Grizzana e il pittore bolognese Giorgio Morandi

pennelli e libri di Giorgio Morandi a Grizzana

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Scommetto che la maggior parte di voi associa il Comune di Grizzana all’eclettica Rocchetta Mattei, senza chiedersi perché questa località dell’Appennino bolognese, a partire dal 1984, abbia cambiato il suo toponimo in: Grizzana Morandi.

È indubbio che, grazie alle sue peculiarità architettoniche, oltre che storico – artistiche, lo splendido castello costruito dal conte Mattei costituisca un unicum nel panorama nazionale.

Ed è pertanto sacrosanto, che occupi sempre più spazio nelle trasmissioni televisive, sui giornali e sui profili social dei travel influencer.

Non trovo però altrettanto lodevole il fatto che, l’interesse per il piccolo borgo delle valli del Reno e della Setta, tocchi solo in minima parte e spesso in modo distratto e superficiale, la profonda unione tra Grizzana e il pittore bolognese di fama mondiale, Giorgio Morandi (1890 – 1964).

D’altronde, è stato proprio per celebrare il ventennale dalla sua morte, che il Comune ha deciso di cambiarsi il nome in Grizzana Morandi.

Grizzana ed il profondo legame con Giorgio Morandi

Dovete sapere che, pur essendo nato nel capoluogo di Regione, Morandi e la sua famiglia (il padre morì nel 1909 affidando a Giorgio sua madre e tre sorelle: Anna, Dina e Maria Teresa) erano legatissimi a Grizzana.

Vi giunsero per la prima volta nell’estate del 1913, quando il pittore aveva già 22 anni.

Per rendere più lieve la convalescenza di Anna, che si era fatta male ad una gamba, fu suggerito loro di lasciare la città e recarsi a respirare l’aria pulita dell’Appennino tosco – emiliano.

Fu lo stesso sindaco di Grizzana, Gaetano Veggetti, ad ospitare l’intera famiglia nella sua casa di campagna, inaugurata soltanto l’anno precedente.

L’arrivo di Giorgio Morandi a Grizzana e gli anni della guerra

Il soggiorno si rivelò talmente piacevole che la famiglia Morandi decise di tornarvi anche dopo la guarigione di Anna, durante le estati successive (fatta eccezione per gli anni compresi tra il 1934 ed il 1938, quando si recarono a Roffeno).

Il Comune di Grizzana, pur trovandosi sull’Appennino bolognese, è molto vicino alla provincia di Modena, dove vi consiglio di visitare Montegibbio, raccontato magistralmente da Iole.

Dal momento che i fratelli Morandi lavoravano tutti e quattro come insegnanti, potevano concedersi delle lunghe villeggiature.

Tornarono a Grizzana persino negli anni della Seconda Guerra Mondiale quando, all’interno della dimora dei Veggetti, si era insediato un comando delle truppe tedesche.

Lo stesso Giorgio, dalla finestra della sua camera, assistette in prima persona ad un’esecuzione pubblica.

Dopo l’assalto ad una camionetta, i nazisti scelsero quattordici giovani a caso, tra gli abitanti di Grizzana, li condussero sulla sommità di una collina e li fucilarono.

La scelta di tornare a Grizzana e costruire una villa

Sarà forse questo il motivo per il quale la famiglia Morandi non venne più qui per molti anni, preferendo le più lontane Leveno e Merano.

Eppure, il richiamo verso questi luoghi, così cari al pittore, fu presto fortissimo.

Non solo decise di farvi ritorno, ma pensò di acquistare il terreno della famiglia Veggetti (collocato a poca distanza dall’abitazione presso la quale era stato spesso ospite) e di costruirvi una villa.

Casa Museo Morandi vista dall'esterno a Grizzana

Casa Museo Morandi a Grizzana

L’abitazione di Morandi fu donata da sua sorella Maria Teresa (morta il 2 agosto 1994) al Comune di Grizzana, con un lascito testamentario.

Secondo le sue disposizioni, la villa, alla quale vietò di apportare modifiche, sarebbe dovuta diventare un museo aperto alle visite.

Così è nata la Casa Museo Morandi, situata al numero 115 della Strada Provinciale 24.

La villa

Due sono essenzialmente gli aspetti che mi hanno colpito osservandola dall’esterno.

Il primo è che si tratta di un’abitazione semplicissima, una sorta di parallelepipedo dalle pareti gialle, molto simile alla vicina casa della famiglia Veggetti (attualmente in vendita, è collocata esattamente dall’altra parte della strada, a sinistra della salita che conduce verso i Fienili del Campiaro).

Il secondo è che la casa è piena di finestre, lungo tutti e quattro i lati.

Questi elementi rivelano aspetti peculiari della personalità di Morandi. Se da un lato non aveva alcun interesse a costruire un’abitazione estrosa e all’insegna del lusso, dall’altro necessitava invece di moltissima luce, per realizzare i suoi lavori.

Una curiosità: il giardino dell’abitazione durante la stagione primaverile si arricchisce dei colori e dei profumi di un roseto, piantato qui dalla stessa famiglia Morandi. Se avete la possibilità, vi consiglio di visitarlo in questa stagione, è davvero splendido!

Le stanze

Gli interni della Casa Museo Morandi di Grizzana riflettono l’essenzialità della villa nel suo complesso.

Al primo piano si trovano, partendo da destra e procedendo verso sinistra:

  • il salotto, dove spicca una libreria con parte dei libri più amati da Giorgio Morandi, due poltrone e alcuni oggetti d’uso comune che il poeta amava raffigurare nelle sue opere;
  • la sala da pranzo;
  • un bagno;
  • la camera da letto di sua madre e una delle sue sorelle;
  • la cucina, che conserva alcuni tra i barattoli che Morandi dipingeva, tra cui quelli di Ovomaltina, una bevanda al malto d’orzo, latte e cacao, di produzione svizzera.

Una lunga scalinata conduce quindi al secondo piano dove, rispetto al precedente, il corridoio su cui sono affacciate le camere, illuminato da un’ampia finestra, è arredato con due sedie ed un tavolino.

secondo piano Casa Museo Morandi a Grizzana

Da qui, si può accedere a:

  • camera da letto delle altre due sorelle di Morandi;
  • un secondo bagno;
  • stanza di Giorgio Morandi;
  • studio del pittore.

Sono sicuramente questi ultimi due gli ambienti più interessanti dell’abitazione, che custodiscono molti oggetti cari all’artista e alla sua attività di pittore.

La camera da letto di Giorgio Morandi

Nella stanza da letto ad esempio, è possibile ammirare i suoi pennelli, le tempere e i libri dei suoi grandi maestri, Giotto e Masaccio.

Una curiosità: Giorgio Morandi era alto 1,80 centimetri e dovette far apportare delle modifiche strutturali al suo letto, sul quale però si continuò a collocare dei materassi di misura standard.

stanza da letto di Morandi a Grizzana

Al povero Morandi toccò quindi dormire costantemente con i piedi fuori dal materasso.

Lo studio di Giorgio Morandi

Lo studio è indubbiamente l’ambiente più luminoso della casa, nonché il più suggestivo.

Tra le due ampie finestre affacciate sulle verdi colline circostanti, spicca un cavalletto (anch’esso fatto modificare per poter essere utilizzato dal pittore, notevolmente più alto della media dell’epoca).

studio Morandi a Grizzana

Tutt’intorno, protetti da teche di vetro, ci sono diversi oggetti adoperati per le sue celeberrime nature morte, tra cui brocche, bottiglie e barattoli.

Non mancano pennelli, numerosi cavalletti, che portava con sé durante le uscite nelle campagne di Grizzana ed i suoi occhiali.

Ogni cosa sembra ferma al 1963, l’anno che coincide con l’ultimo soggiorno di Morandi in questa villa, poco prima della sua morte.

Il silenzio che avvolge le pareti, rotto solo di tanto in tanto dal canto delle cicale, rende questa visita un vero e proprio viaggio indietro nel tempo.

Se siete amanti dei borghi e cercate spesso luoghi isolati dove rientrare in contatto con voi stessi e con la natura, vi consiglio di dare un’occhiata alle raccomandazioni di Chiara e di Giovanna, che vi portano rispettivamente in provincia di Ferrara e di Reggio Emilia.

Museo degli allievi di Morandi e Fienili del Campiaro

Da una delle due finestre dello studio di Giorgio Morandi a Grizzana, si scorgono i tre Fienili del Campiaro, protagonisti di uno dei lavori più celebri del pittore bolognese, La strada bianca.

L’autore raffigura un sentiero che traccia una diagonale sulla tela e culmina in una curva, lasciando intravedere i tre fienili, posti sulla sinistra.

Così si esprimeva, a proposito, Giorgio Morandi:

Andando su verso Grizzana, a un certo punto c’è una curva e lì quando si esce dalla curva, c’è il più bel paesaggio del mondo.

Il Comune di Grizzana ha deciso di trasformare questi tre edifici, tanto cari a Morandi, in luoghi capaci di proiettare l’opera del pittore simbolo del Novecento alle generazioni future, esponendo qui le opere dei suoi numerosissimi allievi.

Non bisogna dimenticare infatti che Giorgio Morandi fu docente di incisione presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

Museo degli allievi di Morandi a Grizzana

Così, uno dei tre fienili è diventato il Museo degli allievi di Morandi ed espone alcune delle centinaia di opere che, collezionisti ed eredi dei suoi tanti studenti dell’Accademia bolognese, hanno scelto di donare, negli anni compresi tra il 2018 e il 2019.

Tra gli altri, voglio ricordare:

  • Norma Mascellari, l’allieva di Morandi che donò le sue opere al Comune di Grizzana nel 1996;
  • Leone Pancaldi, che oltre ad essere stato studente di Morandi presso l’Accademia, progettò la sua tomba, ancora oggi visitabile presso il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna;
  • e ancora, Umberto Bastia, Ugo Guidi, Anna Cantoni, Dino Zuffi, Luigi Contini e Riccardo Battigelli, per citarne altri.

All’interno dell’ex fienile, le sale espositive si articolano sue due piani dove, grazie ad alcuni pannelli informativi, è possibile conoscere anche il percorso formativo di ciascun autore ed il suo legame con l’arte di pittore ed incisore di Morandi.

Come prenotare la visita alla Casa Museo Morandi di Grizzana

Si può visitare la Casa Museo Morandi ed il Museo degli allievi di Morandi soltanto in compagnia di un volontario del Comune di Grizzana, che al momento è la gentilissima e appassionata signora Milena Palmieri.

I tour si svolgono tutti i sabati e le domeniche dalle ore 15:00 alle ore 18:30.

In alternativa, si possono concordare delle visite durante altre giornate o fasce orarie, inviando una mail al Comune di Grizzana.

Qual è il costo del biglietto e quanto dura la visita della Casa Museo Morandi

Il biglietto per la Casa Museo Morandi costa 5 Euro ed include anche la visita al Museo degli allievi di Morandi.

Può essere acquistato direttamente in loco, al termine del tour con la signora Milena, che dura complessivamente circa un’ora e mezza, due ore al massimo.

Gestione delle visite alla Casa Museo Morandi: pro e contro

Purtroppo, nella gestione delle visite, vi sono alcune criticità, che non posso non segnalare.

Il giorno prima del mio tour, ho chiamato diverse volte il Comune di Grizzana per capire come prenotare e non ho mai avuto risposta (motivo per il quale vi consiglio di mandare una mail).

Al mio arrivo alla Casa Museo Morandi, ho trovato un cartello su cui era scritto che l’incaricato stava svolgendo una visita guidata e che si doveva aspettare.

Sul cancello inoltre, vi era un secondo cartello che invitava a rivolgersi all’info point dei Fienili del Campiaro.

Casa Museo Morandi

Raggiunti questi antichi fienili (seguendo la segnaletica stradale), ho quindi notato il Museo degli allievi di Morandi.

All’ingresso non c’era nessuno perché la signora Milena era impegnata in una visita.

Con estrema gentilezza, ha interrotto per un momento il suo tour, spiegandomi che avrebbe terminato di lì a poco e che avrei potuto attenderla nelle vicinanze.

Penso che lasciare ad una sola persona il compito di: accogliere i visitatori, che magari passano da quelle parti solo per avere informazioni e non per fare necessariamente la visita, staccare i biglietti, gestire in prima persona i tour all’interno della Casa Museo Morandi e del Museo degli allievi di Morandi, non sia affatto un modo efficace per sensibilizzare visitatori, curiosi o semplici passanti, ad avvicinarsi alla figura di Giorgio Morandi e scoprirne il legame con Grizzana.

Tuttavia, vi invito ad inserire quanto prima questa tappa nella vostra prossima gita fuori porta sull’Appennino bolognese.

Grazie ad i racconti della signora Milena vi sembrerà infatti di rivivere, in prima persona, i tanti aneddoti che legano la figura di Morandi ai colli e ai sentieri boscosi di Grizzana.

Come raggiungere la Casa Museo Morandi e dove parcheggiare

Per raggiungere Grizzana dovete prendere l’autostrada A1 in direzione Firenze, quindi proseguire prima per Rioveggio e poi lungo la Strada Provinciale 24.

In linea di massima, l’automobile è il mezzo più comodo e più veloce per arrivarci (da Bologna ci si impiega circa 45 minuti). Potrete parcheggiare nelle vicinanze della Casa Museo Morandi oppure presso lo spiazzale dei Fienili del Campiaro.

Esiste anche una linea ferroviaria che collega Bologna con il Comune di Grizzana e con quello limitrofo di San Benedetto Val di Sambro.

In questo caso però, per raggiungere la Casa Museo Morandi, vi toccherà proseguire in autobus fino alla fermata Campiaro.

Cosa fare a Grizzana dopo il tour della Casa Museo Morandi

Grizzana è Giorgio Morandi, ma non solo. Vi basterà guardare fuori dal finestrino durante il tragitto in automobile, per capire quanta bellezza circondi questo piccolo borgo.

Per questo motivo, prima di rientrare, vi consiglio almeno altre due tappe. L’una di tipico artistico – architettonico e l’altra prettamente naturalistica, perfetta per gli appassionati delle attività outdoor.

Se siete amanti della natura e dei piccoli paesi di provincia, penso possiate trovare interessanti i consigli di Aura e Barbara, in merito alle bellezze di Bardi (Parma) e di alcuni luoghi poco noti della provincia di Piacenza.

Visita alla Rocchetta Mattei

Non potete lasciare Grizzana se, oltre alla Casa Museo Morandi, non avete ancora ammirato la già citata Rocchetta Mattei che da qui, dista circa una ventina di minuti in automobile.

Dovete tenere presente che il castello è visitabile soltanto nei week end e su prenotazione.

Se volete avere maggiori informazioni sullo svolgimento della visita, sulla figura del conte Mattei e sugli aspetti pratici per rendere indimenticabile il vostro tour, potete consultare il mio articolo:

Trekking nel Parco Storico Regionale di Monte Sole

In alternativa, dal momento che Grizzana si trova nel verdissimo Parco Storico Regionale di Monte Sole, potreste cimentarvi con un itinerario di trekking.

Sono infatti segnalati alcuni percorsi, tra i quali:

  • Itinerario di Morandi, che attraversa alcuni tra i luoghi più amati dal pittore, a cui pare piacesse percorrere i sentieri collinari cercando ispirazione per le sue opere;
  • Itinerario del Memoriale, che invece tocca alcuni tra i punti tristemente noti per le esecuzioni che vi si svolsero, durante la Seconda Guerra Mondiale. Pensate: tra i Comuni di Marzabotto, Grizzana e Monzuno, persero la vita in totale 770 persone;
  • Itinerario Etrusco, ripercorre quelli che anticamente erano i luoghi in cui sorgevano insediamenti dell’antica civiltà etrusca;
  • Itinerario Naturalistico, percorre il Parco da nord a sud, in aree praticamente semidisabitate e quasi prive di insediamenti urbani;
  • Itinerario faunistico sulle orme del Lupo, che dal 2000 pare essersi stabilito in pianta stabile nel territorio del Parco.

Prima di mettervi in cammino, consultate il sito internet del Parco Storico di Monte Sole, così da prendere visione delle caratteristiche dei singoli percorsi e scegliere quello più adatto a voi.

io davanti alla Casa Museo Morandi  sull'Appennino bolognese

Sperando che questo itinerario vi sia piaciuto, vi auguro buon viaggio alla scoperta di Grizzana sulle orme di Giorgio Morandi.

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2 risposte

  1. Non conosco molto l’opera del pittore Morandi e onestamente neanche le sue vicende personali. Non avevo idea che avesse un legame così stretto con Grizzana, però mi attira l’idea di visitare la casa-museo a lui dedicata, potrebbe essere un modo per avvicinarmi alla sua figura!

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