Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo: visite, orari e biglietti

Il Trionfo della Musica sul soffitto del Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo

Indice dei Contenuti

Con una superficie di 7.730 metri quadrati, il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il teatro lirico più grande d’Italia ed il terzo d’Europa, dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatoper di Vienna.

La sua facciata, sormontata da un’ampia cupola, è dotata di un’innata e sfarzosa eleganza. Ad una lunga scalinata, che culmina in un pronao a sei colonne corinzie, si affiancano due leoni di bronzo, che simboleggiano rispettivamente la Lirica e la Tragedia.

Teatro Massimo Vittorio Emanuele Palermo: breve storia del teatro più grande d’Italia

Era il 10 Settembre 1864 quando il sindaco di Palermo, Antonio Starabba, bandì un concorso aperto ad architetti di ogni nazionalità, al fine di dotare la città di un nuovo teatro d’opera.

Tra i 35 progetti presentati, la commissione giudicatrice scelse la proposta del palermitano Giovan Battista Basile.

A causa di una serie di cavilli burocratici, la prima pietra venne posata solo una decina di anni dopo, il 12 Gennaio 1875.

Alla morte di Giovan Battista, avvenuta nel 1891, subentrò a capo dei lavori Ernesto Basile, che proseguì l’opera cominciata dal padre.

esterni del Teatro Massimo di Palermo in Piazza Verdi

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele (comunemente chiamato semplicemente Massimo) venne inaugurato il 16 Maggio 1897 con il Falstaff di Giuseppe Verdi.

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo ed il fantasma che si aggira al suo interno

Si narra che un fantasma dispettoso si aggiri all’interno dell’edificio, per tendere qualche tranello agli incauti spettatori.

Dovete sapere infatti che, per costruire il Teatro Massimo vennero abbattute alcune chiese ed un monastero, nel quale era sepolta una suora.

Allo spirito di questa monachella sarebbero da attribuire i numerosi quanto improvvisi scivoloni, che si verificano in corrispondenza del primo degli scalini (soprannominato il gradino dell’inciampo) che conducono ai palchi.

È come se qualcuno si appostasse lì, con la gamba tesa in avanti, in attesa di un malcapitato da scaraventare miseramente sul pavimento.

La leggenda viene presa così seriamente che durante i tour la guida si posiziona davanti alla scalinata per assicurarsi che tutti superino il gradino incriminato, senza ritrovarsi improvvisamente a terra.

Dalla Sala Grande al Palco Reale

Sull’architrave che sostiene il pesante frontone del teatro, si leggono queste parole, di attribuzione tutt’ora incerta:

L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire

Il Foyer, dalla forma rettangolare ed i soffitti altissimi, custodisce il busto di Giovan Battista Basile, una miniatura del teatro e due candelabri di bronzo, ornati con piccoli putti.

Da qui si accede alla Sala Grande, nota per la sua acustica talmente perfetta, da non richiedere l’uso di microfoni.

Le pareti presentano un rivestimento in legno di castagno e sono totalmente fonoassorbenti.

Si contano ben 31 palchi disposti su cinque file, a cui si aggiunge il loggione, per un totale di circa 1280 posti.

Il soffitto è impreziosito dall’opera di Luigi Di Giovanni, eseguita secondo il progetto di Rocco Lentini, dal titolo Il Trionfo della Musica.

Si presenta suddivisa in undici elementi, dalla forma di grandi petali, progettati originariamente in modo da aprirsi e consentire così l’areazione della sala.

Oggi questo antico meccanismo, sostituito da più moderne tecniche di ventilazione, sorprende e affascina allo stesso tempo i visitatori, che restano a lungo con il naso all’insù dinanzi a questo inedito colpo di teatro.

Il Palco Reale, collocato simbolicamente al centro della seconda fila di palchi, è stato realizzato per accogliere il re d’Italia, Umberto I di Savoia.

il Palco Reale del Teatro Massimo di Palermo

Tuttavia, pare che il sovrano non superò mai neanche l’imponente androne d’ingresso del Teatro Massimo di Palermo, ritenendolo fin troppo grande.

Sembra infatti che sua moglie Margherita sia stata l’unico componente della famiglia reale ad accomodarsi su queste poltrone di broccato rosso.

Con i suoi 27 posti, è il palco più capiente del teatro nonché quello più sfarzoso.

È dotato di un piccolo foyer privato, detto il Salone del Re, ha pareti interamente rivestite in mogano ed un magnifico lampadario in vetro di Murano.

Le altre sale del Teatro Massimo

Uno degli ambienti del Teatro Massimo è detto Sala ONU poiché ha ospitato nel 2000, la conferenza sulla criminalità organizzata indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

È caratterizzato da un colonnato in ciliegio, che a sua volta sostiene una loggia di forma circolare.

Nelle sue vicinanze, la Sala degli Stemmi (prende il nome dai numerosi stemmi presenti sulle pareti, simbolo delle famiglie aristocratiche siciliane) ha una pianta rettangolare ed ampie finestre, che si affacciano sul centro città.

La Sala Pompeiana, ovvero il salotto pensato per soli uomini e riservato ai fumatori, con la sua forma circolare rimanda direttamente al Tempio romano di Vesta a Tivoli.

Nasconde ben due segreti.

Sulle pareti sono disposte 14 porte ma di queste, solo 6 conducono effettivamente in altri ambienti del teatro, le altre sono tutte assolutamente finte.

E non è tutto.

Chi si avvicina al centro del salone, ha l’impressione che la propria voce risulti amplificata, motivo per il quale questo ambiente è noto anche come Sala dell’eco.

il soffitto circolare della Sala Pompeiana del Teatro Massimo di Palermo

Quando il Teatro Massimo riaprì per ospitare le riprese de Il Padrino

Il Teatro Massimo di Palermo conobbe un lungo periodo di abbandono e decadenza.

Dopo alcuni decenni di attività, nel 1974 venne definitivamente chiuso e tale rimase fino al 1997, quando fu finalmente riaperto dall’amministrazione comunale.

A onor del vero, durante questi 23 anni, le sale del teatro non furono sempre vuote e silenziose.

Nel 1989 infatti, Francis Ford Coppola ottenne il consenso di girare qui Il Padrino Parte III.

L’edificio, che era chiuso già da 12 anni, riprese vita per un periodo breve ma allo stesso tempo sufficiente a trasformare la sua imponente scalinata in una delle ambientazioni più iconiche della pellicola.

Dopo aver assistito alla rappresentazione della Cavalleria Rusticana di Mascagni, la famiglia Corleone esce dal teatro e percorre la lunga gradinata.

la scalinata del Teatro Massimo di Palemo ospitò le riprese de Il Padrino

D’improvviso, un colpo di pistola ferisce accidentalmente Mary (interpretata dalla giovane Sofia Coppola, figlia del regista), uccidendola.

Questa scena è tutt’ora indimenticabile non solo per i fan di Al Pacino, alle prese con una delle sue migliori interpretazioni, ma anche per tutti gli amanti della trilogia.

Visitare il Teatro Massimo di Palermo: biglietti e orari

Il Teatro Massimo di Palermo è aperto alle visite, che vengono effettuate tutti i giorni dalle ore 09:30 alle ore 17:30, in compagnia di una guida.

Potete acquistare i biglietti comodamente on line e presentarvi al desk destinato all’accoglienza qualche minuto prima dell’inizio del tour (che dura 35 minuti circa e attraversa il Foyer, la Sala Grande, il Palco Reale e la Sala Pompeiana).

Nonostante l’ingresso dei visitatori sia previsto solo a partire dalle 09:30, uno dei cancelli del teatro è già aperto alle 09:00 perché costituisce l’ingresso della Caffetteria Giardini del Massimo.

Si tratta di un elegante caffè pasticceria, che dispone di una sala interna e di diversi tavolini all’aperto.

Vi consentirà di gustare la colazione all’ombra della cupola del Teatro Massimo, in attesa di cominciare il tour.

Come raggiungere il Teatro Massimo

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele si trova nel cuore pulsante del capoluogo siciliano, Piazza Giuseppe Verdi.

Chi arriva dall’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino, può prendere il treno fino alla stazione Centrale di Palermo e scegliere se proseguire a piedi per 20 minuti circa lungo Via Maqueda, passando per i celebri Quattro Canti e la Fontana della Vergogna o prendere l’autobus delle linee 101 o 102 (i trasporti urbani sono gestiti da AMAT).

Coloro che si muovono in auto invece, potranno usufruire dei vicini parcheggi di Piazzale Ungheria e Piazza Vittorio Emanuele Orlando.

Siete pronti a varcare la soglia di questo tempio neoclassico della lirica?

Articoli consigliati

Devi smetterla di fare sempre ciò che è giusto fare, comincia a fare ciò che ti rende felice! Queste parole continuavano a ronzarmi nella testa,

Volete comprendere più da vicino la storia dell’Irlanda e del suo popolo? Nel vostro prossimo viaggio a Dublino programmate la visita ad EPIC, l’interattivo museo

Se non avete ancora visitato Castello di Serravalle, potrà tornarvi utile scoprire cosa vedere nel cuore di uno dei luoghi più rasserenanti e suggestivi della

Una splendida mostra fotografica, dedicata agli interventi di copertura eseguiti sui canali di Bologna nel corso del Novecento, è stata allestita presso l’Opificio delle Acque.

Anche se il paesaggio non è quello tipicamente olandese, un parco di tulipani multicolore è sbocciato a Bologna. La prima edizione di questo evento dedicato

Il teatro dei burattini costituisce una delle più antiche tradizioni artistiche di Bologna. È qui del resto che, per ben undici anni, è stato attivo

Indice dei Contenuti

Mi presento

Sono Libera Salcuni, consulente di comunicazione turistica e travel designer. Insieme possiamo valorizzare musei, destinazioni e itinerari culturali con strategie di comunicazione mirate, pensate su misura per far emergere la tua unicità e attrarre il pubblico giusto. 

Scopri come possiamo dare voce alla tua realtà e rendere la cultura più accessibile e coinvolgente

Condividi l'articolo
Facebook
X Twitter
LinkedIn
WhatsApp

10 risposte

  1. Con tutti quei metri quadrati, questo teatro deve essere veramente imponente. Onestamente non lo avevo mai sentito nominare, ma quando visiterò Palermo (e spero sia presto) non mancherò di farci una tappa!

    1. Ciao Teresa, apprezzo sempre la tua sincerità quando ammetti di scoprire attraverso alcuni post, dei luoghi di cui prima ignoravi l’esistenza. Non è da tutti, ti fa onore.

  2. Ci sono stata la scorsa primavera, ma ahimè il teatro era chiuso per un importante evento privato per cui siamo riusciti a vedere solo la parte del caffè, dove tra l’altro abbiamo assaggiato dei dolci deliziosi. Già l’esterno comunque ci ha stregato.

  3. Splendido è dire poco! Sapevo della sua bellezza ma non immaginavo che fosse così davvero meraviglioso! Non sono mai stata a Palermo ma mi hai dato un ottimo spunto, che sia la volta buona che torno nella “mia” Sicilia?

  4. Mi vergogno a dire che, pur avendo abitato a Palermo negli anni dell’università, non sono mai stata all’interno del Teatro Massimo. In compenso mio marito e la mia migliore amica hanno ricreato qualche anno fa (just for fun) la celebre scena de Il Padrino su quegli stessi scalini!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *