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Vieste centro storico: cosa vedere

Punta San Francesco a Vieste nel centro storico

Indice dei Contenuti

La città di Vieste, grazie al suo scenografico centro storico, occupa spesso le copertine di magazine e riviste di viaggio.

Vicoli stretti, arcate di pietra, piazze a strapiombo sul mare e persino i caratteristici trabucchi, antichi strumenti di pesca locale, conferiscono al centro storico di Vieste uno skyline immediatamente riconoscibile.

Durante le calde giornate estive infatti, non è raro vedere pittori, fotografi o backpackers, alla ricerca di un posto all’ombra o dello scorcio panoramico migliore.

Al crepuscolo invece, quando i lampioni e le insegne si accendono, ecco che le vie di Vieste Vecchia si popolano di famiglie, coppie o comitive di amici in vacanza.

Vieste centro storico: cosa vedere in una passeggiata panoramica

Visto dall’esterno, il centro storico di Vieste può sembrare compatto e impenetrabile.

Provate ad osservarlo da Viale Marinai d’Italia, nei pressi della celebre Marina Piccola. Vi accorgerete che vi sono solo due edifici che svettano, oltre il fitto reticolo di case e vicoli.

Si tratta del Castello Svevo e del Campanile della Cattedrale, collocati nella parte più alta del borgo antico, da cui sembrano quasi proteggere l’intera città.

Durante il mio recente soggiorno, non ho visto pannelli informativi o mappe collocate nelle vie di accesso al centro storico di Vieste, utili a individuare e raggiungere i principali monumenti o luoghi d’interesse.

Così, ho pensato di realizzare un itinerario che, attraverso 12 tappe, si presenta come una vera e propria passeggiata panoramica.

In questo modo, non solo potrete ammirare da vicino i monumenti più significativi di Vieste Vecchia, ma ne scoprirete anche i punti panoramici più instagrammabili.

Pronti a partire? Mettiamoci in cammino!

Vieste centro storico: la Scalinata dell’Amore

La Scalinata dell’Amore non si trova nel centro storico di Vieste, ma nelle sue immediate vicinanze.

Pur essendo stata realizzata soltanto nel 2018, è diventata il luogo più fotografato in assoluto di tutta la città.

io sulla scalinata dell'amore di Vieste
la Scalinata dell’Amore di Vieste

Pensate che i suoi gradini sono stati persino teatro di diverse proposte di matrimonio!

Ma come mai la scalinata di Via Deputato Petrone, 13, che collega il centralissimo Corso Lorenzo Fazzini a una delle porte di accesso al centro storico, è diventata così famosa?

Tutto cominciò nel 2018, quando Max Gazzè presentò al sessantottesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, il brano La leggenda di Cristalda e Pizzomunno.

Il testo della canzone ripercorre la trama di una delle leggende più note nella tradizione popolare viestana.

La leggenda di Pizzomunno e Cristalda

Si narra infatti che, in un tempo lontano, la città di Vieste fu scenario della storia d’amore tra il pescatore Pizzomunno e la giovane Cristalda.

Le sirene, gelose di questo amore così solido e apparentemente invincibile, cercarono in tutti i modi di ammaliare Pizzomunno, ma sempre senza successo.

Così, in preda ad un momento di folle gelosia, rapirono Cristalda e la imprigionarono in fondo al mare.

Il povero Pizzomunno, dopo aver cercato in tutti i modi di salvarla, rimase letteralmente pietrificato dal dolore.

Si trasformò in una roccia che, ancora oggi, svetta nei pressi della scogliera su cui si erge il centro storico di Vieste.

Da quel giorno però, per una sola notte ogni cento anni, torna ad essere un uomo e riprende la ricerca della sua amata.

La realizzazione della Scalinata dell’Amore

La canzone di Max Gazzè fu, fin da subito, un enorme successo e fece conoscere anche al grande pubblico la vicenda amorosa di Pizzomunno e Cristalda.

In quello stesso anno infatti, il Comune di Vieste decise di inaugurare una nuova manifestazione, chiamata simbolicamente Vieste in Love.

Per l’occasione, diversi angoli della città sono stati addobbati con cuori color rosso passione e, la scalinata di Via Deputato Petrone, è stata dipinta in maniera permanente di bianco e rosso.

Sui gradini sono stati trascritti i versi della canzone di Max Gazzè (vanno letti dall’alto, ovvero da Via Cesare Battisti) mentre nelle immediate vicinanze, è stato posto un cartello che invita gli innamorati a percorrere la scalinata tenendosi per mano.

Solo in questo modo (da quello che si legge), ogni storia d’amore, proprio come quello di Cristalda e Pizzomunno, potrà durare in eterno.

Via Barbacane

Dopo aver percorso per intero la Scalinata dell’Amore e prima di attraversare la porta di accesso a Vieste Vecchia, vi consiglio una sosta presso Via Barbacane.

Il nome di questa strada deriva dal fatto che qui, anticamente, si ergevano le cinta murarie del borgo di Vieste.

Queste erano caratterizzate dalla presenza di torrette (dette appunto barbacani), con l’obiettivo di irrobustire le mure e fungere da bastione difensivo.

Quello in cui vi trovate, è uno dei punti panoramici migliori da cui ammirare ed immortalare il faro di Vieste e Marina Piccola, poiché ci si trova molto in alto e, soprattutto, non vi sono edifici che ostacolano la visibilità.

Un consiglio: se non volete scattare le solite foto banali ma cercate prospettive diverse, avvicinatevi all’insegna del ristorante Pepe Nero.

Vi basterà prendere le misure, et voilà, vedrete il faro racchiuso all’interno di una lanterna!

il faro visto da Via Barbacane
il Faro di Vieste visto da Via Barbacane

Porta ad Alt e Via Celestino V: si entra nel centro storico di Vieste

L’imponente arco acuto che costituisce uno dei tre accessi al centro storico di Vieste è detto Porta ad Alt, poiché a differenza degli altri due, si trova nella parte alta della città.

Superato l’ingresso monumentale, vi suggerisco di fermarvi un attimo prima di proseguire e di leggere la targa posta nei pressi di una lunga scalinata, che procede in discesa.

Questa strada del centro storico è infatti intitolata a Celestino V, uno dei personaggi più illustri che sono passati da Vieste.

Pier da Morrone (1210-1296) divenuto Papa come il nome di Celestino V, dopo solo poche settimane dall’inizio del suo pontificato, decise di rinunciare al suo ruolo di Capo della Chiesa, per tornare a svolgere la sua vita da eremita.

Dovendo sfuggire dal controllo del suo successore, Bonifacio VIII, decise di dirigersi verso il Gargano, per poi ricongiungersi con i suoi confratelli.

Una burrasca però, lo costrinse a fermarsi a Vieste per ben nove giorni, al termine dei quali Celestino V fu catturato dagli emissari del nuovo Papa, che lo portarono prima ad Anagni e poi nel Castello di Fiumone, dove morì il 19 Maggio 1296.

La presenza di Papa Celestino V non lasciò certo indifferenti i viestani, che vissero con molta partecipazione gli ultimi atti della sua vicenda personale.

Non solo molti, tra i giovani, seguirono le sue orme, ma il nome Celestino cominciò a diventare una consuetudine per i nuovi nati, tant’è che ancora oggi è abbastanza diffuso a Vieste.

Celestino V nella Divina Commedia

Si ritiene che Dante Alighieri (1265-1321) abbia collocato Papa Celestino V nel cosiddetto Antinferno, in compagnia dei pusillanimi e apostrofandolo come:

colui / che fece per viltade il gran rifiuto

Divina Commedia, Inferno, III, 59-60

Dal momento che fu proprio Bonifacio VIII a costringere Dante all’esilio, è plausibile che il Sommo Poeta rimproverasse a Celestino V un gesto che, seppur compiuto con estrema umiltà, abbia in qualche modo agevolato l’ascesa del Papa che lo ha allontanato da Firenze.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La Basilica Concattedrale di Vieste è intitolata a Santa Maria Assunta (che si celebra il 15 Agosto) e si erge in Via Vescovado, a pochi passi dall’insegna di Via Celestino V e dalla Porta ad Alt.

È la chiesa più importante della città, nonché concattedrale della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo. La struttura originaria, risalente all’XI secolo è in stile romanico pugliese, ma è stata modificata e riqualificata più e più volte, a seguito di diversi eventi sismici e delle numerosi incursioni nemiche.

Cattedrale di Vieste nel centro storico
la Cattedrale di Vieste

L’attuale campanile infatti, risale al 1772.

Gli interni si presentano suddivisi in tre navate, delimitate da due file di sei colonne ciascuna. Sul lato settentrionale spicca una seconda porta di accesso ed Il soffitto è ricoperto da tre dipinti del Settecento.

Questi ritraggono, rispettivamente: Santa Maria Assunta, San Giorgio (patrono di Vieste) e San Michele Arcangelo (patrono del Gargano).

La Cappella di Santa Maria di Merino

Tra le diverse cappelle, poste ai lati delle due navate laterali, spicca quella dedicata alla protettrice di Vieste, Santa Maria di Merino, celebrata il 9 Maggio di ogni anno.

Un consiglio: la solenne processione con la quale la statua lignea del Trecento, viene condotta fino all’omonimo Santuario (a 7 chilometri dal centro abitato) è la tradizione popolare più sentita in assoluto, tra i viestani.

Se vi capita di raggiungere il Gargano in questo periodo dell’anno, non lasciatevi scappare l’opportunità di parteciparvi, sono certa che ne sarete conquistati!

Castello Svevo Aragonese

Il Castello Svevo Aragonese si trova nel punto più alto di Vieste e risale alla seconda metà del XI secolo. Ha una pianta triangolare, come potete intuire dai suoi bastioni a punta (uno dei quali è ben visibile da Via Tenente Petrone, una via perpendicolare alla più ampia Via Cesare Battisti).

La parte meridionale è quella più danneggiata poiché prossima alla scogliera. Qui, oltre ad una cappella, si trovavano diverse abitazioni, poi finite in mare.

Come la Cattedrale, anche il Castello subì svariati danneggiamenti, a seguito di terremoti e saccheggi. Tuttavia, alla luce della sua evidente importanza strategica, fu sempre tenuto in grande considerazione.

Durante la Prima Guerra Mondiale, fu persino cannoneggiato dagli austriaci.

Oggi, sede militare, ospita diverse manifestazioni e festival locali, che ne consentono di ammirare gli interni, sotto il cielo stellato della notte viestana.

Zeffirelli in mostra presso il Castello di Vieste

Fino al 20 Settembre 2023, le sale del Castello di Vieste ospitano ben 28 allestimenti teatrali che Franco Zeffirelli portò in scena, nelle sue strabilianti tournée in giro per il mondo.

La mostra, dall’iconico titolo Zeffirelli all’opera, celebra i cent’anni dalla nascita del Maestro, esponendo bozzetti, disegni, schizzi e preziosissimi abiti.

Il percorso di visita si svolge in compagnia di una guida, che affianca il racconto di alcuni cenni storici legati alla storia della fortezza con la narrazione di aneddoti curiosi e retroscena, volti a mettere in risalto la genialità di Zeffirelli.

Dal Teatro alla Scala di Milano all’Arena di Verona, dal Metropolitan di New York fino al Royal Opera House di Muscat, i suoi spettacoli hanno conquistato i teatri più prestigiosi del mondo, ammaliando le platee.

Non vi nascondo che, uno dei momenti più emozionanti della visita è stato ritrovarsi faccia a faccia con alcuni degli abiti, realizzati interamente a mano e indossati da attrici e attori durante le kermesse.

abiti di scena di Zeffirelli in mostra al Castello di Vieste
Zeffirelli all’opera in mostra presso il Castello di Vieste

Pensate: oltre a dare disposizioni alla sartoria, in molti casi era proprio lui ad assemblare e cucire i tessuti, che dovevano essere assolutamente perfetti (anche nei dettagli apparentemente meno evidenti), prima di essere mostrati agli occhi del pubblico.

L’ingresso alla mostra è gratuito ma prevede la prenotazione obbligatoria. Trovate maggiori informazioni in merito all’orario e alle modalità di visita sulla pagina Facebook del Polo Culturale di Vieste.

Castello Svevo Aragonese: il punto più alto del centro storico di Vieste

Vi svelo almeno due punti panoramici, situati nei pressi del Castello Svevo Aragonese di Vieste, perfetti per i vostri scatti super instagrammabili.

Collocatevi nei pressi di Via Simone Vestano, nelle vicinanze del parcheggio di Piazza Castello, e potrete immortalare il campanile della Cattedrale di Vieste, racchiuso tra le facciate delle palazzine del vicolo.

il campanile della Cattedrale di Vieste visto da Piazza Castello
il Campanile della Cattedrale di Vieste visto da Piazza Castello

Quindi dirigetevi verso il punto in cui il Castello è più vicino alla scogliera e, con molta attenzione, procedete fino alla ringhiera. Da qui si gode di una splendida vista sulla Spiaggia della Scialara (anche detta del Castello).

Il Pizzomunno sembra così vicino che pare quasi di toccarlo!

Piazzetta Petrone: la terrazza del centro storico di Vieste

Siete pronti a volare fino alle isole greche? Non servirà prendere l’aereo ma vi basterà attraversare i vicoli che da Piazza Castello, vi condurranno fino a Piazzetta Petrone, la terrazza per eccellenza di Vieste e del suo centro storico.

Le abitazioni sono basse e curate, gli infissi colorati di azzurro e le facciate ravvivate da abbondante bouganville.

Prendetevi il vostro tempo e procedete con calma, curiosando tra un vicolo e l’altro, quindi preparatevi ad emozionarvi.

Il mare irromperà all’improvviso davanti ai vostri volti e vi conquisterà al primo sguardo.

Fermatevi quanto basta per concedere la giusta dose di meraviglia ai vostri occhi e scattate qualche foto al Pizzomunno e alla lunga Spiaggia del Castello.

Questo ampio slargo affacciato sul mare è il frutto dei continui crolli che hanno interessato le abitazioni qui originariamente edificate, avvenuti a seguito del terremoto del 1948.

Piazzetta Petrone e il cinema sotto le stelle

Negli anni Novanta Piazzetta Petrone durante le calde estati viestane, si trasformava in un enorme cinema all’aperto. Oltre a costituire un momento di grande emozione, poter ammirare un film sotto le stelle consentiva alla popolazione locale e ai tanti turisti, di condividere un momento di forte aggregazione (in un’epoca in cui cellulari e smartphone erano ancora del tutto sconosciuti).

In questo contesto e fino ai primi anni Duemila, si svolgeva anche il Festival del Cinema di Vieste, che ha portato in città i più grandi attori, registi, produttori di tutti i tempi.

Chianca Amara: Draguth Reis e l’eccidio di Vieste

Lasciata Piazzetta Petrone, imboccate Via Gregorio XIII e fermatevi davanti ad uno dei monumenti più importanti della storia di Vieste.

La Chianca Amara è la pietra dove, tra il 18 ed il 21 Luglio del 1554, l’ammiraglio della flotta turca Draguth Reis, portò a termine un vero e proprio eccidio.

Chianca Amara dove si consumò l'eccidio nel 1554
la Chianca Amara

Giunse a Vieste con le sue galee e la città, dopo essersi difesa con tutte le sue forze, finì per cedere all’assedio.

La leggenda narra che all’interno delle mura vennero consumati i delitti più efferati e che ben 7.000 viestani furono decapitati sulla Chianca Amara.

Draguth morì nel 1565 nei pressi dell’arcipelago maltese e fu a seguito di tali tragici eventi che lungo le coste garganiche, cominciarono a spuntare sempre più numerose, torri di difesa e di avvistamento.

Un consiglio: ricordate che questo luogo è depositario dell’importante memoria storica cittadina, pertanto evitate di sedervi sulla Chianca Amara, lasciarvi mozziconi di sigarette o consumare cibi e bevande mentre siete nelle sue vicinanze.

Ripa e Via Judeca

Quella chiamata comunemente Ripa è in realtà il più antico porto di Vieste e si trova in prossimità dell’odierna Via Cimaglia.

la Ripa nel centro storico di Vieste
la Ripa vista da Punta San Francesco

Vi basterà farvi largo tra i tavolini dei ristoranti per individuare la scalinata che conduce fino a quello che resta di un’antica area, un tempo occupata da coltivazioni.

Molti approfittano di questo piccolo anfratto, situato tra gli scogli ed il trabucco, per rinfrescarsi o prendere il sole.

Tuttavia anche la Ripa, come la già citata Piazzetta Petrone, è un punto altamente panoramico. Se vi avvicinate a Via Judeca, potrete infatti ammirare Punta San Francesco, l’estremità meridionale di Vieste e del suo centro storico, con l’omonima chiesa.

Quindi proseguite e varcate la soglia di questo antico nucleo abitativo, caratterizzato dalla presenza di vicoli stretti e archi.

centro storico di Vieste
Via Judeca tra Via Petrone e Via Palma

Largo Seggio

Procedete lungo la via dello shopping del centro storico, ovvero Via Vesta, affollatissima sia prima che dopo l’ora di cena da turisti alla ricerca di souvenir da portare ad amici e parenti.

Qui si apre uno slargo, chiamato Seggio poiché anticamente l’edificio che oggi ospita un albergo, era la sede comunale di Vieste.

Si tratta di una costruzione quadrata e non molto alta, arricchita da una torre dotata di un orologio e di una meridiana (visibili tutt’ora).

È il luogo ideale per ammirare la Ripa e il suo suggestivo strapiombo sul mare.

Botteghe di artigianato nel centro storico di Vieste

Prima di proseguire la vostra passeggiata, fermatevi nei pressi del laboratorio del signor Vincenzo Monacis, che da quasi 40 anni alla sua attività di pescatore ha affiancato quella di costruttore di trabucchi.

artigiano dei trabucchi a Vieste
Vincenzo Monacis intento a costruire un trabucco

Ha aperto una bottega, proprio nelle vicinanze della sua abitazione, dove intrattiene curiosi e turisti realizzando i suoi splendidi trabucchi in miniatura.

Mi ha detto che, nonostante a Vieste oggi ci siano ben dieci trabucchi, non ha l’abitudine di ispirarsi a strutture già esistenti, ma fa lavorare la fantasia.

Volete sapere cosa sono come funzionano questi giganti che caratterizzano la costa del Gargano?

Via Ripe e Punta San Francesco

Per rendere questa passeggiata davvero panoramica, non si può non percorrere Via Ripe, che collega Largo Seggio a Punta San Francesco.

In alternativa, potete proseguire per Via Mafrolla, caratterizzata dalla presenza di numerose botteghe, negozi di souvenir e ristoranti.

Originariamente Via Ripe collegava la Chiesa di San Francesco al Castello Svevo ma, in seguito ai crolli che interessarono la scogliera, oggi di quel percorso, ne rimane solo un tratto.

Punta San Francesco vista dalla Ripa
Punta San Francesco vista dalla Ripa

È indubbiamente la strada panoramica più bella di Vieste, collocata tra le facciate delle basse case del centro storico ed il mare.

Finisce per condurvi in Via San Francesco dove, nel 1438 venne fatto erigere un convento, intitolato a Santa Caterina d’Alessandria.

Qui venne poi realizzata la chiesa di San Francesco il cui monastero, che ospitava i frati francescani, fu chiuso in seguito alle leggi napoleoniche del 1809.

Nelle vicinanze della porta d’ingresso della chiesa, si trova un piccolo spiazzo, da cui è possibile scorgere il faro di Vieste e Marina Piccola.

Sul lato opposto invece, procedendo lungo una scalinata, si può raggiungere la scogliera e osservare il trabucco di Punta San Francesco e la Ripa che da qui, si vede nitidamente.

Marina Piccola

La baia di Marina Piccola, situata subito fuori dalle mura, può essere considerata il luogo di connessione tra il centro storico ed il resto della città di Vieste.

È racchiusa tra Viale Marinai d’Italia, una piccola villa comunale, il cinema cittadino Adriatico da un lato e via Pola, il Museo Malacologico, Piazza Vittorio Emanuele II (anche nota come Piazza del Fosso) dall’altro.

Marina Piccola fu prima un porto e poi divenne la spiaggia cittadina, per eccellenza.

Una curiosità: per decenni la piccola baia fu totalmente sommersa dal mare.

Oggi tuttavia, chi raggiunge Marina Piccola vedrà che, quella spiaggia che era solo un antico ricordo, oggi è riemersa.

Pensate che in alcune giornate, è persino possibile raggiungere dalla baia l’isolotto del faro, procedendo a piedi, perché pare si tocchi!

Il relitto di Marina Piccola

Vi capiterà di vedere nelle cartoline esposte dai rivenditori locali oppure in qualche foto d’annata, il relitto di un’imbarcazione che, durante la bassa marea, è ben visibile sulla spiaggia di Marina Piccola.

Relitto a Marina Piccola a Vieste
il Relitto di Marina Piccola

Si tratta di un vaporetto, forse ormeggiato nei pressi del vicino isolotto del faro, che presumibilmente durante una tempesta, alla fine dell’Ottocento si arenò qui.

Non venne mai rimosso e oggi, quando riemerge, costituisce quasi una parte integrante del paesaggio.

Building Bridges: le mani giganti di Lorenzo Quinn alla Marina Piccola di Vieste

Sei paia di mani giganti sono spuntate a ridosso della spiaggia di Marina Piccola, in prossimità della villa comunale.

Il complesso scultoreo, dal titolo Building Bridges, è stato inaugurato l’8 Giugno 2023 alla presenza dell’artista, Lorenzo Quinn e sarà visitabile gratuitamente per l’intero periodo estivo.

Presentata per la prima volta alla Biennale d’Arte di Venezia del 2019, l’opera si propone di comunicare sei valori universali, rappresentati da altrettante coppie di mani, alte 6 metri e realizzate in resina, davanti ad uno dei panorami più suggestivi di Vieste.

  • Aiuto, due mani che si stringono forte;
  • Speranza, dita intrecciate in una visione ottimistica dell’avvenire;
  • Amicizia, mani che si toccano (quasi scambiandosi il cinque) ed esprimono complicità;
  • Fede, la mano del genitore che stringe quella più piccola del figlio, dandole appoggio e sostegno per il futuro;
  • Saggezza, una mano giovane che incontra una più matura ed esperta;
  • Amore, dita strette, simbolo di un’unione salda e piena di intensità.

È inutile dire che, in brevissimo tempo, la monumentale installazione è diventata uno dei soggetti più fotografati del centro storico.

le mani dei Building Bridges di Lorenzo Quinn a Vieste
Building Bridges di Lorenzo Quinn a Marina Piccola

Se siete alla ricerca dello scatto davvero wow, raggiungete Marina Piccola all’alba, non ve ne pentirete!

Faro di Vieste

Il Faro di Vieste si erge solitario sull’isolotto di Sant’Eufemia, tra Punta San Francesco e Punta Santa Croce.

È stato messo in funzione nel 1867, quando era abitato da un guardiano (oggi sostituito da un sistema di illuminazione automatico). La sua funzione era fondamentale per la navigazione in questo tratto di mare.

Faro di Vieste visto dal mare
il Faro di Vieste

La grotta di Venere Sosandra

Nella grotta dell’isolotto sono state rinvenute centinaia di iscrizioni.
Queste hanno permesso agli storici di affermare che Vieste sia in realtà l’antica Uria, luogo di grande diffusione del culto di Venere Sosandra (come testimoniato dal poeta Catullo, Carme 36).

La grotta di Venere Sosandra è tutt’ora oggetto di scavi archeologici.

Oltre ad iscrizioni legate ad antichi culti pagani, qui negli ultimi anni sono stati rinvenuti numerosi oggetti appartenenti ad epoca romana, ma anche all’età contemporanea.

Dove mangiare nel centro storico di Vieste

Durante il mio ultimo soggiorno a Vieste ho cenato presso l’Osteria Al Duomo, situata in Via Alessandro III, a poca distanza dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Questo vicolo procede in discesa e si articola in una lunga scalinata. Con grande sorpresa, mi sono accorta che dal mio tavolo, collocato all’esterno del locale, riuscivo a vedere nitidamente il Campanile del Duomo, racchiuso tra le due facciate che incorniciano la strada intitolata al Papa che nel 1177 raggiunse Vieste.

Il ristorante propone piatti del territorio, reinterpretati egregiamente dallo chef. Ho gradito ad esempio, le cozze ripiene rivisitate (rispetto alla ricetta tradizionale, la cozza è inserita all’interno del ripieno) ed i primi.

le cozze ripiene rivisitate dell’Osteria Al Duomo

Io ed il mio compagno di viaggio ci siamo infatti concessi rispettivamente, un piatto di tagliolini con crostacei e troccoli essenza di mare.

Oltre alla presentazione dei piatti, davvero molto curata, sono stata immediatamente colpita dal tripudio di sapori che caratterizzavano queste pietanze.

Ho trovato inoltre molto efficiente la modalità di gestione delle prenotazioni. Dopo aver lasciato il recapito telefonico, abbiamo ricevuto prima un messaggio di riepilogo con tutti i dati utili ed in seguito un secondo promemoria, circa un’ora prima dell’orario concordato.

I prezzi infine, si sono rivelati assolutamente nella norma ed il personale si è mostrato alquanto disponibile.

Vieste: quando visitare il centro storico

Dal momento che il centro storico è il luogo più immortalato, oltre che visitato, di Vieste, se raggiungete la città garganica nei mesi estivi, i momenti migliori per esplorarlo sono:

  • le ore pomeridiane, ovvero mentre i turisti sono al mare;
  • le ore notturne (solitamente dopo la mezzanotte), quando il centro abitato comincia a svuotarsi;
  • l’alba, uno dei momenti più silenziosi e allo stesso tempo suggestivi da vivere sul Gargano.

Queste indicazioni tuttavia, non valgono nei giorni in cui il cielo è coperto o in caso di pioggia, quando il centro storico di Vieste si anima a qualsiasi ora.

Dove parcheggiare a Vieste per visitare il centro storico

Durante l’estate sia il centro di Vieste che il borgo antico diventano ZTL (zona a traffico limitato), pertanto non è possibile accedervi con veicoli a motore (dalle ore 7.00 alle ore 20:00).

In città vi sono alcuni parcheggi a pagamento, ubicati presso Lungomare Europa e Lungomare Enrico Mattei.

In alternativa, sono presenti isole pedonali a pagamento, ovvero: Piazzale Manzoni, Viale XXIV Maggio, Corso Fazzini, Viale Marinai d’Italia e Lungomare Cristoforo Colombo.

Ora che sapete quali sono i luoghi d’interesse che non possono proprio mancare nel vostro tour panoramico del centro storico di Vieste, sono curiosa: quale volete visitare per primo?

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37 risposte

  1. Che magia questa città! Sicuramente il luogo più famoso (e più fotografato direi) è la Scalinata dell’Amore, ma dalle tue foto si vedono altri scorci pazzeschi! Mi intriga molto il ghetto ebraico e mi affascina il relitto sulla spiaggia, ma sicuramente il tuo è un itinerario da fare per intero!

  2. Ma che bello questo post: è pieno di chicche interessanti! Ho letto con attenzione l’origine della scalinata.. e anche dell’eccidio compiuto dal pirata. Mi piace scoprire queste curiosità. Sai che noi, a proposito di Celestino V, abbiamo visitato da poco il castello di Fumone dove ha trascorso i suoi ultimi giorni di vita? Ti consiglio la visita se ti è possibile.

    1. Sono contenta che ti sia piaciuto questo itinerario e spero che lo metterai in programma quanto prima . Grazie per il consiglio !

  3. Tutti ne parlano benissimo di Vieste ed il tuo articolo e fotografie non fanno altro che confermare queste voci. Non ci crederai mai ma nonostante io sia pugliese son ancora mai stata a Vieste

  4. Sono stata in questa zona solo di passaggio e non sono riuscita a vedere Vieste, ma ne ho sentito parlare molto bene; il tuo articolo e le tue foto mi hanno incuriosita moltissimo e adesso ho una gran voglia di visitare questo luogo!

  5. Penso che Vieste abbia tutto ciò che io desideri da un luogo: storia, cultura, scorci fotografici e luoghi ottimi dove assaporare le prelibatezze del territorio. Non mi resta che partire per scoprirla!

    1. Che bello leggere le tue parole, Eliana! Spero di riuscire a farti scoprire Vieste in mia compagnia , mi farebbe molto piacere!

  6. Già mi ispirava ma dopo il tuo articolo ne sono conquistata, c’è tanto da vedere e varie esperienze da provare, mi hai pienamente convinta non resta che organizzare. La scalinata dell’amore poi così suggestiva ❤️

  7. A Vieste ci sono stata oramai troppo tempo fa, mi sa. Pensa che al tempo, circa venti anni fa non c’era nemmeno la scala dell’amore. Mamma mia come passa il tempo! Eppure mi sembra ieri!

    Devo ritornarci al più presto assolutamente

    1. La scala dell’amore è stata fatta solo pochi anni fa. Vent’anni sono esattamente il tempo dal quale mi sono trasferita a Bologna da Vieste , che casualità ! Direi che devi tornare, hai ragione 😉

  8. Sono stata a Vieste solo per una sera e mi è bastata per capire che è una cittadina ricca di fascino. Ci devo assolutamente tornare per vedere tutto quello che mi sono persa!!

  9. Quanti bei ricordi mi hai riportato alla mente! Come ti ho raccontato, andavo sempre a Vieste da piccola, mio padre era di lì e ogni sera percorrevo le vie del centro storico, una più bella dell’altra!

  10. Gentile e molto preparata Libera, lei hai realizzato una guida perfetta del paese di Vieste. Io venni a Vieste nel lontano 1968 dopo gli esami di maturità. Il paese era agli inizi del turismo. Mi innamorai del paese e nel 1973 ci ritornai. Anche dopo mi innamorai però di una bella ragazza del posto (non c’era la scalinata dell’amore) Ora che siamo in pensione io mia moglie godiamo del mare e di tutto quello che lei ha raccontato ed altro da giugno a settembre. Non sono nato a Vieste ma si sento cittadino come se fossi nato lì. Brava e grazie.

  11. Nonostante Vieste sia una piccola cittadina rispetto a tante altre la trovo ricchissima di spunti e luoghi interessanti. Il lavoro per valorizzare questa realtà è davvero immenso da parte e tua e non solo e fate bene, perché Vieste merita davvero una visita approfondita!

    1. Ciao Eliana, ti ringrazio delle belle parole ma ci tengo a fare alcune precisazioni. Vieste non ha certo bisogno di pubblicità perché è la città più visitata della Puglia ormai da anni. Il mio intento è quello di portare a conoscenza di chi legge ciò che scrivo, che oltre alle splendide spiagge del territorio viestano, c’è molto ma molto di più. Ti aspetto a Vieste!

  12. A Vieste ricordo una vacanza di tantissimi anni fa con la mia famiglia. Credevo di non avere ancora nella memoria tutte queste immagini, ma man mano che leggevo il tuo articolo tornavano su ed è stato davvero bello!

    1. Ti ringrazio anche se secondo me all’epoca alcune delle cose da vedere che ho citato non c’erano, come: la spiaggia emersa di Marina Piccola, la scalinata dell’amore e il museo civico archeologico. Diciamo che hai diversi buoni motivi per tornare 🙂

  13. Sento sempre più parlare di Vieste, e per quante volte sono andate in Puglia, non ho avuto ancora il piacere di visitarla. Devo decisamente rimediare, a parte per la sua bellezza indiscussa, ha anche tantissimo da vedere e fare. Il bridge è davvero bellissimo, così come la mostra di Zeffirelli deve essere interessante. Grazie per gli spunti.

    1. Grazie a te. Ci tengo a precisare nuovamente che entrambi gli eventi (Building Bridges e mostra dedicata a Zeffirelli) sono visitabili fino a Settembre 2023. Tuttavia, la proposta culturale della città è ricchissima, non rimarrai di certo delusa.

  14. Mia madre è pugliese ma incredibile ma vero, non conosco affatto la Puglia. Le tue foto sono magnifiche, si vede una terra viva dove il moderno si integra alla perfezione con la tradizione. Mi piace!

  15. Basta guardare queste foto per capire quanto è scenografica Vieste, ecco perché è facile trovarla in copertine di riviste di viaggio, come sempre ci hai regalato tantissime informazioni preziose su questa meta

  16. Purtroppo conosco pochissimo la Puglia in generale, e Vieste solo per la sua fama. Ho visto tantissime fotografie su Instagram della Scalinata dell’Amore, ma solo ora scopro che si trova a Vieste!
    Curiosa l’origine del nome di via Barbacane: mi ha fatto tornare in mente che anche nella mia città, proprio nel centro storico, c’è una via con lo stesso nome. Molto probabilmente l’origine è la stessa.

  17. Sono stata solo una volta diversi anni fa in Puglia per un weekend lungo, ma non ho avuto modo di visitare Vieste. Dev’essere una bellissima cittadina con tante cose belle da vedere e la tua preziosa guida lo dimostra. Quanto è bella l’installazione delle mani giganti!

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