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Cosa fare gratis a Bologna in estate

Cinema sotto le stelle a Bologna in estate

Indice dei Contenuti

State cercando qualcosa da fare gratis a Bologna in estate per evitare di sciogliervi come neve al sole?

Sarò sincera: non vi illuderò, elencando quelle tre o quattro raccomandazioni che i telegiornali, puntuali come le zanzare, ripropongono ciclicamente, dopo il solstizio d’estate.

D’altronde, è inutile negarlo: visitare Bologna durante la bella stagione può voler dire lanciarsi in una prova di sopravvivenza.

La sfida è riuscire a raggiungere il centro città, mentre la colonnina del termometro sale inesorabilmente verso l’alto, senza lasciarsi sopraffare dallo sconforto di aver abbandonato il comodo e confortevole divano di casa, per sfidare i propri limiti di sopportazione.

Ma, attenzione: non vi sto assolutamente consigliando di rinunciare.

3 esperienze gratis da fare a Bologna durante l’estate

Se c’è un periodo dell’anno in cui Bologna è affascinante e vivace più che mai, è proprio quello compreso tra Giugno e Settembre.

Quando gran parte dei bolognesi migra verso la Riviera Adriatica e le strade sono libere dal traffico e dalla confusione, l’essenza vera e autentica della città può finalmente rivelarsi agli occhi dei visitatori più attenti e curiosi.

È un’opportunità che non dovete assolutamente lasciarvi scappare.

Per questo motivo, ho pensato di consigliarvi tre esperienze, tutte rigorosamente gratuite, che vi consentiranno di trascorrere serenamente anche la più calda delle giornate estive e di approfondire la vostra conoscenza del patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico di questa città.

Siete pronti a lasciarvi affascinare?

Cose da fare gratis a Bologna in estate: guardare un film sotto le stelle

Uno degli eventi più attesi dell’estate nella città del Nettuno, è la rassegna Sotto le stelle del cinema, organizzata dalla Cineteca di Bologna.

Istituita nel 1962 e divenuta Fondazione nel 2012, la Cineteca si occupa di conservare, archiviare e restaurare le pellicole del cinema mondiale, con l’obiettivo di salvaguardarle, promuoverle e valorizzarle davanti agli occhi del grande pubblico.

Per circa cinquanta giorni, Piazza Maggiore si trasforma in un’enorme sala cinematografica all’aperto, accessibile a tutti e completamente gratuita.

Attori, registi, produttori e musicisti provenienti da ogni parte del mondo, intervengono nell’ambito della kermesse, fermandosi spesso tra il pubblico durante la visione del film, per la gioia dei cinefili più appassionati (l’anno scorso ad esempio, il premio Oscar Paolo Sorrentino, a Bologna per la proiezione de Il Divo, era seduto a pochi metri da me).

Credo che il motivo per il quale questo evento sia così amato ed atteso, sia da ricercare nella sua capacità (più unica che rara) di riuscire a distrarre i bolognesi dall’insopportabile calura estiva.

Sotto le stelle del cinema: cosa sapere prima di vedere un film in Piazza Maggiore

Dovete sapere infatti che, non appena le impalcature, il telo proiettore e le sedie cominciano ad occupare sempre più prepotentemente la piazza antistante la Basilica di San Petronio, l’intera città va letteralmente in fibrillazione.

Mentre gli umarell prendono posto per coordinare i lavori di allestimento, i cittadini si chiedono quando verrà resa nota la programmazione, cimentandosi tra pronostici e totonomi.

Quando finalmente la manifestazione prende il via, comincia la fase più delicata di tutte, quella organizzativa.

Che voi desideriate condividere questo momento con gli amici oppure in coppia, occorre che qualcuno si rechi sul posto almeno due ore prima dell’inizio del film, per occupare le sedie migliori.

In alternativa, toccherà accomodarsi sul pavimento della piazza o peggio, tornarsene a casa.

Inoltre, bisogna preparare minuziosamente l’equipaggiamento necessario per affrontare al meglio quelle tre o quattro ore che trascorrerete davanti allo schermo.

Ricordatevi di portare con voi una felpa o una giacca leggera.

Se all’inizio vi tornerà utile per tenere occupate le sedie in attesa dei ritardatari, dopo il tramonto potrà proteggervi dalla leggera brezza serale che di tanto in tanto, soffia tra le vie ed il portico cittadino.

Acquistate qualcosa da bere e da mangiare take away.

L’opzione di digiunare non è praticabile perché, soprattutto prima del film, verrete avvolti da una lunga scia fumante, sprigionata dal trancio di piazza o dalla piadina farcita che si sta apprestando ad addentare, chi è seduto davanti o dietro di voi.

Ricordatevi infine, di silenziare le suonerie dei cellulari, parlare a bassa voce e non disturbare in alcun modo gli altri spettatori.

Godetevi il film sotto lo splendido cielo stellato della silenziosa notte bolognese.

Buona visione!

Cosa fare a Bologna gratis quando fa caldo: visitare la città sotterranea

Tra le soluzioni migliori per sfuggire al caldo che attanaglia Bologna durante l’estate, vi è quella di rifugiarsi nel suo sottosuolo.

Molti non sanno infatti che, oltre il rivestimento di asfalto che ricopre il capoluogo emiliano – romagnolo, si cela una vera e propria città sotterranea, non meno affascinante di quella visibile in superficie.

Personalmente, conosco almeno tre opere architettoniche capaci di concedervi un pò di refrigerio e di farvi riscoprire al contempo, un lato inedito di Bologna e della sua storia.

Vi assicuro che quaggiù i raggi del sole saranno un lontano ricordo!

Se avete voglia di esplorare i dintorni di Bologna e raggiungere le città emiliane, scoprite quali sono gli eventi assolutamente imperdibili dell’estate di Reggio Emilia, di Parma e di Ferrara.

Ghiacciaia Lambertini – Mattei: il frigorifero dei nostri antenati

I residenti del quartiere Barca, dopo una serie avventurosa di vicissitudini, hanno acquistato, restaurato e aperto alle visite, una ghiacciaia del 1700.

Questo antico frigorifero è stato realizzato all’interno della tenuta del cardinale Lambertini, poi passata nelle mani della famiglia Mattei.

Era utilizzato per la conservazione dei cibi, serviti in grande quantità durante le feste ed i banchetti che animavano la villa, richiamando ospiti prestigiosi da ogni angolo di Bologna.

Settimanalmente, l’associazione Salviamo la ghiacciaia organizza visite guidate ed ospita manifestazioni ed eventi, volti a promuovere la conserva ed il suo ombroso giardino, come nuovo punto di aggregazione sociale, per il quartiere e per l’intera cittadinanza.

Per saperne di più, potete consultare l’articolo: La ghiacciaia del quartiere Barca a Bologna.

Cripta di San Zama: primo centro di fede cristiana a Bologna

L’antica abbazia dei Santi Naborre e Felice custodisce una cripta sotterranea, talmente ben rifinita da sembrare quasi una cappella.

È intitolata a San Zama, il primo vescovo di Bologna e si ritiene costituì il primo centro di culto e di diffusione del Cristianesimo nel territorio bolognese.

Si presenta suddivisa internamente in tre navate con due file di colonne centrali, su cui si notano capitelli di stile tipicamente corinzio.

Riaperta al pubblico sul finire del 2017, la Cripta di San Zama è uno dei monumenti affidati alla gestione dell’associazione Succede solo a Bologna, che si occupa di organizzare le visite, effettuate sempre in compagnia di guide abilitate.

Il racconto della mia personale esperienza è disponibile nell’approfondimento dedicato a: Bologna nascosta e sotterranea.

Bagni di Mario: cos’hanno a che vedere con la Fontana del Nettuno

La Conserva di Valverde, meglio nota come Bagni di Mario, è un’imponente opera idraulica, che serviva a raccogliere l’acqua necessaria per alimentare costantemente la Fontana del Nettuno.

Fu realizzata da Tommaso Laureti nell’ambito del grande progetto di rinnovamento urbano, promosso da Papa Pio IV, per consolidare la potenza del suo governo, dinanzi agli occhi dei cittadini bolognesi.

L’ambiente superiore è a pianta ottagonale e presenta un’ampia cupola. Qui noterete la presenza di otto piccole vasche e quattro cunicoli, che scompaiono nel buio delle viscere della collina.

la conserva di Valverde di Bologna

Dopo decenni di abbandono, dal 2017 i Bagni di Mario sono finalmente aperti al pubblico, che ha così la possibilità di ammirare da vicino uno dei principali manufatti dell’architettura locale, per lo meno di quella sotterranea.

Curiosità ed aneddoti legati alla conserva, sono disponibili in: Perché visitare i Bagni di Mario a Bologna.

Visitare i musei gratuiti di Bologna nelle calde giornate estive

L’offerta culturale di Bologna è in continua evoluzione.

Con la frequente apertura di musei, mostre e allestimenti, la città si conferma una destinazione vivace, sempre pronta ad andare incontro alle esigenze di tutti, anche degli ospiti più esigenti.

A tal proposito, sappiate che esiste un modo infallibile per familiarizzare con i grandi protagonisti dell’arte locale durante la vostra passeggiata estiva in città, senza rischiare un’insolazione ed evitando di spendere una fortuna.

Bologna vanta infatti almeno sei realtà museali rigorosamente gratuite.

Siete pronti ad entrare?

Casa Museo Morandi: la residenza di uno dei più grandi pittori del Novecento italiano

Giorgio Morandi è considerato uno dei più principali pittori italiani del Novecento ed è ritenuto il più grande incisore a livello mondiale, di tutti i tempi.

Nel 2009 la sua abitazione in Via Fondazza, 36 è stata trasformata in un museo, aperto gratuitamente alle visite.

Il percorso espositivo ripercorre svariati aspetti della vita professionale e privata dell’artista, mostrando oggetti, cimeli, stampe e ricordi di famiglia.

L’unica camera a non aver subito alcuna modifica è la stanza da letto di Giorgio, che fungeva anche da studio.

Oltre ad un letto, un cavalletto e un’unica, grande finestra affacciata sui tetti rossi di Bologna, l’ambiente appare interamente arredato da centinaia e centinaia di bottiglie e altri oggetti di uso quotidiano, adoperati per le sue celeberrime nature morte.

alcuni oggetti adoperati da Giorgio Morandi per le sue nature morte

Vi ho già convinto a farci un salto? Scopritene di più nel mio articolo: Riscoprire Giorgio Morandi a Bologna.

Museo Davia Bargellini: l’esposizione in un elegante palazzo di Bologna

Palazzo Davia Bargellini è uno dei più eleganti edifici storici del centro di Bologna, realizzato tra il 1638 ed il 1658.

Al suo interno, nel 1920 è stata inaugurata un’esposizione museale di sette sale, dove trovano posto la Quadreria Davia Bargellini, costituita da una vasta collezione di dipinti e la Raccolta d’arte industriale, che raggruppa oggetti in ferro battuto, bronzi e pregiati oggetti di arredo.

Vi è persino un piccolo teatro dei burattini.

Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili: i maestri dell’arte bolognese in mostra

Sono circa cinquanta i dipinti esposti nella Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili, accessibile ai visitatori dal 2016.

Si tratta di tele collocate tra il Cinquecento ed il Settecento, realizzate da artisti bolognesi, suddivisi sulla base del periodo storico o dello stile.

Da non perdere: la Stanza del Gandolfi, che raccoglie sette opere di Ubaldo Gandolfi, la Sala delle mappe e la Ruota degli Esposti.

MAST: il nuovo grande centro polifunzionale di Bologna

Il MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) è un enorme centro polifunzionale, aperto nel 2013 per ospitare mostre, collezioni, eventi e manifestazioni legate al mondo della creatività e dell’innovazione.

Include persino un auditorium con 400 posti ed un’Academy, che gestisce corsi di formazione legati al settore tecnologico.

Museo Nazionale del Soldatino

Intitolato a Mario Massaccesi, il primo presidente della società che ne gestisce l’esposizione, il Museo Nazionale del Soldatino raccoglie decine e decine di migliaia di pezzi, tutti provenienti rigorosamente da collezioni private.

È custodito al piano terra della splendida Villa Aldrovandi Mazzacorati ed espone soldatini realizzati sia in modo artigianale che industriale, negli ultimi duecento anni di storia.

Tra questi, figurano un gruppo di esemplari di carta, provenienti dalla casa recanatese di Giacomo Leopardi e risalenti ai primi dell’Ottocento.

soldatini esposti nel museo di Bologna e provenienti dalla casa di Leopardi

Non mancano i soldatini di piombo, di stagno e quelli di pasta, realizzati mescolando colla segatura, farina e dipinti rigorosamente a mano.

Ciò che rende davvero interessante il percorso di visita, è l’allestimento.

Molte delle vicende più celebri del passato sono state ricostruite fedelmente all’interno delle numerosissime vetrinette.

Dal mito del West e la battaglia di Little Bighorn fino alle campagne napoleoniche, passando per i principali avvenimenti dell’antica Roma e le due guerre mondiali.

La mia guida d’eccezione, il signor Mike Naldi, ha spiegato che sono tantissime le scolaresche che vengono in visita al museo, soprattutto per allenare la memoria visiva, rendendo così più semplice e divertente l’apprendimento della storia.

Il Museo del Soldatino di Bologna è aperto al pubblico il mercoledì ed il venerdì dalle ore 15:30 alle ore 17:30.

Che aspettate a farci un salto?

Museo per la Memoria di Ustica: il relitto e l’installazione di Boltanski

Il 27 Giugno 1980 nei cieli del nostro Paese, un aereo partito da Bologna con 81 persone a bordo, scomparve improvvisamente dai radar e si inabissò in fondo al Mar Tirreno.

I riflettori si spensero ben presto sulla vicenda, tristemente nota come la strage di Ustica ma, grazie ai parenti delle vittime, che negli anni decisero di riunirsi in un’associazione, il relitto venne recuperato dalle acque e riportato a Bologna.

Oggi è esposto all’interno del Museo per la Memoria di Ustica, nell’ambito di un allestimento altamente immersivo, curato dal noto artista di fama internazionale, Christian Boltanski.

Nell’approfondimento dedicato al Museo per la Memoria di Ustica, trovate diverse informazioni utili per organizzare al meglio la visita.

il velivolo esposto presso il Museo per la Memoria di Ustica

Ora che sapete cosa fare gratis a Bologna in estate, non vi resta che dare inizio al vostro itinerario urbano.

Se decidete di raggiungere uno dei luoghi consigliati, ricordatevi di taggare Viaggi.Cibo.Emilia nei vostri contenuti social.

Per me e le altre componenti del team, sarà un piacere condividere i vostri scatti più belli.

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20 risposte

  1. Ho percepito il caldo da questo articolo! E non amando la stagione calda, mi sa che Bologna preferirei vederla in autunno o in primavera, con temperature più miti. Mi piace molto l’idea della ghiacciaia perché è un tipo di struttura (non sono sicura che sia il nome giusto) che un tempo era diffusa anche dalle mie parti.

  2. Sebbene il cinema in Piazza mi attiri tantissimo, sto scrivendo alle dieci di sera e qui ci sono ancora 30 gradi e nulla mi trascinerà fuori dalla mia cucina con aria condizionata settata sulla modalità “hanno freddo pure i pinguini”.
    Nonostante ciò qui c’è stato un connubio malvagio tra mia nipote che si è innamorata di Bologna e mio marito che vuole vedere il museo di Ustica e quello del soldatino, di conseguenza mi toccherà sciogliermi come una medusa arenata, non ho scampo!

    1. Splendido perché le pellicole sono restaurate ed in lingua originale, oltre a essere spesso presentate da registi e attori.

  3. In linea di massima, eviterei Bologna durante i mesi più caldi per godermela invece in primavera o autunno magari, però é sempre bene tenere a mente i luoghi gratuiti d’importanza che una città come questa offre. I Bagni di Mario mi incuriosiscono molto e se proprio dovesse visitare Bologna in estate, non mi perderei un bel film all’aperto con il cielo stellato sopra di me!

    1. Ottima idea la primavera e l’autunno. Ma il cinema sotto le stelle merita davvero, non sai quanti grandi registi mi è stato possibile ascoltare e vedere da vicino in questi anni!

  4. Il mio compagno ha lavorato alla Cineteca di Bologna ed è stato uno degli organizzatori di una edizione del Cinema sotto le Stelle: ricorda ancora quel periodo con tanta emozione. Bologna poi non smette mai di stupire, anche d’estate!

  5. Beh andare in Piazza Maggiore in estate per vedere un film sotto alle stelle è un piacere al quale non rinunciamo. Di tutti i musei citati mi manca quello del soldatino, ammetto che non ne sapevo l’esistenza, grazie per tutti questi consigli.

  6. L’estate sicuramente non è la stagione che preferisco per fare un giro a Bologna, certo però che visitare la sua parte sotterranea potrebbe essere interessante

  7. Ma quante volte ho passato intere settimane a Bologna in estate! Correva l’anno 19…. ehheheh eh si ero giovane, ma ricordo le giornate afose, la torre degli Asinelli e noi su per quelle scale ripide, unici esploratori (quegli anni non erano così frequentate come ora). la Montagnola, i gelati in piazza Maggiore. E poi le serate nelle strade, al Pratello a fare le chiacchiere e a mangiare pizza seduti sui marciapiedi. Che ricordi!

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