La piccola e seminascosta Playa de Abama è la più grande scoperta del mio soggiorno a sud di Tenerife, oltre che il luogo a cui ho deciso di affidare il mio ultimo saluto all’isola, prima del volo di rientro in Italia.
Come se quelle onde, nel loro continuo andirivieni, potessero in qualche modo accogliere le mie parole di commiato e custodirle gelosamente tra la schiuma.
Non ho chiesto loro una risposta ma solo di essere ascoltata, compresa, abbracciata.
Playa de Abama
gioiello nascosto di Tenerife
È cominciato tutto per caso, come capita spesso quando la vita vuole riservarci delle sorprese.
Mi ero lanciata alla scoperta della costa occidentale dell’isola, quella a nord della più conosciuta e frequentata Costa Adeje, per intenderci.
Essendo già rimasta piacevolmente colpita da quella che considero come la spiaggia più bella dell’isola, Playa de Las Teresitas, non ero certa di poterne trovare una ancora più suggestiva.
Come arrivare a Playa de Abama
Mentre percorrevo la TF-1 non potevo che domandarmi insistentemente se avessi trovato sulla mia strada, un posto dove la voce della gente attorno a me non riuscisse a sovrastare il rumore dei miei pensieri.
Ho deciso così di imboccare la TF-47 che andava ad ovest, verso la costa.
L’ho percorsa per qualche minuto finchè il navigatore non mi ha indicato la presenza di una piccola baia in quella precisa zona di Tenerife: Playa de Abama.
Dove parcheggiare per raggiungere Playa de Abama
Quando ho superato il Ritz-Carlton Abama però, ho visto che improvvisamente mi ero allontanata.
Sono tornata indietro e ho capito che Playa de Abama era proprio lì, alle spalle di uno dei più lussuosi alberghi di Tenerife, i cui muri erano interamente colorati di rosso, quasi a sottolinearne l’esclusività in una zona di piccoli centri marinari con case basse e prettamente bianche.
Ho notato un ampio parcheggio con alcune auto e ho deciso di fermarmi.
Ho aspettato qualche minuto prima di scendere per osservare i movimenti di chi era arrivato prima di me, chiedendomi se non fosse il caso di rimettere in moto e ripartire.
Mi sono accorta che tutti, una volta scesi dall’auto, si dirigevano lungo una strada asfaltata che , in discesa, scompariva dietro le alte palme che circondavano il Resort.
Non possono di certo essere clienti dell’albergo, ho pensato.
Così mi sono fatta coraggio, ho preso la borsa mare dal bagagliaio e mi sono avviata a piedi.
Come accedere alla spiaggia dal parcheggio del Ritz
Il sole era alto ormai e faceva molto caldo.
Ad ogni passo su quell’asfalto bollente aumentava , dentro di me, la speranza di poter fare almeno un tuffo, per dare un senso a quella giornata.
Durante il tragitto ho visto alcune governanti intente nelle loro faccende, il giardiniere, dei corrieri, e tutti salutavano con un frettoloso: Buenos dias, prima di riprendere le loro attività.
Mi è passato accanto persino uno di quei piccoli trenini che, nei grandi alberghi, accompagna i clienti verso la spiaggia.
L’ho trovato semivuoto, immagino per via dell’orario, ma l’ho seguito nella speranza che mi avrebbe condotto al mare.
Sono arrivata nei pressi di un ascensore, chiuso per evitare assembramenti come da normativa anti-covid19, così mi sono voltata verso la scalinata.
Sono corsa di fretta lungo la prima rampa di scale, affacciandomi dalla balaustra, dopo aver poggiato i piedi nudi su uno dei gradini, per vedere meglio.
La mia indimenticabile giornata in spiaggia
Una piccola baia bianca a forma di conchiglia, stretta tra due scure scogliere e il profondo blu dell’oceano.
Ho notato subito che il mare, nell’area più vicina alla spiaggia assumeva delle sfumature del colore dello smeraldo e brillava sotto la luce del sole.
Una volta raggiunto l’arenile, mi sono sistemata oltre la fila degli ombrelloni riservati ai clienti del Resort.
In un attimo ero già in acqua. Freddissima.
Intanto la marea cominciava ad alzarsi, la spiaggia pian piano diventava sempre più piccola e il rumore delle onde sempre più intenso, mentre ne risuonava l’eco tra le rocce nere attorno a me.
Cosa vedere nei dintorni della spiaggia di Abama: Playa del Duque
Ripensavo con insistenza alle splendide ore trascorse a Playa Abama durante il tragitto di ritorno.
Non so se sia stata più la sensazione di appagamento procuratami dal fatto di aver trovato un luogo che andasse ben oltre le mie aspettative, o il caldo eccessivo di quella giornata, ma ho deciso di fare una sosta in una delle più lussuose e caotiche spiagge della costa sud – ovest, Playa del Duque.
Superati i resort che si susseguono lungo Avenida de Bruselas e Calle Londres, sono giunta finalmente alla lunga spiaggia di sabbia grigia, nei pressi del Castello.
Il mare, di un colore blu profondo, brillava sotto la luce del sole che ormai si preparava a tramontare.
Ho sentito d’improvviso le note inconfondibili di una bachata cubana, e mi sono diretta verso un chiringuito, seguendo la musica.
Mi sono seduta e ho ordinato un mojito.
Non so quante persone ci fossero in quel momento attorno a me perchè io sentivo solo la musica, che cullava dolcemente i miei pensieri e li donava al mare.
E ora tocca a voi. Se vi chiedessi di indicarmi l’ultimo posto in cui vi siete sentiti felici, voi cosa rispondereste? E perchè?
V aspetto nei commenti.
18 risposte
Wow che racconto fantastico…in qualche passaggio mi è sembrato di stare lì anche io!
Grazie di cuore ! Sono lusingata
Mamma mia, che mare e che spiagge! Mi chiedo come sia il clima verso gli inizi di dicembre, ho un pò di giorni di ferie e sono alla ricerca di un posto caldo e assolato dove trascorrere una piccola vacanza. Tu pensi che potrebbe andare bene per quel periodo?
Le Canarie vanno bene tutto l’anno. Il clima è mite e sono certa che ti piacerà questa spiaggia .
A volte è sorprendente come sia possibile arrivare in un posto e sentirli in paradiso, senza averlo cercato e senza averlo programmato. Tenerife mi manca all’appello e finora non era ancora entrata nella mia top ten dei posti da vedere, ma la tentazione è forte.
Per rispondere alla tua domanda, l’ultima volta in cui ho provato una sensazione simile è stata a Brooklyn, nel 2019, mangiando un gelato nel quartiere di Williamsburg. Sembra una vita fa e in effetti lo è, in un certo senso, perché quello è stato uno degi ultimi viaggi prima di questo incubo.
Concordo con la tua considerazione e ti ringrazio per aver condiviso questo splendido ricordo di viaggio.
Che spiaggia fotonica! E’ sempre un piacere scoprire posti un pò nascosti, è come trovare un grande tesoro.. devo assolutamente visitare Tenerife comunque!
Questa spiaggia è un vero gioiello, consigliatissima.
La cosa che amo di più delle vacanze al mare è scoprire una bella spiaggia, magari sconosciuta ai più. Capisco benissimo le tue emozioni! 🙂
Bisogna avere sempre occhi pronti a emozionarsi . A volte la bellezza è davvero dietro l’angolo, aspetta solo di essere riscoperta.
Bellissima, l’ho visitata anche io quest’anno!!! Peccato che sia artificiale, ma merita sicuramente di più di molte altre spiagge più affollate 🙂 Il panorama poi dall’alto è davvero mozzafiato!
Per me è stata una piacevolissima sorpresa .
Conosco questa spiaggia, è stata una delle ultime che ho visitato quando vivevo a Tenerife. Me la fecero scoprire degli amici che sono lì ormai da tanti anni. Bellissima!!! Una dei tanti gioielli da scoprire.
Mi fa piacere che abbia colpito anche te , un vero gioiellino : concordo .
Ogni volta che parli di queste spiagge meravigliose mi fai venire una voglia di mare!
Che poi.. io ci vivo, ma lavorando nella ristorazione me lo godo pochissimo!
Devi fare una capatina a Tenerife, allora!
Una scoperta fatta per caso allora! Una bella scoperta direi, visto che a Tenerife, di spiagge sabbiose non ce ne sono molte! Splendido il Paesaggio
Ma la spiaggia è naturale o riportata?
È artificiale ma bellissima.