Posso dire con certezza che uno dei luoghi che mi sono entrati nel cuore del mio recente viaggio alle Canarie è Playa de Las Teresitas: la spiaggia dorata di Tenerife.
I motivi che sono da ricercare alla base di questa mia affermazione, si riducono essenzialmente a due.
Playa de Las Teresitas: il mio posto del cuore
Ogni volta che mi capita di rivedere le foto che ho scattato su quella distesa di sabbia dorata, guardando il mio sorriso, mi ricordo di quanto ero felice in quel luogo splendido ed incontaminato, e questa è la prima motivazione.
Ma qual è la seconda? Vi chiederete voi.
Dovete sapere che di solito quando pianifico un itinerario, sono molto precisa nell’organizzazione delle giornate, assegnando ad ognuna di esse una serie di luoghi da vedere, escursioni da fare, esperienze da provare.
Sapevo che il mio viaggio a Tenerife sarebbe stato un viaggio itinerante e che, considerando i chilometri da percorrere, la spiaggia di Las Teresitas sarebbe dovuta essere la meta del cosiddetto giorno 1.
Tuttavia mi è piaciuta così tanto che, nonostante nei giorni successivi visitassi altri posti (senza dubbio splendidi), non potevo rientrare in albergo se non avevo trascorso qualche ora a playa de Las Teresitas.
Ed è così che presto si è trasformata nel mio posto del cuore sull’isola.
Come raggiungere Playa de Las Teresitas
Ma cominciamo dal principio: la sua posizione strategica.
Dovete sapere che questa spiaggia si trova a soli 16 km dal capoluogo dell’isola, Santa Cruz de Tenerife.
Questa cittadina, che è vicinissima all’aeroporto, si è rivelata un’ottima base d’appoggio, non solo per visitare tutta la zona nord – orientale, ma anche perchè essendo abbastanza grande fornisce molti servizi utili ai visitatori.
Procedendo da Santa Cruz in direzione nord sulla TF-11, una volta superato il piccolo borgo di pescatori San Andres, vi troverete dinanzi a una distesa di sabbia color dell’oro, lunga circa 1.300 metri, dalle splendide acque turchesi.
Dopo aver lasciato l’auto nell’ampio parcheggio gratuito antistante la spiaggia, potrete decidere se affittare un ombrellone presso uno dei tanti stabilimenti balneari qui presenti, oppure sostare presso le numerose aree libere.
Uno degli aspetti che mi ha colpito quasi immediatamente, è la presenza di alcuni guardaspiaggia che controllavano che tutti i bagnanti indossassero correttamente la mascherina (che poteva essere tolta soltanto quando si stazionava presso il proprio ombrellone oppure quando si faceva il bagno).
La spiaggia bianca e ombreggiata di Las Teresitas
Originariamente questa lunga distesa di sabbia era di colore nero, proprio come tutte le altre spiagge di questa zona di Tenerife, ma si decise di coprirla con la sabbia chiarissima del deserto del Sahara.
Sono stati inoltre posti in acqua, di fronte alla spiaggia, dei frangiflutti, barriere rocciose finalizzate a limitare la potenza delle onde dell’Oceano.
In questo modo si garantisce non solo alle famiglie con bambini, ma anche a chi ama passeggiare in acqua, di poter trascorrere la giornata al mare in assoluta tranquillità.
Sarà perchè Playa de Las Teresitas è molto frequentata, soprattutto dai cittadini della vicina Santa Cruz, ma mi ha colpito la presenza, accanto ai numerosi chiringuitos, di vari presidi della Croce Rossa oltre ad un’area riservata ad anziani e a persone con mobilità ridotta, che vengono accompagnati in acqua ed assistiti in caso di necessità.
Rispetto a Fuerteventura, la presenza di vegetazione (soprattutto palme) sulla spiaggia, non vi faranno rimpiangere di aver dimenticato a casa l’ombrellone o il cappellino, ma vi forniranno il giusto supporto soprattutto nelle giornate di caldo umido, prive di vento.
Se siete curiosi di saperne di più su Fuerteventura, la seconda isola più grande dell’arcipelago Canario, consultate il mio itinerario di viaggio:
Cosa vedere nei dintorni di questa distesa dorata
Vi capirò bene se, dopo avere visto le mie foto e letto tutti gli aspetti positivi (anche perchè di negativo non c’è assolutamente nulla) della spiaggia di Las Teresitas, vorrete correre a prenotare il primo volo per le Canarie!
Tuttavia, non posso non raccontare la mia esperienza sulla costa diametralmente opposta a questa distesa dorata.
Se cercate delle destinazioni da visitare a Tenerife nell’arco di una giornata, consultate:
L’avventura è cominciata con una piacevolissima traversata in auto, lungo la TF-12, di una delle aree più antiche dell’intera isola, il Parco dei Monti Anaga.
Si tratta di un’area naturale che si estende per ben 14.500 ettari e presenta una vegetazione cosi variegata che vi obbligherà a fare delle soste durante il tragitto, per ammirare i suoi splendidi scorci.
Da ampi strapiombi sull’Oceano a piccole baie di sassi neri incastonate tra le rocce, fino a minuscoli paesi dalle casupole sparse e colorate, un vero spettacolo per gli amanti della natura!
Playa de Benijo: la mia disavventura
Se vi piacciono le passeggiate all’aria aperta, sappiate che qui sono presenti numerosi sentieri.
Se invece preferite cimentarvi con una tavola da surf, alcune delle spiagge nere e molto ventilate che si celano dietro i costoni di roccia vulcanica, faranno sicuramente al caso vostro.
Una di queste è playa de Benijo, lunga e sottile striscia di sabbia nerissima incastonata tra le alte rocce montuose.
Purtroppo per me è stato impossibile non solo raggiungere la spiaggia, ma anche semplicemente fare una breve sosta con l’auto per scattare delle foto.
Innanzitutto l’assenza di un parcheggio è il principale problema di quest’area. Pensate che l’unico spiazzale presente lungo la strada che costeggia la baia, è riservato ai clienti del ristorante lì ubicato.
Inoltre, la presenza di numerosi camper e minibus parcheggiati ha fatto sì che, non essendoci più posti disponibili per lasciare l’auto, si creassero delle file enormi.
Bisognava districarsi tra manovre azzardate di surfisti tedeschi e parcheggi improvvisati di comitive di amici o famiglie, che tentavano il tutto e per tutto per poter far entrare i loro Suv nello spazio sufficiente a contenere a malapena una Smart.
Con questo non voglio assolutamente spingervi a non andarci anzi, ritengo sia un’area splendida perchè incontaminata e selvaggia e che, proprio per questo dovrebbe essere gestita meglio l’inevitabile presenza di turisti, sportivi e visitatori.
Ma il mio dispiacere per non aver potuto ammirare la costa orientale dell’sola è durato ben poco e ormai penso possiate immaginare il perchè.
Il mio lieto fine: ritorno a Playa de Las Teresitas
Non potevo di certo concludere la giornata con l’amarezza di non essere riuscita a godere al meglio della bellezza di un luogo a causa della totale mancanza di organizzazione, non trovate?!
E allora dove potevo rifugiarmi, per alleggerire tutti i miei affanni e rasserenare il mio animo turbato e desideroso di un momento di gioia e refrigerio?
A playa de Las Teresitas, proprio così.
Ed è lì che, uscendo dall’acqua e fermandomi ad ammirare quella distesa di sabbia dorata ho finalmente esclamato:
Che giornata meravigliosa!
E adesso ditemi di voi; quale tra i luoghi che avete visitato è diventato uno dei vostri posti del cuore e perchè?
I miei ultimi itinerari di viaggio:
- Cosa vedere a Istanbul 3 o 4 giorni: itinerario culturale con mappa
- Cimitero della Certosa di Bologna: orari e mappa per la visita
- Imola non solo città dei motori: cosa vedere a piedi in un giorno
- Moschea Blu e le altre moschee da non perdere a Istanbul
- Santa Sofia a Istanbul: biglietti e orari del nuovo percorso di visita
4 risposte
Come non incantarsi di fronte a queste meraviglie…la pace dei sensi! Posti da sogno
Davvero un luogo magico … mi ha conquistato dal primo giorno
Anche a me era piaciuta tantissimo Playa de las Teresitas! Davvero particolare, ho fatto delle splendide fotografie sotto le palme!
Non conoscevo le informazioni legate alle origini di questa spiaggia . È stata una vera scoperta