiano IV, date un’occhiata all’orologio e dirigetevi al Palazzo di Amalienborg, l’attuale residenza della monarchia danese.
Nella piazza antistante, a mezzogiorno si svolge l’antica e solenne cerimonia del cambio della guardia, che richiama quotidianamente moltissimi curiosi.
Approfittatene per visitare il museo, allestito nell’edificio di nord-ovest. È incentrato sulla storia della famiglia reale, discendente diretta del primo sovrano vichingo.
A questo punto, non vi resta che spostarvi verso il Palazzo di Christiansborg, l’attuale sede del Parlamento danese.
Salite sulla torre (accessibile gratuitamente) per ammirare la città dall’alto e poi esplorate le sontuose Sale Reali.
Accederete così alla stanza in cui si svolge l’incoronazione del monarca e potrete passeggiare nei saloni che ancora oggi accolgono celebrazioni, banchetti, riunioni con capi di Stato stranieri e cerimonie.
Prima di concludere la giornata, prendetevi del tempo da dedicare al Museo della Felicità (escluso dalla Copenaghen Card), allestito a poca distanza da qui.
Dovete sapere infatti che i danesi, non sono solo uno dei popoli più felici al mondo, ma hanno persino fondato un istituto che, attraverso standard e criteri di confronto molto precisi, misura il grado di felicità di tutti i popoli del pianeta.
Il museo infatti, consente di esaminare i risultati raggiunti ed arrivare a comprendere come fanno i cittadini dei Paesi nordici (ed in particolare quanti abitano la Danimarca) ad essere così felici.
Il segreto della felicità dei danesi si chiama hygge. Per scoprire cosa si cela dietro questo termine intraducibile, date un’occhiata al mio approfondimento interamente dedicato al Museo della Felicità di Copenaghen.
Giorno 3: 10 cose da vedere gratis a Copenaghen
Pronti a godervi 24 ore a Copenaghen a costo zero?
Quelle che ho individuato, sono una decina di tappe dislocate in vari punti della città, che potete inserire a piacimento nel vostro itinerario di viaggio.
Municipio di Copenaghen
Situato nel cuore della capitale danese, il Municipio ospita una delle meraviglie dell’ingegneria moderna: l’Orologio Mondiale di Jens Olsen.
Si tratta di un orologio astronomico attivato nel 1955, celebre per la sua precisione. Presenta infatti un margine di errore pari a soli 0,5 secondi ogni 300 anni.
È composto da 12 meccanismi con oltre 15.000 componenti e oltre a segnare l’ora, fornisce informazioni sulle eclissi, le posizioni planetarie (dispone persino di un calendario perpetuo).
Purtroppo, Jens Olsen non visse abbastanza per vedere la sua creazione in funzione: l’orologio fu inaugurato postumo da re Federico IX e da sua nipote.

Oltre all’Orologio Mondiale, il Municipio vanta una torre alta 105,6 metri ed un grande salone, accessibile liberamente.
Dantes Plads
Nel 2021, presso Piazza Dante (Dantes Plads) ed esattamente di fronte alla Ny Carlsberg Glyptotek, doveva sorgere un parcheggio sotterraneo.

Il progetto ha sollevato diverse critiche e polemiche: avrebbe stravolto l’assetto della piazza dedicata al Sommo Poeta.
Per manifestare il suo dissenso, l’artista danese Jens Galschiøt ha creato un’installazione provocatoria: una colonna con quattro busti di Dante che urlano il loro disappunto, circondata da 4 individui con teste di maiale, simbolo della parte più irrazionale della natura umana.
La mobilitazione dei cittadini ha portato all’annullamento del progetto, salvando la piazza (almeno per il momento).
Diamante Nero
La Biblioteca Reale, meglio conosciuta come Diamante Nero, è il risultato dell’ambizioso progetto dello studio Schmidt, Hammer e Lassen.
Il suo rivestimento in granito zero dello Zimbabwe e vetro affumicato le conferisce l’aspetto elegante e prezioso di un diamante.
La luce naturale inonda l’interno, creando un ambiente perfetto per lo studio e la lettura.
L’edificio si suddivide in 8 piani, tutti visitabili gratuitamente ed è delimitato da vetrate alte 6 metri, che offrono una vista mozzafiato sul porto cittadino.
La biblioteca annovera più di 5 milioni di volumi e 6.000 manoscritti, tra cui alcuni risalenti al Medioevo.
La presenza di un auditorium, un ristorante e una galleria d’arte, rendono il Diamante Nero un vero e proprio polo culturale, molto frequentato dai giovani.
Cattedrale di Nostra Signora
Con il suo imponente colonnato in stile neoclassico ed il campanile di 60 metri, la Cattedrale luterana di Nostra Signora non potrà non attirare la vostra attenzione.
L’attuale chiesa fu eretta nel 1829 (la precedente costruzione trecentesca fu distrutta nel 1807 durante le guerre napoleoniche) ed il progetto, affidato a Christian Frederik Hausen, si ispira chiaramente all’architettura dell’antica Roma.
È in questo edificio che si sono svolti i funerali dello scrittore Hans Christian Andersen e del filosofo Søren Kierkegaard.
Gli interni appaiono austeri e maestosi: le dodici statue degli apostoli in marmo di Carrara sulle pareti della navata centrale e la scultura di Cristo sull’altare, sono state eseguite da Thorvaldsen.
Sirenetta e Kastellet
Tutti conoscono la Sirenetta, realizzata dallo scultore Edvard Eriksen nel 1913 e ispirata alla fiaba di Andersen. Situata sul lungomare di Langeline, è stata più volte vandalizzata, decapitata e ridipinta.

Di questa questa statua, simbolo indiscusso di Copenaghen, ne esistono tuttavia almeno due varianti. La prima è la Sirenetta geneticamente modificata e la seconda è la Sirenetta di Anne Marie Carl-Nielsen.
Dopo aver scattato la vostra foto ricordo, proseguite la passeggiata fino al Kastellet. Quello che resta della fortificazione difensiva seicentesca, attualmente rappresenta un posticino dove rilassarsi al sole o fare un po’ di jogging.
Chi lo desidera, può visitare il Museo della Resistenza o la Casa del Comandante e fare una sosta dinanzi al Monumento Nazionale Danese del Ricordo (in onore di tutti i caduti in guerra).
Vale la pena immortalare il suggestivo mulino a vento e la sbalorditiva fontana novecentesca della dea norrena della fertilità, Gefion.
Una curiosità: cosa ci fa qui il busto di Winston Churchill? Si tratta di un omaggio al Primo Ministro britannico, che ebbe ruolo determinante per liberare Copenaghen dall’occupazione nazista nel 1945.
Nyhavn
Nonostante significhi letteralmente Nuovo Porto, l’angolo più fotografato e vivace di Copenaghen è in realtà l’antico approdo e risale al Seicento.

Cristiano V volle collocarlo qui, così da permettere alle navi di ancorarsi direttamente in città e rendere più agevoli le procedure di carico e scarico.
Al civico 9, un’iscrizione avvisa che quella che si erge davanti ai vostri occhi è l’abitazione più antica di Nyhavn, eretta nel 1681.
Persino Hans Christian Andersen risiedette in una di queste magnifiche casette colorate, durante il suo soggiorno a Copenaghen.
L’intera zona brulica di ristoranti ed è sempre molto affollata, ma resta alquanto suggestiva (in special modo al tramonto).
Christiania
La città libera di Copenaghen è stata proclamata ufficialmente ai primi anni Settanta, da un gruppo di persone che avevano occupato l’area militare abbandonata di Christianshavn.
Si tratta di un quartiere autogestito (riconosciuto dall’amministrazione locale), all’interno del quale è assolutamente vietato scattare fotografie.

Se vi incuriosisce, potete farci un salto di giorno e concedervi una passeggiata tra chioschi, magazzini e gazebo, ricoperti da coloratissimi murales.
Il mio consiglio è di aggiungere una tappa alla vicina Chiesa luterana del Nostro Redentore, in stile barocco olandese, inaugurata nel 1696 da Cristiano V.
La torre campanaria, alta 90 metri, è stata aggiunta nel 1752 e la sua sommità è raggiungibile attraverso una scalinata di 400 gradini.
Dinanzi all’altare, su cui spicca la statua di Cristo nel Getzemani, si stagliano cinque arcangeli ed un cherubino.
Cimitero di Assistens
Non ha proprio nulla di diverso dagli altri giardini cittadini, se non fosse che si tratta di un cimitero.
Ad Assistens, nel quartiere Nørrebro, sono sepolti i più grandi personaggi della storia locale. Non solo Andersen a Kierkegaard, ma anche il Premio Nobel per la fisica Niels Bohr.
Credo sia il posto giusto per concedersi un po’ di tranquillità lontano dai rumori del centro.
Parco Superkilen
Il Parco Superkilen è stato inaugurato nel 2012, nell’ambito di un ampio e ambizioso progetto di riqualificazione urbana.
Occupa circa 750 metri e si suddivide in tre zone tematiche, connotate da altrettanti colori: la piazza rossa, il parco verde e il mercato nero.
Gli arredi urbani sono tutti diversi e celebrano la multiculturalità del quartiere a nord di Copenaghen.
Giorno 4: gita di un giorno da Copenaghen a Malmo
È quasi arrivato il momento di rientrare in Italia ma c’è ancora una cosa che potete fare per rendere il vostro soggiorno a Copenaghen davvero memorabile: prendere il treno per Malmo.
Dal 1 Luglio 2000 un ponte strallato (il più lungo d’Europa) collega Copenaghen alla città svedese sulla sponda opposta dell’Oresund.
Chi sceglie di percorrere in automobile questo capolavoro ingegneristico, potrà ammirarne le peculiarità strutturali e sperare che il cielo sia nitido per scorgere la terraferma in lontananza.
Quanti preferiscono prendere il treno, avranno invece l’opportunità di inabissarsi nelle acque del Mar Baltico, per un tratto di circa 4 chilometri.
Vi assicuro che è un’esperienza incredibile ed emozionante! Inoltre, sono moltissime le cose da fare e da vedere, una volta giunti sul suolo di Svezia.
Cosa vedere 3 o 4 giorni a Copenaghen: come arrivare e muoversi in città
Le principali città italiane sono collegate con l’aeroporto di Copenaghen tutto l’anno.
Tuttavia, chi cerca modalità di spostamento più lente e avventurose, può pensare di raggiungere la capitale danese in automobile, treno o autobus dalla Germania.
Il mezzo più veloce per arrivare in centro dallo scalo internazionale di Kastrup è la metropolitana (ci sono corse ogni 5-10 minuti). Dovete prendere la linea M2 fino alla fermata Kongens Nytorv e proseguire sulla M3, che effettua numerose fermate in città.

A seconda della posizione esatta dell’alloggio, potrebbe tornarvi più utile il treno suburbano, che in una mezz’oretta vi porta dall’aeroporto alla stazione centrale (København H).
Se avete acquistato la Copenaghen Card, ricordatevi di attivarla un momento prima di salire a bordo, direttamente dallo smartphone.
In caso contrario, dovrete comprare i biglietti alle macchinette automatiche e tenerli con voi, finché il controllare non vi chiederà di mostrarglieli.
I titoli di viaggio non sono mai da obliterare.
Copenaghen è una città che sembra fatta per essere esplorata a piedi o in bicicletta.
Le piste ciclabili sono moltissime e tutte separate dalla carreggiata, così da essere davvero sicure.
Se siete amanti delle due ruote, tenete presente che:
- non è consentito attraversare in bici il ponte di Oresund;
- si può portare la bicicletta sulla metro (solo a mano) e con uno specifico biglietto aggiuntivo;
- non si può salire o scendere dalla metro con la bici negli orari di punta.
Quando andare a Copenaghen
Il clima di Copenaghen, tipico dell’area baltica, presenta inverni freddi ed estati miti.
Oltre alle temperature, quello che secondo me può fare davvero la differenza nella scelta del periodo migliore per visitare la città, è il numero delle ore di luce.
Chi prenota il volo durante la bella stagione, quando fa buio molto tardi (a giugno il sole tramonta quasi alle 22:00 mentre a luglio anche dopo la mezzanotte), trascorrerà volentieri il tempo all’aperto, andando in bicicletta e rilassandosi nei parchi.
Coloro che invece si muovono alla volta della capitale danese in inverno, quando le ore di luminosità sono meno, probabilmente passeranno il pomeriggio nei musei, all’interno dei palazzi reali o a tavola, assaporando i piatti della cucina locale.
Avendo visitato Copenaghen a gennaio, ci tengo a rassicurarvi: vedere la città durante la fredda stagione non è affatto un incubo se avete messo in valigia gli abiti giusti.
Basterà portare con sé vestiti termici, calzettoni, scarpe imbottite che coprono le caviglie, sciarpa, guanti, cappelli o copriorecchie, giaccone impermeabile (meglio se con il cappuccio).
Non abbiate paura di abbondare con gli strati, tutti i luoghi di interesse storico e culturale di Copenaghen sono dotati di guardaroba e armadietti.
La comodità prima di tutto, è proprio il caso di dirlo!
Non solo cosa vedere a Copenaghen: dove dormire e mangiare cucina tipica
So quanto possa essere snervante cercare una sistemazione economica a Copenaghen.
E capisco anche che, se si ha la pretesa di alloggiare in una struttura accogliente, con un letto comodo e un ambiente silenzioso, la missione si complica.
Per questo motivo, condivido ben volentieri la mia esperienza all’Ascot Hotel.
Questo albergo si trova in una posizione eccellente per chi vuole tutto a portata di mano: dista 200 metri dai Giardini di Tivoli, 400 metri dalla piazza del Municipio e dalla stazione della metropolitana Rådhuspladsen, servita dalle linee M3 ed M4.
Le camere non sono molto grandi ma hanno ogni comfort (perfette per chi si ferma a Copenaghen per 3 o 4 giorni).
La mia prenotazione non includeva la colazione, tuttavia la zona è centralissima e ricca di caffetterie.

Se volete risparmiare ma non intendete assolutamente rinunciare al cappuccino fumante e ai golosi Kanelsnurre (panino dolce con burro, cannella e ricoperto di granella di zucchero) o Kordemommesnurre (con burro e cardamomo), servitevi in uno dei punti vendita Espresso House.
Per cena invece, chi vuole assaporare un piatto della tradizione danese, può prenotare un tavolo presso:
- Restaurant 1733, vicinissimo al Palazzo di Christiansborg. In questo ristorantino, piccolo ma molto accogliente, ho assaggiato un succulento piatto di polpette con patate, rapa rossa e salsa di funghi.
- Det Lille Apotek, che si vanta di essere il più vecchio ristorante di Copenaghen (aperto nel 1720). Nel locale, suddiviso in due ambienti comunicanti arredati in modo rustico e molto caratteristico, ho gustato un ottimo salmone affumicato.

Quello che mi ha colpito maggiormente della cucina danese è la semplicità con cui vengono impiattate le pietanze.
Se alla vista possono risultare poco curate, vi garantisco che all’assaggio sanno di quel buono autentico, tipico della cucina della nonna.
Qualche malpensante potrebbe affermare che si tratti di una strategia per ammorbidire il cliente prima di portargli il conto (rassegnatevi, non sarà inferiore a 70 Euro, birra inclusa).
Ovviamente, si fa per scherzare (non sul prezzo della cena, però).
3 o 4 giorni a Copenaghen: informazioni sulla moneta e su come è meglio pagare
La Danimarca fa parte dell’Unione Europea ma ha deciso di mantenere la corona danese come valuta nazionale (in vigore dal 1875).
Gli Euro non sono accettati e possono essere cambiati presso gli sportelli ATM in aeroporto.
Personalmente però, non lo ritengo affatto necessario.
Avendo attivato la Copenaghen Card, le uniche spese da sostenere in loco sono quelle per i pasti ed eventuali extra.
Alberghi, ristoranti, caffetterie, supermercati ed in generale tutti gli esercizi commerciali accettano i pagamenti con carta (bancomat, prepagata, carta di credito), anche per importi contenuti.
Controllate che la validità sia estesa anche fuori dai confini italiani e prima di finalizzare un acquisto, date un’occhiata al convertitore di valute presente nell’app Calcolatrice dello smartphone.
Se gli esercenti vi chiedono con quale moneta intendete pagare infine, scegliete le corone danesi.
Al momento della conversione in Euro, potrebbero applicare dei tassi non proprio convenienti.
Direi che a questo punto siete pronti per il vostro viaggio di 3 o 4 giorni a Copenaghen!
Se avete altre domande o curiosità, scrivetele nei commenti e risponderò non appena mi sarà possibile.
14 risposte
L’idea di tornare finalmente a Copenhagen sta diventando sempre più pressante, e credo proprio che a breve diventerà un progetto concreto (per quest’autunno). Per cui questo articolo mi sarà molto utile per pianificare cosa vedere. Credo che non sarei interessata a vedere Christiania, preferendo sicuramente raggiungere Malmö in treno. Segno anche il nome dell’hotel e dei due ristoranti!
Bene, Silvia. Non vedo l’ora di saperne di più sul tuo viaggio.
Mi sono resa conto, leggendo il tuo post, che nel mio ultimo week end a Copenaghen mi sono concentrata inconsapevolmente sulle attrazioni gratuite e ho tralasciato quasi tutti i musei. Ho girato la città a piedi nonostante il freddo pungente di dicembre e mi sono divertita molto a esplorare i vari quartieri però questa mancanza va colmata e mi è venuta davvero voglia di tornarci soprattutto per il design che ho apprezzato solamente girovagando tra i negozi. Grazie come sempre per i precisi suggerimenti
I musei di Copenaghen sono stupefacenti, da lasciare a bocca aperta.
E’ proprio il tempo che dedicherei a questa città, volendo esplorare anche un pò i dintorni. Christiania mi ha sempre affascinato e quindi sarebbe per me la prima tappa da fare, ma non ti nego che mi hai incuriosito con i luoghi che hai selezionato, in primis con il cimitero dove è sepolto il mio mito, Andersen!
Non sono mai stata a Copenaghen ed è sicuramente una capitale che vorrei visitare. Questo tuo itinerario mi sembra perfetto per un weekend lungo, soprattutto magari nella bella stagione quando è un piacere passeggiare per la città
Buon viaggio, allora!
Un itinerario ricco e completo per scoprire una città che da tempo è sulla mia personale lista dei viaggi: non sono mai stata qui né in Danimarca e mi piacerebbe poter organizzare un viaggetto magari in primavera, vacanze di Pasqua permettendo. Il tuo articolo mi sarà molto utile per la pianificazione!
Ti ringrazio. Vedrai che Copenaghen ti piacerà.
Grazie per i tuoi consigli! Copenaghen ci ispira molto, ma siamo sempre un po’ titubanti perché ci viene spesso detto che è una meta piuttosto costosa. Chissà, magari leggendo il tuo articolo la rivaluteremo come destinazione d’interesse. Grazie ancora!
Se ti posso dare un consiglio, la prossima volta che ti dicono che una meta è costosa, fatti dare qualche informazione più precisa perché magari quello che risulta non economico per qualcuno, può essere invece accessibile per te. Il concetto di “costoso” in senso assoluto (cioè, se non viene espressamente detto “rispetto a cosa”), resta qualcosa di aleatorio e poco concreto.
Direi che allora si può sfruttare un weekend lungo per scoprirla. Io non sono mai stata a Copenaghen, ma è sicuramente una capitale che vorrei vedere
Ho visto Copenaghen oltre 20 anni fa, in un avventuroso interrail giovanile. Ricordo poco, Christiania, l’antico approdo, la sirenetta e poco altro. Mi sono ripromessa di tornare ma non c’è mai stata occasione. I tuoi consigli, anche degli aspetti gratuiti, sono un motivo in più per organizzare un viaggio in terra danese. Mi ero persa il dettaglio della moneta mantenuta ma effettivamente con i pagamenti digitali il problema si pone relativamente.
Ciao Francesca e grazie per aver condiviso il tuo ricordo. Il “problema” della moneta locale non si pone poi così relativamente se l’esercente nel momento in cui ti porge il POS, ti chiede se vuoi pagare in Euro o in Corona Danese. P.S. Se non sai come rispondere, trovi qualche dritta nell’ultima parte del post.