Sono almeno tre le escursioni che vanno consigliate in un viaggio a Tenerife.
Non a caso, la scelta di alloggiare strategicamente a Santa Cruz di Tenerife, mi ha permesso di raggiungere queste tre splendide località e visitarle nell’arco di una giornata.
Le tre escursioni di un giorno consigliate e da me sperimentate a Tenerife
Icod de los Vinos
La Orotava
Garachico
Icod de los Vinos: tra le escursioni consigliate agli amanti di natura e leggenda
La prima delle escursioni consigliate durante un viaggio a Tenerife è: Icod de los Vinos.
Si trova a circa 50 minuti di auto da Santa Cruz ( da qui ho infatti potuto vedere per la prima volta la vetta del Teide).
Il nome di questo borgo situato a nord-ovest dell’isola è da ricondurre alla coltivazione della vite e alla produzione di vino, ma è un altro il motivo per il quale richiama a sè ogni anno migliaia di visitatori.
Dovete sapere infatti che è qui che si nasconde il Drago Millenario.
Una volta giunti in città, vi basterà seguire le indicazioni per Plaza de la Pila.
Dopo aver lasciato l’auto in uno dei parcheggi a pagamento qui presenti, non vi sarà difficile scorgere l’ingresso del Parque del Drago.
Si tratta di un vasto giardino ben curato, dove poter seguire un sentiero immerso nel verde, all’ombra delle diverse specie di piante presenti.
Devo ammettere che prima di trovarmi al cospetto del Drago sono stata incuriosita dalla presenza di grandi lucertole, che pare siano tipiche proprio di Tenerife.
Rispetto alle altre isole dell’arcipelago canario infatti, qui ne sono presenti in numero maggiore. La spiegazione è da rintracciare proprio nella natura isolana di Tenerife.
Essendo a lungo isolata, le specie autoctone, quali queste grandi lucertole, qui si sono evolute quasi indisturbate, con pochissimi contatti con altre specie animali.
Ma torniamo al nostro Drago.
Pensate che è alto circa 20 metri e vecchio 800 anni (anche se dicono abbia già superato il millennio), la sua circonferenza è di circa 20 metri ed ha almeno 300 rami.
L’età del Drago non si misura dagli anelli del tronco ma dal numero di suddivisione dei rami, che sono disposti curiosamente a forma di ombrello.
Le proprietà magiche del Drago
Secondo un’antica leggenda i Guanci, popolazione indigena che abitava Tenerife, ritenevano che il Drago avesse proprietà magiche.
Questa credenza nasce dal fatto che, quando ne tagliavano parte della corteccia o dei rami, ne fuoriusciva una resina.
Questa, ossidandosi, assumeva un colore rossastro e per questo era definita sangue del drago.
Anche nell’età medievale gli alchimisti lo adopereranno per le sue rinomate proprietà terapeutiche.
L’albero del Drago (Dracaena draco) è una specie autoctona delle Isole Canarie, dove ne esistono solo circa cento esemplari, altrettanti sono quelli presenti a Capo Verde, mentre pochissimi sono quelli a Madeira.
Se oltre a Tenerife, volete visitare anche Fuerteventura, consultate:
Una curiosità: soltanto alcuni fa sono stati individuati un centinaio di esemplari di Dracaena draco autoctoni in Sicilia, per l’esattezza a Taormina (ME) presso il Monte Paradiso all’interno del Parco archeologico del teatro antico.
La Orotava: per gli amanti della Storia delle Isole Canarie
La seconda delle escursioni consigliate a Tenerife è: La Orotava.
Dista poco meno di 30 minuti da Santa Cruz, ed è sicuramente la cittadina in cui si respira maggiormente l’antico passato coloniale di Tenerife.
Un piccolo consiglio: ci troviamo a circa 400 metri sul livello del mare nel parco del Teide, per questo vi consiglio di portare con voi qualcosa per coprirvi, soprattutto dal vento e anche delle scarpe comode perchè la cittadina si sviluppa in salita.
L’intera area che circonda La Orotava è quasi totalmente occupata da alberi di banane, viti e castagni, tant’è che costituisce da sempre una delle zone più fertili dell’isola.
Pensate che circa il 78% del Parco Nazionale del Teide si trova proprio nel territorio del Comune di La Orotava.
Cosa vedere assolutamente a La Orotava
Il centro storico è stato dichiarato nel 1976 Complesso Storico Artistico.
È uno dei veri tesori di quest’isola, con i suoi palazzi signorili e i tanti centri di cultura quali l’Università Europea delle Canarie e religiosi, come la Iglesia de La Concepción.
L’attrazione principale è la Casa de los Balcones, un palazzo del 1632 i cui balconi in legno finemente decorati danno un tocco di signorilità ed eleganza all’intera palazzina.
Pensate che le stanze sono disposte attorno ad un patio ed occupate da esposizioni dell’artigianato locale e della piccola manifattura.
Poco lontano potrete ammirare l’altrettanto splendida Casa Lercaro, i cui balconi sono decorati con particolari in stile barocco tipici del XVII secolo.
Anch’essa ristrutturata per riportare all’antico splendore gli ambienti interni, disposti su una pianta a forma di U asimmetrica, saprà ricondurvi in un viaggio nel glorioso passato dell’isola.
Molto interessante è la storia della Iglesia de La Concepción.
Le forme della sua cupola pare siano ispirate a quelle della cupola del Duomo di Firenze.
La chiesa attuale risale al 1788 poichè l’edificio originario, risalente al 1500, fu distrutto da ben due terremoti nei primi anni del XVIII secolo.
Oggi costituisce uno dei simboli di La Orotava, che spicca nel centro città con le sue torri alte ben 24 metri.
Uno dei punti più panoramici della città è il cosiddetto Jardin Victoria, noto anche come Jardines del Marquesado de la Quinta Roja.
Questo splendido giardino ottocentesco arricchito da fiori colorati e fontane zampillanti, fu costruito dal francese Adolph Coquet e avrebbe dovuto ospitare la tomba del marchese de la Quinta Roja, Diego Ponte del Castillo.
La cripta, che si trova nella parte più alta del giardino però, non ospita le spoglie del marchese e sul perchè circolano diverse versioni.
C’è chi dice che ciò non avvenne a causa di un disaccordo con la moglie del defunto e chi dice che fu la chiesa ad opporsi, ma l’unica certezza è che a tutt’oggi, non si conosce l’identità di chi vi sia sepolto.
Garachico: tra le escursioni consigliate per gli amanti delle piscine naturali
La terza delle escursioni consigliate a Tenerife è: Garachico.
Questo grazioso borgo il cui nome letteralmente vuol dire isola piccola in riferimento all’isolotto roccioso che si erge dinanzi al suo porticciolo, è a soli 10 minuti da Icod de los Vinos.
Ho avuto il piacere di visitarlo il giorno successivo della famosa Romería de San Roque, che si tiene il 16 agosto di ogni anno in onore di San Rocco, patrono della città, che la liberò dalla peste nera nel 1601.
Ho trovato infatti le abitazioni ancora addobbate per la festività del giorno precedente, così come la piazza antistante la Chiesa di S. Anna, dove svetta l’alto campanile.
Il paese così grazioso con le sue caratteristiche abitazioni in legno e calce bianca, nel 1500 aveva un ruolo di grande rilievo nell’economia dell’intera isola, tanto da essere considerato il porto più importante di Tenerife.
Purtroppo però nel 1706 un’eruzione vulcanica distrusse gran parte del borgo e del suo porto.
Uno degli edifici risparmiati dalla lava incandescente nella sua discesa inesorabile verso il mare fu il Castillo de San Miguel, costruito nel 1571.
Aveva la finalità di avvistare per tempo i pirati, prima che potessero saccheggiare la città.
Di pianta quadrata, costruito con pietra lavica, oggi funge da Ufficio informazioni e ospita alcune mostre temporanee.
Le piscine naturali di Garachico
La zona costiera di Garachico non è occupata da spiagge.
La lava, solidificandosi, finì per creare delle scogliere rocciose e fece sì che venissero a formarsi delle piccole conche.
Oggi, divenute delle vere e proprie piscine naturali con il nome di El Caletón, queste sono una delle principali attrazioni della zona.
L’ingresso alle piscine è regolato dalla presenza di bagnini che gestiscono il flusso dei visitatori, e da piccole scalinate artificiali che agevolano l’accesso in acqua.
Una curiosità: la cittadina è nota anche per una rivolta dei suoi abitanti i quali, per protestare contro una società britannica che deteneva il monopolio del commercio del vino abbassandone continuamente il prezzo, riversarono per le vie del paese, l’intero contenuto delle loro botti.
Il punto più panoramico di Garachico è il Mirador del Emigrante, su cui nel 1990 è stata collocata una statua in onore di tutti coloro che negli anni, hanno lasciato definitamente il piccolo borgo . Per arrivarci basta superare la spiaggia di sassi neri, che si trova nei pressi del porticciolo.
Da qui si gode di una vista privilegiata sull’intera baia e ci si perde con lo sguardo nel profondo blu dell’oceano che brilla sotto i raggi del sole e su quelle rocce nere, croce e delizia dei suoi abitanti.
Quale delle tre escursioni in giornata da fare a Tenerife vi ha incuriosito di più?
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10 risposte
Farei senza dubbio tutti e tre gli itinerari, ma comincerei sicuramente da Garachico…quelle piscine naturali mi hanno già conquistato
Sono fattibili tutti e tre , non distano molto l’uno dall’altro . In effetti le piscine di El Caleton sono decisamente il valore aggiunto di Garachico , oltre alla sua incredibile storia.
Articolo ricco di spunti utilissimi per poter organizzare un viaggio in questi territori senza lasciare nulla al caso. Seguitò i tuoi consigli se dovessi riuscire ad organizzare un viaggio a Tenerife.
Grazie mille Annalisa . Tre cittadine che meritano assolutamente di essere visitate.
Noi ci siamo stati troppo poco a Tenerife, abbiamo fatto solo qualche giorno per andare sul Teide dopo la vacanza a La Palma ma ci torneremo perché c’è veramente tanto da vedere anche a Tenerife. P.S. Le lucertole giganti ci sono anche a La Palma, mai viste così grandi prima di allora!
Ti dirò , Tenerife è molto di più del Teide. Ho scoperto luoghi davvero splendidi , come la selvaggia Masca . Te la consiglio davvero se sei amante delle Canarie .
Sono bellissimi tutti e tre, sicuramente comincerei da Icod de los Vinos, mi ha incuriosito moltissimo il Drago Millenario. Ne sono rimasta affascinta!
La leggenda in effetti è molto affascinante e l’albero visto da vicino è davvero imponente .
Bellissimo questo itinerario, io ho visto solo La Orotava e Guarachico…la prossima volta che torno a Tenerife vedrò di visitare anche Icod de Los Vinos che avevo già in mente di vedere tempo fa… aggiungerei anche Puerto de La Cruz
Ciao Elena. Puerto de la Cruz non mi è piaciuta più di tanto, mentre ho adorato Santa Cruz , a cui ho dedicato un articolo a parte. Penso che Icod de Los Vinos vada visitata per il Drago: molto suggestivo da vedere dal vivo. Te la consiglio .