I 7 segreti di Bologna: cosa e dove sono

Bologna innevata vista da San Michele in Bosco

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Al giorno d’oggi, grazie ai social network, i 7 segreti di Bologna non sono più così segreti. Mi capita molto spesso infatti, di scorgere in alcuni punti della città comitive di turisti che, smartphone alla mano, danno vita a delle simpatiche cacce al tesoro.

Molti di loro vogliono replicare gli scatti degli influencer più amati, altri invece, vivono questa impresa come una modalità curiosa e inusuale di visitare la città.

I 7 segreti di Bologna tra mistero e superstizione

Pensate che quando io mi sono trasferita a Bologna, esattamente vent’anni fa, i 7 segreti avevano quasi una valenza mistica.

C’era chi dubitava della loro esistenza, chi li considerava un retaggio di qualche antica leggenda e chi addirittura affermava che non si dovessero neanche nominare in pubblico.

Ogni tanto, per fare qualcosa di trasgressivo, grazie alle soffiate dei compagni di corso nativi bolognesi o di qualche umarell, incontrato davanti ad un cantiere, ci si lanciava alla scoperta di questi 7 misteri cittadini, spesso senza sapere neanche cosa cercare.

Per questo motivo, non vi stupirà spero, quanto sto per affermare.

Tutti e 7 i segreti di Bologna io non li ho ancora visti e, proseguendo nella lettura, capirete forse anche il perché.

Cominciamo!

I 7 segreti di Bologna: la finestrella di Via Piella

So cosa state pensando e cioè che sono tantissime le città in Italia e nel mondo, note come Piccola Venezia.

Tra le altre, mi vengono in mente: Comacchio e Chioggia per restare nel nostro Paese, Mykonos e Bruges nel contesto europeo e persino Dubai, dove non poteva certo mancare una Litte Venice.

Perché Bologna è una Piccola Venezia

Ma, cos’ha di speciale la Piccola Venezia di Bologna?

Dovete sapere che la città, pur non essendo attraversata da fiumi (tantomeno bagnata dal mare), durante l’età medievale è stata un’importantissima città d’acqua, rinomata in tutta Europa.

Questo perché il grande ingegno del popolo bolognese è riuscito a realizzare un complesso reticolo di canali che, attraversando le principali arterie cittadine, era in grado di alimentare le diverse attività produttive locali, oltre che fungere da via di navigazione.

Oggi è possibile ammirare uno dei pochi tratti del Canale delle Moline, prosecuzione del Canale del Reno, che è rimasto scoperto e non è stato nascosto dall’asfalto che ricopre la città.

Questo scorcio tuttavia, è visibile soltanto aprendo una minuscola finestra ricavata in in Via Piella, stretto vicolo cittadino.

Per questo motivo, la finestrella di Via Piella costituisce indubbiamente uno dei 7 segreti di Bologna!

Si tratta di un’apertura collocata ad altezza uomo, sulla parete rossastra che affianca il Ristorante Biassanot e che consente di ammirare il canale racchiuso su entrambi i lati, dalle facciate delle abitazioni.

finestrella di Via Piella uno dei 7 segreti di Bologna

Quello che rende questa finestra così misteriosa ma allo stesso tempo magica è che, guardandovi attraverso, si viene catapultati in una città che non sembra neanche Bologna ma per l’appunto, Venezia.

Sia ben chiaro: non è l’unico punto che consente di vedere alcuni tratti scoperti dei canali di Bologna. Vi basterà ad esempio, sporgervi dal lato opposto di Via Piella rispetto alla finestrella oppure spostarvi in Via Capo di Lucca, per sentire nuovamente il rumore dell’acqua che scorre vicino ai palazzi della città.

La finestrella di Via Piella ha però una particolarità, che la rende unica. Va scovata, riconosciuta e spalancata per dare inizio alla magia!

Dove si trova la finestrella di Via Piella e come raggiungerla

Per raggiungere Via Piella ed individuare il punto in cui si trova la Piccola Venezia, potete prendere come riferimento la principale strada del centro bolognese, ovvero Via Indipendenza. Una volta arrivati all’altezza di Via Augusto Righi, procedete restando sul lato della via coperto dal portico.

Quindi, dopo alcuni metri, voltate in Via Piella.

In alternativa, se vi spostate con i mezzi pubblici, le fermata dell’autobus più vicine a Via Piella sono: Righi (navetta C dalla Stazione Centrale di Bologna) e VIII Agosto (bus 11 dall’Autostazione).

Chi arriva in automobile invece, troverà due parcheggi a pagamento in zona. Il primo è in Piazza VIII Agosto, mentre il secondo si trova nei pressi dell’Autostazione.

Il telefono senza fili

Da Via Piella, procediamo a piedi in direzione di Piazza Maggiore, il cuore del centro di Bologna.

Qui, a pochi metri l’uno dall’altro, si trovano 2 dei 7 segreti di Bologna.

Partiamo dal primo, collocato direttamente sotto il cosiddetto Voltone del Podestà, oggi adoperato da chi vuole raggiungere Piazza Re Enzo, Piazza del Nettuno o la più grande Piazza Maggiore, servendosi di un passaggio coperto.

Non abbiate fretta e collocatevi in corrispondenza di uno dei quattro pilastri che chiudono il Voltone. Quindi fate in modo che un’altra persona si posizioni presso il pilastro diagonalmente opposto al vostro.

Voltone del Podestà a Bologna

A questo punto, volgendo le spalle l’uno all’altro e guardando ciascuno la propria colonna di riferimento, provate a dire qualcosa, qualsiasi cosa.

Quello che avete appena fatto, ci porta alla scoperta di uno dei 7 segreti di Bologna, ovvero il telefono senza fili!

Voi potrete ascoltare quello che dice il vostro interlocutore e lui potrà fare lo stesso, ma non solo: entrambi avrete l’impressione che sia il muro a riferirvi le parole pronunciate dall’altro.

Pensate che si tratta di un canale di comunicazione a distanza antichissimo, messo appunto dai frati per permettere anche ai lebbrosi, di potersi confessare.

Oggi invece, costituisce uno dei modi più divertenti e segreti per scambiare messaggi con i propri amici o con la persona amata, provare per credere!

Dove si trova il telefono senza fili e come arrivare

Il telefono senza fili, secondo dei 7 segreti di Bologna, si trova sotto il Voltone del Podestà, nei pressi delle principali piazze del centro di Bologna ed è raggiungibile a piedi, percorrendo Via Indipendenza, Via Ugo Bassi o Via Rizzoli fino a Piazza Maggiore.

In alternativa, le fermate dell’autobus più vicine, sono: Piazza Re Enzo (bus 29, navetta A) o Rizzoli (bus 27 dall’Autostazione) e San Pietro (bus 11 dall’Autostazione e navetta C dalla Stazione Centrale).

Le tre frecce

Uno degli aspetti che rendono così misteriosi i segreti di Bologna, per me è questo: se 2 di questi distano tra loro solo pochissimi metri, perché non vengono citati in successione nella lista dei 7?

Tuttavia, per rispettare la tradizione, farò anche io lo stesso e di conseguenza, vi invito a seguirmi fino a Strada Maggiore.

Il punto esatto in cui sarà (forse) visibile il terzo segreto è il particolarissimo portico di Corte Isolani, uno dei più alti della città.

Dovete sapere che questa corte coperta, inclusa nel prestigioso Palazzo Isolani, collega Strada Maggiore ad uno dei luoghi più amati dai bolognesi: Piazza Santo Stefano.

Non distraiamoci però, ma restiamo fissi con lo sguardo verso l’alto, perché quello che dobbiamo cercare sono tre frecce conficcate nelle travi di legno del soffitto del porticato.

Secondo la leggenda, pare che siano state scoccate da alcuni arcieri professionisti, assoldati da un nobiluomo bolognese che, dopo aver scoperto il tradimento di sua moglie, voleva punirla con la morte.

Tuttavia i tre, ammaliati dalla bellezza della donna, non riuscirono a prendere la mira e finirono per colpire tre punti diversi del porticato.

Lo ammetto: non è così intuitivo individuare le tre frecce ma, con un pò di sforzo e di concentrazione, sono certa che ce la farete anche voi!

Dove si trovano le tre frecce e come raggiungerle

Se volete cercare di scorgere le sagome delle tre frecce, bisogna che vi dirigiate presso Corte Isolani, in Strada Maggiore. Potete arrivarci a piedi, con una passeggiata di circa 15 minuti da Piazza Maggiore oppure con l’autobus (linee: 25 dalla Stazione Centrale o 27 dall’Autostazione).

I 7 segreti di Bologna: l’erezione della statua del Nettuno

Prendendo come punto di riferimento l’alta Torre degli Asinelli, ripercorriamo il nostro itinerario a ritroso fino al Voltone del Podestà e, dopo averlo superato, fermiamoci davanti alla scalinata d’ingresso della Sala Borsa.

Bisogna collocarsi presso un punto esatto della pavimentazione, riconoscibile perché di colore più scuro rispetto al resto della piazza.

Si chiama la Pietra della Vergogna ed è solo da qui che è possibile scoprire il quarto dei 7 segreti di Bologna.

Volgete lo sguardo dritto davanti a voi ed osservate con attenzione la Statua che troneggia sulla fontana monumentale, al centro della piazza.

Pensate: il Nettuno supera i 3 metri di altezza, motivo per il quale è chiamato affettuosamente da tutti i bolognesi, il Gigante.

Grazie ad un particolare effetto ottico, molto presumibilmente messo in atto dallo stesso Giambologna, autore della scultura, vista da qui la statua del dio dei mari sembra avere un’erezione.

l'erezione del Nettuno a Bologna

In realtà, vi basterà spostarvi di pochi metri per capire che ciò che avete appena visto, è il dito indice della mano sinistra del Nettuno.

Dove si trova e come raggiungere la statua del Nettuno

La statua del Nettuno è uno dei simboli della città di Bologna ed è stata collocata sulla fontana costruita da Tommaso Laureti su commissione di Papa Pio IV.

Si trova in Piazza del Nettuno, confinante con Piazza Maggiore e chiusa su un lato dalla Sala Borsa. Per raggiungerla, vi basterà percorrere una delle vie centrali (Via Indipendenza, Via Rizzoli e Via Ugo Bassi) e procedere in direzione del centro città. In alternativa, potete prendere uno degli autobus che servono il centro cittadino dall’Autostazione (bus 11 e 27) o dalla Stazione Centrale (bus 25, navetta C).

Il segreto della Canabis protectio

Se i primi quattro segreti sono ormai di dominio pubblico, ovvero facilmente individuabili, da questo momento in poi la caccia al tesoro diventa indubbiamente più sfidante.

Il quinto dei 7 segreti è a poca distanza da Piazza del Nettuno ma questa volta, a differenza di quanto visto in precedenza, non si trova sul pavimento ma sul soffitto.

Bisogna raggiungere Via Indipendenza, collocarsi nel punto in cui la strada incontra Via Rizzoli, più o meno in corrispondenza del bar Canton de’ Fiori, e alzare lo sguardo verso il porticato.

Quella che stiamo cercando è l’iscrizione:

Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia

(Il pane è vita, il vino è allegria, la cannabis è protezione)

Il reale significato di questa affermazione non è né chiaro né univoco.

C’è chi ipotizza che la protezione fornita dalla cannabis sia da intendere in senso figurativo, ovvero come sollievo dai malesseri e chi invece ritiene che sia un riferimento concreto alla ricchezza che il commercio della canapa, avrebbe portato in passato alla città di Bologna.

Dove si trova l’iscrizione Canabis protectio e come arrivare

Trovandosi tra le centralissime Via indipendenza e Via Rizzoli, il punto in cui si trova l’iscrizione Canabis protectio è facilmente raggiungibile.

la scritta Canabis Protectio a Bologna

La grossa difficoltà sarà tuttavia, individuare le lettere trascritte in successione, muovendosi tra la folla di turisti e di studenti che transitano per queste due vie del centro città.

Se provenite dalla Stazione Centrale o dall’Autostazione di Bologna, potrete arrivare fin qui con i bus: 27, 11 e la navetta C, così da iniziare la vostra caccia al tesoro.

Buona fortuna!

Il vaso rotto sulla cima della Torre degli Asinelli

Nel rispetto della tradizione universitaria bolognese, non solo ho visitato per la prima volta la Torre degli Asinelli dopo il conseguimento della laurea, ma ho atteso persino la fine della specializzazione, quella del master post lauream e l’assunzione a tempo indeterminato nell’importante multinazionale per la quale ho lavorato per quasi dieci anni.

Dite che ho esagerato un pò con la superstizione? Forse.

Tuttavia, sappiate che, se non siete iscritti all’Alma Mater Studiorum oppure avete già terminato il vostro percorso di studi, potete salire sulla Torre degli Asinelli, senza correre il rischio di non laurearvi.

È quassù infatti che si trova il sesto dei 7 segreti di Bologna!

Mettetevi l’anima in pace perché la torre simbolo del capoluogo emiliano-romagnolo, alta ben 97 metri, conta 498 gradini e non dispone di un ascensore o di una scala mobile.

Torre degli Asinelli uno dei punti panoramici di Bologna

Una volta arrivati in cima, dovreste andare alla ricerca di un vaso di ceramica rotto, che rappresenterebbe la capacità dei bolognesi di risolvere le situazioni complesse, sistemando anche le crepe all’apparenza insanabili.

Confesso di non aver mai visto questo oggetto di persona e non posso affermare con certezza che esista davvero perché, in generale, pare che al momento nessuno lo abbia individuato.

Il mistero s’infittisce e questo segreto pertanto, aspetta ancora di essere svelato.

Dove si trova la Torre degli Asinelli e come arrivare

La Torre degli Asinelli si trova presso Piazza di Porta Ravegnana, così come una seconda torre più piccola, chiamata Garisenda. Questo è il punto in cui confluiscono tutte le strade principali di Bologna: Via Rizzoli, Via Zamboni, Via San Vitale, Strada Maggiore, Via Santo Stefano e Via Castiglione.

Di conseguenza, non avrete alcun problema ad arrivare qui a piedi o con i mezzi pubblici poiché le fermate situate in prossimità della torre sono molte e servite da numerose linee di autobus.

Il segreto del Panum resis

Tra tutti e 7 i segreti, questo è quello indubbiamente più controverso, nel senso che, un pò come per il vaso rotto sulla Torre degli Asinelli, pare che nessuno lo abbia mai individuato.

Si racconta che su una delle cattedre della Facoltà di Giurisprudenza, situata nella sede di Palazzo Poggi, in Via Zamboni, 33, vi siano incise le parole:

Panum resis

(la conoscenza è alla base di ogni cosa)

Secondo la tradizione, questa breve affermazione costituirebbe un’esortazione, rivolta a tutti gli studenti, di abbracciare lo studio e quindi la conoscenza, poiché costituisce la base su cui costruire il proprio futuro.

Dove si trova la scritta Panum resis e come arrivare

La scritta Panum resis dovrebbe trovarsi in una delle aule della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna ma in merito al luogo preciso, non vi sono ulteriori specifiche.

Pertanto, se volete cimentarvi nella ricerca, potete raggiungere Via Zamboni, 33, che dista pochi metri a piedi dalla Torre degli Asinelli, così da tentare di svelare questo settimo ed ultimo segreto.

Gli altri segreti di Bologna

Se siete amanti del mistero o volete semplicemente dare un taglio più avventuroso alla vostra visita a Bologna, allora cimentatevi con questi 2 ulteriori segreti che aleggiano sulla città.

Il complesso delle Sette Chiese

La Basilica di Santo Stefano, una delle chiese più amate dai bolognesi, è anche detta delle Sette Chiese. Dovete sapere che, nonostante l’ingresso principale sia essenzialmente uno, ovvero quello collocato in Via Santo Stefano, all’interno di questo edificio di culto, vi sono 7 diversi ambienti tra cui chiese, un chiostro ed un cortile, tutti collegati tra loro.

la facciata della Basilica di Santo Stefano

Sono certa che non avete mai visto qualcosa del genere, non è forse vero?

Dove si trova il Complesso delle Sette Chiese e come raggiungerlo

Il Complesso delle Sette Chiese si trova in Via Santo Stefano, non lontano dalla Corte Isolani, sede del segreto delle tre frecce.

Potete raggiungerla a piedi oppure con gli autobus che servono Strada Maggiore e Via Santo Stefano. La Basilica nello specifico, si trova in uno slargo triangolare (chiamato comunemente dai bolognesi: Piazza Santo Stefano), che è completamente pedonale.

Il portico ed il Santuario di San Luca

Cosa avrà di misterioso il portico di San Luca, proclamato nel 2021 patrimonio UNESCO, per la gioia di tutti i cittadini e degli amanti della città?

Pensate che il porticato coperto che collega la città al Santuario della Madonna di San Luca, posto sul Colle della Guardia, con i suoi 3796 metri è il più lungo del mondo.

Secondo alcuni, le sue arcate sarebbero in totale 666, corrispondendo cioè al numero del diavolo.

Si suppone che questa non sia affatto una casualità ma il frutto di una scelta precisa. Il portico infatti si snoda sul versante collinare come un serpente, fino a raggiungere l’ingresso del Santuario.

Pertanto, si ritiene che tutti questi simboli demoniaci siano da intendere come il male in generale, che viene schiacciato dalla Madonna, sulla vetta del colle.

Dove si trovano e come raggiungere il portico ed il Santuario di San Luca

Prima di cominciare la vostra salita verso il Santuario di San Luca, dovete raggiungere Via Saragozza e procedere, sotto il porticato, lungo il rettilineo che vi condurrà fino all’Arco del Meloncello.

A questo punto il percorso sale su per la collina ma è assolutamente percorribile a piedi, con una piacevole passeggiata (eviterei le scarpe con i tacchi). In alternativa, potete raggiungere il Santuario con la vostra auto, seguendo la Strada Statale 64 Porrettana, quindi Via di Casaglia e poi Via di Monte Albano.

portico e Santuario di San Luca a Bologna

Ora sono curiosa: conoscevate già tutti questi segreti e misteri di Bologna? Quali sono quelli che avete già scoperto per le vie della città?

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67 risposte

  1. Quando sono stata a Bologna mi ha colpito molto la finestrella di via piella. A Roma esiste un posto chiamato il buco della serratura: se ci vai soprattutto la notte e ci guardi dentro si gode tutto lo spettacolo della cupola di San Pietro da una prospettiva insolita

  2. Adoro gli impressionisti(articolo super) ed essendo Bologna la mia seconda città (mia mamma è bolognese) prendo i biglietti su ticket e via. Hai descritto Bologna divinamente. Grazie

  3. Leggo sempre volentieri i tuoi post su Bologna, una città dove ho vissuto per un breve periodo e che mi è rimasta nel cuore. Onestamente alcuni dei tuoi segreti proprio non li conoscevo ad esempio quello del telefono senza fili.

  4. Che bello questo tuo articolo, alcuni segreti li conoscevo ma non tutti, una città come Bologna rapisce già di suo e con i suoi segreti strega

  5. Se non fosse per Instagram non ne conoscerei neanche uno di questi segreti e quello della finestrella ovviamente è il più gettonato. Incuriosisce tanto anche me, infatti, la prossima settimana che passerò per Bologna MINIMO andrò ad aprire la finestra per sentirmi a Venezia =)

  6. Avevo letto della maggior parte di questi segreti in preparazione per il mio ultimo viaggio a Bologna e li ho trovati molto affascinanti, soprattutto la finestrella di Via Piella.

  7. Da grande esterofila che sono pecco di bellezze italiane! Per ora non sono ancora stata a Bologna per cui ho letto con interesse questi segreti. Qualcosa l’avevo vista su Instagram , come la finestrella ma buona parte delle notizie date non le conoscevo. A questo punto devo proprio organizzare, urge una visita della città e sarebbe anche occasione per rivederci.

  8. Sono stata a Bologna solo per pochissime ore l’anno scorso ma almeno due dei sette segreti li ho scovati: la finestrella di Via Piella e il telefono senza fili. Anche se sono rimasta delusissima dalla fila attorno alla finestrella, c’era tutta la gente lì solo per una foto quando il lato opposto, dove lo scrocio era ugualmente magnifico era completamente vuoto. Ho preferito la foto lì che fare il classico reel solo per instagram.
    Il telefono senza fili invece mi ha stupita, non credevo fosse vero ma poi ho provato con mio marito e sembravamo due bambini la notte di Natale che scoprono un nuovo gioco! Dovrò tornare in città e scoprire anche gli altri!

    1. Ciao Veronica, a Bologna ci sono diversi punti in cui poter vedere i canali. Se ti interessa, trovi un paio di articoli dedicati sul blog rispettivamente alla Chiusa di Casalecchio e a quella di San Ruffillo a Bologna. Ci sono anche tutte le info per prenotare i tour. Ti aspetto!

  9. Conosco Bologna e spesso mi capita di passeggiare per le sue meravigliose strade. Qualche segreto lo conoscevo, ma mi sono segnata quelli che ignoravo per andare a sperimentarli di persona, soprattutto le tre frecce e quel miracolo della prospettiva che Giambologna ha voluto dedicare a Nettuno. Hot, ma curiosissimo!

  10. I 7 segreti di Bologna sono davvero favolosi: sono stata in tutti i luoghi che hai scritto (anche se non ho visto tutte le aule di giurisprudenza), Bologna posso dire di conoscerla ormai troppo bene grazie ai miei due anni di pendolarismo con la storia a distanza che ho avuto. Detto ciò ci torno sempre con piacere.

    1. Che fortuna che hai: io ci vivo da vent’anni ma non posso assolutamente dire di conoscerla tutta. Ed è sicuramente meglio così, altrimenti mi sarei già trasferita altrove se questa città non riuscisse più a stupirmi.

  11. Sono stata a Bologna una sola volta, alcuni anni fa, per la fiera dell’outdoor. Mi piacerebbe tornarci per visitare la città e questi segreti sarebbero un ottimo modo con cui iniziare…

  12. Alcuni di questi segreti non li conoscevo e dire che Bologna è una delle città che conosco di più! Stupendi e magici, mi piace questo mistero tra gli allegri portici della balanzona!

    1. Come hai fatto a vedere il vaso rotto sulla Torre degli Asinelli? E il segreto di Palazzo Poggi? Se così fosse, saresti la prima persona ad averli visti tutti. Incredibile. Che fortuna!

  13. Purtroppo non ho avuto occasione di visitare bene Bologna ma solo di passaggio. Spero di vederla presto e terrò a mente i tuoi preziosi consigli per scoprire tutte le meraviglie che offre questa magnifica città. Peccato che non sono riuscita a partecipare allo scorso blog tour.

  14. Conoscevo solo alcuni di questi segreti, ed è stato interessantissimo scoprire gli altri! Bologna è una città che amo particolarmente e che visito sempre volentieri!

  15. Davvero interessante! Sono appassionata di curiosità come queste e conosco piuttosto bene Bologna, ma devo dire che la storia della Canabis protectio non l’avevo mai sentita!

  16. La famosa finestrella a me invece ricorda sempre la mia Treviso più che Venezia, perchè anche qui ci sono scorci simili ma senza finestrella.

  17. Bellissimi questo articolo! Ci sono tantissimi spunti interessanti per una visita di una Bologna diversa dai soliti circuiti.
    Lo terrò a mente visto che con mio marito abbiamo intenzione di fare un bel giro a Bologna in futuro.. stiamo a solo 2 ore di treno alla fine ci potremmo godere un bel weekend.

  18. Quella del vaso non la conoscevo ahahaha ma d’altra parte nonostante io abiti a Imola non sono mai salita sulla torre degli Asinelli… Dici che si poteva dire questa cosa? Un po’ me ne vergogno ahahah

  19. Conoscevo soltanto la piccola Venezia grazie a delle foto che ho visto pubblicate su vari account Instagram. Bologna è una delle mete che vorrei vistare quanto prima. Mi segno anche questi segreti da inserire nel mio tour

  20. Non conoscevo che solo 3 di questi luoghi segreti e curiosità di Bologna, e ci tornerei anche solo per scoprire gli altri quattro. Non perderei, comunque, di rivedere quella meraviglia che é il complesso delle sette chiese!

  21. Libera ma dove le trovi tutte queste curiosità? Sei fantastica! Ammetto che ne conoscevo solo 3 e durante il blog tour non ti sei sbottonata sulle altre! Comunque sul tuo blog non ci si annoia mai, complimenti!

    1. Grazie mille! In realtà questi 7 segreti, per chi vive a Bologna come me, sono conosciutissimi. È una delle prime cose che si imparano quando si mette piede in città.

  22. Mi sono innamorata di Bologna leggendo un libro, e quando finalmente ho potuto visitarla, l’amore è stato confermato! Molto interessante scoprire tutte queste curiosità che aiutano a conoscerla meglio.

  23. Questo articolo é assolutamente da salvare! Conoscevo solo la finestrella di Via Piella, abbiamo un weekend a Bologna in programma per l’autunno e chissà se riusciremo a provarli!

  24. Devo assolutamente tornare a Bologna e questi 7 luoghi segreti mi intrigano davvero tanto! Quando ci sono stata ho avuto modo di visitare i luoghi piú conosciuti, ma non ho avuto il tempo matriale per dedicarmi ad altro. Una buona scusa per ritornare!

    1. In realtà questi segreti sono tutti legati ad alcuni dei luoghi più celebri della città, come il Nettuno, la Torre degli Asinelli, ecc… Ti aspetto a Bologna, così da approfondire questi misteri.

  25. Tre su sette vuol dire che dovrò tornare a Bologna per cercare gli altri quattro. Dopo il blog tour sono già tornata con il marito per far vivere anche a lui le belle storie che abbiamo scoperto insieme, e visto che siamo solo a un’ora di macchina, direi che ogni giorno è buono.

  26. Da persona che per un periodo ci ha vissuto trovo questo articolo meraviglioso, per un attimo è stato come tornare tra quelle strade a cercarne i suoi segreti

  27. Il Nettuno oramai lo conosco bene! Ma tutti gli altri segreti aihmé, non sono ancora riuscita a scoprirli! La finestrella che ti risucchia in un rio veneziano mi incuriosisce molto!

  28. Questo articolo è molto interessante, visto che offre degli utili consigli per visitare i luoghi più nascosti e per questo più affascinanti della città. Le solite tappe turistiche sono imprescindibili, ma questi angoletti sconosciuti sono un valore aggiunto!

  29. ciao….sono stata a Bologna l anno scorso e sono rimasta incantata dal cosi detto “telefono senza fili” ma non conoscevo gli altri segreti.. Articolo veramente interessante, grazie

  30. In due volte a Bologna ho scoperto 4 segreti, le sette chiese e il portico di San Luca. Bologna è una città piacevolissima in cui voglio tornare per vedere ciò che ancora mi manca. Quando tornerò mi ricorderò di questo articolo, molto utile e interessante.

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