Malaga: cosa visitare nella città di Picasso

cosa visitare a Malaga, la città che ha dato i natali a Picasso

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Durante il mio viaggio in Andalusia ho scelto strategicamente di alloggiare a Malaga, il centro principale della turistica Costa del Sol, pianificando accuratamente cosa visitare tra le vie che diedero i natali a Pablo Picasso.

Se anche voi, come me, volete riscoprire le principali località andaluse con un viaggio itinerante, potete consultare il mio itinerario di viaggio:

Malaga nella storia: da Flavia Malacita al boom economico degli anni ’60

Malaga venne fondata dai fenici nell’800 a.C., passò sotto la dominazione greca nel VI secolo a.C. e poi sotto l’egemonia romana nel 202 a. C., a conclusione delle guerre puniche.

A quei tempi Flavia Malacita (questo il nome romano della città) era un importante snodo commerciale nel Mediterraneo.

Nel 743 venne conquistata dagli arabi e conobbe un periodo di prosperità.

Fu una delle ultime città spagnole a cadere sotto il dominio dei Re Cattolici, il 19 agosto 1487.

Durante il 1600 conobbe un periodo di profonda crisi a causa dell’epidemia di peste.

Nella prima metà del 1900 fu segnata da un forte processo migratorio verso città più industrializzate.

Soltanto grazie al boom turistico degli anni ’60, la città cominciò a ripopolarsi, offrendo non solo ai visitatori ma anche ai residenti strutture ricettive e servizi sempre più efficienti.

Oggi è la quinta città più importante di tutta la Spagna, con un aeroporto collegato con oltre 60 Paesi del mondo.

la città di Malaga vista dall'alto

Malaga: cosa visitare

Castillo de Gibralfaro

Se non sapete cosa visitare prima, da ora non avrete più dubbi: con soli 3,55 Euro potrete ammirare il Castillo de Gibralfaro e la vicina Alcazaba, due simboli della città di Malaga.

Uno degli aspetti più interessanti del Castello è che, trovandosi a 130 metri d’altezza, offre una visuale privilegiata sulla città e permette di individuare da qui, alcuni tra i principali luoghi da vedere a Malaga: la Cattedrale, il porto cittadino e Plaza de Toros.

Durante la dominazione fenicia su questa collina sorgeva un faro. Il nome Gibralfaro infatti deriva da ben due parole arabe: yabal (collina) e faruh (faro).

Nel 1340 re Yusuf I fortificò il palazzo dotandolo di mura: pensate che fu l’ultimo edificio a cadere nelle mani dei Re Cattolici nel 1487.

Gli spazi esterni arricchiti da piante e fiori multicolore, renderanno molto piacevole la vostra visita.

Come raggiungere il Castillo de Gibralfaro

Il Castillo de Gibralfaro è raggiungibile a piedi con una passeggiata di 20 minuti lungo Paseo Don Juan Temboury. Si tratta di un percorso in salita ma, almeno per quanto mi riguarda, del tutto piacevole. In alternativa potete prendere l’autobus 35 da Alameda Principal oppure il taxi.

Alcazaba

L’Alcazaba è indubbiamente uno dei luoghi più suggestivi della città ed è per questo che va assolutamente inserita nell’elenco dei monumenti da visitare durante una gita di un giorno a Malaga.

Il termine alcazaba in spagnolo vuol dire cittadella.

Si trattava della sede strategica dei reggenti arabi nel territorio di Malaga, costruita anch’essa, come il Castillo de Gibralfaro, sulle rovine di un antico edificio fenicio.

Le sue mura fortificate son ben visibili già dal vicino Teatro Romano, che ne costituisce quasi l’anticamera dal momento che è proprio da lì che parte il sentiero che sale fino all’Alcazaba.

Più che un ingresso vero e proprio, Puerta de la Bóveda sancisce l’arrivo all’area più esterna del palazzo. La sua presenza doveva costituire un diversivo per i nemici e ritardarne l’ingresso nella parte più interna.

Puerta de la Columnas costituisce il varco di accesso ed è stata edificata con alcuni dei materiali delle antiche rovine romane.

Il palazzo vero e proprio è situato all’interno di una seconda cinta di mura e si affaccia su tre splendidi cortili:

  • Patio de los Surtidores . Da qui avrete la più bella vista sulla città di Malaga.
  • Patio de los naranjos . Letteralmente è il “cortile degli aranci”, con vasche ricolme d’acqua e canaletti che lo attraversano interamente.
  • Patio de l’Alberca. È il cortile con la piscina, che ripropone in miniatura lo splendido patio de los mirtos dell’Alhambra di Granada, caratterizzato da una piscina rettangolare al centro del cortile e circondata interamente da siepi.
Cosa visitare nei dintorni dell’Alcazaba

Se dopo la visita all’Alcazaba non avete più voglia di camminare, potete scendere con l’ascensore, attivo sia per il viaggio di andata che per quello di ritorno.

Se, al contrario, volete proseguire la vostra visita della città, in circa 20 minuti di cammino potrete raggiungere la spiaggia cittadina, la cosiddetta Malagueta, nelle cui vicinanze si trova anche la Plaza de Toros.

 Catedral de la Encarnación di Malaga

La Cattedrale di Malaga è definita la Manquita ovvero: la mozza, l’incompiuta.

Questo perché la torre a sud non fu mai portata a termine, mentre la torre di nord, con i suoi ben 84 metri di altezza, è la seconda più alta in tutta la Spagna, dopo la Giralda di Siviglia.

la Cattedrale di Malaga è davvero da visitare

La storia di questa Cattedrale è tutt’altro che lineare.

Se ne cominciarono i lavori di costruzione nel 1528, per inaugurarla nel 1588, quando non era ancora terminata.

Nel 1680 un terremoto la danneggiò gravemente e dal quel momento in avanti, pur riprendendo i lavori di restauro a più riprese, la Chiesa non fu mai terminata.

Situata in pieno centro, la sua facciata barocca vi costringerà sicuramente ad una sosta.

Pensate che questo edificio sorge sulle rovine di un’antica moschea.

Nonostante non ci siano pervenuti i resti dell’ antica mezquita, la presenza di un cortile esterno decorato con aranci, costituisce una chiara testimonianza della presenza di un edificio arabo.

È possibile prenotare sul sito internet della Cattedrale il biglietto di ingresso.

Museo Picasso

Fu lo stesso Pablo Picasso a esprimere il desiderio che nella sua città natale gli fosse dedicato un museo.

Finalmente nel 2003, quarant’anni dopo la morte del grande pittore, anche Malaga inaugurò un Museo dedicato al suo più celebre concittadino, in un palazzo del Cinquecento situato in pieno centro storico, Palacio Buenavista.

Qui sono esposte più di 200 opere dell’artista, in larga parte donate da Christine Ruizz-Picasso (la moglie di Paul, figlio di Pablo Picasso) e da Bernard Ruizz-Picasso (nipote di Pablo Picasso).

Il Museo propone al visitatore un itinerario che parte dalla formazione giovanile e arriva fino alla maturità dell’artista, includendo non solo le opere pittoriche ma anche molte sculture e ceramiche, sottolineando il forte legame tra Picasso e la sua città natale.

Mostre temporanee al Museo Picasso

Molte sono le mostre temporanee ospitate nel Museo, che spesso portano alla luce il legame di Picasso con altri illustri rappresentanti del Novecento, come il nostro Federico Fellini.

Durante la mia visita ho avuto la possibilità di vedere da vicino, nell’ambito della mostra E Fellini sognò Picasso, alcuni tra i disegni del maestro del cinema italiano, raccolti nel suo Libro dei sogni.

Non tutti sanno che, durante la sua giovinezza, Fellini fu un illustratore con l’abitudine di raffigurare su carta i sogni che lo turbavano durante la notte e che, in almeno tre casi, hanno avuto come protagonista proprio un incontro col nostro Picasso.

Come prenotare la visita al Museo Picasso

Trattandosi di una delle attrazioni più visitate di tutta l’Andalusia, vi consiglio di acquistare il biglietto in anticipo, direttamente sul sito internet del Museo Picasso.

Prima di prenotare la vostra visita, informatevi sulle mostre temporanee ospitate nel Museo, potreste avere l’opportunità di vedere da vicino opere di inestimabile valore, come è capitato a me con la mostra dedicata a Fellini.

Oltre ad ammirare i lavori dell’artista, date uno sguardo anche agli elementi decorativi del palazzo che le ospita.

Palacio Buenavista, divenuto monumento nazionale nel 1939, è stato scelto dai familiari di Picasso come sede del museo per la sua imponente bellezza architettonica. Vi lascerà a bocca aperta!

il Palazzo che ospita il Museo Picasso è davvero uno splendore

Gli altri musei da visitare a Malaga

Nel 2003, oltre al Museo Picasso, è stato aperto il Centro di arte contemporanea (CAC) che ospita ben 400 opere d’arte (soprattutto fotografie).

Se siete amanti dell’arte, potrete inserire tra le cose da visitare a Malaga almeno altri due musei:

  • Museo Carmen Thyssen, aperto nel 2011 e dedicato all’arte spagnola del XIX secolo.
  • Centro Pompidou Malaga, inaugurato nel 2015. Al momento si tratta dell’unica sede del Centro Pompidou al di fuori dei confini francesi.

Cosa visitare a Malaga:
perdersi tra le vie della città fino alla casa natale di Picasso

Le attrazioni che vi ho fin qui elencato sono tra loro tutte molto vicine e quindi visitabili, anche nell’arco di una sola, seppur intensa, giornata.

Tuttavia, se dopo la lunga salita che vi ha portato fino al Castillo de Gibralfaro o dopo la visita al Museo Picasso, sentite il bisogno di rilassarvi, concedetevi pure una sosta nel lussureggiante Paseo del Parque, uno dei polmoni verdi della città caratterizzato dalla presenza di ombrose piante tropicali.

Ora siete pronti a tuffarvi alla scoperta del centro di Malaga.

Raggiungete Calle Larios e perdetevi tra i suoi vicoli stretti, che si ripopolano lentamente, dopo la siesta.

Nel mio girovagare senza meta, sono approdata all’elegante Plaza de la Merced, dove ha sede della casa natale di Pablo Picasso.

Se siete dei veri estimatori dell’artista andaluso, non potete non visitarla.

È stata infatti trasformata in un museo aperto al pubblico e molto apprezzato dai turisti.

Ora che sapete cosa visitare a Malaga, non potete non inserire questa città tra le mete del vostro viaggio alla scoperta dell’Andalusia.

Per pianificare accuratamente gli spostamenti, dove alloggiare e cosa mettere in valigia, consultate il mio articolo dedicato a:

Sono certa che questa cittadina saprà stupirvi, d’altronde è pur sempre la patria di uno degli uomini più geniali del XX secolo, giusto?

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Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

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13 risposte

  1. Malaga come molti altri luoghi dell’Andalusia, sono da vedere almeno una volta nella vita. Il tuo articolo è molto interessante e dettagliato per aiutare chi vuole visitare al meglio questa località

  2. Che bella Malaga e che bella l’Andalusia!
    Personalmente il castello di Gibralfaro non mi ha entusiasmato troppo, se non per la vista che si gode dalla cima!
    Mi sono invece innamorata follemente dell’Alcazaba!

    1. Indubbiamente la vista da lassù è splendida ed è forse il pezzo forte della visita al castello. Visto il prezzo esiguo per il biglietto d’ingresso, se non piace ci si può indubbiamente consolare con il fatto di aver speso pochissimi euro per accedervi .

  3. Un viaggio on the road in Andalusia è tra i miei progetti di viaggio per il prossimo anno! Tra l’altro conosco pochissimo la Spagna in generale e ultimamente ne sento sempre più il richiamo. Non sapevo del Museo Picasso – segnato tra le tappe da vedere!

    1. Sono contenta ti sia piaciuto l’itinerario . Malaga ha stupito anche me. Non solo è molto interessante il museo di Picasso ma anche le mostre temporanee che qui vengono ospitate .

  4. Sono stata già due volte in Andalusia e ho escluso Malaga dal tour: che errore! O meglio l’ho solo sfiorata una sera di passaggio. Il tuo post me l’ha presentata come una città molto interessante e penso che valga la pena visitarla anche per il Museo di Picasso nella sua città natale

  5. Cercavo proprio un buon articolo su Malaga da girare a mio marito che andrà in vacanza insieme a suo figlio tra poco.
    Spero di andarci anch’io presto, anche perchè sono un’amante di Picasso e a malaga sarei a casa!

  6. malaga era nel nostro itinerario on the road in Spagna, ma all’ultimo abbiamo preferito fermarci a Marbella. Io me ne sono innamorata subito, ma vedo da questo articolo che sono davvero molto simili. Spero di tornare presto da quelle parti per concludere il tour.

  7. Malaga non era inclusa inizialmente nel mio itinerario alla scoperta dell’Andalusia ma poi, con un cambio di programma, sono riuscita a visitarla e ho fatto proprio bene! Mi è piaciuta moltissimo e mi ha emozionato da morire il suo castello!

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