Edimburgo è una di quelle città dove la bellezza sembra celarsi dietro ad ogni angolo, motivo per il quale non è affatto semplice stilare un elenco di cosa vedere assolutamente in 3 giorni.
La capitale della Scozia è talmente affascinante e misteriosa, da sembrare quasi il frutto di una finzione cinematografica.
Ogni vicolo, pub, museo o edificio, sembra creato apposta per stupire il visitatore che dal canto suo, ha spesso l’impressione di ritrovarsi sul set di un film, in attesa che da un momento all’altro accada qualcosa.
Edimburgo: cosa vedere in 3 giorni nella capitale dei 7 colli
Lo sapete che c’è una peculiarità che accomuna l’italianissima Roma alla capitale scozzese?
Anche Edimburgo, proprio come l’Urbe, si erge su ben sette colli.
I più celebri sono indubbiamente:
- Arthur’s Seat, la vetta più alta della città (251 metri), posta sul cratere di un vulcano inattivo. Il nome (che in italiano significa, il seggio di Artù), potrebbe indurvi a pensare ad un collegamento con Re Artù e la sua Camelot (ipotesi mai pienamente confermata dagli storici). Il colle può essere scalato seguendo svariati percorsi di trekking (a cui corrispondono diversi livelli di difficoltà) e consente di ammirare la città a 360°!
- Calton Hill è la collina più famosa di Edimburgo ed è ricchissima di monumenti. Tutte le migliori guide di viaggio consigliano di raggiungerla al tramonto, quando la città, vista da quassù, sembra avvolta da un’aura di magia. Provare per credere!
- Castle Rock, alta circa 130 metri e posta su un antichissimo vulcano attivo, ospita il monumento simbolo della città, il Castello. Al primo sguardo, sembrerebbe una roccia impervia ed inaccessibile. D’altronde, è proprio qui che si sviluppò il primo insediamento urbano dell’odierna Edimburgo. Oggi, grazie al celeberrimo Royal Mile, non avrete alcun problema ad arrivarci.
Corstorphine Hill, Braid Hills, Balckford Hill, Craiglockhart Hill, sono i restanti quattro colli, sicuramente meno frequentati dai turisti, dal momento che occupano le aree più periferiche della città, ma non meno interessanti.
È qui che si rifugiano gli abitanti di Edimburgo quando cercano un pò di tranquillità.
Cosa vedere ad Edimburgo: primo giorno
Old Town: passeggiare lungo Royal Mile
Il nostro tour alla scoperta di cosa vedere ad Edimburgo in 3 giorni non può che iniziare dal cuore della città: Old Town, proclamata (insieme alla New Town) patrimonio UNESCO nel 1995.
L’intera area si sviluppa attorno ad un’arteria principale che, vista dall’alto, appare come un profondo taglio nel tessuto urbano della capitale.
Castle Hill, Lawnmarket, High Street, Canongate, sono i quattro nomi che questo stradone di un chilometro e mezzo circa, assume durante il suo lungo percorso.
Eppure per tutti, è noto con il nome di Royal Mile (ovvero, miglio reale).
Pensate: si è formato milioni di anni fa, da una colata di lava vulcanica.
Oggi collega il Castello di Edimburgo al Palazzo di Holyrood, in un itinerario ricchissimo di attrazioni e luoghi d’interesse.
Pronti a mettervi in cammino? Cominciamo!
Castello di Edimburgo
Il monumento più rappresentativo di Edimburgo non può che essere l’imponente Castello, che domina dall’alto l’intera città.
Vi consiglio di prendervi qualche ora (ce ne vogliono almeno due o tre) per esplorarlo internamente, poiché ospita un numero davvero ragguardevole di musei e allestimenti (tutti inclusi nel biglietto d’ingresso).
Tra questi, non posso non menzionare:
- Museo Nazionale della Guerra, che ripercorre la storia dell’esercito scozzese.
- Stanza che custodisce gli Honours of Scotland, ovvero i gioielli della corona e la preziosissima Pietra del Destino (di cui racconto le avventurose vicissitudini nell’articolo dedicato a: 10 curiosità sulla Scozia e gli Scozzesi).
- St. Margaret’s Chapel, la parte più antica del maniero, risalente al XII secolo.
- Prigioni sotterranee dove, grazie ad un percorso espositivo, è possibile scoprire aneddoti su coloro che vi finirono rinchiusi.
Nell’approfondimento che ho dedicato alla mia visita al Castello di Edimburgo, trovate maggiori informazioni per organizzare il vostro tour!
Una curiosità: l’ampia Esplanade antistante la fortezza, nel mese di Agosto ospita il Military Tattoo, un evento popolarissimo, che richiama in città curiosi da ogni dove.
Potrebbe essere un’ottima scusa per visitare la capitale scozzese la prossima estate, non credete?
Camera Obscura e Museo delle Illusioni
Se c’è una cosa che dovete vedere ad Edimburgo, quella è certamente la Camera Obscura, l’attrazione più antica della città, all’interno dell’Outlook Tower.
È raggiungibile al termine di un percorso di visita originalissimo, noto come Museo delle Illusioni, che si articola lungo ben sei piani.
Se amate i luoghi fuori dall’ordinario e siete alla ricerca di scatti assolutamente instagrammabili, allora questo è il posto che fa per voi!
Prima di acquistare il biglietto, potete consultare il racconto della mia visita a: Camera Obscura e Museo delle Illusioni di Edimburgo, ricco di spunti utili per pianificare il vostro tour.
The Scotch Whisky Experience
Siete amanti della bevanda tipica scozzese, il whisky? In tal caso, non potete assolutamente perdervi questa attrazione: The Scotch Whisky Experience.
Prevede diversi percorsi di visita (con audioguida in italiano), che includono degustazioni di whisky e ottimo cibo tipico scozzese.
Consultate il sito internet per saperne di più!
Heart of Midlothian
Mentre stavo raggiungendo l’ingresso della Cattedrale di St. Giles, non ho potuto non notare questo grande mosaico a forma di cuore, sulla pavimentazione stradale.
Mi stavo avvicinando per scattare una foto, quando ho notato che alcuni passanti, con molta nonchalance, ci sputavano sopra.
Mossa dalla curiosità, ho così iniziato a fare delle ricerche ed ho scoperto che qui si trovava il centro amministrativo dell’antica Edimburgo, nonché sede delle carceri e delle esecuzioni pubbliche (Old Talbooth).
Il cuore, che prende il nome dalla contea di Midlothian, costituiva di fatto il punto esatto in cui venivano eseguite le condanne a morte.
La tradizione di sputare all’interno del mosaico, oggi vista come una sorta di portafortuna, deriverebbe dall’usanza dei prigionieri, di compiere un ultimo gesto di stizza, prima di essere giustiziati.
Cattedrale di St. Giles
La Cattedrale di St. Giles (Sant’Egidio, patrono della capitale scozzese), anche nota come High Kirk, è la Chiesa principale di Edimburgo.
Fondata nel 1124 da re David I, questa Chiesa fu al centro della controversa Riforma Scozzese, avviata da John Knox (qui ricordato da un monumento).
Se dall’esterno le sue caratteristiche architettoniche tipicamente gotiche sapranno incuriosirvi, saranno i suoi interni ad incantarvi.
Ampie e coloratissime vetrate ne impreziosiscono infatti, le navate.
Tra queste, ve n’è una che è collegata ad un aneddoto curioso.
Dal momento che ad Edimburgo mancava un vero e proprio memoriale a Robert Burns, nel 1985 si decise di realizzare una nuova vetrata all’interno della Cattedrale e di dedicarla al celeberrimo poeta scozzese.
Mercat Cross
Un unicorno, simbolo della Scozia, sovrasta la colonna, posta a sua volta su una struttura ottagonale, nel punto esatto in cui anticamente si svolgeva parte della vita sociale di Edimburgo.
Qui infatti si tenevano le contrattazioni mercantili, i pubblici proclami e le esecuzioni capitali.
Ed è proprio da qui che, l’8 Settembre 2022, è stata annunciata la morte della sovrana del Regno Unito, Elisabetta II.
Close di Edimburgo
I close costituiscono, a mio avviso, la vera peculiarità della Old Town di Edimburgo.
Questi strettissimi vicoli disseminati su entrambi i lati del Royal Mile, sembrano infatti dei passaggi segreti, che conducono magicamente il visitatore in altre zone della città.
Si distinguono spesso solo dal nome, che solitamente è un richiamo al vecchio proprietario o a una famiglia che risiedeva nei paraggi.
Nonostante alcuni di essi oggi siano privati (facilmente riconoscibili perché chiusi da cancellate), nella maggior parte dei casi si tratta di attraversamenti assolutamente leciti.
Quindi, non fatevi prendere dal panico ed oltrepassatene almeno un paio.
Mary King’s Close
Mary King’s Close costituiva un vero e proprio quartiere sotterraneo!
Poiché fu una delle zone più colpite dalla peste del 1645, al fine di contenere l’epidemia, venne completamente chiusa all’esterno.
Si narra che, alcuni tra gli ammalati, furono murati vivi all’interno delle loro abitazioni e che oggi, infestino quelle antiche dimore con dei veri e propri fenomeni paranormali.
Dopo anni di chiusura al pubblico, caratterizzati da uno stato di totale abbandono, nel 2003 Mary King’s Close venne riaperto e oggi costituisce uno dei luoghi che tuti gli amanti delle storie di terrore vogliono vedere, una volta giunti ad Edimburgo.
Advocate’s Close
Advocate’s Close è in assoluto il mio vicolo preferito della Old Town!
Provate a procedere in avanti lentamente e aguzzate la vista.
Riuscirete ad ammirare da una prospettiva inedita, il celebre Scott Monument, uno dei principali punti d’interesse, che caratterizzano la vicina New Town.
Inevitabilmente, anche Advocate’s Close è collegato a una storia di mistero, a metà tra realtà e leggenda.
Pare che John Chiesly, non molto soddisfatto della sentenza che lo obbligava a versare una cospicua somma di denaro a sua moglie, dopo la separazione, decise di sparare al giudice, proprio nei pressi di questo vicolo.
In seguito al suo gravoso comportamento, gli venne amputato l’intero braccio destro (colpevole di aver compiuto l’insano gesto), che non fu mai più ritrovato.
Cockburn Street
Se avete scelto di attraversare Advocate’s Close, allora vi siete magicamente ritrovati in questa pittoresca strada di Edimburgo, Cockburn Street.
È stata realizzata nel 1856 per collegare il Royal Mile alla stazione ferroviaria di Waverley e prende il nome dall’avvocato Henry Cockburn, personalità alquanto popolare durante il periodo di espansione urbana di Edimburgo, in età vittoriana.
Qi troverete diversi negozi di prodotti tipicamente scozzesi, perfetti per l’acquisto dei vostri souvenir.
John Knox’s House
Torniamo sul Royal Mile e fermiamoci davanti all’edificio noto come John Knox’s House.
In realtà questa non è l’antica dimora del predicatore scozzese, come molti sono portati a pensare, poiché John Know risiedette tra queste mura solo per alcuni anni, poco prima di morire nel 1572.
L’edificio a due piani, originariamente proprietà della famiglia orafa dei Mosman, oggi è un museo, che ripercorre la storia della Riforma Scozzese e l’evoluzione del Protestantesimo nel Paese.
Museum of Edinburgh
Volete sapere di più sulla città che vi ospita? Visitate il Museum of Edinburgh, collocato presso uno degli edifici storici della capitale, Huntly House.
L’ingresso è libero e vi consentirà di ammirare oggetti ed antichi manufatti, raggruppati in interessanti collezioni permanenti.
Una curiosità: il museo custodisce qualcosa di davvero insolito da vedere: il collare e la ciotola del cagnolino più famoso dell’intera Scozia, Greyfriars Bobby, la cui devozione al padrone defunto, portò la città di Edimburgo a dedicargli persino una statua.
Parlamento Scozzese
Il complesso architettonico che ospita il Parlamento Scozzese, lungo il Royal Mile di Edimburgo, vi si staglierà dinanzi all’improvviso, durante la vostra passeggiata.
Effettivamente faccio fatica a pensare che quel palazzone dall’architettura contemporanea, riesca a passare inosservato, trovandosi nel cuore della città vecchia.
È stato progettato dal catalano Enric Miralles, scomparso nel 2000, quattro anni prima dell’inaugurazione, avvenuta alla presenza della Regina Elisabetta II.
Pensate: è costato ben 414 milioni di sterline!
Oggi è possibile accedervi gratuitamente secondo tre modalità: visitando autonomamente parte degli interni, aggregandosi ad un tour con la guida oppure scegliendo di assistere alle sedute dei parlamentari.
Per maggiori informazioni, potete consultare il sito internet del Parlamento Scozzese.
Holyrood Palace
L’estremità opposta a quella occupata dall’imponente Castello di Edimburgo, è occupata dallo splendido Palazzo di Holyrood, la residenza dei sovrani britannici in città.
È aperto tutto l’anno alle visite, che includono gli interni della costruzione reale, gli splendidi giardini e le rovine dell’antichissima Abbazia di Holyrood.
Potrete accedere alle stanze private di Maria Stuarda e ripercorrere alcuni degli aspetti salienti della sua vita, come l’assassinio del suo amante, David Rizzo, avvenuto proprio tra queste mura.
Date un’occhiata al sito internet di Holyrood Palace, così da verificare i costi e gli orari di apertura al pubblico.
Cosa vedere ad Edimburgo: secondo giorno
Calton Hill e i cimiteri della città
Oltre a costituire uno dei punti panoramici più suggestivi della città, Calton Hill viene spesso etichettata come una sorta di Acropoli scozzese.
Il motivo di questo appellativo risiede nel fatto che qui vi sono numerosi monumenti e che alcuni tra questi, richiamano in maniera alquanto evidente l’architettura della Grecia antica.
Calton Hill è facilmente raggiungibile dal centro di Edimburgo con una passeggiata o con l’autobus (la fermata più vicina è St. Andrew’s House, alle pendici del colle).
L’unico modo per conquistarne la vetta è comunque a piedi, percorrendo uno dei sentieri posti su Regent Road, accessibili anche nelle ore notturne.
Cosa vedere a Calton Hill: l’Acropoli scozzese
La prima grande opera architettonica che, ne sono certa, catturerà la vostra attenzione, è il National Monument of Scotland.
È stato realizzato in onore dei caduti scozzesi durante le guerre napoleoniche ed è volutamente ispirato al Partenone ateniese.
I lavori, cominciati nel 1822, si interruppero però dopo pochi anni per mancanza di fondi ed il monumento, risulta tutt’ora incompiuto.
Il Nelson Monument è invece un omaggio all’ammiraglio Orazio Nelson, che morì nella vittoriosa battaglia di Trafalguar (21 Ottobre 1805).
È alto 30 metri ed ha la forma di un cannocchiale rovesciato. Sulla sua sommità, una croce bianca sovrasta una sfera di metallo, collegata ad un meccanismo azionato manualmente ogni giorno alle ore 13:00 in punto, in corrispondenza del colpo di cannone sparato sul Castello di Edimburgo.
Oggi i visitatori possono percorrere i circa 150 gradini presenti all’interno del monumento e guadagnarne la vetta (a pagamento).
Il Portuguese Cannon fu portato, alla fine del Settecento, nelle colonie portoghesi del Sud-est asiatico, per poi finire in mani scozzesi ed essere posizionato, quasi un secolo dopo, a Calton Hill.
È l’unico, di un gruppo di sei cannoni, ad essere giunto integro fino ai giorni nostri. Gli altri sono stati fusi nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il City Observatory è il più antico osservatorio astronomico della città, oggi in disuso.
Costeggiandone la struttura, avrete la possibilità di scattare splendide foto panoramiche di Edimburgo, quindi non abbiate fretta di proseguire.
Ho lasciato volutamente per ultimo il Dugald Steward Monument, che è in assoluto il punto più fotografato della città, se non dell’intera Scozia.
Questo tempio circolare definito da un colonnato in stile corinzio è un richiamo al monumento coragico ateniese di Lisicrate e non è l’unico, nelle vicinanze.
Oltre al filosofo scozzese Dugald Stewart, anche Robert Burns è stato omaggiato con un’opera molto simile, situata ai piedi di Calton Hill e chiusa da una cancellata affacciata su Regent Road.
Cimiteri di Edimburgo: quali visitare
Una delle mie più grandi scoperte di questo viaggio in Scozia è che qui, risulta alquanto diffusa l’abitudine di passeggiare nei cimiteri storici.
Aperti tutto il giorno e collocati in svariati punti del centro di Edimburgo, al pari dei comuni parchi pubblici, alcuni di questi luoghi di antica sepoltura, sono certamente da vedere di persona.
Sapranno affascinarvi, immergendovi in un’atmosfera senza tempo, nel silenzio delle fredde lapidi annerite dagli anni.
New Calton Burial
Non posso che cominciare questo itinerario sepolcrale, dal cimitero di New Calton Burial Ground, che si trova sulla strada collinare che da Holyroad Palace conduce a Calton Hill.
Alcuni pannelli informativi vi spiegheranno chi sono i defunti sepolti qui (tra questi, vi sono svariati membri della famiglia di Robert Louis Stevenson).
Una curiosità: una piccola torre di avvistamento di pietra occupa uno degli angoli che delimitano il cimitero. Serviva a controllare che non vi fossero ladri di cadaveri in agguato.
Old Calton Cemetery
Tra Walterloo Place e Regent Road invece, si erge l’Old Calton Cemetery che, tra le altre, ospita anche la tomba di David Hume, collocata in un mausoleo.
Il monumento più imponente di questo cimitero è sicuramente l’obelisco, eretto in ricordo di cinque martiri politici.
È alto 27 metri e ricorda: Thomas Muir, Thomas Fyshe Palmer, Willam Skirving, Maurice Margarot e Joseph Gerrald, riformisti uccisi per aver cercato di diffondere idee di libertà e uguaglianza.
Con mio grande stupore, ho visto apparire all’improvviso tra le tombe, una statua di Abramo Lincoln. Questa scultura fa parte di un memoriale più ampio, eretto in onore dei soldati scozzesi, morti durante la Guerra di Secessione Americana.
Canongate Kirkyard
Lasciando la collina di Calton Hill alle vostre spalle, dirigetevi verso il Royal Mile. Di fronte al già citato Museum of Edimburgh, si trova il Canongate Kirkyard (per accedervi, vi basterà superare l’omonima chiesa).
Qui è sepolto l’economista scozzese Adam Smith (ricordate la sua teoria della mano invisibile, studiata sui banchi di scuola?), morto ad Edimburgo nel 1790.
Greyfriars Kirkyard: il cimitero di Edimburgo amato dai fan di Harry Potter
Cosa ha in comune il maghetto più famoso del mondo con uno dei cimiteri di Edimburgo, Greyfriars Kirkyard?
Si dice che J. K. Rowling cominciò a scrivere il primo dei suoi fortunatissimi romanzi dedicati ad Harry Potter, proprio in questa città.
All’epoca, la scrittrice frequentava assiduamente Elephant House, un pub situato a pochi metri da questo cimitero.
Era solita superare il grande cancello affacciato su Candlemaker Row e passeggiare tra le lapidi, in cerca della giusta concentrazione.
Quando i suoi libri hanno raggiunto la celebrità, è emerso come diversi dei personaggi della saga, siano stati effettivamente ispirati da alcuni dei nomi riportati sulle lapidi di Greyfriars Kirkyard.
Nonostante questa tesi non sia mai stata confermata dalla diretta interessata, una delle tombe di questo cimitero è diventato una vera e propria meta di pellegrinaggio.
Si tratta della lapide di Thomas Riddell, nella quale tutti i potteriani riconoscono un chiaro riferimento a Lord Voldemort, antagonista del nostro Harry.
Trovarla non è semplice perché è collocata alle spalle della chiesa di Greyfriars. Superate il passaggio ricavato nel Fodden Wall e aguzzate la vista, la lapide che cercate è infatti proprio a ridosso delle mura di cinta.
Greyfriars Bobby: il cagnolino più famoso di Edimburgo
All’ingresso di Greyriars Kirkyard, trova posto uno struggente memoriale, dedicato ad un cagnolino.
Questo Skye terrier vegliò per lunghi anni davanti alla lapide del suo padrone, un poliziotto di Edimburgo.
In realtà, una volta divenuto randagio, avrebbero dovuto sopprimerlo, secondo le leggi dell’epoca.
Gli abitanti della città tuttavia, colpiti dal suo estremo senso di devozione, si adoperarono in ogni modo affinché gli fosse risparmiata la vita.
Si presero cura di lui fino alla sua morte ed eressero una lapide all’interno delle mura di Greyfriars Kirkyard, in memoria della sua encomiabile fedeltà.
Cosa vedere ad Edimburgo: terzo giorno
New Town e i suoi principali punti di interesse
L’elegante New Town di Edimburgo è stata realizzata sul finire del 1700, quando la questione del sovraffollamento all’interno della Old Town, era diventata ormai insostenibile.
Il progetto urbanistico originale prevedeva la costruzione di un reticolo di strade che raffigurasse, in qualche modo, la bandiera del Regno Unito (Union Jack).
Tra le arterie principali di questo elegantissimo quartiere, spicca Princes Street, confine naturale tra la New Town e la Old Town, nonché la strada dello shopping per eccellenza della città.
Impreziosita da un ampio spazio di verde pubblico, i Princes Street Gardens, questa via trafficata custodisce almeno un paio di punti d’interesse, da vedere durante il vostro soggiorno ad Edimburgo.
Scott Monument
Sir Walter Scott è uno dei più grandi letterati della storia scozzese, motivo per il quale non dovrà stupirvi la maestosità del monumento che gli è stato dedicato.
Questa costruzione in stile puramente gotico è alta ben 60 metri ed è visibile da vari punti della città.
L’imponente statua che raffigura Scott, realizzata in bianchissimo marmo di Carrara, occupa la base del monumento e crea un evidente contrasto con i colori scuri del resto della costruzione, annerita dall’inquinamento nel corso degli anni.
Il monumento è stato inaugurato nel 1845 e grazie alla presenza di una lunga scala a chiocciola, è possibile raggiungerne la vetta, superando 287 gradini, intervallati da terrazze panoramiche.
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura e i costi della visita, date un’occhiata al sito internet dei musei di Edimburgo.
Balmoral Hotel
Il sontuoso Balmoral Hotel è uno degli edifici più fotografati di Princes Street perché è qui che nel 2007, J. K. Rowling terminò di scrivere l’ultimo libro della sua fortunatissima saga: Harry Potter e i Doni della Morte.
All’epoca la scrittrice occupava la stanza numero 552, poi decorata con un piccolo gufo, posto all’esterno, sulla porta.
Completata la stesura del romanzo, firmò il retro di un busto di marmo, oggi ancora presente all’interno dell’alloggio ma opportunamente protetto da una teca.
Dean Village
Non tutte le guide di viaggio segnalano, tra le cose da vedere ad Edimburgo, quello che secondo me è uno degli angoli più suggestivi della capitale: Dean Village.
È una sorta di città nella città, facilmente raggiungibile a piedi da Princes Street (in 15 minuti) o con l’autobus (la fermata più vicina è Drumsheugh Place).
Questo borgo di origine medievale, fondato nei pressi del fiume Leith, anticamente era una zona dall’economia fiorente.
La costruzione dell’imponente Dean Bridge tuttavia, di fatto lo tagliò fuori dall’espansione urbanistica della nuova Edimburgo.
Il villaggio venne così rapidamente abbandonato finché sul finire del 1800, si pensò di riqualificare l’intera zona, costruendo nuovi eleganti palazzine ed una torre con l’orologio.
Dopo una nuova ed inesorabile decadenza, nel 1960 finalmente Dean Village tornò a nuova vita.
Oggi infatti, se da un lato è un’elegante quartiere residenziale, dall’altro sta diventando uno dei luoghi più fotografati dai turisti.
È qui che si celano secondo me, gli angoli più instagrammabili della città!
La mia passeggiata è cominciata dal Bell’s Brae Bridge, un piccolo ponte di pietra che sovrasta il fiume. Quindi, è proseguita seguendo parte del Water of Leith Walkway.
Questo percorso pedonale, lungo ben 27 chilometri, abbraccia parte di Dean Village e vi consentirà di scattare delle magnifiche foto ricordo, costeggiando cascate e piccoli ponti.
Mi raccomando: prestate molta attenzione a non entrare nelle aree di proprietà privata e siate rispettosi della privacy dei residenti, durante la vostra visita al borgo.
Royal Yatch Britannia
Non tutti sanno che il celeberrimo Royal Yatch Britannia, l’imbarcazione che la famiglia reale adoperò per più di 40 anni nell’ambito di centinaia di viaggi ufficiali, si trova a Leith, il porto di Edimburgo.
Quello che la regina definiva un palazzo galleggiante, oggi è uno dei musei più visitati della Scozia.
Durante il tour, che si svolge in totale autonomia (ma con l’utilizzo di audoguide in italiano, incluse nel prezzo del biglietto), è possibile rivivere tutti i momenti di vita quotidiana sullo yatch, amatissimo dalla regina Elisabetta II.
Potrete vedere da vicino la camera da letto della sovrana, quella del principe Filippo e l’unica stanza matrimoniale disponibile a bordo, allestita in occasione del viaggio di nozze di Carlo e Diana.
Quindi attraverserete gli ambienti degli ufficiali e dei sottufficiali, le cucine e la sala da pranzo, che accoglieva ospiti e leader internazionali.
Avrete persino la possibilità di sorseggiare una bevanda calda sul ponte superiore dello yatch, trasformato in un elegante caffè, con vista sulla baia.
Consultate il mio articolo dedicato a: Royal Yatch Britannia per scoprire come fare per vivere questa indimenticabile esperienza!
Dove alloggiare ad Edimburgo
Se state cercando un posto economico dove alloggiare ad Edimburgo, che sia anche vicino ai principali punti d’interesse cittadini, allora KM Hotel è quello che fa per voi.
Questa struttura a tre stelle si trova al civico 7 di Richmond Place, a 10 minuti di cammino dal Royal Mile.
Le 45 camere, arredate in maniera decisamente moderna e funzionale, sono dotate di bagno privato, cassetta di sicurezza, ferro da stiro, TV a schermo piatto e riscaldamento.
Avendo notato che la mia stanza non disponeva di un asciugacapelli, l’ho fatto subito presente alla reception (aperta 24/24), che, con estrema gentilezza e disponibilità, me ne ha immediatamente fatto recapitare uno.
Per la mia prenotazione, ho scelto l’opzione senza colazione inclusa, perché questa zona della città è ben fornita di caffè, bar, ristoranti, pub e supermercati.
L’hotel non dispone di ascensore, ma è davvero silenziosissimo ed il letto estremamente comodo.
Qualora dovessi tornare ad Edimburgo, alloggerei di nuovo qui, con estremo piacere.
Dove mangiare cucina scozzese ad Edimburgo: Deacon Brodies Tavern
La città di Edimburgo è ricca di localini dove assaporare i piatti tipici della tradizione.
Personalmente, vi consiglio di fare una sosta presso il Deacon Brodies Tavern, situato lungo il Royal Mile, tra la Camera Obscura e la statua di David Hume.
Pare che tale Diacono Brodie, sia in realtà colui che ha fornito a Robert Louis Stevenson, l’ispirazione per il personaggio di Dottor Jekyll e Mr. Hyde.
Durante le ore notturne infatti, conduceva una vera e propria seconda vita, arrivando a commettere furti e rapine.
Quando le sue malefatte vennero a galla, fu impiccato proprio qui vicino, con un’esecuzione pubblica.
Il locale si sviluppa su due piani, solitamente molto affollati (motivo per cui è meglio prenotare). Il primo è occupato dal pub ed il secondo dal ristorante.
Vi consiglio di assaggiare assolutamente il tipico salmone scozzese, che ho trovato ottimo ed equilibrato nel gusto. È stato servito su un letto di: pomodorini, peperoni, patate e salsiccia chorizo.
Una valida alternativa è il Fish and Chips scozzese, a base di merluzzo fritto in pastella e un’abbondante porzione di patatine fritte.
Oltre ad accompagnare questi piatti con le tipiche birre scozzesi (la mia preferita è la Tennent’s super, originaria di Glasgow), potreste provare il sidro locale, ottenuto grazie alla fermentazione del succo di mela.
Vi dirò, non è affatto male!
Haggis: il piatto tradizionale scozzese che non tutti hanno il coraggio di provare
Tra i piatti tradizionali più celebri della Scozia, vi è l’haggis, una pietanza che non tutti riescono ad assaggiare, dopo aver letto l’elenco gli ingredienti che la costituiscono.
Per questo motivo, se volete provarlo, saltate le prossime righe e proseguite oltre, nella lettura.
Dovete sapere infatti, che l’haggis scozzese è preparato con le interiora della pecora (cuore, fegato e polmoni), che vengono prima macinate e poi insaccate nello stomaco dell’ovino.
Credo che il risultato finale si possa assimilare, almeno alla vista, ad una sorta di cotechino.
Io non l’ho mangiato. Ma voi, avreste il coraggio di assaggiarlo?
Dove mangiare italiano ad Edimburgo
Che senso ha prendere un aereo per Edimburgo e poi recarsi a cena in un ristorante italiano?
È sicuramente quello che vi state chiedendo, dopo aver letto il titolo di questo approfondimento, dedicato a dove mangiare italiano nella capitale scozzese.
Questo mi offre la possibilità di condividere con voi, le motivazioni che mi spingono, durante i viaggi all’estero, a mettermi alla ricerca di ristoranti aperti da nostri connazionali.
Lo faccio perché sono animata da un profondo senso di stima e rispetto verso tutti coloro che, spesso da soli, hanno deciso di lasciare la propria città, gli amici e la famiglia, per trasferirsi in un Paese straniero e ricominciare da zero.
Mi piace assaggiare i piatti della nostra tradizione riproposti nei loro locali e, quando riesco ad incontrarli, adoro intrattenermi con loro, scambiando quattro chiacchiere e ripercorrendo le tappe di quella nuova vita lontano da casa.
Provare la cucina italiana ad Edimburgo da Terra Marique
Terra Marique è un piccolo e grazioso ristorantino che propone piatti di mare e di terra (come suggerisce il nome) a due passi dal Castello di Edimburgo, presso Castle Terrace.
La location potrà sembrarvi familiare perché la proprietaria, Ilaria, ha preso parte alla puntata del celebre programma televisivo Quattro Ristoranti, arrivando seconda nella sfida per decretare il miglior ristorante italiano ad Edimburgo.
È proprio allora che ho scoperto, in maniera del tutto inaspettata, che io e questa giovane imprenditrice abbiamo qualcosa di molto importante, che ci accomuna.
Le nostre radici. Siamo infatti entrambe originarie di Vieste.
Un motivo più che sufficiente per andare a conoscerla, non credete?
Dopo aver dato un’occhiata al menu, abbiamo deciso di iniziare il pasto con una bruschetta che, a mio avviso, era davvero squisita (si scioglieva in bocca).
Quindi il mio fidanzato ha ordinato un piatto di tagliatelle all’amatriciana ed io ho preferito un secondo, a base di merluzzo e cozze affumicate, su una vellutata di patate e porri.
Dulcis in fundo: una golosissima millefoglie al caramello, con gelato alla vaniglia.
Non ne ho lasciato traccia né sul piatto né tantomeno sul cucchiaio, per quanto mi è piaciuta.
In generale, il mio giudizio sul servizio (rapido ma allo stesso tempo cordiale) è positivo. Il ristorante di Ilaria è perfetto per concedersi una cenetta intima o per festeggiare una ricorrenza in maniera elegante, ma allo stesso tempo raccolta.
La migliore pizzeria di Edimburgo: Pizza Posto
Mangiare la vera pizza napoletana ad Edimburgo? Da Pizza Posto si può.
Questo locale, gestito da due giovani e simpaticissimi campani, è davvero un angolo d’Italia, racchiuso nel cuore della Scozia.
Si trova lungo Nicolson Street, a due passi dall’hotel dove ho alloggiato e si presenta fin da subito come un ristorante allegro, dall’atmosfera estremamente gioviale.
Non importa ciò che accade all’esterno, una volta varcata la soglia di Pizza Posto, statene certi: troverete sempre il sole ad attendervi!
La pizzeria, affollatissima, è animata da musica italiana ad alto volume, che troverà sicuramente i favori di noi Millennials.
I camerieri sfrecciano rapidi tra i tavoli con le pizze fumanti, pronte per essere addentate dai clienti, che nel frattempo sorseggiano una birra, canticchiando qualche parola, come se fossero al Karaoke di Fiorello o al Festivalbar.
La varietà di pizze proposte è davvero notevole, così come quella di cocktail e bevande. Pizza Posto inoltre, offre anche un servizio di consegna a domicilio.
Vi ho convinto? Allora ricordatevi di prenotare, dalla mia esperienza sembra che agli Scozzesi non dispiaccia affatto la pizza napoletana.
Come arrivare ad Edimburgo dall’aeroporto
L’Aeroporto di Edimburgo dista poco meno di 15 chilometri dal centro città, a cui è ben collegato sia con gli autobus che con il tram.
Il mezzo più comodo per raggiungere da qui la capitale scozzese, è indubbiamente il bus Airlink 100.
Impiega 30 minuti per arrivare alla fermata di Princes Street, la strada più affollata della New Town.
Potete acquistare i biglietti direttamente a bordo, valutando l’opzione (alquanto conveniente) del titolo di viaggio cumulativo, che include cioè la tratta di andata e quella di ritorno.
Non occorre che disponiate di contanti nella moneta locale, perché gli autobus sono muniti di sistema di pagamento contactless.
Le corse sono davvero molto frequenti, ma se volete consultare la tabella aggiornata degli orari, vi suggerisco di dare un’occhiata al sito internet dell’azienda locale dei trasporti.
Mezz’ora è anche il tempo che impiega il tram, per completare il tratto di strada che separa l’aeroporto dal centro abitato.
La fermata di riferimento non dista molto da quella dell’autobus ed anche in questo caso, i biglietti si possono acquistare a bordo o presso le macchinette automatiche.
Se volete valutare questo mezzo di trasporto come alternativa, consultate il sito internet per visionare gli orari e le altre informazioni pratiche.
Come spostarsi ad Edimburgo
Durante il mio soggiorno ad Edimburgo, mi sono sempre spostata a piedi.
In questo, lo ammetto, sono stata facilitata da qualcosa che non avevo assolutamente preventivato prima di partire.
Non è mai piovuto.
Da un lato quasi mi dispiace non poter dire di aver ammirato dal vivo la celeberrima pioggia scozzese, tipica di questo Paese al pari delle cornamuse, del kilt e del whisky.
Ciononostante, mi sono potuta concedere passeggiate chilometriche da un lato all’altro della città, libera dallo stress di dover aprire e chiudere l’ombrello in continuazione (oggetto che solitamente odio e che nella città dove abito, Bologna, è quasi del tutto inutile, grazie alla presenza dei portici).
Edimburgo del resto, non è una metropoli e pertanto non dispone di una metropolitana.
I vari punti della città sono ben collegati tra loro dagli autobus urbani, rigorosamente a due piani.
Se cercate maggiori informazioni su tratte specifiche, riduzioni o offerte cumulative, il mio consiglio è di consultare il sito internet City Link.
Stazione ferroviaria di Waverley
A metà strada tra Old e New Town, si trova la stazione ferroviaria Waverley, che collega la capitale con il resto del Regno Unito.
Potreste valutare l’idea di lasciare Edimburgo per un giorno e concedervi una gita fuori porta, raggiungendo Stirling, Glasgow o Aberdeen, solo per fare alcuni esempi.
I biglietti sono acquistabili presso le macchinette automatiche presenti all’interno della stazione e vanno obliterati prima di accedere al binario di riferimento (un pò come accade comunemente nelle metropolitane).
Maggiori informazioni su costi e orari sono disponibili sul sito internet di Scot Rail, dove potete consultare tutti i collegamenti ferroviari disponibili e scegliere così la meta della vostra scampagnata.
Ora che sapete cosa vedere ad Edimburgo in 3 giorni, sono curiosa: da dove vorreste cominciare?
29 risposte
Ho sempre desiderato visitare la Scozia, terra ricca di castelli e molti anche infestati. Inizierei sicuramente da Edimburgo per poi proseguire con altre mete. La prima cosa che vedrei è il castello!
Il Castello di Edimburgo è ricco di musei (inclusi nel biglietto). Occorrono almeno un paio d’ore per vedere tutto, quindi fai bene ad iniziare da lì così poi puoi organizzare con più calma il resto dell’itinerario
Io sono stata a Edimburgo solo due giorni e oltretutto il tempo era pessimo. Mi piacerebbe tornarci con più calma per vedere anche alcune cose menzionate da te che non ho ancora visto. Anche se non si può contare sul cielo sereno da cartolina…
Eppure ci credi che durante il mio soggiorno in Scozia non è mai piovuto? Strano ma vero, il meteo ha decisamente aiutato lo svolgimento del viaggio.
Bellissima Edimburgo! Leggere il tuo articolo mi ha riportato alla mente un sacco di bei ricordi, soprattutto la Cattedrale di St. Giles; alla domenica pomeriggio, proprio davanti, si esibiscono un sacco di artisti di strada molto piacevoli da vedere.
Grazie per aver condiviso il tuo ricordo.
La Scozia mi attende da tanto oramai e vuoi per una cosa e poi per l’altra, ho dovuto sempre cambiare itinerario. Ma Edimburgo, da Bergamo, con i voli low cost, non è difficile da raggiungere e quindi, salvo il tuo articolo super per quando ci andrò!
Sono contenta di poterti essere utile!
Ho sempre desiderato visitare la Scozia, per il suo misterioso fascino e per i suoi meravigliosi paesaggi. Sicuramente partirei da Edimburgo per poi esplorare pian piano i dintorni. Sono stregata dalla bellezza dei suoi monumenti.
La Scozia è davvero splendida ed Edimburgo è una città assolutamente unica nel contesto europeo, decisamente vivibile e a misura d’uomo. Ti piacerà.
Hai fatto un viaggio davvero eccezionale e un tour di Edimburgo davvero ricco e variegato: anche io ho visto molti luoghi come Castle Rock, Calton Hill, il Royal Mile. É una città meravigliosa di cui mi sono letteralmente innamorata!
Edimburgo mi ha davvero conquistato! L’itinerario di 3 giorni come l’ho suddiviso, può essere rielaborato in base alle esigenze di ognuno dato che comprende tre percorsi tematici diversi.
Sono stata per due volte ad Edimburgo e spero di tornarci presto, è una delle città che più mi piacciono della nostra Europa. Con tante storie da raccontare, misteriosa, un pò lugubre, antica e si mangia bene!
A me è piaciuta proprio perché unica nel suo genere nel panorama europeo.
Ho sempre rimandato un viaggio in Scozia attirata da luoghi più remoti e lontani nel mondo, sono però consapevole della sua bellezza. Un viaggio in Scozia non può che iniziare da qui e sicuramente prima o poi mi deciderò. Il tuo articolo è ricco di spunti e informazioni ne farò tesoro
Ti ringrazio. Sono contenta di poterti essere utile.
Mi mangio ancora le mani per non aver visitato l’interno del Castello di Edimburgo ma almeno ho una scusa per tornare, magari proprio quest’anno! La città è bellissima ed ha degli scorci meravigliosi, ricordo ancora la vista da Calton Hill e Arthur’s Seat. Anche se la mia zona preferita rimane il Dean Village.
Anche io ho amato profondamente Dean Village!
Credo di essere stata tre volte a Edimburgo, ma ogni volta per pochissimo tempo. Quindi ci sono delle cose che purtroppo non ho visto ma che mi piacerebbe vedere la prossima volta, a partire dai cimiteri e dal Dean Village.
Avevo visto quella puntata di quattro ristoranti e mi aveva colpito la forza di queste persone che avevano lasciato tutto per reinventarsi all’estero.
L’itinerario dei cimiteri affascina molto anche me. È una prassi poco diffusa dalle nostre parti, mentre in Scozia è normalissimo passeggiare in questi antichi luoghi di sepoltura.
Non sono mai stata in Scozia e questo tuo racconto della sua capitale mi ha letteralmente incuriosito per il suo fascino misterioso, la sua storia e i suoi monumenti.
Ho un ricordo meraviglioso di questa città e non vedo l’ora di tornarci. Ho visitato lo stretto necessario, in velocità, perché mi sono diretta a nord sulle Highlands. Ci tornerò prestissimo e il tuo post mi sarà utilissimo!
Ne sono felice.
Ho letto con tanto piacere e interesse il tuo articolo perché mi piacerebbe moltissimo visitare Edimburgo. Mi ispira con la sua atmosfera gotica. Quante cose si possono visitare e ti ringrazio sia x i consigli su dove mangiare che dormire. Speriamo di poter organizzare quanto prima.
È un piacere, grazie a te.
Ho letto con molto piacere questo articolo perché è da tempo che sogno di andare in Scozia. Non sapevo che Roma ed Edimburgo avessero in comune i 7 colli! Grazie per i suggerimenti! Da brava Potterhead sicuramente il mio tour includerà una sosta sulla tomba di Thomas Riddell!!!
Sono contenta di esserti stata utile.
Non ci sono mai stata a Edimburgo, sembra interessante. Ci sono tante cose da vedere e visitare. Sarebbe bello poter organizzare un viaggio, non ci avevo mai pensato.
Se ti occorrono consigli, chiedi pure.