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Fantasmi e Spiriti del Giappone a Milano

illustrazione di Lacombe per Spiriti e Fantasmi del Giappone in mostra a Milano

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Avete tempo fino al 15 Gennaio 2023 per visitare la mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone – Don’t cross the Red Bridge, allestita in zona Darsena a Milano.

Sulla scia del grande successo di pubblico ottenuto dall’esposizione Botteghe di Tokyo, Tenoha, primo concept store europeo interamente dedicato al Paese del Sol Levante, e la casa editrice L’Ippocampo, hanno deciso di rinnovare il loro fortunato sodalizio.

Fantasmi e Spiriti del Giappone: a cosa è ispirata la mostra immersiva di Milano

Le installazioni del percorso espositivo realizzato nell’edificio anni Venti di Via Vigevano, 18, sono ispirate ad alcuni dei libri pubblicati dal giovane editore indipendente meneghino: Storie di Fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone (2021), di Lafcadio Hearn e Benjamin Lacombe.

Hearn, nato nell’isola greca di Lefkada nel 1850 ma cresciuto a Dublino, alla soglia dei quarant’anni giunse in Giappone come giornalista, sposò una ragazza nipponica e prese il nome di Yakumo Koizumi.

Si appassionò fin da subito alle leggende popolari locali e ben presto si adoperò per trascriverle, così da colmare la grande curiosità che il mondo occidentale nutriva all’epoca, per quei luoghi esotici e lontani.

Lacombe, parigino classe 1982, è un vero enfant prodige delle illustrazioni: a soli 19 anni infatti, firma il suo primo fumetto.

I suoi libri sono pubblicati in più di 12 lingue diverse e le sue illustrazioni hanno fatto letteralmente il giro del mondo, come dimostra il numero sempre crescente di mostre ed esposizioni che lo vedono protagonista in ogni angolo del globo.

Con il suo inconfondibile tratto, Lacombe è riuscito a dare vita alle creature soprannaturali e agli spiritelli, resi celebri dai racconti pubblicati da Hearn.

schizzi di Lacombe sui fantasmi giapponesi

Oggi, grazie alla mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone a Milano, i visitatori saranno molto di più che semplici lettori o spettatori inermi.

Il percorso espositivo infatti, è stato concepito per offrire un’esperienza avvolgente, multisensoriale e altamente immersiva.

È proprio il caso di dirlo: il Giappone non è mai stato così vicino!

Il percorso di visita della mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone a Milano

Prima di accedere alla mostra, bisogna recarsi presso le casse dello store di Tenoha e mostrare la mail di avvenuta prenotazione.

Una volta ricevuto il biglietto, ci si può incamminare verso l’ingresso dell’esposizione, collocato dall’altra parte del cortile, occupato dai tavolini del ristorante.

Una ragazza dai tratti tipicamente orientali ed una lunga veste bianca, è qui pronta a fornire qualche anticipazione.

Innanzitutto spiega che il biglietto è una sorta di passaporto, fondamentale per attraversare il ponte rosso e raggiungere così il mondo popolato dalle creature magiche giapponesi.

Quindi sussurra qualche parola di incoraggiamento, augurandosi di poter rivedere nuovamente i visitatori, al termine di un percorso che si preannuncia tutt’altro che ordinario.

Oltrepassare il Ponte Rosso: inizia l’avventura

Si parte attraversando un passaggio buio, popolato da strane creaturine che sibilano frasi incomprensibili e suggeriscono di non andare oltre.

Improvvisamente ci si trova in un ampio ambiente, tipicamente invernale, dove il colore dominante è il bianco candido della neve, oltre al rosso del ponte, appena superato.

ponte rosso della mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone a Milano

È qui che si nasconde Yuki Onna, la donna delle nevi, splendida nell’aspetto ma allo stesso tempo portatrice di terrore e di morte ai danni di coloro che hanno la sfortuna di incrociare il suo sguardo.

Sentite anche voi uno strano e confuso miagolio? Allora iniziate a preoccuparvi perché state per entrare nel mondo del ragazzo che dipingeva gatti.

Secondo la leggenda infatti, gli innocui felini realizzati da questo giovane sulle pareti ed i paraventi, non solo prendono vita ma possono essere molto pericolosi, come dimostra la lunga scia rossa sul pavimento.

Attenti a dove mettete i piedi, mi raccomando!

Pochi passi ancora e si giunge al cospetto della Katana con cui un samurai compì l’antichissimo rituale dell’Harakiri, per ridare la vita al ciliegio Jiu Roku Zakura.

Dalla sposa fantasma al mostruoso Kappa

Anche la storia di Ito Norisuke, che vi attende nella stanza successiva, è una narrazione di amore e morte.

Costui prese in sposa una donna fantasma, costretta da un sortilegio a lasciarlo subito dopo le nozze.

Affinché la loro unione potesse durare per l’eternità però, Ito ricevette in dono un suzuri, ovvero una pietra porta-inchiostro, pegno di un amore solo apparentemente impossibile.

È finalmente arrivato il momento di conoscere Kappa, una delle creature più celebri della tradizione giapponese!

Questo il suo identikit: ha la pelle di colore verde ed è ricoperto di squame, indossa il guscio di una tartaruga, ha mani e piedi palmati, il becco e sulla sua testa una cavità colma d’acqua.

Abituato ad andare a caccia di animali e ad infastidire gli esseri umani, pare che l’unico modo per addolcirlo sia offrirgli un cetriolo oppure riuscire a svuotare parte dell’acqua che porta sulla testa.

Secondo la leggenda, per porre fine in via definitiva alle sue scorribande, gli fu persino fatto firmare un contratto.

Nel dubbio tuttavia, mentre attraversate lo stagno, fate molta attenzione alle sue lunghe zampe palmate, che cercheranno di cogliervi di sorpresa, mimetizzandosi tra la fitta vegetazione.

State per entrare ufficialmente nella parte finale del percorso espositivo che, a mio parere, è anche quella che presenta le installazioni più riuscite.

Dalla spaventosa leggenda di Rokurokubi alla scaltra kitsune

Si comincia con la storia di Rokurokubi, uno spirito che durante il giorno assume le sembianze di un essere umano ma che, durante la notte, compie delitti efferati.

Pare che la sua testa, staccandosi dal collo all’imbrunire, trascorra le ore di buio in cerca di prede.

È per questo che dovete prestare estrema cautela: Rokurokubi è in agguato e potrebbe scagliarsi proprio contro di voi!

uno degli esseri più spaventosi della tradizione giapponese è Rokurokubi

Scampato il pericolo delle teste assassine, eccoci giunti all’ultimo ambiente della mostra milanese Fantasmi e Spiriti del Giappone.

Qui si viene catapultati all’interno di Sogno di un giorno d’estate.

È la storia di un pescatore che, durante una violenta tempesta, viene soccorso dalla bellissima figlia del Dio Drago del Mare.

Il giovane se ne innamora perdutamente e decide di restare a vivere con lei.

Un giorno però, costui parte per tornare in visita al suo villaggio e riceve dalla sua sposa una scatola, che non avrebbe mai dovuto aprire, per nessun motivo al mondo.

Dopo aver scoperto che tutti i suoi familiari sono morti, il giovane, ormai fuori di sé, decide di aprire quel dono.

Una nube lo avvolge fino a farlo scomparire nel vento, privandolo dell’immortalità di cui, a sua insaputa, aveva goduto fino a quel momento.

C’è ancora una cosa da fare prima di lasciare la mostra, ovvero visitare il santuario dedicato alla kitsune, creatura scaltra ed intelligente proprio come una volpe.

Secondo la tradizione giapponese, ne esistono essenzialmente di due specie: yako (volpe malvagia) e zenko (volpe buona), proprio come le due forze opposte che regolano ogni cosa nel mondo.

Ora sì che siete pronti ad uscire da questo regno fantastico e ritornare nel mondo reale!

Come prenotare il biglietto per la mostra su fantasmi e spiriti giapponesi a Milano

Nel suo complesso, l’intero percorso di visita, considerando la presenza di una decina di ambienti e di diversi pannelli da leggere e di illustrazioni da ammirare, dura circa un’oretta.

Potete comprare il biglietto presso le casse dello store di Tenoha oppure on line, specificando il giorno e la fascia oraria in cui intendete effettuare il tour.

Qui troverete inoltre diverse agevolazioni e scontistiche sul prezzo standard: dateci un’occhiata prima di procedere all’acquisto.

Gli ingressi sono contingentati per evitare che le stanze siano eccessivamente affollate e che le installazioni risultino così, meno coinvolgenti.

Pertanto, vi potrà capitare di dover attendere alcuni minuti prima di entrare.

Milano: dove si trova il concept store di Tenoha e come arrivare

La mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone, inaugurata il 9 settembre 2022 presso il concept store Tenoha a Milano, si trova a pochi metri dal Naviglio Grande.

Questa è una delle zone più vivaci della città ed è ben collegata alla stazione ferroviaria di Milano Centrale, tramite la metropolitana della linea 2 (di colore verde).

Dovete scendere alla fermata di Porta Genova, che dista 250 metri da Via Vigevano, 18, dove ha sede l’esposizione.

una delle installazioni della mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone a Milano

Cosa fare dopo la mostra: ammirare la street art in Via Magolfa a Milano

È terminata la visita alla mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone e avete ancora un pò di tempo da trascorrere a Milano?

Vi consiglio di fare una breve passeggiata a piedi fino a Via Magolfa, dove si trova lo Spazio Alda Merini.

Si tratta di una casa museo realizzata in onore dell’indimenticabile poetessa milanese. Lo stesso vicolo del resto, è una vera e propria raccolta dei suoi aforismi più celebri, trasformati in opere d’arte sui muri.

Se siete appassionati di graffiti, consultate il mio itinerario interamente dedicato alla street art di Milano. La città infatti, è sorprendentemente tappezzata di capolavori. Divertitevi a scovarli tutti!

I Navigli di Milano: dove mangiare al termine della mostra

Mentre cercavo un buon ristorante a poca distanza dal palazzo che ospita la mostra, sono rimasta subito colpita dall’Osteria del Binari, situata in prossimità della stazione di Porta Genova.

Così ho deciso di prenotare con delle aspettative abbastanza alte, nella speranza di non dovermene pentire.

Dall’esterno il locale appare alquanto semplice e senza troppi fronzoli, mentre all’interno ogni dettaglio è curato nei minimi particolari.

Il personale si è mostrato subito cordiale ed i tempi di attesa, nonostante non vi fosse alcun posto libero, si sono rivelati decisamente brevi.

Dopo un antipasto di affettati misti, ho ordinato un piatto di pici al Montepulciano.

Non solo le porzioni erano abbondanti ma il condimento risultava davvero molto gustoso.

I prezzi non sono sicuramente tipici di un’osteria nel senso stretto del termine, quanto più vicini a quelli di un ristorante elegante e raffinato.

Tuttavia, l’Osteria del Binari può essere la location perfetta per celebrare un anniversario, festeggiare un evento oppure per sorprendere la persona amata.

Ora che avete davvero tutti gli spunti utili per concedervi una giornata a Milano, cosa aspettate a prenotare la vostra visita alla mostra Fantasmi e Spiriti del Giappone?

I miei ultimi itinerari di viaggio:

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19 risposte

    1. Si tratta di una mostra nata da un libro di illustrazioni di leggende popolari giapponesi, pubblicato da una casa editrice milanese. Trovo l’evento di un fascino davvero unico. Molto coinvolgente.

  1. Questo è un mondo che conosco poco e che mi incuriosisce molto. Ho letto qualche settimana fa di questa mostra, e ho in programma di visitarla quando sarò a Milano per una “gita” di un giorno prima di Natale. Ottimo anche il suggerimento per l’osteria, così so anche dove mangiare!

    1. Mi avevano invitato per l’inaugurazione (e colgo l’occasione per ringraziare L’Ippocampo editore) ma ero in viaggio, così mi hanno dato la possibilità di tornarci non appena fossi disponibile. L’ho trovata davvero ben riuscita, la consiglio.

  2. Fantastico! C’era stata una mostra simile un pò di tempo fa non ricordo più dove, ma per impegni lavorativi e non solo non ero riuscita a vederla; questa volta ho un pò di tempo per organizzare, non me la perderò sicuramente!

  3. Ci sono stata il giorno di apertura e ho avuto l’onore di incontrare l’autore Benjamin Lacombe, una persona davvero gentile e disponibile. Splendida mostra, come Botteghe di Tokyo.

    1. Avrei dovuto esserci anche io quel giorno ma ero dall’altra parte dell’Italia . Ti dirò, questa mostra mi è piaciuta ancora di più di Botteghe di Tokyo (che già mi aveva conquistato).

  4. Avevo visto qualche post su Instagram su questo evento e mi stavo mangiando le mani, mi piacerebbe molto vederla dal vivo visto il mio amore per il Giappone e le sue leggende ma purtroppo non riesco a scendere in Italia. Un vero peccato, grazie per avermici portato almeno virtualmente.

  5. Non so se riuscirò a vedere questa mostra perchè Milano è molto distante da me, ma mi piacerebbe tantissimo. Adoro il Giappone e questa è la mostra ideale. Vedremo!

  6. L’interesse per il Giappone è decisamente esploso in questi anni e la cosa mi fa un grande piacere, perchè è una terra antica e lontana, da conoscere assolutamente. Usi, tradizioni e costumi talmente di ersi dai nostri che per molti versi sarebbe bene prenderne spunto più spesso. Per non parlare dell’arte, un’assoluta meraviglia.

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