I musei di Tokyo sono una tappa imprescindibile per gli amanti di arte e storia in visita nella capitale nipponica.
La città, sospesa tra tradizione e modernità, custodisce un numero davvero impressionante di esposizioni museali, collezioni, gallerie ed allestimenti imperdibili, che possono mettere a dura prova anche il viaggiatore più attento e organizzato.
Se è la vostra prima volta in Giappone e avete intenzione di trascorrere a Tokyo 3 o 4 giorni, diventa essenziale pianificare con attenzione quanti e quali musei inserire nell’itinerario.
Tenendo conto degli spostamenti, degli orari di chiusura e del tempo necessario per ogni visita, appare chiaro fin da subito che vederli tutti è impossibile (a meno che non riusciate a teletrasportarvi).
Per evitare di perdere tempo e calma dunque, è meglio concentrarsi sui musei che rispecchiano maggiormente i vostri interessi.
Potreste raggrupparli in base al quartiere in cui si trovano, così da inserirli in modo strategico nel programma giornaliero e riuscire a vivere appieno la magia che si respira a Tokyo, senza stress.
Musei di Tokyo per amanti di arte e storia: quando e perché attivare il Grutto Pass
Se prevedete di visitare almeno un museo di Tokyo in ciascuna giornata del vostro itinerario, potrebbe essere conveniente attivare il Tokyo Museum Grutto Pass 2025.
Si tratta di una soluzione cumulativa che consente di accedere gratuitamente o con biglietti scontati a più di cento tra musei e altri luoghi di interesse storico e culturale della città.
Costa 2.500 yen (circa 15 Euro) ed è acquistabile fisicamente fino al 1 Gennaio 2026 (online fino al 31 Marzo 2026).
Permette di entrare una sola volta a ciascuna attrazione inclusa e ha una validità di 2 mesi dal primo utilizzo.
Il pass è nominale, non rimborsabile e va mostrato in biglietteria per essere validato. Chi opta per il formato elettronico dovrà invece presentare il QR code ricevuto via email dopo l’acquisto.
Sul sito ufficiale del Tokyo Museum Grutto Pass troverete l’elenco completo dei punti vendita e una pratica brochure scaricabile, con indicazioni dettagliate su orari di apertura, mezzi per arrivare e agevolazioni previste per ciascuna struttura aderente.
Personalmente, vi consiglio di confrontare il costo del pass con le tariffe di ingresso dei musei che sapete già di voler visitare.
Consultando i siti internet dei singoli musei potreste scoprire che alcuni ingressi sono già gratuiti o prevedono sconti significativi anche senza attivare il pass, aiutandovi così a decidere se convenga realmente acquistarlo.
Ed ora siete pronti a scoprire quali sono i musei che gli appassionati di arte, tradizione e storia giapponese non possono davvero perdere durante il loro primo viaggio a Tokyo?
Per agevolarvi nell’ardua scelta, ne ho individuati circa una decina.
Di ciascun museo fornirò una breve descrizione e qualche informazione pratica, così da aiutarvi a organizzare al meglio il vostro itinerario di 3 o 4 giorni a Tokyo.
Museo Nazionale di Tokyo: tappa imperdibile per gli amanti di storia giapponese
Per visitare il museo più esteso dell’intero Giappone, fondato nella seconda metà dell’Ottocento e situato nel cuore del parco di Ueno, potreste impiegare anche 5 o 6 ore.
Vanta una collezione di circa 100.000 pezzi, distribuiti in sei differenti sedi espositive.
- Honkan. L’attuale galleria giapponese fu inaugurata nel 1938 in sostituzione dell’edificio originale, distrutto dal terremoto del 1923. È suddivisa in 24 sale distribuite su due livelli, che esplorano le origini e l’evoluzione dell’arte nipponica ed espongono preziosi manufatti in ceramica, sculture, ma anche spade e divise dei samurai.
- Heisekan. Fu eretto per celebrare le nozze del principe ereditario Naruhito nel 1993 e, oltre alla collezione archeologica giapponese, i suoi due piani oggi ospitano di frequente mostre temporanee.
- Toyokan. La galleria asiatica raccoglie opere d’arte provenienti da Cina, India, Sud-est asiatico e persino Egitto, sapientemente distribuite su ben 5 livelli.
- Galleria dei Tesori dell’Horyuji. Circa 300 pezzi risalenti al VII-VIII secolo, compongono i preziosi Tesori dell’Horyuji, custoditi all’interno del moderno edificio a due piani progettato da Yoshio Taniguchi
- Kuroda Memorial Hall. Costruito nel 1928 e aperto al pubblico due anni dopo, espone dipinti, disegni e schizzi del pittore Kuroda Seiki.
- Hyokeikan. Edificato in occasione del matrimonio del principe ereditario Taisho, questo palazzo a due piani aperto occasionalmente per ospitare mostre temporanee, è stato dichiarato bene di importanza culturale, poiché costituisce un valido esempio di architettura occidentale dell’inizio del XX secolo.
Il Museo Nazionale di Tokyo si trova ad una decina di minuti dalla stazione della metropolitana di Ueno ed è accessibile tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 9:30 alle 17:00 al costo di 1.000 yen (circa 6 Euro).

Vi consiglio di acquistare il biglietto on line (anche un minuto prima di entrare), per non rischiare di rimanere imbottigliati in lunghissime file.
Chi arriva premunito di e-ticket ha infatti accesso prioritario, ma al momento sono ancora in pochi ad approfittarne.
Sul sito internet del Tokyo National Museum trovate tutte le informazioni utili in merito a chiusure straordinarie, agevolazioni tariffarie e aggiornamenti su esposizioni temporanee.
Sapevate che i giapponesi hanno una passione sfrenata per i timbri?
All’interno del Museo Nazionale di Tokyo, così come in molte altre gallerie d’arte cittadine, sono diverse le postazioni dove i visitatori possono imprimere gratuitamente con l’inchiostro colorato un ricordo indelebile della permanenza in Giappone, sul proprio taccuino o diario di viaggio.
So che può sembrarvi insolito, ma credetemi: in Giappone le stranezze che vi faranno strabuzzare gli occhi non sono poche.
Ne ho raccolto un lungo elenco all’interno dell’approfondimento dal titolo: Cose da vedere e fare in Giappone che in Italia non esistono. Correte a darci un’occhiata!
Museo Nazionale di Arte Occidentale: l’incredibile storia della collezione Matsukata
La storia dell’unico museo di arte occidentale mai costruito in Giappone, ha davvero dell’incredibile.
Tutto cominciò al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando il Primo Ministro nipponico chiese alla Francia di restituire la preziosa collezione di Kojiro Matsukata, facoltoso costruttore navale (primo presidente di Kawasaki Shipbuilding Co., Ltd), spesso in viaggio in Europa.
L’ambasciatore parigino acconsentì, ma ad una sola condizione: pretese che Tokyo istituisse un museo dedicato esclusivamente all’arte francese, affidandone il progetto al celebre architetto Le Corbusier.
Nel giugno del 1959, una volta che la prestigiosa raccolta giunse in Giappone, confluì nel nuovo Museo Nazionale di Arte Occidentale.
L’esposizione permanente è suddivisa in aree tematiche, che celano alcuni dei capolavori indiscussi di Rodin, Monet, Rubens, Courbet, Degas, Cezanne, Van Gogh (solo per citarne alcuni).
Si trova a pochi metri dal Museo Nazionale di Tokyo ed è accessibile tutti i giorni dalle 09:30 alle 17:30 (ad eccezione del lunedì), al costo di 500 yen (circa 3 Euro).
Sul sito internet del Museo Nazionale di Arte Occidentale potrete prendere visione di agevolazioni, mostre speciali o giorni di chiusura eccezionale.
Prima di lasciare il parco di Ueno, forse vi interesserà sapere che al suo interno si colloca un terzo museo da non perdere.
Fondato nel 1926, il Museo Metropolitano d’Arte è la prima galleria d’arte pubblica di tutto il Giappone.
Ospita mostre temporanee di artisti giapponesi e internazionali.
Il costo del biglietto d’ingresso varia a seconda delle mostre attive, mentre gli orari di apertura sono pressoché i medesimi delle istituzioni museali già citate (ma è sempre meglio verificare sul sito internet prima della visita).
Musei di Tokyo per appassionati di tradizione giapponese: Suntory Museum of Art
Dal 2007 il Museo di Arte Suntory, fondato da Shinjiro Torii nel 1899, è visitabile nel moderno edificio Tokyo Midtown, nel quartiere Roppongi.

Dispone di una collezione di circa 3.000 pezzi, organizzati all’interno di almeno 6 mostre tematiche all’anno. Si tratta soprattutto di ceramiche, dipinti e tessuti capaci di mostrare ai visitatori come in Giappone, l’arte riesca ad abbracciare davvero ogni momento della vita quotidiana.
Il museo dista circa 300 metri dalla stazione Roppongi ed è aperto tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dalle 10:00 alle 18:00 (il venerdì chiude alle 20:00).
Il biglietto d’ingresso ha un costo variabile, che dipende dalle mostre in corso, quindi vi suggerisco di dare un’occhiata al sito internet del Suntory Museum of Art, così da avere tutte le informazioni aggiornate per prenotare la visita.
Chi lo desidera, potrà riservare un posto alla cerimonia tradizionale del tè, accessibile con un biglietto aggiuntivo rispetto a quello del museo, da acquistare on line o direttamente in loco.
Musei di Tokyo da non perdere: osservare l’arte divertendosi al Mori Art Museum
Il museo di arte contemporanea Mori Art di Tokyo è stato inaugurato nel 2003 all’interno dell’iconica Mori Tower, l’edificio simbolo del cosiddetto triangolo dell’arte Roppongi, che comprende anche il National Art Center ed il già citato Suntory Museum of Art.
Per consentire ai visitatori di dialogare con l’arte senza limiti di orario, il Mori Art rimane aperto fino a tarda sera (10:00-22:00, ad eccezione del martedì, quando chiude alle 17:00) e si pone come luogo di dialogo e confronto per i giovani artisti, non solo giapponesi ma provenienti da ogni parte del mondo.
Il fiore all’occhiello di questo museo è rappresentato sicuramente dalle mostre temporanee, che si affiancano alle quasi 500 opere della collezione permanente, esposte a rotazione.
Solitamente si tratta di allestimenti immersivi, dove il visitatore non si limita ad osservare l’arte ma interagisce con l’opera divertendosi.
Il biglietto standard non comprende l’accesso alla piattaforma panoramica Tokyo City View, situata al 52° piano della torre, che va acquistato a parte e con prenotazione anticipata.
Sul sito internet del Mori Art Museum trovate tutti i dettagli sulle mostre attive, con i costi e gli orari per la visita.
National Art Center: il non museo di Tokyo
Il Centro Nazionale per l’Arte di Tokyo, aperto al pubblico a partire dal 2007, in realtà non è propriamente un museo.
O meglio, non nel senso tradizionale del termine.
Questo spazio di 14.000 metri quadrati (il più grande del Giappone), è stato concepito volutamente come vuoto, cioè privo di una propria collezione permanente e messo completamente a disposizione degli artisti, attraverso mostre, esposizioni temporanee, progetti educativi ed eventi.
L’edificio, accessibile liberamente tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00, è stato progettato dallo studio Kurokawa.
È immediatamente riconoscibile dall’iconica facciata: una serie di onde maestose e trasparenti.
All’interno, due coni rovesciati ospitano il bar ed il ristorante, molto frequentati durante le ore di punta.
L’orario di chiusura viene prolungato in occasione delle mostre speciali (a pagamento), motivo per il quale vi suggerisco di dare un’occhiata al sito internet del National Art Center prima di inserire questa tappa nel vostro programma di viaggio.

Museo Nezu: oasi verde di Tokyo che custodisce un tesoro
Nel 1941, in seguito alla morte improvvisa di Nezu Kaichirō, facoltoso collezionista di opere d’arte giapponesi, gli eredi decisero di inaugurare un museo nella casa di famiglia.
L’allestimento, in origine costituito da circa 4.600 pezzi (tra cui sculture, dipinti, ceramiche, tessuti), oggi comprende più o meno 7.600 oggetti d’arte.
È qui del resto, che si trova l’opera forse più celebre di Ogata Korin, il paravento Iris, annoverato tra i tesori nazionali del Giappone.
Il museo è stato ristrutturato nel 2009 dall’architetto Kuma Kengo, che ha creato un ambiente in perfetta armonia con le opere esposte nelle sei gallerie e l’ombroso giardino esterno.
Dista circa 450 metri dalla fermata della metropolitana Omotesandō, servita dalle linee: Ginza, Hanzōmon, Chiyoda.
È aperto al pubblico dalle 10:00 alle 17:00 (chiuso il lunedì) al costo di 1.500 yen (circa 9 Euro).
Come di consueto, suggerisco di prendere visione di quanto riportato sul sito internet del Museo Nezu, in modo da avere tutte le informazioni utili.
Tokyo International Forum: non è un museo ma è un’opera d’arte
Cosa ha a che vedere con i musei di Tokyo, il nuovo centro congressi situato nel cuore del quartiere Marunouchi?
Molto di più di quello che si possa pensare.
Anche se il Tokyo International Forum sulla carta non è un museo, non si può negare che l’edificio progettato da Rafael Vinoly sia un’opera d’arte.
Tutto cominciò a metà degli anni Ottanta del secolo scorso, quando si resero necessari interventi di rifacimento e di ampliamento degli edifici del Governo Metropolitano di Tokyo.
È allora che prese forma l’idea di indire un concorso internazionale per realizzare un forum nell’area di Marunouchi.
La proposta di Vinoly, scelta tra quasi 400 candidature giunte da ogni parte del mondo, risultò la più adatta a soddisfare le esigenze funzionali dell’edificio.
I lavori, cominciati nel 1990, durarono 7 anni (il forum si inaugurò il 10 gennaio 1997).
Vi invito a varcare la soglia del cosiddetto Glass Building, il luminosissimo atrio in vetro del palazzo.
È aperto gratuitamente (dalle 7:00 alle 23:30) e dista solo pochi metri dalla stazione metropolitana di Yurakucho e dalla stazione ferroviaria di Tokyo.
Incamminatevi fino ai piani superiori, contraddistinti dalla presenza di passerelle sospese nel vuoto.

Il colpo d’occhio è davvero notevole!
Museo Ghibli: il posto dove tornare bambini a Tokyo
I cultori dei film d’animazione targati Studio Ghibli sicuramente non vedono già l’ora di esplorare l’omonimo museo, istituito a Mitaka.
È stato inaugurato nel 2001 con l’obiettivo di mostrare il processo creativo dello sceneggiatore Hayao Miyazaki ed è una meta di pellegrinaggio per gli amanti del genere.
I biglietti (1000 yen, circa 6 Euro) vanno a ruba e si possono acquistare solo a partire dal giorno 10 del mese che precede la data della visita, come indicato sul sito internet Ghibli Museum.
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (tranne il martedì) ed è raggiungibile in circa 30 minuti con la metropolitana dalla stazione di Shinjuku (Chuo Line, fermata Mitaka).
I musei più instagrammabili di Tokyo: teamLab Borderless e Planets
Sono stati inaugurati da pochissimo eppure negli ultimi tempi non si fa che parlare di teamLab Borderless e teamLab Planets, i due nuovissimi musei super instagrammabili di Tokyo.
Installazioni immersive, giochi di luci e specchi, piedi scalzi e nessun percorso prestabilito da seguire.
Entrambi affollatissimi, sono aperti tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00 e accessibili da 3.600 yen (circa 21 Euro).
Distano l’uno dall’altro quasi 6 chilometri (Borderless è vicinissimo alla stazione Kamiyachō, mentre Planets è a pochi passi dalla stazione di Shin-Toyosu).
Sumida Hokusai Museum: la grande onda dell’arte giapponese
Katsushika Hokusai è senza dubbio l’artista giapponese più famoso di tutti i tempi.
Se questo nome non vi ha fatto sobbalzare dalla sedia, forse è perché non lo avete ancora associato al suo capolavoro: La Grande Onda di Kanagawa, inserita nella serie dal titolo Trentasei vedute del Monte Fuji.
Con colori vividi ed uno strabiliante dinamismo, raffigura un’enorme onda che minaccia alcune imbarcazioni sotto lo sguardo imperturbabile del Monte Fuji, ben riconoscibile sullo sfondo.
Non tutti sanno che Hokusai la realizzò all’età di 71 anni, introducendo un nuovo genere nell’antica arte degli ukiyo-e, che fino a quel momento non aveva mai riprodotto paesaggi naturali.

In suo onore, il quartiere che nel 1760 gli diede i natali, ha inaugurato il Sumida Hokusai Museum.
Questa galleria, aperta dal 2016 e distribuita su 3 livelli, dista solo pochi minuti a piedi dalla stazione della metropolitana Ryōgoku.
Ripercorre la sua vita personale ed artistica e approfondisce l’universo ukiyo-e e le sue magnifiche stampe, impresse sulla carta attraverso tavolette di legno (dipinte o incise).
Molte delle opere esposte tuttavia, sono repliche perfette degli originali (l’ho chiesto personalmente allo staff del museo).
Al pari di altri celebri musei al mondo, anche il Sumida Hokusai Museum possiede la sua copia originale de La Grande Onda di Kanagawa, ma la mostra al pubblico soltanto in occasioni particolari.
L’opera ebbe un enorme successo fin da subito e dunque ne furono stampati molti esemplari.
Ne sopravvivono pochissimi, giunti ai musei attraverso donazioni o acquisizioni da collezioni private.
L’ingresso all’esposizione è garantito dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 17:30. Il biglietto ha un costo di 400 yen (circa 2 Euro), ma può variare in occasione di mostre speciali.
Sul sito internet del Sumida Hokusai Museum troverete tutti gli spunti utili per vivere al meglio questa esperienza.
Cosa vedere vicino al Museo Sumida Hokusai di Tokyo: scoprire la storia del periodo Edo
Saranno al massimo 5 i minuti di cammino che separano il museo dedicato al maestro Hokusai dal luogo che più di ogni altro, è in grado di raccontare la storia di Tokyo, a partire dalle sue origini.
Purtroppo il Museo Edo-Tokyo è chiuso dal 2022 ma, considerando che la riapertura è ormai imminente (primavera 2026), ritengo utile menzionarlo in questo elenco, quantomeno per chi visiterà il Giappone a partire dall’anno prossimo.
Inaugurato nel 1993, racconta la nascita e l’evoluzione della capitale nipponica, dalla sua fondazione (come villaggio di pescatori con il nome di Edo), attraverso esposizioni interattive e ricostruzioni storiche.
Tenete d’occhio il sito internet di Edo-Tokyo Museum in modo da sapere quando tornerà visitabile.

Esplorare i musei di Tokyo significa immergersi in un viaggio unico tra tradizione millenaria e avanguardie artistiche.
Ora che avete una panoramica dei musei di Tokyo che gli appassionati di arte e storia non possono perdere al primo viaggio in Giappone, non vi resta che pianificare l’itinerario.
Sapete già quali musei inserirete per primi nella vostra lista? Scrivetelo nei commenti e se vi va, raccontate perché li avete scelti.
8 risposte
Sono stata a Tokyo di recente ma purtroppo non sono riuscita a visitare i suoi musei perché ho scelto di investire molto tempo ad Akihabara essendo una nerd senza speranza: dato che ci tornerò presto mi concentrerò di più sui musei e sono sicura che non ne rimarrò delusa. Con questo tuo articolo sarà anche più facile scegliere quali vedere!
Scegliere quali musei vedere a Tokyo non è facile perché sono davvero tantissimi, ma se si ama l’arte e la storia questo elenco può essere una buona base di partenza.
Credo che una visita approssimativa di Tokio sia frustrante, ma per chi non ha abbastanza giorni a disposizione è l’unica opzione disponibile. Credo che una città simile abbia bisogno di un bel pò di tempo per essere esplorata, perchè al di la della semplice visita, è una città che va capita e interpretata, e il miglior modo per farlo è proprio attraverso i suoi poli museali. Mi salvo l’articolo sperando di poterne inerire almeno qualcuno nel mio itinerario futuro.
Secondo me, se si hanno solo 3 o 4 giorni a disposizione per vedere Tokyo non bisogna demoralizzarsi ma scegliere le priorità, ovvero quelle cose che si vuole assolutamente vedere. Bisogna guardare in faccia la realtà e agire di conseguenza: è impossibile vedere tutto, ma ciò non toglie l’assoluta possibilità di organizzare un viaggio degno di essere ricordato.
C’è davvero da perdersi e si fa fatica a decidere cosa scegliere per una prima visita a Tokyo, forse mi lascerei affasciare dal Sumida Hokusai Museum solo per vedere la grande onda
Il museo dedicato a Hokusai è magnifico ed è possibile vedere una delle repliche della Grande Onda di Kanagawa, anche se in alcuni periodi dell’anno lo staff espone la copia originale.
Un’amante e studiosa di musei come me perderebbe la testa in una città come Tokyo: non sapevo ci fossero tante e tali stupende strutture. Personalmente mi interesserebbe molto visitare il Museo Edo-Tokyo, quindi dovrò aspettare il prossimo anno per visitare il Giappone.
I musei di Tokyo sono assolutamente magnifici, c’è davvero da perder la testa come dici.