La Grande Sinagoga di Budapest

la Grande Sinagoga di Budapest è uno dei luoghi più suggestivi della città

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Uno dei luoghi più suggestivi di Budapest è senza ombra di dubbio la Grande Sinagoga, situata presso Dohany utca, nel quartiere ebraico della capitale ungherese.

L’appellativo di Grande deriva dal suo essere attualmente la sinagoga più capiente dell’intera Europa e la seconda più estesa al mondo (dopo quella di New York).

Con i suoi 75 metri di lunghezza e 27 di larghezza, la Grande Sinagoga di Budapest contiene 3.600 posti a sedere e ha una capienza massima di 5.000 persone.

La Grande Sinagoga di Budapest: cenni storici

Quello che oggi è uno degli angoli più caratteristici di Budapest, rinato solo di recente grazie all’apertura dei cosiddetti Ruin Bar, come il celebre Szimpla Kert, nel 1944 costituiva il cosiddetto ghetto ebraico cittadino.

I nazisti costrinsero tutti gli ebrei che all’epoca alloggiavano al di fuori di quest’area, a trasferirsi qui.

Pensate: circa 70.000 persone si ritrovarono a vivere stipate in poco più di un centinaio di palazzine, con il divieto assoluto di superare i confini del ghetto.

Eppure, ammirando lo splendore architettonico della Grande Sinagoga di Budapest, il dramma vissuto dalla comunità ebraica soltanto 70 anni fa, non è minimamente percettibile.

Progettazione e costruzione della Grande Sinagoga

La costruzione, impreziosita da due torri alte ben 42 metri, è semplicemente magnifica.

Se i colori dei mattoni (giallo, rosso e blu) richiamano le tinte dello stemma ungherese, lo stile dell’edificio è invece un chiaro richiamo all’architettura moresca.

Per un attimo infatti, vi sembrerà di trovarvi al cospetto dell’Alhambra di Granada o della Mezquita di Cordoba, per citare solo due tra i monumenti arabeggianti tra i più celebri e visitati d’Europa.

Il merito di aver progettato e realizzato un edificio così sontuoso va all’austriaco Lajos Förster, che impiegò tre anni (1856-1859) per terminare l’opera e assistere alla sua inaugurazione.

Negli anni Novanta del secolo scorso, un ampio restauro interessò la Grande Sinagoga.

Costò ben 40 milioni di dollari e fu finanziato dal governo ungherese e dalla Emanuel Foundation for Hungarian Culture (un comitato internazionale per le vittime dell’Olocausto ungherese, che si occupa di tutelare i luoghi e la memoria della comunità ebraica locale e che vanta tra i suoi principali rappresentati l’attore Tony Curtis, figlio di ebrei ungheresi).

Si tratta di un complesso costituito da diversi ambienti. Oltre alla sinagoga infatti, qui trovano posto:

  • il Museo ebraico
  • il Cimitero
  • il Tempio degli Eroi
  • il Giardino Commemorativo

Vediamo qual è il modo migliore per organizzare la visita.

Come prenotare la visita alla Grande Sinagoga di Budapest

Vi consiglio vivamente di prenotare anticipatamente il biglietto d’ingresso alla Grande Sinagoga di Budapest in modo da poter valutare accuratamente il giorno in cui inserirne la visita all’interno del vostro itinerario di viaggio.

Dovete sapere infatti che la sinagoga è chiusa il sabato e durante le festività ebraiche.

Inoltre, dal momento che la cassa è aperta fino a un’ora prima del termine delle visite, diventa fondamentale premunirsi del biglietto d’accesso all’arrivo, comprandolo comodamente on line.

In quest’ultimo caso, ricordate che il biglietto ha una validità di 30 giorni e che al momento dell’acquisto non avrete la possibilità di selezionare giorno e ora della visita.

Cosa sapere prima di accedere alla Grande Sinagoga

Una volta arrivati davanti alla porta centrale della Sinagoga, caratterizzata da uno splendido rosone circolare, dovrete superare i controlli con il metal detector. Vi verrà chiesto di mostrare il biglietto, svuotare le tasche e aprire borse e zaini.

Ora la domanda sorge quasi spontanea: da dove cominciare la visita?

Vi suggerisco di recarvi all’interno della sinagoga e di accomodarvi in uno dei banchi collocati in corrispondenza della bandiera italiana.

Una guida locale, che parla perfettamente la nostra lingua, vi raggiungerà in pochi minuti per dare inizio ad una visita guidata completamente gratuita!

Ci tengo a precisare che, almeno nel mio caso, la guida ci ha mostrato soltanto alcuni degli ambienti che costituiscono il complesso monumentale della Grande Sinagoga, ovvero: gli interni, il Cimitero e il Giardino Commemorativo.

Ciò non vuol dire che voi non possiate proseguire liberamente il tour accedendo anche al Tempio degli Eroi el Museo Ebraico, il cui ingresso è previsto nel biglietto che avete acquistato.

Nello specifico però, tutte le indicazioni presenti all’interno delle sale museali sono scritte in lingua inglese, aspetto da non sottovalutare per chi ha poca dimestichezza con l’idioma del Regno Unito.

In questi casi, una buona idea potrebbe essere quella di prenotare un tour privato, richiedendo specificatamente la presenza di una guida che parla italiano.

Gli interni della Grande Sinagoga

Agli uomini, prima di accedere alla sinagoga, verrà fornita la kippah da fissare sul capo grazie ad un piccolo fermaglio.

Si tratta di un copricapo da indossare all’interno di ciascuna sinagoga, poiché la tradizione ebraica vieta ai maschi di mostrarsi al cospetto di Dio con il capo scoperto.

Non potrete non rimanere colpiti dagli interni dell’edifico che, ve lo assicuro, mi hanno letteralmente conquistato.

Il merito è dell’architetto Frigyes Freszl, che ha impreziosito ogni angolo della sinagoga, curandone ciascun dettaglio.

Vi sono tre navate separate da archi, ben 1.600 lampade, una sala dedicata al coro, il soffitto è finemente decorato con arabeschi e stelle di David ed il pavimento intarsiato con stelle a otto punte.

interni della Grande Sinagoga di Budapest

Il culto neolog e la presenza dell’organo nella sinagoga

La comunità che frequenta la Grande Sinagoga viene detta neolog, in quanto si tratta di una confessione ungherese che ad aspetti tipicamente ortodossi (come la suddivisione tra l’area adibita agli uomini al piano terra e quella per le donne al piano superiore) affianca caratteristiche più riformiste.

Una delle più grandi novità introdotte dal culto neolog ad esempio, è l’utilizzo dell’organo durante la preghiera, assolutamente vietato dagli ebrei più rigidamente ortodossi.

Ne è un esempio l’imponente organo a canne presente all’interno della sinagoga di Dohany utca, dotato di ben 62 registri e circa 5.000 canne.

Tra gli elementi legati alla tradizione invece, vi è la collocazione della bimah nella parte più a est della sinagoga.

Si tratta dell’Arca della Torah, che contiene i rotoli delle Sacre Scritture e deve guardare a Gerusalemme.

Il Cimitero

Dopo aver ascoltato la storia della Grande Sinagoga, tra gli edifici più danneggiati a Budapest durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, sarete condotti dalla guida verso il cosiddetto cimitero ebraico.

Qui potrete vedere da vicino quello che resta di una delle pagine più tristi della storia, non solo ungherese, ma dell’intera umanità.

Non era abitudine costruire cimiteri nelle vicinanze delle sinagoghe, secondo la tradizione ebraica.

Eppure i nazisti obbligarono la comunità che popolava il ghetto ebraico a seppellire qui, e soltanto qui, i defunti.

Pensate: si dovette attendere la fine del conflitto per collocare le lapidi che identificassero alcuni tra i morti.

Prima della liberazione del 1945 infatti, questa non era altro che una fossa comune che conteneva più di 2.200 corpi privi di vita.

La guida ci ha spiegato come tantissimi tra coloro che non sono stati deportati nei campi di concentramento, sono morti per stenti.

Ci ha detto inoltre che molti tra questi, non sono stati sepolti nel cimitero della sinagoga, ma abbandonati per le vie del ghetto.

Il Giardino Commemorativo

Seconda tappa del tour guidato all’interno del complesso della Grande Sinagoga è il Giardino Commemorativo, intitolato a Raoul Wallenberg, il console svedese che salvò 20.000 ebrei dall’olocausto.

Il Memoriale dell’Olocausto: l’Albero della Vita

Il primo elemento che colpirà inevitabilmente la vostra attenzione sarà il Memoriale dell’Olocausto a forma di salice piangente, noto come l’Albero della Vita.

Realizzato da Imre Varga in acciaio inossidabile e argento, su ciascuna delle foglioline riporta i nomi di coloro che sono stati uccisi dai nazisti.

l'Albero della Vita della Grande Sinagoga di Budapest

È un’opera altamente evocativa ed è stata fortemente voluta dal già citato Tony Curtis.

Il Memoriale dei Giusti

Dedicato a coloro che hanno rischiato la propria vita per mettere in salvo intere famiglie o singoli membri della comunità ebraica ungherese, il Memoriale dei Giusti merita qualche minuto di riflessione.

Pur trattandosi di una semplice lapide scura, racchiusa all’interno di una cornice di sassolini tondi, quest’opera ha una forte valenza simbolica.

Tra i tanti nomi scavati nel marmo, uno mi ha colpito in particolare, quello dell’italiano Giorgio Perlasca il quale, facendo finta di essere un console spagnolo, riuscì a salvare da morte certa più di 5.000 ebrei ungheresi.

Il Tempio degli Eroi

Nei pressi del cimitero è possibile visitare il cosiddetto Tempio degli Eroi, una struttura semplice esternamente, adoperata per le funzioni religiose durante i giorni feriali.

È stato costruito in onore dei tanti ebrei caduti durante la Seconda Guerra Mondiale e può ospitare fino a 250 persone.

Internamente presenta uno stile molto più sobrio di quello della Grande Sinagoga ed è caratterizzato da un’ampia cupola decorata con una stella di David.

Il Museo Ebraico

Lasciandovi alle spalle il Giardino Commemorativo, il Tempio degli Eroi e il Cimitero, dirigetevi verso il Museo Ebraico.

Si trova a sinistra della Grande Sinagoga, oltre una gradinata.

Qui è possibile osservare alcuni dei cimeli più antichi delle comunità ebraiche locali, tra i quali lampade e coppe risalenti a tempi lontanissimi.

Toccante è indubbiamente la sala dedicata alla Shoah, che con parole e immagini illustra la dura repressione messa in atto dai nazisti.

Cosa vedere nelle vicinanze: la Sinagoga di Rumbach utca

A soli 400 metri dalla Grande Sinagoga si trova un altro edificio di culto ebraico, riaperto da pochissimo dopo anni di restuari.

È una sinagoga esternamente molto simile a quella di Dohany utca, realizzata nel 1872 da Otto Wagner in stile moresco, proprio come l’opera di Förster.

Nel 1941 fu convertita in un luogo di detenzione, che accoglieva gli ebrei destinati ai campi di concentramento. Dopo la guerra, quando la comunità ebraica era praticamente scomparsa, questo luogo versò in una vera e propria condizione di abbandono.

la Sinagoga di Rumbach utca

Soltanto dal 2021 la Sinagoga di Rumbach utca (dal nome della strada in cui si colloca) è tornata visitabile.

Come per la Grande Sinagoga, vi consiglio di acquistare il vostro biglietto on line, così da consultare orari e giorni di apertura.

Come raggiungere la Grande Sinagoga

Se non avete voglia di raggiungere la Grande Sinagoga a piedi, potete prendere la linea M2 della metropolitana e scendere alla fermata Astoria, che si trova a circa 400 metri da Dohany utca.

Non lontano da qui, sono inoltre presenti una fermata del tram (linee: 47, 48, 49) e una dell’autobus (linee: 5, 7, 8E, 110, 110E, 112).

Si tratta di una zona davvero ben collegata, non vi resta che prenotare la vostra visita.

Che ne dite, vi ho convinti?

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14 risposte

  1. davvero bellissimo questo articolo, mi sembrava proprio di essere all’interno della Sinagoga e ammirare quelle bellissime decorazioni. Mi è piaciuto molto il memoriale dell’Olocausto con le foglioline d’argento, devo dire che i vari artisti che hanno affrontato questo tema sono sempre stati capaci di rendere la tragedia in modo toccante.

    1. Ti ringrazio molto, Antonella. Un luogo davvero molto suggestivo. Consiglio di visitarlo , accertandosi prima di orari e giorni di apertura.

  2. La sinagoga di Budapest è davvero bellissima, devo dire che visitarla mi ha commossa molto per le tragiche vicissitudini che vi hanno avuto luogo. Ma mi sono anche divertita molto a vedere mio marito con lo zucchetto in testa!

    1. Indossare la kippah ha un valore molto profondo e radicato nella cultura ebraica perché agli uomini non è concesso avvicinarsi a Dio con il capo scoperto. Quando hanno dato la kippah al mio compagno, c’era un fermaglio per fissarla bene tra i capelli ed evitare che cadesse.

    1. È stata costruita in periodo storico in cui lo stile moresco era davvero in voga. Chi avrebbe immaginato, a quei tempi, quello che sarebbe accaduto nel 1944?! Una pagina di storia davvero triste

  3. Mi piace molto visitare le sinagoghe, sono veramente edifici affascinanti. Poter usufruire di una visita guidata gratuita nella propria lingua è davvero un grande servizio perché molti aspetti della cultura ebraica sono meglio comprensibili dalla viva voce di cui ci è cresciuto

  4. Ho alloggiato proprio nel quartiere ebraico durante il mio weekend a Budapest, peccato che proprio in quei giorni la sinagoga era inaccessibile, quindi non sono riuscita a visitarla! A giudicare dalla visita e dalle suggestive immagini, devo assolutamente tornarci!

    1. Io ho controllato prima gli orari e i giorni di chiusura proprio perché non volevo perdermi la visita. Direi che hai un buon motivo per tornare 😉

  5. Se si visita la grande Sinagoga non ci si può non soffermare alla lapide dedicata a Giorgio Perlasca, grande eroe italiano che ha salvato a Budapest più di 5000 ebrei durante la seconda guerra mondiale. Un luogo di memoria incredibile!

    1. Durante i tour gratuiti che vengono organizzati in diverse lingue (tra cui l’italiano) presso la Grande Sinagoga, è sempre prevista una tappa davanti alla lapide dove figura anche il nome di Giorgio Perlasca. La trovo un’ottima idea per sensibilizzare i visitatori di ogni età e provenienza rispetto a quanto accaduto.

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