Non si può dire di essere stati realmente ad Ibiza finché non ci si perde, almeno per una volta, tra i vicoli stretti e tortuosi di Dalt Vila.
Questo antichissimo nucleo abitativo fortificato, patrimonio UNESCO dal 1999, rende decisamente inconfondibile lo skyline della città (capitale dell’omonima isola) e merita assolutamente di essere esplorato.
A tal proposito, potrà tornarvi utile l’itinerario che ho delineato per quanti, pur avendo poco tempo a disposizione, non vogliono correre il rischio di smarrire l’orientamento e ritrovarsi così, inesorabilmente, a vagare senza meta.
Indossate scarpe comode e cospargetevi di abbondante protezione solare.
È ora di mettersi in cammino!
Dalt Vila: cosa vedere nel centro storico della città di Ibiza
Le alte mura che delimitano il cuore della città di Ibiza, Dalt Vila, sono state progettate da un italiano, l’ingegnere Giovanni Battista Calvi.
L’imponente opera di fortificazione, terminata nel 1585, doveva contenere le incursioni delle flotte provenienti dal Mediterraneo.
La precedente cinta muraria infatti, risalente all’epoca cartaginese (V secolo a.C.) era ormai andata quasi totalmente distrutta.
Nel cuore di Dalt Vila
Il nostro percorso comincia dal cosiddetto Portal Nou, un’imponente arcata situata nei pressi del Baluard di Sant Pere, lungo il lato nord-occidentale delle mura.
La lunga gradinata di Carrer Portal Nou, animata dalla musica che fuoriesce dai lounge bar, vi condurrà fino a Calle de Sanit Josep e poi Calle de la Conquista.
È qui che si trova uno degli angoli più instagrammabili della città (anzi, forse dell’intera isola).
La facciata dell’abitazione al civico 6 è infatti quasi interamente ricoperta da coloratissimi fiori di bouganville. Sono certa che non resisterete alla voglia di scattare qualche foto ricordo.
Non abbiate troppa fretta di proseguire il tour perché a pochi passi da qui, nascosti sotto gli splendidi rampicanti dalle tinte violacee, si riconoscono decine di calchi.
Disposti su due file, ad altezza uomo, vi sono infatti le impronte delle mani di alcuni dei personaggi che sono passati da queste parti.
Nonostante le targhette ormai sbiadite, è ancora leggibile il nome di Penelope Cruz, famosissima attrice spagnola.
A questo punto, imboccate prima Carrer de Joan Roman e poi Carrer de Sant Ciriac, fino ad arrivare alla Cappella di San Ciriaco.
Secondo una leggenda, la conquista catalana dell’8 Agosto 1235 fu possibile grazie alla presenza di un tunnel, rimasto segreto finché il fratello dell’emiro non decise di rivelarne l’esatta posizione alle truppe cristiane.
Ciò che si scorge sotto l’altare della cappellina, dedicata al Santo che si celebra simbolicamente l’8 Agosto con un magnifico spettacolo di fuochi d’artificio, sarebbe dunque la parte finale di quella celebre galleria.
Di fronte alla Cappella di San Ciriaco, una targa informa i visitatori che quanto si intuisce appena dietro una pesante inferriata, è l’antica Calle de los Judeos, ovvero il luogo dove presumibilmente, dimorava la comunità ebraica locale.
Verso il punto più alto di Ibiza
Continuate la passeggiata lungo Carrer Major, fino a raggiungere il Museu Puget, al civico 18.
Si tratta di un’esposizione permanente di 130 dipinti ad olio realizzati da Narciso Puget Riquer e Narciso Puqet Viñas, che ritraggono scene della tranquilla vita isolana del XX secolo.
Inaugurato nel 2007, oggi il museo è aperto esclusivamente in alcune giornate e secondo determinate fasce orarie, che cambiano a seconda della stagione.
Vi consiglio pertanto di inviare un’email prima del vostro arrivo, così da accertarvi della possibilità di visitarne gli interni.
Procedete diritto davanti a voi e in pochi minuti sarete dinanzi alla Cattedrale, intitolata alla Madonna della Neve (letteralmente, Santa Maria de la Neu), che si festeggia il 5 Agosto.
Fu consacrata nel 1235 nel punto più alto di Ibiza, in precedenza occupato da una moschea.
L’edificio, affiancato da un alto campanile, attualmente presenta uno stile tipicamente barocco che, nel corso del Settecento, si sostituì all’originale gotico.
Sul lato opposto della Piazza della Cattedrale, si ergono rispettivamente: il Centro d’interpretazione Madina Yabisa ed il Museo Archeologico di Ibiza e Formentera.
Madina Yabisa è l’appellativo con cui veniva chiamata Ibiza durante il periodo islamico, ovvero prima della conquista catalana del 1235.
Il centro d’interpretazione, allestito nella Casa de la Curia (l’antica sede del tribunale) conduce il visitatore in un viaggio nella storia della città e dell’isola, attraverso cimeli, reperti e documenti.
Anche in questo caso, come per il già citato Museu Puget, gli orari e i giorni di apertura sono tutt’altro che rigidi. È opportuno prendere informazioni in merito con il dovuto anticipo, tramite email.
Il vicino Museo archeologico (attualmente chiuso) vanta ben due sedi espositive, una a Dalt Vila e l’altra a Puig des Molins ed espone i reperti rinvenuti durante gli scavi condotti presso le sole isole di Ibiza e Formentera.
Dalt Vila e i migliori punti panoramici di Ibiza
Dal momento che vi trovate nell’area più alta di Ibiza, quale occasione migliore per rilassarvi un pò davanti al panorama?
Se il Baluard de Sant Pere e quello de San Jaime guardano dall’alto la città, quelli de Sant Jordi e di San Bernat sono invece rivolti in direzione di Formentera.
Spostatevi dall’uno all’altro senza fretta, seguendo il percorso definito dalle antiche mura, fino a che non arriverete al Baluard de Santa Lucia.
Il colpo d’occhio è davvero notevole.
Da un lato, questo bastione costituisce una vera e propria terrazza affacciata sulla vivace Marina di Ibiza che, con i suoi innumerevoli ristoranti, bar e negozi, è un must per gli amanti della movida isolana.
Dall’altro invece, consente di immortalare la parte più alta del centro storico, che da qui si inerpica in uno stretto dedalo di viuzze.
Un consiglio: se avete voglia di un pò di refrigerio, dirigetevi verso Carrer de sa Carrossa e accomodatevi sulla panchina di Isidor Macabich.
Questa statua di bronzo, inaugurata nel 1980, rende omaggio al sacerdote che dedicò la vita allo studio e alla divulgazione della storia di Ibiza.
La sua collocazione al centro di un piccolo parco pubblico del resto, non è affatto casuale.
Con la sua presenza, don Isidor esorta i passanti a fermarsi, per prendersi un momento di pausa dalla frenesia della vita e contemplare le bellezze circostanti.
Da Dalt Vila alla moderna città di Ibiza
Il Museo di Arte Contemporanea (MACE) chiude di fatto il nostro itinerario alla scoperta di Dalt Vila, poiché si trova a poca distanza dal Portal de Ses Taules, considerata la principale via di collegamento tra la cittadella fortificata e la moderna Ibiza.
Aperto nel 1969, costituisce una delle più antiche collezioni di arte contemporanea dell’intera Spagna.
La sede che ospita l’esposizione è in realtà un antico edificio militare, risalente al 1727, a sua volta messo a punto sull’originario bastione cinquecentesco.
Poiché gli orari di apertura del MACE sono decisamente flessibili, vi suggerisco di contattare il museo prima del vostro arrivo, inviando un’email, così da pianificare al meglio la visita.
Ibiza: arrivare e spostarsi a Dalt Vila
Solo i residenti possono raggiungere Dalt Vila con l’automobile, pertanto l’unico modo per esplorare il centro storico della città di Ibiza è muovendosi a piedi.
Se alloggiate nelle località limitrofe o siete appena atterrati, non è necessario noleggiare un mezzo di trasporto perché la città è ben collegata con gli autobus.
- Linea L3: per chi arriva da Sant Antoni de Portmany.
- Linea L10: collega la capitale con l’Aeroporto Internazionale di Ibiza.
Trovate maggiori informazioni su costi, tariffe e orari sul sito internet: www.ibizabus.com.
Un consiglio: ricordatevi di portare con voi dei contanti perché se da un lato è possibile acquistare il biglietto a bordo, dall’altro è previsto il solo pagamento in Euro con banconote o monete.
La stazione degli autobus si trova in Carrer de Canaries, a una quindicina di minuti a piedi da Portal Nou.
Nelle sue vicinanze infine, presso Carrer des Cubells, vi è un parcheggio gratuito, che potrà tornare utile a quanti si spostano in auto.
Siete dei veri sunset lover? Consultate l’articolo: I 7 tramonti più belli di Ibiza. Scoprirete che l’isola delle Baleari non ha nulla da invidiare alle altre mete turistiche del Mediterraneo, in quanto a golden hour.
Come vestirsi durante la visita al centro storico di Ibiza
La scelta dell’abbigliamento non è affatto da sottovalutare, nell’ambito della pianificazione di un itinerario a piedi nel cuore di Dalt Vila, a Ibiza.
Sicuramente eviterei ciabatte e sandali (le scarpe con il tacco per quanto mi riguarda, sono bandite in luoghi come questo) per non rischiare di scivolare o di inciampare nei punti più ripidi.
Indossate abiti di cotone leggero e traspirante e portate con voi un foulard per proteggervi dalla brezza, che soffia sui bastioni più esposti ai venti.
Nelle giornate più calde, non dimenticate un cappellino, la crema solare e la giusta scorta d’acqua.
È vero che il centro storico pullula di localini graziosi dove fermarsi per un aperitivo ma, allo stesso tempo, non è detto che durante la vostra passeggiata siano aperti.
In questi casi, è meglio non rischiare!
A proposito, ricordate di mettere nello zaino la macchina fotografica. Dalt Vila vi regalerà alcuni degli scorci più suggestiva dell’intera isola!
16 risposte
I miei ricordi di Ibiza risalgono al periodo di mare-sole-discoteca….. ho assolutamente bisogno di tornare con una nuova maturità e godermi ogni scorcio di questa isola e incantarmi a fare le foto alle bouganville. Grazie dell’itinerario già bell’è e pronto!
Mi fa piacere averti dato qualche spunto utile.
Non siamo mai stati a Ibiza, anche se l’abbiamo mancata per un soffio qualche anno fa; dovevamo andarci e poi abbiamo cambiato destinazione. Però vedendo le foto della città e della sua fortezza, quasi quasi me ne pento!
Dalt Vila è davvero un gioiellino da esplorare.
Io ho a dir poco adorato il centro storico di Ibiza, lo ricordo molto bene anche se ci sono stata qualche anno fa, anzi ci ritornerei sempre in un periodo poco affollato per vivere al meglio l’isola.
In primavera e inizio autunno secondo me è perfetto, è come se l’isola fosse la tua 🙂
Non sono stata a Ibiza, ma credo meriti una visita approfondita dal punto di vista storico e culturale. Nell’immaginario collettivo è associata esclusivamente al mare e alla movida purtroppo.
Ibiza è una vera perla del Mediterraneo, anche solo per un week end merita assolutamente.
Non sono mai stata qui, ma è uno di quei posti che voglio assolutamente vedere una volta nella vita! E’ stato bellissimo leggere e avere conferma che Ibiza non è solo discoteca e mare!
Contenta di averti dato qualche informazione utile, Erika.
Ibiza mi piace da impazzire e sono stata nel suo centro storico più volte. L’ultima volta due anni fa e anche io ho percorso tutta la salita a piedi, i panorami dall’alto sono davvero belli ma anche i vicoletti per salire sono adorabili, spero di tornarci presto le Baleari mi intrigano sempre
Come ti capisco, anche io sono innamorata di Dalt Vila.
Ammetto che l’idea di visitare Ibiza non mi ha mai sfiorata nemmeno da lontano con un lungo palo. Nulla. Zero assoluto. Encefalogramma piatto. E’ un’isola e una meta turistica estiva ma le mie conoscenze finiscono qui o forse sarebbe meglio dire che finivano lì prima di leggere il tuo articolo.
Ora sono sinceramente curiosa e potrei addirittura valutare di andarci… d’inverno però, perchè odio il caldo!
Mi fa piacere, Kristina. Secondo me anche in primavera potrebbe piacerti, non è affatto afosa in quel periodo.
Non conoscevo affatto questo luogo di Ibiza che si conferma, ancora una volta, un’isola che ha tanto da offrire, non solo vita mondana. Adoro il fatto che ci sia una cittadella fortificata perché mi piace molto la storia!
Sono contenta di averti dato qualche spunto utile.