C’è tempo fino al 7 Gennaio 2024 per raggiungere Bologna e visitare l’incredibile mostra interamente dedicata alla Brick Art, l’arte dei mattoncini.
Dovete sapere infatti che, se per decenni la capacità di assemblare piccoli pezzi di plastica per creare villaggi o astronavi è stata considerata semplicemente un passatempo per bambini, da qualche tempo viene giustamente riconosciuta come una vera e propria forma d’arte.
Ma perché nell’era della tecnologia e dei giochi on line, si ha ancora voglia di intrattenersi con i mattoncini?
Brick art in mostra a Bologna: perché l’arte dei mattoncini piace a tutti
Era il 1932 quando Ole Kirk Kristiansen, falegname danese, inventò i Lego (da leg godt, giocare bene) assieme al figlio maggiore Godtfred.
Forse oggi, dopo quasi un secolo da quella straordinaria intuizione, saranno in pochi a conoscere (e a pronunciare bene) il suo nome, eppure in tantissimi ammetteranno di trascorrere o aver trascorso intere giornate in compagnia di quei piccoli tasselli colorati.
In alcune famiglie poi, si assiste ad un vero e proprio passaggio generazionale.
Non è raro infatti vedere genitori fieri ed orgogliosi, dispensare consigli su tecniche, scelta dei soggetti e dei colori, davanti a piccoli costruttori in erba, pronti a scatenare la fantasia.
Effettivamente, vi sfido a trovare un altro gioco capace di stimolare così tanto la creatività.
Plasmare con le proprie mani qualcosa che non si vede se non nell’immaginazione, aumenta incredibilmente la fiducia in se stessi e aiuta a porsi degli obiettivi, limitando qualsiasi distrazione pur di raggiungerli.
Ecco perché la Brick Art piace davvero a tutti, grandi e piccini.
Le mostre che espongono le fedeli riproduzioni di città, monumenti o set cinematografici, realizzati con migliaia di mattoncini di forme e colori diversi, riscuotono sempre più il consenso del pubblico perché in fondo, ciascuno di noi, ha ancora tanto bisogno di sognare e di meravigliarsi.
Proprio come quando eravamo bambini.
L’arte dei mattoncini in mostra a Bologna: il percorso di visita
Il percorso di visita della mostra Brick Art, curato da Next Exhibition nell’elegante sede di Palazzo Belloni, a due passi dalla centralissima Piazza Maggiore di Bologna, si articola secondo aree tematiche diverse.
Il primo ambiente espositivo, dall’intuitivo titolo Monumenti, propone splendide ricostruzioni di alcuni dei luoghi simbolo delle principali città italiane.
- La Torre di Pisa, di Orangeteam Lug. Fedelissima all’originale ed accesa per l’occorrenza con luci e colori della bandiera italiana, presenta la stessa inclinazione di quella vera (ovvero 4°) e si compone di 30.000 pezzi.
- Il Faro di Punta Carena (Capri), di Pasquale Caramuta, studente salernitano di soli 24 anni. Realizzata in scala 1:35, è stata persino dotata dell’illuminazione.
- La Lanterna di Genova, di Marco Fanelli, presidente dell’associazione LiguriaBricks. Riproduce in scala 1:200 l’antichissimo faro del capoluogo ligure, alto ben 117 metri.
- La Mole Antonelliana di Torino, di Marco e Luca Giannitti. Con i suoi 35.000 mattoncini, questo modellino è stato esposto in diverse mostre internazionali oltre che al LegoWorld di Copenaghen.
Non poteva di certo mancare l’omaggio alle due costruzioni più rappresentative della città di Bologna: la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda.
L’autore, Edoardo Gargano, da sempre appassionato di mattoncini, ha impiegato ben 3.800 pezzi per realizzarle.
L’arte dei mattoncini a Bologna: dall’omaggio al Vecchio West ai supereoi
Se pensate di aver già visto tutto, aspettate di varcare la soglia della seconda sala, interamente occupata da un’enorme diorama western.
I 750.000 mattoncini che compongono quest’opera d’arte, unica nel suo genere, sono stati sapientemente assemblati da Michele Gambatesa e Davide Dioguardi.
Non lasciatevi distrarre dai due treni a vapore in movimento e concentratevi sulle scene rappresentate. Vedete anche voi quello che vedo io?
In un angolo sono ben riconoscibili Doc, Clara, Marty con il suo inseparabile hoverboard e l’indimenticabile DeLorean, in una delle scene più iconiche di Ritorno al Futuro III.
Alla saga cinematografica cult degli anni Ottanta del resto, è stata dedicata un’altra magnifica mostra, curata da Next Exhibition in questa stessa sede, poco più di un anno fa.
In quell’occasione ho avuto la possibilità di ammirare da vicino alcuni preziosi cimeli provenienti dal set, come l’almanacco, le scarpe di Marty, gli abiti western e molto altro.
Se volete ripercorrere il racconto della mia visita, date un’occhiata all’articolo dedicato alla mostra di Ritorno al Futuro a Bologna.
Ora però, fareste bene a prendere i popcorn perché l’omaggio al cinema non è terminato.
Stiamo per entrare nella terza sala, dedicata interamente ai supereroi.
All’interno di un plastico di tre metri per due si riconoscono immediatamente Gotham City, il palazzo del Doctor Strange e la base operativa degli Avengers.
Brick Art: dalle principesse delle favole ai personaggi famosi trasformati in omini
Continuiamo a volare con la fantasia e fermiamoci qualche minuto presso le ricostruzioni delle celebri ambientazioni dei film d’animazione Disney.
Mentre il mondo sottomarino della Sirenetta e il Paese delle Meraviglie di Alice sono stati realizzati da Silvia Grillo, la casetta in mezzo al bosco di Biancaneve e i sette nani è opera di Silvio Giovetti.
Curiosamente, la seconda parte della mostra è introdotta da una serie di stampe fine-art.
Stefano Bolcato ha infatti trasformato volti noti dello sport, dell’arte e del costume in veri e propri omini Lego.
La Gioconda di Da Vinci, Frida Khalo, Maradona e Valentino Rossi, sono solo alcuni dei protagonisti dei ritratti esposti.
Fidatevi: non resisterete alla tentazione di scattare un selfie con Lucio Dalla, Dante Alighieri o la regina Elisabetta II.
Tra gli altri pezzi da collezione da non perdere assolutamente, vi segnalo:
- il palazzetto dello sport senza barriere architettoniche di Michele Cocco, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori al tema dell’inclusività;
- il castello stregato del Conte Dracula, di Roberto Orsi, dalle atmosfere decisamente dark;
- la serie di piccole teche contenenti decine e decine di Minifigures, ovvero i personaggi completi di indumenti e accessori, introdotti da Lego nel 1978;
- la riproduzione della Lancia Rally 037 (autografata dal pilota Miki Biasion), di Fabio Perotti;
- A-Frame Cabin, di Andrea Lattanzio, il primo set italiano ad essere prodotto da Lego nella categoria Ideas;
- il Winter Chalet, di Sandro Damiano, vincitore nel 2022 del concorso Bricklink Designer Program e messo in vendita da Lego in un’edizione limitata.
Questa mostra vi consentirà di trascorrere un’ora di svago e divertimento assieme a tutta la famiglia, non lasciatevela scappare.
Orari e biglietti: informazioni utili
L’esposizione dedicata alla Brick Art è visitabile tutti i giorni (ad eccezione del lunedì e del martedì), secondo i seguenti orari:
- mercoledì, dalle ore 10:00 alle ore 18:00
- dal giovedì al sabato, dalle ore 10:00 alle ore 19:00
- domenica, dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Sono previsti laboratori didattici per i più piccoli, durante tutti i sabati e le domeniche del mese di Novembre.
Dal momento che i posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria, se siete interessati vi consiglio di contattare lo staff di Next Exhibition, scrivendo a: info@mostrabrickart.it.
Tutte le informazioni sulle aperture straordinarie e sui biglietti sono disponibili sul sito internet della mostra Brick Art.
Vi segnalo che, rispetto all’acquisto presso la biglietteria, la prenotazione on line prevede l’applicazione di una piccola maggiorazione.
Non avete ancora scelto la data giusta per la visita? Comprate il biglietto Open, potrebbe rivelarsi anche un’ottima idea regalo, decisamente originale.
Come arrivare a Bologna e raggiungere la mostra dedicata all’arte dei mattoncini
Palazzo Belloni, sede della mostra Brick Art, si trova in Via de’ Gombruti, 13/A, all’angolo con Via Barberia.
Chi arriva a Bologna in treno, può prendere il bus delle linee: 21 o 30 (una valida alternativa può essere l’autobus della linea 11, in partenza dall’Autostazione) e scendere nella vicina Piazza Malpighi (a circa 200 metri da qui).
Se non avete fretta, dopo aver lasciato l’auto in uno dei tanti parcheggi a pagamento situati nei pressi dei viali di circonvallazione, allungate di alcuni minuti la passeggiata e concedetevi qualche sosta durante la strada che vi condurrà alla mostra.
Vi consiglio ben due itinerari tematici che potranno rendere davvero speciale la vostra giornata tra le vie del centro di Bologna.
Il primo è un percorso che si articola in uno dei luoghi più affascinanti della città, l’ex Ghetto Ebraico. Con i suoi stretti vicoli dai nomi tutt’oggi molto evocativi, sono sicura che vi conquisterà.
Il secondo è invece un viaggio nella storia di uno dei bolognesi più amati e celebrati d’Italia, Lucio Dalla. Se anche voi siete curiosi di scoprire dove si trova la sua Piazza Grande, non lasciatevi scappare l’opportunità di individuarla e scattare una foto in compagnia della statua del noto cantautore.
Vi ho già convinti a visitare la nuova incredibile mostra di Bologna che omaggia la Brick Art, l’arte dei mattoncini?
18 risposte
Le ricostruzioni delle Torri di Bologna sono eccezionali! Non sono enormi ma proprio per questo conservano un fascino discreto ed unico! Non sono appassionatissima di Lego ma devo ammettere che queste che ci hai mostrato sono proprio opere d’arte!
Trovo che questi appassionati costruttori di lego siano davvero bravissimi. Dal vivo le loro creazioni sono stupende e davvero molto simili agli originali.
Oddiooo è da tempo che volevo tornare a Bologna e questa è l’occasione giusta. Grazie per le info condivise
Io ho una foto simile alla tua, con il quadro della Monnalisa fatto a mattoncini! Ho avuto modo di vedere una mostra simile a Foligno, con straordinarie creazioni fatte da artisti famosi con i Lego. Non mi stancherei mai di vedere questi plastici pazzeschi e adoro soprattutto fotografarli. Se ci sono mostre del genere sono sempre la prima a comprare il biglietto… spero di riuscire a vedere anche questa da te consigliata.
Questa è una mostra che probabilmente andrò a vedere, perchè Paolo ama i mattoncini. Sì li ama, e ancora costruisce “cose” con i Lego, tipo la Ecto 1 di Ghostbusters. Per fortuna siamo risparmiosi altrimenti avrebbe già comprato il castello di Hogwarts!
Wow! Chissà che non diventi anche lui un artista dei mattoncini.
La mostra della Brick Art a Bologna è davvero ispiratrice! Chi non ha giocato e creato qualcosa con i celebri mattoncini, da piccolo? E’ un cult. Vedere realizzati poi dei monumenti tutti in mattoncini è straordinario!
Da non perdere.
Io che con i mattoncini mi diverto ancora, insieme al marito, non posso perdermi questa mostra a Bologna, magari organizzo una week end in città prima di Natale!
Ti aspetto!
Devo assolutamente dirlo a mio fratello, che sarà a Bologna tra un paio di settimane. Da bambini giocavamo soprattutto con i Lego, inventando costruzioni, smontandole il giorno dopo e inventando poi qualcosa di nuovo. Quando dici che la Brick Art piace a grandi e piccini, mi fai venire in mente quella volta in Danimarca che mio padre decise di fare una deviazione a Billund per vedere a Legoland, con la scusa che era “per i bambini” ;
Di sicuro si divertirà tuo fratello.
Ma che figata!! Ho un paio di amici che andrebbero pazzi per questa mostra e anche a me piacerebbe molto vederla. Forse riesco a organizzare una gita subito dopo capodanno. Grazie per la dritta!
Grazie a te. Mi fa piacere sapere di esserti stata utile.
Che meraviglia! Adoro le opere di lego e qui in Australia ne ho viste di veramente i credibili come il Colosseo o Pompei, ma anche un transatlantico gigante. Tutte incredibili!
È davvero una forma d’arte.
Quando mia figlia era piccola, mi divertivo tantissimo a giocare con lei con il Lego. Ora lei e il suo ragazzo sono appassionatissimi di queste costruzioni in mattoncini che, mi spiegava proprio ieri, possono essere davvero difficili da realizzare.
Quello che per noi era un semplice gioco, è diventato una vera e propria forma d’arte.