Il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara è un’oasi di pace e silenzio nel cuore del caotico centro storico di Napoli.
Pur essendo parte integrante del Complesso Monumentale affacciato sulla frenetica Piazza del Gesù Nuovo, questo capolavoro dell’architettura settecentesca appare quasi come un luogo isolato, dove la bellezza può essere ancora contemplata in silenzio.
Napoli: breve storia del Complesso Monumentale di Santa Chiara e del Chiostro Maiolicato
La costruzione del Complesso Monumentale di Santa Chiara cominciò nel 1310 quando il sovrano Roberto d’Angiò e la sua seconda moglie Sancia di Maiorca, commissionarono la realizzazione di una cittadella francescana.
I lavori, affidati prima a Gagliardo Primario e poi a Lionardo di Vito, prevedevano la costruzione di una maestosa Basilica e di due conventi, l’uno riservato alle clarisse e l’altro francescano, destinato agli uomini.
Le due parti, vicine ma opportunamente separate, disponevano ciascuna di un proprio ingresso e di un proprio coro all’interno della chiesa.
L’unico collegamento era infatti costituito dalle grate per le confessioni, disposte lungo il muro di confine.
Napoli: il Complesso Monumentale di Santa Chiara e la chiesa che nacque tre volte
La Basilica, affiancata da un campanile, venne inaugurata nel 1340, in stile gotico provenzale e ad una sola navata.
Mentre Tino da Camaino e i fratelli Giovanni e Pacio Bertini eseguirono i monumenti funerari degli Angioni, fu Giotto in persona a dipingere sulle pareti scene dell’Apocalisse ed episodi tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento.
Nel 1742 tuttavia, l’architetto Domenico Antonio Vaccaro le conferì un aspetto spiccatamente barocco, apportando diverse modifiche strutturali.
Venne rifatto il pavimento, fu ricavato un nuovo ingresso laterale e le finestre assunsero nuove forme, più confacenti al rinnovato volto della Basilica.
Ma allora perché gli interni oggi appaiono completamente freddi e disadorni?
Il 4 Agosto 1943, a causa di un bombardamento aereo, la chiesa bruciò per ben sei giorni di fila.
I sistemi adoperati per proteggere i preziosi arredi e le tele si rivelarono totalmente insufficienti ed il danno nel suo complesso, fu enorme.
Durante la ricostruzione, affidata a Mario Zampino e terminata nel 1953, vennero riportate alla luce le strutture gotiche originarie, fu ripristinato il rosone sulla facciata e le tombe dei sovrani vennero ricomposte.
Una curiosità: anche il vicino Campanile non ha avuto vita facile. Se ne iniziò la costruzione nel 1328 ma venne danneggiato dapprima da un sisma nel 1456, poi dall’incendio del 1943 ed infine dal violento terremoto del 1980.
Pur non essendo visitabile internamente, il 17 Marzo 2013 le campane hanno finalmente ripreso a suonare, dopo ben 33 anni di inattività.
Il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara a Napoli
Se oggi possiamo passeggiare tra i 64 pilastri che definiscono il Chiostro maiolicato del Complesso Monumentale di Santa Chiara ed ammirarne le coloratissime decorazioni in maiolica volute da Vaccaro, è solo per uno strano scherzo del destino.
Il chiostro infatti non è stato colpito dalle bombe sganciate durante la Seconda Guerra Mondiale e non è stato raggiunto dal fuoco, che ha devastato l’edificio sacro.
Pur mantenendo inalterata la struttura trecentesca, l’architetto ne cambiò radicalmente la parte centrale.
Realizzò un giardino barocco, diviso in quattro parti tra loro separate da due viali perpendicolari.
I pilastri con capitello in piperno, così come le panchine ed il muretto interno, vennero interamente ricoperti di maioliche, opera di Donato e Giuseppe Massa.
A differenza delle pareti del chiostro, su cui figurano immagini di Santi, scene bibliche e di vita monastica risalenti al Seicento, le nuove decorazioni prediligono elementi naturali e vicende legate al mondo agreste e alla mitologia.
Una curiosità: sugli eleganti sedili maiolicati, collocati tra un pilastro e l’altro, vi è una sola raffigurazione legata all’ambito conventuale. Si vede una suora intenta a nutrire alcuni gattini all’interno del chiostro.
Divertitevi a trovarla!
Visitare il Chiostro Maiolicato: dove si trova, quanto costa e altre informazioni pratiche
Se la Chiesa è accessibile gratuitamente tutti i giorni, dalle ore 08:00 alle ore 12:45 e dalle ore 16:30 alle ore 20:00, il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara si visita solo a pagamento.
Il biglietto può essere acquistato esclusivamente all’ingresso (no online).
Vi basterà raggiungere Via Santa Chiara, 49/c e procedere lungo la facciata laterale sinistra della Basilica, seguendo i cartelli informativi.
L’accesso prevede un costo di 6 Euro (per conoscere le riduzioni vi consiglio di consultare il sito internet del Chiostro Maiolicato di Santa Chiara) ed include la visita in autonomia di:
- Chiostro Maiolicato
- Museo dell’Opera Francescana
- Scavi archeologici
- Biblioteca francescana
- Presepe napoletano del Settecento
Prima di entrare, vi verrà consegnato un volantino con un QR CODE. Inquadrandolo con lo smartphone, potrete disporre di un’audioguida in lingue diverse, tra cui l’italiano.
Gli orari di apertura sono i seguenti:
- dal lunedì al sabato, dalle ore 09:30 alle ore 17:00
- domenica, dalle ore 10:00 alle ore 14:00.
Poiché non combaciano perfettamente con quelli della Chiesa, è fondamentale prenderne visione per tempo, soprattutto se non si ha modo di tornare per una seconda visita.
Il Museo dell’Opera Francescana e gli scavi archeologici
Dopo aver attraversato il Chiostro Maiolicato e scattato le foto di rito, vi suggerisco vivamente di entrare nel Museo dell’Opera Francescana, incluso nel biglietto e aperto al pubblico dal 1995.
Custodisce alcuni oggetti recuperati dall’incendio del 1943, oltre ad una serie di reperti archeologici, rinvenuti durante i lavori di restauro del dopoguerra.
La prima sala museale è collegata ad un’area archeologica esterna, che ha riportato alla luce i resti di un impianto termale romano (I secolo d.C).
Gli altri ambienti espositivi sono così suddivisi:
- Sala della Storia, ripercorre le vicende storiche che hanno portato alla costruzione del Complesso Monumentale ed espone la ruota del convento delle clarisse, adoperata per comunicare con l’esterno e posta originariamente nel punto in cui si trova l’attuale biglietteria.
- Sala dei Marmi, raggruppa sculture, frammenti di balaustre, stemmi nobiliari provenienti dalle cappelle della Basilica di Santa Chiara.
- Sala Reliquiari, conserva paramenti sacri e reliquie.
Il Presepe napoletano settecentesco
Rispetto al Presepe inteso in senso tradizionale, quello napoletano presenta una sua precisa ed autonoma identità, come dimostra il capolavoro settecentesco custodito presso il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara.
Vi accorgerete come la Natività in questo caso si trovi inserita in un contesto spiccatamente popolare, tipico della Napoli del XVIII secolo.
Gli abiti dei personaggi, le botteghe e ogni altro elemento profano della rappresentazione rispecchiano i canoni del tempo.
Fa eccezione la sola Sacra Famiglia che, pur essendo collocata all’interno di un tempio romano semidistrutto, rispetta i canoni del Presepe classico.
Come raggiungere il Chiostro Maiolicato
Quanti di voi hanno deciso di raggiungere Napoli in treno, potranno prendere la linea della metropolitana L1 dalla Stazione Centrale e scendere alla fermata Dante.
A questo punto basta percorrere a piedi un breve tratto di Via Toledo, imboccare Via Cisterna dell’Olio e continuare fino a Piazza del Gesù Nuovo.
Ad ogni angolo di questa città si celano incredibili meraviglie che non vedono l’ora di essere ammirate da vicino. Siete proprio certi di aver già visto tutto? Date un’occhiata all’approfondimento dedicato alle cose da vedere a Napoli almeno una volta per scoprirlo.
Non impiegherete molto a riconoscere la maestosa facciata della Basilica di Santa Chiara ed il suo alto campanile, che svetta sulle bancarelle di souvenir distribuite lungo la strada.
A proposito, conoscevate già questo piccolo gioiello racchiuso nel centro storico di Napoli?
22 risposte
Che spettacolo… Ho visitato il chiostro di santa chiara anni fa e mi ha incantato. L’ho visitato con un tour guidato e la guida è stata così brava da raccontarci la storia delle stupende maioliche… davvero un posto meraviglioso
La guida è sicuramente un plus, tuttavia anche l’audoguida inclusa nel biglietto consente di avere un’ottima panoramica sul chiostro ed il Complesso Monumentale di Santa Chiara in generale.
Sono stata a Napoli lo scorso anno e ho scoperto questa meraviglia di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai visitato. Sono rimasta impressionata dalla bellezza e dall’armonia che le maioliche colorate conferiscono al chiostro
Munaster e santa Chiaraaa teng o’cor scur scur…. Mia nonna cantava sempre questa canzone sai? Questo è uno dei posti di Napoli che mi piacerebbe visitare in solitaria, tra me e me. Eppure ogni volta che passo in città sono talmente di corsa che non riesco mai a dedicargli del tempo. Devo organizzare una giornata solo per questo monumento e nulla più.
Basta prendere visione degli orari per tempo (anche perché non coincidono esattamente con quelli della vicina Balisica) ed organizzarsi di conseguenza, vedrai che non ti deluderà.
Napoli è una città che adoro, anche se non la conosco molto bene. Anche solo l’atmosfera che si respira è particolare. Stiamo pensando di organizzare una visita in primavera e sicuramente inserirò Santa Chiara!
Ti consiglio la visita, sono certa che ti piacerà.
Un luogo delizioso che ho avuto la fortuna di scoprire. Una dimensione meditativa, fatta di silenzio e armonie di colori…a pochi passi dal folclore delle viuzze del centro.
Difficile non conoscere il chiostro maiolicato, visto che negli ultimi anni sembra essere diventato un’istituzione su instragam!
Ora però devo dire una cosa: di solito amo molto il fatto che su tutte le foto del tuo blog ci sia sempre lo stesso preset, ma in questo caso specifico mi rattrista molto non poter vedere i vividi colori di questo posto perchè io sono qui, nella nebbia padana, e una botta di colore mi avrebbe fatto bene!
Ciao Kri, credo che fermarti ad osservare il chiostro affidandoti solo ad Instagram ti abbia un po’ tratto in inganno. I colori delle maioliche sono davvero tenui. Direi che è arrivato il momento che tu vada a visitarlo e magari i consigli che trovi in questo articolo possono anche tornarti utili in tal senso
Ecco uno dei luoghi che, mio malgrado, non sono riuscita a visitare durante il mio brevissimo soggiorno alla scoperta di Napoli: tornerei anche solo per questo chiostro e per… Mangiare il cuoppo!
Merita assolutamente un ritorno 😉
Non conoscevo questo gioiello di Napoli e, grazie alle tue indicazioni e all’annotazione di tenere bene a mente gli orari di apertura per riuscire a vedere tutto in una sola visita, sarà sicuramente una tappa che gusterò con piacere quando capiterà l’occasione di farlo.
Mi fa piacere, vedrai che con i suoi colori ed il suo silenzio, il Chiostro Maiolicato ti conquisterà.
Un altro posto che mi piacerebbe visitare tantissimo! Storia interessante che tra l’altro non conoscevo affatto
Libera ancora una volta ci regali un luogo famoso e bellissimo eppure poco conosciuto, sei davvero brava a scovare queste meraviglie
Ti ringrazio ma in realtà questo chiostro ultimamente, anche grazie ai social network, è diventato molto noto. Grazie ai colori delle maioliche si presta bene alla creazione di contenuti social. Io ne ho voluto approfondire la storia che, per certi versi, trovo davvero incredibile.
Mannaggia, qui sarei tanto voluto andare ma quando sono stata a Napoli non ho avuto il tempo!Assolutamente da segnare per la prossima volta che passerò da lì 🙂
Non te lo far scappare 😉
Ero incappata nella basilica e chiostro di Santa Chiara per caso qualche anno fa e mi era piaciuto da morire. Una vera oasi di pace! Quando ci sono stata io però era gratis!
La Basilica è gratis, il Chiostro Maiolicato invece a pagamento. Osservano anche orari diversi, meglio guardarci prima.
Deve essere magico. Andrò questo weekend a napoli e non voglio proprio perdermi questa meraviglia