Per sfuggire al caldo di queste giornate, ho scovato un rimedio sensazionale e neanche troppo distante da casa: la Cascata di Moraduccio.
Si tratta di una vera e propria oasi di pace, situata esattamente a metà strada tra Bologna e Firenze.
Pronti a visitarla con me?
La Cascata di Moraduccio: oasi di pace a metà strada tra Bologna e Firenze
Con l’obiettivo di lasciare l’afa cittadina da un lato ed evitare le code in direzione della riviera romagnola dall’altro, mi sono spesso chiesta dove poter trovare un pò di refrigerio e tranquillità, lontano dal caos e dal rumore.
Per questo motivo, ho pensato addirittura di spingermi fino al confine con la Toscana, tanto era forte il desiderio di riuscire in quella che mi sembrava un’impresa impossibile.
Come raggiungere la Cascata di Moraduccio da Bologna e dove parcheggiare
Mi sono diretta alla volta dell’Appennino Tosco – Emiliano, seguendo la Via Emilia fino a Imola e proseguendo in direzione di Fiorenzuola, fino alla valle del fiume Santerno.
Una volta superato il piccolo comune di Castel del Rio, mi è bastato seguire il rumore continuo dello scroscio dell’acqua sulla pietra nuda, dopo aver guidato per circa un’oretta.
Non ricordo di aver visto cartelli che segnalavano la cascata ma non è stato difficile capire di essere arrivata per due semplici motivi:
- il primo è la presenza di un ristorante, come unico edificio nella zona, chiamato per l’appunto La Cascata (che in quell’occasione era chiuso);
- il secondo è che il parcheggio auto era già pieno nonostante non vi fossero altre attrattive turistiche nella zona.
Ero arrivata alla conclusione che la cascata sarebbe dovuta essere per forza essere nelle vicinanze.
Vi state chiedendo dove ho parcheggiato, non è vero?
Mentre stavo cercando di capire se fosse rimasto un ultimo posto disponibile nell’area di sosta, ho notato un vecchio signore in lontananza che faceva cenno di avvicinarsi al cortile della sua villetta.
Mi ha concesso di lasciare proprio lì la mia auto, mostrandosi davvero gentile e comprensivo!
Come arrivare alla Cascata di Moraduccio
Il sentiero per scendere a valle è uno solo e non molto ben segnalato.
Questo percorso può essere attraversato esclusivamente a piedi o in bicicletta, con una passeggiata di circa quindici minuti, al termine della quale ci si trova direttamente al cospetto della Cascata di Moraduccio.
Durante il cammino, bisogna oltrepassare un ponte, che sovrasta il fiume Santerno.
Vi consiglio di fare qui una prima sosta, per ammirare il paesaggio circostante in tutta la sua magnificenza.
La fitta vegetazione, verdissima, si alterna a roccia nuda e bianca, smorzata dai venti, sotto il fluire continuo dell’acqua, che dalla cascata torna al fiume.
Anche a voi piace concedervi, ogni tanto, una pausa rigenerante nelle aree verdi delle vostre città? Se volete conoscere i più bei giardini pubblici del capoluogo emiliano – romagnolo, consultate il mio articolo dedicato a: I 6 parchi più belli di Bologna
Quando andare alla Cascata di Moraduccio
Se riuscite ad arrivare la mattina presto, potete scegliere con cura il posto in cui sostare, magari più vicino alla cascata e al letto del fiume.
La fascia oraria da evitare in quanto è sicuramente la più affollata, è quella inclusa tra le 12:30 e le 14:30.
È questo il momento in cui gruppi di ciclisti, famiglie e comitive di amici, armati di zaini e borse frigo, occupano pacificamente l’area.
Un consiglio: dal momento che nel pomeriggio la riva del fiume finisce prevalentemente nell’ombra, se avete voglia di abbronzarvi un pò, è decisamente più conveniente arrivare sul posto già dalle prime ore del giorno.
Fare il bagno presso le Cascate: cosa sapere
Quando le temperature sono più piacevoli, è possibile fare il bagno presso la cascata, in compagnia di pesci e girini, ma con alcune accortezze.
Vi suggerisco infatti di portare con voi un paio di scarpe adatte alla superficie sassosa del letto del fiume.
Ricordate inoltre che l’intera area è rocciosa, pertanto è meglio poggiare sul terreno qualcosa di morbido, su cui stendere il classico telo mare, prima di dedicarsi a prendere un pò di sole.
Potreste utilizzare uno di quei tappetini per gli esercizi a corpo libero, disponibili nei negozi di articoli sportivi.
Mi raccomando, non sottovalutate questo aspetto, rischiereste di tornare a casa con qualche dolorino alla schiena.
Cosa vedere nei dintorni delle Cascate: le Rovine di Castiglioncello
Dopo alcune ore trascorse tra una nuotata, un buon libro e qualche scatto della cascata e dei suoi dintorni, ho deciso di avventurarmi attraverso un sentiero che, a quanto avevo sentito dire, conduceva ad un borgo abbandonato.
Ho camminato per un paio di chilometri in salita, di cui ricordo l’ultimo tratto in particolare, molto stretto ed impervio (bisogna farsi largo tra rami e foglie d’edera), prima di arrivare alle Rovine di Castiglioncello.
Quest’area è completamente abbandonata e ormai ricoperta dalla vegetazione.
È possibile entrare, con cautela, in alcuni degli edifici del vecchio borgo, ora semidistrutti e con il soffitto sfondato.
Pensate: gli ultimi abitanti di Castiglioncello lasciarono il piccolo centro nel 1962, quando ormai non aveva più neanche l’energia elettrica ed era stato tagliato fuori dalla costruzione della strada statale, avviandosi verso il totale abbandono.
Chissà come sarebbe vivere in un posto così isolato e immerso nella natura!
Prendereste in considerazione una scelta del genere?
14 risposte
Hai scovato proprio un bel posticino! Viverci magari no, ma goderselo quando si ha voglia di un Po’ di tranquillità eccome!
In questi giorni di caldo afoso settembrino , è il luogo ideale dove rifugiarsi e stare a contatto con la natura .
Che bel posto hai scoperto! La prendo sicuramente in considerazione, visto che ho in mente di tornare a Firenze e questa mi sembra un’ottima tappa intermedia. Opterò però sicuramente per il pomeriggio e per l’ombra, visto che non sopporto molto il caldo 😉
Che gentile il signore che ti ha fatto parcheggiare nel suo cortile!
Te lo consiglio.
Sembra essere il posto ideale dove trascorrere una afosa giornata di luglio o agosto, io ci farei tranquillamente un pensierino e magari anche il bagno. Ma la temperatura dell’acqua com’è?
In questo periodo piacevolissima.
Ma che oasi deliziosa! Non conoscevo questo posticino e mi piacerebbe molto farci un salto. Sarò a Firenze tra poche settimane spero di riuscire a fermarmi anche solo per fare una foto.
Se riesci ad esplorare l’Appennino, te lo consiglio.
Direi che sei capitata per caso in un posto molto bello. Io adoro le cascate, soprattutto quelle non gelate! Mi sarebbe piaciuto vedere qualche foto del Borgo abbandonato
Un posticino davvero delizioso.
Bologna e il bolognese non deludono davvero mai, oltre a tanta storia non mancano luoghi naturali come questo! Non avevo mai sentito parlare della cascata di Moraduccio, ora so che farò la prossima volta che sarò in zona!
Bisogna andare verso l’Appennino, ma questo posticino merita, te lo assicuro.
Siamo appassionati di bagni in torrenti di montagna e fiumi (puliti), e questa chicca che ci hai regalato ci invoglia a conoscere una nuova possibile oasi di refrigerio, lontano dalla calura cittadina e dalle strade intasate!
Mi fa molto piacere.