18 cose da vedere a Napoli almeno una volta

Napoli vista dal Belvedere di San Martino a Napoli

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Quali sono le cose da vedere a Napoli almeno una volta nella vita? Stilare un elenco non è affatto semplice e so già che, se dovessi toccare nuovamente il suolo partenopeo, questa lista si allungherebbe notevolmente.

A Napoli la bellezza si cela davvero ovunque.

Vicoli, piazze, chiese e palazzi: se i muri potessero parlare, chissà quante e quali storie sarebbero in grado di narrare!

Quali sono le 18 cose da vedere a Napoli una volta nella vita

La verità è che dietro quel fitto reticolato di case che pare allungarsi sotto l’ombra del Vesuvio, si cela un intero mondo fatto di storia e tradizione, arte e buona cucina, passione e teatralità.

Siete pronti a scoprire insieme a me quali sono le cose da vedere assolutamente a Napoli, almeno una volta nella vita?

Cominciamo!

17 cose da vedere e 1 da fare a Napoli almeno una volta
1. Stazione Toledo
2. Quartieri Spagnoli
3. San Gregorio Armeno
4. Tesoro di San Gennaro
5. Forcella
6. Napoli sotterranea
7. Teschio con le orecchie
8. Cristo Velato
9. Chiostro Maiolicato di Santa Chiara
10. Piazza del Plebiscito
11. Palazzo Reale
12. Castel dell’Ovo
13. Piazza Mercato
14. Ospedale delle Bambole
15. Tomba di Virgilio e di Dante
16. Castel Sant’Elmo e Belvedere di San Martino
17. Rione Sanità
18. Provare lo street food napoletano

Stazione Toledo: la più bella del mondo

Se avete deciso di raggiungere Napoli in treno, prendete la metropolitana della linea 1 dalla stazione Garibaldi e scendete alla fermata Toledo.

Quella che state per ammirare è stata definita la stazione della metropolitana più bella d’Europa e del mondo!

Aspettate di salire sulla scala mobile della Galleria del Mare. È stata progettata da Robert Wilson e grazie ad una suggestiva coreografia di luci e colori, vi condurrà, per lo meno con la mente, nel profondo degli abissi.

Quartieri Spagnoli: il cuore pulsante di Napoli

Vi siete mai chiesti come mai, gli stretti vicoli del centro di Napoli siano noti come Quartieri Spagnoli? Per rintracciarne il motivo, bisogna tornare al 1536 quando Pietro di Toledo stabilì che, in quest’area si sarebbero stanziati i soldati, durante la loro permanenza in città.

Tra le strette vie, gli slarghi e le facciate delle abitazioni si celano splendide opere di street art, tra cui il famosissimo murale di Diego Armando Maradona, realizzato da Mario Filardi nel 1990 (in occasione del secondo scudetto del Napoli).

Maradona omaggiato ai Quartieri Spagnoli di Napoli

Si trova in Via Emanuele de Deo, 60 ed è venerato quasi come un santuario.

Sciarpe, magliette, bandiere e striscioni ricoprono interamente questo vicolo, che ormai è una tappa obbligata per quanti raggiungono Napoli.

San Gregorio Armeno: la via dei presepi

A Napoli è Natale tutto l’anno! Lo capirete quando sarete in procinto di attraversare Via San Gregorio Armeno, anche conosciuta come la via dei presepi.

Se siete fortunati, avrete la possibilità di vedere gli artigiani all’opera, intenti a dare gli ultimi ritocchi alle statuine.

Ormai da diversi anni, oltre ai pastori, al bue e all’asinello, hanno preso sempre più spazio sugli scaffali, le raffigurazioni in miniatura di politici, cantanti, attori e calciatori.

Nel 2022 ad esempio, è stata molto richiesta la miniatura della regina Elisabetta II.

La sovrana del Regno Unito, scomparsa l’8 Settembre 2022, è stata omaggiata dai maestri del presepe napoletano con dei coloratissimi abiti, che riproponevano alcuni dei suoi look più iconici.

Cose da vedere a Napoli almeno una volta: Tesoro di San Gennaro

Il Duomo di Napoli custodisce il tesoro più prezioso del mondo, quello di San Gennaro.

Pensate: il suo valore è inestimabile!

Attualmente alcuni dei pezzi più pregiati sono esposti presso il Museo del Tesoro, il cui ingresso è collocato nelle immediate vicinanze del Duomo.

la preziosissima collana di San Gennaro a Napoli

Il culto di San Gennaro del resto, ha radici profondissime nella storia di Napoli.

Folle di fedeli provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, ogni anno si raccolgono all’ingresso della Cattedrale, in attesa che il vescovo annunci il miracolo della liquefazione del sangue del Santo.

Si ripete per ben tre volte, ogni dodici mesi. Il 19 Settembre, nel giorno della festività di San Gennaro, il 16 Dicembre, nel ricordo dell’eruzione del 1631 e la prima domenica di Maggio.

Forcella e il segreto del quadro coperto

Poco distante dall’ingresso del Duomo di Napoli, un enorme murale di San Gennaro, vi darà il benvenuto a Forcella.

Questo capolavoro ha la firma di Jorit Agoch e ritrae il Santo con il viso rivolto verso l’alto e due righe rosse sulle guance, elemento che contraddistingue tutte le opere del celebre street artist.

Non tutti sanno che, a pochi metri da qui, si nasconde un vero e proprio segreto, che riguarda un quadro coperto da secoli.

Varcate la soglia della Chiesa di San Giorgio Maggiore e chiedete espressamente di vedere il dipinto di San Giorgio.

La tela di Alessio d’Elia è stata collocata su un supporto mobile che a sua volta, nasconde un altro dipinto del Santo, realizzato da Aniello Falcone.

Se volete saperne di più sul mistero del quadro coperto, consultate il mio approfondimento interamente dedicato a: cosa vedere a Forcella.

Napoli sotterranea

Una delle esperienze da fare a Napoli almeno una volta nella vita è esplorare il sottosuolo della città.

Durante la mia visita, procedendo adagio tra cunicoli ed vecchie cisterne, ho appreso la curiosa leggenda partenopea dei monacielli.

Si trattava solitamente di uomini bassi, agili e coperti da un mantello ed un cappuccio, che spesso finivano per intrufolarsi nelle abitazioni.

Per avere tutte le informazioni necessarie ad organizzare la visita, date un’occhiata al mio articolo dal titolo: Napoli sotterranea.

Teschio con le orecchie

Gli angusti ipogei della Chiesa di Santa Luciella ai Librai sono occupati da decine e decine di ex voto e capuzzelle.

Quando la città nel 1654 si trovò a dover fronteggiare una terribile epidemia di peste, tra la popolazione si diffuse l’usanza di invocare le anime del Purgatorio, venerate attraverso dei teschi (detti appunto capuzzelle).

Tra questi, ve n’era persino uno dotato di orecchie, considerato pertanto più capace degli altri nel recepire ed esaudire, le suppliche che gli venivano indirizzate.

teschio con le orecchie nella Chiesa di Santa Luciella

Maggiori informazioni su quest’antichissima tradizione sono disponibili in: Chiesa di Santa Luciella e teschio con le orecchie.

Cristo Velato: tra le cose da vedere a Napoli almeno una volta

Se il Museo Cappella Sansevero di Napoli è uno scrigno di tesori, allora il Cristo Velato ne è sicuramente il gioiello più prezioso.

Giuseppe Sammartino lo ultimò nel 1573 in appena 90 giorni, utilizzando un unico blocco di marmo. Raffigura il corpo di Gesù Cristo, posto su un lettino e coperto da un velo, dopo la crocifissione sulla croce.

I lineamenti del viso, i segni dei chiodi e le pieghe del lungo drappo sono definiti con una tale maestria da sembrare reali.

Molti hanno addirittura dubitato che il leggero tessuto che ricopre le membra del Cristo morto, sia stato realizzando in marmo, ipotizzando alcune teorie alchemiche, che non hanno fatto altro che accrescere il fascino dell’opera nel suo complesso.

Ricordate di prenotare la visita con largo anticipo così da ecitare di rimanere in fila per diverse ore, davanti all’ingresso del museo.

Nel mio articolo dedicato a: Napoli e il Cristo Velato trovate tutti i dettagli per organizzare al meglio il tour.

Chiostro Maiolicato di Santa Chiara

La storia del Chiostro di Santa Chiara ha davvero dell’incredibile.

La vicina basilica, parte integrante dell’omonimo Complesso Monumentale, è stata completamente distrutta da un incendio, in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Questo piccolo angolo di paradiso invece si è miracolosamente salvato ed oggi continua ad incantare con la delicatezza delle maioliche colorate, i tanti turisti che si rifugiano tra i suoi 64 pilastri, in cerca di un po’ di tranquillità dal caos del centro storico partenopeo.

Scoprite esattamente come e quando accedere al Chiostro di Santa Chiara nel racconto della mia personale esperienza.

pilastri maiolicati del Chiostro di Santa Chiara

Piazza del Plebiscito e la prova della benda

Sapevate che la piazza più estesa d’Italia è Piazza del Plebiscito di Napoli? Occupa ben 25 mila metri quadrati, in parte delimitati da un massiccio porticato e dalla Basilica di San Francesco da Paola.

Pare sia assolutamente impossibile attraversarla in linea retta con gli occhi bendati a causa di una maledizione attribuita alla regina Margherita.

La sovrana infatti, aveva stabilito che i prigionieri in grado di spostarsi da un lato all’altro della piazza, con il volto coperto, sarebbero stati risparmiati.

Nessuno ci è mai riuscito ma potreste sfidare la sorte e provarci voi!

Cose da vedere almeno una volta nella vita: Palazzo Reale di Napoli

Il lato di Piazza del Plebiscito che guarda verso il mare è delimitato dall’imponente Palazzo Reale di Napoli.

Pensate: la sua facciata è lunga ben 169 metri!

È una delle quattro residenze borboniche in città e dal 2019 alcuni dei suoi ambienti sono stati adibiti a museo ed aperti alle visite.

Si tratta dell’Appartamento Storico, a cui si accede attraverso l’elegantissimo Scalone d’Onore, gli ampi cortili ed i profumatissimi giardini.

Le aree verdi della reggia sono molto amate dai turisti perché da qui è possibile ammirare il golfo.

Durante la stagione primaverile, in occasione della fioritura delle rose, il Giardino Pensile è letteralmente preso d’assalto.

Scoprite come accedervi nell’articolo: Palazzo Reale di Napoli.

Castel dell’Ovo e la leggenda di Virgilio

Uno dei monumenti più fotografati di Napoli è Castel dell’Ovo, che occupa lo scoglio di Megaride ed è ben visibile dal lungomare di Via Partenope.

Castel dell'Ovo è una delle cartoline più belle di Napoli

La fortezza è legata al poeta Virgilio da un’antica leggenda.

Costui avrebbe nascosto un uovo nelle segrete del castello che, qualora si fosse rotto, avrebbe scagliato su Napoli terribili sciagure.

Nota per essere molto superstiziosa, la popolazione spera che l’uovo rimanga sempre al suo posto, sano e salvo.

Piazza Mercato e la Rivoluzione di Masaniello

Pur non essendo inserita spesso nei classici itinerari turistici, Piazza Mercato costituisce uno dei luoghi più significativi della storia di Napoli.

È da qui che Masaniello fece partire un’aspra rivolta popolare contro la politica fiscale dei Viceré, accusata di essere insostenibile per le tasche dei napoletani.

Del resto, si dice che il rivoluzionario partenopeo sia nato a poca distanza da questa piazza, in Vico Rotto al Mercato, come dimostra una targa collocata sulla facciata di un’abitazione, nel 1997.

Maggiori informazioni sui principali monumenti che caratterizzano quest’area di Napoli sono disponibili nell’approfondimento: Piazza Mercato e dintorni.

Ospedale delle bambole

Una delle cose da vedere assolutamente a Napoli è l’Ospedale delle Bambole. Sì, avete letto bene, si tratta proprio di una clinica dedicata interamente alla cura di pupazzi, peluche e bambolotti.

Tutto ebbe origine nell’Ottocento quando uno scenografo napoletano, Luigi Grassi, ricevette presso il suo laboratorio a Spaccanapoli la visita di una mamma, desiderosa di riparare il giocattolo preferito di sua figlia.

La bambina fu accontentata e da quel momento Luigi diventò per tutto il quartiere il dottore che, all’interno del suo ospedale, guariva le bambole.

Oggi il laboratorio, che continua l’attività intrapresa più di due secoli fa, ha allestito anche un museo che guida i visitatori alla scoperta di questa antica tradizione partenopea.

Potete saperne di più, nell’approfondimento dedicato all’Ospedale delle Bambole di Napoli.

L'Ospedale delle Bambole in Via San Biagio dei Librai a Napoli

Cose da vedere a Napoli almeno una volta: la tomba di Virgilio e di Leopardi

La tomba di Virgilio e quella di Leopardi sono collocate all’interno del Parco Vergiliano (da non confondere con il Virgiliano) di Napoli e pertanto sono visibili da tutti coloro che raggiungono questo giardino.

Secondo gli storici, Virgilio scelse espressamente di farsi seppellire in questa città, quando ormai si trovava in punto di morte, di ritorno da un viaggio in Grecia.

Leopardi invece, si ammalò di colera e scomparve il 14 Giugno 1837, durante la sua permanenza a Napoli.

Sia sulla causa della morte che sul luogo di sepoltura circolano diverse teorie, che ho cercato di riassumere nell’articolo: La tomba di Virgilio e di Leopardi a Napoli.

Castel Sant’Elmo e Belvedere di San Martino: ammirare Napoli dall’alto

Ma chi l’ha detto che per ammirare Napoli dall’alto bisogna disporre per forza di un mezzo di trasporto proprio?

Io conosco almeno due punti altamente panoramici e raggiungibili a piedi dal centro, che vi faranno innamorare perdutamente di questa città.

Il primo non può che essere il Belvedere di San Martino, una terrazza affacciata sul centro storico e sul golfo, mentre il secondo è l’imponente Castel Sant’Elmo.

Questa fortezza a sei punte si erge in cima alla collina del Vomero e consente ai visitatori di osservare Napoli a 360 °. Non solo il centro storico ed il Vesuvio, ma anche Posilippo e le isole di Capri, Ischia e Procida.

Laura mi ha confidato che il momento migliore per visitarlo è al tramonto, quando gli ultimi raggi del sole riescono a creare scenari da favola.

Un consiglio: se non ve la sentite di arrivare a piedi fin quassù, potete prendere la funicolare, che collega questa zona con il centro di Napoli.

Potete ripercorrere il racconto della mia esperienza in: Due punti panoramici raggiungibili dal centro di Napoli.

Rione Sanità

Tra il centro storico e la collina di Capodimonte si cela uno dei quartieri più popolosi, e al contempo affascinanti, di Napoli.

Il Rione Sanità (il cui nome deriva dall’aria salubre che caratterizzava anticamente quest’area boschiva, ricca di sorgenti d’acqua), pur non essendo ancora stato inserito nei classici itinerari turistici partenopei, custodisce alcune delle meraviglie della città.

Tra i suoi vicoli nacque Totò, il cui ricordo vive nei capolavori della street art che colorano le facciate delle palazzine.

È qui inoltre che si trovano le antiche Catacombe di San Gennaro e quelle di San Gaudioso, oltre ai cinematografici palazzi settecenteschi di Sanfelice e dello Spagnolo.

Dal 2023 infine, il rione accoglie l’unico museo al mondo interamente dedicato allo scultore italiano più richiesto al mondo, Jago.

Nonostante sia nativo di Frosinone e abbia soggiornato praticamente in ogni angolo del pianeta, l’artista ha scelto di stabilirsi qui, inaugurando la sua prima e sola mostra permanente.

Potete saperne di più nel mio articolo dedicato al Rione Sanità, che tocca e approfondisce le principali attrazioni del quartiere. 

Piatti di street food da assaggiare assolutamente a Napoli

Napoli è una vera e propria capitale dello street food!

È assolutamente impossibile camminare anche solo per pochi minuti tra i vicoli, senza lasciarsi inebriare dai profumi intensi della sua cucina.

Esistono secondo me, dei piatti che fanno parte della tradizione napoletana del cibo da strada che, almeno una volta nella vita, bisogna assolutamente provare.

Oltre alla pizza a portafoglio (più piccola della classica pizza e chiusa in quattro parti), con mio grande stupore ho scoperto che i taralli napoletani (che non hanno nulla a che vedere con quelli pugliesi) sono disponibili in decine di gusti diversi, tutti rigorosamente da passeggio.

E che dire della frittatina e del cuoppo di fritti? Sono entrambi in cima alla lista degli street food più golosi.

Nonostante le pietanze salate sembrino farla da padrone, aspettate di assaggiare i dolci partenopei.

Il re indiscusso è il babà, seguito a ruota dalla sfogliatella, preparata secondo due modalità diverse (riccia e frolla) ed il mitico fiocco di neve di Poppella, la cui ricetta resta ancora, per molti versi, un mistero.

Una curiosità: sicuramente saprete che a Napoli il caffè è un’istituzione, ma forse non conoscete il nome della caffettiera napoletana tradizionale.

Se svolete saperne di più, consultate l’articolo: Cos’è la cuccumella e come si prepara il caffè.

il mio gustoso cuoppo di fritti di terra assaggiato a Napoli

In attesa di visitare nuovamente Napoli, così da aggiungere a questo elenco molte altre cose da vedere, non posso che chiedervi: qual è il vostro luogo del cuore della città partenopea?

I miei ultimi itinerari di viaggio:

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44 risposte

  1. La mia prima volta a Napoli risale a cinque anni fa ma sono stata solo sei ore e ho visto davvero pochissimo, come Castel dell’Ovo, via San Gregorio Armeno o Piazza Plebiscito. La scorsa settimana sono tornata ma solo per lavoro e mi è venuta una grandissima voglia di tornare con più calma ed esplorarla per bene. Ad esempio non credevo che Forcella meritasse tanto e vorrei proprio salire al Belvedere di San Martino.

    1. Sono contenta di averti dato qualche spunto utile. Il Belvedere è imperdibile e Forcella una piacevole sorpresa, ne sarai entusiasta.

  2. Mi salvo il tuo articolo perchè i tuoi suggerimenti e i tuoi consigli ci saranno sicuramente utili la prossima estate, abbiamo in mente di trascorrere qualche giorno a Napoli per visitare questa splendida città!

  3. Mi manca ancora molto da vedere a Napoli, ma ogni volta non mi faccio mancare il tempo per assaggiare i suoi piatti tipici. La pasta e patate con la provola ad esempio la innalzerei a Patrimonio nazionale, tanta la bontà e la veracità che ti ritrovi nel piatto e sul palato.

  4. Sono passati troppi anni dalla mia ultima visita a Napoli e molte le cose le devo ancora vedere, ( tengo a mente il tuo articolo ) questa città è davvero unica.

  5. Se ci credi, non sono ancora mai stata a Napoli. Ogni volta che c’è l’occasione di organizzare qualcosa e andarci, trovo un’alternativa… Non so come mai! Sono sicura che mi piacerebbe moltissimo come città!!

    1. Direi che questo contenuto allora è perfetto per te. Trovi un sacco di spunti per organizzare al meglio la tua prima volta.

  6. Sono stata a Napoli solo un paio di volte di cui una solo di passaggio. La prima volta è stata parecchi anni fa, ma tra le mete che hai citato ricordo molto bene Piazza Plebiscito e Castel dell’Ovo. Napoli è davvero una bella città!

  7. Ero molto curiosa di leggere il tuo articolo, perché essendo stata a Napoli diverse volte volevo vedere quali cose delle tua lista conoscevo già. Posso dire che più o meno ho visto tutto, tranne il teschio con le orecchie, di cui ignoravo proprio l’esistenza! 🙂

  8. Forse sono controcorrente ma napoli non è tra le mie città preferite… Non ha suscitato in me l’effetto wow! Tuttavia voglio darle una seconda chance e sicuramente il tuo articolo mi aiuterà nel non perdermi le bellezze da vedere assolutamente

    1. Secondo me non esiste il luogo che piace a tutti. A me personalmente, Napoli mi ha fatto completamente perdere la testa! Fai bene a concederle una seconda chance e spero che i miei spunti ti tornino utili. Fammi sapere.

  9. Sono stata a Napoli solo un paio di giorni e non ho avuto modo di vedere tutte queste meraviglie. Quella che più mi ha lasciato a bocca aperta però è stata sicuramente il Cristo Velato!

    1. Anche io ne sono rimasta incantata. Secondo me il Cristo Velato è una di quelle meraviglie da vedere almeno una volta nella vita.

  10. Napoli mi è piaciuta molto ma sicuramente devo tornare alcune cose da te elencate come la Napoli sotterranea e il Parco Vergiliano non li ho visti. Una città che per tanti versi mi ricorda la mia Genova sarà anche per questo che mi ha colpito molto, voglio tornarci e continuare a conoscerla

  11. Saremo in Campania a fine giugno, e proprio in questi giorni sto pianificando le esperienze da non perdere. Naturalmente Napoli sotterranea, perché figlio e marito sono appassionati di cunicoli e ipogei, ma credo che io preferirò Palazzo Reale e Quartiri Spagnoli!

  12. Se dovessi chiedere la cosa più bella di Napoli al mio compagno mi direbbe il cibo, e come dargli torto? Effettivamente a Napoli non si può certo morire di fame, anzi, si mangia benissimo! Per quanto invece concerne i luoghi fisici invece direi che mi ha colpito moltissimo Castel dell’Ovo e vorrei tanto tornare per rivederlo.

  13. Questo articolo me lo salvo perchè….ebbene sì non sono mai stata a Napoli se non di passaggio! E’ ora che vada a fare un saluto alle tante persone napoletane che vivono lì, cari amici che so già aspettarmi a braccia aperte. L’accoglienza del nostro sud Italia è speciale, gente stupenda e allegra che sa farti sempre sentire a casa.

  14. Bellissimo ed esaustivo elenco di meraviglie napoletane! Posso aggiungerne solo uno? Il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che è uno dei maggiori musei italiani di arte antica d’Italia, sicuramente il primo per importanza fuori da Roma.

    1. L’ho già messo in lista per la prossima volta. Sono certa che non appena lo visiterò, lo inserirò nell’elenco degli imperdibili.

  15. Abbiamo già acquistato i biglietti e saremo a Napoli tra qualche settimana, il tuo articolo sarà per noi una check-list per controllare se abbiamo stipato a sufficienza le giornate in cui saremo la. Ma non credo riusciremo a fare tutto in un giro solo.

    1. Questa lista include quello che di Napoli va visto almeno una volta nella vita. Ci vorrebbe più di una settimana forse per visitare tutte queste attrazioni e luoghi iconici. Non so quanto tempo vi fermerete ma secondo me la città vi piacerà così tanto che ci tornerete più che volentieri, esattamente come è successo a me.

    1. Io ho sempre visitato Napoli nei week end, sfruttando i treni ad alta velocità (vivo a Bologna) e pianificando prima cosa vedere. Dipende molto dalle tue esigenze ma se vuoi qualche dritta, contattami pure.

  16. Mi hai consigliato più di un motivo per ritornare a Napoli ed esplorare alcuni dei suoi segreti come il teschio con le orecchie!! Ho fatto però la prova della benda ed è verissimo che non si riesce a camminare in linea retta.

  17. Ne ho viste 12 su 18, un buon risultato ma non ancora soddisfacente!
    Devo tornare velocemente…e chissà quanto altro ancora da scoprire…Napoli non mi stancherà mai!

  18. Non ci crederai e infatti mi vergogno quasi a scriverlo abbaimo girato il mondo in lungo e in largo ma non sono mai stata a Napoli! Assolutamente vergognoso ma visto che anche le bimbe ci chiedono semore di andare vorrai dire che iniizierò davvero a salvarmi il tuo meraviglioso post” e poi chissa quante delzie potremmo assaggiare!!

  19. Ho preso nota! È una meta per il 2024 e questo articolo mi è capitato a pennello! Alcune cose le avevo già segnate mentre altre le ho aggiunte!

  20. Mi ha subito incuriosito questo articolo perché a Napoli ormai mi sento di casa eppure ci sono 2/3 punti a me sconosciuti come il teschio con le orecchie, il quadro nascosto e l’ospedale delle bambole! Grazie per i suggerimenti

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