Uno dei motivi per i quali Modena costituisce una vera e propria meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti delle quattro ruote (e non solo), è perché la città emiliana è la sede del Museo Ferrari, inaugurato il 10 Marzo del 2012.
Il percorso espositivo, interamente dedicato alla figura di Enzo, fondatore della scuderia, si articola lungo due edifici distinti e decisamente diversi tra loro.
Nel complesso, ciò che attende il visitatore è una full immersion nell’incredibile storia di uno degli uomini più emblematici del nostro Paese.
Animato da una continua ricerca dell’eccellenza e con lo sguardo sempre rivolto all’innovazione, Enzo Ferrari ha ispirato intere generazioni.
È per questo che io e le altre componenti di Viaggi.Cibo.Emilia, abbiamo pensato di dedicare alla Rossa più famosa del mondo ed al suo fondatore, un blogtour, che si è svolto nella giornata di domenica 19 Febbraio 2023.
Grazie alle competenze di Iole, guida turistica modenese del nostro team, abbiamo avuto modo di approfondire l’evoluzione di un vero e proprio mito tutto emiliano.
La data scelta per il nostro evento inoltre, non è per nulla casuale.
Per celebrare il 125° anniversario della nascita di Enzo infatti, il Museo Ferrari di Modena ha inaugurato una nuova, incredibile mostra tematica.
Siete pronti a ripercorrerla con me?
Cominciamo!
Museo Ferrari di Modena: un gigantesco cofano giallo sulla città
Se siete stati a Modena almeno una volta nell’ultimo decennio, allora è quasi certo che il Museo Ferrari voi lo abbiate visto, per lo meno dall’esterno.
Una gigantesca struttura dalle curve sinuose ed il tetto giallo infatti, è stata completata nel 2012, a pochi metri dal casolare opportunamente restaurato, che a cavallo tra Ottocento e Novecento ospitava l’abitazione e l’officina della famiglia Ferrari.
Il colpo d’occhio è davvero notevole.
Questo capolavoro di arte contemporanea, progettato da Jan Kaplicky di Future Systems Studio (alla sua morte nel 2009, subentrò Andrea Morgante di Shiro Studio) ed intitolato Open Hand, riproduce il cofano di un’automobile e, visto dall’alto, sembra quasi abbracciare la casa natale di Enzo.
In qualche modo quindi, è come se la modernità custodisse la tradizione.
Ma se il colore simbolo della Ferrari è il rosso, come mai la tonalità dominante del Museo di Modena è il giallo?
Non si tratta tanto di una stravaganza, quanto di un omaggio ad Enzo.
Il suo colore preferito era il cosiddetto Giallo Modena, presente anche nello stemma cittadino.
La scelta di adoperare il rosso per identificare le vetture Ferrari infatti, si deve ai regolamenti delle gare automobilistiche internazionali.
Fino al 1968 era previsto che ogni Nazione fosse identificata da un colore.
Poiché all’Italia fu assegnato il rosso, le scuderie nostrane dovettero individuarne una tonalità specifica, al fine di rendere le loro macchine immediatamente riconoscibili sulla pista.
Mostra 10° Anniversario presso il Museo Ferrari di Modena
La casa natale di Enzo Ferrari espone un allestimento celebrativo, realizzato in occasione del decennale del Museo di Modena.
Per l’occasione, si è pensato di riproporre al piano terra della costruzione ottocentesca, il meglio delle esposizioni degli ultimi dieci anni.
Si comincia con Le origini del mito (2012), la prima mostra in assoluto del museo, dedicata interamente alla storia del fondatore della scuderia.
Si prosegue con L’omaggio a Pavarotti (2015), che ricorda un altro celeberrimo modenese. Enzo Ferrari e Luciano Pavarotti si conobbero di persona ed il tenore acquistò persino una F40, vettura tra le più esclusive della casa automobilistica.
Red Carpet (2016) e Driving with the stars (2017) ripercorrono il legame tra la Ferrari ed il mondo del cinema, mentre Le Ferrari di Gianni Agnelli (2021), è una dedica speciale ad un altro grande protagonista della storia d’Italia del secolo scorso.
Cosa vedere assolutamente durante la mostra
Ciascuno dei pannelli informativi è affiancato da una vettura, scelta tra le Ferrari più iconiche.
Ne voglio menzionare almeno tre:
- Ferrari 166 Inter Touring superleggera, auto sportiva presentata al Salone di Parigi del 1949;
- Ferrari 612 Scaglietti, dedicata al fondatore dell’omonima carrozzeria, che realizzò le auto più rappresentative della casa di Maranello. Fu esposta per la prima volta al Salone di Detroit nel 2004.
- Ferrari F2003-GA, la vettura da corsa del 2003 dedicata a Gianni Agnelli, scomparso il 24 Gennaio dello stesso anno. Oltre ad essere un affezionato cliente, l’avvocato era divenuto un vero e proprio partner per la Ferrari, che volle così rendere omaggio alla sua memoria.
Prima di guadagnare l’uscita, soffermatevi davanti alla ricostruzione dello studio di Enzo.
Si tratta dell’ufficio di Maranello che, negli anni compresi tra il 1947 ed il 1982, si trovava in Via Abetone.
Oltre alla scrivania e alle vetrine con alcuni trofei, qui trova posto anche il tavolo su cui avevano luogo le riunioni operative.
Infine, un’interessante galleria fotografica ripercorre alcuni dei momenti salienti della vita del Drake.
Tra le tane foto in bianco e nero, ce n’è una che ha colpito in particolar modo la mia attenzione.
Lo ritrae sorridente il 12 Marzo 1947, a bordo della sua prima Ferrari, senza la carrozzeria.
Pensate: era così ansioso di collaudarla, che uscì di tutta fretta dall’officina, percorrendo diversi chilometri su una 125 sport a 12 cilindri, di cui si vedeva praticamente solo il telaio.
Game Changers: l’innovazione in mostra a Modena
La mostra Game Changers, inaugurata il 18 Febbraio 2023, occupa interamente la seconda e nuovissima sede del Museo di Modena, costituita da un’unica grande sala in total white.
Come da tradizione Ferrari, sarà visitabile fino al 17 Febbraio 2024, quando dovrà cedere il passo, nel giorno che ricorda la nascita di Enzo, ad una nuova esposizione.
Sono certa che non potrete rimanere indifferenti davanti a quello che secondo me, è forse il pezzo forte dell’allestimento. Non si tratta di un’automobile, bensì di un filmato della durata di alcuni minuti.
Viene proiettato a orari fissi, su una delle pareti del museo e ripercorre l’intera vita di Enzo Ferrari (18 Febbraio 1898 – 14 Agosto 1988).
Ciò che vedrete scorrere davanti ai vostri occhi è una sorta di compendio degli eventi principali del Novecento italiano che, oltre a segnare inevitabilmente la vita del nostro Paese, hanno fatto da scenario alla nascita e alla crescita di un uomo che col tempo, è divenuto leggenda.
Vi consiglio di informarvi presso lo staff del museo (riconoscibile da una divisa con i colori del Cavallino) circa l’orario esatto della proiezione, così da conquistare anticipatamente un posto in prima fila.
L’innovazione passa attraverso gli errori: la lezione di Enzo Ferrari
Con l’esposizione Game Changers, il Museo Ferrari di Modena vuole guidare il visitatore in un viaggio alla scoperta dei modelli più innovativi della Rossa, selezionati in base a tre principi fondamentali:
- Design
- Tecnologia
- Performance
Enzo Ferrari del resto, non si è mai accontentato.
Pezzi, bulloni, valvole e pistoni, risultati difettosi durante una competizione, venivano catalogati con estrema dovizia di particolari (specificando il giorno, il luogo e il motivo del malfunzionamento) e poi conservati in quello che fu definito: l’armadio degli errori.
Qui Enzo conduceva i suoi più stretti collaboratori, dopo che avevano avanzato proposte rivelatasi già fallimentari.
Soltanto riconoscendo l’errore, secondo il patron Ferrari, era possibile mettersi in discussione e lavorare per migliorarsi.
Con queste premesse, non deve dunque stupire la scelta delle vetture esposte, le cui peculiarità sono il frutto di una vera e propria ossessione per l’eccellenza.
Ne voglio menzionare almeno tre:
- Ferrari 166 MM (1948), ovvero la prima automobile ad essere definita barchetta, secondo un parallelismo individuato da Gianni Agnelli, in virtù della somiglianza della vettura con un piccolo scafo.
- Ferrari 400 Automatic (1976), la prima Gran Turismo 2+2 dotata di cambio automatico, per rispondere alle esigenze della clientela internazionale.
- Ferrari Purosangue (2022), il pezzo forte della mostra, ovvero il primo Suv con quattro porte e quattro sedili, con trazione integrale. Costituisce il non plus ultra dell’innovazione della casa automobilistica (almeno fino a oggi) e racchiude in sé il meglio di 75 anni di storia.
Museo Ferrari di Modena: dove si trova e come arrivare
Il Museo Ferrari di Modena si trova in Via Paolo Ferrari, 85 e dispone di un parcheggio interno (il cui ingresso è affacciato Via Giuseppe Soli, 101, sul retro dell’edificio dal tetto giallo).
Se desiderate lasciare a casa l’automobile, sappiate che la stazione ferroviaria cittadina dista solo cinque minuti da qui ed è ben servita sia dai treni regionali che dai mezzi ad alta velocità, che collegano Modena alle principali città italiane.
Biglietti e orari di visita
I due percorsi di visita in cui è strutturato il museo sono tra loro indipendenti, quindi sarete voi a scegliere da dove cominciare.
La biglietteria si trova nell’edificio più moderno, così come i servizi igienici, lo store Ferrari ed un piccolo bar, ideale per una sosta tra il primo ed il secondo tour.
Il museo è aperto tutti i giorni (tranne il 25 Dicembre ed il 1 Gennaio), con orario continuato e prevede la possibilità di acquistare (on line o direttamente in loco) diverse tipologie di biglietti.
All’ingresso standard, valido per il solo Museo di Modena, potreste infatti preferire il Ferrari Pass, un biglietto combinato che consente di accedere anche al Museo di Maranello.
Per usufruirne però, è fondamentale che le due esposizioni siano raggiunte nell’arco di 48 ore di distanza, l’una dall’altra.
Consultate il sito internet dei Musei Ferrari per prendere visione per tempo delle tariffe e delle eventuali riduzioni, al fine di organizzare al meglio la visita.
Perché visitare anche il Museo di Maranello
Pur essendo nato a Modena, Enzo Ferrari è legato indissolubilmente anche ad un’altra località emiliana, Maranello.
È qui infatti che, oltre ad un museo, si trova l’unico stabilimento Ferrari di tutto il pianeta.
Pensate: chiunque desidera acquistare un’automobile con lo stemma del Cavallino rampante, deve necessariamente raggiungere questo piccolo centro abitato nel cuore dell’Emilia.
Se siete dei veri appassionati, vi consiglio di prenotare una soluzione che consente di affiancare al Museo di Maranello, una visita guidata all’interno della fabbrica e della Pista di Fiorano, il circuito nel quale i piloti effettuano i test sulle automobili, prima delle gare.
Volete saperne di più, in modo da definire al meglio ciascun aspetto del vostro tour? Trovate il racconto dettagliato della mia esperienza nell’articolo dedicato a: Museo Ferrari a Maranello.
Sperando di aver fornito spunti utili per il vostro viaggio nell’universo Ferrari, vi esorto a condividere con il team di Viaggi.Cibo.Emilia, la vostra avventura alla scoperta della Rossa più famosa del mondo.
Taggate la nostra pagina nei vostri scatti presso i Musei Ferrari di Modena e Maranello: li condivideremo con estremo piacere sui nostri profili social!
18 risposte
Devo proprio ringraziarti per aver parlato di questo museo; è davvero un ottimo suggerimento per trascorrere un week end un pò diverso, soprattutto per mio marito che adora le “rosse”!
Noi abbiamo visitato il museo di Maranello, naturalmente l’entusiasmo di mio marito era alle stelle.
Portalo al Museo di Modena, ne sarà felice.
Sorprendilo: portalo a Modena 😉
Ho avuto modo di vedere un museo Ferrari a Tarragona, al Portaventura Park. Oltre alla parte museale e alle aree dedicate ai gioielli del Cavallino, c’è un bellissimo parco tematico dove provare addirittura l’ebbrezza dell’accellarazione della Ferrari, che ti spinge a 260 km orari. Una figata pazzesca ma adatta solo ai veri appassionati…e non certo ai deboli di stomaco.
A questo punto non ti resta che venire a vedere la casa museo di Enzo Ferrari a Modena.
Se mio marito lèggesse questo tuo articolo prenderne seduta stante il treno per Modena, tra l’altro a Modena ci siam pure stati ma non avevamo idea ci fosse il museo della Ferrari
È la città natale di Enzo Ferrari e parte del museo è proprio la sua casa familiare.
Che bella esperienza, che piacciono o meno i motori e le auto, qui si parla di un pezzo di storia Italiana, che, merita sicuramente la sua visita. Sicuramente la visita completa di museo, fabbrica e pista è quella che sceglierei anch’io.
Mi sembra un’ottima scelta.
Non sono appassionata di motori ma qui si è davvero fatta la storia del Made in Italy e si fa ancora! Mi piacerebbe vedere questo museo, lo terrò di conto per la prossima volta che sarò in zona!
Qui potrei portarci Paolo che adora le macchine da corsa, sarebbe davvero una bella idea. Poi la storia è anche un pò la nostra, sono romagnola e la Ferrari è sempre stata nel cuore della nostra terra. Bell’articolo, grazie delle tante info!
Emilia e Romagna sono entrambe terre di motori 🙂
sarà stata sicuramente un esperienza interessante. Personalmente non impazzisco per le macchine, però la Ferrari è come un istituzione anche se forse esagero. Sarebbe bello poter visitare il museo, chissà se non ci faccio un pensiero.
Uno dei marchi italiani più famosi al mondo la Ferrari, un vanto della regione Emilia Romagna e dell’intero paese, chi non vorrebbe possedere uno di questi gioiellini dal rosso inimitabile !
Possedere forse no 😉 ma anche solo da vedere ti dirò che queste auto non sono male.
Wow, che bella esperienza alla scoperta di uno dei marchi italiani famosi in tutto il mondo!
Mio marito è appassionato di Formula 1 e ovviamente ama la Ferrari, mi piacerebbe regalargli una bella visita ai Musei Ferrari a Modena e Maranello,
Grazie per l’ispirazione! 😉
Mi sembra un ottimo regalo per un appassionato di motori.