Se state organizzando un viaggio a Copenaghen, non lasciatevi sfuggire l’opportunità di visitare il Castello di Rosenborg e gli altri palazzi della famiglia reale.
Quella danese è la monarchia più antica del pianeta. La regina Margherita il 31 Dicembre 2023 ha annunciato l’intenzione di abdicare in favore del figlio, proclamato re il 14 Gennaio 2024.
Federico X, l’attuale monarca, discende dunque direttamente da Aroldo (detto Dente Azzurro), primo sovrano vichingo (963-1014).
Copenaghen Card: visitare il Castello di Rosenborg e gli altri palazzi della famiglia reale
La nascita di Copenaghen viene fissata al 1167, anno in cui si costruì una piccola fortezza sull’isolotto di Slotsholmen, nel punto esatto in cui oggi sorge il Palazzo di Christiansborg.
L’imponente edificio, attuale sede del Parlamento, è aperto regolarmente al pubblico, esattamente come l’elegante Castello di Rosenborg, scrigno dei preziosi gioielli della corona ed il Palazzo di Amalienborg, dimora abituale dei sovrani.
Prima di inserire le tre reali costruzioni all’interno del vostro itinerario di viaggio, vi suggerisco di tenere in considerazione alcuni aspetti pratici.
Intanto voglio rassicuravi: esiste un modo semplice ed efficace per risparmiare sui biglietti d’ingresso e si chiama Copenaghen Card.
Consente di accedere a decine e decine di attrazioni (tra cui il Castello di Rosenborg ed i palazzi di Christiansborg ed Amalienborg), in un lasso di tempo predefinito.
Se avete intenzione di fermarvi 2 o 3 giorni e vi interessa esplorare almeno un paio di residenze, questa soluzione cumulativa può essere davvero l’opzione giusta per salvaguardare le tasche.
Ciascun tour, seppur svolto autonomamente, potrà richiedere anche più di 90 minuti, dal momento che le aree accessibili sono numerose e ricchissime di oggetti d’arredo e pezzi da collezione.
Il mio consiglio dunque, è di distribuire le visite almeno in 48 ore, per procedere con estrema calma.
Il lunedì di solito è il giorno di chiusura, ma gli orari di apertura subiscono variazioni anche a seconda del periodo dell’anno o di particolari ricorrenze.
È sempre meglio controllare, così da non incorrere in spiacevoli sorprese.
Per farvi risparmiare tempo prezioso, ho pensato di riportare l’esatta collocazione degli ingressi a tutti gli ambienti espositivi su una mappa.
Tenetela a portata di mano, vi tornerà utile.
Ed ora lanciamoci alla scoperta del Castello di Rosenborg e degli altri palazzi della famiglia reale a Copenaghen!
Castello di Rosenborg a Copenaghen: storia della residenza preferita di Cristiano IV
Poiché l’antica fortezza medievale risultava ormai antiquata, nel 1606 Cristiano IV pensò di acquistare alcuni terreni e costruire una nuova residenza di piacere, con un vasto parco ed un orto.
Il palazzo, ampliato più volte nel corso degli anni, divenne ben presto la sua dimora preferita ed è qui che scelse di trascorrere gli ultimi giorni di vita.
Gli architetti Bertel Langes e Hans van Steenwinckels progettarono il Castello di Rosenborg in perfetto stile rinascimentale olandese.
I reali di Danimarca lo abbandonarono solo nel 1710, quando Federico III (il primo sovrano assoluto), preferì spostarsi altrove.
Da quel momento in poi, la corte tornò a Rosenborg in sole due occasioni.
Prima nel 1794, dopo l’incendio del Palazzo di Christiansborg e poi nel 1801, a seguito dell’attacco delle truppe inglesi (battaglia di Copenaghen).

Castello di Rosenborg a Copenaghen: il lusso alla corte dei sovrani di Danimarca
Da quando è divenuto un museo (1838), il Castello di Rosenborg è regolarmente aperto al pubblico.
Oltre a muoversi liberamente nelle stanze dei reali, i visitatori possono ammirare da vicino i preziosi gioielli della corona, custoditi nei sotterranei del palazzo.
Il percorso comincia al piano terra:
- Stanza d’inverno di Cristiano IV. Durante i lavori di restauro del 2005, sono emersi tre canali sonori nascosti nel pavimento. Grazie a questo astuto meccanismo, il re riusciva a sorprendere i suoi ospiti durante i ricevimenti, quando era impossibile capire da dove provenissero le melodie eseguite dall’orchestra.
- Studio di Cristiano IV. È da questa camera, impreziosita dai ritratti di famiglia, che il re gestiva la sua corrispondenza.
- Camera da letto di Cristiano IV. Il 28 Febbraio 1648 il re morì in questa stanza, poi divenuta l’alloggio della coppia reale composta da Federico III e Sofia Amalia. Tra gli oggetti esposti, figurano gli abiti insanguinati del sovrano, risalenti alla battaglia di Kolberger Heilde (1 Luglio 1644), durante la quale perse l’occhio destro.
- Bagno di Cristiano IV. Una delle tre toilette del palazzo, collegata al fossato dal proprio condotto di scarico e abbellita da piastrelle di Deft bianche e blu, aggiunte nel 1705.
- Stanza buia. L’ambiente che in origine separava l’appartamento del re da quello della regina, riceveva poca luce, a causa dell’alta torre aggiunta nel 1616. Tra gli elementi d’arredo più curiosi di questa camera, non si può non menzionare la sedia ad acqua. Si trattava di una particolare poltrona che sottoponeva l’ignaro ospite ad una doccia inaspettata, grazie a piccoli getti collegati ad un meccanismo inserito nello schienale.
- Camera sul giardino. La sauna di Cristiano IV nel 1705 divenne uno studio con vista sul parco.
- Sala dei marmi. La camera da letto della seconda moglie di Cristiano IV, Kirsten Munk, durante la monarchia assoluta si trasformò in un salotto dal gusto spiccatamente barocco. È interamente rivestita da marmo artificiale, con stucchi e putti dipinti sul soffitto.
- Camera di Cristiano V. Era il salotto di Kirsten Munk (poi anticamera della Sala dei Marmi). Sul davanzale di una delle finestre è ancora possibile vedere la bocchetta che metteva in collegamento questo ambiente con la parte opposta del palazzo. Si trova proprio accanto al ritratto di Carlotta Amelia, non faticherete a trovarla!
Dalla Torre delle scale alla Stanza degli specchi
Attraversate il corridoio di pietra e addentratevi nella Torre delle scale, per proseguire l’itinerario al primo piano.
Tra gli ambienti più suggestivi, vi segnalo:
- Sala di Federico IV. Inizialmente era la camera più grande di questo livello dell’edificio, poi ristretta e convertita all’uso di anticamera per la sorella di Federico IV.
- La Rosa. Consisteva in una camera quadrata, adoperata come sala da pranzo per dame e uomini di corte. Il suo pezzo forte è sicuramente l’imponente mobile musicale di Lehmann (foto in basso). Alto 4 metri, incorpora una mini orchestra che, grazie a dei meccanismi automatici, era capace di suonare fino a 14 componimenti diversi. Pensate: il costo della credenza in stile rococò era pari a quello di un piccolo castello!
- Stanza degli specchi. Ambiente chiaramente ispirato alla Reggia di Versailles, arredato da Cristiano V nel 1868 con un armadio a specchio.

Dal Salone dei cavalieri alla Sala del Tesoro
State per entrare nell’ampio Salone dei cavalieri al secondo piano, un condensato dello sfarzo del periodo della monarchia assoluta.
Questa camera fu completata per ultima e destinata alle feste da ballo. Alla fine del Seicento, Cristiano IV fece aggiungere 12 arazzi, per celebrare le sue vittorie nella Guerra di Scania (1675-1679).
I veri protagonisti della sala sono il trono dell’unzione dei sovrani assoluti e il trono delle regine, protetto da tre leoni d’argento (in occasione dei funerali dei sovrani, i felini sono momentaneamente trasferiti al Palazzo di Christiansborg).
Ancora oggi, tutti i bambini della famiglia reale vengono battezzati nella fonte situata a destra dei troni.
Siete pronti a vedere qualcosa di davvero unico nel suo genere? Se la risposta è affermativa, avanzate nella Sala dei Vetri.
Espone l’incredibile collezione che la città di Venezia donò a Federico IV, in occasione della sua visita nel 1709.
L’attuale disposizione degli oggetti in vetro (la stessa dal 1714) s’ispira alla Sala delle porcellane del Castello di Charlottenburg di Berlino.
A questo punto tornate indietro e camminate fino alla porta di accesso al seminterrato. Trovarla non sarà difficile, anche perché è osservata a vista dai militari della guardia reale.
Oggi accoglie: la collezione di armi istituita da Federico III, un’esposizione di oggetti di ambra e avorio, alcune botti di legno con il vino bianco Rosenborg (ora imbottigliato in cisterne di acciaio e servito a Capodanno o in altre occasioni speciali) e la sala con i prototipi di Ole Rømer, l’astronomo che scoprì la velocità della luce e che lavorò a lungo alla corte di Cristiano V.
Tesoro della corona danese
È finalmente arrivato il momento di accedere alla Sala del Tesoro del Castello di Rosenborg, progettata da Peter Koch e aperta al pubblico a partire dal 1975.
Tra i pezzi di maggior pregio, spiccano:
- Spada di Cristiano III, in uso nella cerimonia delle incoronazioni durante la monarchia assoluta. Fu adoperata per l’ultima volta nel 1648 per Federico III.
- Corona di Cristiano IV, realizzata per l’incoronazione del 1596 in oro e pietre preziose, pesa poco meno di 3 chilogrammi! Federico III, dopo aver riscattato la corona, che nel frattempo era finita nelle mani di un banchiere, vi aggiunse un inserto ad anello, poi rimosso e probabilmente riutilizzato per la corona di Cristiano V. Gli elementi decorativi rimandano alle virtù del buon re: fortezza, giustizia e carità.
- Oltre al set battesimale (tutt’ora in uso) e alla copia privata della costituzione della monarchia assoluta, nella Sala del Tesoro sono esposte una scatola contenente la membrana amniotica di Federico III, conservata integra (si pensava che gli avrebbe portato fortuna) e altri 8 piccoli recipienti con i cordoni ombelicali dei suoi figli (era credenza diffusa che proteggessero dalle malattie).
- Corona di Cristiano V, dal peso di 2 chilogrammi, è stata indossata da tutti i re assoluti. Con l’avvento della monarchia costituzionale (1849), il sovrano non viene più incoronato. Questo gioiello, impreziosito da zaffiri, trova però posto sulla sua bara, in occasione delle esequie.
- Corona della regina Sofia Maddalena, risalente al 1731 e adoperata fino al 1840.
- Scettro in oro e diamanti, creato in occasione dell’incoronazione di Federico III nel 1648.
Perché i gioielli della corona non possono lasciare la Danimarca
Una menzione a parte spetta ai gioielli della corona danese.

Secondo le precise volontà della regina Sofia Maddalena (1746), non solo possono appartenere esclusivamente alla sovrana in carica, ma non devono mai lasciare il regno.
La regina Carolina Amalia nel 1840 li fece assemblare in quattro set, composti da una tiara, una collana, orecchini e una spilla su cui sono montati diamanti, rubini, perle e smeraldi.
Vengono indossati in rare occasioni di rappresentanza e restano custoditi qui il resto dell’anno, sotto gli occhi pieni di meraviglia dei visitatori del Castello di Rosenborg.
Castello di Rosenborg a Copenaghen: informazioni pratiche per la visita
Per raggiungere la biglietteria e iniziare la visita, dovete indirizzarvi a Øster Voldgade, 4 A.
Se arrivate a piedi dal centro di Copenaghen, concedetevi una passeggiata nel parco del palazzo e scattate qualche foto nel roseto.
Chi preferisce spostarsi con i mezzi pubblici invece, può prendere la metropolitana, il treno o gli autobus (14, 184, 185) fino alla stazione di Nørreport, a meno di 500 metri da qui.
Vi verrà chiesto di lasciare gli zaini all’interno di appositi armadietti e avrete modo di ritirare gratis una mappa del castello in lingua italiana, che vi illustrerà gli ambienti e i pezzi da collezione principali.
Gli orari di apertura variano a seconda del periodo ma, in linea di massima il lunedì l’edificio resta chiuso (è sempre meglio consultare il sito internet del Castello di Rosenborg).
Non solo il Castello di Rosenborg a Copenaghen: breve storia del Palazzo di Christiansborg
L’incredibile storia del Palazzo di Christiansborg cominciò nel 1167, quando il vescovo Absalon costruì una fortezza per difendersi dagli assalti nemici.
Nel 1369 il castello fu distrutto e rimpiazzato, una decina di anni dopo, da quello di Copenaghen, nuova residenza dei sovrani di Danimarca.
Anche questo secondo maniero però venne demolito, poiché fatiscente e desueto.
Nel 1731 Cristiano VI costruì una residenza più solida e moderna, il primo Palazzo di Christiansborg.
L’edificio tuttavia ebbe vita breve, perché nel 1794 prese fuoco, rimediando danni incalcolabili.
Nel 1828 venne eretto il secondo Palazzo di Christiansborg, ma finì in cenere nel 1884.
Il terzo (ed ultimo) Palazzo di Christiansborg, attuale sede del Parlamento e dell’ufficio del primo ministro, fu inaugurato nel 1928.
Quando le sale di rappresentanza non vengono utilizzate dalla famiglia reale, sono aperte al pubblico (a pagamento), così come le cucine, le scuderie e le rovine del palazzo.
Torre del Palazzo di Christiansborg: ammirare gratis Copenaghen dall’alto
La torre è accessibile gratuitamente (consultate per tempo gli orari di apertura on line) e misura 106 metri.

Ritenuta troppo simile alla stazione dei treni di Kørsor, dal 1934 sulla sua sommità spiccano ben tre corone, che la rendono la torre più alta di Copenaghen.
Oltre ad un ristorante e ad una stanza con modelli e progetti di elementi architettonici e decorativi del palazzo, accoglie una piattaforma panoramica ed una curiosa installazione, dal titolo Piccioni nella Torre.
Nel 2015 l’artista Eva Koch realizzò l’opera per ripopolare figurativamente l’attuale deposito della torre, con i numerosi piccioni che si erano stanziati a lungo nel cantiere aperto e volarono via quando la costruzione venne coperta.
Sale di Stato reali del Palazzo di Christiansborg
Dopo aver attraversato il Salone dei Giganti, indossate i copriscarpe di plastica monouso (è obbligatorio) e percorrete la Scalinata del re.
State per fare il vostro ingresso nelle Sale di Stato della famiglia reale danese. Ecco un’anticipazione di quello che vi attende:
- Sala del trono. Il luogo dove il re riceve gli ambasciatori e gli ospiti illustri provenienti dall’estero. La proclamazione del nuovo sovrano non avviene con una vera e propria incoronazione ma con l’annuncio del primo ministro, che si affaccia dalla finestra di questo salone.
- Camera di Cristiano IX. Il pavimento è ricoperto dal tappeto che Margherita II ricevette in dono dal Governo e dal Parlamento, per il quarantesimo anniversario del suo regno (nel 2012) con lo stemma reale danese.
- Sala di Velluto. Interamente rivestita di velluto rosso, l’anticamera della Sala dei Cavalieri è ispirata alla sala del trono di Luigi XIV a Versailles.
- Sala dei Cavalieri (foto in basso). È la stanza più grande del palazzo e ospita le feste della famiglia reale. Può accogliere fino a 400 persone! Le pareti sono ricoperte da 17 arazzi, che raccontano più di mille anni di storia danese. Sono stati disegnati da Bjorn Norgaard e realizzati in Francia da 60 tessitori, che hanno impiegato 10 anni per completare l’opera. Dall’età dei vichinghi al futuro, passando per il Medioevo, la monarchia assoluta, la Seconda Guerra Mondiale e l’età presente: è come sfogliare un enorme volume di storia interamente illustrato.
- Biblioteca. I libri sono disposti su due livelli in un ambiente davvero molto raffinato, utilizzato dai sovrani e dal primo ministro, che ha l’abitudine di incontrare qui i capi di governo degli altri Paesi.
- Salone di Alexander. Prende il nome dal fregio di Alessandro Magno proveniente dal castello bruciato nel 1884.

Una curiosità: il Palazzo di Christiansborg non dispone di una cucina moderna ed i piatti serviti a cena, durante i sontuosi banchetti reali, vengono preparati nel vicino Palazzo di Amalienborg e condotti qui all’interno di scatoloni.
Palazzo di Christiansborg a Copenaghen: dove si trova e come arrivare
Per accedere alle Sale di Stato reali di Christiansborg vi basterà raggiungere Prins Jørgens Gård, 1 (la fermata di metro e autobus più vicina è Gammel Strand).
Le cucine reali, le scuderie e le rovine si possono visitare anche separatamente ma diventa fondamentale prestare attenzione agli orari e ai giorni di chiusura (date un’occhiata al sito internet del Palazzo di Christiansborg).
Chi lo desidera inoltre, ha l’opportunità di assistere ad una seduta del Parlamento o prenotare un tour guidato in lingua inglese.
A soli 350 metri dal Palazzo di Christiansborg si trova il Museo della Felicità, il posto perfetto per scoprire il segreto dei danesi, considerati uno dei popoli più felici al mondo.
Palazzo di Amalienborg: attuale dimora della famiglia reale danese a Copenaghen
In seguito all’incendio che rese inagibile il Palazzo di Christiansborg nel 1794, la famiglia reale danese si trasferì ad Amalienborg.
L’edificio originario, costruito per la regina Sofia Amalia (da cui prende il nome) tra il 1667 ed il 1673, andò distrutto da un rogo nel 1689.
Il nuovo progetto, presentato da Nicolai Eigtved nel 1749, prevedeva quattro costruzioni identiche in stile rococò, disposte attorno ad una piazza ottagonale, con una statua di Federico V a cavallo in posizione centrale.
In realtà non era destinato alla famiglia reale ma il sovrano, dopo aver visto la propria casa andare in fiamme, acquistò in tutta fretta la proprietà.
Al Palazzo di Cristiano VI (anche detto di Moltke) si affiancano il Palazzo di Cristiano VIII (di Leveatzu), quello di Federico VIII (di Brockdoff) e di Cristiano IX (noto come Palazzo di Schack).
Attualmente, i visitatori possono accedere al museo, situato nell’edificio di nord-ovest (Palazzo di Cristiano VIII), e perdersi nei magnifici ambienti interni.
Oltre agli studi dei sovrani (Federico IX, Cristiano IX, Federico VIII e Cristiano X) e al salone privato della regina Luisa, tra le stanze più rappresentative vi segnalo:

- Biblioteca gotica. Costruita per la regina Carolina Amalia nel 1852, contiene 1600 libri e venne donata interamente allo Stato, affinché fosse sempre mantenuta intatta.
- Camera Fabergé. Raccoglie preziosi russi con datazione compresa tra il 1860 e il 1917 (tra cui un enorme secchiello da champagne, regalo di compleanno di Alessandro III a Cristiano IX) ed alcuni gioielli della corona.
- Sala del giardino. È l’unica stanza del palazzo ad aver conservato il soffitto originale del 1750.
Palazzo di Amalienborg: come arrivare e assistere al cambio della guardia
Per organizzare la visita al museo, controllate gli orari di apertura sul sito del Palazzo di Amalienborg e fate in modo da assistere al cambio della guardia, che si svolge tutti i giorni a mezzogiorno.
Le guardie reali, in marcia dal castello di Rosenborg, accedono alla piazza ottagonale dal colonnato di Frederiksgade, motivo per il quale vi consiglio di disporvi al cospetto della statua di Federico V, così da avere un’ottima visuale.
Le stazioni della metropolitana più vicine sono: Marmokirken e Kongens Nytorv mentre la fermata dell’autobus più comoda è quella di Dronningens Tværgade (linea 23).
Anche qui, come nelle altre residenze reali, vi verrà chiesto di lasciare lo zaino in un armadietto prima di dare inizio al tour.

Gli altri castelli della Danimarca compresi nella Copenaghen Card
Se vi fermate a Copenaghen qualche giorno in più, non perdete l’occasione di aggiungere all’itinerario di viaggio queste due imperdibili tappe, comprese entrambe nella Copenaghen Card.
- Castello di Frederiksborg. Costruito da Cristiano IV nel 1600, oggi accoglie il Museo di Storia Nazionale e la magnifica Cappella Reale, luogo dell’incoronazione dei sovrani assoluti danesi. Durante la bella stagione, potete intrattenervi nei suoi giardini (il primo barocco e il secondo tipicamente romantico) e attraversare il laghetto a bordo di un’imbarcazione a motore. Si trova ad Hillerød e dista 35 minuti di treno da Copenaghen.
- Castello di Kronborg. È qui che William Shakespeare ambientò l’Amleto! Federico II trasformò la fortezza precedente (risalente al 1400), eretta in una posizione altamente strategica per il controllo dello stretto di Øresund, in un moderno palazzo rinascimentale. Patrimonio UNESCO dal 2000, il castello è aperto ai visitatori, che possono riviverne gli antichi fasti, passando da una stanza all’altra. Lo trovate ad Helsingør, una località a circa un’ora di treno dalla capitale danese.
A questo punto direi che non possono non chiedervelo: inserirete il Castello di Rosenborg e gli altri palazzi della famiglia reale nel programma di viaggio a Copenaghen?
8 risposte
Copenaghen, e la Danimarca ancora mi mancano, forse perché sono posti freddi e cari! 😉
Però devo dire che sono anche luoghi molto affascinanti. Le residenze nordiche mi sembrano meno “pompose” di quella che si trovano più a sud, ma parimenti interessanti. Sicuramente aggiungerei il castello di Rosenborg e anche altri palazzi in un tour della bella capitale danese!
Per secoli la Danimarca è stata una monarchia assoluta, ecco spiegata la pomposità e il lusso di certe residenze.
Non ho mai preso in considerazione la Danimarca come meta di viaggio poichè, potendoci muovere solo in inverno, temo il freddo troppo pungente di questi territori. Non ti nego però che mi ha sempre affascianato non solo lo stile di vita della nazione, ma anche la sua varietà di paesaggi. Ora vedo che anche a livello architettonica vanta strutture da dover assolutamente visitare almeno una volta nella vita, come il castello di Rosemborg.
Ci sono stata a Gennaio e posso dirti che ci sono così tanti musei che il freddo, con l’abbigliamento giusto, si può tranquillamente gestire. È in questi casi che si vede lo spirito di adattamento del viaggiatore.
Regge e castelli appartenuti per secoli a famiglie regnanti mi affascinano tantissimo. Spesso conservano arredi originali o tutta una serie di “chincaglierie” che mi fanno percepire le visite come più intime. Foto di famiglia, soprammobili, oggetti di uso comune, sono tutti elementi che mi fanno volare con la fantasia e cerco di capire che tipo di persone fossero o quali gusti avessero. Probabilmente è un problema mio! Ma, se posso, i palazzi reali non me li perdo mai!
Con queste premesse, sono certa che tu ameresti follemente il Castello di Rosenborg. È stata la dimora dei monarchi assoluti che amavano mostrare ai loro ospiti tutta la loro opulenza attraverso oggetti preziosi e spesso all’ultimo grido.
Ormai mi conosci e sai quanto io ami i luoghi storici come castelli e regge! Non sono però ancora stata in Danimarca quindi mi piacerebbe poter partire per la sua scoperta iniziando proprio dai castelli e dai luoghi storici come il Castello di Rosenborg che sembra davvero eccezionale, sontuoso e molto elegante!
Sono tutti castelli magnifici e solo visitarli tutti permette di farsi un’idea chiara sulla storia della monarchia danese.