Se siete alla ricerca di qualcosa di davvero unico da vedere in provincia di Ferrara, concedetevi almeno uno o due giorni alla scoperta della parte meridionale del Delta del Po.
È una delle zone umide più estese d’Europa ed è stata insignita, nel giro di pochi anni, di ben due riconoscimenti UNESCO.
Cosa vedere sul Delta del Po in provincia di Ferrara: due escursioni in natura da non perdere
Mentre nel 1999 il Delta del Po è confluito nella prestigiosa lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità, dal 2015 figura nel novero delle Riserve di Biosfera (MaB UNESCO).
Nel complesso, l’unico delta del territorio italiano si estende tra il Veneto e l’Emilia-Romagna e tocca ben sedici località, distribuite tra due enti regionali distinti.
La parte nord-orientale della provincia di Ferrara, a cui si aggiungono le città di Ravenna e Cervia, rientra nel Parco emiliano-romagnolo.
In un territorio tanto esteso e così ricco di pinete, aree umide e fitti boschi, le attività all’aperto a cui dedicarsi sono numerose e decisamente variegate, perfette per tutta la famiglia.
Riserva Naturale del Bosco della Mesola: cuore verde tra l’Emilia-Romagna ed il Mare Adriatico
C’è una cosa che dovete assolutamente vedere durante la vostra gita alla scoperta del Delta del Po in provincia di Ferrara, ed è il Bosco della Mesola.
Divenuto Riserva Naturale dello Stato nel 1977, con i suoi 1058 ettari di superficie costituisce una delle più vaste aree boschive di pianura sul territorio nazionale.
Le origini del Boscone (come viene chiamato da queste parti) si collocano attorno al XIII secolo quando, lungo le coste dell’Adriatico settentrionale, si diffusero fitti boschi di leccio.
A partire dal XVI secolo però, a causa del progressivo disboscamento, solo alcuni di essi sopravvissero.
Tra questi, vi erano il bosco del Castello Estense della Mesola (da non confondere con l’attuale Bosco della Mesola) ed il bosco dell’Ellisola, da cui deriverebbe l’attuale area protetta.
La fortezza che costruì il duca Alfonso II d’Este ospita il Museo del Cervo e del Bosco della Mesola ed è aperta al pubblico. Nell’approfondimento dedicato alle Delizie Estensi di Ferrara e dintorni trovate tutte le informazioni utili per la visita.
Il Bosco della Mesola fu a lungo terreno di caccia e garantì agli abitanti della zona l’approvvigionamento di legname.
Nel 1954 divenne proprietà dell’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali, che ventidue anni dopo lo dichiarò Riserva Naturale.
Quest’oasi verde, delimitata da lunghe distese di campi coltivati, si affaccia sulla Sacca di Goro, una laguna che separa la terra dal Mare Adriatico.
Dall’esterno appare come una macchia fitta e impenetrabile, mentre in realtà è un ecosistema delicato e fragile.
Ogni cosa, al suo interno, si svolge secondo i ritmi dettati dalla natura, senza alcuna interferenza da parte dell’uomo.
Quando gli alberi (soprattutto lecci, ma anche carpini, pioppi e frassini) cadono, vengono deliberatamente lasciati al loro posto, così da sostenere la biodiversità e garantire la rigenerazione del bosco.
Cervo della Mesola: vedere da vicino l’ultima colonia di cervi autoctoni in Italia
In Italia esiste un’ultima colonia di cervi autoctoni e vive proprio all’interno del Bosco della Mesola.
Nel Secondo Dopoguerra questo nucleo di Cervus elaphus italicus non superava i dieci esemplari ed era ad un passo dall’estinzione.
Al momento invece, all’interno della riserva si contano circa trecento cervi.
Gli eleganti principi della foresta dimorano in una zona protetta, chiusa all’esterno da una recinzione.
Per vederli da vicino, è necessario contattare preventivamente il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina, che ringrazio per la disponibilità.
Riserva Naturale del Bosco della Mesola: i percorsi di visita
Tutti i visitatori possono esplorare autonomamente solo una porzione di cento ettari del Bosco della Mesola.
Qui è consentito muoversi a piedi o in bicicletta, attraversando tre diversi sentieri di lunghezza diversa.
Il più breve è di colore giallo (richiede una passeggiata di un’ora e quindici minuti), seguito dal percorso verde (di un’ora e quarantacinque minuti) e da quello rosso (due ore e trenta minuti).
Scegliete la tonalità che preferite in base al tempo a disposizione e concedetevi qualche sosta durante il cammino.
Gli utilissimi pannelli informativi, collocati in diversi punti, vi consentiranno di approfondire la conoscenza della flora e della fauna che popola questo suggestivo angolo del Delta del Po.
Riserva Naturale del Bosco della Mesola: cosa sapere prima della visita
La Riserva Naturale del Bosco della Mesola è aperta da Marzo ad Ottobre, nelle giornate di: martedì, venerdì, sabato, domenica e festivi (dalle ore 08:00 alle ore 18:00).
È previsto un biglietto dal costo di 1 Euro (i minori di 6 anni entrano gratis), da acquistare all’ingresso.
Non si possono introdurre animali (inclusi quelli domestici) all’interno del bosco.
È vietato accendere fuochi, abbandonare rifiuti, raccogliere fiori e intervenire in alcun modo sull’ambiente.
Ricordate di mettere nello zaino un repellente per insetti, la giusta scorta d’acqua e la crema solare, fondamentale durante la stagione estiva.
Come arrivare alla Riserva Naturale del Bosco della Mesola
Il modo più comodo e veloce per arrivare alla Riserva Naturale dello Stato Bosco della Mesola è sicuramente in automobile.
Un ampio parcheggio a disposizione dei visitatori è stato ricavato a pochi metri dalla cancellata d’ingresso, in Via Frassini, 24 a Mesola ed è destinato sia alle macchine che ai camper.
Isola dell’Amore in provincia di Ferrara: il posto più romantico del Delta del Po in Emilia-Romagna
Cosa c’è di più romantico di una lenta navigazione alla volta dell’Isola dell’Amore?
Questa striscia di sabbia (inserita da Legambiente nel 2007 tra le 13 spiagge migliori d’Italia) segna il confine tra la provincia di Ferrara e quella di Rovigo.
Uno dei borghi più suggestivi del Parco del Delta del Po è Comacchio. Se non ci siete ancora stati, scoprite cosa vedere in questa piccola Venezia dell’Emilia-Romagna.
Ci si arriva esclusivamente in barca, solcando le placide acque basse della Sacca di Goro.
Man mano che ci si allontana dal piccolo porto di Gorino, località dell’imbarco, il frastuono lascia progressivamente spazio alla quiete e al silenzio.
Di tanto in tanto, cormorani, volpoche, beccacce e aironi si lasciano ammirare, oltre i fitti canneti che delimitano da entrambi i lati il percorso in acqua.
Capirete di essere giunti a destinazione, quando vedrete spuntare il bianco Faro di Goro.
Con i suoi 22 metri di altezza, è l’unica costruzione presente sull’Isola dell’Amore (ospita un ristorante ed un hotel).
È incredibile come, nonostante l’evidente intervento umano sul territorio, l’isolotto appaia decisamente indomito e selvaggio.
Sarà forse per questo che costituisce da sempre una sorta di rifugio per gli innamorati.
Escursione in barca sull’Isola dell’Amore in provincia di Ferrara: cosa sapere, come arrivare, dove alloggiare
Vi consiglio di raggiungere il porto di Gorino almeno una decina di minuti prima della partenza del tour.
Potrete lasciare l’auto presso il parcheggio di questo piccolo borgo di pescatori, situato in Piazza della Libertà.
Portate con voi un piccolo zaino con tutto l’occorrente per il viaggio (acqua, crema solare, uno snack ed un cappellino).
La navigazione dura circa due ore ed include una breve sosta sull’Isola dell’Amore, che vi consentirà di fare una tranquilla passeggiata sulla spiaggia.
Per sapere qual è la prima data disponibile, consultate il sito internet di Aqua e date un’occhiata al calendario delle escursioni.
Se volete evitare il traffico del week end, al momento della prenotazione ricordatevi di richiedete la disponibilità di una camera dove pernottare.
Io ad esempio, ho soggiornato al Rifugio al Paesin, che dista solo 4 minuti dal Bosco della Mesola e circa 14 minuti dal porto di Gorino.
La struttura, immersa nel silenzio, dispone di area adibita a parcheggio, camere con bagno privato e aria condizionata.
Chi ha voglia di assaporare i piatti tipici ferraresi inoltre, potrà riservare un tavolo presso la vicina Osteria del Delta.
Un’ottima cena a base di cucina locale renderà la vostra esperienza sul Delta del Po assolutamente indimenticabile.
22 risposte
Sono stata in gita al Delta del Po alle medie, ma devo dire che non ricordo molto perché è stata proprio una tappa mordi e fuggi. Non sapevo della colonia di cervi, ed è sicuramente una tappa che vorrei includere. Ottimo anche il consiglio per il rifugio per il pernottamento!
Una soluzione nel verde, perfetta dal punto di vista strategico perché vicinissima ai luoghi delle escursioni.
Un luogo davvero incantevole, perfetto per le famiglie con bambini. sarebbe davvero fantastico poter vedere da vicino i cervi o fare un escursione in barca sul Delta del Po!
Un’attività per tutta la famiglia.
Adoro la zona del Delta del Po e pur essendoci stata spesso non ho mai esplorato nel dettaglio il Bosco della Mesola e ti ringrazio molto per le specifiche sui percorsi, sarà sicuramente una prossima meta
Grazie a te, è un piacere.
Sono stata a Comacchio anni fa, che mi è piaciuta molto, ma mai ho visitato approfonditamente il Delta del Po, che è invece una zona decisamente interessante e tutta da scoprire, anche se magari non semplicissima da girare. Non sapevo dei cervi, ragione in più per andarci, previa autorizzazione!
Il delta del Po evoca in me grande fascino. Interessante la parte boschiva da esplorare e anche la navigazione nel letto del fiume.
Itinerario wild nel cuore dell’Emilia-Romagna.
Il Parco del Delta del Po è davvero un luogo magnifico e incontaminato, tutto da esplorare.
Abbiamo visitato la zona del delta del Po in un tour che partiva da Venezia per arrivare a Comacchio. Visto che siamo tipi da città abbiamo visitato prevalentemente quelle, ma devo ammettere che leggere del bosco della Mesola e del’Isola dell’Amore mi ha molto incuriosito, c’è materiale sufficiente per programmare un’altra visita.
Anche due 😉
Sono stata recentemente a Ravenna e Comacchio e ho visitato quella parte di Delta del Po, mi è davvero piaciuta molto e mi sono ripromessa di fare anche a Ferrara e i dintorni, grazie per questi consigli saranno davvero utili, una bella immersione nella natura
Sono certa che ne sarai conquistata.
Ho avuto modo di visitare il delta del Po partendo da Comacchio ma, prendo in parola i tuoi suggerimenti e metto in lista la visita alla Riserva Naturale del Bosco della Mesola e a Ferrara.
Sai che proprio a Pasqua abbiamo provato a cercare dei bike&boat per visitare il Delta del Po e dopo tante ricerche e telefonate abbiamo dovuto abbandonare l’idea? Forse non era ancora il periodo adatto, comunque non demordo, il tuo articolo mi conferma che ne vale la pena!
Consultate il sito di Aqua: https://www.aqua-deltadelpo.com/, di tour ce ne sono moltissimi.
Ho sempre sentito parlare molto bene di questa zona e direi che il riconoscimento dell’UNESCO e’ del tutto meritato! Non sapevo che ci fosse una colonia di cervi autoctoni, ne’ che fossero cosi’ rari. Bene che siano protetti!
Conosco il Bosco della Mesola perché l’ho studiato in Università quando ho fatto l’esame di economia e gestione delle aree protette ma non sono ancora riuscito a visitarlo: un altro luogo suggestivo che vale la pena di approfondire!
Se lo hai visto solo sui libri direi che è ora di farci un salto davvero 😉
Prima o poi vogliamo fare un on the road in Emilia Romagna e tra le varie tappe sicuramente ci sarà Ferrara.
Vista la vicinanza, non mi perderei una bella escursione al Bosco della Mesola per vedere i cervi e fare uno dei tre sentieri!
Anche il giro in barca all’Isola dell’Amore è interessante.
Il Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna è davvero meraviglioso ed il Bosco della Mesola quasi un luogo da favola, non sembra neanche di essere in pianura.