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Torino città esoterica: i luoghi da visitare

il cancello di Palazzo Reale a Torino città esoterica per eccellenza d'Italia

Indice dei Contenuti

Torino è notoriamente una città esoterica, dove la magia bianca e la magia nera convivono, in una eterna lotta tra il bene e il male.

Già perché, il capoluogo piemontese fa parte sia del triangolo della magia bianca (con Praga e Lione), che del triangolo della magia nera (con Londra e San Francisco).

È come se tra i suoi palazzi, nelle sue piazze e nei suoi angoli più nascosti, vi sia un continuo combattimento tra queste due forze primordiali.

Alla scoperta di Torino città esoterica con Somewhere Tours & Events

Ho avuto il piacere di ripercorrere, attraverso un tour guidato organizzato da Somewhere Tours & Events, le tappe più significative della dimensione esoterica a cui, da sempre, la città di Torino è collegata.

Colgo pertanto l’occasione per ringraziare Laura Addi, fondatrice di Somewhere, per avermi invitato ad effettuare ben due visite in compagnia del suo preparatissimo staff, fatto di esperti conoscitori delle bellezze di Torino e dintorni.

Torino città esoterica: la magia nera

Il nostro itinerario ha avuto luogo di notte, quando la luce lascia lo spazio alle tenebre e i dubbi e le paure si materializzano nei luoghi più insoliti ed improbabili.

Piazza Statuto

Questo viaggio nell’esoterismo è cominciato in Piazza Statuto, cuore di tenebra di Torino, una valle anticamente utilizzata per la sepoltura dei defunti.

La piazza infatti si trova ad occidente, nei pressi della porta Decumana.

Proprio in quest’area, almeno fino al 1863 si trovava il patibolo, dove venivano eseguite le condanne a morte. Era il cosiddetto Rondò della Forca.

Oggi qui si erge un monumento dalla doppia valenza. Da un lato è dedicato ai caduti del Traforo del Frejus, mentre dall’alto rappresenta l’impervia salita degli uomini verso la conoscenza, ostacolata da numerosi diavoli.

Monumenti del Traforo del Frejus in Piazza Statuto a Torino

In cima al monumento troneggia un angelo nero, Lucifero (letteralmente: portatore di luce), caduto agli Inferi.

In una mano regge una penna, in atto di scrivere, mentre con l’altra sembra spingere verso il basso i corpi degli uomini che tentano di proseguire la loro salita verso il bene.

L’angelo ha lo sguardo rivolto verso Piazza della Gran Madre di Dio. Qui, la statua che dà il nome alla piazza, tiene saldamente in mano un calice sacro, ritenuto il Sacro Graal.

In questo vi è una forte anomalia: se il monumento è un memoriale in ricordo dei caduti del Frejus, perché l’angelo guarda verso il centro città, volgendo le spalle al traforo?

Nella stessa piazza si trova anche l’obelisco geodetico, sulla cui sommità sorge l’astrolabio, e che rappresenterebbe la porta degli Inferi.

Piazza Solferino

La seconda tappa del nostro viaggio notturno nel lato oscuro di Torino è in piazza Solferino, presso la monumentale Fontana Angelica, fatta erigere dal ministro Bajnotti in memoria dei suoi genitori.

In realtà a questa fontana viene data una forte valenza esoterica, di ispirazione massonica.

Due delle statue femminili, rispettivamente la Primavera e l’Estate, rappresenterebbero l’una la virtù che è riservata a pochi e l’altra il vizio, ovvero una conoscenza profana, concessa invece a chi riesce a decifrare i criptici codici massonici.

Le altre due statue, ovvero l’Autunno e l’Inverno, simboleggiano i leggendari guardiani delle Colonne d’Ercole.

Fontana Angelica a Torino in Piazza Solferino

L’acqua che sgorga dalle loro otri infine, indica la conoscenza, di cui essi ne sono guardiani.

Via Lascaris

Poco distante da qui, in Via Lascaris, è possibile osservare sulla facciata di un palazzo, oggi occupato da una banca, alcuni mascheroni che rappresentano gli spiriti della natura, con denti aguzzi e barba da capra.

Un altro richiamo al mondo degli Inferi sono due fessure a forma di occhi, che si trovano sul marciapiedi, alla base del palazzo.

Si tratta dei cosiddetti occhi del diavolo, così chiamati perché essendo stretti e allungati, assumono delle sembianze di ispirazione diabolica.

Presumibilmente dovevano servire da sfiatatoio dei locali posti nel seminterrato dell’edificio.

Palazzo del Diavolo

Un altro luogo carico di significato è il Palazzo Trucchi di Levaldigi, più comunemente noto come il Palazzo del Diavolo.

Questo imponente edificio, oggi occupato da una banca, è stato fatto costruire alla fine del 1600 dal conte di Levaldigi, all’epoca Ministro delle Finanze.

L’aspetto più interessante è il massiccio portone che, secondo la tradizione venne fatto portare a Torino ed innalzare all’ingresso del palazzo, in una sola notte.

Se ci si avvicina alle numerose decorazioni barocche che lo caratterizzano, si capirà perché è definito il portone del diavolo.

portone del Daivolo a Torino città esoterica

Sul batacchio c’è una capra che stringe tra i denti un serpente, quindi scorpioni, cani dai denti aguzzi, fiori appassiti.

Non solo il richiamo delle decorazioni è legato al mondo degli Inferi ma pare che all’interno del palazzo furono commessi numerosi delitti.

Un primo racconto rivela che tra qui venne uccisa una ballerina durante una festa, e che il suo fantasma oggi si aggiri ancora tra quelle mura.

La seconda leggenda invece risale al periodo in cui il palazzo era una caserma.

Un ufficiale vi morì e il suo corpo non fu più ritrovato. Molti anni dopo, durante dei lavori di ristrutturazione, venne rinvenuto uno scheletro imprigionato tra le mura, sepolto in piedi e si pensò che potesse trattarsi proprio del militare.

Torino città esoterica: la magia bianca

Il luogo in cui pare convivano le forze oscure e quelle bianche, è il Museo Egizio di Torino, dove ha avuto luogo il mio secondo tour guidato, targato Somewhere Tour & Events.

Museo Egizio

Qui l’oscurità è rappresentata dai Libri dei Morti, ovvero dai lunghi papiri che costituivano il lasciapassare per l’Aldilà, senza il quale il defunto non sarebbe riuscito ad andare oltre la dimensione terrena.

Vi sono anche raffigurate le scene del processo che attendeva i morti davanti al tribunale degli Inferi, dove Osiride avrebbe deciso se l’anima fosse stata degna di passare oltre oppure no.

Il Po e la Dora

L’appartenenza di Torino al triangolo della magia bianca viene fatta risalire alla sua fondazione.

La città infatti, venne edificata nel punto di confluenza tra due fiumi, il Po ( che rappresenta il Sole) e la Dora (che rappresenta la Luna).

la statua della Dora a Torino

Il centro città è inoltre attraversato dal 45° parallelo, carico di energia positiva.

Duomo di Torino

Luogo simbolo del dominio delle forze del bene è il Duomo di Torino, che si trova in Piazza San Giovanni, perché qui è conservata la Sacra Sindone.

Sulla facciata del palazzo c’è una meridiana astrologica che, oltre a rivelare l’ora solare, indica i segni zodiacali.

Questi tuttavia non sono disposti in circolo, come siamo abituati a vedere, ma dall’alto verso il basso.

Il segno del Capricorno si trova in alto, mentre quello del Cancro in basso e secondo un’interpretazione simbolica, il primo indicherebbe Giovanni Apostolo, che si festeggia nel solstizio d’inverno, il secondo Giovanni Battista, corrispondente al solstizio d’estate.

I due Santi rappresenterebbero la continuità del Cristo e consentirebbero di avvicinarsi a Dio.

Palazzo Reale

Importante sede della magia bianca è il Palazzo Reale, considerato epicentro dell’energia positiva della città.

È un punto preciso, ovvero il grande cancello del Palazzo, dove campeggiano le statue dei Dioscuri, Castore e Polluce, il luogo che delimita la zona della magia bianca da quella della magia nera.

Chiesa della Gran Madre di Dio

Tuttavia, quella che è ritenuta la sede della magia bianca torinese per eccellenza, è la Chiesa della Gran Madre di Dio.

Si ritiene infatti che le due statue poste davanti all’entrata, Fede e Religione, rivelino dove sia nascosto il sacro Graal, ovvero il calice di Cristo.

La donna velata regge una coppa scura e dal momento che ha lo sguardo rivolto verso il centro città, potrebbe voler indicare che sia quella la direzione da seguire per ritrovarlo.

statua con il Sacro Graal a Torino presso la Chiesa della Gran Madre

Numerose sono le ipotesi circa il luogo in cui il Sacro Graal sia realmente custodito.

Quello che è certo, è che l’eterna lotta tra il bene e il male a Torino è più viva che mai, anche se non fa rumore.

E voi che rapporto avete con l’esoterismo? Siete attratti da racconti, leggende e simbologie oscure?

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28 risposte

  1. Non avevo mai visto la città da questa angolazione…che bel percorso interessante. In effetti sono molto attratta da questi argomenti

  2. Grazie per questi suggerimenti, ho dei cugini che abitano a Torino ma non ci sono mai andata, sono sempre scesi loro. Mi devo decidere ad andare perchè ci sono tante cose belle da vedere

  3. Torino è una città che conosco relativamente poco anche se non vivo molto lontano; avevo letto qualcosa sulla magia (nera e bianca) che la coinvolgono, e onestamente mi piacerebbe approfondire l’argomento, i tuoi consigli mi saranno molto utili!

  4. Torino è una città di grande fascino, che merita di essere visitata più volte! E nei fatti ci sono stata diverse volte, scoprendo sempre qualcosa, anche con riferimento alle mille storie di magia che la avvolgono! Adoro i suoi luoghi legati alla magia bianca! Come non rimanere affascinati dallo splendido Palazzo Reale o dal Museo Egizio?

    1. Per me invece la grande scoperta sono stati gli aneddoti legati alla magia nera. Concordo con te: Torino è una città molto più dinamica di quanto si possa pensare, da visitare più volte.

  5. Quando sono già stata alcune volte in una località e mi capita di ritornare mi piace uscire un po’ dagli schemi e magari esplorarne altri aspetti meno noti ma comunque affascinanti. Ecco la parte esoterica di Torino ancora mi manca ed il tuo articolo mi ha incuriosita molto perché sapevo di questa caratteristica del capoluogo piemontese ma non conoscevo tutti questi dettagli. Terrò a mente i tuoi consigli per una prossima visita alla città attraverso i suoi misteri e leggende

  6. Torino è una città davvero affascinante, capitale della Magia Bianca. ricca di mito, leggenda e folklore: una città che torno sempre volentieri a visitare e che spero di rivedere nel corso dell’autunno che sta per iniziare!

    1. Ciao Eliana, Torino è allo stesso tempo città della magia bianca e della magia nera. Se leggi l’articolo , puoi trovare qualche spunto in merito, relativo al tour guidato sul lato esoterico di Torino, che ti consiglio dato che vuoi visitare la città in autunno. Poi fammi sapere come ti trovi ma sono certa che ti piacerà !

  7. Vivo a Bali, dove racconti, leggende e simbologie magiche la fanno da padrone, mi ha sempre intrigato questo lato di Torino e diversi anni fa un amico mi ha fatto fare più o meno lo stesso tuo tour

  8. Interessantissimo articolo, sapevo che Torino fosse una città esoterica e che il Museo Egizio fosse legato alla magia bianca ma non tutte le altre curiosità. Questa è una delle città italiane che è sulla mi lista da un po’ e spero di poterla visitare presto e magari fare un tour simile al tuo alla scoperta dell’esoterismo che aleggia tra le vie.

  9. Credo che Torino sia una delle città più belle ed affascinanti d’Italia, il suo lato esoterico è talmente forte da catturare la fantasia di molti di noi. Ti confesso che sono affascinata da tutto ciò che è misterioso e spesso vado alla ricerca di storie che riguardano questo argomento. Mi è piaciuto tanto il tuo articolo, grazie di averlo scritto!

  10. Conosco di nome Somewhere Tours & Events perché vivo a un’ora di macchina da Torino, ma nonostante questo non ho ancora avuto occasione di partecipare a uno dei loro tour e mi dispiace tantissimo perché questo tema mi incuriosisce davvero tanto. Dovrei vedere se per caso organizzano anche un tour sulle tracce di Profondo Rosso!

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