Il Padiglione Italia all’Expo di Dubai

entrata del Padiglione Italia di Expo Dubai

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È quasi impossibile visitare l’Expo di Dubai e non notare il Padiglione Italia, uno dei più acclamati della prima Esposizione Universale in un Paese del Medio Oriente.

Il motivo è innanzitutto da ricercare nella posizione strategica che questo occupa all’interno del sito. Collocato tra l’area tematica della Sostenibilità e quella dell’Opportunità, si staglia imponente e solitario, senza che altri padiglioni ne ostacolino la visuale.

Per questo, ne sono immediatamente riconoscibili, anche a una grossa distanza, i colori della bandiera nazionale, che ricoprono interamente il tetto.

In secondo luogo, va detto che si trova in prossimità di alcuni tra i padiglioni più attesi dell’evento, ovvero il padiglione degli USA, quello del Giappone, il padiglione della Germania e quello dell’Arabia Saudita.

Ma c’è dell’altro. Se il Padiglione Italia è stato premiato come il miglior progetto imprenditoriale dell’anno, nell’ambito della sontuosa cerimonia dei Construction Innovation Awards, non può essere solo per un colpo di fortuna.

Scopriamo di più.

Il Padiglione Italia all’Expo di Dubai: la bellezza unisce le persone

Con lo slogan: La bellezza unisce le persone, il 1 Ottobre 2021, durante la cerimonia inaugurale dell’Expo di Dubai, l’Italia presenta il suo padiglione agli occhi del mondo.

Si tratta di una struttura che occupa una superficie di circa 3.500 metri quadri, nata dal progetto di Carlo Ratti, Italo Rota e Matteo Gatto.

Com’è fatto il Padiglione Italia

La struttura del Padiglione Italia è indubbiamente tra le più originali di Expo Dubai.

Il tetto è costituito da tre barche rovesciate e dipinte con le tre tonalità del tricolore, che reinterpretano il tema dell’Esposizione, ovvero: Connettere le menti, creare il futuro.

Il tetto del Padiglione: il più grande tricolore italiano

Sono scafi lunghi dai 40 ai 50 metri, realizzati con il contributo di Fincantieri e retti da ben 150 sostegni in acciaio.

Tra una imbarcazione e l’altra, è stata posta una copertura di etilene tetrafluoroetilene (ETFE), che sembra ricreare la schiuma delle onde del mare.

Visto dall’alto, questo potrebbe diventare il tricolore italiano più grande di sempre: occupa ben 2.100 metri quadrati!

il padiglione Italia a Expo Dubai con le pareti di corde nautiche

Le pareti del Padiglione: corde nautiche realizzate riciclando plastica

Pensate che il Padiglione Italia non ha pareti (non è una semi citazione della celebre canzone di Gino Paoli) ma corde nautiche, realizzate riciclando migliaia e migliaia di bottiglie di plastica.

Su ciascuna corda ci sono dei led che si illuminano durante le ore serali, così da rendere la struttura ancora più riconoscibile.

Gli interni del Padiglione

Si accede agli ambienti interni del Padiglione Italia tramite una scala mobile alta 5 metri, che riproduce una duna del deserto. Da qui, si percorre una passerella che sovrasta le altre sale espositive.

Sia la passerella che gli altri percorsi presenti all’interno del padiglione, sono stati rivestiti di bucce d’arancia e caffè, essiccati e poi trasformati in polvere.

Gli spazi espositivi più belli del Padiglione Italia

Alcuni degli spazi espositivi del Padiglione Italia, sono davvero entusiasmanti.

Proverò a ripercorrerli con voi.

Il Belvedere

Questo edificio circolare sormontato da una cupola, consente al visitatore di attraversare l’intero territorio italiano, Regione per Regione.

Sulle sue pareti interne infatti, vengono proiettati alcuni filmati, accompagnati da melodie musicali che ne rendono ancor più emozionante la visione.

Quelle che scorrono sono le immagini di alcune tra le località turistiche più note della nostra Penisola.

Lasciatemi dire, con una piccola nota di orgoglio, che per rappresentare la Puglia si è scelto di mostrare uno splendido video dell’Architiello di San Felice, simbolo del mio paese d’origine, Vieste (insieme a Castel del Monte e al Barocco leccese).

Ho scoperto, solo al termine della visita, che ciascuno può scegliere all’ingresso del Belvedere quale filmato visionare.

Un modo decisamente efficiente per far conoscere al mondo intero le bellezze delle località italiane.

La microalga spirulina

Nell’area che circonda il Belvedere non ho potuto non notare quest’alga, coltivata dall’azienda TOLO Green, capace di purificare l’aria degli ambienti interni.

Il suo utilizzo infatti, riesce a potenziare la capacità di assorbimento della CO2 emessa dai tanti visitatori che attraversano il padiglione, garantendo un ricambio dell’aria decisamente più soddisfacente.

Il Teatro della Memoria

Questa è la sala che più mi incuriosiva visitare, ancor prima di varcare la soglia dell’Expo di Dubai.

Qui si trova una copia del David di Michelangelo, della stessa altezza dell’originale (5 metri) ma decisamente più pesate (raggiunge i 400 chili a cui si sommano altri 150 chili del basamento).

È stata realizzata interamente con tecniche digitali 3D, in resina acrilica e polvere di marmo e riproduce fedelmente l’opera custodita presso la Galleria dell’Accademia di Firenze.

Ma ha una particolarità: se ne può ammirare solo la metà superiore, ovvero dal busto in su.

Lo strano caso del David di Michelangelo

Il David occupa una teca ottagonale, ma soltanto sporgendosi in avanti, è possibile intravederne le parti basse. Ne sono state infatti, coperte le nudità.

la teca che ospita il David a Expo Dubai

La notizia è rimbalzata immediatamente su tutti i canali di informazione nazionali ed internazionali, suscitando reazioni contrastanti.

C’è chi si è indignato e ha gridato alla censura, chi invece ha minimizzato, sottolineando come questa sia una prassi del tutto normale, nei confronti del Paese ospitante e della sua cultura.

Indubbiamente questa installazione sancisce una modalità del tutto nuova di ammirare il David, non più dal basso verso l’alto, enfatizzandone il vigore e la perfezione delle forme, ma fissandolo negli occhi.

In questo modo è possibile ammirare da vicino una peculiarità del suo sguardo.

Sembra che entrambi gli occhi siano a forma di cuore.

gli occhi a cuore del David nel Padiglione Italia

Devo ammettere che, pur essendo una copia, poterlo vedere così da vicino, mi ha emozionato molto. Il suo sguardo fermo è potente e affascinante allo stesso tempo.

Una curiosità: la copia del David di Michelangelo è stata realizzata stampandone 14 pezzi distinti, poi caricati su un aereo e portati a Dubai, dove sono stati ricongiunti a formare la figura intera. All’uscita dal Tempio della Memoria, potrete visionare il video che illustra le fasi del trasporto, così da ammirarlo con i vostri occhi.

Le pareti e la cupola del Teatro della Memoria

Ad arricchire le pareti del Teatro della Memoria spiccano degli splendidi mosaici in vetro e oro, che riproducono gli interni della Cappella Palatina e il Palazzo dei Normanni di Palermo, mentre la cupola ripropone il celebre rivestimento del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna.

Pensate che in totale sono state adoperate più di due milioni di tessere musive!

Gli spazi funzionali del Padiglione Italia

Oltre agli splendidi ambienti espositivi, il Padiglione Italia si compone di alcuni spazi funzionali.

  • la Galleria;
  • l’Anfiteatro;
  • l’Accademia;
  • lo Studio;
  • la Caffetteria;
  • il Ristorante.

Qui si svolgono: work shop, eventi ed iniziative, legati ai temi dell’Expo di Dubai.

La Caffetteria

La Caffetteria, opera di Lavazza, consente al visitatore di immergersi completamente nel processo di produzione della celebre bevanda scura.

Il bancone del bar è stato realizzato con i chicchi ancora verdi del caffè e l’intera superficie di questo spazio è caratterizzata da piante di caffè sospese, poste all’intero di grandi vasi a forma di tazzine.

I chicchi, una volta maturi, verranno utilizzati per preparare il caffè ai tanti visitatori.

A completare l’allestimento vi è una moka gigante, anch’essa sospesa. Alimentata esclusivamente con energia solare, è molto di più che un semplice oggetto di design.

L’energia solare riscalda l’acqua all’interno di questa copia della celebre Carmencita, alta ben 2,2 metri. Questa confluisce quindi all’interno di tubi di rame collegati alle macchine utilizzate per i caffè.

In questo modo, si riduce drasticamente il consumo di energia. Mi sembra assolutamente geniale!

Il ristorante

Non potevo che cenare all’interno di uno dei due ristoranti del Padiglione Italia durante la mia permanenza ad Expo Dubai, tra i più apprezzati sia dai visitatori italiani che dagli stranieri.

È possibile scegliere tra due proposte:

  • Spazio bar e cucina;
  • Ristorante Niko Romito.

Entrambi progettati dallo chef stellato Niko Romito, presente in molti hotel Bulgari del pianeta, i due ristoranti offrono proposte differenti: la prima più informale e la seconda decisamente più ricercata.

Io ho cenato presso Spazio bar e cucina, dove mi hanno colpito in egual modo la gentilezza dello staff e la preparazione delle pietanze, tutte ottime.

Il locale ripropone cucina tipica italiana, accompagnata da un’ampia scelta di vini nostrani.

I prezzi, di fascia medio-alta, penso possano essere giustificati dalla splendida cornice nella quale il ristorante si colloca.

Come prenotare la visita del Padiglione Italia

Se volete evitare code interminabili all’ingresso del Padiglione Italia, sappiate che è possibile prenotare data e ora di ingresso, scaricando gratuitamente l’app dal sito ufficiale di Expo Dubai.

Qui potrete acquistare anche il biglietto d’ingresso all’Expo di Dubai e trovare tutte le informazioni utili per la visita.

Scoprirete persino come acquistare il fantastico Passaporto Expo Dubai: ricordate di farvi rilasciare il timbro del Padiglione Italia, al termine della vostra visita!

il passaporto di Expo Dubai con il timbro del Padiglione Italia

Per conoscere anticipatamente quali sono i padiglioni più belli dell’Esposizione Universale ospitata dagli Emirati Arabi Uniti e scoprire alcune curiosità su questo evento e sulla città di Dubai, vi consiglio di consultare il mio articolo:

Pensate che ero stata già a Dubai meno di un anno fa e, tornando per visitare l’Expo, ho trovato la città ricca di nuove attrazioni da vedere. Penso sia uno dei luoghi più dinamici e all’avanguardia del mondo.

Scommetto che ci state già facendo un pensierino, non è vero?

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14 risposte

  1. Era proprio sulla questione del David che ti volevo. Mi ricordavo della censura e della polemica, che poi hanno cercato di camuffare con “l’originale punto di vista”. Non sarà stato facile scegliere una scultura rappresentativa, tra nudità e iconografia cristiana!

    1. Della questione si è dibattuto parecchio. Questa collocazione all’interno del padiglione Italia offre proprio una nuova modalità di ammirare il David , potente ma in un senso che nulla a che vedere con l’originale

  2. La tua visita dev’essere stata davvero emozionante! Il Padiglione Italia sembra incredibile e la tua descrizione fa venire voglia di vederlo! Mi spiace solo per il David, avevo letto gli articoli sui giornali e credo che censurare l’arte non sia mai un comportamento giustificabile. L’idea del “recinto” è buona, ma l’arte classica c’è sempre stata, il David non è qualcosa di moderno che potrebbe potenzialmente offendere qualcuno per un’incomprensione culturale 😉

    1. Grazie mille , Paola. Purtroppo negli ultimi anni le censure a statue e altre opere d’arte stanno aumentando in maniera esponenziale. Basti pensare anche alle numerose opere abbattute negli USA, come quella di Cristoforo Colombo.

  3. Che bello! Sono orgogliosa che l’Italia abbia fatto qualcosa di così bello per l’Expo: ma è il risultato della grande eccellenza di molte aziende italiane, che spesso non emerge, coperta da tutte le menate da cui siamo bombardati ogni giorno. Invece le buone pratiche ci sono ed è giusto che emergano a livello planetario, come è l’Expo di Dubai.

  4. Il Padiglione Italia a Dubai mi sembra davvero molto affascinante! Stride ancora però, la polemica sulla censura del povero David … L’arte deve rimanere un messaggio universale, senza censure religiose da parte di nessuno a maggior ragione del fatto che i vari padiglioni erano stati già approvati nel progetto iniziale a Dubai!

    Una caduta di stile da parte degli organizzatori di non poco conto, ma soprattutto, credo, una valutazione troppo approssimativa iniziale da parte loro!

    1. La polemica ha infiammato davvero i media per un bel po’ di tempo, cosa che non ha comunque scalfito il fascino dell’evento e del padiglione .

  5. L’expo è sempre una bella esperienza e quando si entra nel padiglione del proprio Paese, seppur a migliaia di km di distanza, ci si sente sempre un po’ a casa, soprattutto ritrovando i simboli per cui la propria terra è conosciuta in tutto il mondo. Quanto all’edificio…avevo visto il progetto prima della realizzazione e poi, da foto, il progetto realizzato. C’è qualche differenza e il progetto su carta sembrava molto più scenico e accattivante. Ma da come ne parli, anche questo dal vivo fa un bell’effetto!

  6. Sembra stupendo. È bello leggere che il padiglione Italia sia riuscito a racchiudere tutta la storica bellezza del nostro paese con un occhio speciale al futuro con materiali di riciclaggio.

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