Tenetevi forte perché sto per mostrarvi cosa vedere 6 giorni in Andalusia!
Se cercate una meta non troppo lontana da casa, ma che allo stesso tempo profumi di esotico, con un importante patrimonio artistico e paesaggi da sogno, allora il sud della Spagna è quello che fa per voi.
Pronti a partire?
Andalusia: cosa vedere in 6 giorni
Il modo migliore per visitare la regione autonoma dell’Andalusia è un viaggio itinerante. Vi consiglio di cominciare da Siviglia, città che vi conquisterà al primo sguardo e la cui bellezza non può essere ammirata in un solo giorno, ma ne occorrono almeno 2-3.
Quindi dirigetevi a Malaga, che dista da Siviglia circa 2 ore, e qui stabilite la vostra nuova base operativa. Il capoluogo della Costa del Sol infatti, è l’unica città andalusa, oltre a Siviglia, a possedere un aeroporto destinato ai voli internazionali, che dista solo 8 km dal centro città.
Dalla stazione dei treni Maria Zambrano di Malaga inoltre, è possibile raggiungere in poco più di un’ora la città di Cordoba, e circa due ore la meravigliosa Granada.
Direi quindi che un itinerario di 6 giorni sia più che sufficiente per vedere l’Andalusia, anche se sono convinta che non appena avrete messo piede sul volo di rientro per l’Italia non vedrete l’ora di tornare per approfondirne la conoscenza.
Giorno 1: i luoghi simbolo della città di Siviglia nel mondo
Cominciate la giornata con una passeggiata a Plaza de España, a cui si accede dal Parque Maria Luisa. L’ingresso è libero e, oltre a rilassarvi sotto al lungo porticato che fa da cornice a questa grande piazza semicircolare in stile barocco, potete noleggiare una barca a remi o a motore e attraversare il canale, chiaro omaggio alla bella e italianissima Venezia.
Da qui, in circa 20 minuti a piedi, sarete davanti all’imponente Plaza de Toros de la Real Maestranza, uno dei luoghi più emblematici della cultura andalusa e che richiama da tutto il mondo migliaia di visitatori, curiosi di assistere dal vivo allo spettacolo della corrida.
Oltre a provare l’emozione di scendere nell’arena, potrete visitare il Museo Taurino. Qui ripercorrerete i passi dei toreros e vedrete da vicino alcuni preziosi cimeli dei grandi protagonisti delle corride del passato.
Giorno 2: Siviglia e i suoi monumenti più celebri
Dedicate la mattinata alla visita della Catedral de Santa Maria de la Sede de Sevilla, la Chiesa più imponente di tutta la Spagna. Pensate che al suo interno si trova la tomba di Cristoforo Colombo, sostenuta da quattro araldi che rappresentano le quattro corone di Spagna. L’alto campanile che affianca l’edificio è la Giralda, che mostra ancora i segni dell’antico passato moresco.
A questo punto dimenticatevi del tempo che passa e varcate la soglia del palazzo del Real Alcazar, che si trova solo a pochi passi dalla già citata Cattedrale.
Si tratta di uno degli edifici più rappresentativi dell’arte moresca in Andalusia. La cura nella realizzazione degli interni, la maestosità dei colonnati, ma anche gli ampi cortili impreziositi da fontane zampillanti, gli alberi da frutto e i labirintici giardini, vi lasceranno senza fiato.
Giorno 3: Siviglia e le origini del flamenco
Sentite un suono di nacchere e un battito di mani che scandiscono il tempo? Questo è il modo con cui la città di Siviglia vi invita a visitare il Museo del baile flamenco.
Dichiarato patrimonio immateriale UNESCO nel 2010, il flamenco è il modo attraverso cui si manifesta l’identità del popolo andaluso.
Pensate che, dal momento che questo edificio ospita una scuola di danza, oltre a poter vedere da vicino abiti e accessori di scena dei più grandi ballerini e coreografi del passato, potrete assistere ad uno spettacolo di flamenco dal vivo, eseguito dagli stessi studenti.
Si avvicina l’ora della partenza ma volete scattare ancora qualche foto ricordo? Il Paseo Cristobal Colon è quello che fa per voi. Questa lunga darsena che costeggia il fiume Guadalquivir dista solo 15 minuti dal Museo del baile flamenco. Proseguite fino alla Torre del Oro, antica fortezza utilizzata per avvistare le navi nemiche, ora museo navale che celebra le grandi imprese dei conquistatori di Spagna e concedetevi tutto il tempo che vi occorre per ammirare la discesa del sole che si specchia sulle acque del fiume.
Per tutti i dettagli , vi invito a consultare il mio articolo dedicato a Siviglia
Cosa vedere 6 giorni in Andalusia: Malaga
Giorno 4: Malaga, la città natale di Pablo Picasso
Benvenuti nella città che ha dato i natali a Pablo Picasso!
Vi consiglio di cominciare con la visita al Castillo di Gibralfaro e l’Alcazaba, entrambi raggiungibili a piedi dal centro città con una passeggiata di circa 20 minuti.
Trovandosi ad un’altezza che supera i 100 metri, le mura del castello vi offriranno una vista privilegiata sulla città e vi permetteranno di scattare delle ottime foto ricordo panoramiche.
Recatevi quindi al vicino Museo dedicato a Picasso, inaugurato nel 2003 nel sontuoso Palacio Buenavista, per volontà dei familiari nel noto pittore andaluso. Oltre a numerose opere dell’artista, qui sono ospitate spesso delle mostre d’arte temporanee. Durante la mia visita ad esempio, ho avuto il privilegio di ammirare alcuni disegni del maestro del cinema italiano, Federico Fellini, risalenti alla sua giovanile attività di illustratore.
Concedetevi infine una passeggiata lungo Calle Larios e fermatevi presso uno dei tanti tapas bar, magari per assaggiare una buona frittura di pescado.
Se volete maggiori informazioni, consultate il mio articolo su cosa vedere a Malaga
Cosa vedere 6 giorni in Andalusia: Cordoba
Giorno 5: Cordoba, la città dai mille volti
La giornata non può che iniziare con una visita alla Mezquita, la moschea più grande dell’Europa occidentale. La sua peculiarità consiste nel fatto che al suo interno nel 1523 fu costruita una chiesa cattolica. Le lunghe file di colonne, l’alto campanile e l’ampio cortile, vi condurranno in un viaggio indietro nel tempo che sarà per voi tutt’altro che spiacevole.
Se pensate che sia questo il posto più bello che abbiate mai visto finora, aspettate di entrare all’Alcazar de Los Reyes Cristianos. Piscine ricolme d’acqua, giardini dai fiori profumati e ampi cortili sarà ciò che vi troverete davanti una volta varcata la soglia di quello che per lungo tempo fu la sede dell’Inquisizione Spagnola.
Prima di dirigervi verso la stazione per prendere il treno che vi riporterà a Malaga, concedetevi una passeggiata lungo il Ponte Romano. Se siete amanti della serie tv Il trono di spade non impiegherete molto a riconoscere in questa massiccia struttura in pietra lunga quasi 250 metri, il ponte di Volantis.
Per tutti i dettagli, vi invito a consultare il mio articolo dedicato alla città di Cordoba
Cosa vedere 6 giorni in Andalusia: Granada
Giorno 6: Granada e la magia dell’Alhambra
Vi consiglio di raggiungerla di buon mattino con il primo autobus in partenza da Malaga perché la visita all’Alhambra, il luogo che da solo quasi vale la visita alla città, vi terrà impegnati per gran parte della vostra permanenza a Granada.
Vi basti sapere che questo mastodontico monumento occupa più di 100.000 metri quadrati e ospita ben 3 edifici principali. Godetevi la visita ai suoi palazzi, attraversate i giardini di Generalife e ammirate le antiche stanze dei sovrani, simbolo tangibile di ricchezza e potere, che qui sembrano essere sfuggiti all’usura del tempo.
Perdetevi tra i vicoli dell’Albaicin, antico ritrovo del popolo gitano e concedetevi una sosta presso il Mirador de San Nicolas, una terrazza affacciata sull’Alhambra e sulla catena montuosa della Sierra Nevada.
Riprendete fiato dopo l’impervia salita e tendete l’orecchio: se sarete fortunati potrete ascoltare il suono inconfondibile di una chitarra gitana.
Ecco, è questo lo spirito dell’Andalusia!
Per tutti i dettagli, vi invito a consultare il mio articolo sulle bellezze di Granada
Adesso che sapete cosa vedere durante un viaggio di 6 giorni in Andalusia in tempi di covid, scoprite:
Siete già pronti a prenotare il vostro biglietto aereo?
4 risposte
Purtroppo non avrò sei giorni ma solo due, ma sempre meglio di niente! Infatti da quando ho il Green Pass ogni “scusa” è buona per cercare un volo, e così mi sono lasciata tentare e ho prenotato un volo per Siviglia. Ci sono già stata, ma tanto tempo fa, e la città mi era piaciuta tantissimo per cui sono veramente felice di tornare. E poi le altre tappe mi piacerebbe includerle in un viaggio on the road, magari in primavera!
In due giorni comunque a Siviglia qualcosa la si riesce a vedere. Anche per me è una città splendida. Pensa che è stato proprio dopo aver visitato la sola Siviglia che ho pensato di tornare a visitare tutta l’Andalusia con un on the Road .
Ciao per caso sono capitato sul tuo blog… sto organizzando un viaggio on the road senza tempo, nel senso che non so quanto starò via… dato che ho appena interrotto una relazione lunghissima… comunque dicevo sto organizzando un viaggio on the road fino ad arrivare a Gibilterra e vorrei fare più tappe da barcellona a Giblilterra e 2/3 prima di Barcellona. Io parto da Verona… Ti va di darmi qualche consiglio? Grazie
Certamente, Igor. Sentiamoci via mail così concordiamo un itinerario in base alle tue esigenze.