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San Giovanni in Persiceto: street art e non solo

le opere di Pellegrini a San Giovanni in Persiceto

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A soli 30 minuti da Bologna si nasconde uno dei borghi più colorati dell’Emilia Romagna: San Giovanni in Persiceto.

Rispetto ad altre località della zona, il borgo rotondo non è così rinomato.

Molti pensano infatti che sia Dozza, le cui facciate sono quasi totalmente adornate da capolavori di street art, a detenere lo scettro di paese più variopinto dell’Emilia Romagna.

Tuttavia, se da un lato Dozza ha indubbiamente la capacità di catapultare il visitatore in una galleria d’arte a cielo aperto, dall’altro San Giovanni in Persiceto riesce a trasformare i passanti nei protagonisti di uno dei racconti fiabeschi di Gianni Rodari.

Tra un campo di zucche e una stalla, un orto d’insalata ed un’aia contadina, si torna irrimediabilmente bambini.

Pronti a fare questo viaggio nel tempo insieme a me?

Cosa vedere a San Giovanni in Persiceto

I murales di Piazzetta Betlemme

Non nego che, appena arrivata a San Giovanni in Persiceto, mi sono letteralmente fiondata alla ricerca dei suoi murales, racchiusi all’interno della pittoresca Piazzetta Betlemme.

Pensate che agli inizi degli anni Ottanta questa zona della cittadina era tutt’altro che colorata.

Il Comune pensò di trasformarla in uno spazio di aggregazione, con lo scopo di risolvere il problema del degrado, creando delle manifestazioni estive legate al cinema comico.

Mentre all’inizio si parlò di apporre delle quinte o dei fondali in vari punti della piazza, nel 1982 si decise di dipingere direttamente le facciate delle abitazioni.

Si trattava di palazzine a due piani e alquanto fatiscenti, eppure il grande scenografo Gino Pellegrini, riuscì a compiere un vero e proprio miracolo.

Incaricato di trasformare la piazza in un set degno delle più belle pellicole hollywoodiane, Pellegrini scelse di ricorrere al tromp l’oeil.

Si tratta di un espediente artistico che crea nello spettatore l’illusione di trovarsi dinanzi ad un’opera tridimensionale ma che in realtà, ha due sole dimensioni.

Una volta che gli spettacoli di piazza terminarono, i murales, ormai parte integrante della vita del borgo di San Giovanni in Persiceto, non furono smantellati.

Nuovi inganni sulle facciate di Piazzetta Betlemme

Nel 1990 vennero addirittura dipinte delle impalcature sulle facciate di Piazzetta Betlemme che, munite di funi e pali, davano l’impressione di sostenere realmente le porte e le finestre delle case.

Questo espediente le valse l’appellativo di piazzetta degli Inganni.

Nel 1996 infine, Pellegrini ridipinse le mura della piazza con elementi fiabeschi come ortaggi giganti, oche, asini volanti, enormi zucche.

Così forte è l’attaccamento degli abitanti di San Giovanni in Persiceto a questi murales che non sono mai stati oggetto di vandalismi.

Inoltre, quando uno dei proprietari ha dovuto abbattere la sua casa, ha pagato a proprie spese il rifacimento delle decorazioni pittoriche della facciata, per restituire ai suoi concittadini quello che ormai era diventato un bene comune.

uno dei dipinti di Piazzetta Betlemme a San Giovanni in Persiceto

Piazza del Popolo e i portici di Corso Italia

Il cuore di San Giovanni in Persiceto è Piazza del Popolo.

Vista dall’alto, vi darà l’idea di occupare il centro esatto di un borgo dalla forma perfettamente rotonda.

È Corso Italia, che collega Porta Vittoria e Porta Garibaldi, a dividere in due la città, creando un’altra illusione per lo spettatore, quella di trovarsi a Bologna.

Anche la strada principale di San Giovanni in Persiceto infatti, proprio come il suo capoluogo di provincia , è caratterizzata da un lungo porticato coperto.

I portici di Bologna, che collegano la città al Santuario di San Luca, sono stati inseriti nell’elenco dei patrimoni UNESCO:

Re Gino: il gatto simbolo di San Giovanni in Persiceto

Tra le personalità più significative che popolarono le vie del centro di San Giovanni in Persiceto c’è Re Gino.

Si tratta di un micione dal pelo bianco e rosso, divenuto ben presto la mascotte degli abitanti del borgo.

Talmente gli si voleva bene da concedergli persino di salire sulle sedie delle sale comunali.

Re Gino morì tragicamente dopo essere stato investito da un’automobile ma il suo ricordo è divenuto eterno grazie all’installazione di un’opera in bronzo, posta davanti all’ingresso del Palazzo Comunale, che lo raffigura trionfante, su una delle sedie su cui amava tanto riposare.

La Collegiata di San Giovanni Battista

Oltre al Palazzo Comunale, anche la splendida Collegiata di San Giovanni Battista si affaccia imponente su Piazza del Popolo.

Si ritiene che l’edificio fu realizzato a partire da una preesistente Chiesa longobarda, risalente al 900 d.C.

Questa venne poi sostituita da una costruzione di stile romanico che alla fine del 1600, quando era ormai vetusta, fu abbattuta per dare spazio a una nuova collegiata.

La Chiesa fu consacrata nel 1739 dal cardinale Prospero Lambertini (che poi sarebbe diventato Papa col nome di Benedetto XIV) ma era ancora priva della sua facciata, che fu realizzata solo nel 1828, quando San Giovanni in Persiceto divenne città.

Per celebrare degnamente questo evento, si decise di realizzare una facciata in pieno stile Neoclassico.

Nel timpano Bernardi Bernardi scolpì un bassorilievo che rappresentava la vittoria della Religione, quindi riprodusse i quattro evangelisti, affiancati dagli animali che ne sono il simbolo, ovvero: l’aquila con San Giovanni, l’angelo con San Matteo, il vitello con San Luca, il leone con San Marco.

La Torre Civica

L’alto edificio che svetta accanto alla Chiesa di San Giovanni Battista non è un campanile, ma la Torre Civica di San Giovanni in Persiceto.

Costruita tra il 1296 e il 1298, aveva funzione prettamente difensiva. Agli inizi del 1500 si incrinò per cause che non furono mai totalmente chiare.

Nel 1626 venne dotata di una cupola e nel 1644 fu alzata di ulteriori 11 metri.

Pur non essendo di proprietà della Chiesa, la Torre Civica, su cui è stato collocato anche un orologio, è considerata ormai praticamente un campanile ed è, senza alcun dubbio, uno dei simboli di San Giovanni in Persiceto.

La Collegiata di San Giovanni Battista e la Torre Civica che sembra un campanile

Una curiosità: con i lavori eseguiti dal Comune nel 2004, lo spazio antistante la Collegiata è stato arricchito dalla presenza di una meridiana con lo gnomone collocato in una sfera di rame posta sulla vetta della Torre Civica.

L’idea che c’è alla base di questa realizzazione è da attribuire a un’intuizione di Ludovico Pasquali il quale, aveva individuato nella grande ombra proiettata dall’edificio sacro sulla piazza, un’enorme meridiana naturale.

Il Planetario e gli altri altri musei da non perdere a San Giovanni in Persiceto

Uno dei fiori all’occhiello dell’offerta culturale e didattica di San Giovanni in Persiceto, è il Museo del Cielo e della Terra.

È un museo diffuso, suddiviso in più sezioni tematiche, a loro volta dislocate in altrettante sedi:

  • Osservatorio e Planetario, a cui si aggiunge una collezione di circa 1.300 meteoriti provenienti da tutto il mondo.
  • Laboratorio dell’insetto, un museo vivente, dedicato allo studio di diverse specie di insetti.
  • Fisica Experiece, un’esposizione permanente che si occupa di approfondire, grazie a curiose postazioni interattive, i concetti di tempo e spazio geometrico.

Di notevole interesse è anche il Museo Archeologico Ambientale, collocato nella vecchia prigione mandamentale di Porta Garibaldi.

Espone manufatti di età romana, medievale e rinascimentale, provenienti dagli scavi archeologici effettuati nel territorio.

Infine, se siete degli appassionati di motori, vi segnalo il Museo della Macchina a Vapore, intitolato a Franco Risi e gestito dalla sua famiglia.

Si tratta di un’esposizione di una trentina di veicoli (tutti perfettamente funzionanti), collezionati e rimessi in sesto da Risi, grande appassionato di macchine a vapore.

Tutti i dettagli per organizzare il vostro tour alla scoperta dei musei di San Giovanni in Persiceto, li trovate qui: Vedere le stelle vicino a Bologna.

Il Carnevale storico persicetano

Il Carnevale a San Giovanni in Persiceto è da prendere davvero sul serio: si tratta di una delle manifestazioni popolari più antiche di tutta l’Emilia Romagna.

La sua prima edizione risale al 1874 e vede in Bertoldo la sua maschera più significativa.

Spetta proprio a lui, personaggio scaltro e dall’intelletto fine, aprire le manifestazioni carnevalesche della città, che si prepara a essere invasa pacificamente dai carri allegorici allestiti dai cittadini.

Questi, riunendosi in società, attribuiscono al loro carro un nome (solitamente dialettale) e nominano un progettista, che dovrà realizzare l’allegoria più bella e sorprendente.

Una volta che il carro raggiunge Piazza del Popolo, comincia un vero e proprio spettacolo durante il quale finalmente viene rivelato il significato allegorico di ciascuna opera in cartapesta.

Al termine della manifestazione, la giuria emette il suo verdetto, decretando il carro vincitore del Carnevale.

Si tratta di un momento di forte unità e aggregazione tra i cittadini, che si affannano a preparare ogni anno opere sempre più creative e fantasiose, con l’auspicio di sorprendere i giurati e i tanti visitatori.

Come raggiungere San Giovanni in Persiceto e dove parcheggiare

Il modo migliore per arrivare a San Giovanni in Persiceto è in automobile.

La cittadina dista solo 30 chilometri da Bologna ed è raggiungibile seguendo la Persicetana (SP568).

Vi consiglio di parcheggiare presso l’area di sosta gratuita situata in Circonvallazione Italia, che dista solo 650 metri a piedi da Piazzetta Betlemme.

In alternativa, potete raggiungere San Giovanni in Persiceto con uno dei numerosi treni regionali in partenza dalla Stazione Centrale di Bologna (il tempo di percorrenza del viaggio in treno è di 19 minuti con 2 fermate intermedie, ai quali si aggiungono altri 10 minuti per raggiungere a piedi il centro città).

Il Comune di San Giovanni in Persiceto è infine collegato al capoluogo emiliano-romagnolo anche dalla linea di autobus 576 gestita da Tper, che parte dall’Autostazione di Bologna ed effettua una fermata alla stazione di San Giovanni in Persiceto, da cui poi si può proseguire a piedi fino al centro.

uno dei murales più suggestivi di San Giovanni in Persiceto

Direi che non avete davvero più scuse per posticipare la vostra visita a questo splendido borgo: non solo regno della street art ma anche custode di antichissime tradizioni emiliano-romagnole.

Siete d’accordo?

I miei ultimi itinerari di viaggio:

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18 risposte

  1. Avevo letto di questo borgo e sono tentatissima di farci un salto quando andrò a Bologna a novembre! Se non avessi solo due giorni e mezzo a disposizione, sarebbe stata una tappa sicura! Secondo te riesco a inserirlo?

  2. Noi abbiamo in mente di fare un tour dell’Emilia Romagna l’anno prossimo e di fare base a Bologna, perfetta per poi raggiungere questo borgo bellissimo. Ne ho sentito parlare parecchio e non voglio perdere l’occasione di vedere queste bellissime opere dal vivo!

  3. Ciao Libera, sai che frequento spesso San Giovanni in Persiceto (sono di Modena). Oltre a vedere la piazzetta degli inganni, dove scatto sempre qualche foto, amo un ristorante del borgo che si chiama Officina del gusto, dove servono un’ottima cotoletta con culatello e crema di parmigiano (anche i primi sono squisiti). Poi se vai durante la settimana, il coperto è gratuito 😉
    Ci tornerò presto!

  4. Che nostalgia mi è venuta leggendo il tuo post! o frequentato tantissimi San Giovanni nel mio periodo “emiliano” e ho ancora delle amiche che ci abitano e non le sento da tanto. Grazie per avermi riproposto le bellezze di un luogo a cui sono tanto affezionata!

  5. Il museo del cielo e della terra dev’essere una cosa incredibile. Sento spesso parlare di questo borgo (sempre bene), quindi penso proprio valga la pena farci un salto!

  6. Non conoscevo questo borgo, a differenza di Dozza che è diventato super instagrammabile e gettonato, a sua volta, di gente! Interessante il percorso fiabesco e il coinvolgimento mentre lo si attraversa!

    1. È davvero interessante l’iter di recupero affidato ad un grande scenografo come Pellegrini, da parte del Comune di San Giovanni in Persiceto. Dal vivo il risultato è davvero notevole. Se dico che mi sembrava di camminare in un racconto per bambini, rendo l’idea?

  7. Un borgo davvero affascinante, lo avevo visto su Instagram ma devo dirti che non avevo approfondito, quando verrò a trovarti a Bologna dobbiamo inserirlo nell’itinerario!

  8. Sono assolutamente d’accordo, alcune abitazioni hanno decori incredibilmente belli da rimanere stupiti, sai che sono passata spesso da quelle parti e conosco il borgo ma non ho ancora avuto la fortuna di visitarlo e fotografarlo come hai fatto tu, ottimo suggerimento, grazie

  9. Quella piazzetta per me riveste un ricordo particolare perché è stata la mia prima uscita dopo la prima grande quarantena. Ricordo perfettamente l’emozione di tornare a guardare il mondo di nuovo! E la piazzetta è anche incantevole!

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