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Torre Prendiparte e le altre 10 torri poco note di Bologna

il Santuario di San Luca si vede nitidamente dalla Torre Prendiparte

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La Torre Prendiparte costituisce senza alcun dubbio il punto panoramico migliore per ammirare il centro di Bologna dall’alto, pur non essendo l’edificio più imponente della città, tantomeno il più conosciuto.

Ma come è possibile? Vi starete chiedendo.

Per avvalorare la mia affermazione, ripercorrerò assieme a voi un itinerario alquanto insolito che, se da un lato ci riporterà con la mente indietro nel tempo, dall’altro ci indurrà a camminare rigorosamente con il naso all’insù.

Prendiparte e le altre: perché a Bologna ci sono le torri

Alcuni anni fa, durante un viaggio a Budapest, mi intrattenni a chiacchierare con una guida locale, che parlava molto bene l’italiano e aveva già visitato più volte il nostro Paese.

Quando seppe che vivo a Bologna, scoppiò a ridere all’improvviso e guardandomi dritto negli occhi, mi chiese:

Ma perché avete costruito le torri storte?

Quella domanda così spontanea e inaspettata mi spiazzò e mi incuriosì allo stesso tempo.

Mi permise di capire che forse, troppo spesso diamo per scontato ciò che a noi sembra ovvio, familiare e consueto, senza accorgerci che basterebbe cambiare leggermente la prospettiva, per mettere di nuovo tutto in discussione, persino le più incrollabili certezze.

Tra l’XI ed il XII secolo, Bologna conobbe un progressivo proliferare di case torri. Queste costruzioni fortificate consentivano di difendersi dagli attacchi nemici ed erano al contempo dei validissimi punti di osservazione.

Nella dura lotta tra guelfi e ghibellini, le torri diventarono sempre più uno strumento di potere.

Una torre slanciata e ben visibile, avrebbe infatti conferito maggior prestigio alla famiglia che l’aveva fatta erigere.

Non deve sorprendere dunque, che la città arrivò a contare circa un centinaio di torri.

Quando a partire dal Trecento caddero in disuso, molte crollarono, furono mozzate per motivi di sicurezza oppure vennero inglobate nel tessuto urbano.

Attualmente se ne contano almeno una dozzina nel centro di Bologna, eppure quasi tutte le persone che visitano la città, ne conoscono solo due: Asinelli e Garisenda.

Non credete sia arrivo il momento di scoprire quali sono e dove si trovano le altre torri?

Torre Prendiparte: da carcere a dimora storica

Sono trecento i gradini da superare per raggiungere la terrazza della Torre Prendiparte ed accedere così alla sua incredibile vista su Bologna.

la Torre Prendiparte a Bologna

L’edificio, situato in Piazzetta Prendiparte, tra la Cattedrale di San Pietro ed il Ghetto Ebraico, è stato realizzato dalla famiglia omonima con finalità difensive, attorno al 1150.

Nella metà del quindicesimo secolo divenne di proprietà dell’Arcivescovo e nel Settecento fu convertito in un carcere, dove venivano rinchiusi coloro che compivano reati ai danni della Chiesa.

Oggi la Torre Prendiparte (detta Coronata per le forme appuntite che ne connotano la risega, in corrispondenza della sommità), è una dimora di pregio.

L’attuale proprietario, il signor Giovanardi, ne ha curato minuziosamente il restauro, recuperando persino i graffiti incisi dai prigionieri, durante i lunghi periodi di reclusione.

I dodici piani della torre sono tutti agibili, ben collegati tra loro e sufficientemente illuminati.

Nonostante al momento i pernottamenti siano sospesi, resta comunque possibile organizzare eventi privati in alcune delle stanze di questo inedito B&B (se interessati, potete visitare il sito internet Torre Prendiparte).

Visitare la Torre Prendiparte con Succede solo a Bologna

Esiste un modo per salire liberamente sulla torre ed ammirare il panorama, senza alcuna prenotazione anticipata.

Si chiama Prendiparte Sky Experience ed è soltanto una delle innumerevoli iniziative promosse dall’associazione no profit Succede solo a Bologna.

Vi basterà raggiungere l’ingresso dell’antica torre bolognese durante i giorni e le fasce orarie di apertura al pubblico, ovvero tutte le domeniche dalle ore 11:00 alle 14:00 e dalle ore 14:30 alle 18:00.

Un componente dello staff sarà pronto ad accogliervi, per fornirvi tutte le indicazioni utili ad affrontare al meglio la visita.

L’accesso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura e prevede una donazione di 5 Euro (il ricavato viene investito nel restauro dei monumenti cittadini gestiti direttamente dall’associazione), da versare in loco.

io sulla terrazza della Torre Prendiparte

Maggiori informazioni su riduzioni, scontistiche e aperture straordinarie sono disponibili sul sito internet di Succede solo a Bologna.

Cosa sapere prima di salire sulla Torre Prendiparte

Ho visitato la Torre Prendiparte in una calda domenica di fine estate ed ho impiegato una decina di minuti per raggiungere la sua panoramica terrazza, situata a circa 60 metri di altezza.

Inizialmente, la salita si articola lungo una scalinata a chioccola, da cui si intravedono alcune delle stanze del B&B, splendidamente arredate.

I livelli più alti sono invece messi in collegamento attraverso rampe di legno, tutte opportunamente dotate di ringhiera.

Il mio consiglio è di seguire il percorso segnalato, tenendo le mani libere (così da potersi reggere) e la testa bassa (soprattutto in corrispondenza delle botole, poste alla fine di ogni rampa).

Evitate di indossare gonne lunghe e scarpe scomode, perché rischiereste di perdere l’equilibrio ed inciampare.

Considerate inoltre che borse pesanti e voluminose potrebbero ostacolare il vostro passaggio e quello degli altri visitatori. Preferite zainetti leggeri e poco ingombranti.

Non abbiate fretta di proseguire e guardate bene dove poggiate i piedi.

Se desiderate immortalare l’impresa, assicuratevi di fissare bene la videocamera o lo smartphone.

Per la discesa, vi suggerisco di procedere all’indietro, camminando adagio e tenendo ben salde le mani sulle ringhiere. In questo modo, anche chi soffre di vertigini, si sentirà più tranquillo.

Perché la Torre Prendiparte è il miglior punto panoramico di Bologna

La terrazza della Torre Prendiparte consente di avere una visuale a 360° sul centro cittadino.

Accecati da tanta bellezza, non saprete dove volgere lo sguardo prima.

Avvisterete immediatamente il Santuario di San Luca, posto sul Colle della Guardia e riconoscerete in un attimo anche la Cattedrale di San Pietro e la Basilica di San Petronio.

Eppure, è un altro il motivo che rende questo affaccio assolutamente unico ed imperdibile.

Da quassù è infatti possibile ammirare le celeberrime Torri Asinelli e Garisenda.

Sono così vicine che avrete voglia di allungare la mano per cercare di toccarle (mi raccomando, non fatelo!).

le Torri Asinelli e Garisenda viste dalla Torre Prendiparte

Pensate: durante il fine settimana, si fa molta fatica ad attraversare le pedonali Via Rizzoli e Piazza di Porta di Ravegnana, a causa dell’elevato numero di visitatori intenti a farsi immortalare dinanzi a questi due simboli assoluti della città.

Sono ancora pochi infatti, quelli che sanno che basterebbe salire sulla Torre Prendiparte per scattare un selfie con le Due Torri, in un modo decisamente meno convenzionale del solito.

D’altro canto, non credete anche voi che sarebbe un vero peccato tornare a casa senza almeno una foto panoramica che includa anche le due costruzioni bolognesi in assoluto più iconiche?

Come raggiungere la Torre Prendiparte

La Torre Prendiparte si trova nel cuore del centro di Bologna ed è vicinissima alla strada dello shopping cittadino, Via Indipendenza.

Per questo motivo, chi raggiunge il capoluogo emiliano-romagnolo in treno o in autobus, può arrivare fino a qui comodamente a piedi, con una piacevole passeggiata di 15 minuti circa.

In alternativa, se preferite spostarvi con i bus urbani, sappiate che le fermate più vicine sono: San Pietro e Rizzoli, servite da numerose linee.

Quanti viaggiano in automobile infine, faranno meglio a lasciare il veicolo in uno dei tanti parcheggi a pagamento, situati nei pressi della Stazione Centrale.

Dieci torri meno conosciute da vedere a Bologna

Per saperne di più sulle altre torri meno note di Bologna, valutate l’idea di affidarvi alle competenze delle guide (rigorosamente abilitate) di Succede solo a Bologna.

I tour, della durata di un’ora e mezza, si snodano tra le vie del centro città e terminano dinanzi all’entrata della Torre Prendiparte.

La prenotazione è necessaria, dunque vi suggerisco di consultare il sito internet dell’associazione, così da prendere visione delle date e della disponibilità.

Torre Altabella della famiglia Azzoguidi

Come la Torre Prendiparte, la vicina costruzione della famiglia Azzoguidi è considerata la seconda più alta di Bologna, dopo la Torre degli Asinelli.

È nota come Altabella o semplicemente Azzoguidi e risale alla metà del XII secolo.

Una curiosità: Baldassarre Azzoguidi nel 1470 introdusse a Bologna la stampa a caratteri mobili, inventata due decenni prima da Gutenberg.

Nei secoli la torre subì molti rimaneggiamenti ed oggi ospita una bottega.

Torre Altabella o Azzoguidi vicino alla Cattedrale di San Pietro a Bologna

Se ne avete la possibilità, fate un salto nelle vicine città di Ferrara e Parma. Chiara e Aura nei loro approfondimenti, vi spiegano perché non dovete perdere assolutamente la visita al Palazzo Paradiso, sede della Biblioteca Ariostea e alla Rocca Meli Lupi di Soragna.

Torre Scappi

Per osservare la sommità della Torre Scappi, posizionatevi in Via Indipendenza, esattamente dinanzi all’antichissima bottega La Coroncina.

Questo edificio è strettamente collegato ad una leggenda popolare (più volte smentita ma a mio parere, molto divertente), che ha come protagonista Re Enzo.

Secondo una diceria, il nome della torre deriverebbe dalle grida: Scappi! Scappi!, rivolte da una donna all’illustre prigioniero in fuga.

Torre Ramponi

Tra le torri bolognesi meno riconoscibili, vi è sicuramente quella appartenuta alla famiglia Ramponi.

Si trova in Via Rizzoli ed attualmente è occupata dal punto vendita di un noto marchio italiano di abbigliamento.

Costruita nel 1120 con un’altezza di 20 metri (a cui ne furono aggiunti altri cinque), è una delle torri più antiche della città.

Torre Lambertini

La torre dei Lambertini, eretta tra il 1120 ed il 1142, appare oggi completamente inglobata nel Palazzo del Capitano del Popolo.

La parte superiore è un’idea di Alfonso Rubbiani, che ne curò la riqualificazione ai primi del Novecento, creando una sorta di affaccio coperto da una tettoia.

Torre dell’Arengo

Avete mai sentito parlare della torre equilibrista? Andate in Piazza del Nettuno e rivolgete lo sguardo verso il voltone del Podestà, celebre per custodire uno dei Sette segreti di Bologna.

Non potrete non notare una costruzione rialzata: la Torre dell’Arengo.

Nel 1453 venne dotata di una campana (detta campanone, perché pesa ben 47 quintali), messa in funzione il 21 Aprile di ogni anno, per commemorare la Liberazione di Bologna (21 Aprile 1945).

Torre Accursi

La torre affacciata su Piazza Maggiore è chiamata Accursi, dal nome di colui che la fece innalzare, prima che fosse completamente inglobata nell’edificio comunale, Palazzo d’Accursio.

Per consentire la collocazione dell’orologio, tutt’ora in funzione, venne sopraelevata di ben dieci metri.

Da alcuni anni, è possibile raggiungere la terrazza della Torre Accursi ed ammirare dall’alto due dei luoghi più cari ai bolognesi, la Basilica di San Petronio e la vicina Via D’Azeglio.

Se volete pianificare la visita in tempo per il vostro prossimo soggiorno in città, date un’occhiata all’articolo: Visita alla Torre dell’Orologio e alle Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio.

Torre Lapi

Anche la torre nota col nome di Lapi è incorporata nel palazzo del Comune di Bologna, ma è visibile da Piazza IV Novembre.

Sul finire del Quattrocento, quando fu trasformata in una macelleria, venne dotata di un’apertura.

Nell’Ottocento la sua altezza fu ridotta a 18 metri, affinché fosse allineata alle mura dell’edificio di cui era divenuta parte integrante.

Torre dei Lapi a Bologna

Torre Agresti

In Piazza Galileo, proprio di fronte alla Questura di Bologna, svetta la Torre Agresti.

Nel Trecento passò nelle mani del Collegio di Spagna e circa tre secoli dopo sfuggì ad un incendio.

Questo tragico evento richiese notevoli lavori di restauro (come ricorda un’iscrizione che campeggia sulla torre).

Torre Catalani

La casa torre Catalani si erge in Vicolo Santo Spirito, a poca distanza dalla casa di Lucio Dalla.

Il rappresentante più celebre della famiglia che la fece costruire, è lo stesso Catalano che Dante pose tra gli ipocriti, nel Canto XXIII dell’Inferno.

Torre Catalani a Bologna

Se Bologna è nota per le sue torri, le altre province dell’Emilia vantano palazzi e dimore nobiliari, parimenti affascinanti. Date un’occhiata al racconto di Iole e Giovanna, che condividono la loro esperienza presso i castelli di Sarzano e di Savignano sul Panaro.

Torre Galluzzi

Una storia d’amore che ricorda da vicino la celebra tragedia shakesperiana di Romeo e Giulietta, è quella ambientata nella seconda metà del Duecento, tra le spesse mura della Torre Galluzzi.

Si racconta che i giovani Virginia Galluzzi e Alberto Carbonesi, rampolli di due famiglie tra loro rivali, si innamorarono perdutamente.

Al fine di interrompere per sempre quella relazione ritenuta impossibile, il padre di Virginia uccise Alberto.

La ragazza, saputa la notizia, pose fine ai suoi giorni, impiccandosi all’interno della nobile dimora.

Molto probabilmente noterete una fessura sulla torre, posta a svariati metri di altezza.

Potrebbe sembrare una finestra, invece si tratta della porta d’ingresso originaria.

I fori ancora visibili al di sotto di questo varco, lasciano intravedere il punto in cui venivano collocate le travi.

Avevano il compito di reggere le piattaforme di sospensione, innalzate dalla famiglia Galluzzi per entrare e uscire dall’edificio in sicurezza, durante le situazioni di pericolo.

Una curiosità: il palazzo situato nelle immediate vicinanze della Torre Galluzzi, ospita l’Oratorio dei Fiorentini, che custodisce un insolito scrigno barocco nel cuore medievale di Bologna. Scoprite come esplorarne gli interni, ne resterete affascinati!

Il nostro viaggio alla scoperta delle torri meno conosciute di Bologna, per il momento volge al termine. Se riuscite ad avvistarle tutte, non esitate a taggare Viaggi.Cibo.Emilia nei vostri contenuti social.

Io e le altre componenti del team, condivideremo con immenso piacere i vostri scatti!

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Ciao, il mio nome è Libera! Sono pugliese di nascita e bolognese d’adozione.
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13 risposte

  1. Ciao Libera, da bolognese ho letto con curiosità questo tuo articolo ed in effetti alcune torri non le conoscevo nemmeno io. Alcuni anni fa ho avuto occasione di visitare la torre Prendiparte e confermo che il panorama sulla città dalla terrazza è veramente molto bello.

  2. Devo ammettere che rientro assolutamente nella media, le uniche due torri che conosco di Bologna sono quelle della Garisenda e quella degli Asinelli., le altre non le avevo mai neanche sentite nominare!

  3. Bellissimo passeggiata virtuale tra le torri bolognesi. Mi fa davvero piacere che edifici storici di questa portata non siano abbandonati a se stessi, come mi capita di vedere in diversi luoghi, ma che siano sempre alla portata dei visitatori, con restauri che rendano loro merito.

  4. Mi ripeto ma tu mi fai scoprire cose su Bologna che proprio non conoscevo anche se per un breve periodo della mia vita ci ho vissuto e lavorato. Conoscevo la Terre dei Galluzzi ma non avevo mai sentito nominare la Prendiparte e ti dirò che mi piacerebbe anche passarci un week end se mai sarà di nuovo possibile pernottarci

  5. Sto cercando do organizzare qualche giorno di vacanza a Bologna con i miei genitori, e sto proprio cercando qualche attrazione meno nota da visitare, questo articolo è già tra i miei preferiti!

  6. Adoro le torri e i luoghi molto alti come campanili e simili, ogni volta che li vedo voglio scalarli e arrivare in vetta! Anche Bologna, come Pavia, si difende molto bene per numero di torri, antico retaggio dell’epoca medioevale!

  7. E io che conoscevo solo quella degli Asinelli..ops! Terrò presente i tuoi consigli è sempre bello salire in alto e vedere la città da un’altra prospettiva.

    1. La Torre Prendiparte ti offrirà uno dei panorami più belli su Bologna anche perché da lassù si vedono benissimo le Due Torri.

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